"Don't be stupid / don't be silly / put a condom on your willy" così si diceva ai tempi in cui la pandemia du jour era quella dell'AIDS, ma la gente se ne sbatteva le palle dicendo "E a me che me ne frega? Io son normale, mica un invertito!" Poi in tutto questo era ancora più bello quando il provincialismo ignorante e bigotto sbocciava completamente e quando si menzionava che Freddie Mercury fosse morto di AIDS, tutti subito a mettere le mani avanti dicendo "Eh, ma lui era bisessuale, mica un busonazzo" come a dire "Sì lo ascolto eh, e mi piacciono i Queen, ma non è che per questo mi scossa l'orecchio".
Voi direte: "Sì, abbiamo capito che nel Vecchio Paese degli anni 90 regnava l'omofobia, ma nel vero senso della parola, ovvero che aveva un'enorme paura della possibilità di essere, o anche solo di venire etichettati come gay. Ma in tutto questo dove voi arrivare?" Ah niente, ritorniamo alla filastrocca iniziale: l'AIDS dilagava facendo fuori pure gente ricca e famosa, la soluzione era mettersi un condom, che tra il 90 e il 93 mica avevamo capito del tutto bene, e che compariva anche in quella misteriosa pubblicità in cui il prof diceva "Di chi è questo?" e tutti "È mio! È mio! È mio!" Io non lo sapevo, ma era chiaramente copiata da Spartacus di Stanley Kubrick. E poi, ovviamente, c'era la storia di Lupo Alberto:
Voi direte: "Sì, abbiamo capito che nel Vecchio Paese degli anni 90 regnava l'omofobia, ma nel vero senso della parola, ovvero che aveva un'enorme paura della possibilità di essere, o anche solo di venire etichettati come gay. Ma in tutto questo dove voi arrivare?" Ah niente, ritorniamo alla filastrocca iniziale: l'AIDS dilagava facendo fuori pure gente ricca e famosa, la soluzione era mettersi un condom, che tra il 90 e il 93 mica avevamo capito del tutto bene, e che compariva anche in quella misteriosa pubblicità in cui il prof diceva "Di chi è questo?" e tutti "È mio! È mio! È mio!" Io non lo sapevo, ma era chiaramente copiata da Spartacus di Stanley Kubrick. E poi, ovviamente, c'era la storia di Lupo Alberto:
Lupo Alberto su cui, ammetto, non ho veramente nulla da dire |
Il primo e ultimo tentativo di tracciare la linea a partire dal Ministero della Pubblica Istruzione per un'educazione sessuale in tutte le scuole, che fu stroncato vergognosamente dalla subentrata ministra Rosa Russo Iervolino per non aver menzionato l'evidente verità che il modo migliore per non diventare sieropositivi è tenere le gambe ben strette. Ma oh, almeno ci avevano provato. Al giorno d'oggi, con l'ulteriore infiltrazione capillare nelle strutture statali di psicosette pseudocristiane più papiste del papa, una cosa del genere sarebbe impensabile.
"Sì ok, ma in tutto questo che c'entra il gioco di oggi? Sarà mica tutto sto giro di parole per fare una battuta sull'assonanza tra Condom e Krondor, vero?" chiederete voi.
Ebbene sì, stronzi, grazie per aver rovinato un mio già pessimo tempo comico! Il fatto è che quando, sulla fecale rivista di settore K, vidi questo gioco, subito mi venne da fare il collegamento. Non che avessi le idee chiare su come funzionava quella roba. Avevo visto la scena "Pratico sesso sicuro" di "Una Pallottola Spuntata" e bene o male avevo capito il senso, e facevo battute leggendo K con i miei pochi amici interessati ai videogiochi su gente che si metteva il dischetto di Betrayal at Condom sul cotonno. Capite che a 11 anni il mio senso dell'umorismo era ancora, come dire, un diamante grezzo.
Insomma, leggo la fecale rivista di settore "K" e vedo 'sta roba, dico "mbuah" perché gli screenshot non sono un granché (per quanto muniti di attori digitalizzati) e soprattutto perché il voto è bassino (intorno a 800/1000, che normalmente è dignitosissimo ma non per la fecale stampa di settore). Avanti veloce fino a 4 anni dopo, nel 1997 esce il squel spirituale Betrayal in Antara (solo "spirituale" per via di proprietà intellettuali scadute) e mi trovo il gioco originale (di cui avevo dimenticato l'esistenza) in allegato al cd di un'altra abbastanza fecale rivista di settore, PC Gamer. Dico solo "abbastanza fecale" in quanto, essendo principalmente tradotta dall'inglese statunitense, non aveva troppe velleità PaZzErElLeH quindi riusciva ad essere irritante in una maniera moderata (sospetto che le battute PaZzEh venissero perdute nella traduzione). E i demo sul suo CD arrivavano molto prima di altri, quindi top! Insomma, al tempo avevo già un Pentium 133 con Windows 95, però posso dire di no a un gioco completo? E quindi, smadonnando in varie lingue perché, cascasse il mondo, non riuscivo a fare andare la SoundBlaster 16 in modalità DOS manco a piangere, faccio partire, finalmente, il gioco di oggi, ridacchiando ancora pensando a "Betrayal at Condom". Sigla!
"Sì ok, ma in tutto questo che c'entra il gioco di oggi? Sarà mica tutto sto giro di parole per fare una battuta sull'assonanza tra Condom e Krondor, vero?" chiederete voi.
Ebbene sì, stronzi, grazie per aver rovinato un mio già pessimo tempo comico! Il fatto è che quando, sulla fecale rivista di settore K, vidi questo gioco, subito mi venne da fare il collegamento. Non che avessi le idee chiare su come funzionava quella roba. Avevo visto la scena "Pratico sesso sicuro" di "Una Pallottola Spuntata" e bene o male avevo capito il senso, e facevo battute leggendo K con i miei pochi amici interessati ai videogiochi su gente che si metteva il dischetto di Betrayal at Condom sul cotonno. Capite che a 11 anni il mio senso dell'umorismo era ancora, come dire, un diamante grezzo.
Va però detto che i film Zucker-Abrahams-Zucker me lo hanno sgrezzato un po' |
Insomma, leggo la fecale rivista di settore "K" e vedo 'sta roba, dico "mbuah" perché gli screenshot non sono un granché (per quanto muniti di attori digitalizzati) e soprattutto perché il voto è bassino (intorno a 800/1000, che normalmente è dignitosissimo ma non per la fecale stampa di settore). Avanti veloce fino a 4 anni dopo, nel 1997 esce il squel spirituale Betrayal in Antara (solo "spirituale" per via di proprietà intellettuali scadute) e mi trovo il gioco originale (di cui avevo dimenticato l'esistenza) in allegato al cd di un'altra abbastanza fecale rivista di settore, PC Gamer. Dico solo "abbastanza fecale" in quanto, essendo principalmente tradotta dall'inglese statunitense, non aveva troppe velleità PaZzErElLeH quindi riusciva ad essere irritante in una maniera moderata (sospetto che le battute PaZzEh venissero perdute nella traduzione). E i demo sul suo CD arrivavano molto prima di altri, quindi top! Insomma, al tempo avevo già un Pentium 133 con Windows 95, però posso dire di no a un gioco completo? E quindi, smadonnando in varie lingue perché, cascasse il mondo, non riuscivo a fare andare la SoundBlaster 16 in modalità DOS manco a piangere, faccio partire, finalmente, il gioco di oggi, ridacchiando ancora pensando a "Betrayal at Condom". Sigla!
Dynamix! Quelli di The Incredible Machine e un sacco di altri giochi, tutti molto particolari, tra cui (ugh) Ghostbusters II. In realtà la Dynamix di giochi ne ha fatti un bel po', e ne ho giocati pure abbastanza, e ammetto che avevano tutti un che di barocco che mi affascinava molto. Magari se ho voglia li riprendo, almeno Rise of the Dragon,che me lo ricordavo bello. I simulatori di volo, invece, non li ricordo proprio. Scusate.
Parlando di roba barocca, fate voi che roba quella cornice e quel "Presents". Ah no?? Qui non si scherza manco per un cazzo! Siamo distanti anni luce dai design "flat" che spopolano oggigiorno si sito delle startup che fanno roba inutile e bloatware. Non parliamo poi della pergamena con la proprietà intellettuale: i romanzi di Raymond E. Feist! E chi è? In italia credo che non lo conosca quasi nessuno, figuriamoci nel 1993. Ma inspiegabilmente sulle fecali riviste di settore partiva sempre l'autofellatio su come il redattore di turno avesse letto tutto Feist, rigorosamente in inglese, facendo rosicare di brutto il povero lettore della rivista, che si sentiva totalmente ignorante di cultura pop. Vi svelo un segreto, amici: la "cultura pop" non è cultura! Ora prendete il telefono quantistico bianco di Rossano Brazzi e, telefonate a voi stessi nel passato per dirvelo.
Tada! Pure i fulminini, siamo proprio negli anni 90, sì. Mentre scorrono i credits, ci chiediamo: ma chi cacchio è sto Raymond E. Feist? Beh! È uno scrittore fantasy la cui fama è limitata ai cultori del genere, npn ha mai fatto il balzo nel mainstream come il panzone pigro di game of thrones. Il parto del suo cervello è la saga di Riftwar, in cui in un mondo "high fantasy" chiamato Midkemia certi maghi particolarmente potenti possono aprire collegamenti (rift) con altri universi. Di più non so, se non il fatto che Midkemia è nata come ambientazione per le partite a Dungeons&Dragons di Feist e dei suoi amici. Doveva essere di un divertente da stracciarsi le vesti. Beh, ecco. Questo è tutto quel che ho da dire sulla faccenda. Apprezzate che almeno lo ammetto che in materia sono ignorante. Cominciamo?
Via! Veh che arzigogolo la C di Chapter fatta col drago che sputa un uno di fuoco! Come ho detto, la Dynamix è barocca, a parte in The Incredible Machine e infatti The Incredible Machine è probabilmente il suo gioco migliore. Ok, creiamo i personaggi, vi va?
Ops! Questo è sì un RPG, ma ci troviamo a interpretare il ruolo dei personaggi di Feist, quindi spiacente amici! Niente Andreotti, ma sorbiamoci un tremendo muro di testo in alta risoluzione in cui uno scrivano della Dynamix cerca di scimmiottare lo stile ampolloso, serioso ed autocompiaciutissimo, tipico di un master di D&D, tenuto da Feist nei suoi libri. Anni dopo, Feist scriverà la novelization di sto gioco, che è si ambientato nel suo universo narrativo, ma ha una storia originale. Nel frattempo, però, le scarse vendite del gioco faranno sì che i diritti d'autore sulla proprietà intellettuale di Feist verranno lasciato perdere dalla Sierra/Dynamix. Sfiga volle che, appena il gioco fu redistribuito in CD-ROM le vendite schizzarono un casino. Quindi la Sierra, rosicando un casino, fece il seguito "spirituale" Betrayal in Antara. Certo che il pubblico è proprio volitivo, eh! Ma quindi, che cos'è sta roba, un'avventura testuale?
No, è grafica, con attori digitalizzati e delle parrucche da far gelare il senso estetico nelle vene! Insomma, che abbiamo qua? Due cazzoni delle orribili code di cavallo e un tizio incappucciato con il pizzetto caprino à la Tiziano Renzi. Ma attenzione amici! Clamoroso al Braglia, zioccànta! Tiziano Renzi SI MUOVE, spingendo via gli altri due parruccati! Ed è pure incatenato! Ovviamente non ho letto il muro di testo precedente, ma quello che capisco è che il cavaliere Locklear (il tizio con la parrucca castana) sta scortando Gorath (Tiziano Renzi) a Krondor, la capitale di Midkemia. Gorath è un Moredhel, che è un modo come un altro di dire "Elfo" cercando di essere originale, e i Moredhel sono tutti un po' incazzati con gli uomini e da sempre vogliono invadere Krondor. Gorath, però, pensa che una guerra tra Moredhel e uomini sia un po' una stronzata perché i problemi, si sa, sono sempre BEN ALTRI. E quindi, come Sean Connery in Caccia a Ottobre Rosso, Gorath decide di disertare e Locklear è incaricato di portarlo a Krondor. Ok, ma il cretino con la parrucca bionda? Ah no niente, quello è Owyn, un giovane mago piuttosto coglione che è il classico bambino mascotte in un gruppo di eroi, quello che fa sempre la batuttina divertente e alla fine dell'episodio tutti ridono per la sua sagace ingenuità, freeze frame, titoli di coda.
Sì, parlo di telefilm vecchio stile per il semplice fatto che Locklear mi fa sempre venire in mente Heather Locklear, che quando recitava in quella cagatona di T.J. Hooker era decisamente fregna, e vedere sta ragazzetta che sbavava per un William Shatner già molto appesantito e con il toupé cotonato era molto ridicolo e mi metteva di buonumore quando guardavo le repliche la mattina prestissimo prima di prendere l'autobus e andare in quell'atelier culturale di merda che era la facoltà di Ingegneria.
probabilmente l'attrazione veniva dall'affinità di cofana |
Incredibile come ci si aggrappi alle piccole cose pur di farsela passare, eh?
Sto divagando. Insomma, Tiziano Renzi prova ancora una volta la sua lealtà verso Locklear (e pure Owyn, che alla fine nel gruppo ci è finito per caso) e pur con le catene ancora ai polsi fa questo scatto che sembra stia per tentare la fuga, ma in realtà si slancia a far fuori un altro moredhel (glabro) che era andato ad assassinarli. Peraltro, quest'altro moredhel pare essere pure un lontano parente, Haseth. "Vacci piano, Haseth - dice Tiziano - Vorrei mantenerti in vita". Dopodiché ha uno sbalzo d'umore e lo ammazza dicendo "Ringraziami, che la dea della morte sarà sicuramente più clemente di me". Ma si sa, sono elfi, sono tutti un po' isterici (e un po' uranisti).
Ed ecco, oltre la mappa di Midkemia, anhe il nostro obiettivo: portiamo Gorath a Krondor! Noi siamo il triangolino blu scuro e Krondor è la città costiera più in basso. Quindi, una lunga passeggiata sulla spiaggia. Pare facile, no?
Ed eccoci qui. Tra grafica fatta con foto digitalizzate, interfaccia barocca, e uso abbondante di poligoni per fare gli sfondi, sì, direi che è proprio un gioco della Dynamix. C'è un senso di horror vacui che in qualche modo trovo pittoresco. Persino nelle descrizioni degli oggetti c'è un muro di testo. Per una roba tipo delle semplici razioni di cibo (che abbiamo raccolto dal cadavere del cugino di Gorath) c'è un'intera facciata. Se i libri di Feist sono così prolissi c'è veramente da spararsi nelle palle. E ve lo dico io che non è che, almeno in questa sede, abbia poprio il dono della sintesi.
E via, iniziamo a girovagare. La cosa interessante è che il motore grafico, con tutte le montagne poligonali che vedete, è veramente tridimensionale. La cosa buffissima è che il movimento non è fluido come un qualsiasi gioco in prima persona, ma va a scatti! Incredibile, pare quasi che abbiano fatto 'sto gioco pensando al vostro Ex Videogiocatore! No?
Avanziamo di qualche passo e i nostri eroi iniziano a ciaccolare tra di loro sull'evento che abbiamo appena visto nell'intro. "Che dite, lo seppelliamo?" chiede Owyn. Gorath lo manda subito a cagare perché come sempre, i problemi sono BEN ALTRI: questo assassino era un mio parente, e se non ci si può fidare più dei parenti dove andremo a finire? Locklear, con i suoi baffi alla Tom Selleck e la sua parruccona da copertina di romanzo Harmony, decide di liberare Gorath perché sì, resta prigioniero, ma almeno con le mani libere potrà difenderci, perché da solo mica posso fare tutto io e Owyn è un coglione. Quindi Gorath va, senza catene, sfugge agli sguardi, sa che conviene, e la priorità diventa arrivare a Krondor ASAP. "Scusate eh - dice Owyn - ma io in realtà dovevo andare da un'altra parte" No, niente, Locklear se lo porta dietro perché potrebbe mettersi nei guai e spifferare tutto a qualcuno, e quindi l'alternativa è tagliargli la gola e lasciarlo morire. "Ok, allora vengo a Krondor con voi" dice Owyn, che non ha capito il ragionamento di Locklear ma oh.
Il fatto che il mondo sia tridimensionale ci permette di vedere il tutto dall'alto, che è molto comodo, anche se ci perdiamo un sacco di dettagli. Le montagne a Midkemia sono piramidali, lo sapevate? Beh, stavo per scrivere che dev'essere lo stesso universo dei simulatori di volo del tempo, ma alla fine è pur vero che il motore grafico è riciclato dai simulatori di volo della Dynamix, come Aces of the Pacific (che comunque era ambientato sul mare e non aveva montagne) o Red Baron. Vedete come tutto torna? Molto bello anche il fatto che possiamo limitare il movimento del party alle stradelle, senza perderci troppo. Ok, sto apprezzando.
Torniamo alla visuale in prima persona ed ecco un bel forziere in mezzo a un prato. Chi lo ha lasciato? Boh! Importa? Andiamo a clicarci sopra e troviamo che è un forziere moredhel, ovvero chiuso con una combinazione a indovinello. Cioè?
Cioè c'è una targa, con su scritto un indovinello, e la soluzione all'indovinello fa aprire la serratura. Beh, figata! Figata anche che abbiamo un moredhel nel gruppo perché sennò avremmo visto degli scarabocchi a sostituzione non dissimili dal "codice segreto dei Dada Urka", che era una riproposizione del cifario massonico "Pigpen" presente sul manuale delle Giovani Marmotte.
"marmotte-Okay" è un eufemismo per "fratelli muratori", ovviamente |
L'indovinello in questione è in generale un accidente tirato al principe Arutha, il sovrano di Krondor (credo). La risposta giusta è "schiattare", e voilà, magicamente il forziere si apre. Dentro ci troviamo...
...una spada e un'armatura. La condizione degli oggetti è indicata dalla percentuale, e se ricordo bene è una roba che crolla in maniera vertiginosa. C'è anche la parte di tenere d'occhio la manutenzione degli equipment (per usare un termine di SAP PM, nei confronti del quale il mio amore non è mai cessato) ma troppo sbattimento e sapete com'è, il vostro ex videogiocatore aderisce alla filosofia del tavò.
Ah, ma ci sono pure le abilità e le magie! Bellissimo! Possiamo anche decidere, cliccando sul manico della spada, su quali abilità focalizzarci. Il sistema di magia invece non prosciuga il mana (che non c'è) ma salute e stamina. E se per sbaglio clicco sul ritratto di un personaggio parte un altro muro di testo con la biografia del personaggio. SBADIGLIONE, ragazzi.
Andando avanti, Owyn viene fermato da un tale Squire Phillip che inizia a rompere i coglioni. Ma tu non stavi andando a Monculi di sopra? "No no! Sto andando a Krond-" e Locklear subito tira a Owyn un calcio nelle palle per farlo tagliare corto "Stiamo andando a Hawk's Hollow, sono lo zio di Owyn. Non cacare il cazzo e levati dalle palle con quelle cazzo di maniche a palloncino che pari la zia di pollyanna, stronzo."
Wow! Ci sono pure i dialoghi interattivi! TL; DR, se non che scopriamo che la città più vicina è LaMut, che nome idiota è LaMut per una città?
E infatti ci andiamo. Via! La sequenza è automatizzata e stranamente si vede tutto dall'alto. Sarà che è un po' un casino visualizzare una città con dei poligoni...
...specie quando poi la città diventa un menu come questo? Ah che bello, non ricorda un po' Legend? No eh? Comunque LaMut viene descritta come una città un po' PaZzArElLaH, tant'è che rovistando nel fossato troviamo otto pezzi d'oro. Mi piace molto il cartello all'entrata: "Tutti quelli che visitano LaMut sono uguali perché tutto a LaMut è ugualmente PaZzErElLoH", dove "PaZzErElLoH" è reso in inglese con "Queer" che sapete benissimo cosa vuol dire anche, e sono certo che state sghignazzando perché siete una manica di sfigati che gli fa ridere il concetto di Betrayal at Condom.
Pazzerello o no, andiamo a dare un'occhiata all'armeria: Mannnaggia! Non so se ho mancato qualcosa io, tipo un modo per fare soldi rapidamente, ma costa tutto uno sproposito! Che due coglioni. Andiamo a bere, và. Blue Wheel Inn, arriviamo!
Quegian Brandy! Sembra interessante così rosso. Ce ne approvigioniamo, mandando pure Tiziano Renzi a contrattare, ma veniamo mandati affanculo. Che differenza c'è tra le razioni (7) e le razioni (14)? Non ne ho idea. Forse le quattordici riempiono di più. Non lo so. Parliamo con l'oste? Oste, dell'idromele! dicevano certi miei amici quando si andava al pub per fare i simpatici. Il cameriere ci guardava e diceva "ma tu guarda sti sfigati" e io non potevo che stringermi nelle spalle e cercare un po' di solidarietà nel suo sguardo che rigorosamente non arrivava. Erano tempi duri.
Ed ecco l'oste, che è uno Tsurani, che è una razza tipo umani che viene dal mondo parallelo di Kelewan, che era in guerra con Midkemia, poi i rift sono collassati e l'oste è rimasto qui e ha aperto la...
Osteria della Ruota Blu - paraponziponzipò
'Sto gran (avete capito) lo prendi tu - paraponziponzipò
e se non lo sai pigliare
io ti mostro come fare
dammela a me biondina dammela a me biondà
La cosa divertente è che si può pure tentare di suonare il mandolino nelle osterie, e in base al nostro valore di skill "suonatore" possiamo venire applauditi o cacciati a calci nel culo. L'osteria cantata da Locklear in questa sede ha avuto uno scarso successo. Ok, ok, andiamocene...
...e non soddisfatti dai crimini contro la musica commessi dal nostro party, i moredhel che hanno tentato di ammazzarci all'inizio mandano un altro assassino! Chiaramente il re dei moredhel è Piero Scaruffi, incazzato dalla deriva pop / pseudodemenziale di Locklear, ma soprattutto perché ha visto il pizzetto di Gorath e lo ha scambiato per James Hetfield dei Metallica. Via, si combatte! L'interfaccia di combattimento è una roba abbastanza inguardabile, con sprite digitalizzati non dissimili, in termini di qualità, dalla roba vista su Crime Wave (marò, paiono passati anni). Non mi riferisco agli intermezzi, mi riferisco alla grafica in-game.
Esiste anche la possibilità di fare l'autocombat, come in questo caso. Trovo quasi poetico il fluttuare su cuscino d'aria di Locklear e di Gorath quando si muovono. Owyn, che è un coglione, sta a guardare dalla media distanza. The battle was won. Razziamo il cadavere e passiamo avanti...
Più tardi.
Ah, che bello! Pure un dungeon! Ci sono pure i nani a Midkemia, e si chiamano "Dwarves" al plurale anziché "Dwarfs"! Tutto molto originalissimo. Vabbè, girovaghiamo un po'...
...la cosa interessante di questo dungeon è che non ci si vede un cazzo. Questo buio mi deprime a tal punto che il party decide di lasciarsi morire d'inedia, dormendo per giorni e giorni senza più mangiare. Mentre esala l'ultimo respiro, Locklear si lascia andare l'affermazione che "avremmo dovuto essere più attenti". Sì, beh, stronzo, sai che c'è? Ti sta bene, parruccone del cazzo! No, ok, sto degenerando nel vecchiodimerdismo di colui che guarda il telegiornale e a fronte di disgrazie dice "Ci godo! Fosse stato a casa sua tutto questo non sarebbe successo!" Se avessi un euro ogni volta che mi son sentito dire al lavoro "we've got to be careful" per cose assolutamente banali, beh, non avrei più bisogno di lavorare. La morale è: se non avete le palle per prendervi uno straccio di responsabilità e uno straccio di rischio, NON FATE IL MANAGER. Divago, ricarichiamo.
Non perdiamoci nei dungeon e andiamo verso sud. Altro combattimento e stsavolta tentiamo la tattica delle Amazzoni secondo l'arcinoto Signor Giancarlo! Proviamo una volta, ma Locklear gnaffà. Proviamo di nuovo e Owyn, storcendosi diciotto caviglie tra una buca e l'altra, corre via. Ah sì, praticamente è come gli incontri a random dei videogiochi di ruolo giapponesi (non che ne sappia qualcosa)...
Ah no, i maroni. Subito dopo ricompaiono gli stessi nemici e rapidamente fanno fuori Locklear e Owyn. Resta Gorath, che prende sberle dai due moredhel che non fanno che chiedergli "E allora Consip? eh? E allora Consip?" poco dopo, muore anche lui. "Viva 'idduce, ritorneremo!" sussurra con il suo ultimo respiro.
E infatti ricarichiamo, e stavolta prima di beccare il solito duo di moredhel che ci attacca, per caso innesco un monologo di Gorath, che sospetta... che ci siano dei moredhel nelle vicinanze. Se andiamo avanti così dobbiamo stare MOLTO ATTENTI, dice il pizzettato. Grazie al cazzo, rispondo io! Locklear non reagisce perché si sta dando il balsamo. Owyn è impegnato ad essere un coglione. Quindi non stiamo attenti...
...e taaac, ecco di nuovo i due morehdel. Almeno stavolta riusciamo a menarli un po'! Tenete conto che a ogni colpo l'accuratezza diminuisce perché diminuiscono pure le condizioni delle nostre armi (oltre che la stamina). Che palle, ragazzi. Locklear, da pivello qual è, crolla subito...
...e ci pensano Gorath e sorprendentemente pure Owyn a far fuori uno dei moredhel. L'altro si caga addosso e pattina via usando le scorregge come propulsione. La battaglia è vinta!
Locklear, però, non è del tutto morto, ma diciamo che ci va vicino. "Andatevene senza di me, lasciatemi indietro!" "No! Nessuno resta indietro" dice Owyn, che improvvisamente trova qualità di leadership e carica il parruccone sulle spalle. In realtà non credo che il gioco sia programmato per eliminare un membro del party, e quindi chi viene fatto fuori, se almeno uno dei tre sopravvive alla battaglia, sopravvive pur'esso in qualità di uomo morto che cammina: un punto vita, un punto stamina, se non troviamo un guaritore Locklear è solo una palla al piede, perché riposando e magnando si recupera ben poco. Realistico, no?
Bello! Un villaggetto, con delle case poligonali senza texture ma a graticcio, come quelle dei playmobil medievali (che, peraltro, ricordavo essere molto belli). Possiamo entrare e depredare, chissà che cosa c'è di bello! 31 monete d'argento (praticamente niente) e una corda di arco. Maronn' che gioco tirchio, ragazzi.
Ah, ma c'è anche un erborista! Peccato che i prezzi siano una roba irraggiungibile e noi abbiamo le pezze al culo. Certo però che Locklear è in missione per conto del Re, non poteva dargli tipo una carta di credito prepagata con fondi più o meno infiniti? Vabbè, proseguiamo, che magari siamo vicini a Krondor. No?
No! Abbiamo perso così tanto tempo con i muri di testo in cui Gorath non fa altro che dire che dobbiamo stare attenti, che non siamo neanche a metà. Mi stanno scendendo i coglioni sotto il livello del mare, cari amici. Ma proprio tipo la depressione del Mar Morto. Cioè che passa un uccello, vola strano e Gorath subito "ah! STARE ATTENTISSIMI NOI DOBBIAMO!" Un ansioso cronico, ragazzi, viene da chiedersi come abbia fatto ad arrivare alla sua veneranda età senza farsi un esaurimento nervoso.
Ok, ok, ci ha preso una volta. C'era una trappola. Una trappola stupida non passare in mezzo a due pali sennò si viene elettrificati) ma pur sempre una trappola. Adesso Gorath va avanti ore a dire che lo aveba detto, che ne era certo, ma nessuno mi sta a sentire. Oh, ci ha beccato una volta e ce lo farà pesare in eterno. Non potremmo torturarlo ora, estorcere le informazioni che ci servono, ammazzarlo e prendere un taxi per Krondor? Tanto i moredhel cercano di far fuori giusto lui. No?
No, niente. Il mio pensiero laterale non va giù al gioco. Noi avanziamo verso sud, e in una casa troviamo un altro muro di testo. Skip!
Dove siamo qui? Questor's View, passata metà strada. Dai che forse tra cinque o sei ore ci siamo! Ma chi c'è là in fondo? Dei potenziali amici? Salve, amici?
Eh no niente, due moredhel e una specie di pirata, che rapidamente ci muoiono. Non posso non pensare che prendendo la strada diretta mi sia andato a infognare nei combattimenti più difficili, e che forse avrei dovuto fare il giro lungo. Beh, pazienza! Non è che ho tempo infinito qui, e pure avendocelo non lo sprecherei su Betrayal at Condom. Poi è vero che in presenza di tempo infinito il concetto di spreco decade. Ok, ragazzi, tavò, va bene? La chiudiamo qui, d'accordo? Se volete sapere come va a finire prendetevi il libro, ecco! Io quel che dovevo fare l'ho fatto. Prossimo gioco!
È merda? Beh, ho già detto che l'aspetto estetico, per quanto pesante, non bello e già datato nel 1993, ha un non so che di pittoresco. Basta? I tempi lunghi, i muri di testo, e la dinamica di gioco pesante mi fanno veramente venire la noia. Non è tremendo, eh, ma credo che lo apprezzerei solo se
1) fossi un grande fan dell'opera di feist (cosa che non sono)
2) fossi senza impegni e senza distrazioni per un tempo molto lungo. In tal caso, però, mi vengono in mente milioni di altri giochi a cui dare priorità.
Cose che, ovviamente, non corrispondono al mio caso. In dubio semper pro merda, lo sapete, ma se potete dateci un'occhiata rapida.
Ci rigiocheresti? Ammetto che una seconda chance gliela potrei anche dare.
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