Il gioco più bello di sempre (secondo me) è ovviamente lo Stefano Accorsi Simulator |
Quarantenne con famiglia e lavoro serio cerca di capire cosa ci fosse di così figo nei videogiochi che tanto gli piacevano più di 20 anni fa. I nuovi articoli sono terminati, ma quelli vecchi restano.
lunedì 25 gennaio 2021
Ultima VI - The False Prophet (Prima Parte)
lunedì 18 gennaio 2021
F1 Manager Professional
lunedì 11 gennaio 2021
La bisca clandestina di quel bischero dell'ex videogiocatore
Io non posso stare fermo con le mani nelle mani |
giovedì 7 gennaio 2021
Laboratorio di estetica vaporwave con Rainbow Paint / Paint it!
So che so che può sembrare strano, detto così adesso, ma tanti anni fa in un computer il mouse era un optional. Questo per il semplice fatto che una volta acceso il computer ci si trovava di fronte alla schermata dell'MS-DOS, qualcosa in cui bisognava scrivere i comandi a tastiera e tanto bastava: eri solo tu e lo schermo nero con la scritta bianco, al massimo grigetto, ma questo l'ho detto in dettaglio nell'articolo di qualche tempo fa a proposito di TREE.COM. E insomma, non è che mi piace tanto ripetermi. Ma penso che sia importante, per chi non avesse vissuto quegli anni, sottolineare il fatto che tante cose che adesso vengono date per scontate, al tempo, beh, non lo erano per niente.
Quindi, sia nel mio primissimo computer, l'Olivetti PC 128S a 8 bit. Che nel mio primissimo computer IBM compatibile ovvero l'Olivetti PCS 86, il mouse di serie non c'era. In entrambi i casi mi fu acquistato separatamente, e se devo essere sincero ero veramente troppo piccolo per ricordare con chiarezza le mie fatiche per capire come funzionasse il mouse. Immagino, per una persona che non ha mai provato prima i movimenti del mouse, non sia proprio facile fare la cosiddetta azione di punta e clicca: ho visto molti vecchi di merda trovarsi di fronte al mouse e sollevarlo, pensando che spostando il mouse verso l'alto la freccetta andasse verso l'alto. Beh, in effetti ha senso.
Guarda la freccetta! Non l'è bellissima? |
Può essere che sia stato così anche per me al tempo, ma non ve lo so dire.