L'anno è il 1992, e sì, gioco più bello di sempre (secondo me), ok, lo sapete. In quell'anno il mio computer era un PCS 86 della Olivetti, regalatomi per Natale 1989, e già allora iniziava a mostrare un po' il fianco. Già il fatto che out-of-the-box non avesse il disco rigido e dovetti farmelo installare da Sandro, il tecnico Olivetti locale, armato di saldatore, non sembrava promettere un ciclo di vita molto lungo. Un 8086 a 8 Mhz con solo 640 kb di RAM, dopo il 1990, ha un chilometraggio limitato. Se non avete idea di che cosa stia parlando, non preoccupatevi. Già i giochi che vedevo sulle patetiche riviste di settore mi facevano rosicare oltre che sbavare, per via dei requisiti tecnici completamente incompatibili. La mazzata arrivò il giorno della mia Prima Comunione, quando il mio padrino, il Colonnello, venne a trovarci portando, in aggiunta alla solita NOIOSISSIMA sterlina d'oro da Prima Comunione, anche una scatola piena di dischetti, con un sacco di videogiochi dentro. "Uh che strano" pensai io "questi dischetti hanno due buchi anziché uno. Sicuramente non vuol dire nulla di importante". E invece, voleva dire una cosa importante, ovvero che il mio computer non poteva leggerli.
Two holes is megl che one |
Eh sì, perché fino ad allora tutti i dischetti che avevo avuto tenevano soltanto 720 kilobyte, e quelle nuove diavolerie contenevano ben un megabyte virgola quarantaquattro! Questo era il futuro, e io ero irrimediabilmente obsoleto.