"Clik Clak? Li ricordo! Erano gli orologi per i bambini un po' tardi che non erano capaci di leggere l'ora dalle lancette!" - direte voi. Quasi! In realtà, il nome di quegli orologi un po' pacchiani era "Flik Flak" e consistevano nell'avere la lancetta delle ore color rosso e la lancetta dei minuti color blu, e sul quadrante le ore scritte in rosso e i minuti scritti in blu. Da quello, ammetto, non ci sono mai passato, anche se c'è stato un periodo in cui avevo diversi Swatch (erano di moda). Un mio amico del mare, invece, ne aveva centinaia, e ogni tanto si presentava in ispiaggia con uno o più swatch al polso destro, uno o più swatch al polso sinistro, e talvolta persino alcuni alle caviglie. Avete capito chi era?
State benone! |
No, ok, era una domanda a trabocchetto: ovviamente non si tratta del cosiddetto decano del giornalismo sportivo bolognese (noto per il suo look con due orologi). Trattavasi di un semplice bauscia del bergamasco con papà commenda munito di fabbrichetta e porschettino. Senza spingermi a quei livelli, una volta introdotto all'orologio da polso, l'ho tenuto come accessorio indispensabile per qualche anno. Principalmente accessorio di moda, dato che a scuola non era possibile guardarlo sennò partiva la tragedia da parte degli insegnanti che facevano tutti i permalosi dicendo "Qualche problema? Hai fretta di andare a casa?" (e nessuno che gli rispondesse "sì, mi fa cagare questo posto e mi fai cagare tu, stronzo"). Questo accessorio lo tenni fino a quando una conoscente che mi venne a trovare al mare (mia mamma era amica di sua mamma) mi fregò quello che avevo al tempo (ovviamente non ho le prove schiaccianti per dimostrarlo, ma diverse cose me lo fanno pensare, non ultimo il fatto che non sono l'unico ad aver notato questa indole).