Ah, le arti marziali.Quasi tutti noi figli degli anni 80 ne abbiamo praticata una. Già diverse volte l'ho detto, e d'altra parte con il Giappone seconda potenza mondiale dal punto di vista economico era inevitabile che ci sentissimo tutti attratti verso quel paese di pervertiti senzadio che producevano gli orridi mostri* che infestavano il palinsesto televisivo della TV dei ragazzi.
*"Orridi Mostri" era una definizione squisitamente estetica volta a criticare l'aspetto grottesco dei personaggi degli anime, non la loro violenza. Sono nato nell'82, non nel '73.
Ah, ma chi sto prendendo per il culo, a noialtri ci esaltava l'idea di tirarci delle sberle. E stranamente in famiglia erano pure d'accordo perché la mia totale sedentarietà aveva suscitato qualche preoccupazione, visto che la mia totale "imbranatisia" richiedeva di sfidare il grande spauracchio, il sudore, in modo da rendere il fanciullo meno incantato. Così, viste le prime istanze di nonnismo/bullismo, avrei saputo difendermi, e nel frattempo imparare a muovermi non come se fossi un totale imbecille. Certo, per la seconda parte sarebbe bastato smetterla di dire "stai fermo che sudi!" ogni volta che superavo i 4 km/h, ma oh.
"Me, aiò più pòra dal sudaur che dal dièval" - mia nonna |
Insomma, un po' per questo e un po' per la parte in cui non ci si fa troppo male (come ad esempio nel karate) che mi fecero fare judo.