Bene, eccoci arrivati al punto in cui ci rendiamo conto che c'è un dente che prima o poi dobbiamo cavarci, e dunque perché attendere oltre? Caviamoci sto dente e proseguiamo! "Ah, ex videogiocatore!" direte voi prefiche piagnucolanti con già il fazzolettino in mano "Sappiamo che hai già paventato l'idea di dare merda a Monkey Island 2 giusto per vedere l'effetto che fa, ma non puoi dare merda a questa pietra miliare, a questo capolavoro, IL gioco! San Ron Gilbert perdonalo perché non sa quello che fa eccetera eccetera eccetera." Oh, in realtà posso benissimo dare "merda" a Monkey Island 2, non vedo dove sia il problema. Anzi, ora lo faccio. Guardate qua!
Quarantenne con famiglia e lavoro serio cerca di capire cosa ci fosse di così figo nei videogiochi che tanto gli piacevano più di 20 anni fa. I nuovi articoli sono terminati, ma quelli vecchi restano.
lunedì 28 gennaio 2019
giovedì 24 gennaio 2019
SimulHeimat - una piccola postilla a proposito del Vecchio Paese
Nonostante la continuazione dell'alta marea di feci al lavoro, ho avuto modo di levarmi di torno durante le feste di Natale (ma già lo sapete) e fare un giro nei luoghi dell'infanzia di cui parlo spesso e volentieri su questo blog: il Vecchio Paese. Ora, nelle Domande Poste Sovente parlo del Vecchio Paese più come uno stato mentale che come un vero e proprio luogo geografico. In parte è vero, visto che lo Spirito del Vecchio Paese è una cosa che riscontro anche in persone che millantano un cosmopolitismo che è l'antitesi del Vecchio Paese. Ma non posso nemmeno negare che il Vecchio Paese, inteso come luogo geografico, abbia contribuito a fare di me ciò che sono ora. Non posso nemmeno fingere di non aver avuto alcuna reazione quando, a distanza di un anno esatto, sono tornato nel mio luogo di origine. Solo che non sono in grado di descrivere la reazione che ho avuto.
inserire reazione qui |
lunedì 21 gennaio 2019
MDK
Quando il gioco di oggi uscì, il vostro Ex Videogiocatore era in prima liceo, e stava precipitando nel vortice della sfiga. Sono diversi i videogiochi del periodo che mi ricordano la SFIGA, e questo è uno dei tanti che vorrei menzionare. Perché da un lato leggevo le riviste di settore di qualità discutibile e pensavo "Che ficata! giochi come un tempo manco mi immaginavo! Magari riescono pure a fare giochi in 3D che non mi fanno vomitare!" e il resto del mondo attorno a me cresceva, cestinando finalmente quell'infanzia che, pensandoci ora, era come se avessi paura di abbandonare, un po' per via di un ambiente familiare che presentava elementi ipercritici e in certi casi troppo presenti, un po' per via del fatto che, dopo un'infanzia da protagonista circondato da una claque di vecchi di merda che metteva il cappello su ogni piccolo trionfo dell'enfant prodige, mi trovavo a un punto della vita in cui la mia felicità e la felicità degli altri si trovavano su strade divergenti, e non sapevo come procedere.
"Vedo la gente vecchia" |
lunedì 14 gennaio 2019
Gazillionaire Deluxe
Ci sono tre cose che mi fanno venire l'orticaria se qualcuno mi dà opinioni non richieste a proposito. La prima è la religione, e ne ho già parlato a proposito di Space Crusade durante la glaciazione precedente.
La seconda è ovviamente la politica, e penso che in tanti siano d'accordo con me su questo.
Ne esiste una terza, che è meno percorsa come causa di orticaria ma ciò non vuol dire che non lo sia. Sto parlando ovviamente dell'economia, che sia a livello "macro" (ricordate quando tutti improvvisamente divennero esperti di spread?) che a livello di investimenti personali, e a tal proposito mi viene in mente quando, una volta che ero a pranzo con un tizio tedesco che parlava un inglese pessimo, mi disse che aveva investito un po' di soldi a Pitcairn (l'isola del Pacifico in cui si stabilirono gli ammutinati del Bounty), che era una rivoluzione, e un cambio di paradigma. E io chiesi, molto ingenuamente, ma non è una cosa magari un po' illegale? Cioè, un paradiso fiscale per riciclare denaro ed evitare di pagare tasse?
Lui arrossì e disse "eh, eh, è vero, forse, ma in realtà devi vedere il cambio di paradigma tecnologico, la decentralizzazione e il superamento del bisogno di un regolatore centrale come lo stato e non so spiegartelo bene perché non ho studiato a fondo il whitepaper, ma sarà tutto bellissimo", e a quel punto non ci capivo più un cazzo. Praticamente saltò fuori che aveva detto "Bitcoin" e la sua pronuncia teutonicissima e incomprensibile dell'inglese me lo fece intendere come "Pitcairn".
HODL |
lunedì 7 gennaio 2019
Curse of Enchantia
Una delle prime istanze di nostalgismo online con cui ebbi a che fare fu il nostalgismo per un genere di videogiochi che era già passato di moda da un pezzo dopo un paio d'anni in cui era stato alla ribalta. E i newsgroup (eh sì, sono così vecchio) erano tutti un traboccare di rimpianto, sul fatto che al giorno d'oggi non si fanno più giochi del genere, e che il pubblico moderno non capisce la bellezza di stare notti intere a cliccare su ogni singolo pixel cercando qualsiasi combinazione di verbi e oggetti in modo da capire che cazzo ci avessero in testa i programmatori. Ovviamente sto parlando dei giochi adventure, i cosiddetti punta-e-clicca, che per la grande gioia di coloro che, come me, avevano dei riflessi inesistenti, erano videogiochi che raccontavano una storia e in cui potevi prenderti il tuo tempo per pensare. Fantastico, no?
No. |
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