lagrime vulcaniane |
Quarantenne con famiglia e lavoro serio cerca di capire cosa ci fosse di così figo nei videogiochi che tanto gli piacevano più di 20 anni fa. I nuovi articoli sono terminati, ma quelli vecchi restano.
lunedì 31 gennaio 2022
Star Trek: 25th Anniversary
giovedì 27 gennaio 2022
Un weekend lungo due anni
Più e più volte in questa sede ho detto che c'è stato un periodo equivalente a circa un paio d'anni in cui non avevo esercitato nel campo dei videogiochi. Facendo una stima a spanne, questo periodo inizia nel dopo l'estate del 1994, forse complice la grande delusione della sconfitta dell'Italia di Sacchi ai mondiali, e termina a inizio/metà 1996, con un processo di rapida discesa nella sfiga di cui ho parlato già altre volte.
"Basta, chiudo tutto" - l'ex videogiocatore, 17 luglio 1994 |
La cosa che mi colpisce di tutto questo è che ho sempre detto che durante questo periodo ho vissuto un periodo di relativa popolarità: non chissà che, ma insomma, non mi sentivo completamente un emarginato con livelli di disagio paragonabili a quelli che ho provato successivamente, in certi periodi delle scuole superiori. Uno potrebbe giustamente dire che forse il disagio è una cosa fisiologica e magari sopra a una certa età si diventa molto più intolleranti alla sfiga.
lunedì 24 gennaio 2022
La solitudine dello schermo grigio - I tentativi di divertirsi su Windows 3.1 a 16 colori
"Qui c'è aria nuova, aprite le finestre!" Così titolava l'abbastanza fecale PC Action per reclamizzare l'uscita di Windows 3.1 in quello che probabilmente era abbastanza un marchettone pro-Microsoft. Windows 3.1 non ce l'ho avuto per tanto tempo negli anni in cui ero videogiocatore pezzente con computer non all'altezza. Avevo Windows 3.0 che era in allegato al mio Olivetti PCS 33, il 386 SX a 25 MHz.
Il logo di Windows è stato pure così |
In realtà, al di là della schermata iniziale e del fatto che ci fosse il campo minato al posto di reversi,per me non cambiava praticamente nulla. Peraltro, l'esperienza era un po' monca, visto che non avevo una scheda audio e soprattutto non avevo la super VGA o qualche scheda grafica che mi consentisse di visualizzare più di 16 colori in alta risoluzione 640 x 480.
Per un po' la cosa non era stata chissà quale problema, dal momento che Windows 3.1 lo usavo per ben poche cose. Poi il gestore della palestra in cui facevo judo, a un certo punto mi aveva detto che si era stufato di passarmi giochini: alla veneranda età di 11 anni, era ora che andassi oltre, e quindi ricevevo un sacco di roba con cui avrei fatto del mio tempo libero un atelier culturale a conduzione singola, e che comunque accettavo volentieri perché ehi, l'alternativa era rituffarsi su TREE.COM per vedere un po' di grafica, no?
lunedì 17 gennaio 2022
Lost in Time
Mary Sue |
lunedì 10 gennaio 2022
Secret Weapons of the Luftwaffe
L'articolo di oggi esce il 10 di gennaio e nonostante tutto, il gioco di oggi è un gioco che io ritengo "balneare". Ora, è vero che non sempre ho fatto uscire gli articoli sui giochi nel periodi a cui associo i giochi trattati, ma in questo caso ha senso: perché S.W.O.T.L. è un gioco in realtà "balneare" ma allo stesso tempo lo avevo riscoperto in un periodo di grande freddo. Cos'era successo? Beh, semplicemente è uno dei diversi giochi che mi venne passato dall'omonimo di mio figlio che stava allo stabilimento balneare da me frequentato in quel di Gabicce Mare.
tipo così |
Nonostante ci conoscessimo praticamente da quando sono nato, ci fu una specie di agnizione degna di una trasmissione di Raffaella Carrà: sia lui che io eravamo computer-muniti (mica scontato, nel 1993) ed entrambi appassionati di videogiochi. La differenza è che io ero, come sapete, un videogiocatore ben poco fornito: lui, approfittando della vicinanza alla Repubblica di San Marino, aveva i contatti che avevano i contatti che avevano i contatti con i gruppi pirati e quindi avevano i giochi fighi appena uscivano.
lunedì 3 gennaio 2022
Diabolik 5: Ore Pericolose
Oggi è il 3 gennaio, e per me è una data molto importante, perché è il compleanno di mia moglie. Per quanto questo per me sia una ricorrenza fondamentale, questo blog non è la sede per raccontare i cazzi miei (e dei miei cari) del periodo corrente, ma mi limito a raccontare qualcosa dei cazzi miei (interiori) nel passato. Per passato intendo molto prima che conoscessi mia moglie, negli anni in cui ero un più o meno un videogiocatore. Dico "più o meno" perché, come abbiamo visto la volta scorsa, pur avendo un sacco di videogiochi a cui associare ricordi non è che ci giocassi veramente. Comunque, il 3 gennaio in quegli anni per me rappresentava, per qualche strana coincidenza, il giorno in cui il negozio della Olivetti riusciva consegnare quello che era il mio regalo di Natale, quando ovviamente il mio regalo di Natale era il computer nuovo.
e nonostante tutti i ritardi è ancora lì |
Questo vale solo per i PC IBM compatibili, perché il vecchio PC128S arrivò in perfetto orario. Si vede che tra il 1987 e il 1990 la fabbrica di computer Olivetti in franchising di Babbo Natale aveva avuto un downsizing in termini di personale operativo e quindi la consegna era avvenuta soltanto nove giorni dopo. Circa 3 anni dopo, per quello che era il regalo di Natale del 1992, circa il 3 gennaio (che scopro ora essere stato una domenica, quindi magari era il 4. Boh!) mi arrivò il PCS 33: ero talmente esasperato dal fatto che ormai quasi ogni cosa fosse su dischetto ad alta densità che al momento del sostituto della "letterina" (ricordo per chi non avesse letto l'articolo natalizio che a casa ex videogiocatore è stato messo in chiaro da subito che il vecchio panzone lappone non esiste) feci presente che ormai sul computer non riuscivo più a "studiarci".