L'articolo di oggi esce il 10 di gennaio e nonostante tutto, il gioco di oggi
è un gioco che io ritengo "balneare". Ora, è vero che non sempre ho fatto
uscire gli articoli sui giochi nel periodi a cui associo i giochi trattati, ma
in questo caso ha senso: perché S.W.O.T.L. è un gioco in realtà "balneare" ma
allo stesso tempo lo avevo riscoperto in un periodo di grande freddo. Cos'era
successo? Beh, semplicemente è uno dei diversi giochi che mi venne passato
dall'omonimo di mio figlio che stava allo stabilimento balneare da me
frequentato in quel di Gabicce Mare.
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tipo così |
Nonostante ci conoscessimo praticamente
da quando sono nato, ci fu una specie di agnizione degna di una trasmissione
di Raffaella Carrà: sia lui che io eravamo computer-muniti (mica scontato, nel
1993) ed entrambi appassionati di videogiochi. La differenza è che io ero,
come sapete, un videogiocatore ben poco fornito: lui, approfittando della
vicinanza alla Repubblica di San Marino, aveva i contatti che avevano i
contatti che avevano i contatti con i gruppi pirati e quindi avevano i giochi
fighi appena uscivano.
Inoltre, avendo 5 anni più di me aveva più libertà
d'uso della paghetta quindi la frequenza con cui andava al negozio di
videogiochi più vicino era molto più alta della mia, e insomma avete
capito. Ecco, di fronte a questo ben di Dio (scritto bendiddio, tutto attaccato e in corsivo come in un
articolo di Claudio Beneforti) io che cosa faccio? Chiedo giochi vecchi di
qualche annetto. Che il mio 386SX a 25 Mhz, per quanto fosse relativamente
nuovo, per certe bestie che uscivano in quel periodo era già in affanno a
stare al passo. Dunque, usato garantito, anche basandomi sui panegirici della fecale stampa
di settore. Vedasi Aces of the Pacific o, appunto, il gioco di oggi, della
Lucas, che tutto ciò che toccava la Lucas era qualcosa di memorabile, quindi
sarebbe stato sicuramente fantastico. Dunque senza farmi troppi problemi
aggiunsi SWOTL alla wishlist delle cose da farmi copiare dal mio amico in
una scatola da 10 dischetti, anche forte del fatto che SWOTL di dischetti ne
occupava giusto due. Quindi, quando alla fine del mese tornai a casa al
Vecchio Paese, non senza una certa emozione provai i vari dischetti
balneari, pregando che la sabbia non li avesse rovinati. Non che li
esponessi alle intemperie della spiaggia tutti i giorni, eh, ma vista la
sfiga che aveva avuto mio padre con una pozzanghera, ero un po'
paranoico.
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fantasie paranoiche |
Beh, insomma, l'emozione lasciò presto il posto alla delusione d'altra
parte alcuni giochi non funzionavano, altri, beh, c'era il clone coreano di
Street Fighter 2 che pensavo fosse una conversione fatta per bene, come
quella di Golden Axe. E poi c'era il gioco di oggi, che funzionava, ma non
mi aveva particolarmente colpito. Il fatto che poco prima di quelle vacanze mi fosse stato regalato per la
promozione Reach the Skies della Rowan, cui ho dato merda, ma era comunque
meglio, la dice lunga sul mio approccio verso SWOTL, che finì
rapidamente nel dimenticatoio.
Successivamente, appunto, nel freddo inverno del V.P., mi trovavo in un
momento di profonda crisi, ma non era dovuta a chissà che, era soltanto noia.
Quello che penso sia ciò che Winnicott chiamava "il crollo" sarebbe arrivato
solo un anno dopo, circa. Diciamo che era un momento di crisi perché
avevo il computer acceso, non avevo stimoli e non avevo la più pallida idea di
come passare un pomeriggio sin troppo libero. Fuori c'era il famoso sole
malaticcio del Vecchio Paese, quello con il cielo tutto bianco per la foschia
che uscivi e ti veniva il mal di testa, quindi anche se avessi avuto voglia di
fare una passeggiata, vista la monotonia di chi è disponibile a fare
passeggiate con me al pomeriggio, inevitabilmente sarei finito per fare un
giro al cimitero. Quindi niente, mi misi a scavare in un solido cassettone di
plastica grigia, un contenitore di dischetti davvero professionale, e ritrovo
SWOTL.
Vogliamo fare uno spoiler? Anche la seconda chance che gli diedi non andò
benissimo. Prevedibile, ma questo punto quello che ci importa è la terza
chance, quella di oggi. Dunque vediamo se ora che sto affrontando i giochi con
lo spirito molto più giocoso, anche se in senso lato, nonché scevro di
anti-anti-lucasartismo magari riesco a divertirmi un po' di più, che ne dite?
Sigla!
L'omino della Luc-oh! Già il fatto che non fosse né l'omino della Lucasarts né
la scritta sbrilluccicante dei vecchi giochi della Lucasfilm mi lasciava
interdetto: come se il gioco fosse una produzione minore, un tarocco, un
ersatz, un po' come quando una volta mio papà per farmi un regalo, in
pieno periodo di febbre collettiva da MicroMachines, mi prese alcune
macchinine che erano di una marca derivata chiamata "Micro Champ" o "Micro
Champs" o qualcosa del genere, e insomma, nonostante fossi un gran viziato non
mi ero sentito di arrabbiarmi o di cazziarlo, anzi, avevo pure spacciato le
Micro Champ a scuola come la versione di lusso delle Micro Machines, e tutti
c'erano caduti come dei frollocconi perché avevo usato un quantitativo di
spocchia sufficiente. Tutto questo però con un senso di imbarazzo e di pietà,
per quella che è una semplice svista di una persona mossa dalle migliori
intenzioni. Non so!
Ah, sì, Larry Holland, che poi farà X-Wing, e che prima aveva fatto Their
Finest Hour e Battlehawks 1942. SWOTL mi pare che sia l'unico dell'infornata
di simulatori che ha la grafica degli aerei fatta in bitmap, come il primo
Wing Commander. Ammetto che la cosa mi ingolosiva molto, per il fatto che la
grafica vettoriale era "SQUADRATA", come si diceva al tempo. Poi il fatto che
scattasse da un'angolazione all'atra me ne fregava poco, abituato com'ero agli
screenshot sulla fecale stampa di settore, Wing Commander era strameglio di
Epic (pron. Epiccì). E poi dai, la Fortezza Volante che prende fuoco non è
male...
...e esplode pure! Ma bello, dai, peccato che l'esplosione sia abbastanza
cartonosa, ma onestamente, abbiamo visto ben di peggio. Già mi giravano i
coglioni che non riuscivo a far funzionare Stunt Island, almeno questo era
qualcosa di accettabile. Bene così, dunque!
Un'altra Fortezza Volante che crolla. O forse è lo stesso demo che è
ricominciato daccapo? Non lo so! Certo è che per essere un gioco americano si
divertono a far vedere la potenza dei "cattivi", no? Beh, il titolo è le armi
segrete della Luftwaffe, e pure la scatola sembra avere parole di ammirazione
per le suddette armi segrete. Il classico mito della "Wehrmacht pulita",
insomma, che al netto di qualche episodio di mutuo rispetto tra avversari, non
era proprio così. Immagino che la simpatia che mia nonna attribuiva, nelle sue
storie di guerra della buona notte, ai soldati tedeschi stazionati al Vecchio
Paese, fosse più che altro una forma di sindrome di Stoccolma più che di vera
amicizia tra nemici. Classico esempio di "bothsidesism" da parte della
Lucasarts.
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Erano forti! Erano veloci! Ahimè, erano pochi! AH, MA CI FOSSI STATO
IO...
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D'altra parte nella visione del mondo di George Lucas, i nazisti sono sì
cattivi, ma principalmente sono cattivi da operetta, degli sbruffoncelli: se
ci pensate, nel primo Indiana Jones il cattivo veramente stronzo è il
mangiatore di mosche Bellocq, nel terzo Indiana Jones il cattivo è Walter
Donovan, in Indiana Jones e il fato di Atlantide, il cattivo è... Ubermann lo
scienziato, suppongo, che è in effetti un nazista ma ah wei ciò, lì l'input
di Gozzo the Hutt è stato scarso. Pensiamo poi anche alla mia teoria che condivido col
mio sodale Lucio Basik, cioè che George Lucas, oltre a essere totalmente
disinteressato alla fregna (ma poi ci torno sopra su 'sta storia quando ho uno
screenshot su cui non ho nulla da dire), non sa funzionare molto bene da essere
umano. Ci avete presente, no? Il fatto che Lucas trovi accettabile
l'incesto fratello/sorella e divertente (sì, divertente!), ad esempio. Oppure il fatto che ai tempi della
relazione tra Indiana Jones e Marion, lei avesse 12 anni e la cosa fosse ritenuta da George molto più interessante: sono tutte cose che ci fanno credere che la
bussola morale dell'Uomo con La Zampogna Sottomento sia completamente smagnetizzata. Certo, ci
saranno quelli che dicono che una volta le donne si sposavano a 12 anni e
quindi è tutto perfettamente plausibile. Ma queste persone sono le stesse che
i tempi in cui le donne si sposavano a 12 anni li rimpiangono. Quindi,
ricapitolando: vaffanculo George Lucas. E ora basta, mi sto autofomentando il
giramento di coglioni e dovrei calmarmi ora...
...perché arriva il grande fastidio. Lo vedete? Eh? Lo vedete? Lo vedo io, ve lo dico io,
quei cazzo di trattini bassi prima delle scritte sui pulsanti, ecco cosa!
Decentrano tutto, sputtanano la grafica! Ma porco cazzo! Ma vi pare possibile
una cosa del genere? Io per una cosa simile ero tentatissimo di chiudere
tutto, anche perché questo era per me un chiaro segno del fatto che il
dischetto fosse sputtanato dalla sabbia! Non era possibile che la gloriosa
Lucasarts facesse una cappella del genere, no? Ma puttana miseria ladra!
"Ex videogiocatore..."
Uh?
"Capisco che la cattiveria dei buoni è pericolosissima, ma moderi il
linguaggio, per favore."
Ah sì, Andreotti, vero. Salve. Quanto tempo, eh?
"Ho saputo che la nostra collaborazione giungerà al termine quest'anno, è
vero?"
Sì, in realtà è così, mi spiace.
"Non se ne spiaccia. Spesso scherzo sul fatto che è meglio tirare a campare
che tirare le cuoia, e che nello stato molto si crea e nulla si distrugge, ma
a volte è giusto che le cose seguano il loro corso naturale. Comunque, ha mai pensato che forse questo problema fosse dovuto al fatto che il suo gioco era malamente craccato?"
Buona domanda. Mi piace pensare di no, ma accetterò i vostri ackshually di buon grado: ora, seguendo il corso naturale degli eventi, facciamo partire un tour
of duty che però non ha giammanco l'animazione iniziale che c'era in X-Wing e
la cosa ovviamente mi fa scendere i coglioni già rotanti sotto il livello del mare. Però,
mentre sto pasticciando con le opzioni, magicamente i pulsanti si sistemano. Poco importa da cosa dipenda, è veramente un baco del cazzo, ragazzi.
Comunque, abbiamo scelto un banalissimo P-51 Mustang, perché in un gioco sulle
armi segrete della Luftwaffe noi prendiamo un'arma convenzionale della USAAF,
e via andare! Pronti?
Ehm, ecco, no. Allora, che cosa abbiamo di sbagliato qui? Prima di tutto: i
controlli. Già in X-Wing giocare con le freccette era impossibile, con il
mousepad già meglio ma ci ho perso le impronte digitali. Ci vuole il joystick,
ma chi ce l'ha il joystick? Possibile che Larry Holland non abbia mai
ottimizzato altri tipi di controllo? Possibile, se non ha mai notato come
venivano sputtanati i pulsanti del menu.
E vogliamo parlare anche dell'uso dei gradienti? Devo dire che, tra il
pavimento verde e il cruscotto fatto per spremere al massimo quei 256 colori,
questa non sembra affatto la Lucas che mi sarei aspettato nel 1991. Tirare i
remi in barca, proprio! Mah! Non so, amici, non lo so.
Allora a questo punto continuo a parlare dell'indifferenza di Lucas alla
fregna, ok? Praticamente a me viene in mente una barzelletta "sporca" che
raccontavo alle elementari, perché ero sì inibito dai VdM circostanti, ma allo
stesso tempo mi atteggiavo a scafato per le grandi risate dei suddetti VdM.
Praticamente in questa barzelletta c'è Biancaneve che è nella sua stanza e ci
sono i sette nani che la stanno spiando dal buco della serratura, o meglio c'è
uno che guarda e poi racconta agli altri che si passano parola. E insomma il
nano guarda dentro e dice "È sul letto, si sta togliendo le scarpe!" e tutti
si passano parola "Si toglie le scarpe!" "Si toglie le scarpe!" e poi "Si
toglie le calze!" e tutti "Si toglie le calze!" e così via fino alla rimozione
di mutande e reggiseno, e insomma ora Biancaneve è nuda e tutti i nani
chiedono al nano spione "E adesso? E adesso?" il nano "Adesso si alza!" e
tutti gli altri nani "Anche a me!" "Anche a me!" Ora, non è che fosse la
battuta sull'incomprensione "Biancaneve si alza dal letto / i nani hanno
un'erezione collettiva" a far ridere, ma era proprio il climax della storia,
in cui tutti i miei compagni si fingevano arrapati, tutti a dire "ah ah ah, ha
le tette di fuori! e pure il cotonno!"
E a poco valeva che il vostro Ex Videogiocatore agitasse il ditino dicendo
"ACKSHUALLY, le femmine non hanno il cotonno ma una fessura" perché
tanto non capivano e onestamente non gliene fregava un beneamato
cotonno. Ecco, per me Lucas è così pure lui. Ma quanto fa cacare quel
sole monocolore?
"Non mi parli di monocolore, che mi scende una lacrima pensando all'Andreotti
III, quello della non sfiducia."
Andreotti, sono sorpreso! Mi diventa nostalgista pure lei?
"L'unica nostalgia che ho è per l'infanzia passata a Segni, ma solo per
ragioni anagrafiche."
E quindi, a cosa devo la lacrima?
"Mi rincresce che sia durato soltanto 591 giorni, tutto lì."
Siamo, Giulio ed io, così impegnati nelle rimembranze, che il Mustang si
spetascia al suolo. Peccato! Dunque, che si fa?
Si cambia schieramento, passando alla titolare Luftwaffe! I Messerschmitt
Me-262 sono i protagonisti della schermata del menu, e a ragione: di tutte le
armi segrete della Luftwaffe, questo primo caccia a reazione è stato quello
che ha volato di più. È arrivato alla fine della guerra, ma i piloti tedeschi
erano così felici di averci a mano un pezzo di ferro del genere che trovarono
una bella spinta di motivazione. Vi ho già parlato della teoria dei due
fattori di Herzberg, no? Senza dubbio, avere sotto il culo un Me-262, che era
definito "un'assicurazione sulla vita" dai piloti, è, secondo Herzberg, un
fattore di motivazione cosiddetto "igienico", un po' tipo avere lo stipendio
garantito. Si sente l'importanza del fattore motivazionale solo se te lo
tolgono.
E proprio per questo noi ce ne sbattiamo i coglioni e voliamo con il Me-163
Komet, un aereo a razzo fatto apposta per essere lanciato a velocità da far
venire i capelli bianchi. In realtà, la cosa spaventosa del Komet era la
benza: il T-Stoff, un'acqua ossigenata iperconcentrata che era così volatile
che bastava un sobbalzo più forte del solito che usciva dai tubi del
carburante, prendeva fuoco e dissolveva il corpo del pilota. Questo, secondo
Herzberg, è un fattore motivante se vi puzza la salute, per mutuare
un'espressione tipica del Vecchio Paese.
Via che siamo partiti! Il tachimetro è senza dubbio molto esplicito, e sullo
sfondo ci sono delle fortezze volanti che il Komet può intercettare
facilmente...
...troppo facilmente, cazzo! Siamo andati così veloce che le abbiamo superate,
mannaggia, e mò come si fa a fare inversione senza diventare pazzi coi
comandi?
Eh no semplice, non si fa. Provo a girarmi attorno, al di là della totale
incoerenza dell'interno del cockpit rispetto alla parte davanti, la cosa che
mi fa scendere i coglioni più di tutte è la totale assenza di visione
dall'esterno. So che non è realistico, eh! Porca puttana però!
Non posso nemmeno lanciarmi col paracadute, mannaggia! A più di 640 km/h magari rischiamo di essere disintegrati dal T-Stoff che brucia, no? Bah! Quindi? L'unico modo per uscirne è schiantarsi?
Beh, magari andiamo a speronare prima le Fortezze Volanti. Il mitragliatore non sembra fargli nulla, e vabbè, il fatto che siano fatte in bitmap mi dà sempre quella sensazione di "Ok, gli sto sparando ma non gli sto facendo veramente male", il che è tradotto in una sensazione simile a quando tirando le sberle in un picchiaduro non senti che stai menando come Dio comanda il tuo avversario, cosa che ti ammazza ogni libido di violenza. Bah! Rallentiamo...
...e finalmente possiamo buttarci senza che Giulio diventi una palla di fuoco con la gobba. "Your parachute has opened" "Lo considero una grazia di Dio" dice Giulio.
Peraltro, come se non bastasse, per sbaglio ho attivato la registrazione del video della missione. Bello, molto bello, specie per il fatto che ora sì che possiamo vederci da dietro. Ah, bene, benone, benissimo! Sticazzi.
A fine missione siamo ancora vivi, ma pare che un capo sia un po' incazzato. Beh, si capisce che è un cattivo perché fa la smorfia molto marcata. Questa è la moralità bianca e nera di George "Gozzo" Lucas, cari amici! Quello che non ha mai capito è che siamo tutti medi peccatori, condizione che non pone le basi per una narrativa efficiente, ma uniformare la vita alla fiction è un errore che ha fatto tantissimi danni. Bah! Passiamo alle missioni storiche! Hanno più senso qui che in X-Wing, direi, no?
Le missioni storiche sono missioni singole, forse più complesse, ma onestamente, sticazzi. Passiamo oltre?
Passiamo oltre, e andiamo all'Horten Ho229, qui chiamato Go229, forse perché G e H in cirillico sono resi con lo stesso carattere, o forse perché era erroneamente noto come Gotha 229, forse. Comunque trattasi dell'affascinante concetto "Ala volante", che tanto pareva piacere a George Gozzo al punto che apparve una roba del genere pure ne "I predatori dell'arca perduta".
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che però aveva l'elica |
Praticamente a Lucas piacevano tanto questi aerei che ha rotto i coglioni a tutti i suoi dipendenti per dargli le prove che ACKSHUALLY i nazisti un'ala volante ce l'avevano così poteva mettere la sua aletta volante di cui vendere tanti modellini ma con cui esaltarsi perché è proprio sborona. Fortunatamente, la scena in cui Indy e Marion fanno a gara a chi ha il cotonno più lungo è stata tagliata in fase di revisione dello script.
Devo dire comunque che il cockpit dell'ala volante è bellino, ma insomma, ragazzi, non so che dire, è blando questo gioco, molto blando, non è la roba della Lucas che uno si aspetterebbe. Pensate che persino al me del 1993, che a suo tempo prendevea la lucas come il Vangelo, non si era manco troppo esaltato. E sì che non ero mai riuscito nemmeno a farmi accreditare una vittoria aerea, come in questo caso che ho abbattuto per la prima volta un P51 Mustang. Dici poco!
Peraltro si vedeva pure il tizio che si eiettava col paracadute, e viene da chiedersi se, forte della gran cattiveria dei nazisti (ma ammirabile, perché Lucas non ha un minimo di senso della morale) riesco a sparargli. Bah, anche se si riuscisse col cavolo che ci riesco! Alla fine si riduce tutto alla stronzaggine dei controlli, e anche con il mouse la fluidità è quella che è, grazie anche alla grafica in bitmap. Non so, ragazzi, io giuro che ci provo.
Vabbè, insomma, termino la missione, perché avendo perso di vista gli usoniani non riesco più a trovarli, quindi che senso ha tutto questo? Sì, ufficiale di volo, lo so, la missione non è soddisfacente, tieni la faccia imbronciata e non cacare il cazzo.
In tutto questo, come mai Andreotti è così taciturno? Andreotti?
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*unf* |
Ah, sta aggiornando il firmware. Ok.
Ah però, mica male, dai! Abbiamo abbattuto un altro P51 e un'altra ala volante ci sfreccia di lato! Qui siamo in piena ucronia perché alla fine nessun'ala volante aveva mai volato, ma insomma, vogliamo negare a Gozzo l'opportunità di una fantasia con cui strofinarsi il cotonno che comunque si trova in perenne configurazione "oca morta"? Che poi secondo me manco si è mai veramente pasticciato.
Ah, ma ci sono pure i B17! Devo dire che l'originale gioco della Microprose era molto meglio, per quanto la fecale stampa di settore lo avesse liquidato maluccio. Peccato. Fortunatamente, quando SWOTL era uscito la fecale stampa di settore non la prendevo e quindi non ho potuto vedere il voto che gli avevano dato, sicuramente polarizzato pesantemente dal fatto che veniva dallo Skywalker Ranch (in cui al tempo ci sviluppavano ancora i videogiochi). Che corruzione. Che schifo. Facevano già cagare da ben prima di quando "l'etica nel giornalismo videoludico" fosse una foglia di fico per odiare le femmine a 40 anni come se ce ne avesse 7, senza subire conseguenze.
Mi sarei un po' stufato di questa pagliacciata di ala volante, perché tutto bello, tutto fantastico, ma avere un aereo superveloce contro caccia ad elica, se non riusciamo a manovrarlo perché nessuno si è mai sbattuto di testare i comandi da tastiera! Nessuno si è mai sbattuto anche di testare la resa grafica dei pulsanti, insomma 'sto gioco è stato cacato fuori in fretta e furia e questo nessuno me lo toglierà mai dalla testa.
Ormai vado avanti per inerzia. Praticamente conto sul fatto che inizio una missione andando incontro a dei nemici sparando all'impazzata e confido di buttarne giù almeno uno. Il fatto che il tour of duty non abbia nemmanco una storia, al di là di queste lunghe descrizioni che ho il tavò di leggere non mi invoglia ad andare oltre...
Anzi, oserei dire che mi butta molto giù. Ma proprio molto giù. Tanto tanto. Crash! Ops.
Dicevamo del B17, e di come comunque B17 Flying Fortress della Microprose lo avrei preso volentieri, no? Ecco, sapere che si poteva pilotare una Fortezza Volante con SWOTL era un discreto ersatz, nonostante tutta la parte di strategia, in cui si piazzano gli omini in giro per l'aereo, fosse completamente assente. Però, oh, in tempo di carestia, ogni gioco è un giocoparametrìa.
Ed eccoci qui, possiamo fare lo switch da una postazione all'altra, mettendo tutto in autopilot quando non ci siamo. E quindi mi posiziono in una torretta laterale, alla mitragliatrice e mi dedico al fuoco amico. Non tanto soddisfacente come quando facevo una cosa del genere con Wing Commander, ma tant'è. Notare come rispetto a B17 Flying Fortress sia tutto molto più colorato e molto meno sulle tonalità marroncino/verde-vomito, che in genere è una cosa che apprezzo, eh, ma puttana miseria se c'è una cosa che mi infastidisce più del marroncino-verde-vomito è l'abuso di gradienti.
Ah, che supplizio scrivere questo articolo cari amici. Che supplizio anche vedere che nella guancia dell'aereo non è la mitragliatrice a muoversi quando spostiamo il puntamento, ma l'intero cockpit. Si risparmiano fotogrammi di animazione, ma l'effetto mi fa scendere di più i coglioni. Ma quei puntini neri là in fondo... sono per caso ARMI SEGRETE DELLA LUFTWAFFE?
No, sono dei normalissimi Me-109. Bah! Vaffanculo. Chiudiamola qui perché sono esausto. Si vede? Sì, direi che si vede. Bah, prossimo gioco!
È merda? Sì, non infrango certamente il tabù "merda a un gioco della lucas", anche perché già l'ho fatto. Però i controlli fanno cagare, la grafica è mediocre, il modello di volo è approssimativo e ho un'età che non mi infastidisce più la grafica "squadrata" vettoriale, quindi non ci trovo nessuna qualità di redenzione. Anzi, il fatto che mi ha fatto pensare a George Lucas che annoiato si sfrega il cotonno me lo rende ancora più odioso.
Ci rigiocheresti? Tre chance sono abbastanza.
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