A tutti è capitato di avere un amico cazzaro, no? Domanda retorica, ovviamente. In giovane età si tende a credere a qualsiasi cosa, e i cazzari hanno terreno molto fertile. Poi si cresce e niente, si continua a credere a qualsiasi cosa, e i cazzari continuano ad avere terreno fertile. Ci vuole una certa autostima e una certa sicurezza di sé per decidere che una sparata di qualcuno è senza dubbio una cazzata e ribellarsi a quella che le meretrici del click chiamano narrative.
Come ben sapete, io per mantenermi coi piedi per terra mantengo un regime costante di basssa autostima ai limiti dell'autodisprezzo e per questo tendo alla creduloneria: anche se devo dire che quando, prima di un esame, arrivava puntualissimo il cagadubbi a dire "oh ma questa cosa la chiede, no?" e tutti subito ad aprire il libro a "ripassare" cose che ovviamente non erano previste dal corso, io non aprivo il libro e stoicamente aspettavo l'inizio. Ma lo stomaco mi si attorcigliava come un nodo Savoia e una vocina dentro di me mi diceva "Coglionazzo! Tutti ora studiano cose che il prof chiederà sicuramente e tu unico coglione ad essere segato! *Grassa, roboante e sadica risata*"
La mia vocina interiore è uno stronzo.