Cominciamo l'articolo di oggi con una confessione: a me Star Trek è sempre piaciuto. Per tanti anni i palinsesti lo avevano completamente ignorato relegandolo a orari degni de "l'Oro-Scopone", fino a quando il Cecchi Gori si rese conto che con la nostalgia ci poteva comprare qualche etto di cocaina senza spendere troppo, e così decise di mettere su Telemontecarlo (che ancora non era LA7) due capisaldi della cultura pop: Star Trek (la serie originale) e Happy Days. Ricordo che leggendo l'annuncio su TV Sorrisi e Canzoni mi ero molto esaltato per l'arrivo a orari decenti di una roba di cui le fecali riviste di settore parlavano con disinvoltura e avrei voluto parlarne pure io, puttana miseria, se solo il palinsesto mi avesse dato l'opportunità. Non parliamo poi dello scoglionamento che mi venne nel vedere il commento dell'Aldo Grasso della situazione che diceva "Sì ok, Star Trek e tutto quanto, ma volete mettere FONZIE? BRUSCHETTE NEGLI OCCHI AMICI! CHE NOSTALGIA! MAROOOOOOOO KE RICORDI XD XD XD!"
lagrime vulcaniane |
Ecco, la cosa mi deprimeva abbastanza. Ma per fortuna che avevo appena iniziato il liceo, che mi faceva un po' uscire dal Vecchio Paese, facendomi rendere conto che non esistevano solo giovani che limonavano e fumavano le canne, ma c'erano anche nerd nel senso più neutro della parola (non denigratorio, quindi), come il mio compagno di classe Giacomo C., una persona estremamente gentile, che conosceva Star Trek benissimo e lo apprezzava molto, che non solo mi aveva istruito sul "folklore" di questa serie, ma mi aveva passato il gioco di oggi.
Pensate: lui, che era molto più cittadino di me, aveva persino memorabilia di Star Trek reali a casa! Aveva persino la testa di Data di Star Trek TNG, ed era pure stato al negozio/bar a tema Star Trek della Grande Città di cui io non sapevo ovviamente nulla. Bah! Che roba! Nemmeno come nerd riuscivo a primeggiare, una volta uscito dal V.P. e inseritomi nel contesto più "mondano" della Cittadina Altolocata Situata Adiacente L'Eccellente Capoluogo Con Hotel e Industrie Oligopolistiche (C.A.S.A.L.E.C.C.H.I.O. per farla breve). Però devo dire che in questo mi aiutava il multiforme ingegno di chi sapeva dissimulare piuttosto bene: non avevo ancora iniziato a padroneggiare la capacità di macchinazioni politiche degne di un gesuita che alle soglie dei 40 anni quotidianamente sul lavoro, ma a vendere cose che non avevo ci riuscivo già benino. Vi avevo già detto come ero riuscito a lavorarmi un mio compagno di scuola tendente al "bulletto" grazie all'aver millantato che avevo giocato a Hexen, no? Ecco, così. E così riuscii a spacciarmi per espertone di Star Trek pur avendo visto pochissime puntate, a orari impossibili, e avendo appena iniziato a vederle su TMC quando uscivano la domenica pomeriggio. Uno dice: avresti potuto vendere altre cose, no? Ah, cari amici! Ma io non ho mai detto che ero intelligente eh! Era un'altra cosa che riuscivo a vendere bene. Sigla!
Ho sempre avuto una certa simpatia per la Interplay: la software house di Brian Fargo ha il mio affetto sin da quando alla frazione del V.P. con il nome piuttosto ridicolo passai con mia mamma a comprare Lexi-Cross, che veniva dato via dal rivenditore della Olivetti locale a basso costo perché non se ne faceva nulla. Tant'è, la Interplay mi ha sempre affascinato come alternava roba fichissima e di successo a mucchi di feci fumanti e dall'olezzo nauseabondo. Oh beh! Quale delle due sarà il gioco di oggi? Vediamo!
Che bello, l'introduzione classica della serie classica di Star Trek! Fatta il più possibile simile all'originale, certo, per quanto la grafica bitmap faccia abbastanza cacare. Ma tant'è! Non ci lamentiamo e soprattutto vogliate apprezzare, cari amici, che l'ex videogiocatore non abbia cominciato l'articolo con "Spazio, ultima frontiera..." che era esattamente l'incipit di circa il 100% degli articoli della fecale stampa di settore che parlavano della saga spaziale di Roddenberry. Noto anche ora che il "To boldly go where no man has gone before" ha il simbolo di marchio registrato alla fine, come le isole di Monkey Island, e in effetti, Roddenberry era talmente un arraffone che è naturale, a posteriori, che abbia messo il trademark su una frase che di per sé è piuttosto blanda. Non dimentichiamo che la storica sigla che sembra fatta col theremin (non lo è, è gente che canta facendo uuuuuUUUUuuuuUUU) era stata registrata alla SIAE statunitense come una canzone con il suo testo, che era stato scritto da Roddenberry stesso e faceva cagare. Ma poco importava, così era stata registrata, e per questa ragione ogni volta che qualcuno la suonava Rod si prendeva il 50% dei diritti d'autore. Il compositore della melodia, Alexander Courage, si incazzò come una bestia. Scusate! Sono degenerato nell'enunciazione autocompiaciuta di trivia. Non volevo. Bello anche come la frase chiave sia ancora "where no MAN has gone before" e non "where no ONE has gone before", cambio che fu fatto al momento del sesto film e che al giorno d'oggi, con la proliferazione di serie per gente che sta troppo tempo su internet, causa aneurismi ai nerd reazionari che in ogni cosa vedono la loro fragile mascolinità minacciata, ma vorrei ricordare che il cambio da "Man" a "One" fu originariamente fatto per essere inclusivo nei confronti dei Klingon.
woke |
Ma si sa, su internet ci si inventa delle persone e delle intere realtà con cui incazzarsi. Almeno Roddenberry quando ce l'aveva con qualcuno ci faceva sopra un episodio con decine di strati di metafore, e anche per quella settimana la puntata era a posto! Visto? Bisogna saperle canalizzare, le energie.
E via di titolo! Mi fa molto ridere che il gioco sia sottotitolato "25esimo anniversario". Beh, è la roba più generica che c'è e sapete che vi dico? Ha senso! Insomma, ripiglia le vecchie puntate autoconclusive con i problema della settimana, e la settimana dopo tutto come prima! Bello. Sono cose che ci vogliono, ogni tanto. Che JJ Abrams e soci hanno rotto il cazzo, ecco. Comunque, al posto del cast (questa è la versione dischetti, quindi non c'è il doppiaggio), ci sono i crediti, tra cui un certo Todd J. Camasta, che non so chi sia, ma Camasta era il nome anche di un consulente che lavorava per l'azienda in cui lavoravo diverse vite fa e il mio capo che soprannominavamo amichevolmente "il suino" per i suoi modi garbati, lo usava a mò di punching-ball. "CAMASTA TI STACCO LA TESTA" era un suo mantra ricorrente, peccato che non concludesse minacciando di cacargli nell'esofago appena aperto. Penso che sarebbe partito l'applauso. Non me ne vanto.
"Demon World", ma Demone non si scriveva "Daemon" con la A ? Controllo: apparentemente sono due cose diverse "Demon" è un demonio, cioè il diavoletto con la coda a punta e le corna, mentre "Daemon" è il demone un po' stronzo che fungeva da paraculata suggerendo a Socrate cosa dire, e spesso e volentieri diceva la cosa sbagliata al posto sbagliato, al momento sbagliato. Comunque amici, questo è il primo episodio, perché questo è un adventure a episodi completamente scorrelati tra di loro. Bellissimo! Non so perché ma a me 'sta impostazione esalta un sacco.
Diario del capitano, data stellare [numeri scelti alla cazzo].[numero scelto alla cazzo]: siccome qui nello spazio ci stiamo annoiando e visto che la pista da bowling dell'Enterprise è in manutenzione la USS Republic ha deciso di fare un'esercitazione in cui facciamo finta di spararci addosso, altresì detta "tutorial per le sezioni di combattimento di questo gioco, che secondo il consenso comune si ispirano a Wing Commander, ma con la differenza fondamentale che queste fanno schifo alla merda".
Il fatto è che il modello è estremamente semplificato, ed eccessivamente arcade, e soprattutto non è particolarmente aderente al modello di combattimenti che vedevamo nei vecchi telefilm. Roddenberry spiegava che i combattimenti in star trek erano come quelli dei grandi vascelli al tempo dell'impero britannico. Non è un segreto che Star Trek fosse una trasposizione nello spazio dei romanzi su Horatio Hornblower, su cui in seguito fecero una serie di film tv la cui verve fece sì che per diversi giorni non potessi più indossare i jeans per via dello scroto gonfio. Comunque, la vera ragione per cui i combattimenti nel telefilm sono lenti, fatti da navi quasi ferme che si pigliano a cannonate a distanza, è perché gli effetti speciali erano quello che erano, e far penzolare modellini di 10 centimetri da dei fili invisibili mentre si svolazzano attorno rimbalzando qua e là non sarebbe stato tanto credibile. Ci sarebbe voluto Guerre Stellari a capire che era più credibile tenere fermi i modellini e muovere la telecamera.
Siccome questo modello di volo è ingestibile, e il finestrino esterno è minuscolo e il campo visivo è peggio di quello della Peugeot 206 della scuola guida "Starter" del Vecchio Paese e zone limitrofe, quindi, faccio stracagare, e in questa battaglia simulata la USS Republic ci fa il culo, e l'equipaggio sciabola lo champagne perché ha dato una bella lezione a quegli stronzi con la puzza sotto il naso che se la tirano tantissimo perché ci hanno il telefilm loro, sti fenomeni del cazzo capitanati da quel ciccione parruccato che tra una pausa di recitazione el'altra infila l'uccello in ogni buco della galassia! Tié!
Ma ora basta cazzeggiare: l'ammiraglio Gino Paoli ci videochiama, subito Kirk rimette l'uccello nei calzoni dopo averlo fatto roteare al cospetto dell'attendente Janice Rand, che disgustata ha lasciato l'Enterprise (in realtà, l'attrice Grace Lee Withney è stata allontanata dal cast perché delle tre donne principali era quella che non si sbunnava Roddenberry). Dicevamo: Kirk si sistema la divisa
non così |
e arrivano gli ordini via Teams. Dobbiamo fiondarci al pianeta Pollux 5 perché gli abitanti hanno visioni collettive di creature demoniache, e queste visioni sono così reali che li hanno persino menati. Oh no! Ah beh.
Quindi Kirk, che era distratto come spesso succede durante le videocall, chiede subito al #pignolinodellanerchia con la frangetta e le orecchie a punta qual è il da farsi. Spock non si scompone, solleva il sopracciglio di una quindicina di centimetri, e dice che forse è meglio portare il culo su Pollux 5. "Un momento" dice Kirk che dietro la sua spavalderia è il classico manager cacasotto "Siamo sicuri che non è pericoloso?" E quindi consultiamo il computer di bordo e impariamo che Pollux V è un ridente pianeta dall'economia a livelli pre-industriali: piuttosto importanti le esportazioni di olio di colza e barbabietola da zucchero.
Consultato il sussidiario spaziale, Kirk dà ordini allo stereotipatissimo russo Chekov, il quale interrompe annoiato la stesura del suo capolavoro "Il Gabbiano" e imposta la rotta per il codice di protezione antipirata: uno si aspetterebbe che fosse Sulu il navigatore, e invece Sulu si occupa dell'entrare in orbita. Boh! Mi pare un po' una stronzata, visto che Sulu è il navigatore più fico di tutta la Federazione, mentre Chekov è stato messo lì perché pur essendo magrolino e gobbetto era quello che doveva piacere alle ragazzine urlanti. E pure ai russi, che volevano anche loro una quota sull'Enterprise. Ci sta. (Ok, in realtà Roddenberry era sì un porco e un arraffone, ma non possiamo negarne l'idealismo).
Basta così, abbiamo cazzeggiato a sufficienza nello spazio: è ora di scendere sulla superficie del pianeta con l'artifizio narrativo necessario ad evitare effetti speciali patetici come quelli di "Spazio 1999" (si doveva dire e si è detto). Il signor Kyle del teletrasporto, unico membro del cast originale a guadagnarsi un primo piano in questo gioco, tira la leva e come per magia i nostri atomi vengono ricomposti direttamente sul pianeta, che ha una scenografia molto migliore di quelle del telefilm. Il p[r]elato Robert Angiven ci dà il benvenuto parlando con tutte le metafore e i giri di parole tipici della parodia di religioso che ci veniva proposta da quegli arraffoni degli "atei di professione" che andavano di moda anni fa e che ora si sono convertiti a reazionari difensori della cultura giudaicocristiana, perché è lì che ora si fanno più contratti per andare a parlare a conferenze in cui i vecchi di merda si autofomentano il vittimismo. Ma impararsi uno straccio di mestiere costa tanto?
Vabbè. Insomma, Angiven ci dice che qui, a dispetto dello scenario idilliaco, ci abbiamo un problema : ci compaiono i demoni che ci attaccano. "Illogico", dice Spock. "Magari è isteria di massa. Propongo l'amputazione" dice McCoy, per cui ho sempre avuto una grande simpatia. Ma Kirk è il capitano, e se in Beverly Hills Cop il capo deve avercelo sempre floscio, per Kirk, che soffre di priapismo, questo è impossibile, e quindi si sfoga...
...insultando il p[r]elato Angiven in modalità "A man of many minds". Non avete capito il riferimento? Rimedio subito.
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Ad Angiven giustamente girano i coglioni, ma il gioco procede. Beh, era realistico, no? Alla fine Kirk è uno stronzo, no? Comunque, tra una cosa e l'altra, andando verso nord i prelati del posto hanno trovato quella che chiamano la porta dell'inferno, quindi andiamo a vedere i demoni...
Visto? Niente demoni! Ci sono però dei klingon, che in questo periodo sono ancora nemici, forse. No, in realtà non sono nemici, perché si suppone che questo gioco sia nel il quarto anno della missione quinquennale, quindi il trattato di pace organiano c'è già stato. Però immagino che certi traumi siano duri a morire, no? E allora perché non metterci i romulani, contro cui c'era stata una guerra bella grossa? Forse perché i romulani sono uguali ai vulcaniani quindi ci si sarebbe confusi? Sarà che i cattivi storici sono i Klingon e quindi i giocatori volevano subito i Klingon? Forse. Comunque la nostra maglia rossa (per chi non lo sapesse, quelli con la maglia rossa di solito muoiono prima del primo break pubblicitario per sottolineare che la situazione è difficile) viene sparata dai Klingon, ma fortunatamente siccome è la prima missione e ce la prendiamo comoda, il phaser dei klingon è impostato a "stordire" e non "vaporizzare".
Mentre Spock e McCoy dibattono con un poco ispirato copia e incolla degli script originali, al Klingon fatto fuori si stacca una mano...
...che prontamente prendiamo, per scoprire che non è un vero klingon, ma un androide a forma di klingon! Cioè un androide qualsiasi con un pizzetto caprino e il taglio à la Giulio Cesare, con la frangetta in avanti a coprire le punte sul cranio. Era la moda, ai tempi. Già che ci siamo, ci fermiamo un attimo a raccogliere delle bacche, che siccome McCoy aveva detto che erano interessanti appena teletrasportatosi sul pianeta, allora sicuramente servono a qualcosa.
Ah! A un certo punto la strada per la porta dell'inferno finisce, perché c'è stata una frana. Nessun problema, abbiamo la roba che vaporizza pure i sassi! Pronti! Puntate... Ops! Un sasso non era troppo stabile e stava per precipitare sul capicollo di James Tiberius, ma fortunatamente la maglia rossa si è tuffato per spostare il suo capitano. Magari si aspettava una promozione in cambio! Beh, non ce l'avrà, perché è morto. Ops!
Ricarichiamo il gioco, e andiamo a vedere gli altri prelati, che nel frattempo sono lì che soffrono perché sono stati malmenati dai titolari demoni. Hanno pure fatto un'infezione, ma d'altra parte se per guarirsi questi ricorrono alle preghiere, 'sti cazzo di lefebvriani spaziali, è molto facile che facciano una brutta fine, demoni o non demoni. Poi uno potrebbe anche dire che rifiutano la modernità per scelta e quindi se vogliono morire di diarrea perché papa Roncalli prese l'Enterogermina durante il Concilio Vaticano II, che vadano pure. Però noi siamo della Federazione unita dei Pianeti ed è nostro dovere morale salvarli anche dalla loro stessa stupidità. È un duro lavoro ma qualcuno deve farlo. Fortuna che tra i monaci c'è quello "strano" che qualcosa di scienza sa, e ci dice che guarda caso si curano le infezioni con le bacche che abbiamo trovato vicino all'ingresso dell'inferno! Ma che perspicacia, amici! Quanto siamo antevisti! Dedichiamo qualche secondo all'autocompiacimento collettivo, orsù!
bella vez |
Beh, non è ancora il momento di cominciare a farci i pompini a vicenda. La prima fase è completata, curare i prelati. Il che ci porta alla seconda fase, eliminare i demoni. Ed è per questo...
...che Kirk inizia a ficcare il naso nell'esposizione di stronzate di fratello Stephen. Ma esistevano questi momenti morti nel telefilm? Attenzione, facciamo schizzare l'adrenalina... ciulando due pezzi.
E ora torniamo alla porta dell'inferno, e stavolta spariamo per primo al sasso instabile. Voilà! Tutto liberato, Kirk vorrebbe sparare pure a quel sasso a forma di monaco mezzo morto, ma in realtà è veramente un monaco mezzo morto, e McCoy subito si fionda a curarlo, perché ha il vizietto del giuramento di Ippocrate. E ora come si fa ad aprire la porta?
Ah, beh, c'è un pannello in cui metterci la mano. Membro del cast non permanente, vai tu? Diverse volte? "AIEEEE!" dice il garibaldino dello spazio, e si disintegra. Ops! McCoy, che ha quei momenti in cui sottolinea l'ovvio, dice "Non c'è molto che possa fare per lui". Beh, non ci meravigliamo, il tricorder medico ricordiamo che è fatto a partire da una saliera. Vabbè, ricarichiamo...
...e siccome abbiamo una mano caduta a un Klingon, possiamo usarla per entrare... in una sala comando. Ci sono dei comandi, e siamo certi che ci sia spiegato da qualche parte che sono una specie di simulatore di eclisse, ma onestamente, importa? A suo tempo mi limitai a pasticciare coi controlli allineandoli tutti in mezzo per questioni meramente estetiche, e voilà! Esce dal nulla una cabina telefonica da cui spunta fuori un rettiliano...
...a cui Kirk prima cerca di spillare soldi, poi gli rifila un teschio di un rettiliano come lui. Beh, questa sì che è diplomazia, ragazzi! "Vabbè dai smettila di piangere che ti ho dato il teschio di tuo nonno - dice Kirk - e tieni questo bel ninnolo, un pezzo di metallo tutto storto! Bello eh? Per caso ce l'hai una vagina?"
Il rettiliano non lo ascolta, ma è così felice perché il pezzo di metallo attorcigliato è la chiave per disattivare il sistema di difesa automatizzato della camera crionica in cui lui e il suo popolo dormivano. In realtà era programmata per sbloccarsi durante un'eclissi ma la luna del pianeta era andata distrutta quindi ops! Fortunatamente, pare che abbiamo simulato le condizioni dell'eclissi pasticciando coi comandi e il rettiliano si è svegliato. Beh, tutto è bene quel che finisce bene. Vale anche la pena sottolineare che il sistema di difesa automatizzato creava androidi dall'aspetto delle peggiori paure di chi andava a disturbare il sonno dei rettiliani. Per i monaci erano i demoni, per la Federazione erano i Klingon, per i redattori delle fecali riviste di settore sono il lavoro serio, e così via. "Noi vorremmo unirci alla federazione!" aggiunge il lucertolone "Sì ok ciao" dicono Kirk e soci, e tornano su. Fine missione!
L'ammiraglio Milly Carlucci ci fa i complimenti per come l'abbiamo gestita, con un dignitoso 88% di grado e tre punti di merito. Bene! Spock e McCoy si danno un po' addosso rivelando una certa tensione omoerotica, tutto nella norma. Partiamo! Il pianeta è veramente disegnato malissimo e viene da chiedere se sia un modo per ricreare i fecali effetti speciali degli anni 60. Altro episodio? Altro episodio: "Hijacked!" Mamma mia, un'astronave dirottata? Che pavura!
L'astronave dirottata è la USS Masada, che si chiama come una fortezza ebraica assediata dai Romani, i cui abitanti si ammazzarono tutti pur di non essere conquistati. Che è, un invito? Comunque andiamo a Beta Miyamid, dove si trova la Masada, che è stata catturata dai pirati Elasi. Ora non ho idea di chi siano gli Elasi, l'unica cosa che mi viene in mente sono gli alieni dell'episodio Elaan of Troyius (Elena di Troia) della terza serie, in cui la storia di Elena di Troia è rifatta, ma con gli alieni. Sì, nella terza serie hanno perso l'ispirazione, e lo stesso Sinjin, quando riordina il cofanetto di DVD della serie originale che avevo preso in allegato a Panorama dice che "quelli rossi sono i meno belli". Certo che a volte impariamo delle cose che sono delle stronzate incredibili e quello che serve viene dimenticato, eh? Comunque, i pirati Elasi, che sono ancora incazzati lerci perché Kirk ha sbunnato la loro principessa, di cui agevoliamo una diapositiva
è un tipo |
iniziano ad attaccare l'Enteprise. Siccome il simulatore fa cagare (e pure io) prepariamoci a una lunga battaglia, che vi risparmio.
Una decina abbondante di minuti più tardi (e non sto esagerando).
e presto che si torna sull'Enterprise a prendere un bell'84% di voto. Beh, io mi sarei anche rotto i coglioni, anziché fare un altro episodio...
Vabbè, com'è come non è, i pirati Elasi alla fine vengono picchiati a sufficienza, e scappano. Io nel frattempo ho diversi capelli bianchi in più, ma ehi, almeno io non ho il tupé, caro Tiberius!
"Tupé? Quale tupé?" |
Bah. Andiamo a vedere come hanno ridotto la Masada...
...e notiamo che la Federazione non ha una gran fantasia in termini di design di astronavi. Che questa pare un'Enterprise piuttosto monca. Poi in realtà tutti i design delle astronavi della federazione sono abbastanza noiosi, almeno fino a Deep Space Nine, che però con quel cazzo di filtro "calza" che faceva molto soap opera ci perdeva molto in credibilità. Peccato perché alla lunga non era male, specie quando Sisko si rapò a zero e si fece crescere il pizzetto. A quanto pare di capitani di navi stellari che non accettano la propria calvizie ce n'è giusto uno.
"guardi che garantisco che la mia cofana è perfettamente naturale" |
Ma chi ti si è mai cagata a te. (In realtà Voyager lo avevo guardato abbastanza volentieri anche prima che comparisse la ex-borg con le tette grosse. I palinsesti erano deserti e quello c'era).
Vabbè, insomma, siamo qui dalla Masada che è stata sequestrata dagli Elasi, che non assomigliano per nulla agli Elasi del telefilm, e ci chiedono di mandargli dei dati su dove trovare dei prigionieri politici, e se non glieli mandiamo, allora inizieranno ad ammazzare l'equipaggio. "Oh vez stai cagato" dice Kirk "Cioè vai polleg ora te li mandiamo". E infatti gli mandiamo i dati, che in realtà sono il codice segreto per abbassare gli scudi della Masada e teletrasportarci a bordo. Codici che si trovano nel computer di bordo, che è un po' come se io mettessi la cassaforte della combinazione dell'armadietto del lavoro su internet a disposizione di tutti. Inviamo la combinazione, che è 1-2-3-4... e 5.
E via che ci teletrasportiamo! La situazione non è delle migliori, per quanto ci sia una camicia rossa che non è del tutto morta. E subito McCoy va a curarlo, per avere in cambio una serie di attrezzi, perché alla fine McGyver non si è inventato nulla.
Tra queste cose abbiamo pure un saldatore phaser ("Phaser Welder" in inglese, e mi cascassero le palle se avessi saputo al tempo che voleva dire). Lo ricarichiamo col phaser, e lo usiamo su delle stecche di metallo per costruirci una forchetta, che uno magari ci ha fame, e invece no, va unita a una roba chiamata "Runcinate Transmogrifier" (l'ex videogiocatore fa il gesto della masturbazione) che serve a riparare il teletrasporto. Ok...
Entriamo in una stanza e ci sono due Elasi che stanno facendo la guardia a una cella dove è tenuto tutto l'equipaggio rapito! Fatti rapidamente fuori i due residuati degli anni 80 con la loro coda di cavallo, subito Kirk va a cercare di liberarli, e ops! Scoppia una bomba e li disintegra tutti. Rifacciamo...
...e stavolta ci pensa Spock, che ha meno le mani di pastafrolla e disattiva la bomba e il campo di forza. La camicia rossa liberata ci ringrazia e ci svela che per entrare nella sala di comando bisogna puntare un saldatore phaser in un pixel singolo del campo di forza che è stato costruito attorno all'ingresso. Io ricordo che ci si poteva stare delle ore intere a cercare quel cazzo di pixel, con quel cazzo di messaggio che ti diceva...
..."That did it. The field is deactivated, Captain"? Che culo! Al primo colpo! A questo punto, che facciamo, entriamo?
No, giochiamo sull'effetto sorpresa! Abbiamo riparato il teletrasporto, abbiamo rubato la bomba inesplosa, teletrasportiamo la bomba nella cambina di comando e facciamo fuori gli Elasi, no? Mi piace l'idea, peccato che McCoy non sia proprio contento di 'sta cosa. Sticazzi, seguiamo la logica, no? Spock con la sua solita flemma ci dice che fatti fuori tutti sul ponte di comando, la nave precipita nell'atmosfera tra 18 secondi, quindi sarebbe meglio teletrasportarsi. Questa osservazione puramente data oriented fa incazzare McCoy, come al solito, e io mi chiedo: abbiamo fatto il marone, ok: dobbiamo affondare con la nave in segno di contrizione? Bah! La Federazione non è contenta e Kirk e soci si beccano una reprimenda. Che dite, ricarichiamo?
Stavolta sul ponte ci teletrasportiamo noi e con le buone convinciamo gli Elasi ad arrendersi. Tutto questo nonostante siano quattro e armati, mentre a puntare la pistola è solo Kirk, mentre gli altri tre sono lì a lutullarsi lo scroto da una mano all'altra. Comunque, vedere Spock che cerca di entrare artificialmente in stato di Pon Farr toccandosi i maroni ritmicamente atterrisce così tanto gli Elasi che si arrendono, e subito tre camicie rosse clonate si teletrasportano sul ponte. E ci pigliamo pure il 100% di valutazione! Benissimo. Prossimo episodio?
Love's labor Jeopardized, che dovrebbe essere una citazione a un'opera di Shakespeare, che come è noto si può apprezzare solo se lo si legge nell'originale Klingon. Che Star Trek debba molto a Shakespeare lo capivo anche dalle poche puntate che avevo visto su TMC. Ma figuratevi se al tempo riuscivo a fare il collegamento tra Love's Labour Lost ("Pene d'Amor Perdute") e le cannonate che ci tiriamo coi Romulani che hanno occupato la stazione spaziale di ricerca ARK7.
Che peraltro, una delle robe che rendono la sezione di combattimento meno "realistica" del telefilm è il fatto che ogni volta che prendiamo una cannonata, l'equipaggio non si tuffa in direzioni casuali. Beh, sarà anche per il fatto che a 'sto giro ce la siamo cavata rapidamente, a dispetto del fatto che i Romulani hanno il dispositivo di dissimulazione. Tant'è, andiamo a 'sta cazzo di stazione spaziale, e a quanto pare c'è scappato un virus che fa fuori i Romulani, e dunque pure i vulcaniani, che d'altra parte sono la stessa razza per risparmiare sul trucco. Peraltro, i Romulani sono nati perché il figlio di Roddenberry si era esaltato con l'Antica Roma e aveva chiesto al padre di mettere in Star Trek degli alieni ispirati agli antichi romani, ed eccoci qui. Aspettarsi che un americano conosca la storia romana è chiedere troppo.
Vabbè, intanto ci teletrasportiamo su Ark7 e ovviamente Spock si ammala. Ops! Beh, ricordiamo che McCoy quando splende in ogni puntata riesce a trovare l'antidoto alla morte (a meno che non sia richiesto dalla trama, come nel caso delle camice rosse), quindi non ci crucciamo eccessivamente: troveremo la soluzione pure a sto casino...
...passando una serie di enigmi pallosissimi e scoglionantissimi basati sulla chimica usando il replicatore, che colleghiamo a due bombole enormi di idrogeno e ossigeno e facciamo l'acqua, tanto per fare un esempio...
...ma possiamo pure combinare l'acqua con la plastica dei rivestimenti dei cavi e taaac! Gas esilarante per Vulcaniani e Romulani. Serve? Sì, serve a mettere fuori combattimento i Romulani al piano di sotto, che sennò ci sparano. Fatto questo...
...prendiamo una coltura del virus in questione, la combiniamo usando macchinari abbastanza stronzi con dell'ammoniaca e taaac! Trovata la cura! Alla fine era come suggeriva qualcuno, che per ripulirsi da un virus era sufficiente iniettarsi in vena il lysoform, no? Dico bene? Comunque, rapidamente replichiamo questa cura in modo da ottenerne un dosaggio sufficiente a curare Spock e tutti i suoi simili sulla stazione, e il replicatore è così intelligente da sintetizzare pure una siringa.
Scendiamo al piano di sotto e per il troppo ridere i romulani sono svenuti, tipo quel filosofo che morì dalle risate per aver visto un asino che mangiava fichi e beveva vino. Beh, facciamogli subito passare il sorriso dalla faccia e iniettiamo loro il vaccino appena trovato. Questi subito si svegliano incazzati come bisce e subito chiedono a McCoy "COME MAI MI HAI INIETTATO IL SiErO SpErImEnTaLe SENZA IL MIO CONSENSO?????" e subito Bones li tranquillizza con una bottiglia d'acqua da ferro da stiro dicendo che con gli elettroliti contenuti nel diossido di idrogeno si possono facilmente espellere le nanoparticelle di dilitio del vaccino. I romulani non ci cascano, allora Bones aggiunge "Vi costerà soltanto 300€!" e subito i Romulani aprono il portafoglio e bevono l'acqua e ringraziano per averli depurati dal malvagio vaccino.
Andiamo nell'altra stanza, e subito il capo dei Romulani ci dà la medaglia al valore per avergli purificato l'essenza con i Fiori di Kirk, ma la cricca dell'Enterprise lo manda a cagare perché Tiberius è guidato dal suo durello verso Carol Marcus, la sua vecchia fiamma che ricomparirà in Star Trek 2 : L'ira di Khan (che io non avevo ancora visto) e che causa a Kirk sempre un bel deflusso di sangue dal toupé all'oiseau. Carol ringrazia il capitano, il quale la mette incinta con un'occhiata arrapata...
ma ciao! |
e presto che si torna sull'Enterprise a prendere un bell'84% di voto. Beh, io mi sarei anche rotto i coglioni, anziché fare un altro episodio...
...sbaglio apposta il codice di protezione e ora quindi siamo in balìa di un gruppo di Klingon, che potrebbero farci fuori all'orchite che mi viene in questi combattimenti, e in effetti così è. Sopraffatto come sono dal tavò, non sollevo nemmeno gli scudi e l'Enterprise viene distrutta, con un tipico jingle della serie originale in sottofondo tipico di quando le cose stanno andando a puttane. Beh, sarebbe pure soddisfacente, se come ho già detto la gente si lanciasse in tutte le direzioni! Invece no, direi che la si può chiudere qui. Live long and prosper, prossimo gioco.
È merda? Oh, beh, è strapieno di magagne, ma io mi sono divertito. In realtà i combattimenti lo trasinano proprio nella zona marrone, ma d'altra parte si vede che il gioco è stato fatto da gente che il telefilm se lo è studiato bene, quindi, boh. Non so. C'è veramente amore per il materiale originale, mica cazzi. Quindi, non so: le magagne ci sono e non posso certo nasconderle. Ad essere sinceri dico che in dubio pro merda, ma gioco il jolly e dico che se tenessimo conto anche del fatto che a me Star Trek è sempre piaciuto, allora gli toglierei il giudizio "merda" d'ufficio. Però oggettivamente è merda. La versione CD può farci saltare i combattimenti, se ricordo bene, ma il fatto che sia doppiata (dagli attori originali, per giunta!) toglie un sacco di testo dal gioco, compreso quello del computer, che è pieno di trivia sull'universo di Star Trek. Quindi, così così.
Ci rigiocheresti? Ci fosse una versione dischetti in cui come nella versione CD si possono saltare i combattimenti, sì, ci rigiocherei, e ci toglierei il "merda". Così, no.
1992. Miglior gioco di sempre? No, e mi dispiace.
Questo gioco me lo aveva passato mio cugino e mi piacque così tanto che lo mantenni installato finché il mio 386 fu decommisionato. Sarebbe stato un bell’adventure se non fosse per la parte arcade dei combattimenti. In verità all’inizio dell’articolo pensavo avessi trovato un modo per saltarla.
RispondiEliminaCarino anche il fatto che si potevano fallire le missioni purché i tre della cricca restassero in vita (per esempio nella seconda missione non riuscii mai a teletrasportarmi a bordo)
Non sapevo tu fossi un fan / apprezzatore di Star Trek