Nella scorsa puntata del blog dell'ex videogiocatore!
Cari amici! Bentornati! Sono ancora imbarazzato dal preambolo della scorsa settimana, quindi torniamo subito al gioco, ok?
Prendiamo il libretto di risparmio di Fred, aggiornato in tempo reale con il bilancio in banca, e scopriamo che il buon dottore ha le pezze al culo: non a caso ha dovuto trasformare la villa in un albergo, tutto questo mentre Edna cerca di scoprire la combinazione della cassaforte filmando il marito che, sonnambulo, apre la cassaforte di cui, da sveglio, ha dimenticato la combinazione. Ha senso se cercate la logica, non ha senso se siete stupidi come la merda, come il vostro ex videogiocatore che volle vedere tutto subito e trovò la soluzione su un Silver Disk di TGM e se ne approfittò perdendosi la parte in cui l'intreccio narrativo si dipanava. Ma oh, ero in fase di ripresa dalla pausa, e la discesa nella spirale della sfiga è avvenuta qualche mese dopo, con Time Commando.
Però una cosa va detta, l'umorismo slapstick è fatto proprio bene, con delle animazioni che godono del fatto che i personaggi sono grandi il triplo rispetto ai giochi precedenti. Cioè, il massimo finora era Guybrush Threepwood che faceva le faccette e io volevo prenderlo a pugni.
Ho sorvolato sul fatto che la CTO ha tradotto "Novelties" con "novità". In realtà lo sto dicendo ora quindi non ho veramente sorvolato, no? Le "novelties" sono oggettistica bizzarra, di cui alla fiera del Vecchio Paese c'era uno stand che vendeva queste robe (principalmente a tema cazzi) a prezzi esageratamente gonfiati. Un sacco di gente guardava la dimostrazione, ma sarà per il comune senso del pudore, sarà che costavano un troiaio, nessuno usciva i soldi con grande frustrazione del venditore. Tra queste "novelties" c'è pure la dentiera che batte, e con un enigma abbastanza fastidioso ce ne impadroniamo.
Tra i rappresentanti di cazzate c'è pure un orrido panzone che dorme, che in effetti ha quel non so che del governatore Phatt. No? No, forse no: devo dire che il mio migliore amico di allora non paragonò il personaggio al nostro compagno di classe B., ma va anche detto che eravamo più grandi. Alla TV, un Sergio Baracco americano cerca di venderci il conveniente punto luce da due milioni di dollari (meno un cent), e una cosa è sistemata. Celebriamo facendo vibrare il ciccione infilando una moneta nel sistema di vibrazione del letto "Magic Fingers", che è una colonna della cultura popolare statunitense, un vero e proprio pezzo di "Americana", che viene pure menzionato nel remake di "Lolita" con Jeremy Irons che dice a Dominique Swain "pensavo ti bastassero le mia, di dita magiche" con un tono così viscido che mi venne veramente lo schifo. Grande attore, molto sottovalutato. Pronto a rimangiarmi tutto se si viene a sapere che aveva fatto veramente il porco con l'allora diciassettenne attrice.
Ah, e vedete quelle chiavi attaccate alla porta? Ce ne impadroniamo, tenendo il vaffanculo bene in canna.
In un altra stanza della villa convertita ad albergo c'è una sesquipedale faccia da cazzo, nel senso che è molto lunga e con gli occhi a palla ai lati. Si chiama Dwayne, e prima che Dwayne Johnson lo riscattasse, Dwayne era il nome più sfigato che si potesse immaginare.
Qui sul riscatto ci stava ancora lavorando |
Ma d'altra parte il fatto che The Rock stia tutto il tempo ad allacciarsi i bottoni del polsino della camicia è un tic che denota insicurezza, lo so perché quando sono agitato lo faccio pure io che non ho il fisico di Dwayne Johnson. Che c'è da sapere su questo Dwayne, comunque? Niente, è depresso, vorrebbe che qualcuno apprezzasse le sue idee per oggettistica PaZzErElLlLahHHhhH e non riesce nemmeno a suicidarsi.
L'altra stanza è la cameretta dei tentacoli, ovvero come sprecare un'ottima stanza da affittare. Non sono molto business-savvy i ragazzi Edison, direi. No? Comunque la voce di Tentacolo Verde è molto bella, mi piace molto come chiama Bernard B-Man nell'originale, e insomma, capisco che era difficile da rendere e non posso attendermi che tutti gli adattamenti italiani siano come quello fatto per "Il Grande Lebowski", però non mi stancherò mai di dire, a costo di essere ripetitivo, che il lavoro fatto dalla CTO è mediocre al più, e al tempo non me ne ero minimamente accorto. Mi sento veramente un coglione per questo. Spoiler: la palla da bowling era stata comprata dal Tentacolo Viola perché ora ha le braccia (ma non le dita) e alla fine del gioco sarà lo strumento con cui verrà fatto fuori.
Ah, dimenticavo, che Bernard è doppiato da Richard Sanders di WKRP in Cincinnati era scritto sulle fecali riviste di settore (sia TGM che K, pensate un po') ed entrambi i redattori si stracciavano le vesti per questo fattoide, autofellaziandosi furiosamente sul fatto che conoscessero alla perfezione WKRP in Cincinnati, che in Italia è uscita in syndication su reti regionali semisconosciute. Si torna sempre a quello che per me è un enorme dubbio. Già io ho scialacquato una fetta considerevole della mia vita dietro a stronzate di cultura popolare, come cazzo faceva quella gente a sapere tutto di tutto ciò che era svago? La domanda vale anche per i miei coetanei che in aggiunta alle stronzate su cui vantavamo cultura mettevano pure l'onniscienza su "I Cavalieri dello Zodiaco" "Ken il Guerriero" "Gigi la Trottola" "L'Uomo Tigre" "Devilman" e via stronzeggiando su robaccia di cui io al massimo ho visto quattro puntate. Ok, l'Uomo Tigre forse un po' di più di quattro, dai. Ma onestamente, come cazzo facevano? È la stessa domanda che mi faccio quando di fronte ai miei post di riflessione profonda nessuno commenta ma di fronte ai giochi più nazionalpopolari partono tutti con "MAROOOO KE RICORDI XD XD". Boh! Non capisco.
(Quello che stacchiamo dal soffitto con le vibrazioni del megastereo di T.V. è vomito finto. Non ce ne serviremo per far scappare dallo spogliatoio femminile le cheerleader della squadra locale, ergo sticazzi del vomito finto).
Ah, ecco Edna, che non ha più inclinazioni BDSM ma si limita a un casto poster "beefcake" e passa tutto il giorno a pestolare con l'impianto video con cui osserva il sonnambulismo di Fred che in preda agli incubi apre la cassaforte. Oh, sempre meglio che mandarci il cane. Ma poi, chi lo sa? Per evitare le crisi di sonnambulismo, Fred non dorme da due anni. Bernard, essendo un nerd di quelli vecchio stile (e non i nerd moderni che si autonominano tali solo perché sanno due cazzate in croce su Star Wars - MAROOOO KE RICORDI XD XD), ha competenze tecnologiche serie, e pur di poter mettere le zozze manacce sulla console tira un calcio a Edna, che però si aggrappa al braccio della statua e torna indietro. Bella animazione, bravi ragazzi.
Ed Lo Strano! Che qui si chiama Pazzo Ed Edison e ha fatto gli esercizi per sviluppare la mascella che si trovano sui subreddit della comunità incel. Diciamo che Ed, che la fregna l'ha vista l'ultima volta quando si è girato indietro uscendo da Edna, gliel'ha data completamente su e ora si è dedicato alla collezione di francobolli. Questo ed è anche traumatizzato dalla storia del criceto fatto esplodere nel microonde, che apparentemente è canone, per quanto Bernard non avesse il coraggio di farlo nel primo gioco. Se ne deduce cheil canone prevede che nel 1987, a salvare Sandy la cheerleader andarono il blandissimo Dave, Bernard, e uno tra Syd e Razor, che essendo musicisti sono PaZzEreLlIh e non si fanno scrupoli a cuocere un criceto vivo (per poco). Spiace per il fotografo Michael, che della compagnia era quello che mi stava più simpatico.
Ups! Siccome siamo stronzi, versiamo inchiostro simpatico sulla collezione di francobolli di Ed lo Strano, che siccome siamo nel 1993 e Twitter non esiste, allora fa uscire la sua rabbia repressa minacciando di uccidere Bernard. Siccome gli sprite di animazione di Ed che si alza dalla sedia e strangola il nerd sarebbero stati troppi, si limita a stare seduto e a fumare dalla testa diventando tutto rosso. Eh ma che permaloso, è inchiostro simpatico, no?
Ecco, fatte 'na risata ogni tanto. Restituiamo l'album a Ed e ci teniamo un francobollo del pony express di duecento anni fa (capito?) e già che ci siamo, ci appropriamo del Criceto 2.0 (lo stesso che ci ha portato la missiva all'inizio). Tutto questo mentre Tentacolo Viola, dall'afta epizootica passa a rubare il pregiato smeraldo Frufru, mandando su tutte le furie il Dottor Destino - ah no, quello era la scorsa settimana. Tutto quello che ho da dire era che al tempo "Frufru" era un modo come tanti per dire "uranista" e la cosa ovviamente faceva ridere.
Vi ricordate le chiavi nascoste dietro la porta? Per qualche ragione a me ignota le diamo al ladro di macchine e lui in cambio ci dà il piede di porco. Persino Schaefer ammette che come enigma questo è uno dei meno riusciti, ma tant'è, se poi sfocia nell'usare il piede di porco per rimuovere dal pavimento una cicles e mettersela in bocca per tirar fuori una moneta che ci era rimasta dentro, allora ci sta. Bleah.
Non possiamo comunque esimerci dal commettere violenza sul criceto: un tempo lo mettevamo in microonde, ora in ghiacciaia. Basta così, passiamo la palla a Hoagie, e quando dico la palla intendo dire "alcuni oggetti che potrebbero essere utili 200 anni fa". Passiamo a Hoagie?
Passiamo a Hoagie, che si trova in quella che chiama "l'era coloniale", ma a ben pensarci nel 1793 gli U.S.of A. sono già indipendenti da mò, tant'è che Washington nel 1793 aveva iniziato il suo secondo mandato (su un totale di due), con il sistema dei grandi elettori che non era stato ancora modificato dal dodicesimo emendamento. Al tempo, ogni grande elettore dava due voti e chi prendeva più voti diventava Presidente, e il secondo arrivato si accontentava della carica di vicepresidente. Nell'elezione del 1792 George Washington era il candidato principale dei due partiti. Durante questa mia lezione di storia americana, Hoagie commette un reato federale (rubare la posta) e rutta grattandosi la pancia.
La villa, nell'era coloniale, non è tanto diversa: già allora era un albergo, il che è bizzarro, perché ho sempre pensato che la villa degli Edison fosse in California, quando la California al tempo della guerra d'Indipendenza era un territorio selvaggio. Boh! Suppongo siano quelle cose in cui la storia americana (peraltro l'unica storia che studiano a scuola gli americani) era un pinzimonio di fatti accavallati tra loro che facevano lo stesso effetto di frullare aringhe, nutella e rafano, un po' come le voglie notturne di una donna incinta secondo l'idiota immaginario collettivo (americano, ovviamente). Ho divagato! Sotto il pendolo (che al tempo era una novità, suppongo) c'è l'antenato di Fred, Red Edison, che ha una rivalità amarissima con Benjamin Franklin (il quale, grazie al suo sistema di valori simile a quello degli Ultima, trombava come un riccio). Noi gli passiamo il cartello "help wanted" appeso fuori dalla casa del suo bisbisbisbisbisbisnipote Fred, e Red lo spaccia per suo, e permette a Hoagie di prendersi il camice. Dimentichiamoci del camice.
Torniamo da Dwayne, e gli diamo la lettera trafugata da Hoagie nel passato: lettera che contiene esattamente quello che il nostro inventore fallito si aspettava, e quindi come da missiva si fionda a Baltimora, lasciando la porta aperta. Questo fa sì che possiamo appropriarci della sua pistola con bandierina "Bang!" che per essere una novità, non è poi tanto nuova, ma tutto si tiene. Dove abbiamo già visto una cosa del genere?
C'era nel telefilm "Highlander", più o meno di questi anni qui o forse di un paio d'anni prima, un immortale cattivo che si travestiva da mimo e in qualità di artista di strada e faceva alla gente la gag della pistola con bandierina, loro si mettevano a ridere (troppo, per una gag così scontata) e mentre si spanciavano lui tirava una levetta sulla pistola e bum! Improvvisamente sparava proiettili e l'incauto spettatore moriva (perché non era sufficientemente immortale, ovviamente). No, ok, qui ho divagato, ma sta scena mi metteva a disagio e mi piace condividere i miei disagi con voi, che insomma sapete benissimo che se venite qui per leggere "MAROOO KE RICORDI XD XD" potete pure accomodarvi altrove. No, l'involucro della pistola simile a quella che abbiamo rubato a Dwayne è la pistola accendino con cui il ciccione ci accende il sigaro esplosivo. Ma ora che la fiamma è stata sostituita da un'innocua bandierina, il panzone si deprime, e Bernard, facendo le faccette che avrei fatto io quando ero molto più coglione di ora (e badate bene, ora sono decisamente un coglione) si intasca il fumo.
Torniamo da Hoagie, che ha ricevuto il sigaro e tutto il resto, e mostriamo i piani a Red, che per implementare la pila ha bisogno di olio, aceto e oro. Ah, sticazzi, andiamo nella sala congressi. Ci saranno i rappresentanti di oggettistica dell'era coloniale? No! Ci sono i padri fondatori che stanno redigendo la Costituzione degli U.S. of A. Decisamente non siamo in California, e decisamente non è il 1793, ma la Costituzione è del 1787, quindi il gioco è ambientato nel 1987, l'anno in cui è uscito Maniac Mansion 1. Ora, amici, mi sono perso. Comunque avete notato una cosa strana? Apparentemente tra gli antenati di Dwayne c'è John Hancock, quello con la firma così figa che quando ti chiedono di firmare in America ti dicono "metta qui il John Hancock" che poi uno capisce male e tira fuori il cotonno dai pantaloni e lo appoggia sul foglio.
John Hancock si sta puzzando dal freddo e vorrebbe accendere il camino, ma Thomas Jefferson è così affezionato al suo tronchetto che vuole metterlo in una capsula del tempo e non vuole bruciarlo. Uno dice: "che cazzo metti in una capsula del tempo un tronco di legno?" Boh! Suppongo che abbia a che vedere con un'abusata citazione del Jefferson da parte dei vecchi di merda su internet, seconda per popolarità a quella di Pertini con le mazze e le pietre. La citazione, immagino avrete capito, è "Se una legge è ingiusta, un uomo non ha solo il diritto a disobbedire ma ne ha pure l'obbligo".
Non si legge bene, ma la pagina facebook da cui è tratta questa merda si chiama "Libertà di esprimersi e mò ve ne dico4" che esemplifica perfettamente il discorso che vi sto per fare. |
Il problema è che per un vecchio di merda, che fa del vittimismo la sua ragione di vita, ogni legge che non lo favorisce è ingiusta, e quindi si ha il diritto di fare ciò che si vuole. In effetti il grosso fallimento degli Stati Uniti nei decenni recenti è stato che a forza di riempirsi la bocca di "libertà" senza stare nemmeno a ponderare sulle ramificazioni del concetto, si è distorta l'idea di libertà a "Faccio il cazzo che mi pare senza conseguenze".
Le quattro libertà di Franklin Delano Roosevelt (Libertà di parola, libertà di culto, libertà dalla povertà e libertà dalla paura) sono state accartocciate in un blob informe che è la libertà dalla responsabilità: è la deresponsabilizzazione di cui ho parlato nell'Aprile 2017, tant'è che ho messo la parola stessa pure in grassetto. "È un paese libero, posso fare quello che mi pare" diceva B., il mio compagno di classe mentre infilava le mani nelle tasche appositamente bucate per farsi le seghe in classe. Ma anche cose tipo "Scantati, quaiàun, il mondo è dei furbi" che mi diceva mia nonna dopo avermi umiliato per aver mostrato una certa ingenuità. Uccidi per non essere ucciso, salvo poi andare nel panico più totale appena si presenta l'innominabile mostro chiamato "Conseguenze".
Ora io non lo so se questo modo di essere sia un'eredità della stortura americana, che nei secoli passati si è autoregolamentata grazie a una morigeratezza prettamente calvinista, che è venuta meno man mano che la scientificazione dello svago acquisiva sempre più importanza (e badate bene, nello svago ci inserisco pure le grottesche performance di quel culto della celebrità che è il fanatismo evangelico d'Oltreoceano dei vari Robertson, Bakker o Falwell). E noi che più o meno dall'aprile del 45 non abbiamo fatto altro che inghiottire senza questioni il getto continuo di merda uscita dall'abissale ano dello Zio Sam, abbiamo acquisito, come intelligenza collettiva, lo stesso terrore delle responsabilità. È una cosa per me molto importante, visto che alcune (non tutte) figure "adulte" con cui sono cresciuto sono stati i più meschini, vili, malvagi e rivoltanti codardi lanciatori di sasso con mano nascosta, che ho molto a cuore che per un futuro migliore ci si prenda un certo senso di responsabilità e si possa ammettere, senza timore di perdere ogni dignità, che ogni tanto si è dei coglioni. Questo è il messaggio che mi farebbe piacere passare dall'articolo di oggi, ma so che di questo lungo paragrafo avete preso solo le lettere M, A, R, O, O, O, K, E, R, I, C, O, R, D, I,X e D.
Ecco, uno dei trivia completamente inutili che ogni ragazzo americano sa quando studia la storia è che George Washington ha la dentiera di legno. Lo sa pure Hoagie, e lo sa pure quell'altro ciccione di Schaefer, che ci fa sopra un sacco di battute. Battute che, ovviamente, sfuggono completamente a me, che qualcosina so grazie allo scambhio di missive con i "pen-pals" dell'equivalente del V.P. della contea di Schenectady (NY), ma poco altro. L'enigma però è ben fatto. Diamo a George il sigaro esplosivo, che gli fa volare via la dentiera, e gliela sostituiamo con la dentiera che batte. Questo fa sì che Washington batta i denti, così Hancock e Jefferson si mettono d'accordo sul fatto che effettivamente, se il Padre della Nazione ha freddo, allora fa effettivamente freddo, specie visto che ha menato lungamente il tarello su quanto facesse freddo a Valley Forge, a 35 km dalla Philadelphia catturata dagli inglesi, a riorganizzare un esercito demoralizzato che perse 3000 soldati per il freddo e la denutrizione. L'immagine di Washington che prega nella neve a Valley Forge è stata consacrata da Ronald Reagan come la più americana di tutti i tempi, e ovviamente è puramente un'invenzione retorico-propagandistica (mentre invece, chiedere una grazia per avere Day of the Tentacle era tragicamente vero, ma io non sono George Washington).
"per fare prima ho una lista del catalogo PERGIOCO di Milano in quarta di copertina a TGM con tutti i giochi che chiedo umilmente mi si concedano, amen" |
Invenzione propagandistica, questa, non troppo dissimile dal "Suonate pure le vostre trombe, noi suoneremo le vostre campane" di Pier Capponi, frasi che ci venivano declamate con voce grave dal nostro maestro delle elementari, che la storia ce la insegnava così, con nazioni, classi sociali e personaggi storici che parlavano tutti come un sol uomo a colpi di frasi a effetto come in una sceneggiatura di Aaron Sorkin. Personalmente è una cosa che trovo assai ridicola, questa visione della storia (non a caso dò ragione a Fukuyama se intendiamo che la storia come narrazione romanzata è finita, e grazie a Dio aggiungo pure). Però, oh, c'è gente a cui piace, è gente che usa la parola "Geopolitica" senza fini perculatori e con grande probabilità non ha mai chiavato. Ma questo ce lo siamo già detti, no?
Ora che il fuoco brucia in casa Edison, scopriamo che sì, i Padri Fondatori si sono qui ritirati per iniziare la stesura della Costituzione, ma hanno la sindrome del foglio bianco. Che scriviamo? "Noi laggente" suggerisce Hoagie, e poi? E poi lasciamo la pubblicità del negozio di elettrodomestici di George direttamente dal XX secolo nella cassetta dei suggerimenti, e complice il fatto che il ferramenta si chiama George, ogni americano deve avere un aspirapolvere in casa. Pling! Nel futuro compare un aspirapolvere. Ah, così sì che si rendono i viaggi nel tempo nella fiction! Altro che Tenet, che non ci si capisce un cazzo!
Altra manipolazione del continuum. Al posto di Ed lo strano, gli Edison giovani sono due gemelli, uno mancino e uno destrimano. Sostituiamo il martello dello scultore (destrimano) col martello per mancini e voilà! La capacità di scultura va a puttane, i due si scambiano il ruolo, la statua in casa di Edna nel 1993 (o 1987, a sto punto non lo so più) viene specchiata e potremo spingere la vecchia stronza giù per le scale senza che torni indietro. Io non lo faccio perché ho ancora il cagotto dai jumpscare di Edna del primo gioco e temo che si vendichi legando Bernard al suo letto inculandolo con uno strap-on che esplode comprato dai rappresentanti di oggettistica. Brrr. Però giù il cappello (rigorosamente a tre punte) a Schaefer, che per quanto mi stia sulle palle ha fatto veramente un ottimo enigma.
In soffitta c'è un gatto che gioca col topo di gomma. Ora, questo passaggio serve per risolvere un enigma nel futuro con Laverne, se ricordo bene, ma fanculo Laverne. Vi mostro questo enigma perché?
Topo di gomma is the new pollo di gomma con la carrucola in mezzo |
Si, sono passati secoli da quando se ne parlava in questa sede, ma il fatto che fosse menzionato un topo di gomma, per me che su 'sto gioco ci sbavavo furiosamente, unito al 97% di voto, questa roba era veramente da estasi mistica, ecco. Io avevo iniziato con la fecale stampa di settore a Settembre 1992, con le principali avventure Lucas già uscite: assistere all'uscita di un nuovo classico era come essere parte della storia, un po' come Hoagie che con grande nonchalance si trova in mezzo ai padri fondatori che stanno redigendo la costituzione, e a differenza di questo quadro
not pictured: il dito nel culo collettivo (con la probabile eccezione di Franklin, e forse Hamilton, per quanto odi i musical) |
i padri fondatori sono dei poveri deficienti rincoglioniti e vanesi. La parodia ricade senza dubbio sotto il Primo Emendamento, ma siamo sicuri che certi figuri dell'opinionismo statunitense che basano la maggior parte dei loro guadagni sulle lamentazioni nei confronti della cosiddetta "cancel culture" non chiederebbero la censura di questo gioco irrispettoso di figure patriottiche? Sto facendo l'uscita da nerd reazionario, lo so, ma questa cosa ci riguarda tutti, è la base della libertà!
Ora che il caminetto sta fumando, Hoagie ha ciulato la coperta a Hancock e la usa per chiudere la canna fumaria dal tetto. Ops! Il rilevatore di fumo (un canarino) inventato da Franklin (che non ci caghiamo in questo articolo, ma è l'antenato del ciccione che vende sigari) fa scappare i padri della patria con un'animazione da mostrare agli amici sforzandosi di spanciarsi dalle risate, e cosicché Hoagie possa appropriarsi del pennino d'oro con cui scrivere la Costituzione.
Un altro classico episodio della mitologia statunitense sul primo presidente è che avesse la passione di tagliare alberi di ciliegio a partire dalla tenera età di sei anni. Per il compleanno, papà Washington gli regala un'accetta, dice la storia, e il piccolo George subito la va a provare sul ciliegio preferito del padre. (Certo che uno se le va a cercare, eh) Il padre, ovviamente si incazza e va da George e gli chiede "Sei stato tu ad abbattere il mio ciliegio preferito?" e il futuro comandante in capo risponde "Padre mio, non ti posso mentire, sono stato io ad abbattere il ciliegio con l'accetta che tu mi hai regalato". Il padre si commuove e abbraccia il figlio perché l'onestà vale più di mille ciliegi, l'apologo morale finisce, il libro si chiude, il maestro guarda gli alunni con fare incazzato e facendoli sentire delle merde perché non sono virtuosi come George Washington secondo il mito inventato di sana pianta dal libraio Mason Locke Weems, che alla morte di Washington aveva fiutato il business delle biografie e delle raccolte di aneddoti edificanti sul defunto Padre della Nazione. È banale dire che gira tutto attorno al miraggio dei soldi facili? Sì.
Tanto per dire, che c'è gente che riesce a monetizzare la roba qui sopra, perché poche cose fanno aprire il portafogli come l'indignazione |
L'abbattimento del ciliegio (che comunque era un albero di Kumquat, tradotto dalla CTO come caco, che è stato dipinto da Hoagie di rosso) scatena l'attivazione di Laverne, perché l'alberello è lo stesso a cui l'emula del Pastore era rimasta impigliata. Beh, andiamo nel futuro, dunque, no?
Eh, ehm. Mi sono appena ricordato che la parte nel futuro mi faceva scendere le palle. Non so dire perché, sarà che l'umanità è schiava dei tentacoli, sarà la musica un po' deprimente, sarà l'estetica grigetta un po' meno affascinante dei colori più vividi di Hoagie, sarà che questa parte la associo a quando ci giocavo, leggendo la soluzione, con il sole di fuori che mi suggeriva "Ex Videogiocatore, alza il culo dalla sedia e vai a vivere la tua vita!" ma oh, l'ho sempre trovata la parte più debole delle tre. Hoagie, invece, si piglia la parte migliore. Menzione speciale a Bernard perché la sua parte si svolge di notte, e non posso non pensare ai Monkey Island, la cui prima parte si svolge di notte. Chissà perché. Dunque? Beh, sì, il gioco è corto, non lo passerò ai miei figli dicendo che non sono mai riuscito a trovare il topo di gomma, ma è anche vero che a differenza della fecale redazione di TGM non sono in grado di stare sveglio per tre notti di seguito. E quindi la chiudo qui. Prossimo gioco!
È merda? No, non lo è, ovviamente, è un gran bel gioco. Un po' breve, ma molto solido negli enigmi, nella grafica, nel sonoro e nello humor. Per quanto detesti Schaefer (ma d'altra parte detesto pure Gilbert) devo dire che ha un umorismo molto gradevole, almeno in questo gioco qui. Non era qualcosa per cui chiedere una grazia divina, ma è oggettivamente un gran bel giochino ancora oggi.
Ci rigiocheresti? Sì, ma qualcuno mi deve fare la parte di Laverne.
Ma mi aspettavo un giudizio molto più entusiastico per questa pietra miliare (MAROO KE RICORDI XD). Stai facendo il bastian contrario ma non hai le palle di fare il provocatore al punto da dargli "merda"? No, l'amaro in bocca effettivamente c'è, ma non è per il gioco in sé, quanto per la tremenda traduzione CTO, e ancora di più per il fatto che al tempo mi sembrava fatta benissimo. E questo mi fa dubitare sulla mia capacità di allora di esprimermi in italiano! Ci credo che i miei coetanei non mi capivano: mi esprimevo col lessico dei Vecchi di Merda, e l'umorismo era filtrato dal legnosissimo setaccio delle traduzioni CTO, dove credevo di andare?
Io continuo a pensare che tu sia troppo severo nel giudicare i VdM e, più in generale, gli italiani - soprattutto i cittadini "semplici", che non avevano incarichi di responsabilità - del post Seconda guerra mondiale. Non era facile resistere a tutte le suggestioni che venivano dagli Stati Uniti e dal culto dell'aquila (pompati dalle istituzioni politiche e religiose per motivi elettorali, tra l'altro). Non è facile in generale, quando tutto il contesto societario rema dall'altra parte; non è facile ancor di più se non si possiedono le competenze culturali e civiche. Se penso a chi ci ha governato, a chi sono stati i nostri maître à penser, a quali sono state le nostre vicissitudini... mi vengono i brividi. Anzi, a volte mi viene da pensare questo: che tutto sommato gli italiani hanno fatto miracoli per non avere la stessa situazione socioeconomica dell'Albania o della Colombia. Chiudendosi a riccio? Facendo del provincialismo la loro filosofia di vita? Istillando una paura irrazionale verso il prossimo? Sicuramente sì (ma d'altronde, lo dico qui di nascosto protetto da un vile anonimato, io ho una fidanzata che quando succede una tragedia che coinvolge una persona in vacanza all'estero esclama "Poverino, se restava a casa a quest'ora era vivo" e a me rivengono i brividi, e litighiamo). Però, se mi permetti una metafora calcistica, quando sei una squadra scadente e giochi contro una squadra fortissima e sei in 10 (se non in 9) e hai pure l'arbitro e il tifo contro, tanto gioco spumeggiante e propositivo non ce lo si può aspettare...
RispondiEliminaCon tutto l'impegno che le scarse energie mi concedono fatico a capire il tuo commento. Tu stai generalizzando all'intera generazione precedente, quando io reputo il Vecchio Di Merda una categoria che non si definisce anagraficamente (ho scritto diverse volte in questa sede che si può essere VdM pure a trent'anni. Che diamine, io lo ero a 15!) Quando parlo di VdM "meschini, vili, malvagi e rivoltanti codardi lanciatori di sasso con mano nascosta" mi riferisco a persone ben precise, con i loro nomi, cognomi e codici fiscali. Persone che come la tua fidanzata commentavano sui morti all'estero, ma al posto del "poverino" dicevano "A i'ò chèr!" (ci godo, per i non vecchiopaesofoni). Siamo d'accordo che se l'Italia è venuta fuori più o meno decentemente (anche questo, opinabile: "pensa chi sta peggio e non rompere i coglioni" è una cosa che mi sono sentito sempre dire quando cercavo di migliorare un attimo la sitauzione) non è certo merito di queste persone con cui ho passato troppo tempo? (ripeto: tutte persone con nome, cognome, codice fiscale)
EliminaPersone decenti con un po' di anni sulle spalle ci sono e ci saranno sempre (e per fortuna!) ma di certo non sono quelle di cui parlo. Oppure devo iniziare ogni articolo con il disclaimer "premesso che non tutti sono così"? Chiedo sinceramente, eh! Alla fine dell'articolo parlo di come l'influsso mefitico dei VdM della mia vita (fermo restando che il concetto non si estende all'intero glorioso popolo italiano) mi rendeva incomprensibile ai miei coetanei, e leggendo questo tuo commento mi viene il dubbio che sia ancora così. Oppure mi dilungo talmente tanto nelle mie articolesse che ognuno ci legge quello che vuole per confermare le sue convinzioni. Boh!
Grazie del commento, comunque. Dei "grande, ex videogiocatore! ti seguo da sempre ed è come se tu fossi mio amico!" mi faccio ben poco e se i commenti diventassero panegirici acritici di prefiche, si verificherebbe in me un irreversibile processo di accelerazione del tavò.
Provo a spiegarmi meglio. In sintesi io penso questo: i VdM - qualunque sia la loro epoca e la loro età - non possono essere troppo colpevolizzati per la loro mentalità perchè lo zeitgeist vecchiodimerdista - favorito dalla politica, dalla chiesa, dai media, dal potere, da tutto ciò che conta insomma - li circonda, li accerchia, li seduce e li soffoca. Non tutti possono avere la tempra di andare contro lo spirito del tempo, e come diceva Montale non si può costringere nessuno a fare l'eroe (eh lo so, questo non sarebbe fare l'eroe, ma i tempi son questi purtroppo). Quanta colpa potevi avere tu, della tua mentalità VdM, a 15 anni quando tua nonna, la tua famiglia, la scuola, la società, la politica, la tv, i giornali, la chiesa ecc. ecc. ti spingevano tutti nella stessa direzione (cioè verso il burrone)?
RispondiEliminaSì, la società, la scuola, la famiglia, la chiesa, la tv, la politica, e poi? Ero rimasto senza benzina? Avevo una gomma a terra? Non avevo i soldi per prendere il taxi? La tintoria non mi aveva portato il tight? C'era il funerale di mia madre? Era crollata la casa? Terremoto? Inondazione? Le cavallette? Fino a dove ci spingiamo a giustificare persone che hanno preso una chiara posizione morale?
EliminaTroppo facile indulgere in un semplice poverinismo per certe persone (con la doverosa premessa che questo discorso non si applica a tutti), primo perché così facendo andiamo a rinforzare il vittimismo di fondo con cui giustificano le loro prese di posizioni (vittimismo che per gli altri non vale) e secondo perché questo poverinismo li sminuisce a minorati mentali, cosa che non sono affatto. Così come dici giustamente che non è fare un eroe farsi delle domande scomode che mettono in dubbio quella che pare essere una normalità (e questo blog è anche un mettere ordine a tutte le risposte che mi sono dato in un quarto di secolo), allora si è vittime della società (WE LIVE IN A SOCIETY, dicono tutti seri quelli che non hanno mai chiavato in vita loro) fino a un certo punto, poi si diventa complici. Per dirla come direbbe Andreotti, se tutti sono vittime, i carnefici dove stanno? Dobbiamo proprio fare il paragone con Eichmann che si limitava a seguire gli ordini?
Insomma, "we agree to disagree" come dicono gli inculacapre che parlano col birignao.
UUUUURGHHHHHH! KAZZO! Ma ke dici ATTUALE VIDEOGIOKATORE IO TI SPARO COL MITRA! RATATATATATATATATATA!
RispondiEliminaQuando ero nel Guatemala e sopravvivetti alla sparatoria del Babaleche, era chiaro que no era un paese per vecchi ("no es un pais para viejos" in Spagnolo), e lo sai perque? perque ai vieji de merda gli abbiamo sparato noi! Io, Kozar deto "Rafagapaja" e Miguel detto "Gatillo"! Affanculo i vekki de guatemala! RATATATATATA! E il presidente de Guatemal ("el presidente" in spagnolo) ci ha dato la medaglia al valore e la croce porpora e il cuore di maria addolorata santissima come riconoscimiento de nuestro duro trabajo! Altro ke VIVIMOS EN UNA SOCIEDAD... a Guatemala la sociedad eravamo noi! Noi e le nostre chicas tettone!
Ti lascio con un pezzo dell'inno nazionale del Guatemala.
LA DEMOCRASIA ES BELLA PORQUE RINDE CADA UNO DE NOSOTROS LIBRE DE MANIFESTIAR LAS PROPRIAS IDEAS.
MA ESA ESMETE DE EXISTIR QUANDO NOS ARROGAMOS EL DERECHO DE IMPORLO A LOS OTROS,
SENZA QUE ESOS LAS ACEPTINOS ESPONTAÑAMIENTE.
EN ESE CASO, LA NUESTRA LIBERTAD DEVIENTA UNA SOPRAFASIÓN EN SUS CONFRONTOS.
COMUNQUES, EL RESPIETO POR LAS IDEAS ALTRULLAS NO DEVE VIETARNOS DE EXPRIMIR LAS NUESTRAS.
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RispondiEliminaTi chiedo scusa, ma leggero' il tuo articolo piu' avanti, mi hai fatto venire voglia di giocare a questo gioco, se non ricordo male vent'anni fa ci avevo giocato un giorno o due, ma non l'avevo finito.
RispondiEliminacheers!
PS e' un po' che cerco un gioco di pilotaggio di un aereo, un po' strano. e' uno shareware un po' grezzo (se non ricordo male) di combattimento aereo, ma ricordo che si poteva inserire la modalita' "invulnerabile", in cui, ad esempio, a terra si poteva finire contro altri aerei e li si faceva a pezzi. ti viene in mente qualcosa?
Prenditi pure il tuo tempo. Di simulatore di volo shareware mi viene giusto in mente Corncob 3D. Potrebbe essere?
Eliminaporca boia, è lui! ma che memoria, complimenti!
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