"Ehi, Pìcci! Problems?" Così chiedeva un clone di Stefano Gallarini lunedì con
il suo computer malamente renderizzato che scalpitava perché non aveva
software ed aveva l'equivalente informatico delle cosiddette "palle blu". Beh,
al momento in cui scrivo questo articolo io non so onestamente se Aliens
Colony ha stimolato il vostro interesse, ma poco mi importa, perché ha
stimolato il mio. Ravanando in punti nascosti del deep web ho trovato alcuni
dischetti della raccolta originale "Crea con il tuo PC" e non ho potuto,
sempre comunque evitando le famigerate bruschette di nostalgia ma con a certa
curiosità, riprovare le sensazioni di che cazzo facessi al PC quando avevo
detto no ai videogiochi. Grazie, deep web! Ovviamente, i miei dischetti sono
stati vittima del mariekondismo genitoriale che per fare un po' di
spazio nella casa del V.P. non si fa problemi a buttare al macero tutto ciò
che era del vostro Ex Videogiocatore, un po' come certe foto del regime di
Stalin in cui le persone sgradite venivano cancellate via, e chissà che
Baffone, fosse nato qualche anno più tardi, non si sarebbe dilettato con Crea
con il tuo PC.
|
Ehi, Pìcci! проблемы?
|
Dunque è con una certa emozione che vi mostro gli screenshot che verranno, che
ammetto di essere di parte nei miei articoli, e ammetto di serbare una certa
preferenza nei confronti degli articoli che mostrano giochi o programmi rari o
introvabili, piuttosto che rigiocare a cose di cui trovate panegirici più o
meno ovunque: secondo me un blog dovrebbe essere un posto per scoprire
qualcosa di nuovo o riscoprire qualcosa di perduto da tempo, non uno sterile
esercizio di conferma dei nostri preconcetti. Dico bene?
No, probabilmente questa mia convinzione non coincide con lo
zeitgeist,
temo: d'altra parte anche questo è uscire dalla nostra comfort zone, e sarà
che coi lockdown ci siamo tutti molto impigriti, e questo è un problema, se
pensiamo al da me pluricitato saggio di M.Scott Peck, per cui il male nasce,
oltre che dalla vanità, dalla pigrizia di chi è troppo preso da sé per farsi
delle domande e mettere in dubbio il fatto di essere perennemente dalla parte
della ragione. È per questo che,
come già scrissi all'inizio della pandemia, dubito fortemente che una volta che le restrizioni saranno finite tutti
torneranno in strada gioendo ed esultando come fece mia nonna alla fine della
seconda guerra mondiale (e ora mi viene da chiedere: lo fece veramente?). Già
non c'è stato il baby boom di gravidanze causate dallo starsene a casa
forzatamente, ma anche lì, vi meravigliate? Tra la pornografia dell'ansia
spacciata dai notiziari 24 ore su 24, tra il fatto che Netflix e simili hanno
un'offerta praticamente infinita, tra che (pigliate voi la scusa che volete,
cambia poco), chi ha voglia di ingrandire la famiglia?
Tavò! Ma oggettivamente, chi ha anche solo voglia di arricchirsi e fare qualcosa
di più che andare su giallozafferano a cercare la ricetta del pane con la
pasta madre? Ecco, non lo so. Non che io abbia fatto chissà che, eh. Il
massimo
self-improvement, al di là dell'esercizio settimanale di
tortura a cui mi sottopongo ogni lunedì, è stato
cambiare lavoro. Si poteva fare meglio, soprattutto se pensiamo alla levigatrice che mi ha
regalato mia moglie per il mio scorso compleanno e che non ho ancora usato.
Che vergogna.
E insomma, l'idea è quella di uscire dalla comfort zone. Che uno dice che se
volessi farlo davvero potrei mettermi a giocare ai videogiochi contemporanei.
E non avrebbe torto, in teoria. In pratica, ho 24 ore al giorno, e non vedo
l'utilità di purificarmi con giochi che A) non ho avuto e B) non ho desiderato
avere, che è la ragione sociale di questo blog. Altrimenti faccio come il
titolare del blog delle prefiche piagnucolanti (ma non soltanto lui) e inizio
a fare marchettone fatte di liste di cose che dovete assolutamente comprare
sennò non siete veri nerd, con il link ad Amazon che mi dà un po' di spicci
per il referral. Quindi no, niente roba contemporanea, neppure quella con
estetica retrò (che onestamente, oramai mi pare quasi sempre una parata di
culo per dire che abbiamo risparmiato sulla grafica), niente captatio
benevolentiae, niente MAROOO KE RICORDI XD su cose che tutti conosciamo, e se
il mio bacino d'utenza resta ristretto, sticazzi: me ne sono fatto una ragione
il
30 dicembre 2016. Ora, però, andiamo a CREARE con il NOSTRO PC. Sigla!
MAROOO WINDOWS 3.1 KE RICORDI XD, eh sì, ecco, scusate. Però in quel periodo,
tra questo e tutta la roba seria che mi passava il gestore della palestra in
cui avevo fatto judo (e in quel periodo avevo smesso con le arti marziali per
rincoglionirmi con gli attrezzi) praticamente su DOS non ci stavo più. Da un
lato mi sentivo imborghesito, dall'altro mi scorreva nelle vene una sensazione
di potenza: questo era veramente il futuro: finestre e icone con programmi che
servivano veramente a qualcosa, e non giusto per aprire Solitario o
Castle of the Winds! Non dimentichiamo anche che alla fine del 1994 Bill Gates aveva cacciato 30
milioni di dollari per comprare il Codice Hammer di Leonardo da Vinci, quindi
era automaticamente uno figo, e che ci crediate o no, nel 1995 Bill Gates era
estremamente ammirato, e quindi aveva senso far andare tutto su Windows.
Ma come possiamo definire Crea con il Tuo PC? Un e-Learning? Forse, forse, ma
nel 1995 mica c'era questa parola. La cosa più simile alla realtà, visto anche
l'abuso di questa parola, è "Ipertesto" e infatti la lezione è realizzata con
Asymetrix Toolbook, che è uno strumento per creare delle presentazioni tipo
Powerpoint ma con maggiore flessibilità e maggiore interattività, e
soprattutto produce degli ottimi file eseguibili autocontenuti e molto più gradevoli dei PPT che sono tutti strafottutissimamente uguali, mannaggia.
Il bello è che Crea con il tuo PC è pure modulare: ogni dischetto dopo il primo che usciva in edicola conteneva il modulo delle lezioni, che venivano tutte evocate dal menu principale. Ora, qui nel deep web ho trovato soltanto 6 lezioni, le altre tre si trovano nella seconda pagina. Chiaro che se qualcuno della NOAX multimedia avesse archiviato il tutto meriterebbe il mio plauso e un abbraccio socialmente distanziato. Per il momento, cominciamo giocando, e il pugno nello stomaco è fortissimo: un'introduzione al videogioco CHE IMPARERAI A COSTRUIRE (ne ho parlato lunedì). Porco cazzo, voglio già essere alla lezione 52! Non ricordo se le lezioni fossero settimanali o quindicinali, ma insomma uno o due anni è una bella maratona. Io penso che mi fermai attorno alla ventesima lezione, un po' perché il passo era estremamente lento, un po' perché ero in terza media e la tempesta ormonale in corso non mi permetteva di concentrarmi su una cosa per tanto tempo, di lì a poco avrei iniziato il liceo e magari dovevo concentrarmi su altre cose e insomma lasciai perdere, e un po' mi dispiace. Però avevo imparato un sacco di cose, e di questo sono grato alla DeAgostini.
Dedichiamoci dunque alla prima puntata, magari se non sopraggiunge il tavò ne faccio un'altra. Chiaramente non possiamo aspettarci molto da questa prima lezione, che si chiama "Introduzione generale". E la prima introduzione è quella della mascotte, un giovanotto molto trendy (per il 1995) chiamato "Leo Vincy". Si diceva prima, no, del Codice Hammer, no? Ora non so se sia stato l'acquisto del manoscritto da parte di Bill Gates per dare nuova linfa vitale all'aspetto pop del personaggio di Leonardo, ma non lo escluderei al 100%. Puzza di forzatura, sì, ma non lo escluderei comunque. Gli argomenti sono: Grafica, Animazione, Modellazione 3D, Programmazione e Videogiochi (gli ultimi due sono raggruppati). Cominciamo con la grafica...
...e Leo subito ci fa venire l'acquolina in bocca mostrandoci i vari tipi di grafica che potremo tirare fuori dal cappello. Grafica pittorica, grafica vettoriale, logo, fotoritocchi, ad uso pubblicitario....
...nonché architettonico, meccanico, e illustrazioni di fantasia fotorealistiche! Nonché una mela in mezzo al nulla, che sinceramente non so che cos'abbia di fantasia ma ehi, almeno non è la famosa "Utah Teapot", accettiamo tutto quello che ci viene dato, anche perché è il 1995, internet ce l'hanno solo le università, io ho 13 anni e anche solo vedere queste immagini sul monitor del computer era già una rivoluzione. Quello che veramente tendiamo a dimenticare quanto siamo fortunati ora che abbiamo veramente un ordine di grandezza di dati in più a portata di mano. Sto facendo il Vecchio di Merda, anche perché ora inevitabilmente dirò che il tempo su internet lo scialacquiamo leggendo opinioni di persone di merda le cui opinioni sono perfettamente dimenticabili. Oh, è vero.
Ora, la grafica: che cosa usiamo per la grafica? Photoshop? Non fatemi ridere! Paint Shop Pro, che come alternativa a Photoshop era un tempo solidissima, prima che la Jasc fosse acquisita dalla Corel e iniziasse a far cagare? No, stiamo parlando di CA-Cricket Paint, che è un software completo della Computer Associates, ex colosso del software dei primi anni 80, ora una sussidiaria della Broadcom, che si è fatta strada nel mondo delle software house con il metodo Microsoft: acquisendo, inglobando, assimilando. Non le è tanto riuscito di fare il monopolio perché il suo campo erano software gestionali, database, fogli di calcolo e appunto programmi di grafica come questo: ancora non lo abbiamo (arriverà con la terza uscita), ma possiamo esplorarne l'interfaccia, e fantasticare sulle nostre poderose creazioni.
Ma qualcosa bisogna comunque dare al popolo affamato di creatività, dunque usiamo il potere di Toolbook per fare una composizione grafica tramite il logo di Crea con il Tuo PC: la matita annodata che trapassa un Floppy Disk, da piazzare a caso sullo schermo con uno sfondo a piacere (su tre). Meglio che niente, ma nulla batte l'orrore della testa di Leo Vincy che triplica di dimensioni per masticare con voluttà un tassello del puzzle che vogliamo scartare. Che paura.
Animazione! Con Autodesk Animator, che anche qui verrà rifilato più avanti. Nel frattempo accontentiamoci di qualche .FLI (al tempo le GIF animate non c'erano) di stock, di quelle che si trovavano in giro per le BBS, non dissimili da quelle che potete trovare
su questo pittoresco sito qui. Alcune di quelle immagini, come il drago che fa l'occhiolino srotolando la pergamena e l'omino meccanico di latta, me le ricordo allegate in un dischetto. Che ovviamente l'idea non era quella di disegnare cartoni animati fin dall'inizio, ma piuttosto di prendere clip già esistenti altrove e combinarle...
...magari con sfondi ritoccati con CA-Cricket Paint, o con altre clip renderizzate da 3D Studio, ma su quello ci arriveremo. Certo, mettere il topo animato che si spaventa con lo sfondo di
goatse.cx è sempre una tentazione forte, ma nel 1995 non solo goatse non esisteva, ma andare a recuperarlo e visualizzarlo sul computer che dava spalle alla porta con l'eterna possibilità che qualcuno entrasse all'improvviso senza bussare, beh, non era proprio conveniente.
Quindi teniamo i pruriti per noi e usiamo un semplice programma non dissimile da Windows Movie Maker per incollare tra loro delle clip di Leo Vincy che fa cose, e onestamente penso che nemmeno nel 1995 la cosa mi attizzasse particolarmente. Procediamo? Procediamo.
Modellazione 3D, effettuata con Autodex 3D Studio 2 (non ancora Max, al tempo). Ora, aspettarsi di trovare 3D Studio in edicola era piuttosto ridicolo, e più o meno tutti lo sapevamo. E quando dico "tutti" intendo dire "io". Consoliamoci dunque colorando d'oro l'astronave renderizzata come se fossero i rubinetti di "Totem", attore porno residente al Vecchio Paese che in quel periodo soleva fare colazione al bar di una mia compagna di classe. Fu successivamente arrestato per usura, ma mi sa che 'srta storia l'avevo già raccontata, no?
Basta, insomma, si venga al succo! Programmazione! Leo Vincy per l'occasione si è messo un bel completo "carta da zucchero" con cui ci spiega il C++. Io al tempo programmavo qualcosa in Pascal, con la modalità testo e le BGI che mi permettevano di disegnare solo in modalità 640x480x16 colori, senza possibilità di caricare immagini da fuori. Il fatto che non fossi in grado di ragionare in termini di loop mi azzoppava un po' nella creatività videoludica in Pascal: ogni cosa che producevo veniva interrotta da un Readln(opzione) o un ch:=readkey, cosa che poteva andare bene per giochi a menu o avventure testuali, ma roba arcade o pure adventure puntaeclicca era fuori discussione. Invece qui avevamo Aliens Colony...
...nonché un altro demo per DOS fatto dall'immarcescibile Alessandro Piana, che secondo me si è divertito un casino nel fare 'sto corso. Già vedere il loop della camminata di 'sto nanetto e sapere che prima o poi potrò farlo pure io era una cosa che mi riempiva di adrenalina. Spoiler: non ci riuscii mai. Riuscii a mettere le manacce su una copia di Borland C++, ma non riuscii mai a integrarlo con la libreria Game Wizard, né riuscii mai ad aprire e a compilare il codice dei giochi allegati. Forse fu anche questo che mi fece passare la motivazione di continuare. Certo, mentivo a me stesso dicendo che i file exe allegati al codice erano i giochi che avevo compilato, magari cambiavo la grafica modificando i file .PCX con gli sprite (qui chiamati "Bob" per ragioni a me ignote) o gli sfondi. Il fatto è che non avevo pazienza, l'argomento era per me comunque difficile, e una volta installato C++ (che non necessariamente era la versione buona per Game Wizard) mi ero trovato di fronte a una roba infinitamente più complessa del Turbo Pascal 5.5, e insomma mi ero abbattuto molto in fretta, lasciando perdere il tutto. Ed è un peccato, ma posso perdonarmi (lo faccio di rado): per un'opera del genere ci voleva la motivazione che avrebbe potuto dare la gratificazione immediata di qualcuno che sistemasse le dipendenze dalla libreria. Peccato. Chissà cosa avrei potuto fare. Chissà come avrei potuto rovinarmi ulteriormente la vita, se fossi riuscito pure a fare andare le cose su cui mi ostinavo e che mi prendevano spazio vitale. Non possiamo saperlo, fortunatamente. Ogni tanto penso che sarebbe interessante incontrare la schiera di tutti coloro che avrei potuto essere se ci fossero state minime differenze in punti focali della mia vita. Poi penso che questo pensiero ce l'hanno avuto probabilmente TUTTI, penso a quel film di merda che è Sliding Doors, che è estremamente irritante, penso al Candido di Voltaire, e penso soprattutto al fatto che gli ex videogiocatori degli universi paralleli probabilmente li prenderei tutti a sberle senza remore.
La prima lezione, intanto, è finita, e con tutta serietà vorrei rivolgere un pensiero ai ragazzi della Noax Multimedia Srl, che devono aver fatto un'opera titanica nel coniugare in un'unica pubblicazione ben 4 discipline differenti. Ci vuole un know-how notevole, direi: e soprattutto ci vuole un pelo sullo stomaco lungo chilometri per sopportare la frustrazione di vedere questo prodotto dimenticato nelle nebbie della memoria, e magari se qualcuno menziona l'AMOS o il SEUCK tutti a partire col MAROOOO KE RICORDI XD XD. Ora il nazionalismo in stile calcistico è qualcosa che aborro, specie se è basato sul nulla: in questo caso no: ci sono persone che si sono fatte il proverbiale mazzo a tarallo per elargire conoscenza al grande pubblico: è chi ha saputo usufruirne, chi, come il vostro Ex Videogiocatore, un po' meno, ma porca puttana, almeno ricordate i loro nomi, ecco. Scusate.
E quindi? E quindi che?
No, dico, questo articolo è taggato "Atelier Culturale", che hai imparato da tutto questo? Dalla prima lezione in sé non tanto. Ma diciamo che tra la grafica e animazione un po' di strumenti per cavarmela più della media degli impiegati nella realizzazione di composizioni visive li ho accumulati (e non a caso i Powerpoint che faccio, benché odi questa pratica, sono apprezzatissimi). Anni dopo, quando su un CD Twilight ho trovato 3D Studio Max, memorie di come si fa a modellare le avevo tenute, e per quanto riguarda la programmazione, ecco, ho mantenuto nel mio cuore il verbo di Piana e soci meditandoci su, e anche se mi piacerebbe dire che sono diventato un apprezzato autore di videogiochi, beh, non è così: ma è servito, accidenti. È servito davvero.
Cerco questi floppy (che avevo e ho perso non so come) da anni. Come possiamo fare!??!?! Aiutami
RispondiEliminaAppena riesco li metto su archive.org . Non li ho tutti ma ne ho reperiti alcuni (5 o 6) in giro per la rete.
EliminaGrandissimo! Li aspetto. Li cerco da un bel pò ma non li trovo. Mi ricordo anche il Game Wizard...
EliminaEcco qui, trovato online su un account 4shared e condiviso su archive. Ci sono sei lezioni (1,2,3,16,17,18) nonché ca-cricket paint, autodesk multimedia explorer e game wizard.
Eliminahttps://archive.org/details/creaconiltuopc
Grazie mille, gentilissimo.
RispondiEliminaAh, ma non devi ringraziare me, quanto il titolare di quell'account di 4shared (tale eadmaster) che l'aveva pubblicato. Non so come ci fossi finito sopra (4shared è abbastanza difficile da navigare) ma l'ho scaricato e l'ho conservato perché ad esempio ora non sarei in grado di reperirlo. non so se per rincoglionimento mio o perché quell'account è stato cancellato, ma tant'è.
Eliminache ricordi! avevo 9-10 anni quando era uscito crea con il tuo pc, credo abbia influenzato le mie scelte professionali future (sigh!)
RispondiEliminaho ancora ben conservati i floppy fino alla lezione 4 oltre i dischi di ca cricket paint (di cui ho perso il product key) e di game wizard
chi fosse interessato batta un colpo
Sull'influenza delle scelte professionali future, temo che ci siamo passati in molti! Il product key di CA-Cricket Paint purtroppo è introvabile perché quei coprofagi maledetti lo avevano messo dentro la rivista allegata (da rilegare assieme alle altre, pure, mannaggialoro).
Eliminasi, mi ricordo, ricordo di averlo inserito per installarlo E NON ME LO ACCETTAVA
Eliminapoteva anche essere editato in un file non nascosto da quanto ricordo, però non funzionava lo stesso, comunque blog da paura, felicissimo di averti scoperto
Ciao, grande! exvideogiocatore ha pubblicato su archive.org un bel pò di roba, tipo: Lessons 1,2,3,16,17,18 // CA-Cricket Paint // Autodesk Multimedia Explorer // Game Wizard C++ library.
RispondiEliminaSe vuoi collaborare visto che hai fino alla lezione 4, puoi pubblicare quella! <3