"Caro Ex Videogiocatore, ammiriamo molto la tua costanza e la tua resilienza nel pubblicare una nuova sbrodolata di articolo ogni lunedì, a differenza di Zerocalcare" direte voi "ma stiamo notando il trend che l'età media dei giochi di cui parli è sempre minore, tant'è che non si vede un gioco degli anni 80 da mesi. Starai mica esaurendo la vena e starai andando a raschiare il fondo del barile e in men che non si dica ci troviamo i let's play di pubg su 'sto blog?"
christ not this shit again |
Bah, fermo restando che se mettessi dei let's play di pubg molto probabilmente il mio bacino d'utenza crescerebbe esponenzialmente, ben sapete che delle visite mi importa il giusto. Se leggete e apprezzate io sono ben contento. Se no, beh, sticazzi. Ci perdete voi.
I videogiochi sono solo una scusa per parlare di qualcosa di più profondo. E se non lo avete ancora capito, che dire? Andatevene e rifugiatevi nel blog delle prefiche a leggere bruschette e marchette. E per tornare all'argomento iniziale, sì, ultimamente i giochi sono un po' più recenti. Perché piano piano sto prendendo il coraggio di affrontare la sfiga adolescenziale e di parlare dei giochi in cui mi rifugiavo quando creavo uno spazio sicuro in cui ripararmi dal mondo estremamente ostile che mi era stato dipinto da figure troppo presenti nella mia vita fino ad allora. Ma sì, ne ho già parlato diverse volte. Magari potete leggere qui, che è spiegato bene.
Quindi non mi ripeto, e oggi vi parlo di SimCity 2000. Sigla!
Ah vè che alta risoluzione. 640x480, e un set infinito di schede video da cui scegliere durante il setup, che se si sbagliava il rischio di sputtanare tutto era altissimo. Tutto questo perché (penso di averlo già detto pure questo) non esisteva un singolo standard SuperVGA come esisteva per la VGA. Esistevano schede grafiche che supportavano alte risoluzioni e si erano riunite nel consorzio VESA, ma a parte questo per ognuna di loro era necessaria un driver differente. Insomma, le situazioni di monopolio fanno stracagarissimo, ma sui consumatori hanno un certo "appeal". Primo, per la comodità di non doversi sbattere con diverse piattaforme (tipo comprarsi pure DAZN in aggiunta a Sky se si vuole vedere tutte le partite del campionato). Secondo, perché in situazione di monopolio l'invidia sociale di cui ho parlato nell'articolo su Jones in the Fast Lane è appiattita verso il basso, e quindi grazie al predominio del cartello nessuno può permettersi la TV/Computer/Scheda grafica più fica degli altri.
SimCity 2000. Roll credits! Giusto perché siamo già nel 21esimo secolo (con 6 anni d'anticipo, ma ok) il mostro si è evoluto: da un Godzilla tarocco come lo trovereste nelle buste da edicola è diventato una specie di ragno meccanico con un enorme occhio rosso che fa un po' "guerra dei mondi". Giusto un po'. No? Ok, no.
Ah, sì, anche il nome del sindaco e il suo partito politico la sua azienda di appartenenza. Bello che questo dato viene chiesto al momento dell'installazione e non si può cambiare MAI PIÙ. La versione che ho era tratta da qualche altra sorgente (ahem) e quindi per ripristinare Giulio ho dovuto lavorare di editor esadecimale sul file in cui sono contenuti tutti i dati del gioco, rischiando così di sputtanare l'intera faccenda. Beh, già avevo sputtanato il vecchio SimCity, sarebbe un bel remake, no?
Cominciamo a giocare: l'estetica è cambiata del tutto (nonostante siano passati solo 5 anni dal precedente episodio) e (oooh!) esiste la possibilità di disegnare il terreno! (la folla rumoreggia). E come se non bastasse (oooooh!!!) è tutto in 3D isometrico! (la folla inizia a pogare).
Possiamo disegnare manualmente e possiamo pure generare il nostro terreno specificando parametri vari, tipo orografia e idrografia, e io volevo scrivere orografia e idrografia memore delle ricerche sulle Regioni d'Italia che alle elementari ci facevano fare, perché comunque non le ho mai più sentite usate quelle espressioni. Bah, 'sta mappa fa cagare. Mettiamoci pure un fiume.
Ah, ecco un fiume con foce a estuario (come quella del Rio delle Amazzoni e l'Adige) da opporsi a foce a delta (come quella del Po e del Nilo). Bello. Sono convinto ora. Fondiamo la città a livello facile, con 20.000 simoleon dollari in cassa, e via che si parte. Il nome della città è...
Andreottiburg! Che bello, abbiamo pure il giornale, con anche l'articolo a nove (otto) colonne sulla fondazione della città. Subito il gioco si lamenta che servono Strade e Ferrovie: oh cioè vez, stai cagato eh! si diceva al tempo di 'sto gioco. Peraltro SimCity 2000 mi venne passato dalla prof di informatica delle scuole medie a pochi giorni dall'esame di terza media, e grazie a quello e a Pc Calcio 4.0 inizia a rituffarmi nell'abisso della sfiga bene in tempo per le vacanze estive pre-liceo, in modo da arrivare alle superiori ben carico per la sfiga.
Obbè. Creiamo la centrale, a petrolio, perché il nucleare non è stato ancora inventato e il Divo Giulio supporta il nucleare, visitando quotidianamente il CNEN e cercando di dare il massimo appoggio agli scienziati "anche perché c’era una certa depressione tra loro, che
venivano da molti considerati un ceto di sognatori e le loro ricerche un
lusso che non ci potevamo permettere". Comunque i sognatori ancora non hanno prodotto niente, e quindi petrolio, stando attenti agli scandali. Dopodiché sotto la collina in cui sta la centrale assegnamo una zona industriale, che stavolta può essere disegnata a mano libera senza ricorrere ai blocchi tre per tre del primo episodio...
E facciamo anche un po' di stradine attorno agli isolati che portano a un laghetto attorno al quale costruiamo una serie di idropompe. Eh sì, perché qui c'è pure la rete idrica, come in Global Effect! Mi immagino Will Wright che gioca a Global Effect e dice "Cazzo è vero! I tubi! Come ho fatto a dimenticarli!" Poi implementa il gioco e si dimentica la rete fognaria. Wah wah waaaah.
Intanto è passato un anno e ci compare la schermata del budget. Ora potrei consultare gli assessori soffermandomi soprattutto su quello ai trasporti che strilla trasudando odio "NON PUOI TAGLIARE I FONDI! TE NE PENTIRAI!" ma su quel tizio c'è pure una pagina su knowyourmeme (è qui se non ci credete) e sinceramente possiamo fare molto meglio di così. Non tanto perché non voglia essere mainstream a ogni costo, ma proprio perché 'sto tormentone (la preferisco a "meme" come parola) non fa tanto ridere.
Comunque, nessun introito, nessuna spesa "opex" a parte ovviamente i soldi che abbiamo cacciato fuori per le centrali e le zone (ovvero la spesa "capex"). Il blog dell'ex videogiocatore vi insegna più economia che l' 【ATELIER CULTURALE】 di ingegneria.
E comunque visto che le nostre aree industriali sono disidratate, vediamo di portarci l'acqua con un bel tubone. Appena si inizia a costruircisivicisi sopra, sotto ogni edificio costruito c'è una rete di tubi, e il tubone serve a collegare gli edifici all'idropompa/serbatoio.
Eh sì, ci abbiamo messo pure il serbatoio. Proseguiamo con la creazione di zone industriali e pure commerciali, perché siamo vicini alla centrale e nessuno ci vuole abitare vicino .Le zone più sbiadite nel colore sono quelle a bassa densità, in cui è proibito costruire roba troppo grossa. Siccome amo la struttura a castrum (il Vecchio Paese lo è) e siccome SimCity 2000, essendo americano, penalizza la commistione di microzone diverse in più blocchi, allora faccio ogni isolato a tema. Scusami, signora Ex Videogiocatore.
Intanto, a San Francisco inventano la metropolitana. Visto quello che si dice sulla promiscuità di San Francisco, il Divo Giulio si innervosisce e gioca con la fede dicendo : "Abbiamo fatto di tutto per dare la terra al contadino, e questi vogliono dare il contadino al contadino." E, pur conscio degli atti sconci che si compieranno in metropolitana, il Divo Giulio la apre...
...collegando la zona residenziale testé creata alla zona industriale. L'apertura della linea 1 di Andreottiburg è accompagnata da un bel comizio del sindaco, che viene acclamato dalla folla perché parla principalmente di carciofi. "I carciofi possono farvi passare per un superficiale, ma hanno il vantaggio di essere comprese e riportate dalla gente". "Grande, Giù, er numero uno!" dice l'Assessore alle Attività Fondamentalmente Superflue Franco Evangelisti.
A proposito di zona industriale, guardate che bello : su ogni singola tipologia di industria abbiamo il numero, la pressione fiscale, e la domanda. Apparentemente qui ad Andreottiburg si ha bisogno d'acciaio, i villici lo sanno e lo desiderano.
Nel loro furore gli dei si
dimenticarono del segreto dell'acciaio e lo lasciarono sul campo di battaglia, e noi che lo trovammo non siamo che uomini. |
E pregano Il Divo Giulio, ma lo fanno di rado, perché il Divo Giulio non ascolta, ma è forte. Se moriranno, andranno al loro cospetto e lui chiederà loro: "Qual è il segreto dell'acciaio?" Se non lo sanno, lui li scaccerà dalla DC e giocherà nervosamente con la fede al dito.
Vabbè. Altro budget, e molto bella la granularità con cui possiamo variare le tasse. Abbiamo visto che possiamo abbassare la pressione fiscale totale, possiamo tassare un'industria più di un'altra, e possiamo anche agire sul tipo di zona. Residenziale, industriale e commerciale. Ora le tasse sono basse, e chiaramente l'assessore al bilancio ci consiglia di alzarle. Bah! Lui mica deve comprarsi la rielezione con regalìe fiscali! Teniamo le tasse basse e cerchiamo di fare soldi con le ordinanze...
...tipo la tassazione diretta, la tassa sul reddito, il gioco legalizzato, e ovviamente le multe. Poi investiamo anche un po' di soldi nei servizi sociali e nelle attività varie, che insomma va bene fare cassa ma non siamo mica bestie.
E conq uesta nuova corrente, voilà! Andreottiburg si SVEGLIAAAAAAA!!!!!1 Meraviglioso. Nell'articolo di spalla (si dice così? Boh) scopro anche dell'arresto di Jacques Cousteau e ci rimango un po' male. "Detto in termini romaneschi, direi che se la stava cercando" commenta il Divo sul noto documentarista marittimo, e immediatamente i pesci, per sistemarsi, fanno la tessera alla DC.
Sì, si sveglia Andreottiburg, ma è un risveglio lento. Mettiamo la villa del sindaco su un rialzo e lo spettacolo è abbastanza sconfortante: un sacco di edifizi abbandonati e la città che, nonostante gli incentivi fiscali, non cresce. E siamo anche in piena stagnazione: 222 dollari in cassa, la città richiede scuole e noi siamo bloccati nella stagnazione. Il Divo Giulio chiede aiuto alla corrente per capire come fare a essere più creativi con il bilancio. Andreotti, si sa, ha poca fantasia, ed è per questo che tiene un diario ed è anche per questo che ci tiene che tutti lo sappiano. Ma fantasia, niente. Quindi, è ora di chiamare un nuovo assessore al bilancio: dalle aule di Piazza del Gesù si alza un grido unanime: "GERONIMO!"
Risolvo problemi. |
Ebbene sì, amici, quando si tratta di taroccare la contabilità come se si stesse andando di SE16N col &sap_edit sulla tabella BSEG (non preoccupatevi se questa non la capite, è tutto ok) c'è solo una persona da chiamare: Paolo Cirino "O' Ministro" Pomicino! Numero uno. Come prima cosa, radiamo al suolo Andreottiburg e creiamo una nuova città chiamata, appunto Cirino Pomicino.
"Andreotti, mi stia a sentire, lei è economicamente un ingenuo. Intendiamoci, ingenuità e intelligenza vanno sempre di pari passo" dice PCP mentre emette due titoli al 25% "Paolo, ti chiederei a questo punto se mi stai dando dello stronzo, ma queste tue azioni apparentemente prive di ogni logica ci rassicurano: ci ricordano che siamo vivi e umani".
"Non si preoccupi, Andreotti, le faccio subito un giroconto coi controcazzi! Emettiamo due bot qua, emettiamo un altro bot là... Vede questo bot? Ho mandato in tilt la banca e ora l'interesse è punto percento! Punto percento, capito? Eh eh eh ! Perdincibbacco! Li abbiamo fregati, Andreotti! Fregati!"
"Giù - interviene Franco Evangelisti - vuoi che lo picchio 'sto nano? Eh? je meno? Eh? "
"Frà - gli risponde Geronimo - qui stiamo parlando di economia, se vuoi partecipare non c'è problema, ma qui urgono concetti. Ce li hai?"
Non c'è risposta. Intanto, il computer della banca Rasini è andato in tilt e ci fa pagare interessi di meno un miliardo di dollari l'anno.
"Dunque Andreotti, se meno per meno fa più, lei capirà perfettamente che ogni anno ci viene in cassa un miliardo di dollari senza che muoviamo un dito. È davvero un bel piano, eh? Un piano ingegnosissimo, Andreotti, un orologio svizzero! La sua bellezza è la sua semplicità. Quando il piano diventa troppo complesso, qualcosa finisce che va storto. Se c'è qualcosa che mi ha insegnato il lavoro da dirigente al Cardarelli..."
Andreotti sospira di sollievo quando il monologo autocompiaciuto di PCP viene interrotto dal telefono. È Fanfani.
Insomma, coi nostri nuovi fondi possiamo permetterci di azzerare le tasse. Quale miglior mancia elettorale di questa? Siccome le tasse a zero, da sole, non sono sufficienti per alzare la domanda di zone residenziali, creiamo prima un quartiere industriale, anche qui a blocchi perché l'ordine ci rassicura.
È solo più tardi che, a una certa distanza, creiamo una bella zona residenziale che abbia la vista sul mare. A Segni non si vede il mare, pensa il Divo Giulio, ma a lui il mare non piace un granché. È più tipo da montagna. E da cimitero, dove ha chiesto in isposa l'amata moglie Livia Danese.
Ma non finisce qui, diceva un altro protagonista televisivo della Prima Repubblica: dopo aver messo una zona commerciale tra la zona industriale e quella residenziale, come a fare da cuscinetto, il Divo Giulio ha creato un porticciolo così Taviani può giocare a scoprire l'America. Attorno a un laghetto decidiamo anche di piantare qualche parchetto, che quando ero giovane e giocavo a 'sti giochi qui odiavo, e ora che non ho più paura che mi guardi qualcuno prendendomi per il culo amo andarci in compagnia della mia famiglia, conscio del fatto che dove vivo la maggior parte della gente ha la testa così saldamente piantata nello sfintere posteriore che potrei andare in giro in pareo e nessuno se ne accorgerebbe (in realtà già l'ho fatto, ma è una storia poco eccitante).
Comunque, per finire, creiamo un collegamento con la vicina città di Stars County, che ha un nome un po' troppo stranierizzante per il Divo. "Chiudo un occhio sui nomi stranieri purché non sottintendano il consumo di troppi
generi d'importazione danneggiando così la bilancia commerciale. Almeno per
l'attuale periodo perfezionerei un famoso detto popolare: «Moglie, cibi e
buoi...», comprendendo in questi ultimi soprattutto quelli destinati a
bistecche."
Peraltro, vale anche la pena ricordare che Sim City 2000 credo fosse stato il primissimo gioco in alta risoluzione a 256 colori a cui abbia giocato (non ci metto la mano sul fuoco, ma ne sono moderatamente sicuro) e spesso dopo una partita le palle degli occhi mi facevano veramente male e si iniettavano di sangue come se mi fossi fumato un cannone. Non so se la mia lieve miopia sia dovuta anche a quello. Personalmente ne dubito ma quando iniziai a rendermi conto di vederci meno per un po' tenni tutto nascosto perché sapevo che sarei stato cazziato in casa. Lo so, questa è una grande espressione di sfiga.
Oh beh, siamo passati avanti (e intanto abbiamo fatto la caserma della polizia e dei pompieri. L'area urbana di Cirino Pomicino si espande al di là del fiume grazie a un bel ponte sospeso in stile Golden Gate, che collega il lungomare della riva destra del fiume Sturzo alla "rive gauche". Magari riusciamo a farci anche qualche spiaggia per le colonie estive in cui mandare i bambini poveri a fare la cura del sole, no? "Meglio di no" commenta Giulio, che già non ama il mare, e poi sa che in spiaggia ci si installerebbe in pianta stabile Remo Gaspari a raccogliere sulla sdraio richieste di raccomandazioni varie.
E insomma niente spiagge ma urbanizzazione selvaggia, come in certi paesi in Sicilia dove il lungomare passa dietro le case che come quella dello stolto nel Vangelo sono praticamente costruite sulla sabbia. In una bellissima isola Ionia l'estate scorsa avevamo visto un appezzamento di terra quasi sulla spiaggia (ma regolarissimo, ci dicevano, d'altra parte in Grecia il catasto lo hanno creato solo un paio d'anni fa!) con una villa da tirare giù e rifare da zero che non ci dispiaceva affatto come investimento. Poi non avendo noi Cirino Pomicino come commercialista abbiamo deciso di lasciar perdere. Però qui alla foce del fiume Sturzo facciamo un bel porto commerciale. Inquinerà, ma fa girare l'economia.
Intanto stiamo cercando di migliorare la viabilità sulle colline che circondano l'argine del fiume Sturzo quando un'edizione straordinaria viene lanciata dal giornalaio sui piedi del Divo. "Se tutti i giornali passassero sui miei piedi sarei rovinato. La scuso perché non l’ha fatto apposta." urla Giulio dall'entrata, e aprendo il giornale - Oh! Sparatoria in piazza Tommasetti! - ma soprattutto, la città di Cirino Pomicino raggiunge agevolmente i 10000 abitanti (e i 20 milioni di cash, aggiungo io). Ricordo che pure il Vecchio Paese ne ha intorno ai 10.000, ma non ha un ospedale (come potete vedere in basso a destra), né un porto.
Si diceva, il lungomare, no? Portiamo l'elettricità (ai tubi dell'acqua ci penseremo poi) alle zone commerciali e residenziali sulla costa in modo da creare una bella armonia tra case (piene di appartamenti da affittare) ed esercizi commerciali, tipo le edicole del mare che avevano una fornitura di libri e software a basso costo con cui riempivo la valigia per compensare alla malinconia del ritorno a casa. Eh ve l'ho detto che non mi rompevo solo i coglioni al mare.
Nell'entroterra sulla rive gauche abbiamo un laghetto che subito circondiamo da una stradina che chiamiamo "Lungolago Fanfani". Non che ci sia un granché di turistico in tutto questo, ma ci piace pensare che Amintore qui una volta ci abbia fatto immersioni. Il lago è profondo un metro. (Battuta degna di Dario Fo questa, e me ne scuso).
"Giù, ma per fà giocà aaromma un posticino nun ce lo troviamo? Eh? Eh?" chiede tutto esaltato Evangelisti guardando la città che cresce.
"Contieniti, Franco. Stai avendo un'altra delle tue uscite incongrue." sospira il Moloch.
"Giù... io non sono intelligente come te, certo, avrò commesso delle cose
incongrue però ti ho sempre coperto quella parte bassa che viene subito
dopo il coccige! Sempre! Sempre. Non te lo dimenticare, Giù. Allora lo stadio o famo?"
"Frà, questo tuo berciare continuo lo trovo un ronzio di fondo che mi fa venire un cerchio alla testa che guarda non ti dico. Perché non chiudi la bocca e te ne vai a fan culo?"
"Giù, ma lo hai sentito? Giù fermami che io je meno!"
"Va bene, Franco - interrompe Il Divo - Paolo, calmati e mostra chi ha più giudizio. Franco, intanto che perdevi tempo con queste facezie, ho fatto costruire uno stadio."
"Giù, uno stadio, tutto per me? Giù ma quanto ti voglio bene ahoh! Giù sei er numero uno! Giù guarda, ho le bruschette negli occhi!"
Giulio sospira, e nel casino di tutta sta situazione nessuno si è accorto che lo stadio è da football americano e non da calcio.
È ora di dare un po' di toponomastica. Lo stadio viene immediatamente intitolato a Evangelisti, il quale fa una serie di gesti apotropaici estremamente volgari perché gli stadi vengono dedicati solo ai morti, come San Paolo e San Siro e Olimpico*. Franco, nella sua ignoranza, è convinto che lo stadio di Roma sia dedicato al suo prozio Olimpico Evangelisti.
*sì, questa battuta l'ha fatta pure Giobbe Covatta, ma siccome faceva molto ridere l'ho fatta pure io.
I due ponti che attraversano il fiume Sturzo sono intitolati all'amata madre di Giulio, Rosa Falasca e a colui che Giulio avvicina di più alla figura paterna, Alcide Degasperi. Il padre di Andreotti, Filippo, è morto che Giulio aveva circa tre anni.
Continuiamo a espanderci sulla rive gauche, e usiamo il secondo lago come bacino di riserva idrica, e subito Ciarrapico chiede a Giulio se è possibile radere al suolo le idropompe e costruirci un bello stabilimento termale con architettura progettata da Marcello Piacentini. Al dissenso di Andreotti, Ciarrapico irritato dice "Vabbè Giù, armeno fammela mbottijà!". A questo punto Giulio versa un po' d'acqua Recoaro in un bicchiere e ci scioglie dentro una bustina di Tedax.
Buone notizie, però, Cirino Pomicino batte di un ordine di grandezza tutte le altre città della SimNazione! Abbiamo 27650 abitanti, non tantissimi ma proprio buoni, se pensate che dietro di noi c'è Stars Country con solo 4196. Per favorire la migrazione di forza lavoro qualificata dalle città confinanti a Cirino Pomicino, Giulio fa un tour di comizi in cui parla di carciofi (tranne ad Harpersville, dove preferiscono le bietole).
Beh, siamo così grandi che è ora di fare le cose sul serio. Questo può voler dire soltanto una cosa: AUTOBAHN!
Quasi, dai |
...l'aeroporto! (La folla rumoreggia esaltatissima). Tenetevelo presente perché ci torneremo. Siccome sono un pianificatore urbanistico molto razionale decido di circondare l'aeroporto da zone industriali in modo che il rumore sia tutto ammassato lì, e anche perché vicino all'aeroporto non compra casa quasi nessuno. Sono furbissimo. Ora, chiunque di voi abbia giocato a SimCity 2000 sa che a un certo punto, in genere quando si ha riempito la mappa e ci si è rotti le palle di giocare, si arriva a installare le arcologie.
Le arcologie sono un'invenzione dell'architetto Paolo Soleri, che è anche noto per aver prestato il cognome d'arte al figlio di Agostino Saccà, già protagonista della sigla di Solletico e successivamente attore di fiction piuttosto mediocre. Come idea, se non conoscete la storia di Soleri, è la stessa di una storia di Topolino in cui zio Paperone costruisce un enorme condominio in cui una Paperopoli smaronatissima dallo stress va a vivere. Poi le cose cominciano ad andare in merda e vogliono tutti, in preda a una neoluddista smania da decrescita, tornare a vivere nella vecchia paperopoli, che nel frattempo il vecchio tycoon piumato ha acquistato a prezzi bassissimi e rivende a prezzi altissimi. Tutto questo per dire che non dovete minimamente fidarvi di chi propone soluzioni semplici, che siano technology-driven o nature-driven, 'sti santoni vogliono principalmente inchiappettarvi. Ma sto divagando...
Più tardi.
Il Divo Giulio, per celebrare i 30000 abitanti e la statua che lo raffigura che è stata donata generosamente dalla città, regala alla città un bello zoo, che viene chiamato Zoo Piazza del Gesù. Evangelisti è assegnato a pulire le gabbie, e spesso e volentieri Cirino Pomicino per scherzo lo chiude nella gabbia e Franco resta chiuso per giorni nello zoo coi turisti che gli tirano le noccioline urlando "A Frà, che te serve?"
Più tardi.
È il 1985, la città è bellissima e fiorente, eppure la mollezza del benessere dei cittadini si traduce in una sensazione di inquietudine. Apparentemente per le ultime elezioni amministrative, qualcuno nella DC aveva promesso a tutti i 40enni il galeone dei pirati Playmobil che avevano sempre sognato. "Il consenso si conquista promettendo moltissimo e mantenendo sempre, ma con il contagocce." sentenzia PCP, e quindi i galeoni iniziano ad arrivare a casa della gente, ma con una lentezza tale che chi ancora non ce l'ha avuto inizia a frignare sul suo blog: da una cosa ne segue un'altra e quindi vanno tutti a manifestare per le strade. Nella Silicon Valley, sociopatici che non hanno mai avuto una vera forma di interazione umana si danno le pacche sulle spalle a vicenda perché vedono la rete come strumento di diffusione della democrazia. Leggendo queste cose, Il Divo Giulio si sconforta perché tutto ciò gli sembra solo il capriccio di un manipolo di bambini viziati.
"FERMI TUTTI STATTE! NON UN MUSCOLO MUOVETTE! CAPITTO MI AVETTE?" Così urla al megafono il capo della polizia Cossiga mentre inviamo le forze dell'ordine a sedare la rissa. Tutti hanno paura che dalle minacce ai Leopard 1 il passo sia breve, e subito la folla si disperde andando a giocare coi galeoni dei playmobil tarocchi.
Ancora più tardi.
Terremoto! Ebbene sì, forte della sua esperienza da divinità in Populous, il divo Giulio si è rotto i coglioni della stupidità dei suoi sudditi cittadini e manda un bel terremoto, frutto della sua calma e studiata ira, per fargli capire di non lamentarsi del brodo grasso. Cirino Pomicino viene intervistato dalle tv assieme al vescovo della diocesi della città pomiciniana, che per l'occasione si è riempito di fard, rossetto, e già che c'era si è fatto fare un'iniezione di botox.
Uno dice: fosse solo il terremoto! Ebbene no, scoppiano pure gli incendi. Bisognerebbe mandare i pompieri, ma per quello ci vuole il via libera da parte del Ministro per il Coordinamento della Protezione Civile, che è Remo Gaspari e come al solito sta svaccato in spiaggia e non gli prende lo StarTAC.
E dunque, l'intera rive gauche va a fuoco. Persino lo stadio è bruciato, ma la statua ad Andreotti persiste grazie alla sua posizione in alto. "Anche in formato bronzeo, preferisco tirare a campare che tirare le cuoia" commenta amareggiato Giulio.
E dopo aver distrutto mezza città, apparentemente il terremoto ha fatto anche strage di correttori di bozze: il titolo dovrebbe essere "Cirino Pomicino si scuote" o "Cirino Pomicino trema". Ma sulla qualità dei titolisti penso che abbiamo già parlato a lungo e non ho voglia di dilungarmici oltre. Direi che per oggi s'è fatto abbastanza. Prossimo gioco!
È merda? No, per niente, pur aggiungendo funzionalità al precedente modello, SimCity 2000 riesce a non diventare pesante aggiungendo troppi dettagli di micromanagement. Certo, la parte in cui si gestiscono le tubature non mi fa impazzire, ma è giusto un dettaglio, d'altra parte se un edificio è idratato serve solo a far crescere il valore del terreno. Quindi, è ancora sufficientemente esente dal micromanagement per farmelo tenere lontano dalla zona marrone. Bene!
Ci rigiocheresti? Suppongo di sì.
Ehi un secondo, dicevi di tenere a mente l'aeroporto eppure non l'hai più menzionato. Stai iniziando a perdere colpi? Pazienza. Ci vuole pazienza.
Mi permetto di aggiungere un paio di dettagli culturali all'articolo. SimCity 2000 fu molto popolare, cosi' tanto che in alcuni giochi successivi Maxis, era consentito importare le proprie citta' di SimCity 2000 per vedersele riconvertite in mappe. E' il caso di Streets of Simcity (a cui non ho mai giocato, e la stampa di settore gli ha dato del merda) e SimCopter (a cui ho giocato molto, nonostante la stampa di settore gli abbia dato del merda). Nel primo il giocatore partecipa a corse clandestine, nel secondo opera il supporto elicotteristico della protezione civile.
RispondiEliminaNel caso di SimCopter il gioco non solo importava la citta' in formato di mappa, ma importava anche i problemi della citta', per cui se la citta' originale aveva problemi di crimine o viabilita', in SimCopter il giocatore avrebbe perlopiu' aiutato a catturare criminali e servito da taxi. Le mappe sviluappate per Simcopter erano anche importabili in SimCity (sebbene la citta' non fosse giocabile, visto che alcune non avevano pali della luce o ci trovavi situazioni impossibili ad avere in una citta' creata tutta in simcity). Altro dettaglio, in SimCopter la base del giocatore e' fissata proprio sull'aereporto cittadino (dimensione minima 4x4, credo, mentre in simcity un terreno areoportuale 4x4 non genera un aereoporto). Se la citta' non ha un'aereoprto, il giocatore e' schiaffato fuori dalla mappa e deve farsi mezz'ora di volo per arrivare in citta'. E' forse con questa lungimiranza che menzionavi l'aereoporto?
La Maxis, in generale aveva la tendenza a usare le partite di simcity dei giocatori come mappe di altri giochi. I terreni asfaltati del quarto titolo di Simcity si potevano usare come base per un nuovo vicinato di The Sims 2. Forse era complice il sogno confessato di Warren Spector (il designer di molti giochi Maxis) di avere un simulatore di tutto, che unificasse la vita privata del singolo alla vita pubblica della collettivita'. Sogno credo tutt'ora irrealizzato, prima perche' a detta sua mancavano i mezzi tecnici per farlo, e poi perche', probabilmente, si e' rotto i coglioni della Maxis-EA dato l'approccio a mungi la vacca che stava trasformando The Sims (per cui dovevi pagare sia il gioco che i contenuti aggiuntivi, un antesignano dei giochi vuoti con contenuti a pagamento che smerciano oggi su steam e android). Questo non ne ho la certezza, ma mi sembra di ricordare che abbia lasciato la Maxis subito dopo il rilascio della prima iterazione del quarto titolo di The Sims.
Questo termina la digressione culturale.
Tornando a SimCity 2000. Io questo gioco l'ho avuto pezzotto ed in inglese, e non ci ho mai capito nulla di cosa dicessero i giornali o altro. In Italiano e' tutt'altra cosa, la versione italiana l'hai presa su web o fa parte della tua collezione?
Altra nota, giusto per completare l'eccesso di pignoleria, non hai menzionato una caratteristica unica di SimCity 2000, ovvero la possibilita' di giocare agli "scenari": citta' predefinite ognuna con un suo problema specifico (che non ho mai compreso avendoci giocato solo in inglese ai tempi), caratteristica assente dal resto della serie (a me nota).
Non ho modo di rispondere in dettaglio causa ferie, ma rapidamente due cose. 1) Per verificare la mia lungimiranza non hai che da attendere lunedì.
RispondiElimina2) Verissimo per gli scenari, ma ci sono anche nel primo simcity, e nell'articolo a proposito del primo episodio della serie ci ho pure provato a giocarci (per poco,però).
Caspiterina, mi dispiace aver rovinato involontariamente la sorpresa su SimCopter!
EliminaComunque, a seguito di questi due articoli, ho fatto una breve ricerca e pare che sia possibile creare citta' ad-hoc per uso su SimCopter/Street of simcity. Esite un add-on per simcity 2000, Urban Renewal Kit, che consente l'aggiunta di quasi tutte le strutture a piacimento. Inoltre aggiunge la possibilita' di disegnarsi i propri sprite. Pensavo fosse una leggenda invece esiste per davvero.