Da quando autodefinirsi "nerd" è diventato un modo per emergere, anziché un motivo di vergogna, molte passioni che un tempo ti bollavano inesorabilmente "sfigato" sono diventate non solo mainstream, ma pure popolari. Posso solo immaginare quanto mi sarei esaltato, in prima media (1993 - 1994) se al tempo Game of Thrones fosse stato in TV. Che cavolo, posso immaginare quanto mi sarei esaltato se "Il signore degli Anelli" fosse stato nei cinema! Il libro l'avevo letto in 20 giorni ed ero carichissimo. Chiaramente, questo mi faceva apparire come sfigato, ma non mi importava.
Quello che mi lascia amareggiato è che se avessi 12 anni ora, probabilmente sarei ritenuto sfigato se dessi a Game of Thrones l'attenzione che ci do adesso che ho il triplo degli anni, cioè nessuna. Mi sono ingarbugliato con la frase, scusate, ma il sugo è che il nerd non è più un reietto, anzi.
Lui è quello che scopa. |
Di fatto, il fantasy è stato commercializzato e tirato fuori dalla nicchia, condito con scene di sesso, donne nude e figaccioni, più l'occasionale nano. Sono estremamente favorevole alla nanosploitation, specie da quando personaggi estremamente sopravvalutati hanno usato "nano" come ragione per insultare persone che potevano benissimo essere insultate in altro modo. Ricordo che il compianto Patrick Perissinotto, un cantante piemontese noto per essere il "sosia vocale" di Ligabue e affetto da acondroplasia, scrisse in un commento sul blog di Beppe Grillo che non trovava rispettoso per i nani insultare Berlusconi chiamandolo "psiconano". Secondo voi, il comico genovese ha risposto? La risposta viene lasciata come esercizio al lettore, anche perché sto divagando.
Gelek menu caragu rukhs! |
Sta di fatto che nonostante la diffusione del fantasy a livelli più nazional-popolari, io Game of Thrones non me lo sono cacato proprio. Ho letto il primo libro e mi ha un po' annoiato. G.R.R.Martin sostiene di aver voluto trasporre in chiave fantasy episodi storici come la Guerra delle due Rose, a me invece ricorda un po' il gioco di oggi, ma con la gente che tromba. Sigla!
Mentre una (appunto) tromba ci assorda dal PC Speaker con il sistema "Realsound" (ne ho parlato anche la settimana scorsa, ormai sapete tutti di che si tratta, no?) una scarna presentazione in risoluzione 640x350 a 16 colori, e finita così. Ma qui non stiamo giocando per i fornzoli grafici, questo è un gioco di Strategia! Tant'è che il publisher, l'australiana SSG, significa "Strategic Studies Group". Capito? Gruppo di studi strategici. Un think-tank. Un think-tank serio, se posso dire la mia, da contrapporsi ai think tank di cosiddetta "analisi geopolitica" che sono dei grandi catalizzatori di cazzate che semplificano la realtà a livelli di un Risiko giocato da bambini dell'asilo con la soglia di attenzione bassa e la tendenza a infilarsi i carri armati nel naso. Meglio giocare a 'sta roba, dunque.
Il gioco, creato dall'australiano Steve Fawkner, ci ha messo un bel po' prima di essere pubblicato. Perché? Potremmo dire che il fatto che l'Australia fosse indietro rispetto agli USA, dal punto di vista della creazione dei videogiochi. Fawkner, che aveva creato giochini freeware in precedenza che non erano un granché, aveva prodotto Warlords e si era reso conto che questo gioco meritava di essere venduto. Lo spedì per posta a numerose software house australiane: nessuno lo cagò. L'ultima fu la SSG, che produceva giochi di strategia ad ambientazione moderna. Finì nel cestino perché, quando videro che era ad ambientazione fantasy, decisero che non gli interessava.
Sei settimane dopo, il figlio di Ian Trout, fondatore della SSG, trovò il dischetto con Warlords nel cestino, lo provò, e convinse il padre a contattare Fawkner. Sarà vero o la storia sarà stata romanzata? Non lo so, ma è una bella storia, e insomma a chi importa se è vera o no?
Sempre meglio di Limes. |
Il gioco, creato dall'australiano Steve Fawkner, ci ha messo un bel po' prima di essere pubblicato. Perché? Potremmo dire che il fatto che l'Australia fosse indietro rispetto agli USA, dal punto di vista della creazione dei videogiochi. Fawkner, che aveva creato giochini freeware in precedenza che non erano un granché, aveva prodotto Warlords e si era reso conto che questo gioco meritava di essere venduto. Lo spedì per posta a numerose software house australiane: nessuno lo cagò. L'ultima fu la SSG, che produceva giochi di strategia ad ambientazione moderna. Finì nel cestino perché, quando videro che era ad ambientazione fantasy, decisero che non gli interessava.
Sei settimane dopo, il figlio di Ian Trout, fondatore della SSG, trovò il dischetto con Warlords nel cestino, lo provò, e convinse il padre a contattare Fawkner. Sarà vero o la storia sarà stata romanzata? Non lo so, ma è una bella storia, e insomma a chi importa se è vera o no?
Il gioco comincia con la selezione delle fazioni. L'ambientazione è fantasy medioevale (se non lo aveste capito), in un mondo chiamato Illuria che è il classico derivativo delle solite tolkienate/robe da dungeons&dragons. Personalmente mi accattai Warlords dopo averci giocato a casa di un amico, durante una sua festa di compleanno (che peraltro coincide col compleanno di mio figlio!) in cui c'era diversa altra gente. Si era cercato di giocare in otto, tutti contro tutti, ma un po' alla volta eravamo ceduti al tavò e i pochi rimasti tenevano diverse fazioni.
Io però non ho sette amici qui con me, mia moglie sta riposando e mio figlio lo tengo lontano dai monitor almeno fino a quando non raggiungerà 3-4 anni (e anche allora l'esposizione sarà breve) quindi gioco da solo io contro sette fazioni tenute dal computer. Tenendo fede alla mia estemporanea campagna di sensibilizzazione sulle problematiche relative alla discriminazione contro i nani, ho deciso di tenere i Nani Grigi. Cominciamo e parte un sibilo dal pc speaker che dovrebbe essere un suono d'ambiente minaccioso. Mannaggia che fastidio, mi scappa da fare pipì, anzi ci vado ora. Aspettatemi qua.
Più tardi.
Ebbene, cominciamo! La prima fazione controllata dal computer è quella dei Sirians, nulla a che vedere con il noto paese del Medio Oriente devastato dalla guerra civile. I Sirians sono i membri di un ordine cavalleresco un tempo nobile, che ora è diventato una specie di teocrazia che vuole estendere il culto del loro dio a tutto il resto di Illuria, e la conversione violenta è il loro metodo preferito di evangelizzazione (secondo molti, è l'unico). Uhm. Mi sa che in realtà Faukner qui aveva un messaggio politico non troppo sottile, no? In ogni caso, ogni fazione parte con una città capitale (la capitale dei Sirians è Marthos), e un'unità eroe, che ha caratteristiche speciali che più avanti vi spiegherò. Per conquistare le torrette basta passarci vicino.
Seconda fazione, gli Storm Giants! I giganti delle tempeste sono altri circa tre metri e mezzo e odiano tutti coloro che sono più bassi di loro. Praticamente tutti gli altri. La loro missione è quella di purificare Illuria da quelli che vedono come fastidiosi insetti. Notare che l'eroe dei giganti passa davanti a delle rovine, che però bellamente ignora. Soltanto gli eroi, infatti, possono andare a cercare delle rovine, dove troveranno delle unità speciali (come draghi o fantasmi) che si uniranno a loro, o degli artefatti particolarmente potenti.
Terza fazione, Elvallië, che è un nome che odora di elfo da 20 chilometri di distanza. Ricordo che a casa del mio amico alcuni che giocavano lo chiamavano ELVAÌLL, un nome da deodorante. Sono descritti come un'arrogante razza di elfi, che credono che soltanto loro sono adatti a vivere in armonia con la terra di Illuria, e che per rendere l'ambiente illuriano completamente ecosostenibile, l'unica cosa da fare è sterminare le altre razze. Praticamente sono i vegani su facebook.
Tocca a noi, i nani grigi! La loro unica ambizione è di scavare nelle viscere di Illuria per trovare ogni possibile ricchezza, e tutte le razze che abitano in superficie sono viste come un ostacolo. Insomma, facciamo fuori pure loro. Ma esistono fazioni illuriane che non odiano tutte le altre?
In ogni caso, come prima cosa ci viene proposto un eroe, e dobbiamo dargli il nome. Ci viene proposto Byrhtnoth, conte (ealdorman) degli Anglo-Sassoni caduto nella battaglia di Maldon contro i Vichinghi, nel 991. Stavolta non cambiamo il nome perché tutte quelle Y e quelle H messe un po' alla cazzo ci stanno molto bene in un libro fantasy tratto da giochi di ruolo scritto da qualche ghostwriter particolarmente svogliato.
Dopodiché, decidiamo che unità produrre nella capitale Khamar. Scegliamo la legione nanesca perché ci mette due turni a venire fuori e perché, diciamocelo, non sono bellissimi con quell'elmo lì?
Ora che la burocrazia è svolta andiamo pure a conquistare, per parafrasare una canzonetta per bambini idioti diventata un tormentone negli anni recenti. Le battaglie sono molto semplici. Si avvicina la nostra unità alla città o all'esercito nemico e ci si clicca sopra. Il risultato della battaglia è randomizzato, col lancio dei dadi influenzato dalle statistiche delle unità militari coinvolte più altra roba relativa al terreno e alla fazione che è scritta nel manuale ma che non ho minimamente cacato perché i veri uomini non leggono il manuale.
Il risultato della battaglia appare in un riquadro in cui Bythythythyytnyhthytnh fa sparire i nemici come se fosse David Copperfield (il prestigiatore ex fidanzato di Claudia Schiffer, non il personaggio di Dickens).
Continuiamo a conquistare le città neutrali nel circondario. Per la gloria delle persone basse i nani! Brhtwthwhtwhtnttthtytyhnot fa fuori con una mano sola 5 unità di fanteria leggera, e già che c'è li umilia ricordando loro la famosa "regola della L".
Qualche turno più tardi.
Intanto, le città conquistate iniziano a produrre nani da combattimento! Tutto questo per la gloria del führer di tutti i nani, Harry Earles.
Khazâdjugend |
a parte gli scherzi, Earles aveva una faccia davvero da cattivo, e il fatto che avesse la stessa pettinatura dei neonazisti americani rendeo tutto ancora più inquietante. Sto divagando, ovviamente.
Ancora spaventato dall'espressione malvagia di Earles, il nostro eroe Brwhtwyhtwyhtwythwythwythwythwythwythwythwyhnot muove, con poca sicurezza, guerra a un'altra città. Ma le gambe gli fanno giacomo giacomo e la mano non è ferma, e quindi le busca, morendo.
Nessun problema, le legioni nanesche vendicheranno il decesso dell'uomo chiamato come un tabellone da oculista, e fanno loro la città. Resta però il fatto che siamo senza eroi. Anche se, personalmente, trovo l'eroe una figura inutile (ne ho parlato qui) nell'economia del gioco, l'eroe serve. E dunque?
E dunque la guerra si fa coi soldati che si hanno, e se non li si ha li si compra. Un eroe dal buon cuore si offre di unirsi alla causa dei Nani. È Robin Hood! Ora, cosa c'entri Robin Hood coi nani, questo mi sfugge. Per questo cambio il suo nome in quello di un noto uomo verticalmente limitato: Fanfani.
Ora che abbiamo di nuovo un eroe, possiamo vedere cosa ne pensano di noi le altre fazioni. Visto che tutti stanno sul cazzo a tutti e visto anche che non ci siamo ancora scontrati con nessuno, è evidente che accumuliamo una serie di dislike, disdain e distrust. Ah beh, ce ne faremo una ragione.
Già che ci siamo, guardiamo pure chi sta vincendo, calcolato in base al numero di città acquisite. Cercando di aguzzare la vista, siamo al secondo posto a pari merito con Lord Bane, una non ben definita forza del male, costituita da elfi oscuri, uomini e orchi che (indovinate un po') vuole rendere schiava tutta la gente libera di Illuria. All'ultimo posto, gli sfigatissimi orchi di Kor, una razza degenerata guidata da una vile creatura nota come il Grande Orco. Secoli di bullismo da parte del resto di Illuria ha stimolato negli orchi, indovinate un po', un desiderio di annientare tutti gli altri.
Vabbè. Decidiamo di impilare Fanfani con una legione nanesca, così il nostro eroe potrà avere un rinforzo. Se guardate bene, noterete che la bandiera di fianco all'icona del nostro eroe è diventata più grande. Un bel tocco per indicare le dimensioni di un esercito senza doverci cliccare sopra.
Uh? Che succede? La fazione dei Salentines (LA PIZZICA LA TARANTA LU NEGRAMAR IÀ IÀ) ci invade una città che era stata lasciata sguarnita! (ops). I salentini sono un crudele impero di uomini, la cui capitale è Lecce Enmouth, sul mare occidentale. Sono esperti navigatori e non disdegnano nemmeno la conquista via terra.
Vabbè. Il turno successivo, impiliamo dei grifoni e dei nani e ci riprendiamo ciò che è nostro, per parafrasare un'opera di fiction che nulla ha a che fare con i Salentini. La colonna di Sant'Oronzo viene ribaltata e la città torna nanesca.
Vi dicevo che soltanto gli eroi possono esplorare rovine e templi, no? Ecco dunque il Rieccolo che entra in un santuario e ci trova dentro un Troll, che facilmente ammazza. Mentre il troll esala l'ultimo respiro dicendo "LOL U MAD BRO", Fanfani lo ignora e fa sua la leggendaria spada di fuoco. Con quella si mena più forte, ragazzi, e lì vicino c'è una città vergine pronta ad essere espugnata!
Forte del suo nuovo giocattolo, Amintore fa rapidamente fuori la magra guarnigione della città, e si prepara a proseguire la conquista.
Tipo qui, in questa città controllata dagli Horse Lords, che immagino un po' come i rom stanziali di Pescara che tengono i cavalli in appartamento, ma che il gioco descrive come una razza selvaggia che desidera rendere le rovine delle città di Illuria delle stalle per i loro cavalli. Sarà, ma intanto il Misirizzi mangerà carpaccio di carne equina. Gnam.
Nel frattempo, i Siriani ed Elvalliesi menano, e gli elfi col nome da deodorante neutro si difendono bene.
E Fanfani, ebbro di potere dopo le recenti conquiste, si lancia in un'impresa più grande (in tutti i sensi) di lui: da bravo Cavallo di Razza, prova a far fuori l'esercito della capitale dei Signori dei Cavalli, ma viene fermato da una delle quattro unità a guarnigione della città. RIP Fanfani, ora insegna agli angeli a deviare l'A1 su Arezzo.
Ciononostante, l'espansione dei nani non si ferma. Si va a nord! Tutte le regioni di Illuria hanno dei nomi, c'è una certa coerenza e un certo studio da parte di Faukner, non dissimile da quello che faceva Tolkien coi suoi libri: prima disegnava una mappa, e poi ci scriveva la storia attorno. Tutto questo facendo le dovute proporzioni, s'intende.
Oh e ridendo e scherzando siamo primi in classifica! Ah no? L'avreste detto? Certo che no, perché siete dei maledetti nanofobi. Dwarf power!
Non finisco di tirarmela che subito andiamo incontro a una cocente sconfitta, stavamo per prendere la prima città costiera ma la magra difesa di quattro unità ci fa fuori una legione di nani e un grifone. Mannaggia.
E come se non bastasse, lu salentu ci dichiara guerra. Credevo già l'avesse fatto, ma ok.
L'espansione prosegue a sud, dopo aver attraversato un lunghissimo passo in diversi turni (in montagna si consumano più movimenti), abbiamo una bella città pronta ad essere espugn-vaffanculo.
Vabbè, riproviamo a nord, dove è pieno di città da strappare ai salentini. Intanto una è nostra (Ak-Farzon), che è pure popolata di elfi! Che goduria, una città di elfi sottomessa all'impero dei nani! Un vero e proprio ribaltamento di fronte.
Non ci credete, eh? Eccoli qui. Non so voi, ma io sto iniziando a essere particolarmente appagato...
...specie ora, che al secondo tentativo, strappiamo ai pugliesi la città costiera di prima. Nostra! Urrà! I nani però odiano il mare, perché quando vanno in spiaggia, se gli girano le palle gli va la sabbia negli occhi. Non ricordo chi avesse detto questa battuta, di certo non è mia.
E voilà, dalla costa possiamo pure costruire navi. Conoscendo l'amore dei nani per tutto ciò che è minerario, sono capacissimi di costruirle in pietra, quindi evitiamo.
Oh ragazzi, io mi son rotto le palle, ma prima di smettere di giocare decido di non lasciare nulla agli avversari, e rado al suolo le mie città, partendo dalla capitale. Un'inquietante immagine e l'ennesimo incomprensibile fischio Realsound sottolineano come tutto ciò che sia rimasto dell'antica Khamar sia cibo per corvi.
Radiamo al suolo anche le città ex-salentine al nord...
...e a lavoro finito, veniamo commiserati dal gioco, e informati che ora non resta più nessun giocatore che non sia controllato dal computer. E dunque?
E dunque tutte le fazioni rimanenti diventano controllate dal giocatore. Grazie, ma no grazie. Troppo sforzo, e troppo tavò. Prossimo gioco!
È merda? No, assolutamente no. È molto semplice, quindi aspettatevi un po' di ripetitività, ma come gioco è molto solido. La risoluzione coi pixel stiracchiati ammetto che è una mia passione, quindi aumenta il fascino del gioco. Insomma, no, non è merda.
Ci rigiocheresti? Giochi come questo richiedono un discreto quantitativo di tempo, e come saprete, tanto tempo ora non ce l'ho. Sì, ci rigiocherò, ma quando sarò in pensione (credo).
Che dire, non posso che condividere la tua analisi sul 'Trono di spade'. "Di fatto, il fantasy è stato commercializzato e tirato fuori dalla nicchia, condito con scene di sesso, donne nude e figaccioni, più l'occasionale nano": esatto, se togli il sesso e le donne nude, il 'Trono di spade' si 'sgonfia' inesorabilmente come fenomeno mainstream. Per non parlare degli zombi di Walking Dead: qui niente sesso e donne nude, ma mi fa ridere perché è diventata di moda (non so come) tra tante persone che il massimo dell'horror che hanno visto è appunto il signore degli anelli, per non parlare poi della loro conoscenza in tema di film zombie. Va beh. E pensare che non c'era ancora Netflix (il fenomeno che ha trasformato in cosa 'cool' una cosa una volta da nerd, stare in casa a guardare le serie tv XD).
RispondiEliminaVeniamo al gioco.
Illuria non è proprio il massimo del nome, vogliamo mettere che 'Ululand' o 'Sommerlund'? :D
Ma sai che queste fazioni fittizie sono interessanti? Certo gli 'storm gigants' sulla carta mi paiono un tantino favoriti, ma come scrivi tu, non possono prendere gli artefatti potenti! Tu però hai preso i più sfigati XD, anche se ti sei ben difeso, io avrei scelto i 'Sirians'. O i 'Salentins'.
Il tuo eroe lo potevi chiamare Julius Andrheottyn :D.
Il sistema di battaglia è basato sullo stesso principio dei mitici librogame di Lupo Solitario...statistiche di partenza e lancio dei dadi! E la 'spada del fuoco' ricorda certi artefatti di quella saga. Ops, va beh, tutte le cose fantasy si basano su artefatti magici quali 'la spada del fuoco', 'la spada di ghiaccio' (ci risiamo ahah), 'la spada del sole' ecc. ecc.
Comunque è un bel gioco e questa cosa delle sette fazioni in lotta lo rende alla fine più avvincente di Warcraft2.
Una delle (tante) cose che ripeterò ad nauseam è la seguente: Warcraft non è un gioco di strategia, è una sovrastruttura arzigogoata di "gara a chi clicca più veloce".
Eliminanon è che "mi sono ben difeso", stavo proprio spaccando culi, altroché! Poi mi sono spaccato i maroni, ma questo è un altro discorso.
Andreotti, a dispetto della cifosi che di certo non lo slanciava, era un uomo più alto della media, quasi 1.80. Fanfani, con 163 centimetri, mi sembra molto più adatto per essere nominato eroe dei nani grigi.
Su Walking Dead non ho idea di cosa tu stia parlando. Come ho scritto nell'articolo, ora che ho smesso di essere "nerd" le cose che facevo che mi definivano "nerd" ora fanno figo. Non so se questo abbassamento dell'asticella mi faccia sentire forte o se mi dia un grandissimo senso di fastidio. Boh.
Sì, condivido la tua critica a Warcratft II anche perché a volte ho dei dubbi sulla dinamica di gioco (del tipo attacchi nemici super mega repentini.).
EliminaSu Walking Dead non ti perdi davvero nulla, secondo me! Meglio vedersi, se si vuole fare una serata zombi, affidarsi a qualche classico o al più a qualche trashata rumorosa, ma divertente.