lunedì 12 agosto 2019

5 cloni di Pac-Man che vi faranno riconciliare con la sofferenza (il numero 5 con Pac-Man c'entra molto poco)!

Computer games don't affect kids; I mean if Pac-Man affected us as kids, we'd all be running around in darkened rooms, munching magic pills and listening to repetitive music.

- Marcus Brigstocke, attribuita più o meno a chiunque

Sì, è abbastanza banale iniziare un articolo su Pac-Man e sui suoi cloni con questa battuta, che sicuramente avrete letto in qualche firma sul forum di qualche sfigato. Ricordo che all'Atelier Culturale di Ingegneria Informatica un grandissimo nerd la raccontò (male) a una ragazza su cui intendeva fare colpo, e penso che avrebbe avuto molto più successo se avesse detto "sai, soffro di fimosi e mi fa un male cane a scappellarlo, ma per te sarei pronto a sopportare questa sofferenza". Scusate, quest'ultima frase era estremamente prosaica ma riportare la mente a quel periodo mi fa diventare scurrile. Me ne rendo conto.

Ora, penso che persino il più merdaceo dei vecchi di merda che ha vissuto durante la guerra (e che per questo, secondo luui, è automaticamente una persona migliore rispetto a noi giovani pelandroni) sia a conoscenza di Pac-Man, e penso che forse ancora più di Space Invaders questo settore circolare giallo che inghiotte pastiglie cercando di fuggire dai fantasmini sia associato all'idea, nell'immaginario collettivo, di videogioco.
L'immaginario collettivo.
Bah! Fosse veramente così non credo che sarei manco mai diventato un videogiocatore, perché non ho veramente mai trovato alcun fascino in questa routine estremamente ripetitiva e noiosa. Tant'è che fosse fosse per me questo articolo lo salterei a pié pari, ma per mantenermi concentrato ho fatto il titolo in stile clickbait. Lo so, è un ragionamento convoluto, ma sto divagando.


Insomma, non dico come nella scontatissima battuta all'inizio che Pac-Man ci faccia diventare dei raver drogati. Di erto, posso dire che a me rompe rapidamente i coglioni, e per una limitazione mia  faccio davvero fatica a capire come possa essere apprezzato, come concetto, nel ventunesimo secolo. Per carità, concettualmente è semplice, ma non lo riesco a trovare divertente. Ci sono un sacco di giochini del tempo (così su due piedi mi viene in mente Qix) che nella loro semplicità estrema riescono a essere ancora divertenti. Pac-Man, no.


Poi vabbè, certi sostenitori estremi di questo gioco sono dei monomaniaci completamente isolati dalla realtà e dal tempo, che continuano a vivere in un passato glorioso di cui tutto il mondo oramai si è dimenticato. Tranne loro, ovviamente, e oramai dopo i giorni gloriosi sono regrediti a macchiette.

macchiette tragiche che usano le gabole per vincere
Bah, che tristezza. Capisco che l'era prima del crash del 1983 è vista come un'età dell'oro e sia chi l'ha vissuta che paradossalmente chi NON l'ha vissuta vive questa continua malinconia in cui ci si danna l'animo per essere nati troppo tardi e che tutto questo sia passato troppo velocemente. Si rimpiange lo spirito pionieristico non tanto per la gioia della scoperta di un mondo tutto nuovo (e fin qui potrei pure condividere) quanto per il fatto che per il fatto che ci si giocava, ci si poteva dire speciali. Oggi si è solo dei maicresciuti, nemmeno troppo speciali. E per un Ernest Cline che ce la fa (si fa per dire) quanta gente c'è che sta lì a collezionare notiziole e curiosità inutili su opere dimenticate e a sventagliare la propria presunta "cultura"? Tanta. Ma non sono qui oggi per fare la mia solita reprimenda, ma parallelamente a ciò che ho appena detto, per un Pac-Man che ha un successo planetario, quanti cloni e giochi ad esso ispirati ci sono che sono rimasti in una relativa oscurità? Direi un'infinità, che fa pure rima. Oggi ne vediamo alcuni, partendo dal presupposto che a Pac-Man io faccio stracagarissimo. Sigla!

PC-MAN (1982, Orion Software)

Il nome Greg Kuperberg suonerà sconosciuto ai più e ammetto che pure io mi annovero tra i più. Però se siete nel campo della matematica a livelli superiori dei compitini delle superiori potreste avercelo presente, perché è un brillante matematico che tra le specializzazioni ha l'informatica quantistica. Ora, io ho provato a leggere un suo articolo e ammetto che, sarà che sono particolarmente stanco di 'sti giorni, ma non ci ho capito un cazzo. È però rassicurante vedere che c'è qualcuno che lo capisce per noi poveri peccatori e cerca di usarlo per far avanzare l'umanità in maniera differente da come sbandiera certa carta igienica stampata (*ahem* wired *ahem*) in cui l'informatica quantistica è il silver bullet che risolverà ogni problema, particolarmente problemi che con la fisica, la matematica e l'informatica non c'entrano un cazzo. Possiamo dire con un certo grado ci certezza che l'uso dell'aggettivo "Quantistico" da parte di qualcuno che scienziato non è sia una grandissima presa per il culo nonché un modo per cercare di fregarci. Non a caso truffatori come Deepak Chopra o i promotori della cosiddetta "Legge dell'Attrazione" non disdegnano di infilare la parola "quantistico" qua e là. Non a caso, il computer quantico viene ogni tanto tirato fuori da qualche "tech evangelist" di quella fecale e grottesca parodia dell'Unione Sovietica che è la Silicon Valley. Insomma, l'ho già detto la scorsa settimana, ma quando si ha una soluzione a cui si cerca un problema, c'è qualcosa che non va. Mi sento assai morozoviano di sti tempi.

Però una cosa va detta sugli efetti benefici della fisica quantistica: ecco Greg a 24 anni:

"Sono stato io a fare questo ? *snort*"
Ed ecco Greg ora:
'sup
Beh, un miglioramento notevole, no? E a 14 anni, Greg, assieme a Paratrooper e al clone di Q*Bert chiamato J-Bird, crea, sotto il nome di Orion Software un clone di Pac-Man in CGA chiamato PC-Man. PC-Man perchè è fatto per il PC IBM, capito? Geniale, ragazzi. Ok, diciamocela tutta: Greg si è tolto la sfiga di dosso non grazie alla meccanica quantistica, ma perché ha smesso di creare videogiochi. Io ne so qualcosa.


La schermata dell'intro, con la palette 0 della CGA (bianco, nero, ciano, magenta). Semplice, essenziale, e insomma che cacchio vi aspettate? È Pac-Man.

Poco dopo.


Beh! Allora diciamo alcune cose. La prima è che questo è quanto di più simile al Pac-man originale vedremo oggi. Persino il labirinto mi pare lo stesso (per quanto girato di 90°). La seconda è che sono riuscito a terminare il primo livello, seppure restando con un'unica vita. Vita che al livello successivo mi viene immediatamente ciulata, e tanto mi basta. Sapete che c'è? Mi sono rotto le palle. Di già. Che altro volete che vi dica? È Pac-Man fatto e finito, con i fantasmini più pixelati, ma questo è. Prossimo gioco!

È merda? Per me sì, ma perché il Pac-man originale per me è merda. Questo è quanto di più simile all'originale ci sia, almeno molto più simile dell'arcifecale e vendutissima versione per Atari 2600 (finita anch'essa in discarica assieme a E.T.), quindi di conseguenza è merda. Ottimo uso della CGA, però.
Ci rigiocheresti? È già tantissimo che sia arrivato al secondo livello.

PAC-GAL (1982, Al J. Jiménez)

Allora, io non ricordo minimamente dove lo abbia trovato e quando ci ho giocato. Ma posso essere relativamente sicuro che ci ho già giocato. Ho questo curioso senso di déjà vu ma non riesco a piazzarlo nel tempo. Sarà che il terrificante gracchiare del PC Speaker era qualcosa che rimaneva impresso in maniera agghiacciante, sarà la mia perversa passione per i caratteri ASCII estesi, non lo so. Però me lo ricordo, e quindi ci rigioco. È strano, perché non ho alcun aneddoto personale da asociarvici, ma a questo punto mi chiedo: su quanti altri giochi mi sarò rincoglionito senza che me ne ricordi? Forse questa è una domanda a cui è meglio non avere risposta, perché sennò mi deprimo.


Eccoci qua. Bianco e nero (a parte alcuni pixel verdi lampeggianti), una faccina risultante dal carattere di controllo ASCII 001 (Start of Header). La faccina per me era una figata enorme: la possibilità di fare un certo tipo di grafica in modalità testo usando un carattere che sul PC non aveva senso (ma sulle telescriventi, per cui era nato l'ASCII, sì). I fantasmi, invece, sono i 4 semi delle carte: immagino che chi aveva creato i font standard per la modalità testo dei primi PC avesse immaginato che gli inutili caratteri di controllo avrebbero potuto tornare comodi per il solitario in modalità testo. Ennesima dimostrazione che gli informatici di un tempo, con le loro risorse estremamente limitate, fossero estremamente più lungimiranti degli "informatici" di oggi.


Intanto, con uno strillo agghiacciante del PC Speaker, un cuore mi ammazza e subito tutti i 4 fantasmi tornano nella gabbia. Che dire? Il labirinto è molto più complesso, e il fatto che il gioco si chiami Pac-GAL, dove gal è un modo informale per dire "Girl" mi fa sospettare se questo non sia un moto subdolo del Jiménez per dire che le donne sono molto più "labirintiche" degli uomini.


Nah, che stronzata. Pigliamo una pilloa magica e immediatamente i fantasmi diventano verdi. Stando a quello che dice mia moglie pure io assumo un colorito tra il bluastro e il verdognolo quando sono incazzato. Ma non un bel verde vivo tipo Hulk, un verde-grigiastro, tipo Hulk prima maniera.


La cosa figa di tutto questo è che ogni volta che mangiamo un fantasma guadagnamo una vita! È una roba quasi horror se ci pensiamo, nutrirsi di anime per allungare la propria vita. Chi era che lo faceva? "Shang Tsung di Mortal Kombat" direte voi e sì, ammetto che è la prima cosa a cui ho pensato io, prima ancora del giudizio di Anubi dopo la morte, in cui le anime vengono date in pasto ai cani, o a Lucifero nella Divina Commedia che passa l'eternità a rosicchiare le anime di Giuda, Bruto e Cassio, o chessò, ai Succubi e agli Incubi che si nutrono delle anime delle persone sedotte.


...Vabbè, abbiamo fatto a sufficienza. Finite le vite, il nostro omarino diventa un punto di domanda rovesciato, e il gioco ci chiede se ne abbiamo avuto abbastanza. Sì, è la risposta, o meglio no, non gioco ancora. Quindi, il gioco si congeda con noi con un "Hope you had a good time". Che gentile. Prossimo gioco!

È merda? Onestamente, sarà che il campo di gioco è più grande e sarà la mia passione per l'ASCII, è molto meno merda del precedente clone. Detto questo, è comunque merda? Sì, perché è Pac-Man e Pacman per me è comunque merda. Mi dispiace. In realtà non mi dispiace affatto.
Ci rigiocheresti? Mah, no.

Squisher and Squasher (1987, Stephen Peter)

Se prima eravamo su cloni più o meno "normali" qui andiamo molto più sul weird, come si suol dire. Squisher and Squasher era parte della famosa compilation "Club Della Rana / Grinta Pack" dell'Amstrad in cui ho trovato tante perle come Secret Quest 2010, Captain Comic, Shooting Gallery, Negromante, e che tante altre sorprese ci darà su questo blog, sempre che non venga colto dal tavò, ovviamente. Squisher and Squasher è una roba freeware di cui non so assolutamente niente, se non che mi faceva sentire fighissimo. Perché? Ve lo spiego dopo.


Questo programma è un gioco stile "PAC MAN" esordisce così l'opera magna di tale Stephen Peter, o sono due tizi che si chiamano uno Stephen e uno Peter? Non ne ho idea, ma trovo molto carino come oltre l'anno venga messo il mese in 'sti giochi. No? È pittoresco. Leggendo rapidamente le istruzioni, il Pac-Man di turno è un omino, che deve raccogliere sei pentole d'oro e i mostri che lo seguono sono solo due, Squisher e Squasher, che hanno la loro intelligenza. Squisher ci ammazza appena ci tocca. Squasher ci lascia stare se abbiamo pochi punti. Non esiste modo per far fuori i due mostri...


...ma esistono ben DUE modi di muovere il nostro omino. Crepi la pluma, si dice al Vecchio Paese.


Ok, esiste anche la possibilità di teletrasportarsi a caso  ma questo non ce lo consideriamo perché scopro che esiste solo ora e quindi per mantenere la fedeltà all'esperienza dei tempi ignoriamo tutto questo. Si comincia?


Daje. La risoluzione è 640x350 e ha quel non so che di esotico o comunque di ben poco utilizzato, che ovviamente apprezzo tantissimo. Detto questo, il gioco è estremamente lento, almeno dal punto di vista dei nemici. Lasciate perdere che ho scelto livello di difficoltà 1 (Beginner). Ma non solo Squasher non ci fa male, ma nemmeno ci corre dietro.  Bellissimo. Andiamo ad accattarci la prima pentola d'oro indisturbati...


...ed eccoci al secondo livello. Squisher e Squasher si prendono il loro tempo mentre noi ci fiondiamo indisturbati a prendere le DUE pentole d'oro.


Fatto. È facile, direte voi. Sì, risponderò io, ma ehi, era il 1991 per me, avevo 9 anni, ero un totale imbranato e battere un gioco di 'sta semplicità estrema mi faceva sentire super fico. Un po' come quelli che vengono mandati alle scuole differenziali perché i genitori ci tengono che i loro figli siano i primi della classe. Ovviamente non è una storia vera questa.


Congratulations: you've succeeded! Finito il gioco al terzo livello. Oh. Vi avevo detto che era facile. Proviamo ad andare al livello più alto di difficoltà, ok?


Eccoci! Squisher e Squasher stavolta vanno molto più veloci, ma questo non ci impedisce di ciularei il primo vaso d'oro....


...nonché il secondo e il terzo...


...e basta, un po' perché mi impappino, un po' perché mi vergogno a finire di nuovo un gioco così facile e tirarmela, mi lascio prendere da Squisher (o è Squasher?) e ho perso. Non ho altro da aggiungere, vostro onore. Prossimo gioco!

È merda? Beh, ero tentato di dire di no, perché mi lasciava vincere, ma ripensandoci bene è così insulso che non posso non dargli merda. Immagino sia un gioco introduttivo al concetto di videogioco. Non lo so. Comunque, nel dubbio, è merda.
Ci rigiocheresti? No.

CD-MAN (1989, Creative Dimensions)

Questo è un altro di quei giochi che hanno TUTTI. Sarà che si infilava bene in un disco (qualsiasi disco, magnetico o ottico) di "shovelware", sarà che il fatto che sia un clone di Pac-Man lo rende facilmente comprensibile a tutti, sarà che il nome CD-MAN lo fa associare al Compact Disc, che al tempo era all'avanguardia della tecnologia, saranno un sacco di cose, ma non ricordo un videogiocatore sfigato come me che non avesse fatto partire 'sta roba. Ricordo che per qualcuno (non ricordo chi, non so neanche se si trattasse di una conoscenza nella vita reale o su uno che scriveva su qualche forum) CD-MAN era l'unico videogioco avuto nell'infanzia. E detto questo posso dire che la mia infanzia, videoludicamente parlando, non fosse poi così male, a confronto. Dico bene?  Cominciamo.


E attendiamo.


Io quando mi parlavano di CD-MAN, anche dopo averci giocato, per qualche ragione immaginavo un pac-man fatto con un compact disc, e invece no, è un pac-man a forma di pac-man. In una versione successiva al posto del pac-man ci sarà una specie di folletto bianco a forma di marshmallow, ma quella è la versione registrata a pagamento con pure il codice di protezione. Le persone normali questo avevano. E perché il CD nel titolo? Semplice, gli autori si chiamano "Creative Dimensions". Che inculata.


Bello però il menu. Dettagliatissimo, per un gioco che tutto sommato è di una semplicità sconfortante, almeno concettualmente s'intende. Mi piace molto come in questa EGA 640x350 il menu sia disegnato con qualcosa che pare ASCII. Sono così affascinato che leggo pure le istruzioni...


...sì, pur di evitare di giocare a Pac-Man i metto pure a leggere le istruzioni. Incredibile, eh? Comunque qui si scopre che il gioco in questione è ancora incompleto, con due schemi completi, uno in progress e altri due ancora da fare.


Ma l'incompletezza di questo gioco è il suo bello, perché c'è anche la gabola inclusa, che premendo F1 il nostro CD-MAN diventa immortale. Figata! Anzi, "grymt bra"! Che il gioco è svedese. Si comincia?


Eccoci. Il concetto è il medesimo, ma la grafica cerca di essere più sofisticata, a tema "enchanted forest" stando a quello che ci dicono le istruzioni. È sempre il solito pacman, ma con  canclli chiusi a chiave, passaggi segreti, e una disposizione del labirinto piuttosto asimmetrica. Uno dice "Bello"! Io dico "Che palle!" Interesnte anche come i fantasmi vengano sostituiti da ragnacci. Beh, è un tentativo di rendere originale una cosa che non lo è minimamente.


Sta cosa mi irrita molto in realtà. Se avete letto le istruzioni pare che 'sta roba sia qualcosa di incredibilmente originale e fighissimo quando invece è un cazzo di pacman con la grafica cambiata, porco cazzo, e neppure viene menzionato l'originale. Ma veramente ci prendono per stupidi?


Non è la prima volta che vengo trattato da una persona scandinava con la convinzione serissima che io sia un ritardato mentale. La cosa che mi colpisce di sta gente è che pensano seriamente di essere superintelligenti solo loro e gli altri non capiscono un cazzo e bisogna spiegargli tutto in maniera estremamente condiscendente. Purtroppo non sono ancora riuscito a trovare il coraggio di dire a 'ste persone che se pensano davvero che le banalità che cercano di spiegarmi necessitino tale spiegazione o sono dei pezzi di merda che mi ritengono un idiota, oppure sono loro stessi stupidi come la merda. Devo riuscire a formularla bene. Intanto CD-MAN muore e viene automaticamente seppellito in una tomba apparentemente cristiana (c'è la croce).


Ah sì ovviamente mi sono rotto le palle e ora ho premuto F1 in modo da averci le vite infinite. Mi mangio tutti i ragni e apro il cancello con la chiave accattata prima (che originalità)...


...E via che andiamo. Le vite mi sono diminuite perché mi vergognavo tanto di me stesso e ho tolto la gabola. Poi l'ho rimessa per disgusto. Non si merita il mio impegno 'sto gioco.


Tac. Finito. PC-MAN si gira verso di noi e con una rottura della quarta parete (oltre che dei miei coglioni) ci fa un occhiolino a velocità orchiclastica. La chiudiamo qui?


No, andiamo allivello successivo, o' mare. Con gli squali al posto dei fantasmini e senza neanche il divertissement della chiave e della serratura. In basso a sinistra una caricatura razzista dei selvaggi cannibali rigorosamente ritratti in "blackface". Questo mi fa venire in mente uno spezzone del noto documentario soft-porn "Svezia, Inferno e Paradiso" (che tutti noi conosciamo più che altro per la musica che ispirò il Muppet Show) in cui il narratore diceva che il fascino del maschio latino nella fredda terra svedese era tramontato da tempo (nota: il film è del 1968) e oramai la nuova frontiera dell'amore esotico per quelle senzadio emancipate ed infelici delle donne svedesi era "IL NERO" (con la g, ovviamente). Tutto con la scenetta di due stereotipatissimi italiani-terroni-che-amo con basette, baffi e monociglio che venivano snobbati da due Britt Ekland dei poverissimi le quali si dirigevano vogliose verso una specie di Denzel Washington col maglioncino a dolcevita presagendo un ménage à trois, e facendo emergere già allora l'ossessione collettiva di certi reazionari per le dimensioni falliche degli uomini di colore. La storia si ripete, ragazzi.


Vabbè. La scena macabra tipo "Lo Squalo" se il nostro CD-MAN viene catturato l'abbiamo vista, passiamo oltre.


Ah sì, lo schema incompleto. Che dire? No, niente, non ne ho la più pallida idea. Quindi direi che la chiudiamo qui. Prossimo gioco!

È merda? Sì, senza se e senza ma. E non vado oltre perché già ho bruciato malissimo il mio tempo a giocarci, figuriamoci a scriverci.
Ci rigiocheresti? Ma neanche se mi pagano. Oddìo, se mi pagano più di quello che mi pagano ora, sì, ma non penso durerei molto.

Tonton Snipes (1983, Superset Software)

Quest'ultimo gioco in realtà non ha molto a che vedere con Pac-Man, direi che è più un Robotron 2084 in un labirinto, ma proprio perché è in un labirinto e proprio perché l'ho ritrovato da poco e non potevo non riprovarlo, allora lo metto in questa retrospettiva. E comunque c'ha il labirinto, quindi è un derivato di Pac-Man. Snipes nasce come applicativo di test delle reti locali e per dimostrarne la potenza. Sono i primi anni 80, il pioniere del networking Novell, Inc. sta muovendo i primi passi nella creazione delle LAN e dà a un gruppo di consulenti formatisi all'università mormone BrighamYoung University che prende il nome di Superset Software il compito di creare questa killer app. Siccome il porno non rende ancora bene in modalità testo allora i Superset fanno un videogioco online, creando il primissimo deathmatch in LAN della storia.

Il risultato fu così semplice e fico che Snipes venne distribuito in tutto il mondo assieme a Novell Netware, il sistema operativo per server di reti locali. In realtà, l'ex CEO di Novell sostiene che Snipes sia stata la base di partenza per lo sviluppo di Netware e non che Snipes sia stato fatto successivamente a Netware. In realtà credo che certe cose risentano un po' della riscrittura della storia con l'inchiostro rosa che viene fatta quando si ricorda un passato glorioso. Non importa: io personalmente non sapevo nulla di tutto ciò. Per me Snipes si chiamava "Tonton".

Tonton, che in francese vuol dire "zio" (ma ovviamente non c'entra un tubo qui) era il nome dato alla versione single-player di Snipes dalla già menzionata collezione di robaccia public-domain che era il "Club della Rana". L'ho ritrovato solo di recente perché non avevo recuperato il floppy disk contenente il gioco e non sapevo la storia originale di Snipes, né avevo la più pallida idea che si giocasse in rete. Rete? Ha! Concetto impensabile nel 1991. Partiamo?


Via. Nessuna schermata del titolo, nessuna menzione al titolo "Snipes" e capisco bene perché quelli della Ultimobyte lo abbiano ribrandizzato come "Tonton" che suona molto più amichevole. Praticamente hanno fatto come i bootleg "da edicola" del C64, con la differenza che non c'è nemmeno bisogno di cambiare il listato, visto che non c'è alcun nome da cambiare. La grafica è in modalità testo a 40 colonne per 25 righe, che da DOS si poteva attivare con un comodo MODE CO40. In assembler era qualcosa tipo mov ax, 01h; int 10h (ma non prendete per buono ciò che vi dico). Livello di difficoltà (che poi vi spiego) e via che si parte! "Eccomi qua... io sono Tonton!" ricordo che disse il mio amico che mi fece vedere sull'Amstrad la compilation del Club della Rana, e il nome Tonton mi aveva abbastanza colpito. Non so perché mi ricordo tutto ciò.


Ecco, tutto questo ha già più senso. Non parlo dell'intrigante gioco di sopracciglia di Tonton, almeno non solo. Parlo del fatto che finalmente si può sparare! L'obiettivo è quello di far fuori gli snipes (le faccine con la freccetta) e i generatori da cui saltano fuori. Abbiamo 5 vite e solo 3 generatori perché il livello è A1.


Altro generatore! Sì, noterete che in realtà di Pac-Man c'è ben poco di simile, a parte il labirinto, ma sticazzi: mi ero stufato di una dinamica di gioco a me decisamente odiosa e mi sembrava rinfrescante cambiare. E per quanto Tonton/Snipes sia estremamente semplice (è comunque un tech demo) è una bellissima boccata d'aria fresca.


Apparentemente i generatori fanno uscire un nuovo snipe ogni tot secondi, e all'ultimo generatore rimasto c'è un crocchio di omini pronti a lanciarmi le loro freccette. Il basso livello di skill fa sì che gli snipe siano estremamente timidi e non caccino le loro lance, lasciando a Tonton il margine di manovra necessario...


Per far fuori tutto il resto. Congratulazioni! Hai effettivamente vinto! Bello. Proviamo con un livello più alto?


Andiamo col B1. Stavolta gli snipe sono meno timidi e sparano le loro freccette senza economie...


...ma questo non ci impedisce di farli fuori senza problemi. Vinto di nuovo! Bellissimo. Molto più soddisfacente di Squisher & Squasher, no? E lo precede di ben 5 anni. Proviamo con lo skill level C1...


...Apparentemente gli snipe vengono prodotti molto più rapidamete, e questo fa sì che il buon Tonton abbia finalmente la peggio. In realtà non c'è scritto da nessuna parte come funzionano i livelli di difficoltà, ma spulciando su internet, apparentemente funziona così:

A. Nessun'opzione aggiunta, gli snipe sono timidi e lenti a uscire.
H. I proiettili rimbalzano contro i muri del labirinto
J. Vengono aggiunti gli snipe fantasma
M. Toccando i muri del labirinto, Tonton muore
Z. Tutte le cose precedenti e in più gli snipe sono al livello più incazzoso.

Il numero associato al livello di difficoltà aumenta i generatori di snipe (da 3 a 10) e le vite a disposizione (da 5 scendendo fino a 3).

Poco dopo.


Tonton resta con tre vite a disposizione e ancora un generatore da far fuori, con 9 snipe (che diventano rapidamente 10) in giro. Purtroppo una freccia vagante ci toglie la soddisfazione di battere anche questo livello, ma non me ne cruccio troppo, che sto riuscendo a divertirmi con un gioco vecchio quasi quanto me.


Al livello Z, invece, riesco a farmi fuori lanciandomi contro i muri che sono elettrificati. Scopro anche che tenendo premuta la barra spaziatrice, Tonton corre. Bellissimo. L'unica cosa che mi dispiace è che sono completamente incapace di aggiungere la modalità multiplayer. Oh beh, tanto non è che abbia amici con cui giocarci, quindi cui prodest? Prossimo gioco!

È merda? No, è divertente, anzi è molto più divertente di quanto mi ricordassi al tempo. Sarà per l'aneddotica che c'è dietro? No, non direi. È divertente e basta. Non so se avete notato, ma più ci si discosta dal concetto del Pac-Man originale meno è merda. Vorrà dire qualcosa?
Ci rigiocheresti? Se riuscissi a farlo andare in multiplayer e se trovassi qualcuno con cui giocarci, forse.

4 commenti:

  1. Premessa: non sono neanche io un appassionato di Pac-Man. Non mi ha mai attirato come personaggio per quanto il suo successo abbia dato la stura al fenomeno videogioco più di quanto abbia fatto Space Invaders. Di certo - almeno stando alle storie che si narrano - Pac-Man riuscì a coinvolgere una più ampia parte di potenziali consumatori. La struttura a labirinto (i fighi li chiamerebbero maze-game) con Pac-Man divenne un genere che ogni editore e sviluppatore clono’ o modifico’.
    In realtà il genere è nato molto prima e ricordo un gioco di labirinto con una piccola automobile che lo percorreva raccogliendo dei puntini. Ho individuato il suo nome dopo un po’ di ricerche ed è un gioco Sega e il titolo è Head On. Similare e contemporaneo a Pac-Man è un gioco di Namco, Rally-X, con un volantino dalla sensibilità estrema. Oggi mi incarterei mani e piedi.
    Non ho però nulla contro Pac-Man: non lo ritengo il messia dei videogiochi ma nemmeno merda.
    Il mio primo gioco domestico è un maze game ispirato a Pac-Man: Lock’n Chase per Intellivision. Data la cronica penuria di giochi regalati dai miei, questa cartuccia l’ho consumata. Mi ci sono divertito tanto. Insomma il maze-game era divertente se fatto come DioBit comanda e te ne potrei citare a bizzeffe di casi, ma mi limito a qualcuno: Nibbler, Tutankhamon, Mr.Do, Dig Dug.
    Ciò lungamente premesso (ma ormai mi conosci), mi chiedo dove riesci a scovare queste immani zozzerie. Ne fai una ricerca apposta perché a me non è mai capitato di giocarci (questione di culo?).
    Se trovi qualcuno che afferma il contrario, non è nostalgismo, è coprofilia!
    Concludo spezzando una lancia a favore di Pac-Man: di recente l’ex-ministro Calenda (speriamo che “ex” resti a vita) si è lanciato in una censura ai videogiochi di trito rito, utilizzando il desueto termine di “giochi elettronici” (“giUochi” sarebbe stato il Top Score) e ammettendo la sua “incompetenza” in materia poiché ha candidamente ammesso che conosce a malapena Pac-Man.
    Ecco sono dalla parte di Pac-Man solo per il fatto che ha dato la certezza a sto menestrello politico che i videogiochi sono il male assoluto per i giovani virgulti.

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    1. Comincio dalla fine: l'ex ministro già attore nei panni del mediocre Bottini nello sceneggiato televisivo su "Cuore" girato da mammà. A me quell'uscita sul conoscere a malapena pac-man è artefatta e suona esattamente come i Vecchi di Merda del Vecchio Paese che parlano di qualche personaggio televisivo sbagliandone apposta il nome perché dicono di essere superiori a quel livello, quando in realtà sanno vita morte e miracoli della trasmissione in questione. Detto questo, sì, forse sono stato un po' troppo duro dicendo che pacman, concettualmente è merda. Però come regola di base di questo blog mi sono dato un giudizio binario e quindi a volte può essere visto un po' tranchant. Però sì, non mi esalta come maze-game, lo trovo poco divertente e mi "dà" veramente poco. Quindi, è merda. Poi, se consideri che la mia esperienza di Pac-Man è data dai giuochi di cui ho parlato oggi, capisci che il bias verso la merda è molto più forte. Mi sa che inconsciamente ho messo Snipes-Tonton alla fine per lavarmi le mani.

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  2. Grazie per la piccola lezione di storia finale, molto interessante ed apprezzata. Quasi quasi sono tentato a documentarmi per saperne un pochino di piu' (non tanto/solo su Snipes, quanto piu' su quale fosse il primo gioco deathmatch e che aspetto avesse, per motivi storici).

    Guarda un po', PC-Man ce lo avevo anch'io! Non ricordo come fosse atterrato a casa mia, ma ricordo di averci giocato e ricordo la frustrazione di non riuscire a passare di livello. A sapere che c'erano i trucchi e che oltre il secondo livello non c'era nulla mi avrebbe risparmiato un bel po' di traumi.

    Comunque son d'accordo, Pac-man, e forse anche Tetris e Space Invaders, sono tra i giochi piu' clonati o con piu' fork in assoluto. Aggiungerei anche che un altro clone prestigioso era Ms-PacMan (identico a pac-man ma in versione femminile, ovvero con un nastrino rosa in testa) che credo abbia ispirato alcuni spin-off nonostante fosse uno spin-off a sua volta. Lo si poteva trovare (pacman in generale) perfino su Windows 3.1. Ho aggiunto questi dettagli giusto per mantenere il livello di pignoleria dei miei commenti entro standard accettabili, apprezzo comunque lo sforzo autopunitivo che hai fatto per mettere insieme il post (anche se, secondo me, giochi tipo lemmings o worms tendono a polarizzare la critica verso estremi molto di piu').

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    1. Citando Windows 3.1 mi hai fatto venire in mente che avevo un clone di Pac-Man pure per quello, e che ho dimenticato di includere. Si chiamava "CHOMP" e anche quello era abbastanza uguale all'originale, ma girava in una finestrella minuscola e non ridimensionabile. Se trovo altri 4 cloni faccio il seguito dell'articolo, ma sinceramente vorrei pensarci su, visto che dopo la pubblicazione del post mi sono trovato con l'epididimite.

      Per quanto riguarda PC-Man, forse intendi dire CD-Man: quello è veramente irritante. Poi è uscita una versione completa, con una specie di uomo marshmmellow al posto del simil-Pacman: però era a pagamento e mi chiedo chi abbia cacciato dei soldi per comprarsi quella roba.

      Grazie del commento e non preoccuparti della pignoleria, qui è sempre ben accetta nei limiti della decenza e della buona educazione.

      PS: Non nominarmi Lemmings, ho ferito molti sentimenti scrivendone.

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Sicuro di aver letto bene il post? Prima di postare, rileggi.

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