lunedì 30 settembre 2019

Budokan - The Martial Spirit

Ah, le arti marziali.Quasi tutti noi figli degli anni 80 ne abbiamo praticata una. Già diverse volte l'ho detto, e d'altra parte con il Giappone seconda potenza mondiale dal punto di vista economico era inevitabile che ci sentissimo tutti attratti verso quel paese di pervertiti senzadio che producevano gli orridi mostri* che infestavano il palinsesto televisivo della TV dei ragazzi. 

*"Orridi Mostri" era una definizione squisitamente estetica volta a criticare l'aspetto grottesco dei personaggi degli anime, non la loro violenza. Sono nato nell'82, non nel '73.

Ah, ma chi sto prendendo per il culo, a noialtri ci esaltava l'idea di tirarci delle sberle. E stranamente in famiglia erano pure d'accordo perché la mia totale sedentarietà aveva suscitato qualche preoccupazione, visto che la mia totale "imbranatisia" richiedeva di sfidare il grande spauracchio, il sudore, in modo da rendere il fanciullo meno incantato. Così, viste le prime istanze di nonnismo/bullismo, avrei saputo difendermi, e nel frattempo imparare a muovermi non come se fossi un totale imbecille. Certo, per la seconda parte sarebbe bastato smetterla di dire "stai fermo che sudi!" ogni volta che superavo i 4 km/h, ma oh.

"Me, aiò più pòra dal sudaur che dal dièval" - mia nonna

Insomma, un po' per questo e un po' per la parte in cui non ci si fa troppo male (come ad esempio nel karate) che mi fecero fare judo. 

lunedì 23 settembre 2019

Macadam Bumper

A volte, nella vita, ci sono certi dubbi che ti restano addosso per anni. Prima della mia vita da PCIBMcompatibilista, c'era un gioco "educativo" per il mio vecchio Olivetti PC 128s in cui ero arrivato alla fine e mancava giusto di inserire una parola chiave per vincere. E Per quanto mi ci sforzassi, la parola chiave non compariva, nonostante i suoi pezzi fossero comparsi durante il gioco. Ma per capire quale fosse la parola ci ho messo almeno 15 anni e ci sono arrivato per caso. Ovviamente il problema è stato cercare di ritrovare quel gioco (emulato, ovviamente) e mettere quella cazzo di parola d'ordine. Risultato: grandissima delusione. Certi misteri è meglio che restino tali. Il gioco di oggi, ad esempio, è legato ad un eterno mistero irrisolto: che cazzo c'entra il flipper con la pavimentazione stradale?

Vecchio Paese, via A. (incrocio con via B.)
Non che quando mi fu passato questo gioco sapessi che il macadàm con l'accento sull'ultima "A" è un processo per fare strade che prevede la mescolanza di massicciata e collante (acqua, bitume o asfalto) e che spesso e volentieri in caso di pioggia diventa una specie di palude. Però "macadam" è una bella parola, suona bene ed è quasi palindroma, all'incontrario si legge "Madacam" che è fonesteticamente gratificante, secondo me.


lunedì 16 settembre 2019

Time Commando (Seconda Parte)

Nella scorsa puntata del blog dell'Ex Videogiocatore! 

Viaggi nel tempo!

Realtà Virtuale!
 
Sfigati eternamente astinenti che tramano vendetta contro chi ha successo nei rapporti umani
Esperti di geopolitica!


Ammonizione per simulazione!
 Ed ora, la conclusione!

lunedì 9 settembre 2019

Time Commando (Prima Parte)

Un classico topos del nerdismo è quello in cui si rimpiange il fatto di essere nati nel secolo sbagliato. Ne ho già parlato a proposito della preistoria e del medioevo(incluse versioni fantasiose), e fondamentalmente, applicando il buon vecchio rasoio di Ockham, possiamo attribuire questa malinconia generalizzata alla FOHMO (Fear of Having Missed Out) nei confronti di un periodo storico in cui ottenere il coito, se eri un maschietto eterosessuale socialmente disabile (come gran parte dei nerd con velleità reazionarie di cui abbiamo parlato la scorsa settimana) era estremamente più facile di adesso: bastava essere maschi, non aver fatto voto di castità e con un colpo di mazza o la promessa di un mensile di mantenimento via che si trovava da far bene. Eh, erano altri tempi! E purtroppo non esistono modi per tornare indietro, checché nella finzione letteraria, cinematografica e fumettistica sia estremamente facile.

D'altra parte non esistono prove che Topolino abbia 
mai avuto rapporti sessuali nel presente con Minni

Si insomma, stiamo parlando di quella roba chiamata "bovarismo", concetto ideato da Jules de Gaultier ispirandosi alla Madame Bovary di Flaubert, che sta a dire "la facoltà dell'uomo di concepirsi diverso da ciò che è". 

lunedì 2 settembre 2019

Destruction Derby

È diritto di ogni bambino spaccare i suoi giocattoli. Può non piacere, né a lui né ai genitori, può fare incavolare certi genitori che vedono i giocattoli come un investimento, farà sicuramente incazzare come iene certi genitori che vedono i figli stessi come un investimento (spaccare i giocattoli è visto come qualcosa che poco si addice ai cosiddetti "alto potenziale"), ma spaccare le cose per vedere come sono fatte dentro, o per vedere cosa succede è necessario. È necessario perché il bambino, tramite il gioco, scopra come è fatto il mondo in quella che in informatica viene chiamata modalità "sandbox".

Testiamo i limiti delle cose in un sottoinsieme del mondo relativamente sicuro, e scopriamo che lanciando una macchinina contro il muro la macchinina si spacca. Certo, se si ammacca pure il muro l'incazzatura genitoriale ci può stare, ma nemmeno si può pretendere che un bimbo stia esattamente fermo, a non toccare niente. C'è chi ci prova al giorno d'oggi dandogli un tablet, e magari per un po' funziona. Un tempo si usava la televisione, e prima ancora suppongo si usassero i libri: per un Leopardi diventato famoso quanti reclusi sui libri che non sono assurti agli onori della storia della letteratura ci sono? A mia moglie, ad esempio, viene in mente un suo professore universitario. 

Atelier culturale
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