lunedì 29 maggio 2017

Megarace

Cosa succede quando un balzo in avanti della tecnologia ci consente di fare cose che un tempo credevamo inimmaginabili? È presto detto, usiamo questa tecnologia per fare cazzate inutili. Oppure porno. Prendete internet: avrebbe dovuto essere la rivoluzione della conoscenza, promuovere la pace mediante l'interconnessione globale dei pensieri e degli spiriti. È diventata quasi subito un deposito di porno. Poi c'era chi con internet voleva farci i soldi veri, e l'ha trasformata in una fossa biologica piena di odio, dicendo che voleva rendere il mondo un posto migliore. E in tutto questo, il rapporto tra le cazzate inutili e le cose che ci rendono davvero la vita migliore pende drammaticamente verso le cazzate inutili.
Prendete la robotica, che tanto spaventa i guru tecnologici al punto da immaginare di tassare i robot: io penso che il principale utilizzo dei robot, una volta divenuti mainstream, sarà per costruire repliche perfette di partner sessuali da dare agli elementi "problematici" della società. E sapete quanti guai verranno risolti così? Tanti. Ma nel frattempo avremo una serie infinita di nuovi problemi, di nuove regole a cui pensare, di nuove questioni filosofiche, ma soprattutto, avremo un sacco di nuove cazzate inutili.

Oggi ci occupiamo dell'invenzione del CD-ROM. Alla fine degli anni 80, avvenne questo dialogo tra la Sony e la Philips, che vi riporto in una ricostruzione non fedele al 100% alla realtà.

Sony: "Oh bella fillo, cioè ci hai presente tipo il compacdisc, quel coso lucido e tondo che ci tieni la musica?"
Philips: "Oh bella vez ma di sù bein, dimmi mò se non lo so, visto che l'ho inventato io cioè vez oh cioè sì che ci ho presente vez" 
Sony: "Allora cioè fillo ma io tipo sboccio e la butto lì ma tipo che se usiamo il CD per metterci dentro i dati così anziché il dischetto quadrato lo facciamo tondo?"
Philips (dopo averci pensato qualche minuto) :"Ohi bein, Soni ma lo sai che ci sta dentro un totale? Ma lo sai che ne sai a tronchi? Bella lì troppo sborone, cioè, tondo oh facciamolo dai oh". 

Il resto è storia.

giovedì 25 maggio 2017

Speciale infrasettimanale - Hexxagon 1 & 2

Una sera, l'ex videogiocatore e sua moglie tornano a casa dal lavoro così stanchi e così smaronati che non hanno voglia di fare assolutamente niente. Ma proprio niente. Ma proprio che pure alzarsi dal divano risulta una fatica bestia. Insomma, un caso da manuale di tavò. Persino il giovane ex videogiocatore junior, dalla pancia della mamma, tira svogliatamente qualche calcio, ma proprio perché il CCNL "Nascituro" lo prevede, ma niente di più. Troppo tardi per guardare film, troppo faticoso imbarcarsi nella visione di un telefilm. A un certo punto, l'ex videogiocatore ha un'idea.

lunedì 22 maggio 2017

Fables and Fiends book 1 - The Legend of Kyrandia

Uno dei grandi dilemmi dell'informatica è la titolazione dei prodotti. L'informatico è notoriamente una creatura senza fantasia, e quando c'è da dare il nome a un progetto, a un software, a qualsiasi cosa, il cervello gli va in palla e tira fuori qualcosa di orribilmente stupido o banale. Sia nel pubblico che nel privato, il numero di progetti chiamati "Prometeo" è inquietante. Credo che tutto questo sia dovuto alla stupida teoria sulla suddivisione del cervello in emisfero sinistro, razionale, ed emisfero destro, creativo. 

Questo fa sì che una persona dedita ad un lavoro come l'informatico, in cui ci si aspetta che la razionalità la faccia da padrona, sia fortemente imbarazzata a mettere in mostra un lato creativo che porta via benzina al lato razionale.
Poi, in controtendenza, ci sono gli ingegneri, che devono per forza cercare di mettere in mostra un lato creativo. Non ho mai conosciuto un ingegnere che non si definisse "ingegnere atipico". L'obiettivo di questo comportamento è quello di fare meno schifo alle femmine. 

Poi ci sono i videogiochi, che pur essendo opera di creatività, non sfuggono al problema della nomenclatura. Esempio eloquente è il gioco di oggi: Fables&Fiends era il titolo della serie, o è il sottotitolo del primo gioco? In epoche successive all'anno di uscita di questo gioco ho diffidato della proliferazione dei sottotitoli (Uno su tutti: Star Wars: Dark Forces 3: Jedi Knight 2: Jedi Outcast, ma in quegli anni ero già un ex videogiocatore).

Nel caso del gioco di oggi, "Legend of Kyrandia" è diventato il nome della serie solo con il secondo gioco della serie, ma al momento dell'uscita del gioco c'era un po' di confusione. 

L'importante è che non ci fosse confusione
sul fatto che questo gioco con King's Quest non c'entra niente.

lunedì 15 maggio 2017

Space Crusade

La prima volta che me ne andai dal Vecchio Paese, mi trasferii in un paese nordico. Un posto ritenuto molto civilizzato da noi mediterranei, ma con magagne belle grosse. Delle tante cose che ricordo, mi sovviene questa uscita da parte di uno dei miei coinquilini. "Certo che vi invidio, a voialtri cattolici" mi disse. 
Quando qualcuno dal nulla inizia a parlare di politica o religione, mi metto sempre sul chi vive. Non tanto perché prevedo conflitti, quanto per il fatto che seguirà un lungo flusso di coscienza pieno di opinioni e pareri non richiesti.

"Invidio voi cattolici - proseguì il tizio a dispetto della mia thanatosi - per la vostra mentalità molto For the emperor!".

"Ah" risposi io "ma non ti credere, in realtà la situazione è più complessa di così."

"Voi cattolici siete gli Space Marines del cristianesimo".

Qualche tempo dopo smettemmo di parlarci. Ma quel parallelo mi è rimasto impresso, prima di tutto perché trasudava sfiga da ogni poro. Inoltre perché mi facevo un po' schifo da solo per il fatto che riuscivo a cogliere la citazione.

La citazione.

lunedì 8 maggio 2017

Stunts

Noto fuori dagli USA come 4D Sports Driving, perché tra Stunt Car Racer, Stunt Driver, S.T.U.N. runner, magari uno fa confusione. (Non parliamo poi di Hard Drivin' e del seguito Race Drivin' che erano dello stesso genere). La versione del gioco che avevo io era però quella americana, che si  chiamava Stunts, quindi questa recensisco, tié.

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