lunedì 30 novembre 2020

Rise of the Triad

Voi lo sapete cos'è un'ucronia, giusto? È un modo molto autocompiaciuto per definire il racconto di una storia andata in maniera differente dalla realtà. In genere è una valvola di sfogo, quasi una copertina di sicurezza, per tutti coloro che non hanno mai accettato che la storia è andata in un certo qual modo piuttosto che in un altro. In effetti, gran parte della fiction di genere ucronico uscita negli Stati Uniti, immagina molto originalmente che cosa sarebbe accaduto se gli Stati Confederati (i sudisti, insomma) avessero vinto la guerra di secessione. 


Che poi si potrebbe opinare che la guerra l'hanno sì persa sul campo, ma nel lungo termine alla fine l'ideologia confederata si è talmente infilata nelle strutture di governo statunitense che è come se la guerra l'avessero vinta. Dunque la vera ucronia sarebbe "Come sarebbe l'America se i sudisti avessero perso la guerra di secessione ma se ne fossero fatti una ragione?"

Da questo lato dell'Atlantico, invece, la storia alternativa più in voga è "che cosa sarebbe successo se l'Asse se avesse vinto la Seconda Guerra Mondiale?" Oppure la scontatissima variante italiana, che c'è cascato pure Enrico Brizzi (non era male il primo romanzo della serie, però). Arguta astrazione o fantasia masturbatoria di superficialoni che imparano la storia a scuola fino alla prima guerra mondiale perché hanno speso troppo tempo a non imparare a memoria le date della Dieta di Magonza e della Lega di Smalcalda e che fanno uso non perculatorio della parola "geopolitica"? Boh!

giovedì 26 novembre 2020

Prospettive artistiche nella rappresentazione della tassonomia di un filesystem - TREE.COM

Ho parlato più volte in questa sede della cosiddetta fallacia dei costi sommersi. Che è, come ben sapete, quel bias cognitivo per cui se spendete tanti soldi per qualcosa, ne vedete di meno i difetti. Oppure (sto molto semplificando, abbiate pazienza) se compro un videogioco, e questo videogioco a dispetto delle lodi tessute dalla stampa di settore si rivela essere merda, magari al giorno d'oggi questa cosa si sente di meno perché ai videogiochi di li ottiene online, tra Steam e simili...

divertente come il patron di una piattaforma che si chiama "vapore" abbia l'aspetto stiracchiato di una mongolfiera piena d'aria calda (e lo so che Newell ora è dimagrito e ha la barba, grazie)

...ma una volta, quando avevi un oggetto fisico che era proprio "tuo", potevi toccarlo, gli avevi dato soldi (o avevi implorato qualcun altro affinché tirasse fuori i suoi soldi). Insomma, con la presenza fisica del pacchettone tra le tue mani, scattava in testa 'sta fregatura per cui tu dicevi nel tuo cranio: "sì, magari è merda. Ma questa è la mia merda, quindi me lo faccio piacere."

lunedì 23 novembre 2020

Aces of the Pacific

Evviva amici! È di nuovo tempo di simulatori di volo! Lo sapete, no? Per un certo periodo i simulatori di volo sono stati il mio genere di giochi preferito; simulatori di volo della seconda guerra mondiale in particolare. Nella mia costante ricerca di approvazione, avevo questa convinzione che finalmente avrei avuto un ascolto più attivo del semplice "eeeeeeh mo st'i brèèv" (eh, ma quanto sei bravo!) da parte dei VdM che mi circondavano, vivendo anche solo virtualmente quella guerra che ha dato un senso alla loro infanzia, che ah! Voi giovani trovate trutto pronto, e quanto si stava bene quando c'era la miseria, e quella bella sensazione di adrenalina dell'andare a dormire senza sapere se domani saremo ancora qui! E sarà una rappresaglia, un bombardamento o la fame?

E allora, vivendo pure io la mia guerra simulata, magari raggiungerò la felicità che i VdM avevano nel 1945, senza però rendermi conto che nonostante tutto già nel 1992 il livello di umore era profondamente sotto le scarpe: un'eterna lamentela. Come si faceva a riconciliare il concetto che con la miseria si stesse tutti meglio con tutti gli auguri di disgrazie varie inviati a Giuliano Amato per il 6 permille prelevato dai conti in banca? 

Specchio riflesso, asino fesso
Boh! Archiviamo tutto sotto dissonanza cognitiva. E si sa, Festinger ci ricorda sempre che la dissonanza cognitiva è un'arma estremamente forte.

lunedì 16 novembre 2020

Litil Divil

Esistono momenti nella vita in cui ci si trova davanti a delle scelte importantissime, e spesso succede che in questi momenti ci si trovi completamente impreparati si faccia la scelta con criteri non propriamente razionali, un po' così come capita, senza stare troppo a pensare, e soprattutto senza infognarsi in tutte le analisi costi-benefici possibili immaginabili. Vi ci vedreste voialtri a fare, ogni volta che dovete prendere una decisione, un diagramma SWOT di ogni possibile scenario che si potrebbe dipanare?


La prossima volta che mi viene chiesto al lavoro rispondo così.

A meno che non siate top manager in qualsiasi organizzazione il che significa che avete paura anche della vostra ombra, e in quel caso spendete milioni in assessment da parte di Gartner. Ma fortunatamente la maggior parte di noi è un essere umano funzionante e non un CEO o un dirigente, e le scelte le fa con una componente di pancia non indifferente. Il che è anche una cosa, se vogliamo, rinfrescante.

lunedì 9 novembre 2020

Traffic Department 2192

Si è parlato, in questa sede, di Lara Croft. Abbiamo menzionato, su questi pixel, per quanto rapidamente, il personaggio di Jill of the Jungle. Abbiamo lanciato una reprimenda sui preconcetti che il videogioco ha insinuato a noi maschietti a proposito delle ragazze. Abbiamo persino esplorato le caratteristiche della donna ideale secondo i segaioli del Sol Levante, nonché secondo Ivan Venturi. Insomma, siamo di nuovo qui a parlare di una cosa che è più difficile da fare della maionese con le fruste a mano senza che impazzisca: un personaggio femminile forte e assertivo che possa essere protagonista di un film d'azione senza necessariamente essere la Damsel in Distress né fare sforzi eccessivi per scimmiottare il concentrato di testosterone che è il suo equivalente maschile. Difficile, ma non impossibile, ovviamente. Una Sigourney Weaver su Alien o una Linda Hamilton negli unici due Terminator decenti rendono tutto più fico, mentre nei videogiochi, in cui gli autori spesso e volentieri non hanno mai avuto interazioni con donne vere, la domanda che sorge spontanea è sempre la stessa:

La domanda giusta è "Che cos'è "che cos'è una pugnetta?" "

Avrete anche notato, a proposito di protagoniste donna dei videogiochi, che mi rifiuto sistematicamente di portare a esempio Samus Aran di Metroid. Grazie dell'osservazione!

lunedì 2 novembre 2020

The Elder Scrolls - Daggerfall

Togliamoci subito il dente e diciamocelo: il primo episodio della serie i The Elder Scrolls, Arena, da noi non se lo è cacato quasi nessuno. Sì, è stato pubblicato anche in Italia, e sono certo che ora arriverà qualcuno che, inebriato dall'odore delle proprie scorregge fino all'estasi, puntualizzerà "MA VERAMENTE IO HO L'EDIZIONE ORIGINALE SU FLOPPY DEL 1994 ANCORA INCELLOFANATA CARO EX VIDEOGIOCATORE ED ORA SCUSAMI CHE VADO A FARMI TOGLIERE DUE COSTOLE *SLURP*". Che vi devo dire? Bravi. Sarà che nel 94 stavo iniziando a entrare in un periodo di pausa dai videogiochi che sarebbe terminato un paio d'anni più tardi, e sarà anche che ne avevo ignorato bellamente la recensione sulla fecale rivista di settore che si atteggiava a "quella seria". Sto parlando di K, ovviamente, che recensì Arena nel numero 60 (Aprile 1994) e il redattore (tale Emanuele Sabetta) liquida Arena con un misero 750/1000, che se un sette e mezzo a scuola era un voto dignitosissimo, nelle fecali riviste di settore tutto ciò che sta sotto l'80% è minus quam merdam.

la grossa farsa è la credibilità che vi davamo
Ora possiamo tutti dire che il primo The Elder Scrolls fosse frutto di un processo creativo molto alla cazzo di cane, ma definire una roba del 1994 che per la prima volta ricreava un intero continente su qualche floppy disk "farsa" mi pare un più un voler difendere i "grossi" a scapito degli "emergenti" per mantenere una supremazia dei soliti noti, quelli che sono definiti con pomposità i "giochi parametro". 

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