lunedì 28 ottobre 2019

Jazz Jackrabbit

Si offende qualcuno se dico una cosa sgradevole? No, vabbè, domanda inutile, che tanto ho un bacino d'utenza talmente ridotto (ridotto a coloro che hanno l'oncia di cervello necessaria a sopportare la lunghezza dei miei articoi) che gli occasionali sciocchini pronti a offendersi per cose poco serie scritte qua sopra non fanno certo massa critica, e se ci fosse qualcuno tra voi che si offenderà, beh, che volete che vi dica, non ve l'ha ordinato il medico di leggermi. Insomma, la roba sgradevole che volevo dire è...uhm...ecco...cazzarola, non me la ricordo più. Il fatto è che sono incredibilmente stanco di 'sti giorni e perdo pezzi di memoria, quindi ora provo a fare quella roba che mi diceva mia nonna che dovevo fare quando dimenticavo qualcosa, "FARE MENTE LOCALE" che non ho mai capito che cazzo voglia dire, ma oh, proviamo.

Cuncientrament'
Eh no niente. Penso fosse una roba sul fatto che mi sono rotto i coglioni di ripetere sempre la stessa cosa che i personal computer (8 o 16 bit) a differenza delle console non avevano una singola mascotte, ma non sono sicuro fosse quella. Forse il fatto che ho trovato dementi le polemiche sull'aspetto di Sonic nel trailer dell'omonimo film, e ancora più demente il fatto che la casa di produzione ne abbia cambiato l'aspetto in seguito alle frignate dei falliti su twitter e nella claque che sono le sezioni commenti dei blog di certi influencer del nerdismo? Sarà che cedrtuni di questi influencer del nerdismo li ritengo utili al buon funzionamento del corpus della società come è utile al corpo umano un ano situato sulla punta del gomito? Forse! Non so. Sta di fatto che oggi siamo di fronte all'ennesimo tentativo di fare un gioco da console a 16 bit per PC IBM-Compatibile. Ma oramai è il 1994, il tempo delle console a 16 bit è ormai tramontato, in quello stesso anno in Giappone emergeva la Playstation. In Italia l'escrementizia stampa di settore puntava tutto sul 3DO e sul Philips CD-I, mentre del futuro ammazzamercato della Sony l'unica domanda che ci si poneva, credendo pure di essere simpatici, era "ma si dirà IL PLEISTESCION o LA PLEISTESCION?" Un mio amico di origini romane risolse il dilemma usando "er piesseicchese", ma questa è un'altra storia.

giovedì 24 ottobre 2019

Ritorno all'Isola Virtuale - Il finale di In Vacanza con Sylvia

Alcuni mesi fa, sul blog dell'ex Videogiocatore, ho impugnato il telefono quantistico e ho telefonato allo sfigatissimo me stesso in una data non ben definita tra il 1997 e il 1999. Avrei potuto dire al me stesso un sacco di cose che gli avrebbero cambiato la vita. Cavolo, avrei potuto persino dargli i numeri del superenalotto e fargli vincere un sacco di soldi, ma non sarebbe stato giusto. Avrei potuto proporre un rimedio contro la sfiga che avvolgeva il me stesso di fine anni 90 e dare una svolta alla mia adolescenza rendendola qualcosa da rimpiangere ora che ho 37 anni. Invece no! Quello che abbiamo fatto assieme è stato giocare a un marchettone fatto da Ivan Venturi per la fecalissima rivista di settore K nella sua incarnazione dopo la partenza di Riccardo Albini, quando la rivista faceva stracagare e cercava di mettere una donna finta a rispondere alla posta. Insomma, un costrutto multidimensionale di sfiga. Allora, vi ricordate quando ciò è stato fatto? Era fine aprile 2019. Tenete, potete ripassare andando su questo link. Click! Fatto?

Un secondo che rileggo pure io.
Molto bene. L'articolo ha avuto un gran successo, anche perché a parte lo stesso Venturi nessuno ha scritto di "In Vacanza con Sylvia".

lunedì 21 ottobre 2019

Maniac Mansion (Seconda Parte)

Nella precedente puntata di Maniac Mansion!

Nostalgia (Sniff, sniff) !


Lucasfilm (Sniff, sniff) !


BDSM (Sniff, sniff) !
Ed ora, la conclusione (sniff sniff) !

lunedì 14 ottobre 2019

Maniac Mansion (Prima Parte)

Quando un impiegatucolo della Lucasfilm venuto dall'Oregon, Ron Gilbert, disse a se stesso che i videogiochi adventure in cui si doveva scrivere una roba con il parser facevano cagare, creò un giochino adventure senza parser e coi verbi, e per programmarlo creò un derivato del BASIC chiamato SCUMM - Script Utility for Maniac Mansion. Da lì è partito tutta una serie di giochi adventure per cui la celebrazione è praticamente unanime. Con l'unica eccezione di un tizio che scrisse alla fecale rivista di settore K sul fatto che lui continuava a preferire le avventure della Magnetic Scrolls, non ho evidenza di qualcuno che dicesse che a lui le avventure della Lucasarts facevano cagare e che Ron Gilbert fosse meno di Dio in terra. Mi chiedo anche se questa reverenza collettiva nei confronti del personaggio non sia in qualche modo collegata alla spocchia e all'arroganza che trasudano da quello che scrive. Sicuramente la venerazione ha portato all'arroganza, ma può essere vero anche il contrario, una specie di Sindrome di Stoccolma da parte del nerd che idolatra il creativo.

"Molto appropriato, ogni cosa è merda di mucca, me escluso s'intende"
Beh no, ok, sto esagerando. Già vi ho parlato in occasione di un articolo su un'avventura testuale del fatto che le persone di cui ho evidenza che schifavano le avventure Lucas erano più di una: erano due.

lunedì 7 ottobre 2019

Legend

Nel 1992 è uscito quello che per me è il videogioco più bello di sempre. Anche per un mio amico questa affermazione è corretta, solo che il videogioco più bello di sempre per lui sia quello di oggi. Non so se gli abbia cambiato la vita, non so se nel frattempo (in realtà ci siamo un po' persi di vista) si sia trovato qualche altro gioco top, ma il tempo che ci aveva speso sopra era decisamente indicativo di quanto gli piacesse. Io questo gioco lo associo a quando al Vecchio Paese vennero a trovarci i nostri "Pen-Pals", dei nostri coetanei di un Vecchio Paese dello stato di New York con cui ci scambiavamo delle letterine, rigorosamente in inglese. 

Vecchio Paese, American Style
A un certo punto, il nostro maestro ebbe una delle sue uscite a metà tra l'autarchico e l'autoritario e disse "Ora basta! Se ci sbattiamo noi per scrivere a questi ignoranti senzadio nella loro lingua, che facciano loro lo sforzo di parlare la gloriosa italica lingua!" E quando ricevemmo i loro patetici tentativi di scrivere in italiano e decidemmo che forse era meglio sbattersi e imparare un po' l'inglese.

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