lunedì 20 luglio 2020

Leisure Suit Larry 3: Passionate Patti in Pursuit of the Pulsating Pectorals! (Seconda Parte)


Nella precedente puntata del blog dell'Ex Videogiocatore!

Caraibi!

Comicità!

Coito!


 ...ed ora, la conclusione!


 Cari amici! Bentornati a questa disamina sul riciclo delle avventure erotiche di Larry Laffer, che dopo il mezzo fiasco del secondo episodio (secondo me, almeno: le patetiche riviste di settore lo incensarono pur essendo pieno di falle logiche ovunque) torna agli istinti primordiali, e cioè di accoppiarsi con qualsiasi cosa si muova. Anche se...




 ...ah ah ah! Ho fatto il clickbait. Siamo tutti d'accordo che i titoli acchiappaclick fanno schifo alla merda, no? Dicevamo, praticamente Al Lowe si è preso a cuore la critica del fatto che, come cantava Venditti andando a travoni sulla Nomentana, "non c'è sesso senza amore", e quindi sì, copulare con tutto ciò che si muove, ma investire nello sviluppo artistico, nelle storie valide, nei sentimenti. La gente ha dimenticato che il cervello è la più vasta zona erogena. Quindi, adesso vi faccio lo spoilerone: Pronti? Non leggete oltre se non volete rovinarvi la sorpresa, eh! Anzi, facciamo così: delimitiamo lo spoiler tra due tecnologicamente avanzate gif animate di Andreotti, così sapete dove NON leggere.

I 5 minuti meglio spesi di oggi
 
Ecco. a circa metà del gioco, la titolare Passionate Patti non solo occupa la scena come "love interest" del buon vecchio Larry, ma diventa persino (oooh!) la protagonista! Infatti, il gioco fu reclamizzato come il primo gioco che veniva con un cambio di sesso agratis incluso nel prezzo. Praticamente, sembra che ce ne sia tra i due, ma improvvisamente Larry sparisce per cause più o meno di forza maggiore (ma senza dubbio correlate al fatto che Noontonyt brulica di harleyiste cannibali lesbiche che campano come riparatrici di slot machine) e tocca a Patti andare a salvare, in una forma di gioco adventure più convenzionale, quello che è diventato l'uomo della sua vita, in un tripudio di romanticismo più legnoso ed impacciato del vostro Ex Videogiocatore e di sua moglie quando hanno ballato il valzer il giorno del loro matrimonio.

Molto stile "tarda Simulmondo" questa animazione.
Se ne deduce che Al Lowe è molto hegeliano nel pensiero. Da un lato abbiamo la prima metà che riprende il primo Larry, ovvero:
  • Tesi: l'obiettivo è quello di scopare tutto ciò che respira (o al massimo che è ancora vagamente caldo!) 
  • Antitesi: in realtà il giocatore di adventure dovrebbe avere una vocazione superiore alla gratificazione immediata dello schizzetto, dunque ci vuole la storia d'amore degna delle migliori favole!
  • Sintesi: Per la prima metà del gioco (col protagonista maschio) si chiava, nella seconda metà (con la protagonista femmina) si insegue il grande sogno!
Che più che pensiero hegeliano, e a me Hegel fa stracagare (ciao Uriel!) a me pare più una gran paraculata degna della politica dei due forni inventata dal Divo Giulio recentemente copiata in maniera goffa e impedita da qualche suo emulo evidentemente non all'altezza. Bah! Eravamo rimasti che avevamo dato una mazzetta al maitre'd per sgattaiolare negli ultimi posti rimasti disponibili per vedere lo spettacolo di cabaret. Abbiamo visto le donnine danzanti, ma si sa, il bello deve ancora venire, con tutti i doppi sensi che si possono estrapolare da quest'ultima frase fatta.


Di certo la presunta bella sale sul tavolo. Miss Cherri Tart, un nome che è tutto un programma. Nel senso che può voler dire "Crostata di ciliege" (che immagine dolce!) ma anche Cherri la zoccola (che immagine arapante!) Che vi devo dire! Al Lowe ama dare nomi surreali alle ragazze da conquistare. Che sa da un lato può sembrare un'oggettificazione dei personaggi femminili, dall'altro lato questa riduzione a stereotipo estremo può essere tradotta come "sì, lo sappiamo, non ci stiamo prendendo troppo sul serio, non fatelo nemmeno voi giocatori". Almeno, io la vedo così. Il fatto è che è tutto talmente caricaturale che chi si offende mi pare principalmente un cacciatore di attenzione social, o un disgustoso redattore di fecale stampa di settore online. Comunque, in malafede. Poi, posso capire che questo tipo di umorismo non faccia ridere, eh, per carità, avete tutto il diritto per ridere di quel cacchio che vi pare! Ci sono certe cose che mi fanno venire la ridarola che sono talmente stupide che quando mia moglie mi chiede perché rido mi invento qualche scusa. Lo so, vergognandomi così smentisco quello che ho scritto sopra. Però, insomma, sticazzi, ecco. La cosa che Al riesce a fare con un materiale potenzialmente esplosivo (dal punto di vista delle offese) è trasformarlo in qualcosa di così naïf da renderlo comunque gradevole. Anche quando, come in questo caso, ci si sforza eccessivamente di far ridere. Ok! Fine del pippone. 

Cherri si è messa a ballare, piuttosto male, ma mica importa. Siamo in vacanza, la fallacia dei costi sommersi è altisssima, tant'è che se persone insospettabili partecipano alle attività degli animatori quando sono nei villaggi turistici, ci sta che uno spettatore lanci delle banconote a Cherri per mostrare il suo apprezzamento.


Vabbè, fine dello spettacolo. Siamo tornati nella lobby, e bighelloniamo attorno all'entrata, finché una brunetta ben fisicata e vestita solo di un accappatoio (ma i colori della EGA lo fanno sembrare un abito da sera), va a telefonare. Che si fa? Le si rompe le palle, ovviamente! Culo vuole che la ragazza in questione sia la sovramenzionata crostatina di ciliegia. Cherri Ta...


...AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHH  MARONN' CHE MOSTRO! Eh beh, vedete, io che trovavo inquietanti le narici a dilatazione variabile di Tawni, ecco questa strana creatura così piena di botox da fare uno sforzo sovrumano (paragonabile allo sforzo di Al nel far ridere in questo episodio) quando sorride. Beh, vedete che tutto ha una certa coerenza, no? Insomma, altra ragazza, altro do ut des: che vuoi dalla vita, Cherri?

"Voglio ritirarmi dallo Show Business, andare a vivere in campagna...

Prevedibile (aaaahaaaah aaaahaahh)

...e coltivare ortaggi bio nella mia casetta." Ah, se solo avessimo un po' di terra da donare a Cherri! Beh, indovinate un po', ce l'abbiamo! È scritto nel manuale che la legge dell'isola permette al marito, in caso di divorzio, di tenersi la terra portata in dote dalla moglie! È o non è conveniente? Dunque "Give Land" a Cherri anche se non abbiamo terra nell'inventario! Questo fa sì che chiaramente Cherri sia strafelice, ma mica basta. Dobbiamo pure ottenere l'atto di proprietà!



Per fortuna, sull'isola c'è pure uno studio di avvocati, Dewey Cheatem & Howe. Anche qui, è un gioco di parole piuttosto noto: "Do we cheat'em? And how!" che può essere tradotto con "Li inculiamo? Hai voglia!" Larry attacca bottone a Roger, un segretario munito di mullet estremamente accattivante, e chiediamo le carte del divorzio con incluso il terreno in mezzo alla foresta. Purtroppo i signori Howe e Dewey sono impegnati, ma l'avv.ta Suzi Cheatem è a disposizione (to cheat, guarda caso, olre che truffare vuol dire "cornificare". Un calembour su più livelli).


E guarda caso, Suzi è estremamente gnocca (per gli standard EGA del gioco). Anche lei, come Tawni, fa quel numero stranissimo con il naso. Sarà mica che tira di coca? Ah, beh, certo che lo fa, insomma, è una rampante avvocatessa dei tardi anni 80 che esercita in un'isola-resort superlusso! Importa? No, certo che no: quello di cui ci importa sono le carte del divorzio e l'atto di proprietà del terreno...


...che prontamente arriva. Le carte del divorzio richiedono più lavoro, e bisognerà tornare da Suzi, che ai nuovi clienti si offre gratis (ehm) per la prima sessione, poi vuole un onorario di 500 dollari a botta. 500 dollari che non abbiamo! Ma sentite, questo è un problema che affronteremo quando sarà ora. Adesso rifiliamo a Cherri l'atto di proprietà del terreno, e lei ovviamente ci si concede perché la visione del mondo che ci danno i videogiochi è totalmente transazionale, io ti do una cosa, tu me ne dai un'altra, che può persino essere il coito. Di certo, in questa perversa idea, il modo in cui si è trattati (spesso e volentieri quantificato numericamente) è condizionato alle azioni e ai favori che si fanno. Ecco, a questa visione del mondo, un po' per il troppo attaccamento ai videogiochi, ma soprattutto a causa di un ambiente infantile che mi dipingeva gli "altri" come mossi esclusivamente da secondi fini, io ci ho creduto per un sacco di tempo. A volte ci credo ancora oggi, quando cerco approvazione sul lavoro pensando che il mio rendimento c'entri qualcosa con le promozioni. Bah. Ne ho già parlato, mi sa.


Ma qui siamo nel magico universo di Al Lowe, e la transazione è eseguita con successo, e mentre Larry dietro le quinte si stantuffa la deforme Cherri, ci compare l'avviso dell'autosave. In effetti, vista la facilità con cui si muore, è un bel servizio. Grazie ma no grazie, gioco, screw it.


Insomma siamo lì che ci diamo che ci diamo e saltano le luci e parte l'annunciatore che sta per iniziare il secondo spettacolo della serata! Larry e Cherri si rivestono in fretta e furia, e... avete capito dove stiamo andando a parare, no? I vestiti si scambiano e Larry, nei discinti panni di Cherri, si trova sul palco e deve ballare. Stando lì a non far niente si morirebbe di vergogna, quindi che si fa?


Si balla, ovviamente! Larry si agita come un idiota, e per la fallacia dei costi sommersi (la stessa che faceva ridere la gente a Drive In e a Zelig, che coi soldi che ha pagato DEVE ridere, che cazzo) inizia a fare ciò che l'usanza dell'isola prevede: tirare bigliettoni verdi addosso alla ballerina, così poi possono tornare a casa e dire di aver visto lo spettacolo burlesque con un freak da circo panzone che era tanto divertente! E gli abbiamo pure lanciato i soldi! Ma sì, si fa per ridere, siamo in vacanza, l'importante è divertirsi!  Semel in anno licet insanire! Ah ve lo raccomando tanto, ho messo pure 5 stelline su Tripadvisor! 

E sapete a quanto ammontano i bigliettoni ricevuti? Indovinate un po'?


500 dollari, la cifra esatta per rivedere la signora Cheatem! Larry, che ricordiamo essere guidato da un burattinaio pazzo particolarmente scoglionato e incline a giudicare le cose come "merda", ci si presenta vestito da ballerina con massima faccia di tolla, causando l'ilarità di Mulletboy...


...e l'eccitazione di Suzi, che anche lei ci mostra di tenere soto il tailleur una canotta da camionista e un paio di boxer bianchi. Mi chiedo se il famigerato bollino giallo sul davanti se lo sia fatto a pennarello! L'apparentemente noiosa pratica legale si tramuta in un momento "hot" sul divano...


...no, è comunque noiosa la scena. Patti e Larry ci danno che ci danno ma A) arriva l'autosave a rompere i coglioni e B) in una lunghissima sequenza in cui non si vede nulla se non il pennacchio che si drizza saltuariamente (yahwhn) Suzi continua a interrompere il coito perché è troppo presa dalle pratiche di lavoro. Bah! La classica parodia del topos letterario anni 80 della "Donna in Carriera" (Working Girl, uscito l'anno prima). 

"Naaaa"
Più il personaggio di Sigourney Weaver che di Melanie Griffith (che peraltro ora è mostruosa, ma ok) ma volevo mettere questa gif perché appariva tipo sempre sulle reti Mediaset (allora Fininvest) quando facevano il trailer di 'sto film, e lo trovavo di un umorismo talmente sforzato che persino Harrison Ford riusciva a starmi moderatamente sulle palle con quel "Chi, io? Naaaaa" ripetuto ad libitum. Scusa vez, sai che ti stimo comunque. Skip!

Più tardi.


Oh beh! Passata questa sequenza, che peraltro è opzionale, andiamo a recuperare la nostra "leisure suit" e diamo un'occhiata alle carte del divorzio. Che coincidenza, ragazzi! La tessera della palestra di Suzi è finita in mezzo alle carte. Capito amici? Tutto sto casino per andare avanti di un altro enigma, la palestra! Che poi, enigma non è, semplicemente andiamo in palestra perché Larry ha una panza veramente rivoltante. Però, ragazzi, la donna in carriera "anni 80" che fa la palestra super-ricca, quanti stereotipi. Oh beh, non è nemmeno la parte peggiore dell'umorismo di questo gioco. In tutto questo sono veramente poche le occasioni in cui ho trovato anche solo da sorridere. Non so! L'impressione è che Al si sia affezionato a Larry, a dispetto di tutte le morti che gli possono capitare, e che voglia pian piano trasformarlo in un vincente.


E niente, siamo in palestra. Il tema musicale di Fat City è qualcosa che ti si insinua in testa ed è veramente difficile da estrarre, ma in realtà tutte le musiche del gioco (rese da un ottimo uso della sintesi Adlib) sono estremamente orecchiabili: d'altra parte non dimentichiamo che Al Lowe è un insegnante di musica, quindi qualche dritta ai compositori l'avrà data. Il resto, insomma, beh. Esempio: un enigma piuttosto stronzo è quello in cui guardare la carta non è sufficiente, ma bisogna anche GIRARLA. Che stronzata, ragazzi. Comunque, Suzi ha scritto i nomi di tre esercizi commerciali di Noontonyt sul retro della carta. Cosa vorrà mai dire? Di nuovo codice di protezione antipirateria? *emoji con faccina sorridente che si copre la bocca con una mano*

(Sì, è la protezione antipirateria. Trattasi dei numeri della combinazione dell'armadietto di Suzi, che lei ha segnato sotto forma di esercizi commerciali che fanno riferimento alla pagina del manuale/fascicolo della pro loco di Noontonyt in cui si trova la loro pubblicità.)


Usando la tessera, entriamo nel labirinto degli armadietti. Beh, siamo in un gioco adventure, ci deve essere un labirinto! Ho detto labirinto? Cazzo! Attenzione amici che mi sta per partire lo spoilerone.

Ma ciao
Quando nella seconda metà del gioco prenderemo il controllo di Patti, la maggior parte della sezione si svolge in un labirinto di bambù in mezzo all'isola. Praticamente è sempre la stessa schermata a volte mostrata normale, a volte specchiata, con canne di bambù a ostruire a piacimento una o più delle quattro uscite. Ebbene, il modo per uscire indenni da questo labirinto è di usare il testo di una canzone presente sul manuale di Larry. Ogni parola della canzone comincia con N,S,E, o W (Never never ever eat nectarines washed / NO! Eat Nontoonyt nectarines naturally / When we're slurping wholesomely, we / Nibble nutritiously with nectarines) e quella è la soluzione. Ovviamente non è spiegato da nessuna parte.

Ebbene sì, amici, siamo a TRE istanze del codice di protezione antipirata! Peggio di così solo quella merda di Codename: Iceman, che se mi viene voglia di rigiocarci devo ricordarmi di chiedere a mia moglie, che ha fatto svariati anni di karate, di tirarmi un calcio fortissimo nelle palle, almeno mi diverto di più. Ma la volete sapere la cosa più intrigante di tutto questo? Il testo della canzone, nel manualetto male tradotto in italiano della collana "Futura Games", NON C'ERA. Vaffanculo.

Ma dici a me? Ma dici a me? ... Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me?
Sì, è veramente un gioco completamente illogico e insopportabilmente tarato, con una difficoltà artefatta e una serie di punti morti di trama che servono solo ad allungare il brodo e a spingere a dare un'occhiata alla soluzione. Beh, cerchiamo l'armadietto di Suzi...


...e finiamo con il giocare ad "Acqua, fuochino, fuoco", (qui reso come cold, warm, hot). L'armadietto è in posizione che in effetti era estremamente prevedibile, essendo alla fine del labirinto. Oh beh! Proviamo ad aprirla...


Ed ecco qui, codice di protezione. You did it! Dentro l'armadietto di Suzi troviamo del deodorante spray, una tuta da ginnastica da donna e una foto di Tom Selleck seminudo. Sì, è  il 1989, ragazzi. Con tutto che io ci ho giocato qualcosa tipo sette anni dopo, ma resta il fatto che è il 1989. Indossiamo la tuta da ginnastica?


È da donna, ma tanto a Suzi piace vestirsi da uomo, quindi tutto ok. Andiamo a fare palestra e... c'è soltanto una macchina. Che inculata! Oh beh, dove sto io ora ci sono delle palestre "minimal" in cui paghi un casino per fare gli esercizi con un personal trainer da solo, in una stanzetta con quattro attrezzucci di seconda mano e qualche kettlebell. Il trionfo del solipsismo, direi. Mia moglie dice spesso che avrebbe fatto la personal trainer a vecchie zitelle ricche e annoiate (dove stiamo noi ne è pieno) se non avesse trovato il lavoro serio che ha ora, e avrebbe comunque fatto un bel po' di soldi. Vedendo il minimalismo della palestra di lusso di Fat City non mi sento di darle torto.


Beh, quindi ora abbiamo una sequenza semiarcade: abbiamo quattro modi di usare la macchina, e con i tasti cursore smanettiamo in stile videogioco delle olimpiadi finché non iniziamo a sudare. Via coi pesi! Oh, issa!


A 21 il gioco ci congratula dicendo che è ok, basta così. Ora, questo è un trivia che certuni di voi già sapranno, perché è riportato ovunque. Però, il numero di sollevamenti non è fisso, dipende dalla velocità della CPU su cui gira Larry 3. Perché? Non ne ho idea! Forse voleva essere una battuta sul fatto che i privilegiati col computer più veloce devono far sudare di più le falangi? Forse! Di fatto è che Al non tiene conto della legge di Moore, che ogni diciotto mesi, più o meno la potenza di calcolo raddoppia (circa). Ora, non so quanto sia approssimativa questa semplificazione, ma di fatto nei sette anni che intercorrono tra l'89 e il 96 la potenza di calcolo è cresciuta di una trentina di volte. Io non ricordo con che computer ci avessi giocato, 486 DX2 a 66 Mhz o Pentium 133. Non importa: di fatto il numero di ripetizioni era abbondantemente sopra il migliaio. La quintessenza del concetto di "giocare", proprio.


Di fatto ricordo che una volta che mi ero messo di impegno per vedere quanti miliardi di ripetizioni ci vogliono, mia mamma era entrata nella stanza del pc (come al solito, senza bussare) e, guardando il monitor aveva detto "Ah beh! Non fai movimento dal vivo, lo fai nei videogiochi?" In effetti al tempo ero molto sedentario e molto flaccido, non ai livelli di Larry, ma abbastanza inguardabile. Diciamoci anche che  aseguito di questa osservazione sarcastica mi ero sentito una merda. Anche perché ero in quella specie di circolo vizioso in cui percepivo un'ansia dilagante in casa ogni volta che proponevo l'idea di uscire e quindi, complice una certa pigrizia e una notevole resistenza alle scosse dello status quo, restavo dov'ero, nel mio simulmondo™. Ma ne ho già parlato di questo, no? Insomma, dopo lo sforzo compiuto, Larry sente il suo corpo che cambia (e no, niente proseguimento con "nella forma e nel colore". Vaffanculo) e improvvisamente diventa un bestione enorme pieno di muscoli, con una trasformazione più sorprendente di quella dell'ex primo ministro spagnolo Aznar, che oltre a essersi tagliato i baffi è diventato una specie di culturista. Fa veramente impressione. Anche Larry, specie quando esibisce i titolari "pettorali pulsanti". Fortunatamente, in uno sfoggio di umorismo "slapstick", il nuovo fisico pompato di Larry si buca e subito perdiamo la massa extra acquisita. Ops! Prevedibile? Sì, prevedibilissimo. Però almeno la panza è andata e con sole 21 ripetizioni per 4 serie, immediatamente Larry si è fisicato. Ecco, mi ero sentito ancora più una merda, perché ero orrendamente cicciotto e floscio e non facevo nulla, nemmeno quelle 21 ripetizioni.


Beh! Fatta la palestra, è ora di fare la doccia e - ehi! Cioè, facciamo veramente girare Larry con il cotonno al vento, così? Praticamente, tette e chiappe non si vede quasi nulla e invece il nostro neofisicato protagonista mostra il crescimmano senza problemi? Beh, magari è una presa per il culo da parte di Al nei confronti di chi sperava di vedere donne nude con questo gioco, e in effetti un sorrisetto me lo strappa. Ma il problema, come spesso succede, è ben altro: Larry si suppone che sia un sesquipedale sfigato. Siamo arrivati al momento in cui Al si è affezionato troppo al suo personaggio e lo sta redimendo da questa sua eterna sfiga! Cioè, ok, è una bella storia quella di emancipazione dalla nerdiness del protagonista che si fa sempre più fico e socialmente accettabile, ma se la copula in tutto ciò resta un enorme scambio di favori, allora capite che la situazione si sbilancia, diventando sempre più irrispettosa nei confronti di un universo femminile ridotto a un ammasso di macchiette che si concedono solo per soldi: Al rimedierà controbilanciando all'improvvismamente figo Larry il nuovo prototipo di donna forte-e-indipendente, Patti, che diventa pure protagonista di un'avventura più mainstream per ritrovare l'uomo amato, l'equivalente maschile della damsel in distress. Il che va benissimo, ma ha smesso di far ridere da mò.


Beh, però l'inquadratura da sotto nel locale della doccia fa abbastanza ridere, dai. Il fatto che la cosiddetta quarta parete sia in realtà il pavimento è originale, questo lo concedo. Sarà sufficiente a salvare il gioco dalla zona marrone?
Più tardi.


Ora che siamo fisicati andiamo nel retrobottega di Fat City, in cui una ragazza decisamente orrenda sta girando un video di istruzioni di aerobica, stile Jane Fonda. Il nome della tizia è... "Bambi". Vabbè. Bambi, ahimé, è insoddisfatta. Come si fa dunque? Facciamo riferimento al manuale di istruzioni per l'uso del cervello positronico delle donne, scritto dal noto robopsicologo già capo divisione ginoidi alla U.S. Robots & Mechanical Men, l'ingegner Ferradyne.

Paging Mr. Piludu
Procedo con un estratto dal Capitolo 6.2 del manuale: "Sesso, amore fisico, coito : un'attività solo apparentemente naturale e stuzzichevole":

[...]
10 Falla sempre sentire importante,

20 Dalle il meglio del meglio che hai.

30 Cerca di essere un tenero amante

40 Sii sempre presente, risolvile i guai.
>RUN

Vediamo dunque che Bambi, al fine di concedersi a Larry, che ora che è fisicato risulta essere più attraente a una freak del fitness come lei, necessita l'istruzione alla linea 40 del listato, in particolare "Risolvile i guai". E quindi, via con la scontata istruzione "Help video", perché Bambi (l'ho già detto? No, non l'ho detto) è frustrata per il fatto che è poco ispirata per i video di aerobica.


Semplice! Il sesso vende tutto, quindi perché non fare un video di aerobica ispirato alle posizioni sessuali? Bambi subito ci si mette, l'animazione è quello che è, e Larry che improvvisamente è diventato Rocco Siffredi, assume tutto d'un colpo la disinvoltura che nei precedenti 40 anni non ha mai avuto. Insomma, a furia di scuotere il culo rugoso, pure il microfono ha un'erezione, i vetri delle videocamere si spaccano, e io insomma non è che trovi tutto questo particolarmente eccitante.


Bambi, però, sì, e quindi si fa stantuffare alla missionaria all'interno di un vecchio lettino abbronzante rotto. Pessima idea, ragazzi, non avete visto "Final Destination 3"? Gran cazzata, peraltro, però Larry e Bambi, durante la copula, restano incastrati nel lettino che magicamente si accende inondandoli di radiazioni UVA artificiali. Eh! Per l'ennesima volta Larry fallisce miseramente, ma è chiaro che Al non ce la fa più a sopportare le angherie rivolte dall'universo alla sua creatura...


...e dunque eccoci al lounge del casinò dell'isola, con la morettona al piano e - ehi! Quello è Roger Wilco! Sticazzi di Roger Wilco, focalizziamoci su Patti...


"Sono la ragazza dei tuoi sogni" si presenta la sopraccigliuta e nariciuta Patti, "sono la titolare Passionate Patti". Comunque la narice inarcata pare consumata dall'aspirazione di polverina bianca, per me. Però a differenza delle altre ragazze del gioco sembra essere completamente non autocentrata, per quanto molto assertiva e ironica. Bah! Se non fosse stato Al Lowe a crearla direi che è la fantasia masturbatoria di un ragazzino che ha un'esperienza pressoché nulla di rapporti con l'altro sesso. (Quindi avrei potuto perfettamente essere io quando ci giocavo).


Però devo dire che non è un semplice Do ut Des con Patti. No, sono TANTI do ut des! Le portiamo dei fiori? No, non ci sta (con smorfia acclusa) non potrei mai spassarmela con un uomo sposato. Oh che bella, pure morigerata! Quindi le mostriamo le carte del divorzio e siccome siamo abbronzati (prendendo il sole nella spiaggia lasciata libera da Tawni), muscolosi (dopo l'esercizio a Fat City) e felicemente single (dopo le carte del divorzio finalizzate da Suzi in seguito ai 500 dollari raccattati ballando nei succinti panni di Cherri) finalmente possiamo dare sta cazzo di collana di fiori che abbiamo fatto mentre l'ex videogiocatore non prendeva lo screenshot...


...e immediatamente Patti alza le narici fino al soffitto mentre inzuppa le mutandine per Larry. Capisco dunque la presenza di Roger Wilco, siamo sprofondati nella fantascienza! Patti si accinge ad andare nella sua suite per accogliere Larry fra le sue gambe braccia...


...ma non prima di aver dato l'ennesima missione. Io non la dò se prima non ho bevuto un po' di vino come carburante, dice Patti, e siamo di nuovo nella situazione di Larry 1, con Fawn appena sposata che per sbolccarsi nella prima notte di nozze ha bisogno di vino, facendoci fare i salti mortali per spedirglielo in stanza chiamando da una cabina telefonica. Ricordate?


Fortunatamente stavolta ci va più semplice, perché magicamente al Comedy Hut è comparsa una bottiglia di vinaccio americano, roba che quando vedo gli americani in tv che bevono vino penso sempre a robaccia "italian sounding" fatta con vino in polvere della peggior qualità, che tanto quelli non capiscono un cazzo e pensano che l'emicrania a causa dei troppi solfiti sia un indice di genuinità. Vabbè, basta che non venga mal di testa a Patti...


...che finalmente ci si concede nella sua suite. Ora, come una pianista da sottofondo di lounge bar possa permettersi di vivere in 'sto posto superlusso mi sfugge, ma come ho detto, siamo in piena fantascienza.


Visto? Larry che si fa tutto serio ammettendo candidamente che spesso capitano delle sfighe che gli stroncano il coito a metà, e Patti, innamorata cotta, che gli dice che qualcosa comunque accadrà. Sì, ragazzi, questo è lo stesso nerd sfigato che due giochi fa era in mezzo alla strada a Las Vegas perché aveva lasciato sua madre a casa determinato a perdere la verginità. Questo è lo stesso nerd sfigato che alla fine del secondo gioco si era accasato con una selvaggia analfabeta, tipo Lando Buzzanca in "La schiava io ce l'ho e tu no" e ora volete dirmi che 'sto coglione diventa all'improvviso serio? La sospensione dell'incredulità se n'è andata mandandomi affanculo e sbattendo la porta.


Seriamente, il dialogo che sottende i due protagonisti che limonano duro mi lascia talmente perplesso che mi chiedo se Al non abbia appaltato la scrittura a qualche ragazzetto dall'ormone galoppante che descriveva un primo amplesso come se lo immaginava. È talmente legnosa la scrittura che ricorda quasi i dialoghi da innamorati scritti da George Lucas per la "prequel trilogy" di Guerre Stellari, quelli che hanno fatto sì che il mio stimato sodale Lucio Basik (almeno credo fosse lui) sostenesse che il Gozzo della Marin County fosse totalmente indifferente alla pataffiola. Ora, non credo questo sia il caso di Al Lowe, ma va anche detto che ognuno di noi ha un talento particolare per scrivere certi tipi di cose piuttosto che altre. Ecco, temo che pure io sarei totalmente in imbarazzo a scrivere storie d'amore con toni "seri", quindi non lo faccio. Al (o chi per lui) qui mi pare diviso a metà tra il tentativo di dare una svolta seria alla saga di Larry e il tentativo di mantenere un certo umorismo. Il risultato è un mischione né carne né pesce.


"Vabbè che palle - direte voi - pure la disamina letteraria su un giochino! Si chiava o no?" Beh, sì, le luci si spengono e tra gli "Ooooh! Aaaaah!" di Patti si scopre che Larry è un dio del sesso, che Kalalau, con tutto che è stata piuttosto stronza, gli ha dato l'educazione sessuale che non ha mai avuto e lui ha recepito la lezione immediatamente. Praticamente l'equivalente maschile della tizia bruttarella coi capelli legati e gli occhiali nei film, che sciogliendosi la coda di cavallo e togliendosi gli occhiali diventa una fregna paurosa.


Comunque io capisco che il mezzo richiede una certa verbosità, ma questi due parlano troppo in quello che è l'equivalente sessuale di un verbale dei carabinieri. "Non avrei mai pensato che potesse essere così bello" si dicono entrambi all'orecchio. Per poi aggiungere "Eccomi, sono tuo e giacente"

Larry, sei il solito baluba
No, insomma, che vi devo dire, non è naturale. Oh, so che mi sto esprimendo come mia nonna, ma ora che ci rigioco a secoli di distanza e lievemente più "world-conscious" lo trovo tutto molto...boh, atteggiato? Stucchevole? Infantile? Un po' di tutto, via.


Insomma, io non so se avete memoria di quello che pensavate dopo che avete fatto l'amore per la prima volta con quello che pareva il/la partner dei vostri sogni. Io no, anche perché quando è capitato, le cose che mi passavano per la testa erano talmente confuse che trascriverle in questa maniera blanda e stucchevole non avrebbe senso, ma tant'è. Non posso non pensare al mio ex compagno di classe B. , quello che era preso spesso per il culo per la forfora nonché per la sua somiglianza fisica al Governatore Phatt. Insomma, quando in un tema libero alle elementari io scrissi di quanto sarebbe stato fico pilotare un Avro Lancaster e magari bombardare inconsciamente il Vecchio Paese, il buon vecchio B. che a letteratura lasciava alquanto desiderare, si cimentò in un tema chiamato "Storia d'amore tra un fascista e un'ebrea", che già di suo è una roba delicatissima, immaginatelo scritto da un bambino di dieci anni che veniva ripetutamente rimproverato per i suoi temi stile "elenco della spesa". Ecco, immaginatelo e sappiatemi dire, perché uno dei miei più grandi rimpianti è non essere mai riuscito a leggere che cosa avesse scritto il povero B. in quel tema. Beh. Ci sono cose che non ci è dato sapere, no?

Sta di fatto che dopo uno stucchevole alternarsi di pensierini romantici non dissimili da quello che avrebbe potuto scrivere B., arriva l'ennesimo inghippo. Patti ha un fidanzato con cui non va proprio tanto bene, tale Arnold, e ora che ha trovato Larry ha deciso di troncare del tutto. Infatti, come era solito dirmi un noto rivoluzionario armato italo-guatemalteco, "Las mujeres son como los monos, no dejan una rama si ya no tienen otra." E quindi, spiacente, Arnold...

whatchutalkinabout, patti
...lo so, era probabilmente un riferimento alla Quercia di Graz quello, ma sticazzi. Larry sente Patti che nel dormiveglia si scappa detto "Arnold" si fa una serie infinita di pare mentali (unica cosa realistica di tutta la lunghissima sequenza) e si leva dai coglioni, dicendo "Anche così fisicato è inutile, c'è gente che con le donne ci sa fare e gente che è sfigata". Ok, ammetto che mi sono sentito così un sacco di volte pure io.


Intanto Patti, causando un eccitante vedo-non-vedo in EGA, si gira e "oh, no!" Finalmente trova l'uomo dei suoi sogni e questo se ne va! E mò che faccio? Torno a zompare da un uccello all'altro, come è lasciato intuire in tutto il gioco? No, ovviamente, siamo alla seconda parte del gioco, l'avventura mainstream! Partiamo al salvataggio del nostro damigello in distress?


Patti, che per una botta di culo paurosa ha sul terrazzo un canocchiale, inizia a scrutare l'isola: eccolo! Fortunatamente il poliestere della sua leisure suit bianca riflette la luce della luna, e voilà! Ecco il canocchiale puntato su Larry. E sì, la posa di Patti che si china sul canocchiale fa molto fellatio, perché sì, eroina forte e indipendente, ma ciò non toglie che sia una di quelle ragazze che normalmente sono brave ma travolte dagli eventi non disdegnano di fare la puttana.


E via che si parte! Se pensate che faccia pure la seconda sezione di questo gioco cascate malissimo, che sono completamente esausto. Mi sono divertito pochino, ho riso pochino, e di certo la seconda metà, con quel cazzo di labirinto di bambù infinito e una sequenza arcade (altro spoiler, e no, niente faccia di Andreotti a deimitarlo, ve lo beccate così com'è) veramente ingestibile per allungare il brodo, più un finale surreale raggiungibile solo se non ci si è dimenticati di prendere un oggetto di due pixel per uno in un posto che non era necessario visitare, mi alletta meno di zero. Sì, ok, si suppone che questo sia il capitolo conclusivo della saga (poi Al tornerà sui suoi passi perché oh, se le vacche non le mungi viene loro la mastite), con il suddetto finale surreale che è fatto da Larry e Patti che fuoriescono dal gioco e si trovano catapultati negli studi della Sierra, facendosi assumere dall'ottima Robertona Williams che otterrà le royalties su un videogioco biografico dello stesso Larry. Molto autoreferenziale, molto autoironico, e insomma, sì, ok, capite che un sorriso me lo strappa. Ma l'illogicità dei puzzle, unita a un testo macchinoso ed estremamente legnoso e delle situazioni che non hanno più la freschezza del primo episodio mi fanno scendere i coglioni abbastanza in fretta. Questo è uno di quei casi in cui less is more, mica bisogna starci tanto a ricamare sopra, trovandosi poi a un punto in cui non si sa veramente da che parte pigliare. Ed è un peccato, eh, perché la premessa è molto divertente, alcune gag non sono davvero male, la grafica EGA, al di là di alcune ragazze mostruose, è ottima, e la musica Adlib pompa tantissimo. Quindi? Prossimo gioco!

Quindi? È merda? No, vero? La scorsa settimana tra i tag dell'articolo non c'era "probabilmente merda". In realtà non so, sono in bilico. Il fatto è che sostanzialmente fa molto meno ridere del primo episodio (molto di più del secondo, ma quello era divertente come un calcio nelle palle). Si sforza troppo di far ridere, è troppo complesso, troppo arzigogolato, troppo "effetto Barnum", vuole prendere ovunque per soddisfare tutti. Ma quando si fa questo, si sa, non si soddisfa veramente nessuno. Quindi? Quindi, nel dubbio, a malincuore, merda.
Ci rigiocheresti? Chi, io? Naaaaaa.

4 commenti:

  1. Ho colto le citazioni a Toto Cutugno, "Sogni d'amore", "Mission impossible II" e "Rapput". Quanto sono intelligente! Exvideogiocatore guardami, Guardami, GUARDAMI! Dimmi che sono intelligente, dimmelo e in cambio ti darò un sacco di soldi, comprerò le tue magliette, i tuoi gadget, i tuoi libri, tutto! Ma devi dirmelo, perchè io non guardo al futuro e quindi mi rifugio nel passato, un passato in cui era tutto bello perchè non avevo responsabilità e qualcuno lavorava per me.

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    1. Mi stavo chiedendo "Quando mai ho citato Mission Impossible II che manco l'ho visto?" Poi ho riletto il tutto e ho intuito a cosa ti riferissi, quindi anziché darti del pignolino della nerchia ti dico che non solo sei intelligente, ma anche "sei un uomo migliore di me, Gunga Din" (cit.)

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  2. Che disappunto, pregustavo dalla scorsa settimana il momento in cui ti saresti addentrato nel fecale labirinto di bambù.

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    1. Sì ok va bene rivivere traumi e tutto quanto però datemi un po' di tregua eh!

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Sicuro di aver letto bene il post? Prima di postare, rileggi.

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