lunedì 27 luglio 2020

The Games: Summer Edition

È l'estate del 1988, e io ammetto che non è che abbia delle gran memorie a proposito. So che è l'ultima estate passata da figlio unico, e che è l'ultima estate passata da persona libera dalla schiavitù della sveglia nei giorni feriali, dato che a metà settembre avrei iniziato ad andare a scuola. In realtà l'unica cosa che ricordo, dei flash di memoria che ho, è che il primo giorno di scuola iniziai a pensare a quanto mancava alla pensione. Pensione che sarebbe arrivata a 47 anni, come il mio maestro, che ogni volta che ci penso mi parte il vaffanculo rivolto in direzione del Vecchio Paese.

"piglia i soldi e falli pagare alle generazioni successive mentre li tratti di merda dicendo loro che sono viziati"

Sto divagando (e pure rosicando). No, a parte gli scherzi, delle olimpiadi di Seul non ricordo praticamente nulla se non che c'era Carl Lewis che era fortissimo (ed aveva delle orecchie spropositatamente piccole in una maniera piuttosto inquietante) e Ben Johnson che era un drogato, Gelindo Bordin e gli Abbagnale vincevano l'oro e Greg Louganis tirava una craniata contro il trampolino, l'Unione Sovietica e la Germania dell'Est fecero incetta di medaglie e sembravano così forti da ritenere impossibile che all'olimpiade successiva non sarebbero più esistite, ma soprattutto c'era la storia della silice viola e della videocamera premonitor.



Il terzo Topolino da me comprato in edicola, se ho fatto bene i calcoli
Ci avete presente l'opera titanica di Romano Scarpa, no? Una roba complicatissima, 250 pagine di storia sulle olimpiadi del 1988 che girava attorno ad alcuni elementi soprannaturali e alle ottiche Carl Zeiss, in particolare la scoperta di Archimede Pitagorico di una strana silice viola che faceva lenti che davano il buonumore, e una strana polverina caduta da una cometa che, fatta passare nella solita macchina deus ex machina del suddetto gallinaccio inventore, diventava una telecamera che prevedeva il futuro, di cui il noto papero scozzese omonimo di un vescovo umbro, si appropriava immediatamente.

Ora, con una telecamera che prevede il futuro, fossi stato in Paperone non l'avrei detto a nessuno e l'avrei usato per prevedere le fluttuazioni dei mercati azionari e appropriarmi più o meno di tutto ciò che esiste di pregiato al mondo. Tipo avrei Invece no, quel coglione la usa per spoilerare i risultati delle olimpiadi di Seul e venderli alle TV di tutto il mondo in anteprima prima che le olimpiadi stesse abbiano luogo, dando così spazio a un non toccato dilemma filosofico sul libero arbitrio.

Ovviamente tutto questo non succede perché c'è il solito guastafeste, nella fattispecie l'eremita coreana che ha trovato la suddetta polverina. (Io comunque ero convinto che la silice viola fosse usata per fare la premonitor, invece no, è una gigantesca distrazione per allungare il brodo) Sì, perché si perde la gioia dello sport nel sapere in anticipo i risultati e insomma non sarebbe etico e quindi va tutto a puttane, lo status quo (e anche qui e qua) resta preservato, ma non senza il coronamento della storia d'amore tra Kim Don-Ling, sudcoreano trapiantato a Paperopoli, e Chen Dai-Lem, nordcoreana rimasta in Corea del Nord perché NOBODY FUCKS WITH THE JUCHE.

In tutto questo, sì, ecco, la premonitor serve a salvare la vita di Chen Dai-Lem per via della solita storia dell'invincibilità di trama. Una roba fantascientifica dal valore inestimabile viene usata una volta sola per salvare la vita di una paperella con gli occhi a mandorla e poi basta, il mondo non è pronto. Ne sarà valsa la pena? Siamo di fronte a un chiaro "Problema del Carrello Ferroviario".

Grazie Kim, ma ora devo andare che se fraternizzo col nemico poi 영명한 동지 mi fa divorare dai cani

È vero che chi salva una vita salva il mondo intero, e che comunque miliardi di altre vite avrebbero potuto essere salvate mettendola a disposizione dell'umanità per prevenire disastri, un po' tipo quella meravigliosa cagatona di telefilm chiamato "Seven Days", in cui il sosia palestrato di Marcello Castellini (indimenticato difensore centrale di Bologna, Perugia, Parma e Sampdoria) andava indietro nel tempo sette giorni per prevenire ogni possibile calamità, dolosa o no. E invece no, 'ste cazzo di anatre e topi non hanno in mente niente di meglio da fare che usarla per farci più soldi possibili. Che messaggio di merda per un bimbo che legge Topolino. Una ragione c'è se la specie dominante su questo pianeta è l'homo sapiens, no?

Insomma, facendo naturalmente seguito alla superiorità dell'uomo sulle bestie antropomorfe create dal mostro di Burbank, oggi celebriamo le Olimpiadi, con il videogioco dedicato ai primi Giochi di cui ho memoria. Sigla!


Ah, qui non si scherza manco per un cavolo. Il comitato olimpico statunitense sponsorizza questo gioco, oh! Oh! Peccato che nel medagliere siate arrivati soltanto terzi dopo ben due paesi comunisti, di cui uno grande poco più del Kentucky e poco più piccolo del Tennessee. Quindi state cagati vez, tiratevela di meno, fate poco le fighe di legno. Ciò detto, il gioco di oggi è tra quelli fornitimi dal Colonnello in occasione della mia prima comunione (quindi 3 anni dopo la sua effettiva uscita) ed essendo uno di quelli che occupavano più spazio (due dischetti a bassa densità, uno ad alta densità senza spartire spazio con altri) sembrava uno di quelli più appetitosi in assoluto. No?


E di fatti vé che bella presentazione. Si parte con una bella mappa della Corea del Sud. Il piccolo ex videogiocatore andava matto per le mappe, quindi il gioco cascava benissimo, mentre il fischio a onda quadra del PC Speaker parte con un motivetto in scala pentatonica, molto asiatico, che al tempo ero certo fosse l'inno nazionale sudcoreano, così come lo avrebbero cantato Kim Don-Ling e Chen Dai-Lem con le rispettive nazionali di pallavolo alla finale per la medaglia d'oro. Ancora oggi, prima di rilanciare il gioco a distanza di decenni, riesco a ricordarmi il mi re mi sol la / sol mi re do re mi sol / la do re do re mi sol mi re do la do re sol / mi re do re mi sol mi re do la do re sol la do re do re sol mi re do - e poi veniva tutto interrotto dalla fine dello slideshow. Slideshow?



Sì, c'è una serie di polaroid sulla Corea, con le tradizionali maschere, alcune pagode abbastanza generiche, una ragazza in costume tradizionale, arti marziali (taek won do, probabilmente) atletica e  e insomma un sacco di roba che ricorda due concetti di base: la Corea del Sud e le Olimpiadi. Viene da chiedersi: l'avessero fatte in Italia le olimpiadi del 1988, i ragazzi della Epyx avrebbero riempito lo schermo di mandolini, pizze e uomini con il monociglio che parlano in "Accento Capitolino-Meridionale Unificato" ? Boh! Di certo, ora che sono più vecchio e conscio del mondo non posso guardare queste immagini degne della più pallosa delle puntate di "Geo&Geo" senza pensare al mio eccellente ex collega Paolo S. detto "Burretto" (storia lunga). Avendo lui sposato una bella signora sudcoreana, ha celebrato anche un rito in costume tradizionale in un tempio a Seul (una roba proforma per soddisfare la famiglia della sposa, presumo). Le foto che ci mostrò facevano vedere il suo rito in costume che era usato come attrazione turistica per i turisti che visitavano il tempio. Il fatto che in quel lavoro ci esprimessimo tutti come in una caserma di coscritti analfabeti ha avuto come conseguenza immediata il fatto che fossimo andati a cercare la lunghezza media dell'erezione in Corea del Sud: morale della favola, uno dei soprannomi aggiuntivi di Paolo detto "Burretto" ora era "8.8".


Comunque siamo tutti d'accordo che Geo&Geo fosse estremamente palloso, no? Quello che non è palloso qui è l'uso della grafica, apparentemente poligonale, in EGA, che fa il giro dello stadio. Figatissima, proprio! Non voglio usare un'espressione tipica della fecale stampa di settore per cui la mia mascella era caduta per terra, ma si può dire che i programmatori della Epyx sapessero proprio il fatto loro. (Tenetevi quest'ultima frase da parte che poi ci torniamo, eh).


E voilà! Il titolo del gioco. The Games - Summer Edition! Già che poi la Accolade 4 anni dopo sarebbe uscita con The Games: Summer Challenge, che ha già avuto modo di farmi molto incazzare in questa sede. Nel 1992 la Epyx aveva già fatto bancarotta, comunque, e il suo canto del cigno sarebbe stato California Games II (del 1990) e poi morta lì. Peccato, che con la fine della Epyx si estingueva una filiera di giochi multievento sportivi che l'immaginario collettivo unificato associa alla distruzione dei joystic causa eccesso di smanettamento. Una chiara anticipazione della pubertà. Battuta scontata? Sì. Notare comunque lo stesso Gil Colgate (pronunciato "Colghéit") che ha curato anche la conversione PC dei vecchi California Games.


Oh che bello, il menu principale basato sullo scheumorfismo, ragazzi! Non si scherza proprio per un cazzo, qui. Guardate come è usata bene la modalità grafica Tandy! Eh sì, non EGA, in quanto così come era successo per California Games (vi ricordate?) la modalità EGA sbarella in qualche modo, quindi, Tandy e passa la paura. Forse. In effetti...


...ho sempre fatto una fatica bestia, già sul mio vecchio PCS 86, a fare l'iscrizione alle gare ufficiali: proprio come in California Games, il gioco si bloccava fisso. Poco importa, dicevo a me stesso, al sugo del gioco ci posso accedere in modalità pratica, lì non ci son mica problemi. Ma qui devo iscrivermi, se non altro per il fatto che così facendo ho due vantaggi: il primo è che posso mettere Andreotti...


...e il secondo è che posso riempire il roster con una bella rappresentanza del Pentapartito! Non fate caso all'errore di ortografia nel nome di Spadolini, è il classico caso di dita grasse (capito? Dico così perché Spadolini era grasso! Forattini mi fa una pippa). Poi la cosa bellissima di tutto ciò è che scegliendo la bandiera il gioco ci propone un estratto dell'inno nazionale fatto in PC Speaker, un'altra cosa che faceva impazzire l'ex videogiocatore piccolo. O meglio, che lo avrebbe fatto impazzire se avesse funzionato senza quel cazzo di aporiomorfismo che faceva sì che il nome comparisse soltanto alla fine della digitazione, quando premevi invio per scegliere la bandiera. Oppure che bloccava tutto il programma e l'unica cosa da fare era la seguente:

Nei bei tempi più selvatici in cui questa combo serviva a fare uni virile reboot e non la molle schermata di login

Quindi, per ascoltare gli inni nazionali fatti con un cicalino a onda quadra (e tentare di replicarli al pianoforte), anziché questo gioco, l'ex videogiocatore si rifugiava in questo gadget ricevuto l'anno precedente in occasione dei mondiali italiani:

Bruschette
Che occasione sprecata, eh? Beh, sto divagando. Andiamo avanti.


Possiamo scegliere, per la compagine primorepubblicana, quali discipline eseguire e in quale ordine. Beh, ovvio: le eseguiamo tutte, nell'ordine alla cazzo di cane, che è un po' lo stesso criterio con cui scelgo i giochi che tratto in questo blog, no? Cominciamo con i tuffi! Perché ricordo che mi piacevano un casino.


Procediamo al complesso del nuoto (praticamente quello che ho avuto io fino ai sei anni) e sbattiamocene del nuoto ma andiamodirettamente ai tuffi dal trampolino basso. Parte il Divo Giulio, che chiede alla giuria se può entrare in acqua di gobba, che essendo particolarmente puntuta riduce il numero di schizzi. No, non si può, dicono i giudici. Giulio giochicchia nervoso con la fede al dito, e anche con la ruota che rende il trampolino più elastico.


E hop! Via che si parte. Freccia a sinistra per partire, freccia in giù per darsi lo slancio, e mentre si è in volo le varie freccette per fare capriola, avvitamento ed entrata in acqua. Qui Giulio, che ha preso male le distanze fa un saltino piuttosto modesto con caprioletta, ed entra in acqua, appunto, di gobba. Ma ops! Lo sprite qui non è affetto da cifosi, diamine! Quindi l'ingresso è tutto sbilenco e un sacco di acqua viene sollevata. Vediamo il giudizio...


...bassino. Intorno al tre e mezzo di media, con una critica al tuffo generata automaticamente. Una roba, ragazzi, che mi lasciava veramente stupefatto. Praticamente intelligenza artificiale. Si poteva fare meglio, dunque...


...e infatti Giulio ora fa molto meglio. Girato all'indietro, un bel colpo di reni e via che si va! Entrata in aqua: Superb timing! Avvitamento e carpiato, mica cazzi! Peccato per il secondo giudice (sicuramente un doroteo) che si limita al 7,5. Giulio guarda, sospira, si muove il minimo indispensabile e dal pubblico Sbardella, che ha piazzato il doroteo in giuria, dice al suo vicino "Guarda, lo vedi? È così che si sta al mondo".


In genere si hanno 3 tuffi. Il primo e il terzo sono stati mediocri, il secondo ok, ma Andreotti colleziona un dignitoso 169 totale. Tocca a Bettino, che però, sarà la massa corporea un po' troppo appesantita per i tuffi, va giù bello pesante. Sarà perché nascosto negli slippini tiene sempre un ritratto di Mitterrand (in una cornice di piombo) ?


"La forza tranquilla" era il motto elettorale di Monsieur le Président che Bettino ha cercato di emulare, ma prima che salga sul trampolino, Giulio gli sussurra nell'orecchio che il signor Tranquillo ha fatto una brutta fine. "Cosa avrà voluto dire?" chiede tra sé e sé Ghino di Tacco mentre prende la rincorsa, ed è così distratto che non si accorge che il trampolino è finito. Ops! Bello anche il doppio facepalm che fa Bettino in acqua guardando lo zero assoluto di giudizio.

Più tardi.


Dopo un po' di tuffatori più o meno bravi, finalmente, questo sì che è un signor tuffo. De Michelis, signori! Il tuffo, si sa, è un po' un balletto, e la capacità di muoversi a ritmo aiuta perché si è molto meglio coordinati e si entra solevando meno schizzi, no? Purtroppo, la giuria, che è stata schizzata dall'unto dei capelli di Gianni prima ancora dell'acqua, resta piuttosto infastidita e quindi si contiene nel giudizio.



Alla fine il vincitore è... Franco Nicolazzi, del PSDI. "Il trampolino vibrò, si sollevarono schizzi e nell'acqua non entrò nessuno. Era Nicolazzi" scrisse qualcuno, e il fatto di essere una presenza evanescente senza dubbio ha aiutato l'ex Ministro dei Lavori Pubblici a entrare in acqua. Oh beh! Buon per lui! Alla fine, col proporzionale spesso sono i partiti di minoranza a fare da ago della bilancia, no?



Parallele asimmetriche, che hanno la particolarità di essere cavalcabili soltanto da donne. Almeno, così diceva l'Infallibile 4° Manuale delle Giovani Marmotte (speciale sport) di cui agevoliamo una diapositiva.

Accattatomi ben prima del 1988
Bellissimo. Tocca al Divo Giulio, che, avendo la sfortuna di essere uomo, però, non può partecipare. Né l'amata moglie Livia Danese è intenzionata a rischiare l'osso del collo, dunque va a fare l'esercizio la segretaria Vincenza Enea Gambogi. Ora, io sono certo che ci sia una logica in tutto questo, ma la cosa divertente è che pigiando tasti a caso tra le freccette si riesce a fare un esercizio, col voto che cambia in tempo reale e *sbèm* ahia. La segretaria Vincenza Enea Gambogi cade di nuca sul pavimento e Giulio, impassibile, bisbiglia "Siamo in due a essere spericolati".


Tocca a Craxi, o meglio, all'amata Ania Pieroni. Stefania, la figlia dell'amato Bettino, la guarda di lato e scuote la testa, che non è affatto convinta. Dell'esercizio? No, di colei che lo esegue. Beh, almeno stavolta non finiamo distesi sul pavimento, ma il voto all'esercizio è un miserrimo 3.4, con un sacco di punti negativi toltici dalla media iniziale. Bettino applaude comunque ma è troppo intento a parlare con Martelli che gli chiede "Senti, ma a nord di qui sono 20 milioni e sono tutti socialisti?" "Sì, perché?" La conclusione dello scambio è lasciata per esercizio allo studente.

Più tardi.


Seguiamo la prova di De Mita! O meglio - della moglie Anna Maria Scarinzi, già segretaria di Fiorentino Sullo? - chiederete voi. No, in pista vanno due gemelle stagiste di partito già ragazze immagine ad un evento di partito, scelte da Ciriaco perché fanno entrambe di nome "Irpinia".

Irpinia I, Ciriaco e Irpinia II
Irpinia II esulta per l'ingresso in pista baldanzoso di Irpinia I, ma immediatamente si deprime perché la prova degenera nella solita roba un po' scialba che non arriva nemmeno al 4 di voto. Sapete che c'è? Mi son rotto le palle. Anche Ciriaco, che sta adoperandosi per presentare le Irpinie a quella merda di Gigi Marzullo, che a Ciriaco deve ogni cosa: non ci fosse stato il Padrino della DC, Marzullo non sarebbe mai entrato in TV e le sue frasi del cazzo le vomiterebbe su Twitter attribuendo al complotto turboliberista il fatto che a 67 anni è ancora vergine.

Più tardi.


Via, passiamo agli anelli! Yuri Chechi, con quel nome, quei capelli rossi e quella provenienza toscana è SICURAMENTE iscritto al PCI, dunque è ora di contagiare la ginnastica maschile con un po' di Democrazia Cristiana. Ecco, Andreotti, che è stretto di petto ed è gracilino d'aspetto, trema un po' quando cerca di fare leva sulle braccia per stare fermo. Ora, alla base della schermata ci sono delle cornicette che vengono evidenziate quando si raggiunge una certa posizione. Se ci stiamo oltre un certo periodo, le cornicette diventano color magenta...


...e se troppe cornicette vengono colorate, il drago coreano sullo sfondo si addormenta piano piano. In effetti, una volta che il drago è in fase REM, Giulio non può far altro che chidere qui il comizio l'esercizio: ma d'altra parte il drago non è né interessato alla civiltà cristiana né ai carciofi, e quindi tolti questi due argomenti Giulio non è che abbia altri punti da sottolineare.


Bettino, invece, ha più bicipiti di Giulio e quindi ci ipnotizza con una serie di giravolt...ops! Un clima infame costringe Cinghialone a mollare gli anelli e spetasciarsi al suolo mentre il pubblico coreano dagli spalti gli tira i Won.


Forlani, invece, da bravissimo equilibrista politico che è, prendendo dalla scuola fanfaniana, guardate con che calma, appunto, olimpica si libra tra una posizione e l'altra. Il tono, comunque, è così soporifero che il dragone sullo sfondo si addormenta e il Coniglio Mannaro scende giù, ma senza fare il doppio facepalm alla fine, perché la votazione è stata pure abbastanza buona. Oddio, 5.7, dai, non è male per i miei standard. Passiamo avanti?


Lancio del martello! Parte Giulio, provando a sollevare un martello probabilmente più pesante di lui. Un giro sulla testa e via! Miserello, piuttosto miserello. 46 piedi e 7 pollici (14 metri circa). Bah! Che pensa di questa mediocre prestazione, Andreotti? "Più che mediocre, mi sento medio. Un medio peccatore."


Ma fortunatamente abbiamo tre tentativi! Dopo aver bucato la rete dietro con il seocndo, Giulio tenta il tutto e per tutto con il terzo lancio, quando arriva la troupe di Striscia la Notizia a rompere i coglioni con i soliti tormentoni del cazzo, un tapiro d'oro e le immancabili battute sulla gobba. Giulio non reagisce, ma inavvertitamente lascia andare il peso contro la telecamera, facendo sì che Valerio Staffelli inizi a frignarsi addosso impermalosendosi tantissimo e minacciando cause a destra e a manca, perché io posso dire e fare tutto quello che voglio e voi dovete stare zitti e accettarlo perché sennò "eh ma che permalosi! Ma fatevela una risata!" Fanculo. Hanno rovinato l'Italia.


Tocca a Craxi, che fa il lancio del Martelli. Battuta scontata? Certo che lo è! In realtà Martelli (quello vero) dice a Bettino "Ehi, ma ci crederesti? Si vede Hammamet da qui!"e Cinghialone subito tira avanti il martello nella ridente località tunisina, accertandosi di seguirlo. Che tanto mica risulta come latitante se il suo trasferimento è risultato di un incidente olimpico, no?

Più tardi.


Dogga a Giriago De Mida, il guale inizia un disgorso in dodale bolidighese dei suoi, ghe fa sì ghe Don Giriago si ingarbugli nel filo di guello ghe sda digendo, e danda è la fadiga del disdrigarsi ghe Giriago non si aggorge ghe si è ingarbugliado nella gadena del mardello, la guale fa derminare il suo viaggio sbaddendogli gondro la desda. Ahia. 

Biù dardi.


Concludiamo coi passi di danza di De Michelis, che coordinato come sempre riesce a fare anche un paio di giri su se stesso e lanciare il martello nella direzione giusta! 77'7" per la gioia dei non udenti allo stadio, il che significa 23 metri. Ancora niente di che, ma oh, questo è il meglio che quest'accozzaglia di scappati di casa riesce a collezionare. Passiamo avanti, và.


Tiro con l'arco! Il Divo Giulio per l'occasione sfoggia una barba degna di Giovanni Goria, il ministro più sexy che ci sia. Beh, se teniamo conto della gravità, del vento, e di un sacco di altre cose (compreso il culo)... guardate che roba! Centro perfetto! Per celebrare con una chicca grafica, il gioco ci fa zompettare un coniglio sotto al bersaglio, coniglio che viene subito scannato e portato al locale "wet market" assieme a un sacco di cani. Giulio è molto compiaciuto di se stesso...


..a tal punto che si permette di sbagliare tutti gli altri tiri e non di poco. Beh! Il centro perfetto è stato fatto, il vincitore morale è lui, no? Basta, chiudiamo qui...


...nel frattempo a vincere la medaglia è Don Ciriaco, con un totale di 40 (su cinque tiri totali, se ben ricordo). Passiamo al salto con l'asta, và! Disciplina estremamente affascinante, anche solo per il fatto che negli anni della nostra formazione c'era Bubka, e tutti amavamo Bubka, e rimanemmo tutti di merda quando nel 92 alle olimpiadi andò maluccio. Sì, ne ho già parlato, e state tranquilli che almeno stavolta l'intervento del fantasma di Gianni Brera su quanto l'asta gli faccia schifo non ci sarà.


Giulio, sappiamo, è prudente per natura, e quindi teniamo l'asticella il più basso possibile. Via! Strana inquadratura dal davanti in cui cerchiamo di far prendere velocità ad un inspiegabilmente biondo Andreotti con il solito metodo dello smanettamento...


...eeee hop! Ora che arriviamo al salto, piantiamo l'asta e... *crack* No, niente, l'abbiamo piantata troppo forte. Ma come, Andreotti, e tirare a campare piuttosto che tirare le cuoia? E l'evitare la cattiveria dei buoni? Giulio non mi sente, o finge di non sentire, che ha la faccia piantata nel materasso e gioca impercettibilmente con la fede al dito.


Abbiamo tre tentativi, riproviamo! Hop! Stavolta premo la barra spaziatrice con la giusta delicatezza e via! Muovendo le freccette a caso riusciamo a cambiare posizione in volo, in modo da non toccare l'asticella. Ma tanto, amici, sticazzi, l'asticella è bassissima perché Giulio è fortunato, ma gli piace aiutare la fortuna facendola facile. Comunque la grafica è una delle EGA più belle e dettagliate che si siano viste in questa sede, eh.


Tocca a Bettino! Lui che è molto più ardito di Giulio, e per fare comunque seguito alla tradizione forattiniana che lo vede vestito d'orbace, ha messo l'asticella più alta possibile. Via che andiamo, conquistiamo la collina! Beh, in realtà avremmo potuto benissimo passarci sotto sperando che i commissari di gara Gennaro Olivieri e Guido Pancaldi non se ne accorgessero, ma purtroppo il vizieto del saluto romano scappa sempre a Bettino un po' tipo la mano aliena del dottor Stranamore, e quindi l'asticella cade giù. Peccato! Ma si può sempre far di meglio.


Bettino sta prendendo la rincorsa quando a bordopista l'amata Ania Pieroni si china per allacciarsi una scarpa mostrando il culo in direzione di Cinghialone, il quale non capisce più niente e si dimentica di piantare l'asta nel piatto. "Too late", dice il gioco, mentre Bettino si fionda in bagno che deve rilasciare un po' di tensione.


Toccherebbe a Spadolini, che già fu Presidente del Consiglio quando nacque il vostro Ex Videogiocatore, ma il peso specifico enorme fa sì che l'asta si spezzi per questa aberrazione della fisica che è la mole del nostro "Piazzista d'Armi", e pure qualcos'altro si è spezzato, dentro di me, e quindi la chiudiamo qui con l'asta.

In realtà qualcos'altro ancora si è spezzato, ed è il gioco! Improvvisamente Dosbox mi si chiude senza dirmi niente e tutto è cancellato, dal momento che non si può riprendere un torneo interrotto precedentemente. Mannaggia! Che è stato, Mani Pulite? No, semplicemente i ragazzi Epyx hanno 'sta cosa che fanno giochi che non sono mai compatibili al 100% con i modelli di PC successivi ai primissimi 8086 con scheda grafica Tandy (o EGA). Quindi, che si fa? Provo ad aprire l'evento successivo sotto forma di pratica, ma continua a crashare. E quindi provo a procurarmi un'altra copia e a riprenderla in mano. Datemi qualche minuto che installo e faccio partire, eh.

Più tardi.


Ecco qua, 400 ostacoli! In versione pratica, non torneo. "Ma sei un cazzaro!" direte voi. "Non hai ricominciato i Giochi daccapo con la Prima Repubblica?" Ebbene no, ci ho provato, ma ho sofferto dell'altro problemino che vi dicevo: il fatto che crasha quando scrivo i nomi dei partecipanti. Ma infatti diciamo che questo piccolo incidente ha risvegliato i ricordi di quando ci giocavo sul mio 8086 della Olivetti coi dischetti gentilmente fornitimi dal Colonnello. Era un gran casino farlo andare, a volte funzionava e a volte no senza precisa ragione, il senso di ansia era direttamente proporzionale alla sensazione di totale indeterminismo.  Cazzo! Si suppone che il computer faccia sempre le cose allo stesso modo, perché a volte va e a volte no? Migliaia di storie di Topolino in cui il computer acquisiva autocoscienza non possono essersi sbagliate! Intanto che rimugino sulle fantasie masturbatorie di Ray Kurzweil, non posso fare a meno di notare la visione in 3D poligonale reso in EGA a far da introduzione all'atletica.


Entrano in pista i nostri corridori! (A causa del solito "whitewashing" del mezzo di comunicazione videoludico, io ovviamente sono quello bianco). Attendiamo ora la pistola dello starter...

Dieci minuti dopo.


Non è ancora arrivato. Provo a toccare un tasto e subito, appena sfioro l'invio, il mio corridore scatta. Falsa partenza! Me la ricordavo vagamente una roba del genere. Sapete che c'è? Passo, ci torno dopo...


...e ora mi do al ciclismo su pista, nel velodromo, che chiaramente al tempo chiamavo "Velodròmo". Perché? Perché ero ignorante, ovvio. Però guardate che bella l'intro in 3D, pure qua. Veramente professionale. Corriamo contro il computer, e compaiono all'improvviso due strani sgorbi su una bici...


Trattasi dei ciclisti ingobbitisi sulla bici, in realtà. A me sembravano delle specie di troll con la testa allungata dai capelli viola e verdi e un cappellino bianco. Lo so, lo so. Comunque, se ricordo bene, la cosa divertente che si può fare è quella di prendere a spallate l'avversario computerizzato finché non stramazza al suolo (Non chiedetemi cosa voglia dire "Draft"). E io lo faccio...


E hop! Tre giri dopo, il nostro emulo di Moser, dalla faccia ormai stremata, tira su entrambe le braccia dal manubrio! Abbiamo vinto! Siamo arrivati uno (su uno)! Ho sempre avuto abbastanza timore di sollevare entrambe le braccia dal manubrio, che temevo che la ruota davanti girasse su sé stessa impazzita. Ero ovviamente un cacasotto. Ok, torniamo alla pista d'atletica.


Ah! Ho capito come si fa! Si tiene premuto invio per far uscire la pistola e lo si rilascia per partire una volta che è esploso il colpo! Ovviamente parto con un vergognoso ritardo, ma grazie allo smanettamento recupero velocemente terreno e - VAFFANCULO. PORCA MERDA CAZZO MERDA VAFFANCULO CAZZO. Saltare l'ostacolo in sto gioco è la roba più frustrante che esista, ora mi ricordo! Mi ero spaccato una mano tirando un pugno alla scrivania perché non ce la facevo! Mamma mia che odio! Riproviamo, ma solo l'ultima volta....


...idem. Finché si va dritti anche anche, ma appena si tocca la curva, ciaone. Io direi che mi dichiaro sconfitto e la chiudo qui. Che ne dite? Prossimo gioco? Prossimo gioco.

È merda? Beh, mi trovo molto in una situazione "borderline" qui. Che la grafica è bellissima, è piena di tocchi di classe e c'è pure una discreta dose di umorismo. Si vede che è tutto molto curato. I giochi sono anche molto variegati tra loro, mica come quelli della Accolade in cui ne hai sempre due che sono uno il riciclo dell'altro. I controlli, salto degli ostacoli escluso, non sono neanche troppo male. Dunque? Dunque 'sto gioco è programmato coi piedi, almeno tutte le versioni che ho avuto a mano io (e ne ho provate diverse). Tra l'impossibilità casuale di iscriversi alla gara, e le gare che saltano a loro piacimento, tutto ciò di positivo che avevo potuto accumulare è veramente travolto da un'ondata marrone. Peccato, eh, perché le cose positive sono tante. Ma in dubio, pro merda.
Ci rigiocheresti? Solo se mi riscrivessero per bene il codice tutto daccapo.

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