lunedì 6 luglio 2020

Actua Soccer

Sarà il fatto che i due sono idealmente legati tra loro, sarà il fatto che con gli europei rimandati mi sento molto in astinenza da giuoco del calcio, sarà che tutto sommato ho un gran istinto masochista più o meno nascosto, il fatto è che dopo FIFA 96 ora tocca al suo grande rivale. "PES"? Chiederete voi. Ma per favore!

dal PÈS, dal gran PÈS

No, sto parlando del contendente principale di FIFA nella gara a chi portava per primo il calcio in 3D sui personal computer, ecco! D'altra parte Virtua Striker della SEGA ha spopolato nelle sale giochi nel 1994 e non è possibile, con l'hardware dei tempi, giocare al calcio simulato in tre dimensioni su un personal computer. Nel 1994, vi rendete conto? No, dico!

Alt!

MITICO! Signore e signori, Francescone Carlà! Che cosa ti porta su questi lidi, vecchio furfante simulato? Come? Come dici? Sì, sì? Che ridicolo! Ah ah ah ah ah ah! Beh, effettivamente è vero. Correggo subito, hai ragione. GRANDISSIMO! Un abbraccio. Ciao.

Quello che il buon Francesco voleva puntualizzare col suo rapido intervento è che in realtà il primo gioco di calcio tridimensionale su personal computer risale al 1991, ed è I Play: 3-D Soccer, che però è uscito solo per Amiga, Atari ST e Commodore 64. Ma di fatto, il calcio tridimensionale su computer casalinghi nasce in Italia, e il resto del mondo può ciucciarmi amabilmente le palle. POO PO PO PO PO PO POOOO POOOO!

Poi chiaro che nel 1991 l'hardware è comunque quello che è, e forse la resa grafica è meno entusiasmante dell'effetto che fece il suddetto Virtua Striker nelle sale giochi di tutto il mondo tre anni dopo, però, oh. Alla realtà non si sfugge.

Poche pippe, è tridimensionale

Inoltre, il genio della Simulmondo aveva anticipato il "Career mode" (la modalità "The journey" di FIFA o il "Master League" di PES) dei giochi moderni facendoci interpretare un singolo giocatore per tutta la partita e non il calciatore attorno a cui si accendeva il circolino giallo. Veramente avanti con i tempi. Però in tutto questo non ho risposto alla domanda iniziale: il grande rivale di FIFA qual era? Presto detto, Actua Soccer della Gremlin (quelli di Zool, Hero Quest, Space Crusade e Utopia). Sigla!


Actua Sports Series! Infatti, non esiste solo il calcio, ma anche il golf, l'hockey, il tennis e... e basta, perché la Actua Sports ha chiuso baracca e burattini quando la Gremlin è stata acquisita da quel mostro francese della Infogrames (pron: Ohnfogràm) e non se ne è saputo più niente. Comunque, molto sarcastico (ed è uno dei pochissimi sarcasmi che apprezzo) il nome della serie: in risposta ai giochi della linea "Virtua" della Sega, qui abbiamo "Actua", che sta per "Actual", che a diffrenza di quello che il 99% di noi credeva studiando inglese, non vuol dire "Attuale" ma "Reale, effettivo".Ah, le gioie dei "False Friends", vero ragazzi?

E nonostante i falsi amici
Quelli che forse sono peggio dei nemici
Quelli con cui per anni hai diviso
Tutta la vita anche l'inferno e il paradiso
Ma che un bel giorno quando hai bisogno
Ti chiudono la porta e te la sbattono sul grugno
E tu incassi colpo su colpo
Ed ogni volta tu sei morto e poi risorto


Mi sembra di averlo già scritto da qualche parte che il logo della Gremlin, quando ha smesso di essere particolarmente chiassoso (vedansi gli articoli sugli altri giochi della casa di Sheffield) ha iniziato a fare stracagarissimo. O almeno, così è la mia impressione, sarà che lo trovo particolarmente sbiadito, sarà che non ho mai sopportato la transizione dell'estetica dalla festa di colori dei primi anni 90 al grigetto spento color vomito che ha accompagnato il passaggio alla SVGA. Non lo so. Magari c'è anche sempre la stessa storia per cui certe cose ci piacciono di più o di meno a seconda di quanti anni avevamo quando ce le siamo trovate di fronte, e magari è la stessa ragione per cui una persona nata nel 1992 magari il grigetto spento color vomito lo associa a ricordi pittoreschi di un'infanzia ancora innocente (io nel 1995 avevo 13 anni e iniziavo ad avere i turbamenti dell'adolescenza, piano piano). Non lo so. Il budget, comunque, è molto più ridotto di FIFA, e si nota dalla presentazione scarna e senza troppe autofellatio e senza troppi filmati di repertorio.


Ma cominciamo col menu principale, che per quanto più ruspante (in pieno stile Gremlin adattato alla SVGA, suppongo) mostra una cosa che Fifa non ha: i calciatori in vero 3D! Infatti questo bel giocatorino poligonale qui sta palleggiando come Vincenzino Sarno, quel bambino che stette a palleggiare tre giorni di seguito e fu ingaggiato come "publicity stunt" per 120 milioni di lire dal Torino dell'allora presidente Massimo Vidulich, che noi bolognesi ci lamentiamo delle nostre dirigenze pre-Saputo (non dimentichiamo comunque che persino Renato Dallara fu assaltato su un tram con i tifosi che gli urlavano "plumone") ma i granata cosa dovrebbero dire tra Vidulich, Cimminelli, Romero (che uccise Gigi Meroni e mandò in bancarotta la società) e quella specie di ragade (in termini di simpatia) che è Urbanetto Cairo? Sto divagando. Dicevo, il calciatore in vero 3D qui sta palleggiando in una maniera che i giocatori di FIFA non potrebbero mai fare, in quanto erano bitmap! Praticamente Actua sta a X-Wing come FIFA sta a Wing Commander. Paragone ardito, lo so.

Belli anche I pulsantoni che frullano, no? Paiono quelli fatti come applet java nei siti su Geocities, che impedivano di proposito il clic col tasto destro per fare "apri in un'altra finestra" (il browsing a schede ce l'aveva soltanto Opera) o peggio ancora il "salva con nome".


Avete notato anche un'altra cosa, vero? I nomi, ragazzi! Erano i tempi, questi, in cui le case videoludiche se ne sbattevano i coglioni delle licenze e quindi non avevamo vaccate come il "Piemonte Calcio" che sostituisce la Juve. In realtà non è che fossero le case videoludiche a sbattersene. Erano le squadre e le federazioni a dare poca importanza al mezzo di comunicazione "videogioco"! Cioè, veramente, sticazzi! E quindi ecco qui, fulgida in tutta la sua beltà, la nazionale italiana a cavallo tra USA e Inghilterra, e c'è ancora il povero Andrea Fortunato. Invece, una cosa che mi ha sempre colpito dei giochi di calcio di sto periodo è la presenza costante in nazionale di Giovanni Stroppa, che ha collezionato solo quattro presenze in azzurro, eppure nei giochi c'è sempre. Chissà se aveva in qualche modo corrotto le corruttibilissime case videoludiche (che, a loro volta corrompevano le corruttibilissime riviste di settore).
 

Via, dai. Scegliamo le regole del gioco, la durata dei tempi e, indovinate un po'! Possiamo pure scegliere l'arbitro tra quelli realmente esistenti, tra cui c'è Pierluigi "Viva Lain" Pairetto! Ma è fantastico! Gli arbitri sono graudati in base alla visione e alla disciplina, e non ho idea di che cosa vogliano dire questi due parametri. Boh! Di certo Pairetto, quando si tratta di tenere il cotonno nei pantaloni di disciplina ne ha ben poca. Aspetta, aspetta, mancava una parola, qual era? Ah sì. "Presumibilmente". Cominciamo, vi va? "Con che squadre, scusa?" chiederete voi. Presto detto, Italia e una scarsa, in questo caso ho pescato l'Egitto. Via!


Un grande, grandissimo, disastro.
L'Italia di Sacchi si scontra con un tonico Egitto e ci si aspetta, da una rappresentativa nazionale, che i giocatori siano motivati persino nelle amichevoli. Voi direte "Eeeeeeh le amichevoli", eh no! No! No. È una questione di professionalità. Mai e poi mai, se sapessi che ci sono famiglie, decine, no, centinaia! Migliaia di famiglie che si spostano da casa, pagano il biglietto, e questi pseudo-professionisti del calcio, che a Bologna si dice "MAISUDA", perché di questo si tratta, di gente che non ha voglia neanche di sudare quando dovrebbe fare il suo ben pagato lavoro, tirano i remi in barca, fanno due passaggini, si fermano, che non sia mai che ci facciamo male, o ci venga il torcicollo, o il colpo d'aria, o al scarabazéin, NO! No. Ma andiamo per ordine. Ottima partita da parte degli Egiziani, molto rispettosi del pubblico, e chissà che qualcuno dei nostri non abbia preso nota. Che dire di questa nazionale? Che cosa dire? A me onestamente della nazionale me ne frega ben poco, ma come segno di rispetto a quelli che a differenza di me queste partite pagano per vederle, con una squadra così BISOGNA VINCERE.

Uh? Devo dire che la presenza ectoplasmatica di oggi è lievemente diversa dal solito. Gioannbrerafucarlo, sicuro di sentirsi bene?

Allora, Breragioannfucarlo sarà lei. Calma! Calma. Io ho il mio stile, che è radicalmente diverso da quello del Gianni Brera, che a modo suo ha fatto la storia del giornalismo, ma non sono io. Io scrivo in maniera diversa dai Brera, dai Mura, dai Gazzaniga, da Tizio e da Caio perché lo sport per me è sport e salvo lo scudetto del 64 non è certo roba da farci sopra poesie o arzigogoli vari. Prosa secca e semplice, perché questi sono fatti. Quindi: Brera sarà lei, e sua sorella!
 
Evviva eh!
Beh, finalmente una presenza diversa! Il fantasma di Gianfranco Civolani, signore e signori. Voi direte "Ah, ma è morto solo lo scorso Novembre, non è troppo presto?" No: dopo essersi sorbiti i patetici tentativi di poetica ampollosa e vuota (sì, vuota, che cazzo) di Brera, mi pare giusto ripulirsi un po' con lo stile secco del compianto Civ, sempre vivo nei nostri cuori e, apparentemente, pure su questo blog, a portare il suo sereno e pacato punto di vis

PACATO UN CAZZO! QUESTE SONO DELLE GRANDISSIME TESTE DI CAZZO! 

Ma andiamo per gradi. 


Inizia la partita e se me ne fregasse qualcosa potrei dire che l'unica consolazione è che siamo sullo zero a zero. Notare come Costacurta, Biiiiiiiiiiiiilly, che è un soprannome da deficiente, vada in scivolata sul nulla. Ma cosa pensava di fare, dico io! Vista la precisione e la visione di profondità che tiene mi viene da chiedere se in intimità con la signorina Colombari non prenda il giusto canale mancandolo da queste distanze. Che una volta Bernardini disse a Dall'Ara che bisognava punire Vinicio che faceva poche aperture sulla sinistra. E il presidente rispose "Sa che cosa ci dico io, caro Fulvio, lassi ben stare, che a noialtri l'apertura sta bene dov'è". Evidentemente a quel CIOCCAPIATTI del signor Costacurta ha fatto comodo andare in scivolata sull'aria per non scompigliarsi il ciuffettino impomatato. Se ti chiami Stanley Matthews, va bene, se sei Costacurta, andiamo!

E quindi gli egiziani con un traversone ben piazzato, al quarto minuto fanno subito uno sgarro a un imbranatissimo Pagliuca con una bella inzuccata di Khamis che facilmente mette dentro la palla. Con queste premesse, se trappiamo un pareggiaccio è già tanto.


Ma no, no, no, non ci siamo. Questi sono i vice-campioni del mondo, una squadra di SANITARI! Dico sanitari perché dire "CESSI" in un blog per famiglie magari non sta bene. Come si fa, dico io, come si fa a farsi intercettare un retropassaggio in quel modo! E per fortuna che questa volta Pagliuca era tra noi e la palla l'ha presa. Ma se dobbiamo subire occasioni del genere come dei TEGAMI, che senso ha la Nazionale? Io sono dell'idea che le squadre nazionali vadano abolite. Voi direte "Eeeeeh ma lo spirito patriottico" se giocare così male è onorare la patria, per voi, allora consideratemi pure apolide.


Ora, non vorrei dire di quando il Bologna di Ulivieri prima e Mazzone poi si rifugiavano nell'unica tattica che avevano a disposizione: palla alta per Kennet Andersson, che di testa la serve alla seconda (o terza) punta per un rapido ribaltamento di fronte saltando il centrocampo. Ma se la si lancia alto dalla difesa, almeno che ci sia un centravanti di smistamento. Casiraghi è alto, d'accordo, ma se la palla gli va sul piede e lui (forse perché il suo burattinaio ha sbagliato tasto) la caccia a casa di Dio, allora capite che proprio non ci siamo. Casiraghi in-guar-da-bi-le. Pare utile solo a fare la pubblicità al cerottino nasale per non russare, e viste le dormite che fa in campo almeno, uno dice, almeno non lo fa troppo notare. Vabbè. Passiamo avanti.


E ora ditemi se si può subire gol in questo modo. "Eeeeh ma l'intelligenza artificiale dei portieeeeri" NO! QUESTA È REALE STUPIDITÀ. Ma come è possibile che siamo in cima alla classifica dei rating della FIFA! Primi! No, primi non direi. Secondi? terzi, quarti, tò, quello che volete. E questi egiziani, che giocano un calcio molto migliore del nostro, cosa saranno? Centesimi? Bé, se questo signor Nasr o cumasciamalòlé riesce a dribblare una difesa andata completamente a farfalle e metterla con un perfetto tiro diagonale, che Pagliuca si sogna la notte e si sveglia tutto sudato con la voce del povero Sergio Buso che gli risuona nelle orecchie spiegandogli la regola della diagonale. Povero Sergione Buso, il Buster Keaton di Padova trapiantato a Taranto. Fu etichettato l'enciclopedia del calcio dal presidente Gazzoni Frascara, e cercò di spiegare la tattica ai calciatori parlando loro di Annibale a Zama. Dava nomi un po' strambi, come "Catena" o "Virgola" ai suoi schemi, e quando li chiamava dalla panchina, i calciatori non avevano la più pallida idea di che cosa stesse dicendo.


Come si fa, dico io! Come si fa! Intercettato due volte! Basta, mi sono stufato. Questa partita è un insulto al calcio, e chiunque abbia uno straccio di amor proprio dovrebbe spegnere la televisione! O Il computer. Non importa. Sabrina, continua tu che io vado a prendermi un caffé al Pik Pak con il fantasma di Oddone Nordio. State benissimo!


Ok, io non sono la cesenate Sabrina "Firmereste per un pareggino?" Orlandi ma mi sento molto d'accordo col fantasma di Gianfranco Civolani. Devo dire che i controlli qui sono molto più reattivi che in FIFA, nel senso che premo un tasto e non c'è questa specie di inerzia che c'era nel titolo della EA, ma qui in Actua c'è un qualcosa di innaturale nei movimenti: come se tutti i giocatori, ai piedi, avessero le molle che stanno sotto gli stivali di Paperinik. Ha senso quello che sto dicendo? Boh! Il risultato è lo stesso, che i passaggi che faccio vengono una merda e i tiri che faccio vanno sempre a morire tra le braccia del portiere avversario, che sarà pure stupido, ma se tiro dalla tre quarti ovviamente le piglia.


Secondo tempo, e il parvenu di questa nazionale, Stroppa, viene cacciato fuori. Ci sta, Stroppa andrebbe espulso dalla Nazionale per il fatto che dai, quando mai s'è visto Stroppa in in azzurro? Siamo seri.

Più tardi.


Ultimi momenti di cardiopalma della partita e l'Egitto prova di nuovo con un pallonetto, ma Pagliuca rinvia subito sui piedi di Nasr, e dopo un batti e ribatti la palla finisce di nuovo tra le braccia del Gatto. I giocatori, comunque, si muovono tutti decisamente alla cazzo di cane. E sì che è stato pure usato il motion capture, preso da tre giocatori dello Sheffield Wednesday! Ah boh. Immagino che sia FIFA che Actua avessero frettissima di far uscire il primo gioco di calcio tridimensionale per PC che non fosse I Play 3D Soccer e hanno fatto un lavoro molto tirato via. No?


Pagliuca rilancia, ma non c'è più tempo: triplice fischio e tutti a casa a riflettere sulle proprie malefatte. Direi che è una serata da dimenticare e

Miei personalissimi voti *estrae dal taschino del gilet un foglio minuscolo*

Pagliuca: Cinque. Troppe cappelle im-per-do-na-bi-li.
Baresi: Cinque e mezzo.
Maldini: Cinque e mezzo.
Costacurta: Cinque meno.
Benarrivo: Cinque. Invisibile!
Albertini: Cinque e mezzo.
Stroppa: Cinque meno? Quattro?Tre? Bah.
Donadoni: Sei meno. MA SONO BUONO.
R. Baggio: Cinque.

(Pausa)

IN-IN-FLU-EN-TE. 

Signori: Cinque.
Casiraghi: Cinque e mezzo.

Voto alla prestazione collettiva della squadra: Cinque, che dire? Queste partite sono completamente inutili! Una presa per i fondelli della gente che le va a vedere (e infatti io non le guardo) e infatti io NON le guardo. Le amichevoli sono INUTILI.



Ehm, faccio umilmente notare al fantasma del Civ che questa non era un'amichevole ma una gara di coppa del mondo o qualcosa che le assomiglia.

È lo stesso! Non guardo neanche quella. Che cosa me ne frega a me di vedere degli svogliatissimi cafoni che passeggiano in campo contro il Burundi o l'Alto Volta? Che vadano bain a caghèr tutti quanti. Vado via. State benone!


È fatto così. Prossima partita, veramente un'amichevole, stavolta Francia-Germania, e io tengo i tedeschi, futuri vincitori del campionato europeo del 1996, che alla fine era in previsione di quello che è uscito Actua. E detto tra noi, quanto avevano fatto cagare gli europei del 96? Con Oliver "Ho un nuovo allenatore per i miei capelli" Bierhoff MVP e l'unico vero highlight fu la cosiddetta "sedia del dentista" fatta da Gascoigne e soci nei confronti di Geri Halliwell prima che diventasse una freak del salutismo. Era anche l'estate che marcò l'inizio della mia discesa nella sfiga. Ma di questo ho già parlato a spizzichi e bocconi qua e là, tra un Time Commando e un Duke Nukem 3D. Passiamo avanti.


La poligonalità dei calciatori comunque rende molto più fluido e credibile il giro di telecamera. Poi inizi a muoverli e sembra che corrano su un cuscino d'aria e quindi vaffanculo. Vi ho già parlato, nell'articolo sul primo SimCity, di come il mio professore di fisica Ettore Verondini di fronte alla frase "a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria" si incazzasse come una bestia. Per spiegare meglio il concetto della terza legge della dinamica ci faceva l'esempio dell'uomo nudo sul lago ghiacciato. Se un uomo nudo si trova su un lago ghiacciato muore. Di freddo! Direte voi. No, muore di fame, perché non essendoci attrito sul lago ghiacciato ideale, lui può muoversi finché vuole ma non si sposta di un centimetro. Ora, se all'uomo nudo diamo una cravatta (e a questo punto Verondini disegnava una cravatta al collo dell'omino sul lago che si copriva le pudenda) lui è salvo, perché lanciando la cravatta la terza legge della dinamica fa sì che la reazione di modulo e direzione uguale, ma senso contrario,dà all'uomo nudo una velocità non molto alta, ma sufficiente a raggiungere (in un tempo più o meno lungo) la riva del lago. Ora, io non sono un fisico, ma ritengo che all'uomo nudo sarebbe bastato tirare una scorreggia in direzione opposta alla riva del lago, ma appunto, io ho passato Fisica I al VI tentativo, quindi che ne so.


Ah beh, sono lì che penso alla fisica e i miei crucchi, che scivolano su un'erba con un ammontare di rugiada tale da annichilire ogni attrito, si lasciano scappare quel fighetto di David Ginola (scritto Gin0la perché Actua è un gioco L33t) che la butta dentro senza problemi. Zero a uno e palla al centro, e nella realtà Ginola nella nazionale francese ci è stato pochissime volte perché i selezionatori del tempo non gli hanno troppo perdonato il suo essere fighetto, possessore di vigne e militante nella Premier League.


Sorbole, vè che cavalcata ragazzi. Praterie sul lato detro, dove i francesi sfondano saltando l'uomo come se non ci fosse gravità (e in effetti così è) e con un cross magistrale per poco non segnano il raddoppio. Ora, se mi chiedete come mai il tondo attorno al giocatore attivo ogni tanto diventa triangolo e ogni tanto diventa stella di Davide, beh, vi dirò che è un'ottima domanda, veramente molto pertinente. Vi ringrazio di avermela posta, grazie davvero.


Sogno o son desto? Sono riuscito per la prima volta a entrare nell'area avversaria? Peccato che non trovi il tasto per tirare e subito riparte il contre-pied d'Oltralpe, e detto tra noi, non so se si nota, ma mi sto iniziando a rompere i coglioni. L'unica vera curiosità che mi è rimasta è: riuscirò mai a segnare un gol in 'sto giocucolo? E soprattutto, fa più cagare Fifa 96 o Actua?


Non ho presente chi ci fosse in porta nella Germania del 1996. Köpke? Sì, mi sa che era ancora Köpke, prima che arrivasse Kahn a fare il titolare (inserite la gif con William Shatner che urla qui, per favore). Poi si parlava anche di Jens Lehmann, che al Milan fece stracagarissimo, tant'è che quando Claudio Bisio faceva ancora ridere disse "Lehmann, le hai, usale no?" Sì, sono sufficientemente vechio da ricordarmi quando Bisio ancora faceva ridere. Son 38 le primavere eh.


Urca, ma che è rigore? No, fortunatamente non si nota che ho steso un francese in area. Poi ccon il solito gioco di rimpalli alla cazzo di cane quello che potrebbe essere Christian Ziege, sempre in tema di bidoni storici del Milan, non riesce a controsterzare sufficientemente forte per tenere la palla in campo. Calcio d'angolo. Comunque, ve lo ricordate Ziege? Il Milan se lo trovò in rosa perché la legge Bosman aveva ubriacato i dirigenti di Milanello e quindi per farlo giocare dovettero spostare Maldini a destra, che quasi andò in depressione. Tutto questo per fare giocare quella capra di tedesco. Avete capito? Capra! Ziege! Capita? Eh?


Fuorigioco! Fuorigioco? Cioè solo davanti al portiere ed è fuorigioco? Non so, ragazzi, inizio a pensare che oltre al lievissimo problema di controlli ci sia pure un discreto numero di bachi. O forse sono io che non capisco la regola dell'offside. Sapete, dicono che sia una prerogativa delle donne non riuscire a capire la regola del fuorigioco. Ognuno si aggrappa a quello che può per tirare fuori lati positivi della propria inesistente virilità. Sì, sono un orrido flaccidone che non riesce a trovarsi l'uccello nei pantaloni più o meno dai tempi in cui Actua Soccer era considerato top della gamma dei giochi di calcio, ma almeno ehi! Capisco la regola del fuorigioco! Sì, ognuno si attacca a quello che può. Lo dicono persino i coach di valorizzare i propri punti forti. Che stronzata, il coaching.


Solito passaggio alla cazzo di cane e Corentin Martins, altro carneade della nazionale dei Bleus, frega la boccia fuori dall'area e uccella Köpke con un bel pallonetto. Detto tra noi, chi caspita è Corentin Martins? A me viene in mente Obafemi Martins, che per essere un interista non mi stava così antipatico, se non altro per quell'episodio in cui appena entrato nella casa nuova a Milano chiamò un tecnico dell'aria condizionata perché in casa sua il condizionatore non andava. Il tecnico arrivò e vide che l'aria condizonata aveva l'interruttore su "Off". Sì, facile prenderlo per il culo, ma non so quanto fossero diffusi in Nigeria (e pure a Reggio Emilia) i condizionatori. Scommetto che un errore del genere lo avrebbe fatto pure Moratti. Anzi, vista l'intelligenza e la propensione a bruciare i soldi di Moratti avrebbe cercato di accenderlo infilando il bancomat nelle fessure del fan-coil.


Rimessa dal fond-cazzo, niente lancio lungo, ho sbagliato di nuovo tasto! Perché, perché??  Lo so io perché, mi sto rompendo le palle.


Però almeno il fuorigioco so farlo, dai. Lo consideriamo idealmente equiparabile a un gol? Un po' come dopo una tornata elettorale in cui stando alle dichiarazioni hanno vinto tutti quanti, compresi quelli che hanno visto le loro percentuali crollare di due ordini di grandezza? Ma soprattutto, perché le elezioni, che sono un processo di selezione, devono avere vincitori e vinti? Si crea veramente un clima di ostilità e polarizzazione con questo semplice concetto. Ne ho già parlato, vero? Scusate.


Ecco, questa non è un'elezione ma è una partita di calcio in cui si vince sul serio. Ginolà segna il terzo gol nella solita maniera, approfittando rapacemente di una mia gargantuesca cappella  nel premere i tasti, e siamo sul 3 a 0 ed è ancora il primo tempo. Che vergogna, cari amici.


Siamo sullo zero a tre e scattano i tiri della disperazione, più che i tiri della speranza. O meglio, i tiri dello "Speriamo che questo sia come PC Calcio 5, in cui il portiere veniva puntualmente inculato da un pallonetto. Purtroppo così non è, ma a siccome si corre su cuscino d'aria mi viene, sempre per quella legge della dinamica, di lanciare la palla lontanissima in modo da uscire di qui al più presto possibile.


Rimessa laterale, che come ho detto non vuol dire niente, e finisce il primo tempo che siamo sotto di tre gol. Sentite, io non credo di essere sicuro di riuscire a finire questa partita. Mi perdonereste? Veramente, non credo di essere mai stato così esausto, e non so se sia per il fatto che sto canalizzando fantasmi di giornalisti sportivi passati da ben due settimane di fila, ma veramente c'ho una stanchezza addosso che mi viene da piangere e non voglio che Sinjin e Randy mi vedano così. O meglio, non c'è problema se i miei figli vedono i punti fragili del loro papà, perché i genitori sono esseri umani pure loro. Ma non per un cacchio di videogioco, ecco.


Un cacchio di videogioco con il pubblico spalmato sugli spalti. Beh, non me la sento di fare troppe critiche a proposito, già i poligoni di ventidue giocatori più l'arbitro, nel 1995, non sono pochi. Dai, glielo passiamo questo. In realtà glielo passo perché la fecale stampa di settore glielo rimproverava e a me piace contraddire quelle teste di cazzo, nont tanto per fare il bastian contrario quanto perché, come ho detto, trattasi di teste di cazzo. Un po' tipo Laurent Blanc, cui non ho mai perdonato il gol del pareggio all'88esimo nella semifinale di Coppa Uefa il 20 Aprile del 1999. Andai allo stadio con tutto il parentame, a parte la rissa a fine partita, il mio principale ricordo è che e in tribuna laterale accanto al settore ospiti, dov'eravamo noi, mia nonna scivolò tirando una poderosa culata sulle gradinate, per poi darsi un contegno dicendo Socmel! Qué sguéllan tòtt! (Acciderba! Qui scivolano tutti!). Ma sto divagando. Blanc, dicevo, segna pure qui facendo una roba che farebbe bestemmiare molto forte il prof. Verondini.


E niente, sono saltati gli schemi e i francesi continuano a ciularci la palla e bombardare il povero Köpke, come se noi fossimo quelli senza attrito e loro avessero gli stivali magnetici con cui la tizia stronza di Sex and the City, in Star Trek VI, va a far fuori il cancelliere Gorkon dei Klingon a bordo dello Sparviero a cui è stata manomessa la gravità artificiale.  Questo era uno spoiler, e c


Ma che, di nuovo? Blanc fa lo stesso gol dalla stessa posizione? Forse è quello il baco dei portieri che qualcuno mi aveva detto che si poteva sfruttare per stravincere! Sì, forse sì. Ma sapete che c'è, cari amici? Tavò. Non riesco più ad andare avanti, e ammetto la mia totale incapacità a questo gioco (così come a quello della scorsa settimana) e la chiudo qui. Scusatemi. Prossimo gioco!

È merda? Ah sì. I controlli sono qualcosa che mi riconcilia con l'epididimite a tal punto che non sono nemmeno capace di impegnarmi per segnare uno straccio di gol. La grafica non è male, anzi, oserei dire che batte FIFA 96 anche solo per il fatto che questo è vero 3D. Apprezzo anche come sia molto meno pretenzioso e molto più ruspante. Purtroppo però di Actua Soccer se ne ricordano ben in pochi, e il dualismo è diventato FIFA vs. PES. Ma ci vorranno ancora decenni prima di arrivarci.
Ci rigiocheresti? No.

5 commenti:

  1. I gol di Nasr dell'Egitto e quelli di Ginola e Blanc sono i classici gol (cioè quelli che ti fa il computer..) all'Actua Soccer, il tiro dai posizione impossibile! Il portiere che stoppa un tiro di piede non me lo ricordavo proprio, nonostante ci abbia giocato (o meglio, nonostante ci abbia visto giocare recentemente), devo dire che tutto sommato l'animazione non è fatta male.
    Sì, il portiere tedesco era Koepke, e Corentin Martins me lo ricordo bene, ebbe un po' di visibilità tra Auxerre e Deportivo La Coruna. Comunque il suo gol è piuttosto bellino.

    Ah, come avevo scritto dalle mie parti, c'è un solo modo per segnare: il tiro ad effetto.

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    1. Sì vabbè ma capisci che, stanti così le cose, di "Actual" in Actua non c'era proprio una fava. Se la sfida in tutti questi giochi è capire come fare gol e applicare bovinamente allora veramente mi rendo conto di quanto sia idiota questa logica. Che è la stessa di PC Calcio 5.0, eh, ma almeno là c'è un manageriale coi controcoglioni. Bah!

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  2. ho giocato per un bel po' ad Actua Soccer 2... abbastanza assurdo... goal da praticamente centrocampo, dalla linea di fondo, dalla rimessa laterale... però, i tiri "normali", te li paravano praticamente tutti!

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    1. Niente "tiro a mezza altezza, entrato proprio al centro della porta", dunque. Bah!

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  3. Uno dei tre giochi del mio secondo pc, il Compaq presario 425: c'erano Actua soccer, Actua tennis e Mario is missing.
    Tra i tre, l'unico carino era Mario is missing, Actua soccer era un po' una mezza cagata, ma era ancora decente, ma Actua tennis (complice il fatto che il tennis mi fa cagare) era veramente distillato di concentrato di estratto di letame.

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Sicuro di aver letto bene il post? Prima di postare, rileggi.

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