lunedì 21 febbraio 2022

L'ex videogiocatore ha fatto il foglio rosa - Colin McRae's Rally & Carmageddon

Per tanti anni della mia vita, non ho avuto un bel rapporto con la guida delle automobili: sarà anche per il fatto che, quando mi sono approciato all'automobile, non avevo esperienza di altri mezzi motorizzati. Come tutti al V.P. non avrei disdegnato il motorino, certo. Ma, come ho fatto notare più volte in questa sede, ogni cosa che portasse un minimo cambiamento nello stato di quiete totale in cui ci si doveva trovare era vista come qualcosa di malvagio, di pericoloso, da evitare.

sogno proibito

È un po' lo stesso approccio alla sicurezza che vedo in tantissimi settori IT: qualsiasi cosa costituisca un potenziale rischio noi la blocchiamo del tutto così siamo a posto, che nulla è più sicuro del non fare niente. Questo ovviamente è un gran peccato: così facendo, con questo approccio molto codardo, ogni innovazione viene completamente stroncata sul nascere e quindi i metodi di lavoro restano fermi agli anni 80 col calo di produttività che ne consegue. Ecco, durante la mia adolescenza, la macchina era un potenziale rischio, e quindi era bloccata. Stessa cosa.

Il Vecchio Paese peraltro si trova anche in una zona in cui la passione per i motori è uno dei componenti fondamentali dell' identificazione collettiva: per questo, appena si compie 18 anni, subito a scuola guida! Anche prima, in realtà: l'importante è che si possa essere maggiorenni quando è ora di dare l'esame.  Nel mio caso non fu così: sarà che ero ammalato il giorno del mio diciottesimo compleanno,  ma appena mi rimisi mi si disse "Ok adesso però te la prendi comoda perché devi dare la maturità". "Ma io sono in quarta!" obiettai. "Non è mai troppo presto per iniziare a preoccuparsi", ma in realtà era la prima e unica volta che i miei si preoccuparono per l'esito della mia maturità, vista la mia media dell'otto. Insomma, con una lunga ed estenuante negoziazione, la patente, io che gli anni li compio a febbraio, la conseguii ad ottobre. Cosa che costituiva, per il tempo e per la società civile degli adolescenti dell'epoca, un ritardo praticamente ingiustificabile.

il ritardo.

Ho ricordi positivi della scuola guida, specie la parte di teoria: dopo un lungo periodo in cui i pomeriggi li passavo a vegetare davanti al PC avevo finalmente una giustificazione per uscire di casa per conto mio senza paura di dovermi sorbire una crisi d'ansia collettiva ogni volta che dicevo "Beh, io esco". Aggiungere "Vado a scuola guida" all'"Io esco" stroncava sul nascere il "PERCHÈ?" con voce tremante e occhio sgranato. Voi potete dire che avrei potuto mentire in precedenza. Avreste ragione, avrei potuto essere meno cacasotto. Ma quando si vive in un panopticon, la paura del giudizio cresce in maniera spropositata portando l'autodisciplina a livelli di auto-annullamento. Non sto cercando di pararmi il culo, eh.

Devo dire che della scuola guida Sandro l'istruttore era abbastanza simpatico, nonostante fosse il classico sborone provinciale felsineo, quello sempre con la risposta pronta con una cadenza della parlata tipica della zona, con le vocali allungate, la voce un po' nasale, ecco, normalmente avrei dovuto detestarlo, ma non ci riuscivo: mi faceva sentire normale. 

A fine estate, Sandro mi telefonò dicendo "Oh Ciccio, guarda che ti scade il foglio rosa, eh. Che ne diresti di dare un esame?" Ecco diciamo che l'avevo tirata un po' per le lunghe, perché sapevo che questo rito di passaggio (in senso hofferiano) avrebbe causato una specie di terremoto all'interno degli equilibri di casa dei miei: se il giovane virgulto prende la patente allora significa che il giovane virgulto può prendere la macchina da solo. E se prende la macchina da solo gli possono succedere delle cose spiacevoli, ma soprattutto se vai in macchina da solo esce la sera e noi dobbiamo stare svegli tutta la notte in ansia per lui (e soprattutto per la macchina).

Il fatto che andassi in macchina scroccando il passaggio ai miei amici già patentati, che magari potevano sfondarsi di alcol prima di mettersi al volante non sembrava preoccupare i miei più di tanto: l'importante era che la macchina non la prendessi io. Capite che questa era un'iniezione di sfiducia non indifferente e spesso quindi quando c'era da prendere la macchina anche per farmi le ossa guidando da solo superando l'"imbranatisia" del principiante, spesso dicevo "Ok meglio di no. Magari chiedo un passaggio, ma no, ma forse non la devo prendere, e comunque è parcheggiata così bene sarebbe un peccato toglierla che magari ci fregano il posto".

Insomma finiva che il seme che mi veniva messo in testa germogliava, da semplice dubbio o diventava un'autolimitazione fortissima. Triste eh? Ah, comunque passai teoria con zero errori e pratica al primo tentativo, riuscendo a non farmi bocciare pur avendo parlato di fantacalcio a un semaforo con l'esaminatore. Certo, non posso dire di avere sostenuto l'esame di pratica con figure leggendarie della motorizzazione felsinea ma chissenefrega, almeno l'umiliazione del "riprovi un'altra volta" non l'ho subita.

Una di queste figure era la tremenda Raimo, temutissima esaminatrice nota per essere bocciatrice seriale, e che successivamente fu arrestata per aver venduto esami della patente a chi non ce la faceva per qualche migliaio di euro. Forse voleva riabilitare la sua immagine! L'altra figura mitologica era un certo "Babbo Natale", un tizio bonaccione che era noto per promuovere tutti, nessuno escluso. Il mio ex compagno di classe B., quello che si presentava maluccio e che successivamente avrebbe fatto fortuna con le carte Magic, fu promosso da Babbo Natale. Cosa che mandò su tutte le furie il mio istruttore di pratica che riteneva che B. non se la cavasse proprio benissimo. 

"Non se la prenda con me, ho dato la patente con Babbo Natale".


Io al di là di tutto, restavo molto impacciato, ma fortunatamente per compensare a ciò che non potevo fare nella vita reale, ecco i videogiochi! In quel periodo avevo pure ereditato da un lontano parente un mediocre volante della Boeder che si attaccava alla porta seriale COM1 e usava come cavo di collegamento tra il volante e la pedaliera quello che sembrava essere un doppino telefonico: e a quel punto la domanda era inevitabilmente: "Ma che succede se il freno trova occupato?" 

una roba del genere

Insomma, i giochi di oggi sono un paio di giochi tipici dell'epoca in cui ricordo essermi trastullato. nella solitudine di casa in assenza di una macchina reale da guidare. E dunque che dico? "Allacciate le cinture?" "Luci accese anche di giorno e prudenza, sempre?" Bah! Sigla. 

Colin McRae's Rally (Codemasters, 1997)

Che ci crediate o no, di 'sto gioco ho bellissime memorie. E infatti non ricordo tantissimo, se non una vaga associazione a una sensazione di libertà. Finalmente stavo iniziando a capire che non dovevo passare la vita a cercare di soddisfare le aspettative del patentato, pensando che fossero anche le mie. Anche perché, che cosa avevo ottenuto comportandomi così? Semplice, ero diventato uno sfigato che funzionava bene in un ambiente di Vecchi di merda, ma attorno ai miei pari ero totalmente incapace di esprimersi in modo comprensibile, isolandomi sempre di più. Tutto questo mentre altre persone che non cercavano di seguire esclusivamente il metro di giudizio del "bravoascuolaetantomaturo" si realizzavano secondo altri metri di giudizio che all'improvviso scoprivo che erano anche parte delle mie aspirazioni, e non avevo la più pallida idea di come... oh, insomma, loro trovavano da far bene (nel senso del coito) e io no! Ecco, ero in quarta liceo, e iniziavo a capire come stavano le cose, e mi trovavo in un periodo in cui non provavo troppo a cercare di piacere agli altri ad ogni costo cercando di deviare ogni cosa su di me, come se fosse una gara continua. Questa è una cosa che ho odiato tantissimo di me stesso, quello di interrompere la gente con "e questo è niente, pensa che io...", che peraltro è una frase molto tipica del posto in cui mi trovo ora, e la maggior parte delle persone che orbitano attorno al posto in cui lavoro sono una feccia che prenderei a sprangate nei denti. 

In quarta liceo, dicevo, stavo iniziando timidamente a cambiare. Avrei fatto grandi passi indietro, ma diciamo che un primo tentativo di miglioramento era in corso. E i risultati si vedevano: certo, non ero il più popolare di tutti, e certe prese per il culo per il mio essere impacciato non me le negava nessuno, ma ero parte di un gruppo e non ero solo quello che otteneva riconoscimento sociale in cambio di versioni di latino. Fu anche l'anno, quello tra la quarta e la quinta, in cui andai per la prima volta in vacanza con gli amici, senza tutori adulti. E perché dico questo? Semplice, perché andando in macchina con il mio sodale Rizzo, che aveva già la patente e io stavo ancora tergiversando, qualche "UNO ROSSO DESTRA NON TAGLIARE CURVA", sull'A14 in direzione di un campeggio del Centro Italia, devo averglielo detto. Sigla!


Eh sì, non nego che fosse sfiga, eh, ma era sfiga che "ci sta", come si dice oggi. Inoltre, i Codemasters io devo dire che non li avevo mai cacati più di tanto, se non per il fatto che erano quelli del videogioco delle Micromachines, a cui ho giocato poco e niente. So che era il gioco preferito dei fecali redattori di TGM, con cui stavano a urlarsi addosso fino a notte fonda nei vecchi uffici Xenia di Via Valtellina a Milano, ma oh, a me non m'attizzava manco un po'. Però, ecco, Colin McRae me l'ero accattato, nella solita edicola al mare, quando andai al mare coi miei prima di andare con i miei amici, "così poi vai in vacanza che ero già abbronzato e vedrai tutte le ragazzine come cadono ai tuoi piedi" Non funzionava così, ma oh, almeno potevo andare al mare per i cavoli miei e svaccarmi sapendo che, pur passando il tempo coi vecchi balneari, avrei potuto rifarmi in seguito, e questo mi faceva stare molto bene.


Chissà perché le intro di tutti 'sti giochi di macchine erano così uguali tra loro. Con la musica tunz tunz in sottofondo, gli scatti tutti confusionari sovrapposti al tachimetro, beh, qui ci sono pure le indicazioni delle curve perché è un gioco di rally, ma a parte questo...


...in realtà a dispetto del nome del gioco non viene nemmeno messa una faccia sorridente di Colin McRae, che peraltro morirà in circostanze tragiche qualche anno dopo l'uscita di questo gioco, e mi dispiacerà molto perché è stata una morte molto stupida, aveva voluto fare il fenomeno con l'elicottero, nonostante fossero  anni che non rinnovava il patentino. Anche Kobe Bryant è morto in un incidente di elicottero, e a differenza di McRae, per Kobe mi è molto dispiaciuto, nonostante del basket non me ne fregasse niente. Ma sto divagando.

Colin McRae, che poi di campionati ne ha vinto giusto uno, era l'idolo di Luca B., un mio conoscente a cui mancava qualche venerdì, quello che la prima volta che si ubriacò era convinto di essere Goku di Dragonball e andò a tirare onde energetiche a un gruppo di napoletani fuori dalla discoteca. Si era esaltato per Colin McRae per via del fatto che si poteva fare le sgommate tirando il freno a mano, e infatti uno dei suoi tormentoni era FRENOAMAAAANO! VADO A FARE LE SGOMAAAATE! Parlava così. Tipo il Pastore di Bovabyte, ma più simpatico. Era preso molto per il culo dal suo gruppo (la "balotta", si diceva) e penso che lo tenessero nella cerchia perché così guardandolo tutti si sentivano meglio di lui. Non so. Che una volta in discoteca, quando non era ubriaco, aveva passato la serata a fare le sgommate sulla ghiaia nel parcheggio l'ho già raccontato? Sì, forse sì. Beh, molto più divertente che diverse serate che ho passato in discoteca io.


Ah, che bella però la grafica del menu. Semplice, pulita. Scegliamo il rally da corr.. ah, no! Che diamine, facciamo il campionato di rally!


Molto meglio. Siccome ho il tavò, allora scelgo la macchina col cambio automatico, ed è.. una Golf. Che è stata la mia primissima macchina, una Golf GL serie 3 del 1992, 1.4, senza servosterzo né climatizzatore, ma con tettuccio apribile con mille raccomandazioni a non aprirlo perché rischiava di bloccarsi. E allora, che cavolo. È anche la macchina che, quando ho cercato di parcheggiare in un garage strettissimo, ho rigato subito sopra il parafango, decuplicando le già tante ansie che c'erano sulla mia guida. Il fatto è che forse con quella Golf non mi trovavo bene. Aveva il cambio molto corto, che significa che spesso e volentieri grattavo con la frizione, e ogni tanto i contatti andavano a puttane, roba che a un certo punto mi resi conto che quando premevo il pedale del freno le frecce si spegnevano. Insomma, non benissimo. Successivamente mi presi un'Opel Corsa, che poi passai ai miei, e quell'auto l'ho amata, anche perché su un'Opel (Astra, Station Wagon) ci ho imparato a guidare. Potrei scegliere pure la Peugeot, ma vaffanculo, su una 206 ci ho fatto l'esame di scuola guida e le guide necessarie, e ho sempre detestato il parabrezza, che per me aveva un angolo cieco enorme. 

Benvenuto a Nuova Zelanda! Che era un posto fico in cui andare a vivere al tempo, perché era il più lontano possibile dall'amata-odiata madrepatria, e pensate che non ci avevano manco ancora girato Il Signore degli Anelli. Una ragazza che avevo conosciuto in quella vacanza e che mi piaciucchiava pure mi disse che ci sarebbe andata a vivere, e onestamente non so se lo abbia fatto sul serio. Importa? No, direi di no.


Io peraltro manco sapevo esattamente come funzionasse un rally, eh. Eppure eccoci qui, con questa gara a tappe che si va da un punto A a un punto B, e devo dire che la cosa mi piace perché non si gira in tondo almeno. Peraltro anche mio padre da giovane aveva partecipato a dei rally amatoriali, e anziché gli sponsor aveva scritto con lo scotch colorato B.d.C.A. sulla sua macchina che al tempo era una Fiat 127 celeste.

"tua Prinz"

Cosa vuol dire B.d.C.A.? Ah questa è un'ottima domanda! Provate a ragionarci sopra, se non ci arrivate ve lo dico alla fine.

 

Noi abbiamo una più professionale Vosvaghen e qindi ci prepariamo ad aggredire lo sterratino della Terra di Mezzo, tra una pecora e l'altra e onestamente a differenza di altri paesi della cosiddetta "anglosfera" i Kiwi mi stanno simpatici, sarà che ero amico via internet con uno di loro anche abbastanza famoso, Andrew "TooMuchSpareTime" Kepple, grandissimo e sottovalutatissimo animatore nei tempi in cui le animazioni in flash erano il top che internet potesse offrire. 


Vabbè, intanto noi girovaghiamo per la Neozelanda e devo dire che... me lo ricordavo più bello 'sto gioco. Ma TANTO più bello. Ero lì che mi dicevo "Ah sì, ecco un gioco bello pulito, fatto bene, coi comandi che non ti sembra di star cercando di tenere ferma una saponetta quando sei nella vasca da bagno, e invece... boh. Come ho detto, sarà il fatto che lo associavo ai bei ricordi!

Verde, uno, sinistra, giallo destra, e via che si arriva al checkpoint, e pure sono al terzo posto. mi stimo molto...


...non fosse che a un certo punto piglio contro una staccionata e la Golf si accartoccia in modo molto implausibile. I comandi non solo ne risentono, ma immediatamente penso a cosa sarebbe successo se avessi ridotto la macchina così anziché aver fatto un graffietto sul parafango della ruota posteriore destra! Ah, che roba, che roba. Bisogna lasciare un certo margine d'errore ai giovani, no? Altrimenti veramente si bloccano, proprio come successe a me. L'amico Luciano "Ratatatatata" Loscalzo mi dice che ha lo stesso complesso quando si tratta di guidare, proprio per la mancanza di fiducia ricevuta in giovane età. 

Vabbè, saremo al settimo posto, saremo accartocciati, ma siamo di nuovo lanciati verso la fine della tappa...

...che arriva più tardi. Tappa completata e siamo sesti! Non ci lamentiamo, no? 

"In generale, lamentarsi non è male, di per sé, significa che ci stiamo rendendo conto di cose che potrebbero migliorare. Poi, sta a noi vedere come fare seguito a queste lamentazioni. Da un lato possiamo decidere di continuare a lamentarci sperando che qualcuno, magicamente, risolva tutto per noi. Possiamo anche decidere che in fondo le cose non sono poi così male, e in fondo ci vanno bene così come sono. Altrimenti, possiamo sempre orientarci verso un impegno per migliorare le cose che ci danno tanto fastidio, badando bene di non cadere vittima di quella forma di teatro che è il muoversi in maniera inconsulta prendendo decisioni avventate e, mi si permetta, stupide, per il semplice scopo di mostrare che si sta facendo qualcosa. Io personalmente sono molto restio a fare qualcosa tanto per mostrare di fare qualcosa. È una grande tentazione agire d'istinto, e resistere alle tentazioni richiede spesso uno sforzo ancora più grande che fare ammuina, come si diceva nella marina del Regno di Napoli. Per questo dico: meglio tirare a campare, che tirare le cuoia."

Andreotti! Ma non avevo notato che fosse in macchina con me! Da dove è saltato fuori?

"Io sono sempre stato qui con lei, ex videogiocatore, e se guardando sulla sabbia vede solo le sue impronte è perché senza accorgersene ha preso in spalla la sedia gestatoria su cui mi ero accomodato qualche minuto, e di questo le sono abbastanza grato."

Eh?

"Puppa."

Vabbè, altra tappa. Abbiamo anche deciso di riparare le cose, perché se è vero che è meglio tirare a campare che tirare le cuoia è anche vero che Andreotti ha promesso diversi posti di lavoro come meccanici da rally ai parenti di qualche elettore, e quindi eccoci qui. Almeno oggi c'è il sole...

...sole che ci regala subito un bel lens flare. Era il periodo dei lens flare quello, no? 1998, sì, direi che ci sta. Perché l'abuso di lens flare era stato pure preso per il culo dalle fecali riviste di settore, e siccome quella gente lo diceva, allora aveva automaticamente ragione. Andreotti, non scuota la testa per favore e continui a navigare.

"Non esistono curve a destra, o a sinistra, esistono le curve giuste."


E intanto abbiamo completato la tappa, ma siccome siamo ultimi, dopo i complimenti veniamo cacciati via a calci nel culo. Un po' come quando a una preselezione di lavoro passi il cosiddetto punteggio "pass mark" però siccome tutti gli altri hanno preso molto più di te allora sei eliminato comunque. Ah, beh, peccato!  Me ne sono già fatto una ragione.


E niente, torniamo un attimo a scuola, a scuola di rally per la precisione! Purtroppo qui in Colin McRae non c'è l'ottimo Sandro, né presso la scula guida "Starter" del V.P. c'era la scuola di rally. Ora cercando su Google scopro che la sede del V.P. della scuola guida non esiste più, ma c'è ancora la sede centrale nel paese vicino/rivale. 


Vabbè! Noi attraversiamo il parcheggio della motorizzazione, stando attenti a non urtare i coni, e via! Esame passato con zero errori ("Schtrepitoscho!" disse il tizio della Motorizzazione che controllò il mio risultato di teoria) e via, a fare gli sboroni fuori dalla scuola guida apettando che tocchi agli altri. Quanto al gioco in sé, onestamente, mi ricordavo molto, ma molto meglio. Sarà che, appunto, le memorie ad esso collegate erano molto belle. Mi ero proprio divertto, al netto di certi litigi coi compagni di viaggio come solo le prime vacanze indipendenti possono portare.  E la scoperta che riuscivo anche ad esercitare qualcosa che fosse assimilabile a fascino sull'altro sesso. Oh, che dire! Le memorie erano belle, è il gioco che tutto sommato è merda. Spiace (no, in realtà frega poco). Prossimo gioco!

È merda? Sì, io mi aspettavo qualcosa di fatto veramente bene, ma mi ritrovo con un gioco assai blando, quando le texture delle prime 3DFX sembrava che qualcuno ci avesse sputato sopra per poi fare lo sfumino col dito. I controlli sono quello che sono, immagino che con il volante controllato dal doppino telefonico fosse meglio, ma onestamente boh, sono deluso. Peccato, peccato davvero. Ennesima dimostrazione di come mai non sia mai meglio fare affidamento alla memoria, specie quando è ottenebrata dalla fregndai bei ricordi.

Ci rigiocheresti? No.

Carmageddon (1997, SCI)

"E ora, tutti a giocare a Carmageddon dal vivo!" così si diceva facendo gli sboroni non appena si ricevava la patente di guida dopo aver passato pratica. O i più educati (tipo me in quel caso) si limitavano a dire "E adesso vado subito a farmela ritirare". 

In ogni caso, certe esternazioni erano da totale coglione. Sandro della scuola guida insisteva coi neopromossi che mai e poi mai avrebbero dovuto prendere un volante in mano il giorno della patente, che c'avevano troppe emozioni addosso ancora e avrebbero probabilmente fatto qualche cazzata. Io ovviamente non la feci, perhé ero noioso. Qualche giorno dopo però mi trovai che con quella bazza della Golf che avevo, scoprii che c'era un contatto che faceva sì che ogni volta che premevo il freno smetteva di andare la freccia. Ops! Ovviamente feci presente che forse era meglio andare dall'elettrauto, e siccome la reazione fu quella di "Sì, sì, ora ci andiamo, tu intanto non usarla" (ogni scusa era buona). Tempo dopo presi la macchina nonostante le implorazioni continue e ri-ops! Il problema persisteva. E io che mi chidevo che caspita se ne facesse mia mamma di una macchina che condivideva con me e che si sentiva più comoda a tenere in garage. In ogni caso, il fatto di aver fatto un incidente per via di quel problema fece finalmente portare l'auto dall'elettrauto, ma siccome avevo osato creare ansia facendomi speronare da una tizia (peraltro anche caruccia, ma per ovvie ragioni non mi cacò mai più) in curva grazie alla freccia sparita, allora per tanto tempo la macchina fu un grandissimo tabù. Piuttosto avrei dovuto elemosinare un passaggio ad altra gente, e chissenefrega se emulava Carmageddon dal vivo! Quanta fiducia, eh? Lo so, mi sto ripetendo.


"La domanda nasce spontanea" dicevano gli imitatori di Antonio Lubrano "A lei piace la neve? La mia risposta è: SCI." Si ride con quello che c'è, d'altra parte, non facciamoci sopraffare dal cinismo.


Il fatto è che Carmageddon è molto cinico, come concetto, oltre che molto umoritico. Humor nero, però, quello che non capireste. L'ispirazione a "Death Race 2000" di Roger Corman si sente, ma d'altra parte per giustificare l'idea di incitare dei piloti di auto a falciare pedoni a quattro palmenti può solo essere spiegata con qualche stronzata distopica, no? E infatti un po' Death Race, un po' Mad Max, eccoci qui, a scaldare i motori in vista di un'applicazione delle teorie di Malthus mediante mezzi motorizzati.


No, ok, in realtà esiste pure un'altra giustificaizone possibile al di là della distopia, e ci arriviamo tra poco, promesso. Sta di fatto che la presentazione è bladndissima e non la sto cacando minimamente. Sarà mica che al tempo avevo giocato al demo oppure a una versione Twilight, ovvero con il Full Motion Video tagliato per motivi di spazio? Ah boh, può darsi. Comunque, per tornare su Mad Max, il primo episodio aveva un'estetica completamente diversa rispetto ai successivi, compreso quello inguardabile con Tina Turner nonché quello recente con Charlize Theron che qualche anno fa aveva fatto venire copiosamente nei calzoni un sacco di nerd. Il Mad Max con Tina Turner peraltro lo guardai da letto con la varicella durante delle vacanze di Natale e non ci capii un cazzo di niente.


Intanto l'intro prosegue e c'è una macchina targata "CHASE" che credo sia pure uno di quei cani orribili di PAW Patrol. So che a molta gente piacerebbe investire i suddetti cagnacci in CGI, ma onestamente queste pulsioni sono passate da mo' per me. Non vogliamo certo tornare ai tempi in cui, in piena esplosione della moda dei Pokemon, la gente raccoglieva facili consensi facendo con il Klik N Play dei giochetti in cui si doveva massacrare l'odioso Pikachu. Che noia, amici.


Brum Brum! Le macchine partono a tutta birra e lo starter viene irrimediabilmente falciato: poco male, era chiaramente un orrido manichino fato in Poser 3. E il fatto che riconosca la versione di Poser guardando la fisionomia del coglione renderizzato. In effetti dovrei scrivere qualcosa su Poser: è un software che mi ha un po' segnato, per ragioni che non starò a menzionare qui. Bah! Sarà comunque che sto diventando vecchio e non ho più né tempo né energie per 'ste cagate, ma trovo che queste intro siano sempre più inutili, e soprattutto non aggiungono niente all'esperienza di gioco. Immagino che nel 1997 fossero da ritenersi un valore aggiunto. Magari perché così facendo le mostravi agli amici per sboroneggiare, o  onestamente non lo so. Aveva senso nel 1993 mostrare Lance Boyle che scorreggiava, 4 anni dopo già non più. Lo trovo un inutile riempitivo, ecco. 


Ah, bene,! Lo sapevate che si può scegliere il proprio personaggio? Io onestamente non me lo ricordavo. Sapevo che c'era Max Damage, tradotto male nella versione italiana del sequel come "Danno Max" (YAHWHN) Qui la traduzione dei ragazzi della Leader (credo fosse la Leader, ma sono abbastanza certo che non era la CTO, almeno) lascia un po' a desiderare e Max Damage si chiama S.EG.QN che non so se abbia senso o se semplicemente era salvato dalla versione del gioco che ho scaricato. Che poi, a meglio pensarci, è impossibile, dato che ho scaricato la ISO del CD italiano. Boh! Sticazzi, prendiamo Die Anna, che al tempo trovavo molto carina, nonostante la provenienza albionica dell'interprete. L'attrice, Fay Moray, peraltro aveva 14 anni quando registrò i video di reazione agli eventi del gioco. Non so se gli autori ne fossero a conoscenza, di certo non lo ero io, o mi sarei intristito di brutto a pensare che una ragazza che avava meno anni di me non solo era più carina delle mie coetanee, ma aveva pure partecipato a Carmageddon, cosa che mi avrebbe  reso molto orgoglioso di qvere una morosina che ha partecipato a un gioco ritenuto fighissimo dal mainstream. Dico "Fighissimo" perché era pure finito sui giornali che vedevano in esso il solito panico morale, ovviamente. Bah! Peraltro ora la signora Moray fa la maestra d'asilo ed è anche per questo che si è sempre rifiutata di ricomparire in uno degli inevitabili sequel-remake-reboot. Una scelta intelligente.


Via, si parte! L'ho già detto di quanto si sia rivelato inutile il Full Motion Video, a distanza di anni? E magari uno non pigliava i giochi dai Twilight perché senza i video "non era la stessa cosa", invece quegli olandesi avevano capito tutto. Gli olandesi sono sempre stati avanti, ma d'altra parte quando sei incredibilmente tirchio allora hai un approccio alla vita orientato all'ottimizzazione. Il tizio pelato, pur non assomigliando per niente all'attore che fa Max Damage, si suppone che sia Max Damage in persona. L'illuminazione rossa fa figo, ma successivamente c'è stata una correzione della trama retroattiva che diceva che il mondo è devastato da qualche disastro (al tempo ken il guerriero era tornato di moda grazie a Italia 7) e le radiazioni hanno fatto diventare Max rosso e pelato. Bah! ne so quanto voi.


In realtà, il fatto è che questo gioco è nato per il gusto di falciare pedoni, e siccome si sono poi resi conto che non è propriamente una cosa educativa o manco divertente per chi abbia raggiunto un livello di maturità post-puberale, e quindi hanno fatto una serie di contorsioni mentali degne della famosa sequenza del "Rigatino" per giustificare il massacro, aprire i mercati tedeschi ed australiani (in cui la censura alla violenza nei videogiochi è molto più stringente che altrove) ed impedire che certi venditori di videogiochi obiettori di coscienza  ritirassero le scatole dagli scaffali. Altri tempi, eh! Che  magari c'è qualcuno che rimpiange i negozi di videogiochi e si lamenta del neolib[b+]erismo dilagante che ha fatto fuori i cari vecchi negozietti a favore di Steam, Epic, GOG e via stronzeggiando. Beh, la rivoltante ipocrisia di sta gente è la stessa dei preti tradizionalisti che si scagliano contro il modernismo prendendo le loro omelie direttamente da Facebook. Non sono fiero di essere a conoscenza di queste cose, ma a volte non possiamo scegliere quello che sappiamo, a meno che non ci isoliamo completamente dal resto del mondo.



Bah! Abbiamo scelto la pista, abbiamo dato un'occhiata ai miglioramenti della macchina che tanto non possiamo permetterci, andiamo a giocare, che mi sono già rotto le palle.


Via! possiamo decidere se partire ultimi o penultimi, che poi penultimi non è proprio, ma insomma siamo in ultima fila qualche centimetro più avanti dell'altro. Che facciamo, diciamo di no? Via! Ho sempre trovato divertente la faccia di Die Anna tutta carica, e faccio veramente fatica a credere che ci avesse 14 anni. Peraltro, credo sia una coincidenza, ma il fatto che Die Anna suoni come "Diana" pronuinciato in inglese, pare essere un riferimento a Lady D che, come sapete, fece la fine che fece. Ora, io non ho mai sopportato lady D e il culto della personalità che le era stato costruito attorno, in quanto parte dell'insensata venerazione per quella famiglia di endogamici del cazzo che appoggia il suo culone sul trono di quella patetica isoletta. Oh beh! Tutto questo per dire che quando Lady D morì a Parigi, mia nonna era in vacanza con sua cugina (che si chiamava Diana) in qualche posto da vecchi. Mio padre chiamò mia mamma alle sette di mattina dicendole "Oh, è morta la Diana" e mia mamma rispose "ma mia mamma sta bene?" Immagino fosse un tentativo di fare una battuta. Non so perché mi ricordi di questo né perché ve ne stia parlando.


Ah la miseria, ma questa è la versione con gli zombi, quelli col sangue verde! Ma pensa un po'. Al tempo probabilmente avrei detto che così il gioco perdeva ogni sua attrattiva, ora non me ne frega niente, anche perché, boh, la manovrabilità non è malaccio, accidenti. Riesco a prendere sotto 'sti zombi con abbastanza gusto e non mi sento fuori dall'azione come accadeva, ad esempio, in "Destruction Derby". Bello che invecchiando si impara a vedere al di là delle apparenze, no?


"PUNTO DI CONTROLLO!" mamma mia che traduzione deprimente di "Checkpoint". Non so sinceramente come lo avrei fatto e mi rode che non posso nemmeno insultare la CTO, perché penso che Carmageddon fosse distribuito dalla Halifax. O dalla Leader? Non lo so, sto indugiando su questo dettaglio perché mi aspetto che lo cerchiate voi questo, perché io tavò, ecco.


Però ragazzi, sono sorpreso: devo dire che anche se fosse un normale gioco di corse, si lascia guidare benino. Non me l'aspettavo. Oddio, la faccia di Die Anna che schizza in avanti con gli occhi che le escono dalle orbite mi lascia un po' inquieto, ma insomma niente a livello della sequenza di Atto di Forza in cui gli occhi della Quercia di Graz schizzano via dalla faccia deformata dalla depressurizzazione. Peggio ancora, quel fenomeno da baraccone che per un po' era finito alla fecale Striscia La Notizia, ve lo ricordate? Era un tizio immigrato da qualche paese africano (sinceramente non ricordo né il nome né la provenienza) che riusciva a fare uscire gli occhi dalle orbite. Non ho minimamente voglia di andare a cercare questo dettaglio perché dare dei clic al principale responsabile del decadimento culturale italiano degli ultimi 40 anni non ne ho la minima voglia. Vaffanculo, Antonio Ricci.


Ecco, mi sono tanto inalberato che sono finito per spetasciare la macchina. Anna non sembra particolarmente infastidita da tutto ciò, ma intanto siamo cappottati. Fortunatamente esiste una funzione che ci ripara e ci scappotta la macchina a comando con una comoda dissolvenza....


...ed eccoci di nuovo qui, al punto di controllo, con 2000 punti a credito, per aver ... sprecato? SPRECATO? Ora "Wasted" ("devastati", in questo caso) per i pedoni falciati lo traduciamo con "SPRECATI?" Ma vaffanculo, Drugo, andiamo allo stadio.


Eccoci allo stadio, in cui possiamo fare strage di QUEI VENTIDUE MILIARDARI IN MUTANDE CHE CORRONO DIETRO A UN PALLONE, come scrivono i boomer su faccebook per poi lamentarsi quando DAZN non visualizza l'anticipo perché ha problemi di banda. Poi magari si giustificano che gurdano DAZN solo per farsi una sega guardando la sopravvalutatissima Leotta,  che deve la sua popolarità alle foto "leaked" con le tette di fuori, altrimente sarebbe ancora a fare la serie B su sky. Tutto questo per dire che il tifoso calcistico medio è un morto di figa. Comunque questo è football americano. Ops! Vabbè. Bella anche la visuale interna col cruscotto. Abbastanza bella, dai.


Vabbè, falciamo un po' di quei 30 miliardari con le spalline che corrono dietro a una palla ovale, che tanto comunque sono zombificati, e anche se non lo fossero sarebbero comunque zombificati dalle ripetute botte in testa che hanno preso. Avete presente quel film con Will Smith pieno di protesi in faccia che interpreta un coroner nigeriano che investiga i traumi cranici dei giocatori della NFL? Io l'ho visto ma ricordo solo il pessimo make-up del Principe di Bel-Air. Bah! Io nel frattempo, pur trovando il tutto abbastanza divertente, mi sono rotto le palle e la chiudo qui. Però ecco, fa molto pensare tutto quanto a come, soprattutto in un luogo isolato come il V.P. di fine anni 90, sia inconcepibile non avere la macchina. D'altra parte, mi perdonerete lo snobismo del trovare inconcepibile che i miei ex compaesani tuttora pigliano il mezzo per fare un chilometro, con tutto lo sbattimento dei parcheggio, quando potrebbero benissimo fare tutto a piedi. Boh! Chissà, magari, fossi nato non in provincia mi sarei sentito emarginato! O forse mi sarei sentito emarginato comunque, sarebbe solo cambiato il pretesto. Temo di sì. Bah. Prossimo gioco!

È merda? No, alla fine è abbastanza divertente. I comandi rispondono bene, le piste sono lunghe e variegate, zombi o no il bonus del falciare gli sprite è sufficientemente ridicolo e over the top per dare quei due minuti di intrattenimento in più, con l'approccio sufficientemente decerebrato è un gioco godibile. Forse un po' vecchiotto per la sua epoca, ma si sa, guardandosi indietro si perde un po' di prospettiva.

Ci rigiocheresti?  No.

Ma alla fine, che cosa significava "B.d.C.A."?  "Buco del Culo Aiutami."


2 commenti:

  1. Dopo i fasti dell'Amiga sono scampato alla sfigaggine dei pc con 3dfx e simili, il pc in confronto alla giocabilità e alla qualità offerta dai giochi piratati delle console dell'epoca era una merda per me.
    Colin l'ho avuto su psx e mi è piaciuto molto anche se si tratta sempre di girare un volante, sono giochi noiosi però gia moderni che pretendono di essere "realistici" a scapito del divertimento.
    Carmaggeddon fa schifo al caxxo.

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  2. Anch'io ho amato quei due giochi. Ma adesso che vedo gli screenshot di Colin,mi viene la pelle d'oca, sembra veramente un gioco di merda e come al solito preferisco ricordarlo come il gioco Figo di rally. Con carmageddon passai alcune serate destate e non mi dispiaceva affatto anche se il gioco di per se era abbastanza stupido. non so il perche ma cera una bella soddisfazione a tirare sotto la vecchietta di turno o la pecorella.giocai anche al 2, mentre il terzo mi fece proprio schifo. Molti anni più tardi per pura curiosità scaricai il remake e con stupore scoprii che quel gioco non mi divertiva per niente, zero assoluto.
    Quel periodo con gli amici spesso si diceva "andiamo a fare carmageddon" per intendere una guida ai limiti delle regole della strada.in effetti poco tempo dopo,uno di questi amici volò letteralmente sopra ad una rotonda spaccando il palo della luce e riducendo la sua punto rossa fiammante in una scatola di sardine. Ah,che bella sensazione di libertà distruggere la propria auto senza il timore di essere ripreso dalle telecamere

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Sicuro di aver letto bene il post? Prima di postare, rileggi.

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