Mi è difficile parlare del gioco di oggi senza menzionarne l'autrice, Jennifer Diane Reitz. JDR è stata protagonista di numerosi siti internet, quando ancora internet non era un fenomeno di massa, quindi parliamo intorno ai primi anni 2000, prima della fatidica data del 2007. Ovvero quando internet, per un sacco di cazzoni, ha iniziato a significare i social media, e per social media si intendeva Facebook (D'altra parte, so di non essere un fan delle correlazioni spurie e il confirmation bias è una brutta bestia, ma potremmo ipotizzare una non coincidenza per il fatto che l'economia è andata a puttane proprio nell'anno in cui Facebook è diventato un movimento di massa?)
Quando internet era ancora un'esperienza emozionante e non l'indigestione di scialba monotonia che è ora, c'era un angolo della rete ben definito che era associato a contenuti decisamente scioccanti. Siti che si divertivano a esporre aberrazioni (nell'accezione più "statistica" del termine) dell'umanità e a riderne sguaiatamente, a volte passando i limiti in maniera decisamente oltraggiosa, ma d'altra parte se ti collegavi a quei siti bene o male sapevi quello a cui andavi incontro.