lunedì 26 ottobre 2020

Pacific Islands


Con tutte le grandi esaltazioni che può avere un bambino di una decina d'anni, quella per i carri armati è stata, oserei dire, quasi trascurabile. E sì, che ne avevo tutte le ragioni per essere un fanatico di panzer e simili. D'altra parte il nonno da cui ho preso metà del mio nome e che non ho mai conosciuto, i carri armati li costruiva e li riparava per lavoro. Il mio padrino del battesimo, il Colonnello, era infatti la sua controparte militare. L'officina in cui lavoravano si occupava, se ricordo bene le cose che mi raccontava e che non ebbi l'accortezza di appuntarmi,della costruzione e della manutenzione di carri armati Leopard 2.

Quindi sulla carta avrei avuto tutte le ragioni per essere esaltato con i carri armati. Ma a parte un giocattolo piuttosto fico che ricordo abbastanza bene il panorama carrarmatistico era abbastanza blando: persino Risiko mi era piuttosto noioso (e sinceramente lo è tuttora). Il giocattolo piuttosto fico era una roba che ben si addiceva al periodaccio a cavallo tra gli 80 e i 90, un carro armato futuristico pieno di optional che premevi un tasto e scattava una molla che lo apriva trasformandolo in una base militare. Un secondo che lo cerco, eh.

E qui si piange, Ex Videogiocatore! Bruschette!

Sì, credo che se al Vecchio Paese ci fosse ancora tutta la robaccia che mi avevano regalato ora sarei probabilmente milionario rivendendola ai teste di cazzo che cercano di ricostruire un'infanzia facendo una disperata e patetica inversione causa-effetto. "Se ho tutti i giochi che avevo e che sognavo e li metto in una teca per adorarli, sarò bambino per sempre" è il pensiero diffuso. È una tentazione forte, che esorcizzo settimanalmente prendendo i videogiochi che avevo e che sognavo e bollandoli come "merda".




Ma sto divagando: a parte questo e un paio di modellini di Leopard passatimi dal Colonnello, di carri armati a casa Ex Videogiocatore, sticazzi. Forse c'entra anche il fatto che quando per la mia prima comunione il Colonnello mi portò uno scatolone di giochi copiati, di giochi coi carri armati  non ce n'era nemmeno uno. Avrei potuto immaginarmi che mi portasse M1 Tank Platoon della Microprose che avrebbe potuto portarmi e che ci sarebbe stato a pennello, ma niente. Mi portò F-15 Strike Eagle 2 e quello aveva contribuito non poco alla mia passione per i simulatori di volo. Ma M1 Tank Platoon c'era solo nelle pubblicità degli MPS Labs su F15.

Così quando allegato a una patetica rivista di settore trovai un gioco di oggi, anzi il demo del gioco di oggi, mi ci approcciai con una certa indifferenza. Per quanto si potesse essere indifferenti a un gioco nuovo nella mia situazione di eterna carestia softwareistica, il che vuol dire che avrò detto qualcosa tipo "MA BWELLOH UN VIDEOGGIUOCO NUOVOH" (non parlavo così, eh). 

Il demo del gioco di oggi era allegato al numero 3 di PC Action, rivista che io non avevo ma che aveva preso il mio migliore amico del tempo. Fu lui che mi instillò la voglia di prendermi il numero successivo, quello con Cool Croc Twins nel dischetto. Tra le altre cose scopro solo ora (PC Action 3 è l'unico numero disponibile online) che il gioco di oggi era anche recensito nello stesso numero. Vogliamo dare un'occhiata al voto che prese? Certo che sì.

Gallarini Gallarini, alle software house tu fai [OMISSIS]

Mica male! Poi io che ero stronzo al tempo guardavo principalmente la grafica. Però interattività 94? Apperò! Giocabilità 92? Sorbole! Tecnica 90 (mai capito cosa volesse dire, ma ok)? Chapeau! Globale 90? Mi ci ficco! Ora che sono lievemente più anzianotto e non prendo come oracolo quello che scrivono le fecali riviste di settore, come credete che giudicherò Pacific Islands? Beh, scopriamolo assieme, no? Sigla!



Empire presents! Giochi della Empire ne abbiamo? Buona domanda! Abbiamo Empire Soccer 94, che anni fa delegai al fantasma di Gianni Brera e che pure quello trovai sulla fecale PC Action, il che mi fa pensare che la Empire avesse un canale diretto alla Xenia edizioni. Per favore niente battute sulla parola "canale" che stronzate come il gamergate ce le abbiamo già avute anni fa e non le ripetiamo. "Ah, beh, e allora la canzonatoria didascalia alla pagella di Pc Action qui sopra?" Sì, beh, io l'ho fatta con ironia. Ma guardate che bello l'uso di gradienti misto a dithering per fare la grafica! Peccato che nel demo sta introduzione non ci fosse altrimenti avrei riempito di crema i calzoni (metaforicamente parlando, eh).


Ehhh, e pure animata, ragazzi! Ma che è, Natale? No, era fine agosto del 1992, che il mio amico era venuto a casa mia con i dischetti che si era accattato durante le vacanze e avevamo un bel po'di roba da provare. Penso che Betrayal (medievale, bellissimo, scatola da un kg) fosse parte di quell'infornata, ma non ci giurerei: non ho una memoria così lunga.


Comunque, i due aerei stealth arrivano in pieno giorno sulla titolare isola del Pacifico e sbem! Due bombe su un bivio che non si incula nessuno. Oh, sono certo avesse la sua valenza strategica, ma faccio fatica a vederla. Ma in fondo che ne so io, come già ho detto Risiko mi rompeva i coglioni molto rapidamente. Tipo al secondo turno. Però bellissima la grafica, eh? Floyd-Steinberg ha rotto le palle, viva il dithering ordinato!


Eh ma sorbole, fa te che animazione la torretta che gira! Una roba a livelli della Westwood Studios, e mica sto scherzando! Aspettative altissime qui, ragazzi. Non mi ricordavo una grafica così fica. E cheSche colori brillanti! Altro che il marroncino color vomito che va di pari passo alla diffusione delle 3dfx Voodoo. Sono sinceramente sorpreso, ragazzi, e chi si ricordava una cosa del genere?


Ah ecco. Si vede che avevano finito i soldi e la palette torna ad essere scialba e piuttosto deprimente. Che palle! Sì, senza dubbio è stato coinvolto qualche mago della pixel art per fare l'intro ex post, che sennò la gente si scoglionava già a questo menu. Bah! Diamo il benvenuto al Divo Giulio, di ritorno su questi schermi, a comandare il plotone di carri armati. Andreotti sostituisce il comandante di default Bannon, che non è il ritardato mentale alcolista che certi giornalistucoli da due soldi hanno semplicisticamente dipinto come lo spauracchio a capo di tutti i movimenti reazionari pronti a sovvertire l'ordine corrente (se vabbè, e io sono il figlio del re della Nigeria che ha bisogno di 30.000 euro per sbloccare il conto Western Union in cui c'è la mia eredità). No, Sean Bannon è il nome del protagonista del romanzo Team Yankee, che è stato convertito in un videogioco di cui Pacific Islands è il seguito. Team Yankee è un romanzo di un ex militare statunitense, Harold Coyle. A sua volta, Team Yankee è basato sullo scenario raccontato da Sir John Hackett, un generale britannico, in un romanzo ottimisticamente chiamato "la terza guerra mondiale". Allegria. Ma l'anno era il 1984 e la storia, secondo Fukuyama, non era ancora finita. I buoni erano di qua e i cattivi erano di là, e creare una "narrativa" era relativamente semplice. Dal 1991 sì è giunti a una diluizione dei ruoli e quindi la Storia, intesa come narrazione drammatica di eventi reali, non ha più avuto né capo né coda: se a tutt'oggi esistono negazionisti dell'undici settembre, che è la cosa più storica dal 91 ad oggi, ed è pure stata vista in diretta TV dal mondo intero, allora la storia è veramente finita, liberi tutti, saltano gli schemi e ciaone. Ma poi chiedetevi una cosa: quando mai a scuola è stata studiato il secondo dopoguerra? Già dopo il 45 la storia è ignorata, quasi declassata a cronaca, è l'altro ieri praticamente, non si è ancora solodificata. Abbiamo studiato a memoria le date della dieta di Magonza e la Lega di Smalcalda, ma manco sappiamo, chessò, che cosa accadde a Cuba negli anni 60 per cui avevamo rischiato seriamente la fine del mondo. Aveva ragione Fukuyama, la storia è finita in un lungo declino durato da Nagasaki sino al 1991, il che fa sì che il Secolo Breve duri solo 45 anni. Ciucciatemi le palle! Si comincia a giocare. C'è anche il tutorial ma quello non è per veri uomini quindi via, pronti alla battaglia! Si suoni la carica!



Cominciamo con il piano di battaglia. O meglio, selezioniamo il piano di battaglia. Le isole del Pacifico in cui i malvagi comunisti stanno facendo cose molto antiamericane, tipo far credere ai poveri di essere "proletariato" e non "potenziali milionari che se non hanno avuto modo di cogliere l'opportunità è colpa del malvagio governo e delle sue inutili regolamentazioni", hanno la particolarità di essere in ordine alfabetico. Cominciamo dall'isola Aloha, poi ci sarà l'isola Buongiorno, poi ci sarà l'isola Ce Faci (colonizzata da immigrati romeni) e sto ovviamente cazzeggiando. Spostiamoci attraverso i quadri tranquilli fino alla zona rossa...


...nella quale approcciamo la battaglia scegliendo gli armamenti dei nostri tank. Chiaramente, essendo noi bastioni del capitalismo e dell'american way of life, abbiamo un budget di due milioni e trecentosessantamila dollari e con quelli dobbiamo farci bastare i carri, le munizioni e le riparazioni. Bah! Accettiamo la dotazione di default e procediamo.


Ok, questa è la prima battaglia dell'isola di Aloha. Dobbiamo trovare la pista di decollo (abbastanza esplicita) e distruggere i due elicotteri che si trovano lì. Dopodiché, lì vicino, trovare l'installazione radar e distruggere pure quella, e infine trovare i silos di carburante e distruggere pure quelli. Tutto chiaro, Andreotti? Andreotti, ma veramente si mette l'elmetto? Non ricorda quello che successe a Dukakis?

Foto da non farsi scattare in campagna elettorale, exhibit 1

"Che io fisicamente non sia molto dotato non sarà un casco troppo grosso a farlo notare agli italiani. Non fu certo per la mascella volitiva o il petto in fuori (mi chiedo quanto male dovesse fargli la faccia e il torace quando alla sera lasciava andare il respiro) che Mussolini diventò duce. Dubito che un casco in testa possa diminuire il numero dei miei voti. Se gli italiani votano per me, lo fanno perché cercano la concretezza che un Maciste o un John Wayne potrebbero non garantire. Lo sa che alla visita di leva fui riformato perché mi avevano dato sei mesi di vita? Anni dopo andai a trovare il medico che mi diede questa lugubre previsione: era morto lui. Questo ci insegna che, come certi opinionisti predittori di scenari bellici e di relazioni internazionali, proprio come questo signor Coyle, è sempre meglio che contino fino a cento prima di giocare a fare gli aruspici." E come dargli torto? L'unica cosa inquietante qui è che il briefing si conclude con "ricordati tutto quello che hai appreso durante il tutorial". Ops! Oh beh, immagino sia una scusa per convincerci a fare il tutorial che notoriamente non si incula nessuno.


Ah, abbiamo anche le informazioni dell'intelligence. Tutto merito di Gladio, Andreotti? Giulio non risponde e gioca con l'Anello al dito. Quello che ci portiamo a casa è che il ponte sul ruscelletto potrebbe essere minato, quindi proprio in qualità di ruscelletto del corso d'acqua, possiamo guadarlo coi nostri cingolati senza problemi. Un po' come quando ci fu un alluvione ed esondarono le fogne, un sabato sera che io e un amico stavamo tornando al V.P. dopo una serata all'insegna della sfiga nel capoluogo, eravamo completamente tagliati fuori dal torrente che erano diventate le strade. Facevano passare soltanto i Suv, e quella è stata l'unica occasione in cui ho avuto modo di constatare l'utilità di un Suv. Alla fine dormimmo a casa di una conoscente che era lì vicina.


Ah, altra roba, il supporto dell'artiglieria! Meraviglioso, possiamo decidere a che ora invocare cortine fumogene o "HE" che immagino siano gli elicotteri? Boh! Non ne ho idea. Sto andando un po' a caso qui. ANDREOTTI NON MI GUARDI COSÌ.


E via che si parte! La grafica è, come dire, abbastanza scarna. Anche abbastanza spenta cromaticamente. Però guardate che roba, lo split screen in 4  schermate, una per ogni unità! Uno direbbe "Come Space Hulk" se non fosse che Space Hulk sarebbe uscito l'anno dopo, e pure mi faceva una paura bestia. Ero ovviamente un grandissimo cacasotto. Comunque, l'interfaccia è veramente un grandissimo "horror vacui" e ci vuole un certo sforzo intellettuale per capirla. Ogni quadrato può avere diverse visuali: quella della torretta, quella della mappa, e quella della manutenzione dei mezzi dell'unità (4 carri per ogni unità, 16 se la matematica non è un'opinione). Non so voi ma io sono molto confuso. Ancora di più dal fatto che lo status del nemico è marchiato con una bandiera rossa e due martelli incrociati. Si vede che l'agricoltura, nelle repubbliche sovietiche delle Isole del Pacifico, è sottodimensionata e non è sufficientemente importante per meritarsi la falce sulla bandiera? Forse!


Ah, meno male, non abbiamo solo la vista sinottica, ma possiamo anche  dedicarci interamente ad un'unità singola. Come va, Andreotti? Si sente a disagio in questo ruolo che non le si addice? "Beh, non direi - risponde Giulio - sono stato otto volte ministro della Difesa, ricorda?" Ah. Ops. Vabbè. Andiamo nella schermata della mappa e facciamo una bella tattica di accerchiamento della pista di decollo, ok?


Peccato che i nostri carri armati siano delle lumache. Vanno a una velocità massima che varia tra i 37 e i 50 km/h e io che mi rendo conto che il mio tempo su questo gioco è limitato, mi sento i coglioni scendere sotto il livello del mare. "Andiamo, Ex Videogiocatore, si ricordi di quel che diceva San Paolo: Chi è chiamato al ministero, vi attenda". Sì ma qui non siamo al ministero, Andreotti.

...

Ok, ok, scusi.

Insomma, man mano che proseguiamo verso la nostra meta, i carri armati martello e martello sembrano moltiplicarsi come i biblici pani e pesci. Mentre la grafica che vedo dall'unità 2 è, per usare un eufemismo, molto poco impressionante.


Notare infatti come la foresta, che è importante in un'isola del Pacifico, sia resa come una fila di bitmap piuttosto piatti disposti come un fascio di rete parallel-ehi! Uno dei miei carri è danneggiato! Ebbene sì, che in mezzo alla foresta, si sa, nelle imboscate e nella guerriglia gli americani fanno piuttosto cacare e quindi veniamo presi coi pantaloni calati. Ops! Andreotti, che mi combina? "Non lo chieda a me. Lo sa che io sono a favore della politica dei due forni e con la concretezza che ha sempre contraddistinto la mia corrente non mi sarei fatto alcun problema ad aprire un dialogo con questi signori. D'altra parte, esiste anche una foto che mi ritrae col pugno chiuso di fronte alla scritta Viva el Comunismo. Però era stata scattata a Cinecittà sul set del film L'assedio dell'Alcazar, ma non diciamocelo troppo forte."


Unit 3 has just lost a vehice, e io sono così impedito che non ho ancora visto un carro armato nemico.


Ah! C'è la possibilità di creare la cortina fumogena e di attivare la visuale ad infrarosso! Magari... Ecco un carro armato. Sarà nostro o sarà nemico? Boh! Non ne ho la più pallida idea e capisco che sia un tentativo di rendere tutto più realistico, ma marchiare i carri armati nemici con una bandierona rossa, no? Tanto dai, già la simulazione qui è estremamente semplificata! Boh. Però ora ho una visuale su un mezzo che potrebbe essere nemico e quindi forse, ma che dico forse, riesco a segnare la mia prima tacca al cannone!

Poco dopo.



Unit 3 has been destroyed! Vaffanculo, gioco.


Nessun problema, con l'unità numero due, usciamo dalla foresta ed ecco un orrido cubo verde che cerchiamo di sfondare a suon di granate ed una striscia marroncina chiara che potrebbe o non potrebbe essere la nostra pista d'atterraggio! Che poi, quanto fa cagare l'espressione inglese "May or may not be"? Certo che potrebbe o non potrebbe essere, tertium non datur, che cazzo! La logica! "Beh, non salirei su questo particolarissimo pulpito se fossi in Lei: ricordi che da noi i treni più lenti si chiamano accelerati e il 'Corriere della Sera' esce al mattino." dice Andreotti sistemandosi il casco.


Evviva, l'elicottero! Praticamente un giocattolino in plastica azzurra lucida. Mentre l'unità due perde veicoli a tutta randa, zoomando possiamo scendere al livello dei singoli carrarmatini. Viene da chiedersi in quale dei quattro ci troviamo quando siamo con la visualizzazione in prima persona, ma ok.


Oh basta, che diamine. Ora mi fermo e sparo finché l'elicotterino non soccombe e "Unit 2 has been destroyed!" Vaffanculo.


Unità uno, quella coi carrettini ridicoli ma che tirano i missili. Dove siamo? Dove andiamo? Chi siamo? Da dove veniamo? Ricordo sempre una storia di Paperetta Yé-yé, di quelle brasiliane usate come riempitivo nei topolini più noiosi, in cui era di moda avere una crisi esistenziale, che consisteva nel sedersi con la testa tra le mani chiedendosi appunto chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo. Il fatto che tuttora me ne ricordi vuol dire che tutto questo significa qualcosa per me. Cosa? Boh. Secondo lei a cosa è dovuto, Andreotti? "Non sono sicuro di essere in grado di risponderle: chi viene a chiedermi consiglio, normalmente si aspetta che confermi quello di cui è già convinto".

"Di certo non le chiederò aiuto su come vincere a questo gioco".

Andreotti tace e io deglutisco a fatica.

Beh, con la cortina fumogena e gli infrarossi ed una ben assestata missilata riduco quella che par essere una chiesa a un ammasso di radi poligoni un po' meno ordinati. Dunque ho fatto fuori qualcosa! Sentite, si cerca consolazione nelle piccole cose, no? Comunque, da quel poco che ricordo, le partite al demo del gioco originale non è che andassero tanto diversamente.

Poco dopo.

E anche la prima unità è andata. Resta l'unità 4, che finora è stata in disparte al di qua del ruscelletto. Che dite, si guada?


Si guadi, si guadi. Il ruscelletto sembra essere irraggiungibile, un po' tipo la tartaruga di Achille, ma con la costanza e la tranquillità che da sempre ci contraddistinguono, proseguiamo con un sorriso, perché sia chiaro a questi comunisti senzadio che la cattiveria dei buoni è pericolosissima.


Ed eccoci di nuovo alla pista di atterraggio, con gli elicotteri di plastichina. Allora, proviamo a falciarli con una salva di proiettili, però il risultato è un deprimente cilecca. "Insista pure, che in paradiso non si va certo in carrozza. Nemmeno a bordo di carro armato, direi, ma insomma ha capito l'antifona." Ho capito l'antifona.


E niente, mi avvicino e ci st pure un carro armato in fiamme. Mi sa che era uno dei miei che aveva tentato di far fuori precedentemente l'elicotterino plasticoso. Proviamo a prenderlo a missilate, ma perché il missile è disattivato, mannaggissima a lui?


Ah giusto! I missili si sparano solo da fermi! Tiriamo il freno a mano e - ops! Unit 4 has been destroyed. Abbiamo finito i carri armati. Dobbiamo migliorare la nostra tecnica, temo. "Scusi, ma mi lasci dire che la politica non può mai esaurirsi nella tecnica. Essa è innanzi tutto un moto ideale, umano e sociale". A parte che  non c'è solo la politica nella vita, ma tutti i carri armati sono stati distrutti, Andreotti: da dove sta parlando, dall'aldilà? "Ha appena avuto un'uscita incongrua, Ex Videogiocatore. Perché c'è solo la politica." Ok, ma la seconda parte della domanda?

Andreotti tace, e io torno al menu principale. Rileggendo la recensione automarchettante sulla fecalissima PC Action, il box del commento mi fa notare che il gioco è inaffrontabile se prima non si fa il noiosissimo tutorial, e allora io, che dite, lo faccio? Eh, lo faccio?


Intanto che ci pensate, provo a cambiare il linguaggio del gioco: che il demo ce l'avevo in italiano. Ne sono decisamente sicuro. Dev'essere una di quelle robe tipo il demo di Legends of Valour con la faccia di Stefano Gallarini che compariva come NPC. Come merdificare ulteriormente un gioco già merdaceo di suo, eh?


Vabbè, facciamo la pratica. Ah! Andiamo bene: abbiamo un primissimo briefing molto sommario e il resto della missione è a pagina 14 del manuale. Cripto-DRM, ragazzi! Con l'effetto collaterale di discesa di coglioni 3 metri sotto il mare. Insomma,state iniziando a capire come mai non è che i carri armati mi esaltassero così tanto: l'unico simulatore a disposizione è questo! E i giochini tipo Tank Wars sono sì divertenti, ma non è proprio facile immedesimarcisivicisi. Oh beh, via che andiamo!


Ecco un carro armato! Tié! Pigliati 'sto razzo missile in't'òculo! "You just killed a member of Team Pacific!" mi rimprovera il gioco. Ops! "Era Sbardella" bisbiglia Giulio. "O' SQUALO.... 'NO SQUALETT'! E mò è affugat'!" commenta il cannoniere Cirino Pomicino.


Che cos'è quella roba laggiù in fondo ? Una chiesa! Bum! Una ex chiesa. Andreotti, tutto sommato, io l'ho sempre sospettato che lei fosse molto heavy metal. "D'altra parte, non dimentichiamo che Nostro Signore Gesù Cristo non si è fatto scrupoli ad aggredire i banchi dei cambiavalute fuori dal Tempio." Traduzione: questa è la parrocchia di un prete aderente alla Teologia della Liberazione, e Giulio ha un mandato nascosto da parte del Papa per ridurre le virate a sinistra dell'evangelizzazione tropicale.


Bum! Altro tank fatto fuori e "You idiot, you shot a friendly tank!!!" con ben tre punti esclamativi. Ri-ops! "Era Craxi" sussurra Giulio. "Sbraitava, chillo strunz'. Diceva Se Andreotti prova solo a spararmi mi taglio le palle!" aggiunge PCP. "E avete chiesto l'adempimento a Craxi?" Le risate riecheggiano nel ventre d'acciaio del tank.


Vabbé. Sarà finalmente ora di sparare a qualcuno di "giusto", no Andiamo con una missilata e casualmente becco un nemico! Great Shot! Right on target. Ah, adesso sì che mi sento pienamente completo. Mi sento proprio la vittoria morale, un po' come Andreotti all'elezione del Presidente della Repubblica del 1992.

...

Scusi.


"You've destroyed another opponent." Tiè! Comunque sono sempre colpito dall'inutile eccessiva presenza di statue in paesi del Terzo Mondo per cui le statue sono inutile zavorra per celebrareil fragile ego di mammolette impaurite in posti di potere che gli "esperti di geopolitica" chiamano "STRONGMEN" perché sono vermiciattoli senza palle ancora peggiori. Guardate Andreotti, lui  l'ultima persona a cui avreste affibbiato l'appellativo "STRONGMAN" eppure è durato più della messa cantata. Ancora una volta, portiamoci a casa questa lezione: chi si diletta di "Geopolitica" è una testa di cazzo che non capisce un cazzo e non ha le palle, e soprattutto rifiuta categoricamente il concetto di "Fine della Storia" perché è ossessionato dal contare qualcosa e ha bisogno di fare parte di una "Narrativa" che lo redima dalla totale insignificanza. In genere queste sono persone che non hanno mai mandato correttamente affanculo i loro genitori. "Papà, Mamma, vi voglio bene! Andatevene a fare in culo". Ecco, questa frase pronunciata più spesso risolverebbe così tanti problemi.


Vardamolà! Bellissimo, tutti i carriarmatini in fila che bruciano! Non vi pare un po' uno shout-out a  Shooting Gallery questo? Avete presente il mio giudizio su Shooting Gallery, no?


Vabbè, basta: mi sono rotto. Abbiamo fatto fuori qualche carro armato nemico, il gioco è di una lentezza estenuante, e io mi sento vecchio dentro per non avere più pazienza per 'sto genere di cose. È una cosa positiva, direi, no? Sì, penso proprio di sì. Convinciamocene. Prossimo gioco!

È merda? Sì, l'idea di base non sarebbe neanche male, ma un'interfaccia confusionaria sia nella grafica che nell'ergonomia, un gameplay piuttosto tedioso, e un multitasking che io, sinceramente, non sono in grado di gestire. E per favore non uscitevi con la stronzata che le donne sanno fare multitasking e gli uomini no, è una bufala.
Ci rigiocheresti? Giammai, anche per la storia che i carri armati non è che mi esaltassero tanto.
È uscito nel 1992. È il gioco più bello di sempre? Penso sia piuttosto chiaro che un gioco bollato come "merda" non lo è.

3 commenti:

  1. avevo quella stessa rivista e ho provato la demo. stesse tue impressioni.

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    1. Vedo che abbiamo la stessa formazione videoludica, io e te.

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    2. Anche come eta' credo che siamo piu' o meno simili, io sono un esemplare tardi anni 70, da quanto ho capito tu dei primi 80, ma siamo li'.

      Tornando al gioco, l'ho giocato quando avevo... boh, 13/14 anni, se non sbaglio, e si sa che a quell'eta' lo sparare contro un carrarmato e vedere un filo di fumo che esce non e' certo la stessa cosa che vedere un alieno a cui esplode il torace dopo un colpo di fucile a pompa. E' un po' anche il motivo per cui i vari Descent non mi sono mai piaciuti (a parte i controlli, per usare tutti i tasti servivano 40 dita per mano).

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