Ci sono tre cose che mi fanno venire l'orticaria se qualcuno mi dà opinioni non richieste a proposito. La prima è la religione, e ne ho già parlato a proposito di Space Crusade durante la glaciazione precedente.
La seconda è ovviamente la politica, e penso che in tanti siano d'accordo con me su questo.
Ne esiste una terza, che è meno percorsa come causa di orticaria ma ciò non vuol dire che non lo sia. Sto parlando ovviamente dell'economia, che sia a livello "macro" (ricordate quando tutti improvvisamente divennero esperti di spread?) che a livello di investimenti personali, e a tal proposito mi viene in mente quando, una volta che ero a pranzo con un tizio tedesco che parlava un inglese pessimo, mi disse che aveva investito un po' di soldi a Pitcairn (l'isola del Pacifico in cui si stabilirono gli ammutinati del Bounty), che era una rivoluzione, e un cambio di paradigma. E io chiesi, molto ingenuamente, ma non è una cosa magari un po' illegale? Cioè, un paradiso fiscale per riciclare denaro ed evitare di pagare tasse?
Lui arrossì e disse "eh, eh, è vero, forse, ma in realtà devi vedere il cambio di paradigma tecnologico, la decentralizzazione e il superamento del bisogno di un regolatore centrale come lo stato e non so spiegartelo bene perché non ho studiato a fondo il whitepaper, ma sarà tutto bellissimo", e a quel punto non ci capivo più un cazzo. Praticamente saltò fuori che aveva detto "Bitcoin" e la sua pronuncia teutonicissima e incomprensibile dell'inglese me lo fece intendere come "Pitcairn".
HODL |
Non ci sfugge l'ironia del fatto che fino alla storia del cambio di paradigma tecnologico, investire i soldi in un'isola distante dalle regole fiscali internazionali e in un quantitativo di monete finte che sono energeticamente ben poco efficienti era vista come la stessa cosa. Non ci sfugge nemmeno il parallelismo tra la pedofilia diffusa tra i discendenti di Fletcher Christian e soci e il fatto che Bitcoin sia un comodo mezzo di scambio per accedere a pornografia illegale, nonché il fatto che tra i principali investitori nelle criptovalute ci siano personaggi coinvolti in enormi scandali di pedofilia.. Non ci sfugge nemmeno la perplessità del fatto che un uomo che lavorava nella pubblica amministrazione fosse entusiasta di un costrutto informatico che popolava i sogni bagnati di persone mai uscite di casa che ritenevano lo stato un ente inutile. Ma sto divagando, lo so.
Forse la mia diffidenza nei confronti di chi straparla di economia proviene da quando, in quinta liceo, era necessario ragionare su che cosa fare dopo la maturità, tra i miei compagni di classe c'era un criterio prevalente per decidere quale facoltà scegliere: che avesse poca matematica. Io c'ero quasi cascato orientandomi su medicina (per altre ragioni, ma già lo sapete) e poi deviare sull'atelier culturale di ingegneria, per approfittare di una passione e di una conoscenza che già avevo (e che all'università sarebbe stata inutile) e perché nella cerchia della mia famiglia c'erano già sufficienti medici (una) e rubarle le luci della ribalta avrebbe ferito i suoi fragili sentimenti. Molti miei compagni di classe che non volevano avere a che fare con la matematica all'università, invece, si sono diretti su... economia aziendale! Ha senso, no? No? Oh beh, non è che fossimo tutti dei geni in quella classe.
Insomma, tutto questo che c'entra col gioco di oggi? Presto detto, quello con cui abbiamo a che fare è un gioco che si prende molto poco sul serio e che ha anche qualche velleità educativa, di istruirci alla legge della domanda e dell'offerta e i concetti di basi dell'economia aziendale. Sigla!
Lavamind! Che non è solo una cosa che si scrive di solito sulle macchine estremamente sporche....
No dai. |
...ma è anche una software house, apparentemente ancora attiva, costituita da due persone. Naomi Kokubo, nippo-americana, e Steven Hoffman, probabilmente marito e moglie, entrambi imprenditori di San Francisco. Vediamo un po' di che cosa si occupano ora ...
Secondo mia moglie a Christian Bale non ci somiglio. |
...leggo parole tipo "Angel investors" "Venture Capitalist" "Unicorn hunters" e mi viene voglia di strapparmi le palle a morsi. Sono almeno 10 anni che la Silicon Valley non produce altro che merda, e questi continuano a menarci il torrone con le loro buzzword vuote tanto quanto la testa di chi ci casca? Vaffanculo! Preferisco immaginare Hoffman e Kokubo come erano nel 1997, prima che la stronzaggine gli mandasse il cervello in banana.
Ecco l'intro! Bellissima nel suo essere incredibilmente kitsch. Un pianeta in stile Saturno colorato con delle texture tra lo psichedelico (i LavaMind sono comunque di San Francisco, non dimentichiamolo) e il bellissimo font "Algerian" che veniva in omaggio a Microsoft Word per Windows 6.0 (credo) e il sottotitolo "The Game of Intergalactic Wheelin' and Dealin'". Che naiveté. È quel brutto consapevole che non si riesce a smettere di guardare, non trovate? Io provai Gazillionaire in versione Shareware (col numero di turni limitato) in allegato a qualche CD di shovelware (non chiedetemi quale) e devo dire che mi vergognai abbastanza di trovare quel brutto gradevole. Perché onestamente, in qualsiasi altro contesto quel brutto mi avrebbe schifato al punto da cestinarlo. È strano.
La trama. Ci troviamo nelle colonie dei sette pianeti del sistema Kukubia, e per la prima volta in 700 anni l'imperatore Dred Nicolson ha aperto il commercio tra i vari pianeti. Il nostro obiettivo è quello di fare un sacco di soldi con i trasporti e le compravendite tra i pianeti, investendo in astronavi più grandi, costruendo magazzEni sui vari pianeti e stracciando la competizione.
I crediti sono qualcosadi altrettanto psichedelico, fatti con una versione primitiva di 3D Studio e la funzione "loft" su roba scritta con font Comic Sans (o qualcosa di simile). Hoffmann e la Kokubo invece sono in piena fattanza.
Ed in più, alcune foto aggiuntive di vita quotidiana alla Lavamind. Stephen Eldred è un incrocio tra Richard Stallman, il critico di Ain't it Cool News e George Martin de "il trono di spade". E in più, se volete delle magliette o dei mousepad con la brutta grafica (ma affascinante!) del gioco, sono pure in vendita. Bellissimo.
Vabbè, cominciamo il gioco. Esiste anche la possibilità di "play-by-email", visto che il gioco è a turni, ma siccome il gioco via mail richiede un tempo lunghissimo e siccome ben sapete che a ogni gioco dedico da una ventina di minuti a un'ora (più verso la ventina di minuti) , allora gioco da solo, contro il computer.
Ah! Una feature interessante: I pianeti del sistema Kukubia sono 7, ma sono selezionabili da un insieme di un totale di 15 pianeti. Ogni pianeta ha la sua funzionalità speciale che aggiunge quel je ne sais quoi a ogni partita...
...funzionalità speciale che viene accuratamente descritta quando scegli che pianeta piazzare. Bello, ma sticazzi, andiamo avanti...
...e inseriamo il nostro nome. Come? Non è possibile inserire il nostro nome ma solo il nome della nostra compagnia? Oh beh, non c'è problema! Esportiamo la DC anche nelle colonie di Kukubia, al di là delle porte di Tannhauser e dei bastioni di Orione! È tempo... di Andreotti*.
*che oggi compie 100 anni, fategli gli auguri!
*che oggi compie 100 anni, fategli gli auguri!
Scegliamo l'unica astronave dal design decente e cominciamo con una bella sorpresa. I nostri fondi ci sono stati prestati da uno strozzino chiamato Mr. Zinn, che ha un bel 4% di interessi settimanale sul prestito. Per questo scegliamo un'astronave che, oltre ad avere un design decente, ha anche un bilanciamento sufficiente tra capienza di passeggeri, capienza di cargo e velocità.
Per sottolineare la differenza abissale di intelligenza tra il Divo Giulio e i suoi concorrenti, l'efficienza dell'intelligenza artificiale nemica verrà settata al minimo per tutti quanti, 25%. È tutto per il realismo, eh.
E si comincia, sul serio! Primo turno: tutte e sette le compagnie partono con un debito di 85000 kubars (che è la valuta del gioco). L'obiettivo è quello di essere la prima compagnia ad arrivare al milione. Purtroppo il gazilione non è ben quantificato, come quantità, e il titolo "Millionaire" sarebbe stato molto più noioso per il gioco, quindi bene così.
A ogni turno c'è un bel grafico esplicativo sullo stato del gioco e una presentazione del pianeta in cui ci troviamo. Questo è Nosh, la stazione di servizio di Kukubia: come parte speciale ha la funzionalità "fare benzina a basso costo", e subito Andreotti drizza le antenne perché si ricorda dei due famosi "scandali dei petroli" e si chiede dove sia la fregatura.
E finalmente, il menu principale! Che bello l'uso delle icone standard di Windows ingrandite e distorte. Prevedo l'arrivo del citazionismo nei confronti di questa estetica che, per quanto brutta, è molto più sincera del cosiddetto "retrowave" fatto con Photofunia con cui sfigati nostalgisti cercano di dare un'impronta estetica ai loro blog.
Sta merda qui, per dire |
Che è la stessa accuratezza di rappresentazione che aveva Maria Antonietta quando giocava a fare la vita campestre nel palazzo di Versailles mentre i contadini veri fuori morivano di fame (e morivano di fame sul serio, non si limitavano a scriverlo su twitter). Mi sto inacidendo, torniamo al gioco.
Siamo su Nosh, e ci sono 9 passeggeri che aspettano, e subito li carichiamo tirando immediatamente su 9000 kubar. Mica male! In genere si fanno meno soldi coi passeggeri, ma si fanno subito.
Con i beni, invece, si possono fare più soldi, ma vengono pagati alla vendita all'arrivo. Qui ora abbiamo 34000 kubars di liquidità e possiamo spenderli sui prodotti di consumo disponibili sul mercato di Nosh. Abbiamo meloni cantaloupe, tostapane, poliestere, tonico per capelli e lampade a lava. Il range dei prezzi è indicato nella colonna destra, e l'idea è quella di comprare a poco e vendere a molto. So che a voi può sembrare una roba intuitiva, ma un anno fa c'era gente che comprava bitcoin a 20000 dollari, per poi venderli una volta scesi per limitare i danni. Ed è la stessa gente che rompe i coglioni con editoriali non richiesti di economia.
Va bene, ok, mi sto di nuovo inacidendo. Il Divo Giulio dà un'occhiata al prezzo di mercato sul pianeta rispetto al range di prezzo, per poi fare un piano e studiare dove è meglio dirigersi per rivendere i beni acquistati.
Per questo abbiamo le info in tempo reale sul livello di domanda e offerta nei vari pianeti. a Xeen c'è una forte carenza di tonico per capelli e lampade a lava...
...per cui il Divo Giulio ne fa incetta e, tornando alla schermata della domanda nei vari pianeti, mette un bel promemoria su Xeen, che ci è comodo per quando, a fine turno, decideremo da che parte andare. Il tonico per capelli, invece, è un pensierino che Andreotti manda a Craxi, che oltre a tenere nello zaino una foto di Mitterrand, tiene anche la foto della sua patente di quando aveva 18 anni e aveva i capelli tutti ancora al loro posto.
Scegliamo dunque Xeen, evidenziato in giallo per via del promemoria e un'animazione scattosissima (ricordiamo che questo gioco ignorava completamente le DirectX e le sue antenate WinG, quindi era tutto basato sull'interfaccia utente standard di Windows 3.1) ci porta al pianeta Xeen, il sogno dei meccanici.
Xeen a cui il nostro rivale Vandergriff arriva prima perché ha l'astronave più veloce, e piglia un sacco di poliestere per un ottimo prezzo! Va bene, siamo nel pianeta dei meccanici, magari riusciamo a farci taroccare il motore per andare più veloce, no?
Ma prima, vendiamo i beni acquistati. Il profitto è alto e una vocina distorta commenta "Great deal!" ma Il Divo non si vanta troppo, un po' perché si sente molto vicino al pubblicano della parabola, e allo stesso tempo ritiene che i soldi, come le medicine, vadano presi Q.B., onde evitare di diventare quel pericoloso tipo di numismatico ch eè il collezionista di moneta corrente.
Ora che abbiamo un po' di soldini da parte, possiamo farci un giretto sul pianeta per scoprire che - oooh! - è fatto in Bryce 3D con modelli gratis scaricati da internet! Bryce, assieme a Poser, era l'ancora di salvezza per gli sviluppatori di giochi che non avevano idea di come fare una grafica decente. Con Poser potevi pure farci il porno, volendo, e sono certo che la metà dei popup coi videogiochi porno che compaiono di straforo quando cercate lo streaming della partita che vi interessa su rojadirecta sono fatti in Poser.
Vabbè, ma questo è un argomento per un post differente. Sul pianeta possiamo andare a migliorare la nostra nave, e per questa settimana il nostro meccanico ci propone l'aumento della capacità dei passeggeri di un posto. Non è il potenziamento del motore che speravo, ma è ok. 29760 kubar non sono pochi ma oh. Poi però il nostro meccanico preferito fa come me quando ero alle prime armi con il bricolage, prova, riprova, non trova gli strumenti giusti, cerca per diverse ore e in fine gliela dà su. Beh, soldi buttati.
Ah, e facciamo pure benzina, che se restiamo a piedi non è bello, no? Notare il font ingrandito che non è nemmeno "truetype" sul pulsante "Fill up the tank".
Altra funzionalità da tenere d'occhio: il salario. L'astronave Democrazia Cristiana ha un equipaggio di 3 persone (Sbardella, Evangelisti e Cirino Pomicino), che nonostante la fedeltà al Divo Giulio vanno comunque pagate. Il salario è di 1500 Kubar alla settimana, e possiamo decidere di pagarli quando ci pare. Certo, ritardando il pagamento si incazzano, ma nulla che non possa essere risolto, no?
A proposito di pagare, ecco l'erario. Il polpo che urla "Moneymoneymoney!" è una delle cose che mi sono rimaste più impresse di Gazilllionaire Deluxe. Il fatto che l'esattore delle tasse sia un mostro che pensa solo a succhiare i soldi è un pregiudizio tipico della silicon valley, fatta di libertarians che odiano lo stato perché lo stato protegge gli esseri che loro ritengono inferiori (ovvero noi), al più cavie con la cui psiche fare esperimenti. Questo perché l'imprenditore della silicon valley medio è un sociopatico che odia il resto dell'umanità. Poi che i soldi delle tasse vengano spesso utilizzati male posso essere anche d'accordo, ma troppe persone non sono mai andati oltre all'immagine della fiscalità che ci viene data dal film "Robin Hood" della Disney. Ovviamente, ci spiega il Divo Giulio, la situazione è molto più complicata di così, con gli italiani che si sentono comunisti quando devono andare dal medico della mutua, e anarcocapitalisti quando c'è da fare la dichiarazione dei redditi. Io leggo il modo con cui Facebook fu studiato a tavolino per fare leva sulle debolezze della mente umana in modo da diventare una dipendenza, e mi sento di dire serenamente di spremere fino all'ultima goccia quegli insolenti bifolchi tecnologici!
Più tardi.
Siamo al pianeta Vexx, la capitale amministrativa di Kukubia. Il cosiddetto "Imperial Magistrate", apparentemente il capo della burocrazia kukubiana, ha l'aspetto di un cinese, perché come è noto l'antico impero cinese aveva i cosiddetti "mandarini", i funzionari-letterati di carriera che venivano selezionati con esami estremamente severi, in un ambiente che favoriva la meritocrazia. Divertente perché chiunque al giorno d'oggi auspichi la meritocrazia è in genere qualcuno che rimarrebbe inorridito al cospetto del sistema cinese (che viene ancora utilizzato a Taiwan, penso). Questo perché la meritocrazia è per lo più intesa come basata sul merito autocertificato, non sul merito reale.
Quello che voglio dire è che molti di voi si sentono speciali e vogliono essere riveriti perché si sentono speciali, ecco! Questo è quello che succede quando si cresce imbottiti di aspettative e di falsi sensi di superiorità.
In tutto questo il mandarino non abbassa le tasse. Bah.
Ci pensa però l'imperatore Dred Nicolson a movimentare la situazione, indicendo un'asta per accaparrarsi i diritti sulla sala d'attesa per i passeggeri su Queg. Le aste funzionano un po' come mettere le case o gli alberghi nel monopoli: ci passa qualcuno, ci paga il pedaggio. Bello! Offriamo 20020 kubars perché siamo tirchi...
...e facciamo male, perché la Gizzy Shipping ci batte offrendo ben settanta e passa mila Kubars. E come se non bastasse, Vandergriff e Roke ci ciulano tutta la riserva di beni preziosi a basso costo. Il Divo Giulio non dice niente e giochicchia nervoso con la fede al dito, mentre la Democrazia Cristiana atterra su Loro, il pianeta del piacere. Da bravo cattolico, il Divo Giulio prende il pianeta edonista con moderazione, ma non dimentichiamo che c'è anche l'equipaggio, a cui qui si può dare licenza di sbarco.
E infatti, in compagnia di Peela Veelia, la lussuriosa regina di Loro, Sbardella, Evangelisti e Cirino Pomicino si divertono un sacco e tornano alla nave rinfrescati e pronti a continuare a lavorare.
Più tardi.
Il sindacato dei mercanti è così potente nella non del tutto liberalizzata Kukubia che apparentemente è l'unico in grado di farci il cambio della nave. Tenete conto anche che, a differenza di Ports of Call, in Gazillionaire Deluxe si può avere una sola astronave. Insomma, quello che ci viene offerto è una nave più grande e più capiente, e che richiede anche più gente per operarla. Noi accettiamo e siccome siamo a corto di liquidi, è il sindacato stesso a prestarci 56 mila Kubars per coprire i costi. Andreotti sogghigna, perché il vincolo esterno del sindacato dei mercanti è un modo per convincere l'equipaggio a non indebitarsi ulteriormente per comprare consenso presso i vari pianeti kukubiani.
Più tardi.
E però a quanto pare l'acquisto del consenso funziona, perché tra una cosa e l'altra, l'imperatore Dred Nicolson decide di fare un bel condono tombale sulle tasse che gli dobbiamo. Sotto i baffi alla "Fu Manchu", il mandarino imperiale manda Nicolson a fare in culo a fa buon viso a cattivo gioco, come sempre. E poi oh, le tasse condonate sono solo 2920 kubar. Praticamente niente. Oh beh.
Più tardi.
Altro incontro a caso nello spazio profondo. La Democrazia Cristiana viene fermata da un noto scommettitore d'azzardo, Yoyo, che ci sfida a testa o croce. Siccome il Divo Giulio gioca solo ai cavalli, e poco (ma vince sempre, perché è fortunato), ovviamente rifiuta.
Ancora più tardi.
Quist, un autoproclamatosi genio della finanza arriva a proporci uno schema Ponzi per diventare ricchi in fretta. Noi gli diamo 16800 Kubar, e lui ce li riporterà decuplicati tra un mese o due. Ora, la ferma educazione cattolica del Divo Giulio fa sì che capisca bene che i soldi facili non esistono. Io, che durante il mio unico lavoro poco serio ebbi tra i clienti una società di multilevel marketing, so che 'sta roba è una merda da cui tenersi lontani il più possibile, come la peste, e quindi ovviamente dico no. Peraltro, per quanto sia brutta la grafica, Quist riesce a essere ad un livello di bruttezza ancora maggiore. Fuori dai coglioni!
Intanto siamo arrivati al decimo turno, e siamo in testa con un debito di soltanto 12259 kubar. Bellissimo! Ce la meritiamo una vacanza?
Sì, direi di sì, quindi andiamo su Loro e mandiamo Evangelisti, Sbardella e Cirino Pomicino a spassarsela con la bella Peelia Veelia. I tre si divertono così tanto a fare un bukkake conversazione con la reginetta che si dimenticano del salario di 24000 kubar che il Divo Giulio deve loro, in cambio dell'opportunità di stare ancora un giorno sul pianeta. Il Divo Giulio non è un despota, ma è solo un medio peccatore, quindi non rifiuta.
Siamo in un periodo fortunato, apparentemente. Zinn ci contatta e ci offre di aumentare il prestito mantenendo il tasso di interesse al 4%. Beh, no. Non ci indebitiamo ulteriormente coi mafiosi spaziali, ma il fatto che Zinn ci dia fiducia è un bel segno. Intanto, la nave della Puffer, inc. si schianta contro un asteroide e un rappresentante della ditta che ha il monopolio sui motori a Kukubia ci tarocca il motore portandolo da 4 Kuarp di velocità a 5 Kuarp. Magari ora la smettono di fregarci in volata i beni.
Nel frattempo, stiamo finendo la benza (o, come si dice al Vecchio Paese, LA BRODA) e scendiamo su Nosh a far benzina a prezzi ridotti, come fanno i frontalieri che fanno carburante in Svizzera o in Austria, in cui il diesel costa 1,1 € al litro. Zobrok, il benzinaio di Nosh, ci fa il pieno consentendoci di risparmiare 33565 Kubar. Non male, no?
E intanto, la grande soddisfazione, pari quasi a quella che provai quando finii le rate della macchina: chiudiamo il conto con Zinn. Zinn è sorpreso, visto che per estinguere il debito ora siamo scesi a solo duemila kubars di liquidità. Avremmo potuto aspettare ancora. "Spiegare l'Italia agli alieni non è sempre facile. Da noi i treni più lenti si chiamano accelerati e il 'Corriere della Sera' esce al mattino”, dice Andreotti sorridendo, e Zinn si scioglie in un porridge sparso di amminoacidi e polifosfati organici.
Nel frattempo la nostra striscia fortunata continua. Un certo Squowk si offre di sostituire tutto il contenuto del nostro cargo con delle gemme, che sono tra i beni più preziosi del gioco. Ovviamente il Divo Giulio non se lo fa dire due volte e accetta. Diversa è invece la situazione con Spike, il bastardino spaziale. L'equipaggio vorrebbe adottare questo #KANNIOLINO perché se lo guardi negli occhi sembra avere un'anima e i #KANNIOLINI sono meglio delle persone falze, ma il Divo Giulio si oppone. "Il rito, pur profaneggiante, dell'addio pubblico al celibato non è negativo. In fondo sottolinea l'importanza del matrimonio. Purtroppo, come vanno oggi le cose, non di rado si tratta di un arrivederci. Allo stesso modo, tante coppie sposate rinunciano al bellissimo sacrificio di mettere al mondo un figlio, ripiegando sul cane come surrogato che richiede meno sforzi. È dovere di chi come noi ha un mandato elettivo quello di dare un buon esempio." Poi all'educazione dei figli ci pensa l'amata moglie Livia Danese.
Ah sì, nel frattempo avevamo vinto un'asta a Queg, e abbiamo tirato su dei soldi. Ma siamo pronti a vendere le gemme che ci ha rifilato l'uccello spaziale?
Taaac! 78165 kubar. È così che si fanno i soldi, cari amici!
Visto che siamo in una striscia fortunata, andiamo dal veggente residente a Ooom e gli diamo 5860 kubars per leggerci il futuro. Questo non sarebbe molto consono alle posizioni cattoliche del divo Giulio, ma non dimentichiamo che il presbiteriano quasi fondamentalista Ronald Reagan ogni mattina si consultava con il suo astrologo di fiducia. E poi si sa, se Degasperi in chiesa parlava con Dio, Andreotti parla col prete, e l'aruspice ci comunica che a causa di un errore burocratico, il fisco ci deve 142000 Kubar. Visto? È così che si fanno i soldi, cari amici!
Il nostro valore netto è di quasi 300.000 kubar, ed è ora di metttere un po' di liquidità al sicuro.
L'uomo-albero in banca è felice perché gli riempiamo la cassa (e gli interessi SETTIMANALI dell'uno per cento sul conto in banca fanno felice anche me). Notate che nonostante la presenza dell'opzione di giocare in borsa, preferisco non giocare in borsa in questa partita non tanto perché non voglia mostrare il male che è la finanza e cose del genere, quanto per il fatto che tavò.
E dopo aver visitato l'indovino, il Divo Giulio va a Mira (non quella in provincia di Venezia) a visitare i grandi mistici. Se Andreotti si guarda bene dalla superstizione, dallo spiritismo New Age è per lui come fumo negli occhi. Ma gli affari sono affari, per dirla come Filo Sganga, quindi andiamo a parlare con i saggi, che ci lanciano addosso una sfiga degna del personaggio "Tancredi Cafiero" interpretato da Enzo Andronico in "Paulo Roberto Cotechinho Centravanti di Sfondamento", che tutti voi avrete visto, e che anche se non avete visto direte di avere visto per non essere da meno. Era un film da poco.
E insomma i mistici ci lanciano la sfiga, e perdiamo il cargo a causa di un surriscaldamento dei circuiti...
...e al giro successivo ci viene pure "confiscato" da un gruppo di pirati spaziali. Ma quando mai il Divo Giulio si è perso d'animo? "È vero che bisogna porgere l'altra guancia, ma è anche vero che nella sua infinita saggezza Nostro Signore di guance ce ne ha date solo due". E quindi...
Molto più tardi.
Al trentaduesimo turno passiamo il milione, mentre la seconda è ancora indebitata di 37000 kubar! Vittoria su tutta la linea. Come si sente, Andreotti? "Fondamentalmente, mi annoio". Beh, io devo dire che mi sono abbastanza divertito.
Lo stesso Dred Nicolson alza il culone dal trono per congratularsi con la DC per il suo contributo alla crescita economica di Kukubia. Beh, si può proprio dire che ci sia stato un vero e proprio miracolo kukubiano, no?
Come già accadde in Ports of Call e in Civilization, ecco la storia delle compagnie, e la morale della storia è proprio che non c'è minimamente storia. Soltanto la Trading Corp. IV si è avvicinata allo zero, ma per il resto, tutti sott'acqua. "So di essere di media statura" dice Giulio accendendo una Lampe Berger con una banconota da 100 Kubar, "Ma attorno a me ci sono solo pigmei". Un garbato sogghigno, la luce sfuma, cala il sipario. Prossimo gioco!
È merda? Pur presentandosi male ed avendo un modello all'apparenza semplicistico, Gazillionaire ha questa strana cosa per cui riesce a essere incredibilmente divertente. Sarà che i drogati della LavaMind hanno creato un piccolo universo molto dettagliato e vivo, con delle descrizioni molto ben scritte e un sacco di eventi casuali per dare una mossa al gioco, sarà che comunque fare soldi, anche per finta, stimola molto la creazione di ossitocine, sarà che il modello di gioco è economicamente valido, per quanto semplificato, insomma, non è merda.
Ci rigiocheresti? Non lo escludo.
Non capisco la tua avversione per lo schema Ponzi.
RispondiEliminaDopo tutto, la maggior parte dei sistemi previdenziali mondiali non sono altro che dei colossali Ponzi, e mi sembra che tutto vada bene.
Certo, non come quando gli statali italiani andavano in pensione con 15 o 20 anni di contributi, anche figurativi…
Ah, dimenticavo: aboliamo le pensioni, aboliamo i vecchi!
Mi pare un paragone un po' spinto, anche se penso a certa gente che è andata in pensione a 47 anni ed è un quarto di secolo che si sta grattando le palle lautamente pagata, beh, effettivamente mi viene in mente la cima della piramide. Ma resta un paragone spinto.
EliminaLimitiamoci ad abolire i vecchi di merda, abolire tutti i vecchi mi pare una generalizzazione un po' pericolosa.