lunedì 30 gennaio 2017

Temple of Apshai Trilogy

Alla fine degli anni 70, sui primi computer casalinghi, impazza un gioco di ruolo chiamato Dunjonquest, probabilmente con questo nome perché se "Dungeon" fosse scritto bene la gente lo confonderebbe con Dungeons&Dragons.

Ed ora una rivelazione scottante: a me Dungeons&Dragons e i giochi di ruolo hanno sempre fatto stracagarissimo.Troppo nerd per i "normali", non abbastanza nerd per gli altri nerd.


lunedì 23 gennaio 2017

Avventura nel Castello

È il 1982 e l'informatica di consumo sta lentamente prendendo piede. Sono tempi di pionieri ed esploratori e il terreno è vergine. Ogni cosa che si fa è nuova. O meglio, quasi, perché nel Belpaese già si copia il genere adventure testuale e ci si fregia di aver fatto il primo adventure italiano. Poi ci lamentiamo che i cinesi ci copiano, un po' come Daniele Luttazzi che si lamentava quando Bonolis gli ha copiato una battuta che Luttazzi aveva copiato a George Carlin. La faccia come il culo, proprio.


lunedì 16 gennaio 2017

Asterix: Operation Getafix

Ah, i tie-in! Croce e delizia delle software house, principalmente rottura di maroni per i videogiocatori, perché di solito associano i giochi ispirati a qualche film/cartone/serie tv a roba di scarsissima qualità. O almeno così si faceva ai miei tempi, adesso magari non è così, ma questo è irrilevante. In questo caso, Asterix: Operation Getafix dovrebbe essere un'eccezione, dal momento che non doveva uscire in concomitanza con qualche fumetto o film animato di Asterix. È dunque un bel gioco? Sapete già la risposta.

lunedì 9 gennaio 2017

Gods

Sottotitolo: into the wonderful. Se per voi il bellissimo è una sfumatura di grigio metallizzato con marroncino bronzaceo qua e là, allora wonderful tutta la vita, altrimenti, mi sa che sarà una delusione.

Gods mi fu passato dal tecnico dell'Olivetti assieme al mio secondo IBM PC compatibile, un 386 sx. L'anno era il 1992, forse. O il 1991? Boh. Sta di fatto che il gioco aveva la protezione antipirateria (oggi si dice DRM) che consisteva nell'avere il dischetto originale nel drive, ma il dischetto originale non c'era e il gioco sembrava funzionare, quindi mi fu passato così com'era.

Sfiga volle che il controllo era alla fine del primo livello, quindi quando riuscii a batterlo, mi trovai in braghe di tela. E sì che fino ad allora era sembrato proprio un bel giochino.


lunedì 2 gennaio 2017

Secret Quest 2010

E questo che sarebbe? Trattasi di un'avventura testuale (oggi i fighi dicono interactive fiction, ma io non sono figo) creata da due studentelli americani. Stranamente è tradotta in italiano. 
Ebbi modo di giocarci perché era presente su una raccolta di dischetti allegati con un computer della Amstrad di un mio amico. L'Amstrad era molto più ruspante dell'Olivetti, che aveva come bundle Ports of Call, programmi educativi, un dizionario online (online nel senso che era un programma residente in memoria, non nel senso che andava su internet) , e Microsoft Works 2.0. 
L'Amstrad aveva sta raccoltona di roba shareware (principalmente giochi) chiamata "Il Club della rana" e offriva ben 100 giochi (la maggior parte dei quali dimenticabilissima). Molti di questi erano in italiano, come appunto Secret Quest 2010.


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