lunedì 27 agosto 2018

Capture the Flag

Tanti anni fa, prima di 'sto blog, prima di coniare parole come "noicheismo", insomma quando ancora non mi ero messo a riflettere per bene cosa significasse davvero essere quello che ora chiamo "vecchi di merda", ero giunto a una conclusione sbagliata e piuttosto drastica: ci sarà speranza per la nostra generazione quando il ricambio generazionale tra quelli che hanno vissuto la guerra e quelli che non l'hanno vissuta sarà completato.

Non stavo augurando a tutti i vecchi di accelerare il processo e darsi una mossa a morire, sia chiaro. Semplicemente pensavo, molto ingenuamente, che coloro che non avevano vissuto un'infanzia fatta di miseria non avessero diritto di essere presi sul serio: sarebbero sempre stati visti come gli eterni bambini viziati che avrebbero dovuto lasciar fare a chi ne aveva viste di tutti i colori, e che non perdeva mai l'occasione di ricordarcelo con sentenze come:

- "Voi state troppo bene" (ogni Natale, a scuola, era una gara a chi aveva più il senso di colpa per i regali ricevuti, pensando ai bimbi poveri)
- "A voi farebbe bene un po' di guerra / un po' di Biafra" (Lasciate stare il fatto che il Biafra non esisteva già più da un pezzo, ma questo di solito veniva quando non avevamo voglia di mangiare qualcosa fino alla fine)
- "Voi avete tutto ma sapete solo chiedere, avete la pappa pronta, e noi vivevamo nella miseria ed eravamo felici perché giocavamo all'aperto e non avevamo paura di ferirci o ammalarci" (per poi spaventarsi alla prima goccia di sudore dei figli/nipoti).
- Banalità varie su come un tempo fosse tutto migliore.

E ora che siete vecchi vi spedite 'ste immagini su facebook
(che ironia della sorte è proprietaria di whatsapp)

giovedì 23 agosto 2018

Scienza e Vita: gli effetti speciali - RMORF.EXE

Da piccolo ero un grandissimo cacasotto. Volete ridere e sapere una roba che mi spaventava un casino? Presto detto, i trailer cinematografici che c'erano prima di Bim Bum Bam spesso tiravano fuori della roba spaventosa. O almeno, lo era per me. La vecchia strega (o roba simile) del film horror "Scarlatti" (Lady in White, 1988) mi spaventava proprio, tanto per dire, ma anche roba più terra-terra tipo il trailer di Terminator 2, la sequenza in cui il Terminator interpretato da Schwarzenegger viene costruito, e alla fine apre gli occhi e sono rossi come quelli del robot che ci sta sotto, era abbastanza forte.

AAAAAAAAAAAHHHHHHHHH

Per non parlare, successivamente, delle mirabolanti trasformazioni del Terminator cattivo fatto di metallo liquido, impersonato da Robert Patrick: tutti gli appassionati di informatica (ed erano pochini, nel 1991) già parlavano del computer come strumento indispensabile per Hollywood, e ovviamente il resto del mondo se ne sbatteva altamente i cabbasisi.

lunedì 20 agosto 2018

Life & Death 2 - The Brain

Non ero ricco e non potevo permettermi sei anni di medicina. Il bello è che nessuno dei miei figli ha voluto studiare medicina.
- Andreotti

Che cos'hanno in comune l'ex videogiocatore e Andreotti, il Divo Patrono di questo umile blog? Beh, è vero che ogni tanto ho la tendenza a ingobbirmi per via di una postura sbagliata (ma una buona dose di flessioni e planking mi aiuta a stare dritto, oltre che a sviluppare un set di pettorali che viene molto gradito da mia moglie), ma a parte questo? Ve lo dico subito, io per un periodo della mia vita volevo fare medicina. Chirurgia plastica, per via dei soldi (e della possibilità di maneggiare tette) poi una più semplice "intanto medicina, poi si vedrà per la specializzazione". 

Che tanto l'obiettivo quello era

lunedì 13 agosto 2018

Hook (Seconda Parte)

Nella scorsa puntata del blog dell'ex videogiocatore!

Traumi infantili!
Tie-in di film in cui i personaggi non
assomigliano minimamente agli attori originali!
Traumi infantili!
Bambini che non cresceranno mai,
 da bravi gentiluomini inglesi!
...ed ora, la conclusione!

lunedì 6 agosto 2018

Hook (Prima Parte)

Bene, ragazzi, ecco a voi un videogioco adventure punta-e-clicca con i pirati e ne approfitteremo per parlare della nostra infanzia.

"MONKEY ISLAND 2!!! AH, I RICORDI, AH! LE LACRIME! AH, LA NOSTALGIA!" diranno i miei piccoli lettori.

Ebbene no, care le mie piccole prefichette piagnucolanti (per quanto prima o poi toccherò pure quello)! Oggi parliamo di un gioco basato su un film di merda, girato da un regista che ha costruito una carriera sulla sua infanzia su ispirazione di un libro pieno di perversioni logiche e morali sull'infanzia scritto da un uomo mai pienamente sviluppato che dall'infanzia non è mai davvero uscito del tutto. Il film di merda è "Hook - Capitan Uncino", il regista è Steven Spielberg, il romanzo è Peter Pan, e la figura tragica che è l'autore del romanzo è James Matthew Barrie, una persona su cui vale la pena spendere due parole.

I baffi lasciati crescere per anni e anni non 
nascondono che la pubertà ti ha 
preso soltanto di striscio, vez
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