lunedì 19 ottobre 2020

Boppin'

Mi è difficile parlare del gioco di oggi senza menzionarne l'autrice, Jennifer Diane Reitz. JDR è stata protagonista di numerosi siti internet, quando ancora internet non era un fenomeno di massa, quindi parliamo intorno ai primi anni 2000, prima della fatidica data del 2007. Ovvero quando internet, per un sacco di cazzoni, ha iniziato a significare i social media, e per social media si intendeva Facebook (D'altra parte, so di non essere un fan delle correlazioni spurie e il confirmation bias è una brutta bestia, ma potremmo ipotizzare una non coincidenza per il fatto che l'economia è andata a puttane proprio nell'anno in cui Facebook è diventato un movimento di massa?)

e quindi per non correre il rischio paralizzo la produttività di ogni altro settore.
Quando internet era ancora un'esperienza emozionante e non l'indigestione di scialba monotonia che è ora, c'era un angolo della rete ben definito che era associato a contenuti decisamente scioccanti. Siti che si divertivano a esporre aberrazioni (nell'accezione più "statistica" del termine) dell'umanità e a riderne sguaiatamente, a volte passando i limiti in maniera decisamente oltraggiosa, ma d'altra parte se ti collegavi a quei siti bene o male sapevi quello a cui andavi incontro.

lunedì 12 ottobre 2020

Sid Meier's Colonization

Buon Columbus Day! Magari al giorno d'oggi la celebrazione del 12 ottobre è piuttosto controversa. È di qualche mese fa la solita sterile polemica sulle statue di Colombo tirate giù che ha fatto ribollire il sangue di tanti nerd reazionari con il quoziente intellettivo di una tanica di piscio. Personalmente, che le statue del genovese stiano lì o vengano tirate giù mi cambia poco: certo trovo ridicolo erigere statue a un navigatore talmente incapace che scoprì un continente per sbaglio e non si rese mai conto di aver sbagliato strada. Ma è altresì vero che il giorno di Colombo marca un punto d'inizio, quello della colonizzazione sregolata che comportava anche lo sterminio dei cosiddetti cattivi selvaggi, quelli che non volevano sottomettersi ai portatori di civiltà venuti dal Vecchio Continente. Questa è una lettura un po' un po' semplicistica, oserei dire "precotta" ad uso di certi vecchi reazionari che vivono costantemente sulla narrativa del vittimismo, la quale va un pochino a cozzare contro l'immagine macho-ista e quasi epica che vogliono dare alla loro vita. Ci passiamo tutti, eh. C'è chi ne esce, e chi ci mette più tempo. (Non sfugge ai più attenti la dissonanza cognitiva, nonché l'ipocrisia, dell'indignarsi con la rimozione di statue di Colombo e immedesimarsi negli sconfitti della colonizzazione iniziata da Colombo. Ma si sa, smontare le persone mostrandogli la loro ipocrisia è una cosa che funziona solo nelle fantasie masturbatorie di Aaron Sorkin.)

Me ne vengono in mente almeno altri due di poster simili, ma per restare neutrale ho scelto quello svizzero.

Viene anche da chiedersi come reagirebbe chi è al 100% d'accordo con questi poster di fronte alla notizia che i nativi americani ricevono dalla tribù pensioni spesso molto ricche. Sareste disposti a vedere la terra dei vostri antenati colonizzata da qualcun altro, in cambio di qualche migliaio di dollari al mese per tutta la vita? Non è in questa sede che voglio affrontare questa discussione, sia chiaro, ma di fronte all'opportunità di avere soldi senza lavorare ho visto molte persone che facevano vacillare anche le convinzioni più forti.


lunedì 5 ottobre 2020

Per me, il blog dell'ex videogiocatore è una CGAta pazzesca! - Alley Cat, Arcade Volleyball e Bouncing Babies

Chi legge da un po' questo blog (basta leggere il sottotitolo) avrà intuito un concetto piuttosto semplice su di me: sono sufficientemente vecchio e sufficientemente permaloso da ricordarmi un sacco di cose. Però, ecco, non sono così vecchio: di una buona metà de GLIANNIOTTANTAH™  non ho alcuna memoria se non qualche flash qua e là, tagliandomi fuori da quella golden age per cui il popolo dei nerd nostalgisti che piglio sistematicamente per il culo qui in questa sede si fa prendere dall'euforia.

"Ragazzi, sono veramente euforico!"

Ora, sapete anche benissimo che una delle missioni di questo blog è farvi capire come ciò per cui ci stracciamo le vesti piangendo in realtà spesso e volentieri è una merda, vista con gli occhi di oggi. L'articolo di oggi parla di una specie di eccezione alla regola: giochi che girano esclusivamente in modalità grafica CGA, una roba che persino allora poteva essere classificata come mediocre (a dire bene), che aveva dato a noi PCIBMcompatibilisti un enorme complesso di inferiorità nei confronti degli amighisti, e che soltanto gli occhiali rosa (o meglio, magenta) del nostalgismo ci hanno fatto apprezzare.

lunedì 28 settembre 2020

Transport Tycoon

Onestamente non me lo ricordo se l'ho già scritto in questa sede (in realtà cambia poco) ma ho una leggerissima miopia, mi manca meno di un grado e mezzo per occhio. Il che fa sì che la maggior parte dei casi riesca a stare benissimo anche senza occhiali, ma di fatto quando c'è da leggere qualcosa da lontano (in genere trattasi di una presentazione Powerpoint con le slide strapiene di testo, cosa che stravolge l'intero scopo delle  powerpoint) dovrei infilarmeli o in alternativa strizzare gli occhi come faceva Bud Spencer. Dico "dovrei" al condizionale perché nel caso delle presentazioni Powerpoint bado ai cazzi miei e non perdo nulla. In realtà il 90% delle presentazioni powerpoint a cui assisto passo il tempo a rimpiangere altre cose che potrei fare, o meglio ancora mi tengo il portatile sotto e fingo di prendere appunti annuendo e guardando in faccia il relatore, quando in realtà faccio cose molto più utili (ovverossia, lavorare). Ma come al solito, divago: resta il fatto che sono miope e per quanto sono certo che sia cosa piuttosto diffusa (si parla di un circa 30% degli italiani) io la mia condizione la vivevo con un certo senso di colpa, dovuto alla probabile causa della suddetta miopia. Quale?

prevedibile

No, ovviamente no. Peraltro, ebbi a leggere su una rivistaccia tipo GQ dal mio barbiere che l'orgasmo maschile in realtà produce endorfine che aiutano a migliorare la vista. Beh, fosse vero, Luxottica perderebbe una buona metà dei clienti, perché noi maschietti saremmo tutti tipo il tizio di X-Men che spara i laser potentissimi dagli occhi.

lunedì 21 settembre 2020

Titus the Fox

Che cos'è che fa ridere le persone? Ah, che domandona, ragazzi! A saperlo, penso che potremmo risolvere indirettamente gran parte dei problemi del mondo. Sulle origini dell'umorismo si sono spesi sociologi, antropologi, persino etologi, letterati e psicologi. Nessuno è venuto fuori con la formula definitiva, anche perché chiunque sia sufficientemente vecchio (intendo dire con più di vent'anni) sa che, per citare Gino e Michele, "sottilissimo è il filo che separa una buona battuta da una tremenda stronzata", e per scavalcare quel filo sottilissimo basta il più sottile dei refoli di vento. Una cosa può essere divertente a seconda dell'età di chi ascolta, del contesto culturale, dell'epoca in cui si vive, di un sacco di roba. Non dimentichiamo che Abraham Lincoln fu assassinato con una pallottola nella nuca mentre il pubblico di un teatro era troppo distratto a spanciarsi dalle risate per via di una battuta della commedia che stavano guardando. La commedia era "Our American Cousin" e la battuta appariva nel testo originale così:

Don't know the manners of good society, eh? Well, I guess I know enough to turn you inside out, old gal – you sockdologizing old man-trap!

"IL MOMENTO È CATARTICO"

lunedì 14 settembre 2020

GFL Championship Football

Al giorno d'oggi sembrerà incredibile visto l'accesso immediato a ogni forma di informazione, ma un tempo i mercati di qualsiasi genere presentavano molte più opportunità per le "new entries" per via del fatto che non c'era subito una sorgente di informazione predominante che dicesse su che prodotto orientarsi. Eh sì! Sto parlando della "saggezza della folla" tanto celebrata dagli psicopatici della Silicon Valley nascondendosi dietro quella stronzata del cosiddetto "libero mercato delle idee" che alla fine, indovinate un po', è una foglia di fico enorme per nascondere il monopolio dietro un'illusione di libero arbitrio! Vaffanculo, dunque! Riabilitiamo i momenti di fremdschämen provati quando i genitori ci portavano a casa imitazioni, sottomarche e cloni più cheap dei giocattoli che sognavamo e noi ci rimanevamo di merda!

"Ti piace il regalo?" "Eh... è o.k."
Intendiamoci, io sono sempre stato molto fiero di essere uno dei pochissimi che al posto del Commodore 64 ha avuto il meno noto Olivetti PC128S, e non è tanto volpeuvismo il mio quanto il prendere coscienza che ricevendo il Commodore per Natale 1987 sarei stato una persona profondamente diversa. Però, quello che voglio dire, è che se gente tipo il blog delle prefiche bercia del fatto (con la solita, ipocritissima ironia) che ancora è traumatizzato da quando gli fu regalato un playmobil tarocco non fa altro che contribuire ad una standardizzazione dei gusti che alla fine sclerotizza il pensiero creativo in un processo industriale in cui non si prende alcun rischio. Un po' come i film di merda della Pixar (lo so, non faccio nulla per farmi amare dai miei lettori) che oramai li fanno scrivere direttamente ai focus group, i quali a loro volta si servono di una grammatica Polygen.

lunedì 7 settembre 2020

Get Medieval! (+ Bonus!)

Spesso parlo della fecale stampa di settore con il senso di fastidio che la fecale stampa di settore merita. È però vero che tempo fa mi è stato fatto notare che c'è una pietra miliare dell'atroce stampa di settore che non ho mai cagato più di tanto: sto parlando ovviamente di GMC, Giochi per il Mio Computer. In realtà qualche volta l'ho comprato per restare decisamente poco impressionato. Sì, era pieno di transfughi di K, in particolare il mago dei tips&tricks, l'allitterativo Paolo Paglianti, c'era il catalizzatore di elefantiasi scrotale Matteo Bittanti detto "Il Filosofo" (di stocazzo, ero solito aggiungere mentalmente io), e alla direzione c'era un diminutivo Andrea Minini Saldini (da pronunciarsi rigorosamente con vocina stridula e facendosi piccoli piccoli, un po' come avrebbe fatto Ezio Greggio) che affianco all'editoriale metteva la sua foto con dolcevita nero su sfondo nero che lo faceva sembrare Giorgio Albertazzi.

"Essere! O non... essere."
Ecco, io che avevo vissuto l'interazione parasociale nei confronti di PC Action, TGM e K, per quanto GMC fosse un reboot della K originale dello Studio Vit, avevo finito le energie per legarmi affettivamente a gente che nella vita reale non mi avrebbe inculato di striscio. Ed effettivamente non lo fece, perché quando su consiglio di un mio fan cercai uno straccio di riflettori per le mie produzioni videoludiche, ovviamente non mi fu concesso. Magari ero io che non mi ponevo bene, chissà.

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