lunedì 19 ottobre 2020

Boppin'

Mi è difficile parlare del gioco di oggi senza menzionarne l'autrice, Jennifer Diane Reitz. JDR è stata protagonista di numerosi siti internet, quando ancora internet non era un fenomeno di massa, quindi parliamo intorno ai primi anni 2000, prima della fatidica data del 2007. Ovvero quando internet, per un sacco di cazzoni, ha iniziato a significare i social media, e per social media si intendeva Facebook (D'altra parte, so di non essere un fan delle correlazioni spurie e il confirmation bias è una brutta bestia, ma potremmo ipotizzare una non coincidenza per il fatto che l'economia è andata a puttane proprio nell'anno in cui Facebook è diventato un movimento di massa?)

e quindi per non correre il rischio paralizzo la produttività di ogni altro settore.
Quando internet era ancora un'esperienza emozionante e non l'indigestione di scialba monotonia che è ora, c'era un angolo della rete ben definito che era associato a contenuti decisamente scioccanti. Siti che si divertivano a esporre aberrazioni (nell'accezione più "statistica" del termine) dell'umanità e a riderne sguaiatamente, a volte passando i limiti in maniera decisamente oltraggiosa, ma d'altra parte se ti collegavi a quei siti bene o male sapevi quello a cui andavi incontro.

Un'esposizione di freak ben delineati, inquadrati, e recintati nel loro circolo di stranezza che stimolava un interesse non dissimile dalle antiche "esposizioni umane" nei circhi, in cui Johnny Eck, Frances O'Connor o Prince Randian turbavano il pubblico pagante con la loro disinvoltura a fronte di pezzi di corpo mancanti. Penso anche a quando mia nonna mi raccontò che da piccola al Vecchio Paese arrivò il circo e c'era, tra i fenomeni da baraccone, un "Orco", ovvero un nero africano che ovviamente al Vecchio Paese negli anni 30 non era mai stato visto. Mi piace immaginare che, terminato lo spettacolo in cui l'orco urlava parole incomprensibili cercando dalla gabbia, il fenomeno da baraccone finisse il turno, si mettesse comodo e si accendesse un buon sigaro irridendo quei boccaloni che per cagarsi sotto gli bastava vedere un uomo di colore in gabbia che faceva le facce minacciose.

In fondo io alla gente faccio un favore: do una faccia alle loro paure.
 Ma sto divagando. Quello che voglio dire è che un tempo, se volevi sentirti "edgy", c'erano siti come rotten.com, noto ai più per le immagini di gente maciullata, quando in realtà la parte migliore era la sezione "Library", un trattato di storia e sociologia contemporanea e non, estremamente critico verso la cultura egemone verso la quale noialtri siamo stati succubi per tanti anni (e tuttora siamo). C'era SomethingAwful, che un tempo faceva veramente ridere, prima che il suo fondatore iniziasse a sfondarsi di zolpidem. C'era ogrish, quello sì pieno di immagini davvero scioccanti, c'era 4chan prima che diventasse un covo di eterniadolescenti falliti diventati iperreazionari perché non hanno mai saputo mandare affanculo i genitori, e c'era Portal of Evil, fondato da un impiegato della Valve, che catalogava tutti i siti personali di gente troppo "weird" per essere considerata nella norma statistica.

Non dimentichiamo anche che per condividere i propri contenuti c'era pure una "barriera all'ingresso", che consisteva nel saper creare un sito web. Era un filtro di "qualità", se vogliamo: le persone speciali che postavano su internet pre-Facebook erano qualcosa di veramente speciale, nel bene e nel male. Ora, trovare cose speciali nel mare di banale cattiveria che trovereste, chessò, in una sezione commenti di un giornale è un esercizio troppo faticoso per essere insoddisfacene. E sì, ho nostalgia della parte di "entertainment" dell'internet di allora. Il rovescio della medaglia era che si trovava meno di un decimo delle cose che si trovano ora, ma il rumore di fondo è talmente alto che un momento di sano cazzeggio. Bah, forse è meglio così. Comunque questo fenomeno ha un nome, quello di "Settembre eterno" e se ne parla fin dal 1993.

T-Shirt del 1994 (foto presa da qui)


Insomma, tutto questo cappello per parlarvi di Jennifer Diane Reitz. Con i suoi coinquilini Stephen P. Lepisto e Sandra Woodroffe, Jennifer becca il jackpot fondando il sito happypuppy.com che, a dispetto del nome, era un sito di videogiochi. News, demo da scaricare (che col 56k facevi in tempo a finire il download che era già uscito il seguito del gioco) e soluzioni e insomma, 'sta roba nel 1997 faceva 5 milioni di visite al giorno.  5 milioni di visite al giorno! Mica cavoli. Peraltro, Happypuppy è stato uno dei primissimi siti ad avere come business model la pubblicità pagata. Il che significa che Reitz, Lepisto e Woodroffe, tra una cosa e l'altra, fu venduto (nel 1997) per 5 milioni di dollari. Tra battaglie legali per avere i soldi, alla fine il trio si è trovato con poco meno della metà, che poco dopo, stando a quello che dice JDR,
  • È andato perduto nell'esplosione della bolla dot-com (per colpa della società di investimenti a cui avevano esplicitamente ordinato di non investire soldi in azioni di compagnie di internet, ma loro hanno disobbedito)
  • È stato male investito nell'immobiliare (in un tratto di terra che non voleva nessuno).
a seconda della giornata. Stando a quello che dicono i detrattori di JDR, i soldi sono andati in
  • Acquisto compulsivo di cazzate per bambini mai cresciuti.
 A chi dare ragione? Non so. Da un lato quando internet si accanisce contro qualcuno, non importa quanto strano, prima o poi si arriva sempre a esasperarne i difetti, ma è anche vero che, come vedremo dal gioco di oggi, JDR una certa tendenza alla stranezza, per i nostri standard, ce l'ha. Sigla!


Ah, la fanfara Apogee! Il gioco di oggi nasce su Amiga nel 1991, pubblicato dall'ignota Karmasoft. In totale vende 284 copie (ouch). Il mercato dell'Amiga è già abbastanza in calando e quindi tre anni dopo il gioco esce convertito per PC, e la Apogee se ne appropria. Ora, in un'intervista, Reitz dichiara che da parte della Apogee, [...] scoprimmo che [i ragazzi della Apogee] parlavano male di noi sui forum e nelle interviste, e così capimmo quanto li avevamo infastiditi. Non erano soltanto le critiche piene di turpiloquio che ricevevamo al telefono. Avevano dei seri problemi con noi." Problemi per che cosa? Reitz sembra non capirlo. Lei sostiene che il gioco che avevano creato era troppo disturbante, che il publisher lo aveva censurato, e che gli autori avevano inserito una gabola per "scensurarlo". Ora vi chiederete: ma come è possibile che un gioco puzzle possa essere disturbante e da censurarsi? Presto detto:


Ah. L'orsetto accoltellato in effetti è "Determined to Disturb". Posso capire che si voglia essere provocatori, e la Reitz non fa altro che menzionare che il videogioco è arte,  ma posso anche capire che la Apogee cerchi di vendere giochi. E se un gioco ha come protagonisti due simpatici omini triangolari gialli, è ovvio che i genitori li comprano per i loro figlio piccoli. Sempre nella stessa intervista, la Reitz rinfaccia alla Apogee che la loro concezione di puzzle game sia quella di un gioco diretto a bimbi e a vecchie signore. "Ma io - sostiene la Reitz con il senso di importanza che la contraddistingue - so come gioca il resto del mondo" e poi si lancia nel fatto che la Apogee viene dal Texas, quindi sono indottrinati da troppa religione, e ce l'hanno con lei perché la Reitz è transgender MtF e con gli altri cofondatori di happypuppy ha una relazione poliamorosa, cosa che ovviamente fa piangere il Gesù americano biondo, col mullet e un AR-15 alla tracolla e quindi Scott Miller e soci l'hanno chiamata "ricchione" al telefono e li hanno sabotati a tal punto da mandare in perdita la Apogee stessa pur di togliersi la soddisfazione di far sì che Boppin' non avesse successo. Consentitemi un certo grado di scetticismo, ok? Che ok, da un lato è vero che Joe Siegler, storico webmaster del sito della Apogee, nella firma dei forum 3D Realms aveva il classico John 3:16 (è però anche un fan sfegatato dei Black Sabbath). Però pur volendo fare contorsionismi mentali per i quali non ho né tempo né energia, non penso che i ragazzi Apogee, con tutto che fanno le cose alla cazzo di cane, si siano informati sull'autore di un gioco da loro pubblicato solo dopo aver firmato i contratti. Voglio credere che il concetto di "Due Diligence" non gli sia alieno, ecco. Se vogliamo trovare qualcosa degli autori di questo gioco che potrebbe essere fastidioso a un publisher, ecco...


...è che sono prolissi. Ma prolissi tanto. Roba da far sembrare le mie articolesse una roba uscita da Twitter quando ancora aveva 140 caratteri. E poi, ripetitivo come la malannata. Almeno si può dire che la Reitz è una persona coerente visto che ovunque possibile, non fa altro che ripetere il fatto che per lei i videogiochi sono arte. E d'altra parte, andando a ravanare nel suo sito, il suo grande progetto non era tanto Boppin' quando Multiverse, un gioco originariamente ideato per C64 e Amiga, in cui si sarebbero esplorati una serie di universi ognuno  con le sue regole e la sua fisica. Il concetto è veramente eccellente, ma per ragioni che la Reitz atribuisce sempre a qualcun altro, non se ne fece nulla. Boppin' avrebbe dovuto esere il progetto con cui la JDR avrebbe finanziato Multiverse, ma ovviamente non andò così e quindi si dedicò a happypuppy.com (bene) a webcomic a tema multiverso (è una sua fissazione) a un sito piuttosto controverso in cui elargisce consigli sulla transizione per chi soffrisse di disforia di genere, e infine a fan-fiction sui miominipony in cui immagina che la popolazione umana del pianeta Terra venga convertita a forza in cavallini perché gli esseri umani fanno schifo alla merda e meritano il genocidio. Vogliamo veramente andare a parlare della sottocultura legata al fandom per i minipony? No, dai. Andiamo alla schermata del titolo, và.


Ecco, a dispetto delle stranezze che la Reitz di certo non nasconde nelle sue opere, va detto che una cosa la sa fare molto bene: la grafica. D'altra parte, per sua stessa ammissione, è totalmente incapace per tutto ciò che è matematico-programmatorio (sto distillando da un'intervista in cui esprime il concetto in varie paginate), e delega il concetto al suo partner/coinquilino Stephen P. Lepisto, verso il quale ha un rapporto di odio-amore. Più odio che amore, si direbbe. I "biografi non ufficiali" (chiamiamoli così) sostengono che sia dovuto al fatto che presumibilmente, almeno sulla base dei suoi infiniti scritti che ha lasciato in giro per internet dai tardi anni 90, JDR ce l'ha a morte con gli uomini, e Lepisto è uno di questi. Io vedo questo arcinoto webcomic prodotto da JDR e penso molto democristianamente che la situazione sia lievemente più complessa.

"My Kokoro Wish"

Praticamente, dopo il fallimento di Boppin', JDR ha rinunciato alla carriera videoludica causa la stronzaggine delle case distributrici, però certo che se Stephen non fosse stato così pigro e avesse creato un gioco completo, un gioco completo qualsiasi, in quattro e quattr'otto in modo che lei ci mettesse la grafica, la firma, e si prendesse i meriti, allora sarebbe stato ancora meglio. Insomma, io ammetto che non sono come certi maniaci che si ossessionano su ogni aspetto della vita dei freak internettiani e quindi non posso dire di sapere le cose come stanno, ma una roba come questa qua sopra a me pare una manipolazione bella e buona. Chiunque abbia subito, in un certo qual modo, manipolazioni del genere (magari in maniera meno sfacciata) non può che sentire i coglioni che gli girano a mille leggendo una roba del genere. Quindi oh, la conclusione che possiamo tirare da tutta questa storia (e che verrà poi confermata in seguito) è che avere buoni tutti da una parte e cattivi tutti dall'altra è una grandissima stronzata, e non è che solo perché stai pigliando per il culo una persona manipolatrice e pure narcisista allora sei moralmente superiore. Né, chiaramente, se sei perseguitata da sfigati che stanno su internet ad analizzare ogni aspetto della tua vita, allora sei una santa. Banale? Sicuramente. Relativismo culturale? A t'al deg. Però è quel genere di cose che sembra così scontata che tende a venire ignorata, quindi mi pare giusto ricordarla.


Però la grafica è fatta proprio bene. Guardiamo pure le istruzioni perché è comunque un gioco della Apogee, e vedere una pixel art del genere, specie dopo la roba in CGA di un paio di settimane fa e la grafica approssimativa e sporca di Colonization, è una gioia per gli occhi. Come funziona il gioco? Semplice: interpretiamo i due omini triangolari, Yeet e Boik, e lanciamo delle figure in diagonale in modo che vadano a sbattere contro altre figure in modo da formare raggruppamenti di più di due figure adiacenti. Se i raggruppamenti sono regolari, ne esce un mostro che viene liberato, e di questo riparliamo dopo.


Semplice come concetto, dai, vi pare? Peraltro avete notato che sono passato sul menu sull'editor di livelli, che è la parte più interessante del gioco. Ovviamente non lo caco pari l'editor qui, perché quando giocai a Boppin' due anni dopo l'uscita (nella già menzionata raccoltona tedesca di shareware Apogee ed Epic) c'era la versione parziale, con solo il primo episodio e senza editor. Notare che anche qui, come in Jazz Jackrabbit, venga marchettato il Gravis PC Gamepad.


Ok, ho sproloquiato abbastanza, iniziamo il gioco con il primo episodio, quello shareware e l'unico a disposizione al tempo. Bothersome Hunnybunz! Che vuol dire? Boh. 


Ah, una intro narrativa, molto bene gioco!  Qual è l'ambientazione? Il multiverso, ovviamente. Multiverso avrebbe potuto essere veramente un gran gioco, e sono serissimo. Perché la Reitz non abbia tentato di autoprodurlo coi soldi di happypuppy mi sfugge. Ognuno degli infiniti universi del multiverso è generato dalla fantasia di qualcuno. Praticamente, se lo pensi, esisterà da qualche parte. Questo artificio narrativo è usato pure dal noto freak del deep web Christian Weston Chandler (che con JDR ha diverse affinità) per giustificare l'esistenza reale dei personaggi da lui inventati, grotteschi incroci tra Pikachu e Sonic della Sega. Ecco, a creatività è decisamente meglio JDR. 


Alcuni universi sono logici e seri, altri sono sciocchi e PaZzErElLIh, e insomma mi piace pensare anche che esista un universo in cui possa vedere il Bologna che vince uno scudetto, ma temo che sarebbe troppo, "hard scifi" lo scenario, no? 


In un universo piuttosto ristretto ci abitano Yeet e Boik, due videogiocatori accaniti che hanno creato il loro universo pieno di cabinati arcade e ci sono andati a vivere. L'universo in questione è regolarmente visitato dai protagonisti dei giochi che gli stessi Yeet e Boik amano. Uhm! Che si sappia, la Reitz ha già citato in giudizio la Disney per averla copiata con Ralph Spaccatutto? Tutto sembra andare per il meglio, quando...


...Yeet fa notare a Boik che tutti i mostri dei videogiochi sono spariti. Ora viene da chiedersi come abbia fatto Boik a non accorgersene, visto che si suppone stia attaccato agli arcade tutto il giorno. Boh! Forse Boik è un criptointellettuale che FINGE soltanto di giocare quando in realtà sta scrivendoci un blog sopra in cui esplora la psicologia umana e l'influsso dei giochi di merda su di essa. Molto "meta", sì. Come se non bastasse...


...in visita ai due cazzari triangolari arrivano gli eroi degli altri videogiochi. Abbiamo l'ersatz di Pac-Man, ma più brufoloso, (pockman), Jerome l'eroe galattico, Victor Vector, due surrogati dei draghetti di Bubble Bobble, Gynandria l'elfo gender-neutral generico e infine un tarocco di Super Mario più muscolare, Pete Pixelhead.


Insomma, qual è il problema? Tutti i cattivi dei videogiochi sono stati rapiti dall'orso Sweety Hunnybunz, che essendo l'incarnazione del buonismo politicamente corretto  che tanto indigna la Reitz e, paradossalmente, gli stessi nerd reazionari che fanno stalking alla Reitz, ha deciso che il male non deve più esistere. Quello che Hunnybunz è riuscito a dimostrare, principalmente, è che per molte teste di cazzo una licenza per schivare la responsabilità di ciò che si dice è etichettare tutto ciò con cui si è in disaccordo come buonismo politically correct, e fare un sacco di vittimismo finché si può sparare tutte le stronzate che ci pare. Detto tra noi, il 90% della gente che si lamenta per il troppo politicamente corretto non capisce un cazzo di niente e rimpiange solo i bei tempi andati in cui bastava dire "ehi, scherzavo!" per evitare conseguenze di ciò che si diceva. Quei bei tempi andati sono terminati con l'esame di quinta elementare, credo. O forse anche prima. Comunque, tanto per dire, leggevo per farmi del male il blog di uno di questi nerdisti reazionari e diceva che per lui il massimo del politically incorrect erano i due creatori di South Park. Capito? Due paraculi cerchiobottisti quasi veltroniani nel loro ma-anche-ismo che però ogni tanto scorreggiano!  Uuuh, guardi, Varriale, son qui che tremo! Mi scendono le palle sotto le scarpe, passiamo avanti.


Insomma, siccome gli eroi sono perfettamente buoni e quindi non possono salvare i cattivi, tocca a Yeet e Boik andare a liberarli, perché Yeet e Boik sono personaggi dalla moralità né completamente bianca né completamente nera, ma sono personaggi lievemente più reali. Poi a questo punto la Reitz parte col pippone sul fatto che il bene senza il male non può esistere e che il mondo è fatto di contrasti come nella filosofia taoista e che la Apogee, a causa dei riferimenti a filosofie e religioni orientali, l'ha sabotata. Bah! Permettetemi un certo scetticismo. Dopo che gli eroi hanno spiegato a Yeet e Boik come fare a salvare i cattivi dei videogiochi, siamo pronti a partire...


Con l'inevitabile frase a effetto. Zap to the Extreme! Let's get Boppin'! AAAAAAAAAAAAAAAH!


Il primo livello conferma quello che già ho detto in precedenza: sarà fuori di testa finché volete la JDR, ma la grafica la sa fare a modino. Su questo dolmen compare uno smeraldo che Yeet immediatamente va ad accattarsi, per poi fiondarsi nella cupola di vetro...


...e via. Lanciamo lo smeraldo contro gli altri tre e facciamo un bel quadrato due per due. Essendo regolare, un cattivo di un videogioco con la testa a forma di musicassetta esclama "I AM FREE!!" e si leva dai coglioni. Benissimo! Primo cattivo salvato, anche se, detto tra noi, quanto dev'essere noioso un gioco che ha per nemici quegli sgorbietti grigi?


Altro pezzo, il fiore che pare un tulipano rosa. Esistono? Boh! Faccio un pezzo a L lanciandolo in diagonale di 45° (si possono lanciare soltanto così) e via che sparisce. Senza mostrillo liberato però, che il pezzo fatto non è regolare. 


Zaffiro!! O comunque pietra preziosa blu, non dissimile nella forma da quelle disseminate per tutta Kyrandia. Ricordate? Sono passati anni e il blog dell'ex videogiocatore persiste nel minare le vostre certezze di sfigati che non hanno mai accettato la fine biologica dell'età comunemente associata all'infanzia. Perché molti di voi sono ancora de facto infanti, cioè che affidano la [non] presa di decisioni per la propria vita ai genitori perché sono ancora troppo impegnati a scrivere nei commenti su Internet che oggi un gioco come Boppin non lo farebbero. Gente che a 35 anni dice a sé stessa di averne 13 ma è già parte della categoria dei Vecchi di Merda, che delegano ogni responsabilità alla generazione di Vecchi di Merda precedente. Bella vita, ragazzi. Fine della reprimenda. Qui lanciamo la pietra blu contro un altro pezzo e Yeet piange, perdendo un pallino di energia. 

Più tardi. 


Ups! Dopo una serie di boiate resto con una sola vita, ma niente paura! Con un colpo ben piazzato, frutto di tentativi vani che fanno esperienza, liberoun altro sgorbietto grigio. Resta da accoppiare il fiore... 


...ops. Finita energia ed ecco la scena incriminata. Yeet estrae un revolver e gli pratica una fellatio. Bum! Le cervella si spalmano in giro per il livello come nel famigerato video del suicidio di R. Budd Dwyer, tesoriere dello stato della Pennsylvania noto per essersi sparato in bocca in diretta tv in una sequenza che è stata usata in qualsiasi video hardcore punk autoprodotto dal 1987 a oggi, e che è diventata materiale masturbatorio per i redattori di un noto giornale di forcaioli frustrati che ha lo stesso effetto del confetto FalQui (un politico che si suicida in seguito ad un'accusa di corruzione? fap fap fap!)


Vabbè, qui però non siamo nella Pennsylvania del 1987, e R. Yeet Dwyer si riprende dal proiettile 357 Magnum piantato nell'ipofisi per via orale, quindi abbiamo la possibbilità di riprovare da dove eravamo rimasti, continuando e consumando un credito. Fine livello!


Altro livello, con grafica completamente diversa. Bellissimo! Molto meglio che heartlight, che ripeteva sempre le stesse piastrelle. Dalla sua aveva la presenza di un nano (che è sempre un grandissimo bonus), ma si sa che botte piena e moglie ubriaca non convivono benissimo.


Che cagata. Quattro lanci, quattro mostriciattoli liberati, due robottoni e una specie di "Spaturno", come fu reso noto da Giobbe Covatta.


Altro livello, altra texture completamente diversa. Ammettiamo il lavoro di fino che sta dietro tutto questo, per constatare con mestizia come la Reitz si sia lasciata un pochino andare nelle sue opere successive (intendo i webcomic rancorosi che ha pubblicato). 


Ma che dovrebbe essere questo? Un tempio? Ora che ci penso i quadratini sotto fanno molto Sonic, e non mi meraviglierei pensando al fascino che Sonic esercita sulle persone un po particolari. Sticazzi! Fine livello, niente i am free, me ne son già fatta una ragione. 


Altro livello, una caverna. Dandoci di sponda non riesco a fare la croce e quindi niente mostrillo liberato. La caverna a che si riferisce? Platone? Nah, non è un filosofo orientale, è inferiore. L'ho detto che JDR è pure una otaku? Prevedibile, sì. 


Oh no! Causa mancato calcolo della diagonale quasi quasi scazzo il lancio. Fortuna che basta ripassare sotto un blocco in volo per pigliare i pezzi con la testa che caso vuole essere piatta,così la roba si appoggia meglio.


Peraltro la storia della testa triangolare mi fa venire in mente un mio compagno di università che avevo soprannominato "Dare la precedenza" ma solo perché Yeet e Boik non mi avevano colpito al punto da ricordarmene.


Altro livello, ispirato a (OMISSIS). Dovrebbe essere semplice liberare i mostrilli così, no?


E infatti non solo becchiamo i mostrilli,ma anche bonus! Colpiamo il punto segreto del livello (sì,come quel cartone di merda eccitante come fare una dichiarazione dei redditi) e tutto diventa giallo piscio. Uh. Però i punti vengono moltiplicati. Sapete quel che mi importa dei punti a me, ma apparentemente la lotta finale contro Hunnybunz diventa più facile se hai più punti. Non che conti di arrivarci.


Perfect! Tutti i mostrilli liberati e pure sfondo giallo paglierino! Figata.


Altro livello, ispirato al sushi. Beh, che dire. Con una fantasia del genere spiace che l'originale progetto di Multiverse non sia stato mai concluso, specie coi soldi fatti per happypuppy.com. Forse proprio non c'era la voglia. 


Altro livello, ispirato a un progetto. (Blueprint). Beh, molto bello no? Inizia ad aumentare pure la derivata della curva di apprendimento, però....


...o sono io che mi sto rompendo le palle? Boh! Ottime domande, comunque. Grazie di cuore per avermele poste.


I am free! Dice il robottino verde nel livello successivo. Sì,sì, non ne dubito,ma davvero sarebbe una perdita se i videogiochi sparissero del tutto? Per me no. Ma basta giocare, vediamo giusto cosa succede se giochiamo con Boik e finiamo le vite...


...Seppuku! E manco arriva Yeek a decapitarloz soffre fino in fondo per l'harakiri. Bella animazione. Disturbante? Non quanto leggere un'intervista di JDR. E a tal proposito...


...ecco una sbrodolata infinita di Jennifer a proposito della sua travagliata storia di game designer incompresa. Sì, che ricordo che a programmare tutto ci stava Lepisto. E a tal proposito...


... come se non bastasse ci sta pure il monologo di Stephen. TL;DR, non ce la faccio più,my kokkoro wish è di chiuderla qui, e infatti lo faccio. Prossimo gioco!

È merda? No, il meccanismo di gioco è semplice, forse un po'troppo semplicistico ma tutto è compensato dalla strabiliante varietà di scenari.
Ci rigiocheresti? Sì? Mmmmhhh...no.

2 commenti:

  1. 284 copie di questo cesso ?
    ho conosciuto una sola persona che comprava ogni tanto qualche giocone da distribuire a centinaia di persone che a loro volta copiavano per altre persone e cosi via, una pandemia
    e cosi penso facevano altri ma non 284 in tutto il mondo per una simile cagata
    io sono un caso unico, su amiga ho fatto la mia cazzata comprando un solo gioco originale (frontier) poco prima di venderlo perchè faceva già molto cacare (l'amiga) per comprare (altra cazzata) un oltraggioso pentium di molto inferiore all' amiga
    bell' affare, colpa delle riviste che esaltavano quei cassoni
    poi con gli anni le cose sono cambiate però

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    Risposte
    1. Chissà perché avevamo questa cieca fiducia in quei cazzari delle riviste. Però Frontier concettualmente era bellissimo, no? Oddìo, era anche una palla mostruosa, ma le riviste ci si stracciavano le vesti.

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Sicuro di aver letto bene il post? Prima di postare, rileggi.

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