Potrebbe esservi utile leggere (per contestualizzare)

lunedì 30 agosto 2021

UFO: Enemy Unknown

Corre l'anno duemila, l'anno del cambio di millennio, dell'ingresso nel futuro, dell'apocalisse informatica sventata, del "quanto tempo è ormai passato dal lontano 0", e inspiegabilmente la fecale tv generalista italiana scopre che esiste pure il futuro! O meglio, capisce che col cambio di millennio, per un breve periodo, forse l'italiano medio può permettersi di avere un senso del futuro anziché ripiegarsi in posizione fetale in un nido fatto della bambagia di ricordi e di bruschette negli occhi, e può sperare che i tempi futuri facciano entrare l'umanità in una nuova età dell'oro. 

età dell'oro

Peccato che in quel periodo la fantascienza ha assunto toni cupi e molto "edgy" (vedasi quella fumante cacata di Matrix e no, non sto trollando, ci credo davvero) e la fiducia nel futuro è già crollata prima di essere salita. Ma oh, far vedere Matrix sulla tv in chiaro costa, e quindi, facendo un discreto paradosso, i palinsesti scavano dagli archivi e tirano fuori roba di fantascienza vecchia di secoli, che in fondo non è così male come scelta: non fosse una roba dettata dal braccino corto di Rai, Mediaset e CecchiGori (al tempo quello c'era) direi che era un'ottima idea per dare alla gente quel senso del futuro che il cambio di calendario, unito a uno zeitgeist sazio e disperato senza più grandi obiettivi, richiedeva così tanto. 

lunedì 23 agosto 2021

Flying Corps Gold

Il videogioco di oggi è un gioco cosiddetto "balneare". Nel senso che era stato comperato al mare per compensare ha una totale assenza di vita sociale. Correva l'anno 1999, quindi non ero proprio un bambino: fortunatamente era una delle ultime volte che facevo il mese in Riviera con la famiglia, ma non lo sapevo ancora e tenevo duro dedicandomi alla principale attività marittima del tempo: sfogliare le pagine di Corriere dello Sport Stadio per vedere chi aveva comprato il Bologna.

Non inquadrati: Arnautovic e Kevin Bonifazi

Persino da quel punto di vista subivo delusioni: mezza difesa (Antonioli, Rinaldi, Mangone) ceduta alla Roma, Kennet Andersson partito per la Lazio (sarebbe tornato pochi mesi dopo) e al suo posto il potenziale fenomeno (ma più probabilmente grande occasione mancata) Nicola Ventola, più famoso per l'allora la fidanzata dall'etnia piuttosto mista che per ciò che aveva realmente dimostrato da un punto di vista calcistico (e infatti fece cagare). In porta arrivò il Gatto di Casalecchio Gianluca Pagliuca, che al tempo credevo bello che bollito (e questo la dice lunga su quanto ne capisco di calcio), e a centrocampo il gradito acquisto dall'Inter di Zé Elias, precedentemente del Corinthians Paulista (la mia seconda squadra per ragioni che ho detto due settimane fa) il quale aveva come bonus la somiglianza fisica con il vostro ex videogiocatore, e quindi magari avrei potuto essere scambiato per lui. Amedeo Mangone detto il Thuram bianco fu sostituito dall'anonimo Giulio Falcone e dalla primavera fu promosso Cristian Zaccardo che tra tutti questi è uno di quelli che se l'è cavata meglio (lo tenemmo pochissimo, però).

giovedì 19 agosto 2021

L'introduzione di Reunion

 "Ehm, scusi? Che danno stamattina?"


"Reunion, della Merit (pubblicato da Grandslam)!"

"Reu...re...un...di nuovo? Ah bene, bene".

"Vadi, vadi."

lunedì 16 agosto 2021

Reunion

Come ogni lunedì mattina, il lettore medio del blog dell'Ex Videogiocatore, pur potendo usufruire delle comodità offerte dallo smart working, si ostinava ad alzarsi tragicamente in attesa delle ore 7, il momento in cui il nuovo articolo della settimana veniva pubblicato. Ogni settimana il lettore medio si svegliava pieno di speranza di vedere soddisfatto il proprio confirmation bias e trovando qualche gioco a lui noto, e subito si sedeva davanti al PC con un bel piatto di bruschette all'aglio per colazione.


"Avanti, dai cazzo! PC Calcio 6.0! Final Fantasy 7! Almeno Starcraft, dai!"
*drrriiiin*


"Sì...? Sì....? Oh."


"Ugo, era l'Ex Videogiocatore al telefono. Mi ha detto che oggi pubblica un articolo su un videogioco del 1994... ungherese."

"NO!"


"...ma coi sottotitoli in italiano!"

"NNNNNOOOOOOOOOOOO!"

lunedì 9 agosto 2021

Hyperblade

Ci avete mai fatto caso che gli sport più seguiti dal grande pubblico, sono tutti di antiche ideazione, almeno un secolo circa? Sarà forse che il mondo dello sport è quello in cui la reticenza al cambiamento è più alta, e a tal proposito non posso non pensare ai gadget della squadra del Corinthians Paulista che il mio compianto zio brasiliano era solito spedirmi. Uno di questi era una pergamena incorniciata da appendere in casa. Probabilmente in una casa stile favela, nonostante lo zio abitasse nel quartiere più chic di San Paolo, la cosiddetta Beverly Hills sudamericana. Beh questo quadretto riportava il logo della squadra, e un proverbio in portoghese in cui si diceva che l'uomo cambia moglie, cambia auto, cambia casa e può cambiare persino di sesso, ma di certo non cambia squadra del cuore. 


Non viene specificato se si può cambiare il padrino dei propri figli

Quindi sì, possiamo dire che il mondo dello Sport da spettatori sia qualcosa di estremamente conservatore. Chi sarebbe mai interessato a vedere, chessò, una partita di Ultimate Frisbee? (esiste, che ci crediate o no, e c'è gente che ci gioca). E non a caso l'unica eccezione alla regola degli sport da spettatori di recente invenzione che non hanno alcun successo di pubblico non praticante. Sono proprio gli e-sports, ovveri guardare gente che si smazzuola avvicendevolmente ai videogiochi. 

lunedì 2 agosto 2021

Mi piace l'odore della merda di mattina, profuma come di videogiochi di elicotteri

Se c'è un mezzo di trasporto militare che mi lascia indifferente, ebbene quello è l'elicottero. Già ho riportato, ai tempi dell'articolo su Simcopter, l'opinione in proposito dell'amico e collega Beppe D. il quale sostiene che l'elicottero sta in aria perché fa così cagare che la terra lo repelle. Ora, io mi sono esaltato per i simulatori di volo esattamente come ogni figlio degli anni 80 che si rispetti, ma da qui a intraprendere una guerra ideologica tra i velivoli e gli aerogiri ce ne vuole. Quello che posso dirvi è che degli elicotteri me ne sono sempre abbastanza sbattuto i coglioni, e questa volta pure senza remore. D'altra parte, a differenza dei carri armati, la cui irrilevanza nei miei confronti l'ho riportata qui, non avevo un nonno che costruiva elicotteri, quindi potevo benissimo sbattermene i coglioni. 

Visto che ero strapieno di giocattoli, esisteva qualcosa che poteva stimolarmi la passione per gli sbattiuova semoventi? Un secondo che controllo!

fettunte negli occhi, ex videogiocatore!

Ebbene sì, di quei giochini che premendo un tasto partiva una molla e si trasformavano in improbabili installazioni militari, oltre che il carroarmato, già menzionato nell'articolo su Pacific Islands, c'era pure l'Apache AH-64, con una livrea abbastanza inguardabile.