Parcheggi abusivi, applausi abusivi, villette abusive, abusi sessuali abusivi... Tanta voglia di ricominciare, abusiva.
-tutte le riviste di settore di qualità discutibile a proposito del gioco di oggi.
La grande tragedia: lavorare per una rivista di settore, sfruttando semplici giochi di parole o citazioni gratuite alla cultura popolare, senza utilizzare veri e propri talenti, e un bel giorno internet diventa un fenomeno di massa, tutto diventa apparentemente gratis, e ci si trova senza lavoro a frignare.
Sto ovviamente rosicando perché chiaramente era uno dei miei sogni di bambino quello di lavorare per un'opinabile rivista di settore: se non altro perché avrei giocato a gratis e anzi, mi avrebbero pure pagato. Ma questo l'ho già scritto, no? Però è importante riflettere, secondo me, su quanti mestieri sono stati distrutti dalla diffusione di internet. E se un po' mi girano i coglioni che ai bei negozietti di un tempo (quando non erano gestiti da truffatori) vengano rimpiazzati da Amazon, ecco, il fatto che certi redattori che godevano dello stato di celebrità nerdistiche siano stati costretti a cercarsi un lavoro decente, ecco, mi pare una buona istanza del darwinismo sociale.
Mullet, Meches, Riga nel mezzo con capelli lunghi, Hover Hand: tutti sintomi di non sopravvivenza all'ambiente. |
(Poi però i suddetti redattori aprono blog nostalgisti e ricostruiscono il loro culto della personalità e siamo di nuovo punto e daccapo. Ma riusciremo a decostruire pure questo fenomeno, prima o poi).