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lunedì 9 luglio 2018

California Games

Molti di voi si aspettavano questo gioco da un po', e in effetti non posso negare di averci giocato abbastanza a suo tempo. Molti di voi probabilmente questo gioco lo conoscono per via della sudditanza psicologica che per la seconda metà del ventesimo secolo abbiamo avuto nei confronti degli americani (sudditanza che ha iniziato il suo declino il 7 novembre del 2000, giorno in cui George W. Bush vinse le elezioni presidenziali). Molti di voi, pensando alla California, pensano alle ripetitive canzoni dei Red Hot Chili Peppers, che sono tutte uguali, tutte con le corde del basso picchiate dal nichilista Flea e ogni tanto il cantante che urla "CAHLAHFOHNIAH". Molti di voi, pensando alla California, pensano a Baywatch e alle sue tettone, di cui ho già parlato nell'articolo sul bootleg coreano di Street Fighter 2. Si può pensare ai Dik Dik che fanno la cover dei The Mamas & The Papas sognando la California. Si può pensare a quei posti di merda con una sottile patina in similoro che sono Hollywood e la Silicon Valley. Si può pensare a tante cose, in effetti. Io quando penso alla California penso a questo:

E quando ero piccolo io, sul cartello non c'era scritto "CASALE"

Quando dal Vecchio Paese andavamo alla casa dei nonni in campagna, si passava sempre da qui, e inevitabilmente mi veniva in mente il gioco di oggi, fino a quando non ci andai con un mio amico che mi aveva passato Railroad Tycoon e più o meno in questa zona, mentre eravamo in macchina, mi spiegò quanto era fico il gioco.

Da allora, questo triste casolare che fu chiamato "California" per via di quanto era povero, in contrasto alla ricca California americana (erano gli anni in cui impazzava la corsa all'oro quando queste casette furono inizialmente costruite), mi ricorda la voglia che avevo di tornare al Vecchio Paese per copiare il dischetto del mio amico e giocarci. Ma ovviamente, sto divagando. Sigla!


Arieccola, la bassissima risoluzione 160x200, roba che pare presa pari pari dal Commodore 64, e probabilmente lo è. Non dimentichiamo che è la conversione effettuata nel 1988 di un gioco fatto nel 1987, e che i sistemi erano così tanti, al tempo, che non c'era il tempo per ridisegnare la grafica al rialzo per sistemi più potenti. Tanto i gonzi ci giocavano uguale. In realtà è la stessa cosa che succede al giorno d'oggi.


La presentazione è tutta qui: la targa personalizzata del "Golden State" con il nome dei giochi, e di sotto scorrono i crediti. Tra di loro c'è un tale Dave Miller, come il protagonista del primo Maniac Mansion (e anche quello ci arriverò), nonché un tale Gil Colgate, pronunciato "Colghéit", come quelli del dentifricio, che però si chiama Colgàààte. A tal proposito ricordo questa bellissima barzelletta: un carabiniere va dal farmacista chiedendo un "Gardol" per combattere la stitichezza. Il farmacista cerca nel prontuario farmaceutico questo lassativo misterioso, che però non c'è. Alla fine, pensa che ti pensa, il farmacista chiede "Aspettate un secondo, appuntato, ma per caso avete visto la pubblicità di questo Gardol in televisione?" "Sì, perché?" "E allora state più attento, perché lo spot dice Colgate con Gardol e non Cagate con Gardol" Buona questa. Tutti ridono. Rullo di tamburi. Sipario.


Via che si comincia! Modalità torneo, in cui si dà nome e sponsor. Non ho mai capito lo sponsor a cosa serva e mi chiedo se non sia una specie di moltiplicatore di punteggio, tipo che se sei sponsorizzato dal frisbee, nella gara del frisbee fai più punti. Un po' come il jolly di Giochi senza Frontiere, tipo. Beh, sarebbe fichissimo, no? Un secondo che controllo il manuale.

Poco dopo.

No, non era come me lo ero immaginato. Bah. In ogni caso dobbiamo dare il nome, e quale surfer dude più radical del Divo Giulio? 

Gnarly!
Ebbene sì, amici, Andreotti è tornato! (Applausi e ovazione dal pubblico). Visto il numero di discipline, mi limiterò a tre concorrenti in totale...


...ovvero il cosiddetto CAF. Craxi, Andreotti e Forlani, la trimurti dominante degli anni del tramonto della Prima Repubblica. In questo universo parallelo i tre hanno mandato tutti affanculo e se ne sono andati al mare.

Bettino si è portato dietro anche il valletto

Ma sto divagando. E ringraziate che non dico l'orrido "Ma Comunque" che soltanto il sopravvalutato Baricco e il sopravvalutatissimo blog nostalgista la cui claque prendo spesso per il culo usano. È anche grammaticalmente scorretto. State ringraziando?  No? Allora levatevi dai coglioni. Si comincia!


Ah che gentile, il gioco ci chiede se abbiamo inserito i nomi correttamente. Sì, gioco, so scrivere. Notate che il font è particolarmente blocchettoso per il fatto che la versione EGA non funziona su Dosbox, non importa quanto ci si provi. Per questo ho dovuto mettere la modalità "Tandy 1000", dove il Tandy è un clone del PCjr, con una scheda grafica a 16 colori realizzati con una modalità analoga al composito della CGA. Ma i font fanno cagare. Sul nostro vecchio PC con scheda VGA, la Tandy 1000 non era compatibile, e quindi ce la immaginavamo con ben 1000 colori al posto dei 256 della VGA, e vivevamo sbavando per l'erba del vicino che aveva un ordine di grandezza in più di sfumature di verde.

E il primo stronzo che si mette a cantare "TANDY DAI MILLE COLOOORIIII MILLE COLORI DEI FIOOORIIII" lo rispedisco alla pagina facebook "hai avuto un'infanzia felice se" a suon di calci nel culo.


Quanta sfiga, ragazzi, eh? Iniziamo con la prima disciplina: l'halfpipe! Un mio amico che si prese la fissa dello snowboard per un periodo non faceva altro che parlare di halfpipe, poi scoprii che riusciva solo a fare le piste azzurre. Per carità, l'unica volta che ho provato lo snowboard io mi sono sfasciato i polsi quindi massimo rispetto.


Comincia il Coniglio Mannaro! E comincia subito malissimo, perché non riesce a girarsi in cima all'altro lato dell'halfpipe, tornando quindi indietro e lasciando sul cemento il ginocchio che era riuscito a non sfasciarsi quando giocava nella Vis Pesaro...


E allora riproviamo, lasciandoci andare alla forza di gravità e vedendo cosa succede. Ecco, non succede niente. Arnaldo va avanti indietro e scivola di culo sull'asfalto. Avete notato qualcosa, amici?


(Intanto ora siamo passati a Craxi). Ve lo dico io: a questo gioco faccio cagare. È da mò che penso di giocare a California Games per il blog, ma è da mò che provo a giocarci decentemente, ed è da mò che non riesco a fare uno straccio di punto. Almeno Bettino riesce a girarsi, anche se non so come prendere velocità. E ho pure letto il manuale, che ci crediate o no. "Che clima infame", commenta Bettino mentre il suo skateboard, mestamente, si ferma in mezzo all'halfpipe. 


Tocca al Divo Giulio. Lo sappiamo, onorevole Andreotti, che tutti i suoi amici che facevano sport sono morti da tempo, lo sappiamo. "Sono di media bravura" sottolinea Belzebù "ma non vedo Tony Hawk attorno a me".  Come mai tutta questa ironia, Andreotti? "Per un semplice motivo: possiedo il senso dell'umorismo. Un'altra cosa possiedo: un grande archivio, visto che non ho molta fantasia, e ogni volta che parlo di questo archivio chi deve tacere, come d'incanto, inizia a tacere." E io, magicamente, taccio.


L'asfalto brucia mentre Il Divo Giulio perde rapidamente velocità nel nome di quella stabilità che lui tanto ama. A skateboard fermo, un teschio con le tibie incrociate compare sull'asfalto e chiede "Presidente, quale futuro si augura per i bambini di oggi?"


Di fatto, senza grosso spettacolo, finisce la gara di halfpipe. La mossa che vedete nelle statutette ovviamente non sono in grado di farla, ma immagino che se vogliate vedere uno che gioca decentemente youtube sia pieno di longplay. Voi siete qui per le mie osservazioni caustiche sull'imbellettamento del passato da parte di una generazione con la testa piena di feci che cerca come punto di contatto, il rimembrare un passato inesistente. 


Prossimo evento: footbag! Per voi questa è la disciplina più stupida del gioco, invece è la mia preferita. La prima volta che diedi le dimissioni, scoprendo quanto è bello dare le dimissioni, mi trovai in mezzo a un enorme prato assieme ad alcuni amici e a tanti sconosciuti a prendere a calci un sacchettino senza farlo cadere. Ero felice. Ero tranquillo. Ero spensierato. Ero anche un po' alticcio. Quindi poche cazzate, per me il footbag va a braccetto con la sensazione di invincibilità che segue il momento delle dimissioni, ed è bellissimo. 


Anche perché, ammettiamolo, è anche la disciplina più facile del gioco. Qui il Divo Giulio gira su se stesso mentre lancia in aria il sacchetto a colpi di gobba. "Axle Foley" non è soltanto il protagonista di un noto film di tre anni precedente al gioco, ma è anche la mossa che si fa quando si fa tre volte un giro su se stessi mentre il sacchetto è in aria...


...Il divo Giulio, ora, presa confidenza, inizia a muoversi anche di lato, con movimenti goffi degni dell'imitazione di Oreste Lionello all'orrido Bagaglino, ostentando una disinvoltura che non è da lui.


Ouch! Calcia che ti calcia, il Divo ha centrato un uccello. Subito quelli del sole che ride si incazzano come belve, ma Giulio sa che quell'uccello poteva essere potenzialmente molto pericoloso. "sarebbe più corretto dire Strategia della Sopravvivenza" dice, mangiando gabbiano allo spiedo, e a Carlo Ripa di Meana esplode la testa.


Fine! Una bella collezione di mosse speciali, se non fate caso al fatto che non sono in grado di fare l'Horseshoe, il Double Arch, il Doda, il Reverse Doda e il Jester. Ma sono 40410 punti, e per quanto dei punti me ne freghi ben poco, vuol dire che sono stato bravino. No?


Avanti con Cinghialone! Ammetto che è molto più divertente giocarci che guardarlo, ma apprezzate lo slancio atletico con cui colui che su L'Avanti! si faceva chiamare "Ghino di Tacco" colpisce, appunto, di tacco.


Ma ciò non basta a battere Andreotti. Di questa sfida a footbag, successivamente, Cirino Pomicino riporterà : "Sbraitava, Craxi. Continuava a ripetere: Piuttosto che subire la sconfitta da Andreotti a Footbag, mi taglio le palle".
"E chi ha vinto a footbag?" gli ha chiesto Andreotti.
"Andreotti" risponde PCP.
"E avete chiesto l'adempimento a Craxi?"
Buona questa. Tutti ridono. Rullo di tamburi. Sipario.


E peggio ancora, Craxi non solo ha perso lo scontro diretto con Andreotti, ma è arrivato terzo dopo il Coniglio Mannaro. Ma dopo la storia di Sigonella, già menzionata qui, va detto che non ha molta simpatia con tutto ciò che è californiano, particolarmente coi californiani d'adozione.

Che peraltro ha pure indovinato il Gioco Più Bello di Sempre (secondo me, s'intende)
La foto è stata scattata quando la Sig.ra Reagan era la first Lady nazionale, sì. Non della California. Nancy non è male. Una donna meravigliosa.


Dopodiché c'è il surf. Cominciare le frasi con "Dopodiché", a differenza del disgustoso "ma comunque" mi fa ridere perché mi ricorda il compianto prof Amedeo M.D., il mio insegnante di Storia dell'Arte del liceo, il quale introduceva nuovi argomenti così, ex abrupto, con un bel "Dopodiché". Ricordo ancora una lezione che si svolse più o meno così.

[...] Dopodiché ci sta il Gotico. Secondo il Vasari, il Gotico è una maledizione di tabernacolini posti l'uno sopra l'altro, e e speriamo che questo modo di costruir gotto non s'abbia a far più. Ma il Vasari stava a dire una stronzata! Gotto significa tedesco, e il gotico in realtà nasce in Francia! Heh heh! Capito? 'Fanculo. Dopodiché ci sta Cimabue. CIMABUE CIMABUE COMPRI UNO E PAGHI DUE. Dopodiché ci sta Giotto. [...]

Magari a voi sembra lievemente approssimativo, ma scommetto che voi delle vostre lezioni di storia dell'arte non vi ricordate un cazzo. 'Fanculo. 

[PICCOLO INTERVENTO DELLA MOGLIE DELL'EX VIDEOGIOCATORE]

Se posso aggiungere la mia esperienza con i prof di storia dell'arte al liceo, ricordo il mio professore che mostrandoci la foto di due finestre disse, leggendo dal libro, che erano ambedue trilobate, e spiegò la cosa dicendo che le finestre erano ambédue e trilobate, come se ambédue fosse un aggettivo per uno stile architettonico. Molto meglio l'uso liberale del "Dopodiché", se non altro perché non introduceva vaccate di questa caratura. Scusate l'interruzione.

[FINE DEL PICCOLO INTERVENTO DELLA MOGLIE DELL'EX VIDEOGIOCATORE]

Sempre la benvenuta. Proseguiamo.


Ecco, io la prospettiva di questo gioco mica l'ho capita. Siamo su un muro d'acqua, guardando verso il basso, ma sembra che il Coniglio Mannaro debba contrastare, remando con le manine, una gravità invertita che lo porta verso l'alto. Boh!


E partiamo! L'onda arriva da sinistra e quello che dobbiamo fare è evitarla, magari facendo un po' di evoluzioni. Forlani, con un timido slancio, riesce a saltellare sul muro d'acqua...


...e presa un po' di confidenza cerca di fare una giravolta in volo, che non riesce. La tavola vola via e Arnaldo si tuffa in acqua, che gli va tutta nel naso.


Ok, allora proviamo a passare sotto l'onda! Niente.


E allora proviamo a saltarla, sta cazzo di onda! Niente, finiamo dietro il muro d'acqua...


...alla fine dell'esibizione, Forlani rimedia un vile 1.4. Il tizio coi baffi che gli rifila un misero 1 ha una tristezza nel cuore a dir poco contagiosa.


Vabbè, riproviamo. Provo a fare una surfata senza infamia e senza lode, perché alla fine lo scopo è fare strada, non è esibirsi, no? Poi però l'istinto alla sboronaggine arriva e cerco di fare il 360 in volo e niente.


Però Bettino prende un bel tre. La tipa bionda che gli ha dato, molto generosamente, un cinque sogna segretamente di diventare annunciatrice di Rai2.


Tocca al Divo! Va mò là, un bel giro completo sul muro d'acqua! Solo questo dovrebbe garantirmi un bel punteggio, no?


Vaffanculo, gioco. Non ti capisco.


Prossimo evento, i pattini a rotelle! Quando i pattini a rotelle non erano ancora in linea e si poteva stare fermi in piedi senza tirare culate sull'asfalto. Ovviamente non ho mai pattinato in vita mia, tranne una volta su ghiaccio. Ho tirato molte culate sulla superficie gelida.


Inizia Il Divo Giulio! State tranquilli, non ha cambiato sesso. "Noi abbiamo sudato lacrime e sangue per fare la riforma agraria e per dare la terra ai contadini. Invece, oggi vogliono prendere il contadino, trasformarlo in contadina, e darla al contadino". Per questa ragione, a pattinare ci va l'amata moglie Livia Danese, che peraltro stava pattinando al cimitero del Verano quando il Divo la chiese in sposa.


Poi, a causa di uno stronzo di cane lasciato sul selciato, la signora Danese in Andreotti casca, sporcandosi le caviglie e mormorando "Cani e padroni di cani, posso stringervi le mani molto forte in uno strumento di tortura e di morte?" Quanto la capisco, signora Danese in Andreotti.


Tocca a Cinghialone, che per l'occasione ha mandato l'amata starlette Ania Pieroni, la quale pattinando subisce il fischio bavoso e viscido da parte un fannullone vagabondo. L'attrice manda giustamente a cagare il fallito sulla panchina il quale immediatamente inizia a frignare intavolando un monologo sul fatto che con tutta la storia del #metoo la vera vittima è il maschio.

No, cari amici frignoni, fischiare dietro alle donne non solo non funzionava nemmeno negli anni 20, ma soprattutto vi mostra per quello che siete: dei morti di figa (so che al giorno d'oggi si dice incel, ma io sono all'antica e dico sfigati) bavosi e viscidi che meritano la verginità in eterno.


Ma proseguiamo. Il marciapiede californiano è veramente una cloaca a cielo aperto, ma Ania non si perde 'animo e aggira una copia de L'Avanti senza calpestarla (per rispetto), un paio di ciavatte e...


...e alla fine raggiunge il traguardo, un chiosco di gelati. "I LOVE ICE CREAM!" dice Ania mentre lecca voluttuosamente il cono. Un rivolo di sudore percorre la fronte di Bettino.

Tocca a Forlani, che manda avanti la figlia, Claire.

Pochi sanno che Arnaldo Forlani è stato interpretato sia da Sean Connery che da Anthony Hopkins
Claire Forlani, che a dispetto della faccia un po' da mustelide trovo una bellezza molto sottovalutata. Mi chiedo se ci sia una correlazione tra i forlani e i lineamenti da roditore.


La giovane attrice però arriva alla fine mancando di pochissimo il chiosco, e per questo ci resta di merda. Ma ragazza mia, sono due metri di distanza da te al chiosco, non è che muori di caldo nel tragitto, no? Mi sa che qui siamo di fronte allo stesso problema di Test Drive 2: The Duel.


Il frisbee, o meglio il disco volante. Il disco volante che contiene alieni si chiama "Flying Saucer" in inglese, mentre "Frisbee" in realtà è il marchio registrato di una marca di giocattoli. Praticamente ciò di cui nei primi anni 2000 ci parlava Naomi Klein, l'autrice di "No Logo", è più antica di quanto pensiamo.


Ed ecco Arnaldo che lancia il disco alla figlia Claire: l'interfaccia di questo sottogioco ricorda quella di un gioco di golf (ci avete presente World Class Leader Board? Rileggetelo, è ok). Praticamente, un cursore va avanti e indietro su una barra multicolore, e dobbiamo premere un tasto ogni volta che si trova nella zona verde.


Così facendo, il frisbee prende il volo e prendiamo il controllo della figlia del Coniglio Mannaro, la quale deve acchiappare al volo il disco, come in questo caso. Brava Claire!


Tocca a Bettino, con Ania Pieroni che si è tinta i capelli di nero, un po' come un tizio che conoscevo che aveva trovato la fidanzata a Kiev e siccome al suo paese c'era il pregiudizio sulle donne dell'est che sposavano gli uomini italiani per soldi, allora per farla sembrare meno sovietica l'aveva costretta a tingersi i capelli, originariamente biondissimi, di nero. La ricrescita bionda sul nero-lucido da scarpe faceva sì che sembrasse pelata in mezzo alla testa. 


Intanto che sto divagando Craxi ha lanciato più lontano di tutti. Andreotti non pervenuto, perché al momento di lanciare il frisbee ha detto all'amata moglie Livia: "dì Ramarro", e lei se ne è avuta a male.


Prossimo evento: BMX. Io avevo una BMX che adoravo perché aveva le ruote blu. Attorno a casa mia al Vecchio Paese c'erano dei giardinetti tenuti malissimo e pieni di fango, e io inzozzavo le mie ruote blu andandoci sopra. Poi il Vecchio Paese è stato vittima della speculazione edilizia e al posto di quei giardinetti mal tenuti, tra una casa diroccata e i lavatoi, ora ci sta una delle classiche strutture anonime della Bassa Padana a forma di ferro di cavallo, con qualche anonimo negozio sotto i portici e un'orrida scultura astratta in mezzo. Ammetto che quel Vecchio Paese un po' mi manca.


Ma bando ai rimpianti. Ho trovato un quartiere vicino a dove abito che ricorda quel Vecchio Paese, solo che è pieno di negozi turchi. Nei negozi turchi vendono ceri di Padre Pio. Non chiedetemi perché ma la cosa mi fa molto sorridere. Il Divo Giulio intanto parte sul percorso fangoso e subito cade. "I contrattempi dell'età" dice Belzebù rassicurando Paola Perego che si è spaventata a morte, dato che era in diretta nella sua trasmissione. 

Ogni volta che cadiamo, il gioco ci insulta. In questo caso vengo chiamato "Geek of the Week" e fa strano pensare a un tempo in cui "Geek" era un insulto. E i cosiddetti "Geek" moderni rimpiangono gli anni 80, in cui essere geek era un'umiliazione. Ennesima conferma che il nerdismo moderno non è che una pulsione di morte.


Dopo il patetico fallimento del Divo ("Posso aver commesso errori, ma non peccati" commenta lui con l'anima in pace) tocca a Craxi, che casca quasi subito: "Too bad, Hating Life" commenta il gioco, e anch'io odio un po' la vita mentre sto perdendo tempo con questa insignificante disciplina, pensando a tutte le cose produttive che potrei fare.


Tento, con il coniglio mannaro, il guizzo con un bel giro di 180 gradi, ma anche qui si finisce per odiare la vita. E d'altra parte veramente vi aspettavate dei guizzi da un democristiano ? Orsù! E con questo ho finito le discipline. Prossimo gioco!

È merda? Sì. Anche qui, come in molti altri giochi, mi ero divertito a suo tempo, ma adesso è un gioco semplice, noioso e pure un po' irritante. Incredibile il mondo che si vede senza gli occhiali rosa addosso, no?
Ci rigiocheresti? Forse giusto al footbag, ma se voglio rivivere i bei momenti che associo al footbag allora preferisco dare le dimissioni, riempire un sacchettino con la lanuggine rimasta attaccata al filtro dell'asciugatrice e prendere a calci quello. (Comunicazione di servizio per la signora exvideogiocatore: tranquilla, non ho la minima intenzione di dimettermi) 

8 commenti:

  1. Se dico che questo gioco non mi piace per niente, nonostante proponga diverse "prove", poi dopo bruciano i tuoi cookies e insultano te, vero?

    Sì, non mi piace, nel dettaglio il gioco del Footbag mi pare incredibilmente ripetitivo, peggio del dinosauro che viene fuori su chrome durante i blackout di connessione: almeno quest'ultimo gioco è a scorrimento. E a proposito di scorrimento, l'unico gioco divertente sembra invece quello dei pattini.

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    1. Liberissimo di dirlo, io di certo non ti dirò che sei una persona orribile per questo, come fa invece il blog delle prefiche. Sul footbag, è sì ripetitivo, ma richiede anche una certa creatività nel fare trick particolari, quindi una certa varietà rispetto al dinosauro di Chrome c'è. (resta comunque ripetitivo).

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  2. uh, California Games! Lacrimuccia!!! soprattutto per quando avevo tanto tempo libero che potevo passarci delle ore.
    Ma comunque.
    Per lo skateboard bastava che chiedessi. ero fortissima. schiacciando una combinazione casuale di tasti in rapidissima sequenza si facevano delle belle evoluzioni. O si poteva giocare col joystick? boh. ad ogni modo non avevo il manuale.
    per il resto, ricordo che prendevo sempre Ocean Pacific come sponsor per mere questioni estetiche.
    piccola parentesi riguardo allo sfigato che fischia alla pattinatrice: stamattina sul corridoio dell'ufficio - ossia il luogo dove non si osa neppure pronunciare la parola mobbing, al massimo si dice "la parola M" e tutti capiscono - un tizio mi ha vista e ha fatto un'espressione molto esplicita che significava "ah però!". Tipo quando Berlusconi ha incontrato Michelle Obama. L'ho fissato con lo stesso sguardo di Obama finché non mi ha raggiunta e oltre e ovviamente ha abbassato lo sguardo imbarazzato. Ma che si aspettava, che sorridessi lusingata? Lasciamo stare che in certi ambienti soprattutto italiani la cosa avrebbe dato vita a risatine, versi e pacche sulle spalle.
    troubleshooter

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    1. (Sorvolo sui primi due paragrafi). Si vede che sei più brava a pigiare tasti a caso di me, visto che sia con lo skate che con il surf ho collezionato figure barbine.

      Sullo sfigato che fischia e grugnisce, ma c'è davvero qualcuno che è mai riuscito ad ottenere qualcosa facendo il morto di figa? Al di là di tutti i discorsi su mobbing, molestie e altro su cui c'è un discorso molto più serio da fare, ma esistono donne che si sentono lusingate dal disperato mendicare attenzioni esplicitato a grugniti e a espressioni facciali tipiche chi è assuefatto all'ipsazione ma ciononostante continua a menarselo?

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  3. Ma sbaglio o era uno di quei giochi distruggi Joystick?

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    1. Non particolarmente, la Epyx si è servita di molti altri giochi della linea "Games" per sfasciare le nostre periferiche di input. Qui è più un pigiare il tasto giusto al momento giusto. The Games: Summer Edition, per esempio, mi fece menare la tastiera molto forte, e fortunatamente che era una tastiera Olivetti meccanica. Prima o poi ne parlerò, forse.

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  4. Non sai fare quelle mosse nel footbag perche' non ti riescono, oppure non sai proprio come si dovrebbero realizzare?
    Anche per quanto riguarda il surf potrei darti qualche suggerimento, ma magari non ne vuoi sapere...

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    1. La tragica verità è che a questo gioco faccio stracagarissimo e quindi valgono entrambe le tue supposizioni. I suggerimenti sono sempre ben accetti, anzi, potresti pure vincere un sigaro, se è per questo!

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