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lunedì 28 ottobre 2019

Jazz Jackrabbit

Si offende qualcuno se dico una cosa sgradevole? No, vabbè, domanda inutile, che tanto ho un bacino d'utenza talmente ridotto (ridotto a coloro che hanno l'oncia di cervello necessaria a sopportare la lunghezza dei miei articoi) che gli occasionali sciocchini pronti a offendersi per cose poco serie scritte qua sopra non fanno certo massa critica, e se ci fosse qualcuno tra voi che si offenderà, beh, che volete che vi dica, non ve l'ha ordinato il medico di leggermi. Insomma, la roba sgradevole che volevo dire è...uhm...ecco...cazzarola, non me la ricordo più. Il fatto è che sono incredibilmente stanco di 'sti giorni e perdo pezzi di memoria, quindi ora provo a fare quella roba che mi diceva mia nonna che dovevo fare quando dimenticavo qualcosa, "FARE MENTE LOCALE" che non ho mai capito che cazzo voglia dire, ma oh, proviamo.

Cuncientrament'
Eh no niente. Penso fosse una roba sul fatto che mi sono rotto i coglioni di ripetere sempre la stessa cosa che i personal computer (8 o 16 bit) a differenza delle console non avevano una singola mascotte, ma non sono sicuro fosse quella. Forse il fatto che ho trovato dementi le polemiche sull'aspetto di Sonic nel trailer dell'omonimo film, e ancora più demente il fatto che la casa di produzione ne abbia cambiato l'aspetto in seguito alle frignate dei falliti su twitter e nella claque che sono le sezioni commenti dei blog di certi influencer del nerdismo? Sarà che cedrtuni di questi influencer del nerdismo li ritengo utili al buon funzionamento del corpus della società come è utile al corpo umano un ano situato sulla punta del gomito? Forse! Non so. Sta di fatto che oggi siamo di fronte all'ennesimo tentativo di fare un gioco da console a 16 bit per PC IBM-Compatibile. Ma oramai è il 1994, il tempo delle console a 16 bit è ormai tramontato, in quello stesso anno in Giappone emergeva la Playstation. In Italia l'escrementizia stampa di settore puntava tutto sul 3DO e sul Philips CD-I, mentre del futuro ammazzamercato della Sony l'unica domanda che ci si poneva, credendo pure di essere simpatici, era "ma si dirà IL PLEISTESCION o LA PLEISTESCION?" Un mio amico di origini romane risolse il dilemma usando "er piesseicchese", ma questa è un'altra storia.

Di fatto, la Epic Megagames, che nel 1994 stava ancora litigando con la Apogee per decidere quale delle due fosse la regina dello shareware, se ne uscì con un tentativo crepuscolare di giocare a fare il sigamegadraiv dei poveri, che poi poveri non erano, visto quanto costava in più un PC IBM compatibile rispetto a una console nel 1994 (taccio sul costo delle cartucce). Intanto, però, la Apogee aveva ancora un certo senso del business e aveva capito che il futuro non erano tanto i platform quanto quei cosi incomprensibili che mi fanno venire il mal di stomaco a giocarci.

I deus ex machina del gioco di oggi sono Cliff Bleszinski, al suo secondo tentativo di fare un gioco con la Epic dopo l'inguardabile Dare to Dream (a cui non ho mai giocato oltre a due schermate, ma la cui grafica mi causava la grattarola) ed Arjan Brussee, un coder olandese con i controcazzi che veniva dalla cosiddetta demoscene, era membro del gruppo Ultraforce e con "Vectordemo" nel 1991 faceva il fighissimo con una grafica 3D velocissima sui 286. Un esercizio di autofellatio informatica, ma tant'è.

*slurp*

Insomma, con un know-how tecnico del genere alla base del gioco, avremo finalmente la mascotte che il PC IBM-Compatibile va tanto cercando? No, ovviamente no. Anche perché è il 1994 e la supremazia di Microsoft faceva sì che una mascotte rapida, atletica e intelligente il PC già ce l'avesse.


Non ho altro da aggiungere. Sigla!


Schermo nero! Si è ancora sotto DOS e c'è sempre quel mezzo secondo di paura che lo schermo nero non prenda vita perché il nostro computer è insufficiente. Di lì a poco sarebbero arrivati i tragici errori dell'extender DOS4GW, e avremmo tutti rimpianto lo schermo nero. Sempre così. Ma non è questo il caso: un coniglio verde molto ben animato zompa nello schermo impugnando una sac à poche, fa la faccia incazzosa e poi corre via ad alta velocità. Altri conigli verdi nella fiction non mi vengono in mente, se non l'ampiamente ignorato in Italia Bucky O'Hare, che era una specie di lagomorfo verde perennemente incazzato che stava nello spazio e combatteva contro delle rane. Lo so perché sul MAME ci avevo il videogioco e avevo visto una volta a un orario improponibile (7 di mattina, credo) il cartone animato. Mi era rimasto in mente per via della bruttissima sigla cantata da quel tizio la cui caratteristica principale è "il bambino antipatico che canta le sigle dei cartoni e non è Cristina d'Avena" e per via dell'estetica di quel brutto affascinante, ma soprattutto brutto.


Epic Megagames presents - a game by Arjan Brussee and Cliff Blezsinski! E vai di titolo. La grafica è molto colorata, come ben si addice a un platform degli anni 90. Pure troppo, direi. I colori sono piuttosto carichi per i miei gusti, ma vediamo, magari durante il gioco vira tutto verso il marroncino che piacerà tanto a Cliff Bleszinski con Gears of War. No? Nah.


Ora direte che sto perdendo colpi perché non mi tuffo subito nel gioco ma perdo tempo con l'order info (e magari pure con le istruzioni! Orrore!) E invece devo dire che i giochi shareware della Apogee e della Epic hanno le istruzioni incorporate che sono fatte molto bene, e spesso regalano qualcosa di originale al povero sfigato (presente) che cerca in TREE.COM un po' di varietà grafica. Ci avete presente la pubblicità del Kinder Sorpresa in cui un bambino chiedeva "Qualcosa di nuovo, un gioco e del cioccolato"? Beh, c'era un grosso buco logico sul "qualcosa di nuovo" nel caso in cui la sorpresa fosse stata doppia, e nessuno della mia generazione capiva perché non dicesse "Un gioco, del cioccolato e il guscio in plastica della sorpresa in cui far scoppiare i miniciccioli". Beh, ora ho capito. "Qualcosa di nuovo" è la sezione "order info di un gioco shareware.


Un po' debole come argomentazione, direte voi. Non avete torto, quindi andiamo alle istruzioni. Praticamente ogni sorgente di informazioni disponibile dice che Jazz Jackrabbit è un seguito fantascientifico della favola di Esopo della Lepre e la Tartaruga. Beh, magari dovreste ripassare un po' gli apologhi morali dell'antichità, perché la lepre era quella arrogante e stupida, mentre la tartaruga era quella umile e costante che riusciva a vincere la gara di velocità perché la lepre si grattava le palle. Invece qui una tartaruga ha rapito una coniglia fatta per causare erezioni ai furry e tocca a noi, lepre incazzosa con un sacco di attitude e un fucile a forma di siringa da pasticcere, salvare la coniglia e ammazzare la tartaruga.


Che poi, qual è la motivazione della tartaruga? Si è montata la testa dopo la gara di velocità e vuole conquistare l'universo? Forse, ma allora non sarebbe più la mite e costante tartaruga che vince con la sua pacatezza e il suo raziocinio. O forse questo gioco è un enorme avvertimento sulla cattiveria dei cosiddetti buoni, o che nessuno è immune dal male! Ah! Sì, forse è quello. Allora il gioco è infinitamente più oscuro di quanto non si pensasse. Ben giocata, Epic Megagames. In ogni caso, le regole del gioco sono tre:

1) Corri come il vento
2) Spara a tutto ciò che si muove
3) Se non puoi sparargli, prendilo.

Ingegnosissimo, sempre che abbia capito bene. Un orologio svizzero. La sua bellezza è la sua semplicità. Quando il piano  diventa troppo complesso, qualcosa finisce che va storto.




Insomma tutto questo è una scusa per un gioco ad altissima velocità in cui Jazz va in giro per i pianeti infestati dall'impero delle tartarughe e le fa fuori correndo e saltando MOLTO veloce. No, scusate, mi infastidisce ancora il pensiero della tartaruga mite e saggia che si fa ubriacare dal potere e diventa un conquistatore intergalattico che vuole vendicarsi dei conigli. Ma poi, cazzo, vendicarsi di cosa? Hai vinto! Basta! Ti sei già vendicata della lepre  stracciandola, che altro vuoi? Basta oh!


E qui ci sono i crediti. E siccome noi programmatori abbiamo un'anima vogliamo riportare un po' di nostre frasi studiate a tavolino per farci sembrare simpatici e mostrare al mondo quanto siamo PaZzErElLiH. Particolare come Brussee, che è un vero coder con le palle, cerchi di fare il fico dicendo che ottimizzando il codice ha reso il gioco più rapido del 20%. Non so, ma lo vorrei al posto dei miei attuali fornitori, che sono in grado di far durare dei job di caricamento dati per ben quattordici ore. L'outsourcing è merda, amici.


E vabbè. Partiamo con il gioco, e scegliamo la difficoltà. Ovviamente scelgo Easy perché il coniglio con il berrettino che si ciuccia il pollice è proprio carino. Con la vecchiaia e la paternità si diventa più sensibili a certi tipi di immagine infantile. Tanto per fare un esempio, alla fine degli anni novanta c'era questa compagnia telefonica chiamata Blu, che aveva puntato tutto sull'UMTS spendendo un sacco di soldi, per poi scoprire che - ops! forse non poteva partecipare all'asta per l'assegnazione delle frequenze UMTS perché c'erano stati dei casini fra gli azionisti. Sto divagando: quello che ci importa in questo frangente è che gli spot della Blu finivano sempre con la risata di un neonato in sottofondo. 

Reazione dell'ex videogiocatore del 1999 : "Ahh che fastidio 'sta risatina, di 'sto bimbo che peraltro non si vede ed è pure raccapricciante, un po' tipo film dell'orrore, ma che cazzo ci avevano in testa, tipici pubblicitari, stupidi come la merda eh"

Reazione dell'ex videogiocatore del 2019 : "PICCINOPULCINOBELLISSIMOCICCIOTTINOCUCCIOLINOPCIUPCIUSMACK"

Ecco. Ora ho capito cosa ci avevano in testa quei pubblicitari. Semplicemente non puntavano alla mia fascia d'età, che era già stata catturata dalla Omnitel e dallo spugnettamento nei confronti dell'australiana Megan Gale. Io che ero uno sfigato avevo Wind.

Tutto questo sempre ricordandosi che la categoria dei pubblicitari è composta in gran parte da gente stupida come la merda, ma d'altra parte la rivelazione di Sturgeon ci ricorda che il 90% di ogni cosa è merda, e i pubblicitari non fanno eccezione.


Gli episodi! Come previsto dal modello shareware Apogee/Epic, il demo giocabile è chiamato "Episodio" ed è un gioco completo, per quanto piuttosto breve, e la figata di avere un gioco completo agratis ci faceva sorvolare sulla scarsa qualità del gioco in sé. Notare anche come la locandina del quarto episodio "Gene Machine" (che peraltro è pure il nome di un'avventura grafica che non si è cagato nessuno) contega il cameo della prima eroina dei giochi Epic, Jill of the Jungle. Ma siccome di Jill ci importa poco, andiamo con l'episodio dello shareware, Turtle Terror.


LOADING DIAMONDUS LEVEL ONE. Notate qualcosa di strano in questo screenshot? Pensateci su e sappiatemi dire. Anzi no, non serve, che tanto il sigaro non lo vincete, perché poi ve lo svelo.


Now Approaching Diamondus. Bellissimo effetto, che fa effettivamente molto demoscene. Brussee non ha evidentemente perso il vizio dell'autofellatio informatica, e insomma, chi siamo noi per biasimarlo? Sfellaziati pure senza economie caro Arjan, se il prodotto delle tue ipsazioni orali è bello e non ci infastidisce noi non abbiamo nulla da ridire. No?


Ehm, no. Ora so che magari questo causerà un po' di fastidio da parte di chi mi legge (o più semplicemente non scriveranno nulla nei commenti, che va pure bene) ma 'sti colori supercarichi sono per me fastidiosissimi. Notare lo sfondo a gradiente: nel 1994 l'Amiga è clinicamente morto da circa un annetto eppure ci troviamo con un prodotto che vuole infierire su un sistema sconfitto mostrando che pure su PC si riesce a fare una roba tipo l'effetto copper. Vi ricordate quanto si stracciavano le vesti nella fecale stampa di settore a proposito del cosiddetto copper? Per chi non lo sapesse, l'Amiga aveva un coprocessore (il copper, appunto) che poteva essere usato per cambiare le impostazioni del video mentre la CPU faceva roba più importante. Ad esempio, gli sfondi a gradiente di giochi come Agony e Shadow of the Beast erano fatti con due colori e ci pensava il copper a variare la tavolozza ogni due linee di pixel. Era un'architettura diversa, e probabilmente migliore, per l'epoca. Poi sono arrivati i giochi in 3D ed è lì che il PC ha vinto, mica col copper. Sono arrivati i giochi in 3D e io mi sono rotto i coglioni di giocare con la nausea. Teoricamente avrei dovuto essere un amighista. E invece no. Vai te a capirmi.


Insomma, i colori sono tutti estremamente carichi, gli alberi sono inguardabili (lo straccio di dithering nella chioma di quella specie di abete è dovuto alla compressione della GIF, non al gioco). Il cosiddetto "pillow shading" regna sovrano e c'è una specie di palla gialla con pillow shading tendente al bianco che sembra seguirci a dispetto del gradiente del cielo e di tutto il resto. Trattasi del Sole, ragazzi. Sarà che i colori sono così carichi e tutti gli sprite che non sono il protagonista e i nemici sono così poco definiti e dai bordi troppo pixelosi, ma tutto ciò mi irrita in una maniera che qualcuno troverà esagerata, ma io no, cazzo cazzo.


Bello che le malvage tartarughe hanno tappezzato il pianeta Diamondus di cartelli in cui si offre una taglia sulla testa di Jazz e degli altri poster di propaganda in cui c'è scritto che i conigli puzzano. Oh, non ha torto. C'era un negozio di mangimi e prodotti agricoli al Vecchio Paese quando ero molto piccolo che mi affascinava molto perché c'erano gabbie piene di pulcini e di conigli. I conigli erano carinissimi, ma emanavano un odore che l'ex videogiocatore di 4 o 5 anni trovava insopportabile. Ora scavo nella memoria perché intuirete che a 37 anni non è proprio facile ricordarsi roba di quando se ne aveva 4 o 5, e non avendo ragione di imprecare al tempo, secondo la mia teoria per cui incazzandosi le sinapsi si sclerotizzano e le cose si ricordano meglio, non ricordo proprio bene come andò, ma alla fine com'è come non è mi presero un pulcino, che chiamai "Piccolo Tuono" come il cavallo del giovane Sioux chiamato Yakari, protagonista di una bande-dessinée franco-belga nonché di uno dei pochissimi cartoni che guardavo al tempo. Non lo tenni per molto tempo, quel pulcino: scacazzava in giro ed era molto meno interattivo del cavallo del suddetto nativo americano. Fortunatamente il mio ramo familiare paterno viene dalla campagna e quindi fu portato dai nonni paterni con la fattoria. Non so che cosa sia successo dopo.

Porta i miei saluti a Manitù, Piccolo Tuono
Quello che so è che poco dopo (è il Natale del 1987)  mi arriva il mio primo computer, un 8-Bit della Olivetti copiato dall'Acorn BBC, e animali in casa non se ne vedono più almeno fino a quando non nasce mia sorella. Che detta così sembra che stia dando della bestia a mia sorella: non è vero, è molto più raffinata di me: semplicemente lei è quella che ha la passione per gli animali, tutto qui. Smettetela di cercare sarcasmo ovunque. Siete della brutta gente senza amore.


Ma insomma avete capito che c'è di strano? Ok, ve lo dico io: la risoluzione, ragazzi! È estremamente esotica, 320x199, anziché la classica 320x200! Perché è stato deciso di amputare una riga dallo schermo? Ah beh, presto detto, per tutta la questione dell'aspect ratio. La normale risoluzione VGA è 320x200, quindi in rapporto di 8/5, che però viene stiracchiata, sui vecchi monitor CRT, i quali hanno un rapporto di 4/3. Il che significa che sul monitor CRT i pixel non sono quadrati ma rettangolari un po' più lunghi nel lato verticale. Dosbox avrebbe un modo di emulare l'aggiustamento dell'aspect ratio in questo senso, ma lo fa male, nel senso che lo stiracchiamento dei pixel è visibile: il monitor a tubo catodico sfuma un po' l'immagine, qui è come fare un resize dell'immagine con una vecchia copia di photoshop che non ha i filtri, e quindi preferisco tenere l'aspet ratio di 8/5 anche se il risultato che vedete è che gli screenshot in VGA non equivalgono esattamente a quello che vedreste su un pesantissimo monitor da computer vecchio stile, ma mi piace di più Non so, sto cercando di essere il meno tecnico possibile. 

In tutto questo, il 320x199 che vuol dire?


Semplice! Che con la risoluzione così stramba la VGA si sente ingannata e si impermalosisce, e in tal modo si rifiuta di stiracchiare l'immagine, piazzando due strisce nere sopra e sotto, come nei film vecchi (credo si chiamino "letterbox" ma potrei dire una vaccata). E in più la frequenza di refresh del video non è 70 hertz, come normalmente previsto nella VGA, ma solo 60 hertz. Meno fotogrammi al secondo significa due cose: la prima è che l'occhio riceve meno informazioni e la nostra percezione dell'azione è che sia più frenetica. La seconda è che facendo disegnare alla CPU e alla scheda grafica meno robaa al secondo fa andare il gioco ancora più veloce! Il famoso 20% di Arjan Brussee, che essendo olandese si sfonda di droghe e quindi con 'ste cose ci si esalta. A me invece viene una leggera nausea. Sì, anche se è 2D.


Noterete che non sto parlando molto del gioco in sé. Che vi devo dire? Non c'è tanto da dire. È un clone di Sonic, anche se Cliff dice di essersi più ispirato a Zool. Sapete che c'è? Devo dire che oltre gli sfondi persino gli sprite fanno abbastanza cacare. A parte quello del protagonista, che effettivamente ha un'espressione tra il sicuro di se e lo scoglionato che me lo fanno apprezzare tantissimo. Jazz è disegnato da Nick Stadler, e la differenza rispetto il resto si nota, perché il resto lo ha fatto Cliff, che già ha deliziato il pubblico con la grafica causa di grattarola del sovramenzionato adventure Dare to Dream di cui agevoliamo una diapositiva.

ragazzi che prurito
Ecco, Cliff Bleszinski è sicuramente un eccellente game designer ma a grafica è meglio se lascia il posto a qualcun altro. Tutti d'accordo? Ok. Giusto per avere la prova del nove, vediamo lo sprite di Jazz fatto da Cliff per la beta del gioco.

ragazzi che prurito
Non ho altro da aggiungere. Anzi sì, la forma dell'arma del coniglio, che non è più quella di una siringa da pasticcere ma ricorda più quella di un


Cazzo!* Senza accorgercene siamo arrivati alla fine del primo livello e della dinamica di gioco non ho detto veramente nulla. Non so se essere fiero di me o vergognarmi. Che ne dite?

*Prometto che la gag copiatissima da Austin Powers non la faccio più per questo articolo.


Secondo livello. Devo dire che una cosa che apprezzo di 'sto gioco è la musica, dal lato principalmente tecnico: non sono dei normali MIDI, ma sono dei moduli con gli strumenti campionati inclusi, e quindi hanno molta più personalità della normalissima roba adlib-soundblaster.  Poi, se la musica della schermata del titolo è veramente cazzuta, la musichina di questo livello fa troppo segamegadrive per i miei gusti, e in effetti tra Diamondus e la Green Hill Zone, sia come musica che come ambientazione non c'è una gran differenza. Zool un par de palle, caro Cliffy, qui hai copiato il maledetto riccio blu della sega paro paro. Poi ok, apprezziamo le variazioni, eh. Una su tutte: la varietà di proiettili che la nostra siringa da pasticcere può eiaculare (così citiamo pure la beta del gioco) a differenza di quel cazzo di rotolamento e quella dinamica idiota del saltare in testa ai cattivi con cui le console vogliono edulcorare la violenza insita in videogiochi come questi. Giapponesi, gente! Ipocriti del cazzo. Però, ragazzi, 'sti cavolo di gradienti, che male alle palle degli occhi.


Altra roba che apprezzo è la presenza di una barra di energia. Sonic aveva la storia degli anelli, che se ne avevi almeno uno e ti menavano, lo perdevi e potevi continuare. Se eri senza, RIP maledetto istrice blu. L'ho detto che Sonic mi stava sulle palle? Sì, sì, l'ho detto.


Ah! Il bonus delle scarpe magiche che ci fanno correre ancora più veloci, come se non fosse abbastanza. Non parte una variazione del tema base di Jazz Jackrabbit in sottofondo, ma semplicemente la musichina di green hills zone Diamondus viene accelerata. Pure quella. Mi raccomando, accelerata con una sola L (è una battuta che capirà solo mia moglie, questa)


Tra una cosa e l'altra con estrema facilità Jazz conquista il secondo livello sparando a un ritratto del capo delle tartarughe, il nerd occhialuto Devan Shell, trasformandolo nel ritratto dello stesso Jazz. Che originalità, ragazzi! Capisco il complesso di inferiorità nei confronti delle console che faceva sì che i PCisti dicessero "anche noi, sì sì!" ma un po' di originalità, che diamine. Che poi lo so come finisce, che poi i PCisti si montano la testa e si ritengono la razza superiore dei gamer. Per fortuna sono diventato ex videogiocatore in tempo per fregarmene. Anche per fregarmene del fatto che quelli della Epic Megagames poi hanno creato Fortnite, a cui i miei conoscenti con figli più grandi mandano un sacco di accidenti assieme a Minecraft. Il fatto che lo status sociale degli adolescenti non marchi più il videogiocatore accanito con la lettera "S" (come sfigato) scarlatta è effettivamente preoccupante, ma come si dice in inglese, attraverseremo quel ponte quando ci arriveremo.


Level Clear! Fosse tutta in questo stile la grafica, con una pixelazione decente e senza quel cazzo di pillow shading, sarebbe fighissima. Ma oh, è anche vero che questo gioco è uno shareware. TANSTAAFL, diceva Heinlein. Visto che si parlava di sfiga, lo sapevate che Jazz prende il nome dal cane di Cliff Bleszinski, che era stato chiamato Jazz come un Transformer? Ecco, ora lo sapete.



Livello bonus! Che è...uh... in 3D. Già ho lo stomaco un po' rovesciato per la velocità e la frequenza di aggiornamento diversa dal solito, e qui la nausea aumenta pure. Il fatto che Jazz (disegnato molto bene) si veda da dietro e non sia in prima persona lenisce un po' il malessere. E il fatto che i gradienti sullo sfondo siano usati in maniera decente mi mette di buonumore. E anche il fatto che sia in finto Mode 7, come BC Racers (ve lo ricordate?) mi impedisce di correre subito in bagno ad abbracciare la tazza del WC. Teniamo duro dunque...


...e cerchiamo di fare nostre 30 gemme, girando atrno alle mani fluttuanti che fermano la folle corsa del nostro lagomorfo. Voi che ne sapete più di me di giochi per console, il livello bonus in 3D era in Sonic 2? Nel primo non penso ci fosse, no?


Uh. Ho centrato il segnale di uscita dal livello bonus senza accattare tutte le gemme. Dunque? Boh. Ben sapete che del punteggio me ne frega meno di zero. Proseguiamo, dunque...


...e arriviamo al secondo pianeta/schema/zona, chiamato "Tubelectric". Per questo intermezzo la grafica è tornata a 320x200. Ma il pianeta giallo paglierino, perché? L'atmosfera odorerà dell'odore che esce dal bagno quando si fanno i bisognini dopo una scorpacciata di asparagi? Scusate le metafore olfattivamente inquietanti, ma ricordo il gentile pubblico che il protagonista del gioco è un coniglio, e i conigli hanno l'odore degli incubi.


Ah, ecco perché è giallo il pianeta. Perché l'interno è sui toni del giallo. E anche qui, gradienti e pillow shading come se piovesse. Almeno i mattoni dello sfondo però sono un pelo più gradevoli, però, che diamine, Xargon aveva degli sfondi infinitamente meno fastidiosi, per me. Ed era uscito un anno prima. Non so, cari amici. Però intanto ci sono anche le mini tartarughine che, presumo, siano sempre parte dell'esercito di scagnozzi di Devan Shell e che pur essendo carucce d'aspetto facciamo fuori senza pietà.



Altri nemici sono un paio d'occhi inietati di sangue ed asimmetrici con attorno un'aura seghettat-ehi! Ma 'sta cosa non vi fa venire in mente un altro meme di quegli anni? Ma sì, dai, lo conoscete tutti, e se non lo conoscete siete dei bugiardi paraculi. Avete capito di che paaaaaaaaaaaarlooooooo????

professionaaaaleeee
Porco cazzo che odio. Ora farò di nuovo sponda implorandovi di confermarmi che questi livelli di sfiga fossero la norma nella seconda metà degli anni 90, ma la rubrica BovaByte di Zzap! (prima) e TGM (poi) era la parte che io ed altri come me preferivamo, e ci ammazzavamo le risate immaginandoci di essere amici di quei due coglioni che scrivevano le loro vaccate informatiche e prendevano per il culo quel poveretto del loro amico detto "il Pastore". Ve l'ho detta la grande delusione di quando parlai con uno di quelli in chat? Sì? No? Non ricordo. In ogni caso, tavò di parlarne ora.


Il mondo in questione si chiama "Tubelectric" perché è pieno di tubi e di cavi elettrici. Ci tenevo a dirlo, ecco. La musichina è considerata "Acid Jazz" dai siti che recensiscono il gioco. Io la trovo di quelle musichine non particolarmente gradevoli che però ti entrano in testa, con dei sintetizzatori eccessivamente "sintetici", di quelli digitali vecchia maniera, tipo delle tastiere simil-casio di scarsa qualità. Non avevano il suono "grasso" dei moog o meglio ancora dei mellotron. Sì, nostalgismo strumentale. Lo so. Nel frattempo Jazz fa suo lo scudo e spara un proiettile stipidissimo che rimbalza. Notate che non sto parlando molto di quello che sto facendo nel gioco nell'articolo. È voluto, è un mio vezzo. Frase, quest'ultima, che amo usare con estrema nonchalance quando mi fanno notare che ho la patta dei pantaloni aperta. Prima o poi il trend prenderà piede. (Il trend di andare in giro con la bottega aperta, intendo dire, non il trend di usare la frase "È voluto, è un mio vezzo" ).


Vedete quei bonus a forma di joypad? Trattasi di una marchetta enorme della Epic: il Gravis PC Gamepad, praticamente l'unico gamepad di un certo livello disponibile ai tempi. La Gravis, poveretta, ci provava. Anche la scheda audi Gravis Ultrasound, apparentemente, offriva molte più possibilità dello standard de facto Adlib/Soundblaster. E Apogee ed Epic la supportavano per bene (assieme al gamepad regalavano la versione shareware di Commander Keen 1 e successivamente 4). Ma il resto del mondo non se la cacava. E quindi Gravis ha salutato nel 1997. Peccato.


Fine livello. State seguendo tutti? Io no, che ho mal di testa. Dopo vi interrogo eh.


Il secondo livello è più o meno uguale al primo, come grafica. L'espressione scoglionatissima, quasi in fattanza, di Jazz me lo rende infinitamente più simpatico dell'altro coniglio di cui ho parlato finora, ovvero il protagonista di Ninja Rabbits. Mamma mia che orrore di gioco che era quello. L'unica cosa che lo salvava era l'assenza di pillow shading. Lo so che voi direte "eeeh ma che vuoi che sia" però a me urta proprio il senso estetico. E poi, diciamocelo, voi vedete che me la sto cavando egregiamente nel gioco, ma sto andando in giro senza ragionare e senza esercitare manco troppo controllo sul coniglio. L'inerzia è talmente alta che la nostra lepre va per i cazzi suoi senza che io abbia troppo da dire. Ecco, questo mi irrita, ancora di più del pillow shading. Capisco che i conigli siano veloci e che lo scopo del gioco sia quello di essere veloce, ma di controllare una bestia così sfuggente, boh, non mi aggrada, ecco.


Sì, sto cercando giustificazioni perché so che ci sarà tra voi chi questo gioco lo ama alla follia. E lo capisco eh! Ci faceva sentire potenti. Ci faceva sentire come quei fighetti figli di papà con il megadrive. E lo faceva senza farci pagare nulla. Però era uscito due anni troppo tardi. E come ho detto altre volte in questa sede, in quel periodo due anni erano veramente un periodo lunghissimo. Poi, siccome io sono indietro come le palle dei buoi*, allora su 'sto gioco prima del 1995 non ci ho messo mano. E nel 95 è uscito, beh, Windows 95, che ha mandato tutto il resto in obsolescenza programmata. Programmata da chi? Semplice, dalla mascotte dei PC IBM-Compatibili. Possiamo dire che il requiem definitivo dell'Amiga è arrivato in quel momento? Diciamocelo.

*So benissimo che i buoi sono castrati. Per questo dico che le palle le hanno lasciate molto indietro. Il gioco di parole era voluto, è un mio vezzo.


Mentre resto di sasso davanti alla bruttezza di quei neon lampeggianti interrotti bruscamente, ricordo quello che lessi sotto l'ombrellone nell'estate del 98 su "il Resto del Carlino" a proposito dell'uscita di Windows 98 in Italia, con la gente che faceva la fila per acquistarlo. L'articolo parlava dei fan del sistema operativo della Microsoft, e riportava qualcosa del genere (parafraso):

Andrea è un cosiddetto "smanettone". La sua ragazza prende con filosofia questa sua abitudine...

Ovviamente, per il me stesso di 16 anni,  questa frase era nella top 5 delle cose più divertenti dell'intero Creato. Con tutto questo cosa voglio dire? Niente. Ma avevo voglia di parlarne. Problemi?


Finito pure Tubelectric. Siccome non ero attento, non ho notato se ho preso la gemma che mi abilitava il livello bonus. Speriamo di no.


No! Meno male. Il prossimo mondo è Medivo, il che ci fa immaginare che sia a tema medioevale. Sì, il tavò è forte, ma cerchiamo di darci almeno un'occhiata.


Uh, piove. Mi piace il trucchetto utilizzato per rendere la pioggia col colour cycling a gradiente, dai. Ma è troppo, come dire, troppo lucido! Troppo plasticoso? Troppo smaltato? Troppo, non lo so, ragazzi, a me fa cagare. Se devi fare un livello a tema medievale non farlo così pulito, che diamine! E quella cascata di lava, vogliamo parlarne? E quel mostriciattolo con l'elmo non medievale in testa? Non so, capisco perché Jazz ce l'abbia col mondo. È l'unico personaggio disegnato bene in un universo fatto in maniera approssimativa che non ci si aspetterebbe dagli standard qualitativi della Epic. E non è che facendo andare tutto a velocità doppia allora non ce ne accorgiamo eh. Semplicemente io sto male dal punto di vista dello stomaco e del senso estetico!


Una spada che vola (disegnata di merda). Benissimo! Facciamo come Aiace Telamonio (o come Yukio Mishima, fate vobis) e gettiamoci sopra di essa. Il nostro incrocio fra Tippete e Rambo finisce l'energia (e le vite) e diventa una statua di cenere che viene prontamente sbriciolata...


Chiamando così una arcadeissima (si dirà?) schermata di continue, in cui due tartarughe portano il nostro coniglio alla pellicceria, dove verrà chiamato "lapin" perché una dire di una stola che è di semplice "coniglio" fa venire in mente l'odore infernale emanato da questi mammiferi, e allora chi se la mette più al collo? Lasciando perdere la stereotipata scarsa igiene dei francesi (puzzano più o meno come tutti gli altri abitanti del continente, da quel che ho potuto verificare) dire coniglio in francese lo fa sembrare più fine e meno maleolente. E in tutto questo gli occhiali con montatura di tartaruga non solo non vengono francesizzati in "lunettes en tortue" ma sono stati pure sostituiti dall'ersatz sintetico Moplen, che veniva reclamizzato da Gino Bramieri. Rimpiazzati da una roba pubblicizzata da Gino Bramieri! Soltanto per quello capirei l'incazzatura di Devan Shell nei confronti del resto dell'universo. Prossimo gioco!

È merda? Come ho detto a inizio articolo, incazzatevi pure se volete, ma sì, è merda. Troppo rapido e sfuggente e troppo "slippy slidey ice world", la grafica è eccessivamente semplicistica, vedere lo sprite di Jazz così ben caratterizzato rispetto al resto del gioco fa solo aumentare l'incazzatura e quell'uso dei gradienti, cazzarola. Quell'uso dei gradienti! Vado a prendermi una cibalgina.
Ci rigiocheresti? No. Ma, spoilerone per il futuro (se non mi viene il tavò prima): al seguito ci ho stragiocatissimo fino a finirlo più volte e ci rigiocherei, e probabilmente a sto punto lo farò. Devo solo capire quando.
Ma veramente ti ha fatto stare male? Sì. Non male come uno sparaspara 3D, ma la velocità, la frequenza di refresh diversa, i colori troppo carichi e lampeggianti, mi hanno dato mal di testa e pure un po' di giramento di stomaco. Sono un mollaccione, lo so. Niente epilessia, però, e sinceramente mi meraviglio che non siano stati riportati casi.

7 commenti:

  1. Ma lo sai che anche a me venire lo stomaco sottosopra? Ho dovuto coprire gli screenshotel per leggere l'articolo. Vabbè che io sono delicata.
    Comunque quello che volevo dire - e che non c'entra niente col videogioco naturalmente - è che mi hai fatto tornare in mente la mia prima tesina universitaria, una ventina di anni fa: era sulla lettera scarlatta e i colori usati per discriminare. Da spararsi nelle pallet che non ho. Pochi anni dopo ho scritto una tesina sulla parola "grigio" in tutti i suoi usi percorrendo da cima a fondoso il monoliNiue francese. Due palle da petit gris così. Per dire, città che vai, atelier culturale che trovi ma il succo non cambia. Sai già quanto sto usando tutta questa robaccia nel mio lavoro attuale. Eh, ma le competenze orizzontali...
    Troublrshootee

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  2. Vabbuo, hai capito nonostante i refusi dello smartphone.
    e hai capito anche che - brutta abitudine che mi porto dai tempi del liceo - tavò di rileggere quello che scrivo. A mano facevo pochi errori (adesso non ci so più scrivere), col computer ne faccio alcuni, con lo smartphone tanti.

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    1. Dello scoiattolo "petit gris" me lo ricordavo benissimo, tant'è che pure il fantasma di Gianni Brera, che ha sicuramente origliato la conversazione, si è appropriato della storia e l'ha riproposta come sua (perché è un sopravvalutatissimo scribacchino) in quest'articolo qui.

      Per quanto riguarda i refusi, credevo fossero una conseguenza dello stomaco sottosopra causato dagli screenshot. Lo capirei.

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  3. Exvideo, noi siamo il tuo esercito e non ti lasceremo mai solo: ricordatelo sempre. Tavò o Tavor che sia

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    1. Grazie, lusingatissimo, ma vediamo di non portare 'sta cosa troppo in là, altrimenti devo entrare pure io nella cerchia dei blog nostalgisti che deploro da sempre, e da lettori dotati di libero arbitrio (di mandarmi a quel paese, principalmente) sareste degradati a claque di prefiche adoranti e piagnucolanti, e nessuno di noi vuole che questo accada. Giusto?

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  4. Mai sopportato Sonic per l'impostazione troppo veloce e confusionaria, Jazz sembrava volerlo copiare ma poi tutta questa velocità neanche c'era, peccato che dopo il primo livello graficamente gradevole la qualità sembra andare a scemare. A proposito del mini gioco 3D, il miscuglio di generi fatto in questo modo lo trovo una piaga, così come le parti arcade negli adventure; se voglio un platform compro un platform, se cerco un gioco 3D compro un gioco 3D.

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    1. Sì, beh, il flow della velocità di sonic veniva interrotto interrotto dalle parti in cui si spara in Jazz. Forse Jazz prende il peggio di Sonic (appunto, l'impostazione veloce e confusionaria con cui non mi trovo a mio agio) e lo mescola con un'altra dinamica, la parte dello sparo (che, stando a CliffyB, è ispirata a Zool). Alla fine, tutto il gioco sembra essere né carne (di coniglio) né pesce (o meglio, tartaruga di mare) che lascia con un notevole amaro in boca. Sul declino della componente grafica sono d'accordissimo, tranne che per il fatto che già nel primo livello fa decisamente cagare. CliffyB sarà pure un buon game designer (opinabile) ma di certo non è un grafico.

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