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lunedì 29 giugno 2020

FIFA 96 Soccer

La puzza di sudore di inizio pubertà che si respira in uno spogliatoio di palestra di scuola media. Se Proust dice che sono gli odori a stimolare maggiormente i ricordi, l'odore di ascella adolescenziale dopo una partita di calcetto i ricordi li stimola con molta più forza. Non sono necessariamente ricordi belli, sia chiaro. Di certo l'odore non lo è. Sta di fatto che io nel 1995 ero in seconda media, in quell'enorme edificio bianco con il tetto rosso e un enorme anfiteatro costruito alla rovescia, che per questa svista dell'insgegnièr (si dice) che teneva il progetto girato dalla parte sbagliata, si è trovato a risuonare dei rumori della provinciale. Che più fatta bambanada! Il ruggito delle Fiat Ritmo e delle Mirafiori (Gli Agnelli, a giustificar la loro genialità imprenditoriale, hanno antenati dall'Insubria) a coprir i timidi tentativi di produrre musica per la gioia e il nutrimento del trito narcisismo dei pori ciòlla, della cui spinta lombare eravamo frutto, in quel rituale pagano noto come "saggio di fine anno". Eh no un attimo. Che succede? Sento una forza dentro che neanch'io so come! Una forza sovrannaturale mi possiede, dannazione! Dimenticavo che il gioco di oggi è un gioco di calcio, porca miser-

"Cerca dentro di te! Tu sai che è vero! Il Vecchio Paese non sfugge alla nebbia del Po!"
PORCO CAZZO NO! IL FANTASMA DI GIANNI BRERA! Via di qui! Esci da questo corpo! Sentenza Bosman! Totaalvoetbal! Gianni Rivera miglior giocatore italiano di sempre! Monte Turchino spianato per eliminare la nebbia in Val Padana!

lunedì 22 giugno 2020

La sala giochi vintage di quel pezzente dell'ex videogiocatore

Quando un nuovo mezzo di comunicazione emerge, è ovvio che i mezzi di comunicazione esistenti, in qualche modo, tendono a sentirsi minacciati e come prima cosa sminuiscono il nuovo arrivato. Sempre così, in realtà, è una reazione abbastanza naturale di chi vede il suo ordine minacciato. Poi c'è chi la prende meglio e alla fine accetta che le cose non sono più quelle di una volta, e vede di prendere ciò che di buono c'è nel cambiamento, e c'è chi non è capace di accettare il cambiamento, si autonomina eterno dodicenne, e tenta disperatamente di mantenere le apparenze risultando ridicolo. Lo so, è un argomento che ripeto spesso. È che mi sento come la mitologica Cassandra, in questo campo. In molti campi, in realtà. 

La parte in cui viene violentata da Aiace Oileo sotto minaccia di spada però la eviterei se possibile.
Il fatto è che nei film per ragazzi o meno che passavano in TV nei primi anni 90, tutto ciò che riguardava i computer era orribilmente obsoleto. Sarà che c'era quell'uno o due anni di distanza tra il passaggio al cinema e il passaggio in TV, e sarà che persino al cinema i produttori di Hollywood, un po' guidati dal disinteresse, un po' guidati dall'istinto di autoconservazione, pigliavano roba che sembrasse obsoleta e tracciasse una linea ben chiara, come a dire "guardate che merda questi video giochi, roba che non sarà mai fica come il nostro mezzo di comunicazione, cioè! Due quadratini che si muovono, astronavine che sparano, piu piu, ma che stronzata oh? Continuate a uscirci i soldi, grazie amici!"

lunedì 15 giugno 2020

Earl Weaver Baseball

A cavallo tra gli anni 80 e gli anni 90, mia madre e le sue amiche andavano pazze per Kevin Costner. Beh, la mamma del mio migliore amico del tempo andava matta per Michael Douglas perché sosteneva che somigliasse a suo marito, ma questa è un'altra storia e cerchiamo di non divagare sin dal primo paragrafo. Di fatto, non ho mai capito cosa spingesse le donne della generazione di mia mamma (che nel 93 aveva l'età che ho ora io)  a ritenere sex symbol un attore mediocre, di aspetto belloccio, ma sin da giovane piuttosto incartapecorito e dalla virilità non particolarmente debordante. 
Poi, tutto d'un tratto, questa ammirazione magicamente sparì. A causa di Waterworld, direte voi. Nah,  il film non era necessariamente così schifoso, no? Per i canoni di oggi, intendo. No, ben prima di Waterworld il buon Kevin non piaceva più a mamma ex videogiocatore. In realtà ho due ipotesi sul perché sia finito il fangirl-ismo così d'amblet. 

La prima: la delusione per il culetto flaccido e ossuto, con l'accenno di spina bifida sul coccige mostrato da Costner in Balla coi Lupi. 

La seconda: un film di merda con la storia strappalacrime del contadino dell'Iowa che rade al suolo la sua unica fonte di sostentamento per creare un campo da baseball in modo da far comparire dei fantasmi di giocatori di baseball e pure suo padre perché si sa, secondo la narrativa hollywoodiana (e il blog delle prefiche) l'essere umano non è programmato per superare il lutto della morte dei genitori.

ma che posa del cazzo è
Devo dire che dei film col Kevin non ce n'era uno che non mi facesse cagare a spruzzo, ma per qualche ragione il baseball aveva una forte fascinazione su di me. Non ai livelli di Kevin Costner su mia mamma, ma il semplice fatto di non capirci un cazzo me lo rendeva intrigante.


lunedì 8 giugno 2020

Dune II - The Battle for Arrakis

Se io fossi un attention whore paraculo che punta a massimizzare gli accessi, i click (e ovviamente gli introiti) aspetterei a pubblicare questo articolo per Novembre, quando apparentemente uscirà l'ennesimo remake di Dune girato da Denis Villeneuve dopo l'incasinatissimo (ma visivamente gradevole) pastrocchio di David Lynch nonché la fedelissima al libro (ma visivamente rivoltante) miniserie con Giancarlo Giannini nei panni dell'imperatore dell'universo. Devo dire che questa nuova versione mi intriga abbastanza, se non per Paul interpretato dal tizio mezzo francese che in un film di Guadagnino ha scambiato effusioni col disgustoso Armie Hammer*, almeno per l'onnipresente Oscar Isaac nei panni del Duca Leto Atreides. Oscar Isaac che, a prescindere dall'inutile nuova trilogia di Guerre Stellari (che non ho minimamente cacato), ho molto apprezzato in "Ex Machina", in cui interpretava l'omonimo Oscar Giannino.

Non risulta che per questa interpretazione abbia vinto l'Oscar, però
Peraltro, piccola curiosità: Oscar è anche uno degli infiniti nomi aggiuntivi che risultano all'anagrafe parrocchiale del Vecchio Paese quando si cerca l'Ex Videogiocatore. Inutile che lo cerchiate su google, la mia identità non salta fuori. Divago? Divago. Ah uei ciò!

* Piccola chiarificazione: ritengo Armie Hammer disgustoso in quanto munito di faccia viscidissima, nonché rampollo di una famiglia di milionari che ha raggiunto il successo grazie alle attività criminali di un uomo di merda che gli dà il nome. La domanda fondamentale resta: "Fosse stato il figlio del povero asciugamano (come si suol dire al Vecchio Paese) sarebbe stato comunque attore di Hollywood?"

sabato 6 giugno 2020

PIANOMAN.COM, PLAYRPNO.COM e il rapporto tra l'ex videogiocatore e il pianoforte

Recentemente mi è capitato un piccolo incidente. 

Stavo tagliando il pane con l'affettatrice, quella che di solito si usa per fare delle fettine di prosciutto. Solo che al posto della lama liscia per gli affettati ho usato la lama seghettata fatta apposta per affettare il pane. L'affettapane al supermercato, non funzionava, quindi mi sono messo a tagliarlo a casa: sfiga ha voluto che sarà che mi ero deconcentrato, sarà che ero un un po' pensieroso in quel momento, com'è come non è mi trovo con il dito indice della mano destra che sta venendo diviso in due fino alla radice dell'unghia da una specie di sega circolare.

Don't try this at home

Uno spettacolo non molto edificante: ovviamente la conseguenza è stata che Sinjin, che ha due anni e mezzo, ogni sera mi chiede di raccontargli la storia di quando papà si è quasi asportato un bel pezzo di falange.

lunedì 1 giugno 2020

Microcosm

Per introdurre il gioco di oggi, devo mettere in chiaro tre cose che personalmente trovo abbastanza scontate, ma che non tutti sono in grado di accettare, e ipocritamente negheranno. Ma siamo qui per fare autoanalisi collettiva e quindi dobbiamo dirci anche verità che di primo acchito possono sembrare scomode e che però è necessario evidenziare.

La prima: so che siamo in mezzo a un'emergenza sanitaria e vista la natura del gioco di oggi potrei fare un sacco di battutine e riferimenti alla situazione in corso per una facile captatio benevolentiae da comico di Zelig diretto a un'audience che trova il tg di Mentana troppo difficile da capire. Ma non lo farò, non tanto perché ho scritto questo articolo quando l'emergenza sanitaria ancora non c'era, ma per il fatto che voglio rendere questi articoli atemporali, fruibili anche in futuro, senza che dobbiate ricordarvi di quello che succedeva quando è stato pubblicato. E poi magari voi ci siete stati molto male, fisicamente o psicologicamente, e non mi va in questo periodo di infastidire il pubblico con battutine superflue che peraltro, gira e rigira, sarebbero sempre le stesse.

e non hanno mai fatto ridere

 Quindi dai, possiamo essere meglio di così.