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lunedì 3 giugno 2019

Little Big Adventure

Cantami o diva dell'Ex Videogiocatore / l'ira funesta che infinita addusse / merda ai videogiochi, molte anzitempo alla fogna / generose travolse creazioni di game designer / e di sciacquon e della tazza orrido pasto / i loro byte abbandonò (così di Giulio l'alto consiglio s'adempìa)...

Vabbè. Nel 1994 ero tra la prima e la seconda media, e in quel periodo stavo iniziando a farmi sopraffare dal tavò nei confronti dei videogiochi. Contemporaneamente, lo studio dell'Epica alle medie mi aveva fatto prendere una fissa incredibile (si dice ancora "prendere una fissa"?) nei confronti dei poemi omerici, a tal punto che ne scrissi una versione a fumetti ENORME e credo che se la leggessi ora avrei una reazione di smisurata repulsione di fronte all'ingenuità dell'umorismo che sapevo esprimere al tempo.

È pieno di peli perché è il Pelide Achille! Capito??
Bah. Ma non ci voglio pensare e so che prima o poi mia mamma tirerà fuori le mie creazioni da qualche anfratto della cantina in modo da torturarmi con l'imbarazzo. Ma d'altra parte i 13 anni sono il top della sfiga come età, in cui si coniugano l'impacciatezza adolescenziale e incoscienza infantile, e il risultato è un disastro.


Ma chiaramente, sto divagando. L'ira funesta dell'ex videogiocatore, si diceva, talvolta (ok, piuttosto spesso) veniva causata da certi giochi che erano di merda già al tempo, e che sviluppavano in lui il senso di angoscia che solo recentemente ha chiamato "Aporiomorfismo". Quando si cresce pieni di complessi perché si è circondati da gente che non si aspetta da noi nulla di meno della perfezione, è ovvio che non riuscire ad avere tutto sotto controllo  è una sorgente di frustrazione, e conseguentemente, di vaffanculi assortiti verso il monitor. Il gioco, l'ho detto più volte, è un distacco dalla realtà in cui le regole ce le facciamo noi e pieghiamo il mondo al nostro volere. Se un gioco ricalca la realtà al 100%, allora non è più un gioco. Se il gioco è realistico dal punto di vista delle regole ma crea una realtà alternativa, allora può essere divertente (anche se tra gioco e simulazione il confine è labile). Ma se un gioco crea delle regole tutte "sgarruppate", in cui c'è incoerenza, i casi sono due: o ci si inventa le regole man mano che si va avanti, e allora questo è gioco allo stato puro, oppure si viene puniti senza particolare ragione, e allora non solo non è un gioco, ma non è nemmeno divertente.

Ogni giocatore ha sei carte, eccetto quello alla destra del mazziere, che ne riceve sette.
La seconda carta viene girata, eccetto di martedì.
Due fanti fanno mezzo fizzbin.
Con mezzo fizzbin e un terzo jack si fa sralk e si viene squalificati.
Per vincere con mezzo fizzbin c'è bisogno di un re e di un due,
tranne di notte, quando ci vuole una regina e un quattro.
Se si riceve un re si può chiedere un'altra carta, tranne quando fa buio, e allora si restituisce la carta. Facile no?


Come si fa a mandare in confusione una persona? Ne ho già parlato qui, lo si fa coi messaggi contrastanti. Una persona vi regala due cravatte: per farle piacere ne indossate una quando andate a trovarla, e la reazione è "Ma come, l'altra non ti piace?" 

Soluzione
Si chiama Doppio Vincolo ed è un'arma potentissima che certe persone usano per mettere in loro potere una persona più debole che aspira al loro affetto e che pensa che facendoli contenti potrà ottenere il vostro amore. Beh, ovviamente non è così perché queste persone sono degli schifosissimi narcisisti e amano solo e soltanto se stesse. Mi ci sono voluti più di tre decenni per capire che questo è tutto un trucco, e ora che l'ho scoperto sono incazzato nero. Da una parte abbiamo qualcuno che desideriamo amare, corrisposti, e dall'altro lato ci siamo noi, quelli che amano e soffrono e farebbero di tutto per essere ricambiati, e così facendo nutriamo solamente il desiderio narcisistico di riconoscimento del nostro oggetto del desiderio, il quale ci continuerà a tenere sulle spine mandandoci messaggi contrastanti. 

Che poi, i messaggi contrastanti possono essere fatti in vari modi. Per esempio, la sappiamo tutti la menata sul fatto che la maggior parte della comunicazione è non verbale, no?  Bene, se la vostra fidanzata vi dice ripetutamente "ti voglio bene" con il tono di chi vuole dirti "mi fai schifo al cazzo" forse non è la persona giusta per voi e potreste voler terminare il vostro rapporto al più presto. D'altra parte, non è mai bello quando ci si trova a camminare sulle uova ogni volta che si vuol dire qualcosa per paura di sbagliare, né quando si cerca di accumulare un tot di conferme verbali che tutto sta andando bene a dispetto dell'evidenza, e per farlo si deve implorare. Ci sono passato. Ci siamo passati in molti. La cosa che mi sta più sul cazzo di tutto ciò è il tempo e le energie spese.

Ok, direte voi, ma in tutto questo dove vuoi andare a parare? Semplice. Anche un videogioco può rapportarsi con noi con il doppio vincolo: si fa apprezzare, si fa voler bene con una bella presentazio,  e tu vorresti volergli bene, vorresti che ci fosse amore tra te e quel gioco, ma ci sono quelle cose che ti fanno partire il vaffanculo funesto, e finisce che il gioco lo odi ancora di più. Sigla!


Adeline Software International! Il logo è una leonessa, per chi non lo avesse decifrato per bene (non è immediato) ed è quello che succede quando Frederick Raynal si rompe abbondantemente i coglioni di stare alla Infogrames (pron: Ohnfogràm) dopo un mezzo burnout dovuto alla creazione di Alone in the Dark e decide di creare l'azienda tutta sua che fa giochi in stile Alone In The Dark. Secondo voi ha imparato la lezione da Alone in the Dark su ciò che non si deve fare in fase di realizzazione di un gioco oppure era troppo preso dalle coccole che si faceva con Yaël Barroz, sua moglie conosciuta proprio alla Ohnfogràm? La sappiamo tutti la storia del carro di buoi, no? Ecco.


Ecco qui. Relentless è il nome americano di questo gioco, uscito in Europa come Little Big Adventure (che comunque vedete in basso a sinistra). La cosa interessante di 'sto gioco è che prima è uscito in CD-ROM, con delle sequenze di intermezzo renderizzate in 3D dei primi anni 90 (quindi male) e successivamente su floppy disk. Sto giocando alla versione su floppy perché ancora ricordo un video che mi dava così fastidio che voglio limitare le occasioni di sfanculaggio, in modo da dare a questo gioco uno straccio di chance.


Non abbiamo dunque una sequenza introduttiva animata, ma un bel muro di testo. Ci troviamo sul pianeta Twinsun, ovvero i soli gemelli, ed è un topos piuttosto tipico della fantascienza, ovvero l'inversione climatica in cui il pianeta è caldo ai poli e gelato all'equatore. Non originalissimo, ma eh.


A parte il gelo all'equatore comunque è tutto molto bello, e ci sono quattro forme di vita principali: i Bobolli, i Quetch, i Lapinoidi e i Grobo. Tutto andava per il meglio, senonché a un certo punto è arrivato uno scienziato pazzo che ha preso il potere: il dottor Funfrock. Ora questa è vera fantascienza, in genere non ho memoria di uno scienziato (uno scienziato vero, non un ciarlatano tipo Mark Zuckerberg o Mario Pacheco Do Nascimiento) che abbia aspirazioni dittatoriali. Ma sarebbe divertente vedere tutti quelli che dicono a Roberto Burioni (che stimo) di candidarsi (in virtù del fatto che è scienziato e blasta la gente su facebook) come la prenderebbero se alla fine Burioni si candidasse, vincesse le elezioni, e facesse fuori l'opposizione consolidando il potere nelle sue mani e costringesse il popolo sottomesso a fare da cavie di laboratorio nel nome del metodo scientifico. Tutto questo per dire che non sempre se si è bravi in una cosa automaticamente si è bravi in tutto il resto.


Insomma, FunFrock ha creato uno stato di polizia grazie al fatto che ha inventato la clonazione e il teletrasporto. In effetti così è facile...


...perché così facendo ti crei soldati quasi a gratis che puoi spedire rapidamente da ogni parte del mondo grazie a una rete di "telepodi". Presumo sia la traduzione di "telepod", ma ok. Telepod non è nemmeno una parola.


Insomma, siccome FunFrock vuole bene alla popolazione, li ha spostati tutti nell'emisfero sud. Perché? Boh, suppongo per manipolarli. "Ti voglio bene, quindi ti lascio". Oppure "Guarda cosa mi hai fatto fare!" mentre si picchia il partner. Insomma, crea una narrazione ingannevole per far sì che la persona manipolata si senta pazza senza ragione e cali le sue difese nei confronti dell'oppressore. È una cosa che si chiama Gaslighting, che ogni volta che lo nomino mi viene in mente il mio amico marchigiano "Lu Fricu" che dava fuoco alle scorregge incurante dei danni causati dal ritorno di fiamma. Che bello.


Vabbè. Insomma, durante le dittature ci si appoggia a ciò che si può e quindi i Quetch si appoggiano alla credenza di una dea chiamata Sendell e auna profezia. Già quando si parla di profezie mi scendono sempre i coglioni, ma questo sono io. In diebus illis, ovvero in quei giorni, ma visto che siamo sul misticismo perché non completare la scena con una citazione dal Vangelo? Bah. Insomma, in quei giorni il protagonista Twinsen (abitante di Twinsun) ha dei sogni sulla dea Sendell e sulla profezia, e per questo va ar gabbio.


E infatti ar gabbio si comincia, con Twinsen che cammina con la classica modalità di manovra a carro armato Leopard che contraddistingueva pure Edward Carnby. E già qui mi scendono profondamente i coglioni.


Ovviamente, proprio come Carnby, esiste un menu per selezionare le quattro modalità: normale, sportivo, aggressivo e quatto quatto. La cosa in comune a tutte le modalità è che si controlla di merda. Piccola curiosità: lo sapevate che se si corre contro un muro Twinsen si spatacca e perde un punto vita? Ecco. Poi ditemi che sto gioco i vaffanculi non se li va a cercare, eh.


Comunque, siccome siamo in prigione iniziamo ad agitarci, perché è così che fanno i prigionieri, no? Ci avete presente Papillon, quando passa diversi anni in isolamento, dico bene? E infatti arriva il guardiano che ci ingiunge di stare tranquilli, anzi "Stai cagato!" come si diceva quando ero giovane. Ovviamente, siccome Twinsen è un discolo, inizia a menare il guardiano. Fortunatamente, il combattimento è molto facile, ma cosa sarebbe accaduto se il guardiano avesse avuto la meglio? Ecco, scopriamolo guardandolo nel favoloso mondo della MULTIMEDIALITÀ.

Intanto, in un universo basato su CD-ROM.


Ecco, non ho messo il video integrale perché tavò di trovarlo, ma una cosa che mi faceva schifo del gioco quando ci giocai era proprio sta scena in cui Twinsen veniva portato dal direttore della prigione, che gli tirava una sberla e tutto ricominciava da capo.  Quindi deduco che Twinsen morisse per via della sberla, no? Non lo so. Ma 'sta sequenza renderizzata con sti gradienti scalettati, la faccia low-poly di Twinsen e l'espressione vacua mi mettevano addosso un'incazzatura che mollavo il gioco subito lì. Non so perché. Comunque anche questa è la ragione per cui provo la versione su Floppy Disk. Magari vado più avanti.

Ma torniamo nel più sobrio universo basato su dispositivi magnetici di memoria di massa.


Insomma scappiamo dalla nostra cella e tramite questa piattaforma fluttuante arriviamo da un altro lato della prigione, in cui un altro guardiano si sta massaggiando le palle e un caporaletto inizia a frignare dicendo che bisogna suonare l'allarme. Il pulsante dell'allarme è di fianco al guardiano che si stava sfregando i pendagli e che abbiamo ammazzato...


...e quindi con molta calma e con grande lentezza meniamo anche il middle manager, che in obolo ci lascia una chiave. Notate la lentezza con cui meniamo il tizio? Notate anche come tiriamo il pugno, manchiamo clamorosamente, il tizio si gira un attimo, urta il nostro pugno ancora proteso e si fa malissimo? Ecco. A confronto Alone in the Dark era giocabilissimo.


E sì che ben sapete il mio amore nei confronti della visuale isometrica. Che diamine,  la grafica è bellissima, la VGA ha un sacco di dettagli, pure la musica è coinvolgente, che volere di più? 'Sto gioco fa di tutto per farsi amare e una volta che siamo lì lì per protenderci e dargli un bacio lui si gira e ci scorreggia in faccia. Prosaico, lo so, ma non riesco a trovare una metafora migliore.



Ah beh, altro secondino, che corre al ralenti verso il pulsante d'allarme. Ce la farà? Non ce la farà? La suspense ci uccide!



E niente, alla fine ce la fa perché abbiamo sbagliato direzione in cui dare la sberla perdendo quell'attimo necessario a menare il secondino prima dell'allarme. E dunque il telepodo (telepode?) si attiva e salta fuori un elefante clonato che ci sputa dalla proboscide una palla che fa fuori Twinsen. Nella versione CD-ROM verrà di nuovo menato, qui, fortunatamente, si ricomincia daccapo con una vita in meno, presumo. (Le vite a disposizione, se ho ben capito, sono raffigurate da quadrifogli che ogni tanto si trovano in giro, ma non prendete troppo per buono quello che dico).

Più tardi.


Rifacciamo e stavolta meniamo per bene il secondino senza scatenare l'allarme. Evviva! Dovrei essere contento. Sono contento? No.


Finiamo di ripulire la prigione. O Twinsen è estremamente forte o sono estremamente deboli quelli della sua razza. No, più probabilmente è che siamo all'inizio e ai secondini il gioco dà pochi punti vita. Ora mi chiedo, non sarebbe stato più plausibile (non dico realistico, dico plausibile) rendere tutto più semplice con un sistema di controllo che non facesse stracagare?


Ah, primo oggetto trovato, La mia carta d'identità! E una Holomap! Tutti me la descrivono come utilissima, e sono sicuro che lo sia, ma sinceramente non ne trovo l'utilità. Oh, sto andando a caso qui eh, nessun manuale, nessuna soluzione, si naviga a vista basandosi su ciò che mi ricordo e che non ho rimosso. Di certo a 'sto gioco ci avevo giocato pochissimo. Me l'aveva passato un mio amico (non ricordo chi) che l'aveva preso in versione economica "L'edicola di CTO" e a un gioco in 3D isometrico non si dice mica di no. L'avevo installato e l'avevo chiuso quasi subito, perché proprio non mi prendeva, e leggevo ovunque che Little Big Adventure era questo piccolo capolavoro, molto dolce, molto favolesco, estremamente "mignon". E io mi sentivo una merda a schifarlo perché era evidente che c'era qualcosa che non andava in me, no?


(intanto indossiamo la divisa dei secondini). E insomma, per concludere, mi vergognavo così tanto di non amare 'sto gioco e di non riuscire neanche ad andare tanto avanti che restituii il CD e chiaramente disinstallai tutto perché senza CD il gioco non funzionava (e di masterizzatori manco a parlarne al tempo). Nel Simposio di Platone, Socrate afferma che il vero amore è brutto e sofferente, perché dobbiamo smetterla di guardare l'amore incarnato in colui che è amato, ma dobbiamo identificarlo in colui che ama, ovvero che soffre. Il primo è delicato, compiuto, il secondo invece è quale appare nella descrizione che la sacerdotessa Diotima fece a Socrate. 

Solo che Little Big Adventure non è né bello né compiuto, e cerca di farsi amare, e dunque - cavolo! - Little Big Adventure non è l'amato, è l'amante! L'amato sono io! Ma che figata, mi sento bellissimo adesso.


Eh sì. Perché qui abbiamo un gioco ingiocabile che cerca di farsi apprezzare, e il pubblico amato che ipocritamente dice che è tanto bello e tanto carino, e io che evidentemente non ho ricevuto la circolare dico "Ma che cazzo? Provando a giocarci mi è spuntato un terzo coglione e tutti e tre mi sono usciti infilandosi nell'occhio di pernice che tengo sotto la pianta del piede destro! (Che male, peraltro). Bah. Cioè guardate anche 'sta holomap. Bellissima eh, esteticamente, ma cui prodest? Io non l'ho mica capito. Poi se tutti voi riuscite a vedere le qualità che io non ci vedo qui allora vi prego, fatemelo presente, perché a me veramente sta venendo l'acetone.


Altra guardia uccisa, anche se magari non era necessario dato che ora sono vestito da guardia pure io. Il movimento aggressivo di Twinsen ricorda molto quello che faccio io quando mi scappa da andare in bagno e sono stato seduto così svaccato che ora mi si è addormentata una gamba. Proprio esattamente così.


 E insomma ora usciamo dalla prigione, marchiata dal monogramma FF (FunFrock, ça va sans dire). La guardia all'ingresso ci apostrofa sul fatto che è vietato uscire dalla prigione con la divisa da secondino. E dunque che si fa? Si ammazza la guardia? Magari ci si riesce pure, ma è fucilemunita. Quindi usiamo il modo "DISCRETO" per uscire in punta di piedi.


Ovviamente per essere più stealth, ci mettiamo ancora più tempo, e arriviamo dopo un tempo che sembra essere durato ore, a una montagna di quello che al Vecchio Paese viene chiamato "Rusco", ovvero la spazzatura (per gli analfabeti). C'è chi dice che provenga dall'acronimo di  Rifiuto Urbano Solido COmunale, ma si sa, la gente dice un sacco di cose.


A rovistare nel Rifiuto Urbano Solido Comunale c'è un lapinoide, un incrocio tra un coniglio e un canguro, che mi dice come risolvere l'enigma di levarsi dalle palle senza essere visti dalla guardia. restando sufficientemente DISCRETO (DISCRETO, come la modalita DISCRETO. SARÀ UN CASO?) finiamo automaticamente fagocitati dal camion della nettezza urbana che viaggia su cuscino d'aria come in Quarantine (ci arriverò prima o poi) e via che si va. Poi evidentemente i camion della nettezza urbana non sono come quelli di Hera dove c'è anche una specie di mascellone che trita i rifiuti come la macchina "Paul Bunyan" usata dai Bassotti e da Zio Paperone in una nota storia di Carl Barks.

Questa, per intenderci
Vabbè, noi restiamo DISCRETI e veniamo fagocitati dalla macchina, sperando di non venire successivamente termovalorizzati...


E non so, è tutto così innaturale, è bello eh, graficamente parlando: ma c'èveramente qualcosa che suona sinistro. Tipo certi sogni che tutto sembra che stia andando perfettamente e poi ti svegli ed era qualcosa di orribile. Tipo un sogno in cui per scherzare io e altri ci siedevamo su uno e alla fine diventava sottile e semitrasparente, e tutti con fare di rimprovero ci dicevano che era morto, e la colpa me la prendevo solo io. Com'è che mi ricordo certe cose? Era un sogno di quando ero piccolo. Non lo so.


Com'è come non è il camion ci porta via, la risoluzione si abbassa per questa sequenza di intermezzo con lo scrolling (cosa che nella visione SVGA non c'è) e andiamo a finire in una discarica più grande a pochi metri di distanza. Un po' come l'autobus dell'aeroporto Marconi che per portarci dall'aereo al terminal spesso fa una ventina di metri e il bolognese medio fa partire la sua vocina nasale lamentosa dicendo "eeeeeeeh, ci avrai mica paura che sudiamo?" Ancora più insopportabile è il toscano medio che atterra a Bologna e mentre aspetta i bagagli si siede sul bordo del nastro trasporta-valigie dicendo "ICCHÈ NOI CI SI SIEDE OVVIA". Un democratico e paritario vaffanculo a entrambi.


Vabbè! Usciamo dalla caterva di rusco ed ecco un elefante che ci insegna a leggere. Ci si piazza dinnanzi a un cartello e si INTERAGISCE.

Chiamato?
No, scusa, Francesco. Sappi però che i tuoi giochi mi fanno meno incazzare di questo.


Allora interagiamo con il cartello e troviamo un'ordinanza di FunFrock: di fronte al nuovo modulo di sorveglianza automatico, dobbiamo stare fermi sennò quello ci spara. Ah beh! Bene, dai. Magari non abbiamo la scena agghiacciante come in Space Quest 4. Forse.


E il tutorial continua. Ci intrufoliamo in una casa e un altro topoconigliocanguro ci dice come aprire i bauli. Sbadiglio, ragazzi. Capisco l'importanza del tutorial ma questa continua rottura della quarta parete non ci sta a dire più di tanto. E poi, detto tra noi, il fatto che il tutorial sia così lungo la dice lunga su quanto poco intuitivo sia il gioco, no?

Più tardi.


Ah, l'inevitabile livello nelle fogne. Bello che c'è un cartello con su scritto L.B.A. Per che cosa sta? Boh! LupinBurgo Affanculo, credo. Andiamo via da sto posto.


Eh, è una parola andarsene via. Qui la prospettiva, unita al colore monotono, fa bruttissimi scherzi.

Numerosi tentativi più tardi.


Finalmente riesco a far saltare quel coglione di Twinsen al di là del canale di scolo e me ne vado. Ci ho perso tropo tempo e troppi vaffanculi ricacciati in gola, più o meno come accadde con certi rapporti interpersonali con persone dedite alla manipolazione mentale. Perché sbattersi? Sfanculare subito! Eppure con sto gioco ci sto perdendo tanto tempo, per la sindrome del pubblico dei vestiti nuovi dell'imperatore. Tutti dicono che l'imperatore è vestito benissimo e insomma io che lo vedo ignudo (e ce l'ha pure piccolissimo per il freddo) devo continuare a guardarlo sforzandomi di far apparire un vestito. In realtà è molto facile autoconvincersi di certe cose. Per questo la macchina della verità non è attendibile in tribunale: certe testimonianze possono essere falsate e pure eteropilotate.


Vabbè. Sfuggiamo alla fashion police di Lupinburgo usando una topaconiglia come scudo "umano", e girovaghiamo per sta bella ma plasticosa città e notiamo pure che c'è una trincea con un altro soldato.


E niente, mentre un vecchio commenda guarda il manifestino dei morti, veniamo sparati dall'altro soldato di prima, che inizia su di noi una combo dalla quale è difficilissimo liberarsi per via dei movimenti ingestibili. Un po' tipo quando il pollo coi denti aggredisce Ed Carnby e non riuscivo a liberarmi. Uguale. Poi è vero che la telecamera fissa in isometrico rende tutto un po' più facile, ma resta comunque l'impressione di dover parcheggiare un tank in un posto che andrebbe bene a una smart sulle linee blu.


A proposito di tank, in 'sta zona ci sono appostamenti militari! Ah beh, giusto, siamo in dittatura, e infatti ecco un elefante munito di manganello che pare una bacchetta magica giocattolo che si trova in quei blister da edicola per le bimbe che devono per forza essere principesse con tiara e scettro. Bah.

Insomma l'elefante ci mena e Twinsen crepa di nuovo per risvegliarsi ar gabbio. Riproviamo?

Più tardi.


Che palle. Al posto dell'elefante stavolta c'è il topocaneconiglio, ma agilmente (non chiedetemi come) riesco a schivare le sue pallottole. Molto bene.


E nel frattempo entriamo in un caffè (splash) e un topocanguroconiglio ci attacca la pezza su come usare l'holomap per trovare la strada di casa. Un altro tutorial, che palle! Usciamo dal bar.


Senza l'holomap andiamo in giro evitando le solite pallottole e ci fermiamo di fronte a una casa. Ehi, è una quetch femmina in abito da sera quella che ho visto prima di sfuggita? Uhm! Dai che forse si copula?


Ah! Questa apparentemente è Zoe, la fidanzata di Twinsen. "Ah, finalmente amore mio! I cloni ti staranno cercando!" Finalmente cosa? Finalmente sei scappato di galera? E lei aspettava lì sulla porta tutto il tempo in abito "Brittany Cole"? Pianeti diversi, lo so, e non si cerca il realismo ma la plausibilità. Son due cose diverse, no?


Entriamo in casa, e la casa è ENORME. Cazzo che invidia, noi abbiamo un trilocale di 105 metri quadri e ci è stretto, e ogni volta che torno al Vecchio Paese mia mamma mi rifila roba con cui svuotare casa sua e da portare a casa mia. Chiaro che se mi desse il fumetto sull'Iliade che feci finirebbe allegramente termovalorizzato. Ma altre cose mi sarebbe più difficile. Insomma: Zoe chiede a Twinsen dove cazzo fosse finito. "Sono appena scappato dal rifugio - dice lui e io me lo immagino che si beve un bombardino ai piedi del Croz dell'Altissimo" E insomma a causa dei suoi sogni Twinsen è considerato un sovversivo. "Secondo me, è ora che tu usi quello che hai nascosto in casa" dice la stronza, e noi non sappiamo che cazzo è che ho nascosto in casa e a che cazzo serve, e soprattutto che cazzo di forma ha la casa. Ora già mi faccio schifo da solo quando chiedo a mia moglie "Scusa sai dirmi dove si trova il coso lì come si chiama" perché magari sto facendo multitasking e in quanto uomo non sono in grado* figuriamoci nel contesto di un gioco in cui non ho il controllo pieno delle mie azioni e il mondo, per quanto presentato in una gradevole prospettiva isometrica, è a me completamente ignoto e di difficile navigazione. Vaffanculo.


*In realtà  nemmeno le donne ci riescono. È una leggenda metropolitana.


E come se non bastasse dobbiamo pure trovare quello che sappiamo con gli elefanti della pula alla porta! Vaffanculo! Beh, diciamo a Zoe di non aprire e di far finta di niente, no? Magari se ne vanno tipo i testimoni di Geova.


E no niente, questi entrano e arrestano Zoe. Vaffanculo, gioco.

Poco dopo.


Siamo di nuovo in galera. Ci hanno riportato là oppure Twinsen è morto ed è ricominciato il tutto? Ma soprattutto, importa? Sono esausto (mentalmente parlando, s'intende). Io ci ho provato a giocarci, ad andare avanti e a farmelo piacere, vi giuro che ci ho provato. Ma niente, ora chiudo. Mi dispiace. Prossimo gioco!

È merda? In realtà non mi dispiace affatto chiudere tutto. Sì, è merda, che cavolo. Mi sono incazzato giocandoci esattamente tanto quanto mi ero incazzato al tempo. È frustrante, ha una storia approssimata che sono certo che si dipanerà andando avanti, ma è dispersivo. Già il fatto di perdere punti vita correndo contro il muro mi manda in bestia. Ma la cosa che mi fa incazzare più di tutte è che un sacco di gente si straccia le vesti per 'sta merda come se fosse un piccolo capolavoro. Non lo so ragazzi, non dubito che sia un problema mio, ma 'sto gioco, almeno per me (è sottinteso in ogni articolo che faccio, eh) è merda.
Ci rigiocheresti? Mai.

13 commenti:

  1. Sono incappato in questo blog qualche giorno fa e, che dire, non so quale reazione sia più appropriata.

    Potrei rivelare quanto estasiato son rimasto nel vedere riportare a galla giochi di cui credevo essere il solo a serbar memoria. Scoprire che qualcun altro nel mondo ha giocato a "World Cup 90 Soccer" mi ha allietato il cuore, ma la vera sorpresa per me è stato rivedere dopo oltre venti anni il quiz "Quanto tempo hai ancora da vivere?" di PC Uomo, il cui ricordo si era evidentemente infilato in qualche angolo oscuro del mio cervello.

    Potrei rigraziarti per le tue riflessioni sulla malata venerazione del passato, specie perchè anche per me l'abbandono del Vecchio Paese alcuni anni addietro ha coinciso con un forte senso di liberazione e di sviluppo personale.

    Potrei, infine, maledirti perché, con la scusa di criticare la cultura nerd, hai allestito con questo blog una trappola che ruberà a me ed altri molte ore di vita che faremmo meglio a impiegare in altro modo.

    Mentre rifletto sul da farsi, ti tributo comunque novantadue minuti di applausi per questa recensione, che coincide perfettamente con l'esperienza che il me stesso tredicenne ebbe di questo gioco. Stessi pensieri, stesse difficoltà e, ciliegina sulla torta, il tuo ragequit è arrivato esattamente allo stesso punto in cui anch'io decisi di averne avuto abbastanza (salvo che all'epoca la parola ragequit non era ancora stata arrivata dalle nostre parti).

    P.S. C'è qualche speranza di vedere su questi schermi Panzer General e/o Chamonix Challenge? (è una domanda, non una richiesta).

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    1. Alla fine la risposta estesa non te l'avevo data. Una cosa che sto cercando di fare con questo blog, oltre chiaramente a una specie di auto-guarigione dal nostalgismo, è anche dire a chiunque altro non ne possa più della malata venerazione del passato "non siete soli, ce ne sono altri come voi. Non vergognatevi di guardare al futuro e di dire a voce alta quanto cazzo sono sopravvalutati gli anni 80". Inoltre, assieme alla critica della cultura nerd mi piace molto infilarci qualche riflessione psico-sociologica, che è un po' una mio piccolo hobby.

      In ogni caso, uno dei due giochi che menzioni nel PS è stato rigiocato e screenshottato. Prima o poi uscirà, ma non trattenere il fiato.

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    2. In realtà non era poi così estesa, ma più a completamento della precedente.

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  2. Rispondo rapidamente causa ferie, la risposta estesa arriverà in seguito. Intanto, grazie mille. È quello che cerco di fare, decostruire ciò che è assurto a mito usando un occhio più obiettivo e non obnubilato dal guaglionismo figlio di un mai accettato passaggio del tempo all'età adulta, che poi è la stessa ragione per cui mia nonna rimpiange i tempi in cui i b17 tiravano bombe sul Vecchio Paese.

    Per il PS: ho giocato a uno dei due, l'altrolo avevo solo visto da qualche parte (credo su un catalogo di roba per olivetti pc128, ma avendo io il pc128s, che era completamente diverso, poco mi importava). Non escludo comunque di trattarli, anche parte di un articolo multigioco. Grazie di nuovo del bel commento, mettiti pure comodo.

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  3. Questo gioco non lo scelsi io ma fu lui a scegliere me, arrivò a corredo di un kit multimediale creative insieme ad un altro paio di titoli di generi verso cui nutrivo il più totale disinteresse e che non credo di aver mai neanche caricato, quindi la scelta sul gioco da installare era praticamente obbligata, ed anzi portava sulle spalle anche il peso degli altri cd snobbati e scartati a prescindere. Quindi mi ci misi di santa pazienza e alla fine lo terminai pure. Effettivamente ne avevo un ricordo migliore ma leggendo l'articolo mi sono riaffiorate le memorie di una certa ingiocabilità, che comunque all'epoca non mi aveva impedito di andare avanti, spinto dal resto che era veramente ben confezionato e piacevole. In realtà molti giochi dell'epoca, riprovati in tempi recenti, li ho trovati ingiocabili. Dovevo essere un fenomeno 30 anni fa. Tornando a LBA, ammetto di aver fatto un pensiero a rigiocare la "enhanced edition" che ogni tanto provano a vendermi su steam, ma immagino non avverrà mai.

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    1. In inglese c'è il modo di dire "You can't polish a turd", non si può lucidare uno stronzo. Se fosse possibile, il risultato finale sarebbe abbastanza simile a LBA, secondo me (ci tengo a sottolineare il "secondo me"). Poi il fatto che chiunque ne deve parlare stracciandosi le vesti e dicendone solo cose belle intimidisce molto, ma avrai capito che non è che mi importi compiacere il mio pubblico dicendo ció che si aspetta, né mi importa scandalizzarlo con l'esatto opposto di ciò che si aspetta.

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  4. Anche a me arrivò con un kit della creative, ma l'ho amato dal primo giorno.
    Forse perché ero particolarmente pratico con la tastiera, ma non avevo problemi con la giocabilità.
    L'ho adorato e ne sono particolarmente legato. Però capisco il tuo punto di vista, non tutti hanno avuto le stesse sensazioni.

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    1. Ma guarda, pure io mi considero pratico con la tastiera (anche se da un punto di vista più della dattilografia) ma mi sa che mi manca proprio il ragionamento spaziale di quel tipo, visto che trovo ogni singola cosa scomodissima. Però sì, come scrivo nella pagina "che cos'è la merda?" Non mi sento minimamente di elevarmi ad arbitro della merda, pure roba che ho adorato io al tempo l'ho riscoperta insopportabile. È una forma di catarsi.

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  5. Giocato e finito entrambi i capitoli. Peccato che ti sei fermato li perché di bestemmie troppo ne avresti tirate fuori in seguito.....

    Iddio santo quando poi devi armarti di goniometro e metro per tirare quelle cazzo di palle magiche...

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    1. Non amo bestemmiare, a prescindere dall'orientamento religioso e dal fatto che il mio avatar sia un uomo che stava ben attento a nominare Iddio invano (fatti salvi i casi in cui lo coinvolgeva con l'ironia che lo ha sempre contraddistinto), ho sempre trovato la bestemmia molto volgare, quindi bene così che non ho proseguito. Conoscendomi, avrei lanciato il PC contro il muro e insomma, pur avendo il mio PC già 7 anni funziona ancora abbastanza bene.

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  6. Gioco osannato e fornito in versione demo dalla fecale rivista settore. Nel provarlo, m'ero sentito in colpa tanto quanto te nel constatare che in qualche modo avevo tradito il mio inscindibile amore per la visuale isometrica.
    Questo blog ci aiuta a liberaci dagli inganni del passato nel riscoprici, a distanza di anni, vittime, quando credevamo di esser stati carnefici.

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    1. Tu hai capito il vero senso dietro questo esercizio di purificazione interiore. Sono contento.

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Sicuro di aver letto bene il post? Prima di postare, rileggi.