O Simon mago, o miseri seguaci
che le cose di Dio, che di bontate
deon essere spose, e voi rapaci
per oro e per argento avolterate,
or convien che per voi suoni la tromba,
però che ne la terza bolgia state.
Simon Mago viene menzionato da Dante come riferimento al peccato chiamato, appunto, simonìa. Si tratta, per quelli di voi che non hanno dormito durante le lezioni di italiano, storia e pure religione, di quella pratica per cui si trova la scorciatoia per le cose sacre (che vanno dalla Salvezza alle cariche ecclesiastiche) cacciando fuori i soldi. Simone, infatti, era una specie di prestigiatore che era venuto a sapere che dopo aver ricevuto lo Spirito Santo il giorno della Pentecoste, i 12 Apostoli nel secondo lineup (ovvero gli undici originali più Mattia al posto del defunto Giuda Iscariota) compivano miracoli che davano la puzza ai trucchetti da Tony Binarelli con cui Simone aveva irretito le folle samaritane in passato. Quindi Simone, una volta fattosi battezzare (senza troppa convinzione) dal diacono Filippo, andò dall'omonimo san Pietro con un bel po' di soldi per farsi dare qualche superpotere pure lui, cosa che fece incazzare il primo papa non poco. A quel punto Simone decise di vendicarsi ed entrò nel Guinness dei Primati per essere il primo eretico della storia, cercando di disfare tutto quello che i discepoli di Gesù avevano fatto e continuando coi suoi numeri da prestigiatore, che però gli causarono una brutta fine quando si fece seppellire vivo per "risorgere" dopo tre giorni pure lui, e il numero non riuscì.
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Tipo così
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Ecco la simpatica abitudine di Simon mago è anche la causa primigenia dell'intera riforma protestante, tutto accadde quando Martin Lutero era profondamente incavolato per il grande merchandising di indulgenze che la Chiesa di Roma al tempo (ora fa il merchandising di annullamento di matrimoni, ma questa è un'altra storia), e per questo appese alla porta di una chiesa le sue 95 tesi sul fatto che non importa quanti soldi esci ai preti, a decidere se ti salvi è Dio e Dio soltanto, tirando una sonora scorreggia sul concetto di libero arbitrio e aprendo così la strada a una serie di gabole teologiche che sono sfociate nel fatto che uno dei principali televangelisti americano fa il moralista a destra e a manca appropriandosi di miliardi di dollari esentasse mentre si pasticcia guardando sua moglie che si fa trombare dal ragazzo che pulisce le piscine. Ecco, il gioco di oggi con tutto questo non c'entra niente.