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lunedì 15 febbraio 2021

Slipstream 5000

È vero che spesso scelgo i giochi da riprovare alla fallo di loppide in questo periodo mi va di visitare quella parte della mia giovinezza in cui sono stato poco un videogiocatore, Anzi posso dire di non esserlo stato quasi per niente. La scorsa settimana ho parlato di un gioco che è rimasto sul mio disco fisso per qualche giorno prima di eseguire il DELTREE, mentre invece solo un paio d'anni prima era un sogno irraggiungibile. Il fatto è che in quel periodo (era 1994-1995) ho già detto che usavo il computer per fare un Atelier culturale a conduzione singola. Però non toglie che ogni tanto per qualche ragione che sinceramente non sono in grado di ricostruire, un'occhiata alle fecali riviste di settore io gliela davo.

più a quelle non fecali per la verità


Come mai? Boh! forse come una persona che smette di fumare che si dà un premio?  E fuma una singola sigaretta per celebrare i 100 giorni di astinenza? Oppure si cosiddetto "cheating day" in cui ci si può permettere di mangiare qualcosa che non è previsto dalla dieta?  Forse sì, forse no. Sta di fatto che il gioco di oggi lo associo abilmente a quel periodo di astinenza. Perché l'avevo visto su una rivista di settore e mi ero detto "Accidenti, come si evolvono i giochi! Accidenti com'è bella la grafica. Accidenti che bello sarebbe giocarci." E poi a furia di Accidenti mi sono fermato e ho lasciato stare anche perché ancora più forte della voglia di provare tutti i giochi che uscivano, c'era anche la sensazione di disorientamento dovuta a un'offerta veramente enorme. 


Sarà che non essendo io un collezionista, ho sempre avuto una certa maniera di completismo: però insomma, il fatto che ogni mese uscissero riviste di settore con decine e decine di nuovi giochi tutti fantastici, tutti fighissimi, tutti "giochi parametro". Mannaggia quanto odio.  Insomma, tutto questoè mi lasciava veramente sopraffatto. Me ne rendevo conto e quindi e mi sentivo un po' come certi cinefili che, durante i lockdown hanno avuto modo  di recuperare tutti i film che non erano riusciti a vedere in passato,.  Una cosa che volendo ha senso con il mezzo di comunicazione "film" (ricordatevi di McLuhan!), ma con i videogiochi vintage, a metà degli anni 90, è una cosa abbastanza più complicata. Sì, avrei potuto fermarmi e lasciar perdere tutte le novità e avrei potuto fermarmene e fare finta che non uscisse più nessun nuovo videogioco e dedicarmi interamente a recuperare i videogiochi degli anni precedenti, così come avevo fatto con Powermonger. 

Però nel 1995 eravamo a cavallo di una rivoluzione tecnologica. Sta arrivando Windows 95, i giochi stanno passando dai dischetti ai CD-ROM (con tutta la palta per riempire i 650 megabyte che ne consegue) la potenza dei processori sta schizzando esponenzialmente e giochi di anche solo 5 anni prima, se riescono a funzionare, girano così veloce che sono praticamente ingiocabili. Insomma non ha veramente senso dedicarsi al videogioco d'essai: gli emulatori sono ancora troppo poco evoluti per avere senso, nel 1995. Esiste Mo'Slo, ok, ma nessuno ha ancora sviluppato la voglia di archiviare meticolosamente che per qualhc ragione a me ignota c'è stata con altri mezzi di comunicazione (tipo le cassettine da edicola bootleg del C64). Risultato: molte cose sono andate perdute. 

tipo questi. Se li avete e mi passate le immagini dei dischetti avrete la mia eterna gratitudine

Insomma, il discorso è analogo a quello di certi film muti di inizio 20esimo secolo, che sono andati perduti. Il clima, al tempo, era di grande ottimismo (erano gli ultimi strascichi della Belle Epoque) e quindi si guardava al futuro fregandosene di conservare reperti del presente per epoche venture in cui avrebbero trionfato nostalgismo e manierismi stantii, che riprendevano canoni estetici e dinamiche ludiche nei giochi di decenni precedenti, ignorando il fatto che molti di questi giochi facevano schifo. 

Sto divagando, e il discorso lascia il tempo che trova se parliamo del 1995: io però mi ero ritirato dal mondo del videogioco, non era più così importante per me, c'erano i videogiochi un po' più vecchi, quelli c'erano ancora, ma onestamente ero in fase di disintossicazione. Però giusto per dare una sbirciatina a quello che stava succedendo in un mondo, quello videoludico,a cui mi ero disinteressato per dedicarmi al un pochino di più al mondo reale, avevo preso una fecale rivista di settore, PC Action.

Il gioco di oggi mi aveva mi aveva colpito,  mi sembrava talmente distante da quello a cui ero abituato che dicevo a me stesso che mai e poi mai sarei riuscito, anche volendo, a tornare "nel giro": ovviamente mi sbagliavo, visto che successivamente ci sarei rientrato con Need for Speed e Duke Nukem 3D

Ma per quel breve periodo, il mondo di fuori era veramente più affascinante del simulmondo, che ci crediate o no. Insomma in quel periodo pare che fossi riuscito veramente a trovare un registro di comunicazione che mi faceva sembrare una persona normale agli occhi dei miei coetanei, quindi ero riuscito a ottenere un po' di popolarità, che nel giro di un anno avrei completamente annichilito.

Perché ? Beh, presto detto: quando ero alle medie la terza media le persone che frequentavano la mia scuola le conoscevo tutte sin dai tempi dell'asilo. Di lì a poco sarei passato alle superiori finendo in un liceo con persone a me sconosciute e meno "provinciali" di me. Avrei dunque subito un'involuzione incredibile. Temevo una cosa del genere quando mio figlio maggiore è passato dall'asilo nido alla scuola materna cambiando tutti i compagni di classe. Avendo lui 3 anni ed essendo libero dai condizionamenti che ho ricevuto io, si è trovato molto meno in difficoltà di suo padre quando ne aveva 15, e non posso che esserne felice. In realtà mi rendo conto di avere più difficoltà io a imparare le facce dei suoi nuovi compagni di classe, più quella frazione di faccia che le mascherine non coprono dei loro genitori. Per non parlare del fatto che pure l'altro mio figlio ora va al nido e non solo faccio una fatica bestia a memorizzare i suoi compagni di classe, ma i genitori hanno pure fatto il gruppo whatsapp e mi sento un po' a disagio. Ok, ho di nuovo divagato: il fatto è che questo gioco, nonostante mi avesse colpito, non ci ho proprio mai giocato. E quindi, forte della dichiarazione iniziale di questo blog, in cui dicevo che avrei giocato ai giochi che avevo e ad alcuni giochi che avrei voluto avere, vediamo di toglierci pure questo sfizio. Sigla!


Ahhh, un'intro in FMV! Che non ho nella mia versione, perché mi sa che quella che ho è la versione per floppy disk, questa intro è presa da youtube dalla versione CD-ROM, ed è veramente pittoresco pensare che in quel periodo i giochi uscissero in doppia versione, no? Comunque è abbastanza insulsa questa intro e possiamo farne benissimo a meno. Probabilmente la sensazione era la stessa anche nel 1995, ma non ne sono sicuro. Di fatto, pur non dando alcun background sul gioco, quello che possiamo intuire è che il gioco di oggi sia una gara tra aeroplani futuristici in contesti non convenzionali. La statua della libertà che si guarda attorno e schiva le navicelle fa molto "Ghostbusters II", non fosse altro che Ghostbuster II faceva cagare. Il gioco, non il film. Beh, un po' anche il film.


Ah caspiterina! Il logo "nuovo" della Gremlin, quello meno chiassoso dal punto di vista cromatico! Vi ricordate quando ho detto che i giochi della Gremlin hanno iniziato a far cagare una volta che c'è stato il cambio di logo? Sì? Ecco, non prenderete mica per vangelo ogni cosa che scrivo, vero? No, certo che no, questo non è il blog delle prefiche, ecco! Anzi, se mi smentite su qualcosa io sono ben contento, mica vi chiamo "pignolini della nerchia" per poi scatenarvi contro la massa piagnucolante di fan inferociti.


The software refinery è il nome dello sviluppatore. Vé che bell'effettino quello della palla che gira con il riflesso di tutto il resto. Ah, ma qui si viene dalla demoscene eh! Ahhh sì, questi sì che sanno programmare! E poi se guardate abbastanza a lungo ci sono pure chicce come "lypsinch". Wow! Questi ragazzi della The Software Refinery sono proprio fighi, che altro hanno fatto? Dopo una rapidissima ricerca mi risulta che l'unico altro gioco da loro prodotto è tale "Hardwar" simulatore di volo spaziale del 1998 che già iniziava a essere molto sul marroncino e che non ho mai cacato. Degli stessi autori, abbiamo anche "Dogfight", un simulatore di volo del 1993 pubblicato dalla Microprose che anche quello non ho mai considerato seppure ricordi bene le recensioni poco entusiastiche della fecale stampa di settore (il voto era tra il 75 e l'80%). Però qui siamo nel 1995 e i colori, mamma mia ragazzi, che colori! Altro che quel marroncino fecale che sarebbe imperversato negli anni successivi sui nostri schermi!



Ah sì, è proprio la versione per dischetti questa, con il codice di protezione antipirateria, che skippiamo con agilità. Però ragazzi che bella 'sta pixel art, eh! Non sembra nemmanco il 1995, sembra al massimo il 1993! So che detta così pare una stronzata, ma nel giro di un paio d'anni la tecnologia aveva avuto uno schizzo verso l'alto incredibile. Oppure è stata la mia pausa dal mondo videoludico al tempo che mi ha fatto vedere tutto come un gran salto quantico. Non lo so, ditemelo voi, cari amici che mi leggete.


Cioè tanto per dire, la pixel art di sfondo è così bella che sono pure portato ad aprire la schermata delle opzioni! Vi rendete conto? Quale sarà il prossimo passo, leggere il manuale? Ah, ma signora mia io non lo so dove andremo a finire.


Vabbè, basta cazzate, iniziamo a giocare! Pratica? Nonononono. Corsa Singola? Ma vaffancuore dai. Giocatore singolo (in doppio si gioca pure in splitscreen, ma io non ho amici) e campionato! Via!


Ed ecco forse la cosa che mi era rimasta più impressa di quella recensione era il fatto che per ogni velivolo che partecipa alla gara di Slipstream c'è un pilota con la sua personalità. Bellissimo! Una roba con un livello di stereotipi che va ben oltre il picchiaduro clone di Street Fighter 2, e infatti i personaggi ve li mostro tutti! Tié! Il primo è Ted Malibu Beech, il "surfer dude" che ovviamente pilota il suo aereo tenendoci dentro una tavola da surf. L'aereo, che non assomiglia a una tavola da surf, si chiama "Venice Mark 2 Wave Rider" e non c'è nessuna specifica tecnica, il che mi fa pensare che la scelta sia esclusivamente di carattere estetico, cosa che mi fa apprezzare il tutto ancora di più. RADICAL!


Kin e Gin Matsu, ecco, quelle me le ricordo da uno screenshot della rivista, l'unica eccezione alla regola di "una macchina, un pilota". Hanno anche le tette al vento e devo dire che mi arrapava l'idea delle gemelle giapponesi che pilotano un hovercar in bikini. Ricordo il gentile pubblico che nel 1995 l'ex videogiocatore aveva 13 anni, e quando hai tredici anni, beh, ad arrapare sono cose ben peggiori di due gemelle giapponesi in bikini in pixel art, che peraltro si chiamano come due vere gemelle giapponesi (che però nel 1995 avevano 103 anni).


The Shaman! Stereotipo tanto insopportabile quanto Nightwolf di Mortal Kombat 3. L'aeroplanino è ok, però. A parte il colore fecale, no, lasciamo perdere lo sciamano, che poi verrà arrestato dopo aver cagato nei corridoi del Campidoglio di Washington.


Cobra! Che a dispetto dell'avere un soprannome che fu attribuito pure all'ex videogiocatore (per via del fatto che aveva usato la frase "tu sei il male, e io sono la cura" con il commerciale di una società di consulenza) in realtà somiglia di più a una versione senza baffi di Louis Gossett Jr. nei panni di "Chappy" Sinclair in quel film del cazzo che era "L'Aquila d'Acciaio". L'aereo, invece, è l'equivalente volante di un Fiat Doblò, quindi niente.


Slayed! Ecco, questo è un gran bell'aereo. Peccato che il pilota abbia la paresi tipica di chi è stato colto nel momento clou della spinta di uno stronzo particolarmente ostico. Un po' tipo Skid Vicious di Stunts, ve lo ricordate? Ecco.


Isis the Crisis! Al di là di tutte le scontate battute che si potrebbe fare, al tempo Isis era soltanto una dea egizia (l'omonimo gruppo metal, per esempio, sarebbe stato fondato solo due anni dopo). E infatti il velivolo di Iside ricorda una piramide, e la pilotessa è una tettona con la tutina aderente à la "occhi di gatto" aperta sulla scollatura. Che la vista dello spacco tra le tette è sempre molto gradita. E poi diciamocelo, di fronte a Iside l'unica cosa che ci può venire in mente è

I veri intenditori non hanno bisogno di sottotitoli.

Credo che su questo siamo tutti d'accordo, no?


Victoria Venice, che è un po' la Penelope Pitstop della situazione. Anche lei con un costumino piuttosto rivelatore, e uno si chiede: come mai gli uomini sono tutti vestiti mentre le donne ci hanno le mercanzia di fuori? Sarà mica sessista 'sto gioco? Beh, certo che sì, amici, penso che siamo tutti d'accordo sul fatto che il game designer medio è un irriducibile segaiolo senza un minimo di nuance, ma vista la spettacolarizzazione di queste corse nel gioco, alla fine è un po' uno specchio dello sport entertainment del tempo (ma anche di ora), se pensate alle donne nel wrestling, in American Gladiators (c'è ancora?) o alle cheerleader del football americano o alle "ombrelline" della motoGP. 


E ora muoviamoci verso la prima fila: Rysho! Sì, certo, il bel tenebroso giapponese-che-non-sembra-tale ci vuole. Forse è quello col veicolo più bello, ma onestamente mi sta un po' sulle palle perché nel suo essere un incrocio tra Ryu di Street Fighter e vari ersatz di numerosi picchiaduri, è assai noioso. Prossimo!


Charles-Edward Royce, il classico #pignolinodellanerchia tutto perfettino e pulitino, con la macchinina rossa tutta lucida e un ghigno stile "Dreamworks" simpatico come uno sfogo al culo. Prossimo!


L'ultimo è Horst, il tedesco stronzo che è un incrocio tra Ivan Drago e Val Kilmer in Top Gun, è quello che non si fa scrupoli per vincere e ha un veicolo chiamato Luftwaffe e non possiamo non immaginare che fuori dall'inquadratura, sotto la tuta di volo, Horst tenga il calzino bianco sotto il Birkenstock. E poi, con quel nome...

È mio personalissimo motivo di vanto non aver mai visto una puntata di Derrick in vita mia.

Basta così, scegliamo Horst. Via, cominciamo!


Ah, ma effettivamente SlipStream 5000 è proprio una specie di Formula Uno del futuro, con tanto di presentatori! Ma dai, figatissima, ho un debole per i videogiochi che hanno la trama che gira attorno a una trasmissione televisiva! Ci avete presente Lexi-Cross, no? Fighissimo, no? Ci avete presente Megarace, no? Ecco, quello un po' meno. Late Night Sexy TV Show? Ok, rimangio tutto. La presentatrice, che parla con un eccellente lypsinch, si chiama Crystal Eyes ed è un nome da pornostar. 


Crystal passa la parola a Lyall Mint, che fa il giro di prova nella prima pista, situata nel Grand Canyon. Bello, si vede che l'UNESCO nel futuro è così a corto di fondi che deve usare i suoi patrimoni dell'umanità come piste di Slipstream per racimolare un po' di grana. I costi amministrativi delle agenzie ONU sono uno spreco incredibile, roba da fare impallidire l'idea che l'uomo della strada ha di altre pubbliche amministrazioni italiane e sovranazionali. 


Ma vabbè! Non solo questa introduzione è spettacolare, ma è persino utile, ci fa capire con persino una descrizione scritta delle varie curve e dei vari passaggi, e persino di che cosa significano le biforcazioni! Mamma mia, incredibile! È il 1995 e non si è lasciati in mezzo al nulla! Non che sia poi così necessario un tutorial, visto il concetto piuttosto semplice del gioco, però dai, non ci lamentiamo. Che sia di buon esempio.


E comunque, avete visto che belle queste texture? Tenete pure conto del fatto che fino ad allora i simulatori di volo erano tutti molto tragicamente monocolori negli sfondi, un po' tipo il ponte di cemento. Aver visto una cosa del genere dal vivo, al tempo, sarebbe stato spettacolare. A questo punto mi chiedo: era rimasto tutto così impresso per via del texture mapping?


Nah, probabilmente erano le tette. Comunque se io fossi un minimo attento a quello che sta dicendo Liall probabilmente andrei molto meglio dopo, ma ehi, #YOLO bitches! Siamo in modalità facile.


E niente, Liall finisce il suo giro e ripassa la linea a Crys, che dice quattro banalità in croce, ma così banali che non le ho incluse nello screenshot, anche perché qui c'è una roba importante da fare, una roba che allunga la longevità di qualsivoglia gioco di corse!


La taroccatura del mezzo! Avete visto la chicca, eh? No dico, avete visto? Sullo sfondo dell'officina c'è la Trabant volante di Horst! Bellissimo, io mi sarei aspettato un'astronavina generica e invece...! Beh, comunque abbiamo 750 dollari in tasca, prendiammo un turbo più veloce, perché sono contro la violenza, Derrick non sparava mai perché la luger gli sformava la giacca. O era Colombo? 


E finalmente si parte! Non ci sono qualificazioni, dunque partiamo ultimi. C'è il sistema di puntamento che fa molto Wing Commander, c'è uno specchietto retrovisore, c'è una grafica decente! (Extremely Anna Mazzamauro voice) Ragazzi, che cosa mi sono perso tutti questi anni! Che cosa mi sono perso! 


Vabbè, scusate. Concettualmente è tutto molto semplice. Un tasto fa l'acceleratore e tenendolo premuto andiamo veloci, raccogliendo bonus come il turbo e rallentando gli avversari sparandogli. Derrick ha già recuperato quattro posizioni viaggiando a più di seicento chilometri l'ora e insomma, è divertente! Come mai non se lo è cacato nessuno 'sto gioco?

1995, ottima annata per i giochi di corsa con astronavi

Già, Wipeout, che è uscito pure per Pleistescion nello stesso anno. Certo, non c'erano le donne con le tette al vento, e se sei nel 1995 l'estetica "1992 ma con maggiore dettaglio" è già fuori moda, meglio lo psichedelico e AcIdElLoH della Psygnosis con la colonna sonora dei Chemical Brothers e l'estetica visiva più originale e più groundbreaking. Che sfiga!


È quella che io chiamo la Sindrome di Gigi Sabani: Gigi Sabani, che è stato vittima di una persecuzione giudiziaria e la cui reputazione è stata distrutta con accuse rivelatesi poi false, e tanta fu la pressione psicologica (lui stesso lo definì come "morire ad occhi aperti") che non si riprese mai fino alla morte per infarto nel 2007. Uno sperava che nella morte la sua immagine sarebbe stata riabilitata definitivamente e sarebbe sparita l'ombra dei "sì, assolto, ma..." tipica del chiacchiericcio da fiera di paese che impera nei media italici. Invece il giorno dopo è morto Pavarotti e nessuno si è inculato il povero Gigi.  È una storia TRISTISSIMA, che dovrebbe farci veramente riflettere, quando aspiriamo alla celebrità, se ne vale veramente la pena.


Dunque, sì, ecco, forse Slipstream 5000 è uscito troppo tardi,trombato da una questione puramente estetica. Intanto passando attraverso il tubo con i fulmini, il Luftwaffe viene automaticamente riparato. Bene così, con l'amaro in bocca.

Poco dopo.


Sì, il fatto che si vada veloce ma la grafica non ci faccia vum vum in faccia con i colori e gli effetti speciali (perdonatemi, non ho altro modo per definire wipeout) fa sembrare tutto molto più lento di quanto non lo sia, come le auto da formula uno che sembra che vadano piano piano. Però i ribaltamenti di fronte ci sono, ho passato le due gemelle campionesse del mondo di tribadismo (come già i fratelli Bundi prima di loro) e davanti, se vedo bene, ho Royce e Rysho.


E ridendo e scherzando, in realtà no perché i crucchi sono sempre seri, Horst scorreggia in faccia al motociclista della yakuza. Tié, suca! Parte in sottofondo la musica di Derrick (che ripeto, non ho mai visto ma ogni tanto mi beccavo i trailer su raidue) e rapidamente Horst cambia canale e inizia a fare headbanging con Der Kommissar (che però è austriaco).


In giro per il circuito ci stanno anche dei droni fatti apposta per essere abbattuti, che ci lasciano in obolo bonus come questo boost di turbo che ci fa schizzare in avanti.

Successivamente.


Siamo all'ultimo giro e qualche stronzo ci è di nuovo passato davanti e siccome c'era lo specchietto in mezzo non sono riuscito a vedere chi ho superato. Ma sticazzi, sono primo! Riuscirò ad arrivarci fino alla fine?


Daje! Finished position 1, e il velivolo dall'abbinamento cromatico così tedesco (un pugno nell'occhio, insomma) fa il giro di trionfo facendo fuori un altro drone. Tié! 


Ah, era Ted "Malibu" Beech il secondo, chiaramente sotto effetto di stupefacenti. La nippofilia degli autori del gioco, inglesi, è evidente nel fatto che sono inquadrate le due gemelline che si fanno i gestacci con Rysho. Sentite, sono di buonumore. Glielo perdoniamo, ok? Prossima gara, su.


Ah, Chicago, la città del vento già protagonista di tanti maturi calembour, record battuto solo da una nota cittadina lombarda in cui il Manzoni ambientò i Promessi Sposi. Stavolta a fare la presentazione è Lyall (che comunque è un nome molto del cazzo), mentre Crystal, nel rispetto della gender equality, sta alla guida del giro di prova.


Più che Chicago pare la Detroit distopica del primo Robocop, ma si sa, sono tutte uguali queste città dei Grandi Laghi! Bello che prima hanno citato Al Capone, e ogni volta che viene menzionato come genio del crimine nessuno ricorda che fu preso per evasione fiscale. Dovremmo smetterla con la celebrazione dei cattivi

Poco dopo.


Crystal finisce il giro, e apprezziamo che non sono state fatte battute tipo "donna al volante, pericolo costante", che è una roba che mi manda in bestia. Si parte sentendo quelle cose da piccoli, e si diventa incel. È una slippery slope molto rapida, quella. Poi Lyall che con quel ciuffetto e le sopracciglia perfettamente spiluccate è un viscidone d prima categoria, si inzerbinisce chiamando Crystal "Una gnocca e mezza" e gli viene un'erezione sentendo il suo accento inglese, che io trovo di un condiscendente incredibile. Cioè, magari una volta veniva pure a me l'erezione con le donne dall'accento inglese, che mi facevano pensare a Liz Hurley, ma dopo aver lavorato con veri inglesi che a ogni parola con il loro cazzo di birignao di merda paiono dire "Io sono madrelingua e tu sei meno che la merda" mi sono stufato rapidamente di questo accento.


Vabbè. Partiamo a fare la circonvallazione di cicheigou con sti tunnelloni che già la città di per sé è ventosa, figurati là sotto che bora ci deve essere. Poi, con le astronavine che sfrecciano dev'essere un piacere proprio. Ma vabbè, siamo nel futuro, magari hanno abolito il vento.


Taaac! Horst passa rapidamente all'ottavo posto per poi perderlo di nuovo. Grazie al cielo non abbiamo preso il malus che ci inverte i comandi (piuttosto fastidioso) e devo dire che mi piace molto come i testa a testa durino molto di più che nel gioco medio di corse. Nel senso che molto spesso mi trovo primo per tutta la corsa, o ultimo per tutta la corsa (ma perché faccio cagare). Qui no, i ribaltamenti di fronte ci sono e sono decisamente eccitanti.


È la Sears Tower quella che ho visto? Ora si chiama "Willis Tower" ed è stata per un sacco di tempo l'edificio più alto del mondo. Lo sapevate? Ora lo sapete, ecco. Cerchiamo sempre di inserirci qualcosa di educativo in questi articoli, cari amici.

Più tardi.


Ah vaffanculo! Mi sono spataccato contro il muro, ma almeno non perdo ore a fare retromarcia cercando di capire in che direzione devo andare. Sì, è un modello semplificato, certo, non stiamo giocando a Descent. Però, oh, fanculo, è divertente!


In ogni caso finisco secondo, subito prima del #pignolinodellanerchia Royce, e dietro probabilmente al #tastieristapersuasivo Rysho. Che poi diciamocelo, quando il blog delle prefiche usa l'espressione "Bassista Carismatico" mi viene sempre in mente il nichilista Flea che viene colpito nei coglioni dalla palla da bowling di Walter Sobchak. Tié, tu e il tuo gruppo, questo vi insegnerà a fare canzoni con le linee di basso tutte uguali! "Budubudubudubudubudubudubudubudu CALAHFOHNIAH budubudubudubudubudubudu" tutti così. Tutti uguali. Sono solamente una banda di principianti. Fottuti dilettanti!


Eh sì, Risciò è arrivato primo. Sul risciò da riviera romagnola, quello con due biciclette e il tettuccio, non ricordo se ci sono stato, sinceramente. Se sì, avevo qualcosa tipo 3 o 4 anni ed è un peccato che i ricordi siano così nebbiosi. Sarebbe bello fare un bel lavoro di decostruzione pure lì, ma al tempo non c'erano videogiochi a cui associare le memorie e buona parte dei libri "Imparo a leggere con Topolino" che avevo al tempo sono finiti probabilmente al macero. Peccato. Prossima corsa?


Urgh, l'Amazzonia, che per giochi del genere è un po' tipo il livello con le fogne negli sparatutto 3D prima persona. Crystal si riferisce a Lyall come il nostro Indiana Jones, così come avrebbe fatto una postpubescente (ma già popputa) Alessia Marcuzzi riferendosi al compianto Gigi Sabani in una puntata de "il Grande Gioco dell'Oca" e tutto questo mi fa venir voglia di chiuderla qui, confermata la mia idea che questo sia un gioco del 1993 pubblicato nel 1995. Voi dite "eh beh due anni, che vuoi che sia" ma in quegli anni è cambiato TUTTO, videoludicamente parlando. Oppure sono io che avendo staccato non me ne sono accorto. Boh! Prossimo gioco.

È merda? No, per niente! Pur essendo obsoleto per il tempo, lo trovo personalmente invecchiato molto meglio che l'estetica AcIdOhAcIdAh del concorrente Wipeout. È una roba di un pulito che si fa veramente fatica a descrivere, e anche se l'azione è sicuramente più lenta del sovramenzionato Wipeout, è veramente immediato e divertente . Già l'ho detto che ho la tendenza a fare il tifo per quello che nei canoni narrativi viene chiamato underdog, no? Banale, banale, lo so.
Ci rigiocheresti? Ma sì, dai.

6 commenti:

  1. Bella teletutto, una rivista che a quell'età spopolava, i miei compagni si scambiavano i poster delle tettone di turno, e ricordo le attaccavano sulle ante dell'armadio di classe. Poi durante l'ora di religione, aprivano le ante e le staccava o dall'armadio , facendo il giro di tutta la classe, fermandosi puntualmente davanti al prof che faceva finta di nulla... Tornando al gioco, ricordo vagamente, forse devo anche averci giocato, ma come te ero nel periodo in cui i videogiochi non mi dicevano più molto, salvo poi fissarmi con una manciata di titoli che puntualmente terminavo e cancellavo dal disco disco rigido. Effettivamente in quel periodo ci fu un cambiamento epocale con giochi che mettevano in mostra un livello di dettaglio impensabile fino a pochi anni prima. E pensare che riuscii a masterizzare tutti i miei dischetti in un singolo CD, avanzando anche SPAZIO... fu una cosa sconvolgente. Cmq non sei l'unico a non avere mai visto una puntata di derrick, io mi son sempre rifiutato, puzzava da vecchio per i miei gusti!

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    1. Grazie per aver usato la dicitura "disco rigido", che trovo estremamente fine.

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  2. Impostando le opzioni grafiche al minimo Powerdrome dell'89 è esteticamente più pulito ma in pochi anni i progressi della tecnologia e il genio dei programmatori hanno permesso di applicare texture ai poligoni e disegni con tettute, niente male.

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    1. Powerdrome mi sa che non lo avevo mai provato, ma non hai torto. A suo sfavore non aveva le tette, ecco.

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  3. AttualeVideogiocatore22 febbraio 2021 alle ore 22:18

    Premesso che io, a differenza tua, sono uno di quelli che verrebbe definito "giustizialista", ma sapevi che il pubblico ministero che accusò Gigi Sabani poi si fidanzò (e, mi pare, sposò) con quella che al momento dell'inchiesta era la fidanzata di Sabani?

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