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lunedì 24 giugno 2019

Time Runners 1 - La Porta del Tempo

È l'autunno del 1993 e io ho iniziato le scuole medie, e nonostante la mia passione per i videogiochi sia ancora solida, il fatto di essere a una scuola in cui è tecnicamente possibile essere bocciati mi sta tenendo meno attaccato al PC del solito. Oddìo, continuo ad acquistare le ridicole riviste di settore e a sbavare su giochi che il mio 386 SX a 25 MHz non potrà mai far andare, né il mio portafoglio potrà mai permettersi. Però continuo in vari modi a procurarmi videogiochi e software "serio", tra amici dal diskcopy facile, il Colonnello (ovvero il mio padrino, per chi se lo fosse dimenticato), il gestore della palestra in cui facevo judo, e soprattutto l'edicola del Biondo, il baracchino tuttora esistente del Vecchio Paese in cui, tra i Big Games della Jackson Libri, PC Action e simili e le robe originali pubblicate dal Francescone Carlà nazionale, i videogiocatori pezzenti come me potevano rifornirsi di roba.

L'edicola del Biondo, Vecchio Paese, XXI secolo
E insomma sono a scuola alle medie del Vecchio Paese, peraltro edificio scolastico avveniristico che avrebbe dovuto essere una delle scuole più all'avanguardia d'Italia, ma l'entusiasmo scemò quando fu costruita tenendo il progetto a rovescio e il meraviglioso anfiteatro scolastico dava sulla strada Provinciale sputtanandone completamente l'acustica. Ok, sto divagando...


Dicevo, sono a scuola alle medie del Vecchio Paese, e sono carichissimo per nuove materie come Educazione Tecnica o Epica o altro, e uscito da scuola c'è mia mamma con la sua rumorosissima Mini Innocenti che è passata a prendermi e caricandomi dice che la mattina era passata dal Biondo e mi aveva preso un videogioco...COI DINOSAURI!

Io nel frattempo sono ancora esaltatissimo con Jurassic Park e sto cercando disperatamente di procurarmi il gioco del film che però verrà acquistato da un mio amico e non funzionerà sui nostri sfigatissimi 386. Quindi, aspetta, non ho capito: c'è già Jurassic Park in edicola? E me lo si è preso? Ma erano 99.900 lire! No, non è quello (ovviamente), il gioco che mi è stato preso costava solo 4.500 lire in offerta lancio e quindi anche solo per il prezzo, che adattato con l'inflazione giorno d'oggi si aggira sui 4 €, il gioco è a prescindere una figata, a partire dalla copertina, che qui riporto ripresa dal sempre ottimo OldGamesItalia.

Avventura! Arcade! Strategia! Stereotipi!
Ora, già il T-Rex, nel 1993, è una roba che vende fisso (beh, probabilmente anche nel 2019). Poi che abbiamo? Un ragazzo che nelle sitcom americane sarebbe il protagonista sempre di successo ("The Ace" direbbero su TvTropes), in sella a un futuristico motorino che carica anche lo stereotipo del nerd ebreo (praticamente Zak Morris e Screech di Bayside School). Negli screenshot di esempio due su tre non appaiono in questa prima puntata, ma chissenefrega, c'è la FRΣGNΛ. Sigla!


Simulmondo presenta! Ebbene sì, amici, Francescone Carlà, non pago di Simulman, cerca una nuova proprietà intellettuale molto più nazional-popolare, mescolando i dinosauri coi robot e coi gruppi di teenager d'azione in stile "Power Rangers", che di lì a poco sarebbero arrivati anche in Italia rivelando ancora una volta le doti profetiche di Carlà. D'altra parte, Simulman era una roba cyberpunk, proprio di nicchia, dedicata a quelli che leggevano William Gibson e avevano liquidato il film "Il Tagliaerbe" come la sesquipedale stronzata che era e non si erano esaltati di fronte agli effetti speciali che pure nel 1992 facevano abbastanza cagare. Quindi, Time Runners! Pubblicazione quindicinale (e non mensile come i videogiochi tratti dai fumetti esistenti) e distribuzione incaricata a Fabbri Editori. Localizzazione in varie lingue (Inglese, francese, tedesco e spagnolo) e pubblicazione in mezza Europa. "E mò sò cazzi" sembra voler dire Carlà tra sé e sé fregandosi le mani.


Si comincia subito in medias res. Il nostro protagonista si trova asalito da una testa di tirannosauro. "Acc... ma che diavolo è ?!?!?! In che razza di guaio mi sono andato a cacciare?" Ora, non so cosa mi colpisca di più, la testa del tirannosauro perfettamente ferma come un animatronic (e probabilmente o è) ? la posa plastica del nostro giovanotto o la sua pettinatura "Stefano Gallarini"? La faccia completamente piallata o l'uso di matita Kajal per il contorno occhi? Oppure l'uso liberale di "interrobang"?!?!?! Non lo so.


Ah! Ma era un flashback! Il nostro protagonista è al sicuro con la sua fidanzata munita di pantaloni aderentissimi in cui il "camel toe" è tenuto nascosto soltanto dai chiaroscuri, nonché il terzo incomodo, lo stereotipo geek-ebraico che più che avere un "Jewfro" qui sembra avere una palla da bowling al posto dei capelli. Ha anche l'espressione da coglione. Comunque, il nostro protagonista fico si chiama Max (molto anni 90 come nome, in effetti), indossa la maglia del Modena, converse gialle in tinta, jeans probabilmente a vita alta (ma non possiamo vederlo perché la maglietta gli arriva ai tre quarti) e una giacca in crosta di pelle, se va bene in peccari (ovvero maiale, per chi non conoscesse l'ipocrisia del mondo della moda) se va male in vile poliuretano.

Lucas è il Gianroberto Casaleggio sefardita, che indossa un dolcevita viola e un paio di pantaloni neri in fustagno con scarpe nere probabilmente a punta quadra. Notare l'impostazione dei piedi a papera e la "hover hand" sulla schiena della sciacquetta...

...il cui nome è Jessica (eh sì) ed oltre ai pantaloni di cui ho già parlato ha pure il top corto con ombelico scoperto e spallina cadente stile Patsy Kensit a Sanremo 1987 ma anche stile Kelly Kapowski in stanza color rosa che abbraccia un peluche enorme e telefona col cordless. "Ci è successa una cosa molto particolare" dice Max mentre gli altri due stanno lì impalati "che ora vorremmo raccontarvi. Dunque, partiamo dall'inizio...."


e all'inizio ci spostiamo in un'altra dimensione in cui ci sono dei robot usciti da un tutorial di 3D Studio: questi sono gli Skunks, che tradotto vuol dire "Puzzole". Insomma, sono dei cattivi un po' sciocchini e pazzerelli, ma visivamente fanno stracagare. Qui vediamo il solito Dialogo Inutile Simulmondo (state tranquilli, ce ne saranno tanti oggi) tra il re degli Skunk e il "Luogotenente". Apparentemente stanno iniziando un'invasione spazio-temporale di una roba che non è l'universo degli Skunk (quindi il nostro). Mi piace anche molto come il "luogotenente" chiami il re "Sua Entità".


In realtà è un dialogo scritto abbastanza male. Quello che traspare è che King Skunk un giorno si è svegliato con la voglia di invadere e siccome è un manager di merda ha detto al suo tirapiedi che aveva avuto un'idea fantastica e si aspettava che avesse già preparato tutto. Tipico di certa gerarchia incapace. Pensano a una cosa, si aspettano che i sottoposti gli leggano nel pensiero e facciano quello che vogliono, anzi meglio ancora. Perché uno pensa che fare il manager sia facile, ma far fare le cose è una roba difficile quasi quanto farla. Ci possiamo vedere un parallelo con l'infanzia e l'età adulta. Nell'infanzia, per essere "bravo" fai quello che ti dicono i tuoi genitori. Nell'età adulta, invece, sei tu che decidi e l'essere "bravo" o meno dipende principalmente da te. Poi dipende anche da come definiamo "bravo", se essere bravo equivale ad avere l'apprezzamento degli altri, beh, allora forse dobbiamo rivedere un po' le nostre priorità. La faccia triste del luogotenente quando il re lo maltratta lascia intendere che il suddetto luogotenente cerchi di fare le cose bene nella speranza di avere un bel riconoscimento. Tutto inutile, il re è stupido come la merda, insicuro e pieno di sé. Certe "logiche" non funzioneranno mai. Tenetene conto quando parlate con il vostro capo.


Comunque il re spiega tutto quanto ad uso e consumo del pubblico, quello che i blog nerdisti chiamano lo spiegone, ed è una parola veramente insopportabile. "E vedi di non farti sfuggire nulla, stavolta! Altrimenti..." che palle.


Insomma, ci sono vari tipi di Skunks, i migliori sono quelli blu (che Sua Entità non ricorda il concetto di colore blu e subito il valletto deve andare a compensare la sua idiozia) e vanno spediti nella preistoria. Tutto chiaro finora?


Poi ci stanno i rossi, i color rubino, dai! Capito! Quelli! Nel medioevo. Supponiamo che i rossi siano meno buoni dei blu (che sono i migliori per ammissione di King Skunk), e dunque ci chiediamo: siccome la prima puntata è ambientata nella preistoria (come da copertina), significa che nelle puntate successive diventerà tutto più facile? Boh! Di puntate ce ne sono 30, dubito che andrò oltre la prima, ma non si sa mai, ecco.


E infine nella dimensione degli Skunk ci teniamo le truppe di leva, quelle che si chiamano come il compositore...quello delle mille lire prima di Marco Polo, dai! L'acronimo di Vittorio Emanuele Re D'Italia! VERDI! Loro! Gli sfigati stanno a difesa della roccaforte Skunk da cui partirà l'invasione dello SpazioTempo tutto, che è costituito da preistoria e medioevo. Facile no?


Intanto, nel 1993, Max va a trovare l'amico Gianroberto Casaleggiowitz detto Lucas, che siccome è nerd ed ebreo allora è anche un genio che ha appena inventato una roba fichissima. "Ah sì? - chiede Max a cui non gliene frega un cazzo - Oggi è il compleanno de LA MIA FIDANZATA JESSICA PERCHÉ IO CI TENGO A SOTTOLINEARE CHE C'HO LA FIGA A MANO VEZ" scusate. Ovviamente Lucas rosica un po' perché è ancora vergine, e quindi dissimula continuando a parlare della sua nuova invenzione.


"Sai, le voglio regalare un anello - dice Max - magari mi fa vedere RaiDue!*" Lucas abbozza e continua a parlare della sua macchina del tempo. Chiaramente a nessuno gliene frega un cazzo di quello che dice l'altro. Come fanno i due a essere amici? Non ne ho idea.

* Nel gergo del forum di puttanieri frequentato da un mio ex collega che sognava di andare al Bar Oceano di Lugano, la dicitura "far vedere RaiDue" era spesso utilizzata, perché RaiDue un tempo si chiamava "Secondo Canale". Traete un po' le vostre conclusioni.

Poco dopo.


Max si fionda a casa di Jessica e con uno sbadiglio ben dissimulato le mette QUASI una mano sulla schiena seminuda. Scopriamo che la fidanzata del nostro futuro time runner è simpatica come uno sfogo al culo e subito chiede "Lo sai che giorno è oggi?". Sorvolo sul fatto che Max chiama Jessica "Luce dei miei occhi" che è una roba che avrebbe potuto dire giusto mia nonna, sia nel 2019 che nel 1993 che in tutti gli anni che stanno in mezzo.


Ah, ecco il momento più memorabile del gioco. Che giorno è oggi? "IL GIORNO... DELLA DOCCIA!" risponde Max facendo il simpatico, e noi intuiamo che il nostro giovane pre-tabbozzo si lavi un giorno alla settimana. "L'ommo ha dda puzzà" diceva qualcuno. Jessica è lì lì per sfanculare il coglione (anche perché l'ascella quasi ad altezza naso la sta stendendo), e subito va al sodo. "Si scopa?" direte voi. Ma no, questo è un prodotto per famiglie, solo Dylan Dog e Simulman scopano. No, Jessica va al sodo dicendo "Che mi hai portato?" Peggio di Eva Kant, ragazzi.


Beh, vaffanculo, scusate eh, ora non voglio fare come certi blogger o youtuber che usano il tema videogiochi come scusa per scagliarsi contro il femminismo come causa principe del fatto che non trombano, ma Jessica è veramente una stronza avida e maleducata. Siamo ai livelli di Paperina in certe storie di Topolino (ne ho parlato qui) e poi è ovvio che certa gente che interagisce solo con donne virtuali poi pensa che anche quelle reali siano così e si apre il canale su youtube. No cara stronza di una Cessica, non ti ho portato niente. "Dai...non farmi soffrire...dimmi cosa mi hai portato..." dice lei, e siccome siamo in un Dialogo Inutile Simulmondo allora siamo costretti a scegliere un'altra opzione. But thou must!


Ok, stronza, ti ho portato del carbone! Poi parte subito lo zerbinismo acuto, per la solita storia del carro di buoi sconfitto nella gara di tiro. Stavo solo scherzando piccola (e apprezziamo Max per non aver chiamato Jessica "Principessa"), eccoti un anello! E lei abbraccia Max senza avvicinarsi troppo, perché siccome oggi è il giorno della doccia è una settimana che lui non si lava.  Il supplizio termina subito perché dall'anello parte un raggio di luce che crea una porta spazio temporale da cui esce... uno Skunk! Quanto siete sorpresi da zero a meno un miliardo? Non serve rispondere, era una domanda stupida.


Insomma gli Skunk costringono Max e Jessica al coitus interruptus, chiedendosi indicazioni su cosa sia successo: sono blu, quindi dovrebbero andare nella preistoria. Vabbè, dopo un insulto eccessivamente arzigogolato al sottoposto, il capo degli Skunk fa quello che deve fare un vero capo, ovvero prendere decisioni...


...e quindi si ciulano l'anello (e Jessica ha da ridire fregandosene del fatto che due robot parlanti sono usciti da un portale spaziotemporale) e pure Jessica, perché magari sai mai che qualche Skunk non voglia riciclarsi come "Sybian".


E con una discrepanza di stile minima ma percepibile, i due skunk prima fregano l'anello e poi Jessica, che anche da rapita sculetta come e più di una Brittany Cole qualsiasi. Io la manderei a cacare una così, ma apparentemente Max non sarebbe felice se si sapesse in giro che è stato cornificato da due robot volti alla conquista dello spaziotempo, quindi fa l'unica cosa plausibile...


...va a frignare da Lucastein, che ha altro a cui pensare. Che sarà mai perdere la fregna! Io ho sbagliato i calcoli! tutto da rifare!


La mia invenzione, la macchina del tempo, ha malfunzionato! Avevo creato la macchina del tempo, doveva aprirsi una porta temporale e chissà dove si è aperta! "A CASA MIA, RAZZA DI STUPIDO! MI HANNO RAPITO LA BOSA!" "Mmmm" dice Lucas, che forse ci ha messo un pochino di dolo nell'incidente visto quanto era stanco di sentir dire sempre a Max quanto è bello limonare con Jessica e quanto è top averci la topa a mano.


E magicamente tutto si spiega (e in un secondo si solleva la tensione tra i due amici) : l'anello! L'anello ha fatto da interferenza e ha fatto uscire la porta temporale a casa di Jessica! Dove lo avesse comprato Max l'anello non ci è dato saperlo, visto che nel Simulmondo del 1993 ancora non c'è Aliexpress.


Di fatto, il nostro stereotipato scienziato ci spiega che l'anello di Max ha fatto interferenza con le onde spaziotemporali create con la macchina del tempo di sua invenzione, e entrambi hanno influito sulla destinazione dei due skunks che viaggiavano nel tempo per i cazzi loro. Tutto questo con Max che guarda fisso nel vuoto con espressione sognante e sorriso beota tipici dell'adolescente che si accinge a limonare (Ma io che ne sapevo, ai tempi). Quantunque vedere Max che infila la lingua in gola al sefardita sarebbe stata una bella sorpresa, ricordiamo che questo è un gioco per famiglie e il commento del nostro coglione è "O sei il più grande inventore di tutti i tempi o ti sei bevuto il cervello!" Ma chi ha mai parlato così?


Ma insomma niente paura! Il giovane equivalente di "Q" di James Bond (e peraltro è di quegli anni l'insopportabile cartone animato "James Bond Jr",  un clone di Max che è sempre perfettino e insopportabile) dice che Max potrà lanciarsi alla ricerca di Jessica usando... lo scooter! Che è la macchina del tempo inventata da Lucas perché i Time Runners sono minorenni e non hanno la patente per guidare l'equivalente italiana della DeLorean. Quale sarebbe l'equivalente italiana della DeLorean? Boh! Forse una De Tomaso Mangusta? Forse.


Ma attenzione! Due cose dovà tenere a mente Max. Cioè che si può usare qualsiasi combustibile, ma che con un pieno si fa un viaggio e basta. Cosa vuol dire qualsiasi combustibile? La macchina del tempo è uno scooter retrofittato, ci vorrà la miscela, no? Oppure basta pisciare nel serbatoio e si può andare agevolmente magari col motore che batte un po' in testa perché Max non piscia piombo? Non ne ho la più pallida idea! Ma sono certo che sarà un espediente narrativo usato in un episodio della serie a cui non giocherò.


E via che si va! Max parte sul suo scooter posizionato su un ripiano da lavoro infinitamente lungo, sparisce e voilà! Siamo nel Mesozoico e Max immediatamente soffoca per via dei livelli di CO2 che sono nove volte superiori a quelle del 1993. No eh? No, ok. Per controbilanciare lo scoglionamento dovuto all'anacronismo simulmondiano (prevedibile, eh, ma che palle) ecco un quadro di Zdenek Burian.

Immancabile.
Ci sta sempre bene, no?


Ma dove accidenti.... dove mi trovo? Presto detto Max, ti trovi all'inizio della presentazione, e dopo ben 24 screenshot si comincia a giocare.


Ed eccoci qua, è la solita Simulmondo Adventure, con la differenza che oltre a muovere Max con le freccette, c'è pure il puntatore del mouse e ci spostiamo col punta e clicca, eliminando così la difficoltà dovuta al non cascare nei burroni quando ci muoviamo con le freccette: usando il mouse, Max salterà alla perfezione evitando tutti i pericoli. Beh, meglio così: cascando in un burrone tre volte è game over, quindi forse 'sto gioco lo si finisce. Bella anche la testa animatronic del tirannosauride sulla destra, no? E quindi andiamo a sinistra.


Una caverna! Chissà cosa...ah niente, è lo scooter temporale di Max che abbiamo parcheggiato qui per evitare che qualche uomo preistorico ce lo freghi. Ehi un momento, questo è il Cretaceo (non il Giurassico, grazie)! L'uomo ancora non c'è! Vero? VERO?

Poco dopo.


Beh, fortunatamente la foresta preistorica è molto più variegata delle colline di Sacramento di Tex (ve lo ricordate amici?) quindi rischiamo pure di non perderci. Forse.


Ricordavate cosa vi dicevo sul punta e clicca poche righe fa? Ecco qui, siccome sono un coglione non cago minimamente la funzionalità punta e clicca e faccio saltare il burrone a Max con un bel salto in corsa con capriola. Non ce lo vedo un biondino del 1993 con la Gallarini in testa fare dei numeri di acrobazia del genere, ma c'è pure di peggio, a volte anziché capriolare Max fa un giro su se stesso sull'asse verticale. Fisicamente improbabile, ma oh.


Altra caverna, con uno scheletro di dinosauro. Esaminando il teschio vediamo che il puntatore del mouse cambia se ci posizioniamo sul dente. 'Sto dente possiamo guardarlo (con l'occhio) prenderlo (la mano) e romperlo (il pugno). In tutti e tre i casi Max frigna che non riesce a prenderlo. Ma benedetto coglione, ci sarà pure un sasso qua in giro con cui fare leva in qualche modo no? O un bastone?


Intanto mi sono perso, e ne approfitto per far vedere l'altra novità rispetto agli altri giochi della casa di V.le Berti Pichat: la mappa! Francesco, non è che ci stai un po' viziando?

Più tardi.


Girovaghiamo qua e là ed ecco un enorme sauropode. Brontosauro? Forse. Apatosauro? Può darsi, ma credevo fossero la stessa cosa. Diplodoco? Meno probabile. Dobbiamo prenderlo a sberle come se fossero  dei simuloid degli skunk? No, semplicemente è un altro enigma perché 'sto dinosauro non ci lascia passare. Oh beh, proseguiamo.

Più tardi.


E questo chi è? Pare una versione più blanda di "Vespa Vermiglia", un supereroe disneyano che probabilmente ricordo solo io e il mio lettore Riccardo che è pure un estimatore di Topolino. Ma il nostro supereroe è blando anche nel nome: "Bounty Killer, il cacciatore di taglie".


Altro dialogo inutile Simulmondo. Siccome ho le palle già molto gonfie (e non è per il "cockblocking" da parte degli Skunk nei confronti di Jessica) clicco via molto velocemente perché Bounty Killer ci spiega quello che già sappiamo e perché i dialoghi sono scritti in un italiano incredibilente blando, e non nell'opinabile italiano "pop" con cui Francesco Carlà risponde alla Simulposta. Nella fretta mi salta all'occhio un messaggio e cioè qualcosa su un uovo di dinosauro che gli Skunks hanno rubato. Vespa Vermiglia blu ci ha appena dato un altro enigma da risolvere. Riportare un uovo di dinosauro al suddetto dinosauro.


No, cazzo, no. Dai, no cazzo merda vaffanculo. Nel mesozoico l'uomo non c'è porca merda! Che sia Neanderthal o Habilis o Erectus o anche solo Barzottus l'uomo nel mesozoico non c'è! Che poi abbiamo il brontosauro e il tirannosauro allo stesso tempo, e il tirannosauro è del Cretaceo, mentre il brontosauro è del Giurassico! Parliamo di milioni di anni di differenza. Bah! Fanculo. Che avevo detto a proposito delle costellazioni nell'articolo su Monkey Island 2?


Vicolo cieco! Ci sono dei fiori strani che sicuramente sarà necessario farci sopra qualcosa, ma siccome nessuno ce lo ha detto, allora Max non può fare nulla se non saltare come un cretino e ammirare l'onestamente bella grafica di sfondo. Max è troppo insicuro della sua eterosessualità per poter raccogliere i fiori e d'altra parte Jessica e il suo cameltoe non fanno altro che dare un senso di vagina dentata, quindi capisco certe fragilità psicologiche da parte del suo moroso. Ma anche ignorando tutto ciò, Max è tipo l'insopportabile personaggio "comico" chiamato "pino la lavatrice" che diceva "dimmi cosa devo fare e io lo faccio" e tutti che si spanciavano dalle risate. Ma poi non lo so perché era diventato di moda che io ero andato via dall'Italia o qualcosa del genere. Ma non faceva ridere.


Altra caverna, coi resti di un bivacco! I sovramenzionati uomini preistorici? Gli Skunks? Bounty Killer? Non lo sappiamo. E quindi ci appropriamo di un bastone che è chiaramente in foreground. Prenderemmo pure una pietra ma siccome nessuno ci ha detto che potremmo servirci di una pietra tagliente, allora Max decide che non serve e quindi non la prende.

Più tardi.


Arriviamo in un punto in cui bisogna saltare un burrone che pare saltabile con un normalissimo salto in corsa, e invece no! Max osserva "maledizione, non posso arrivarci saltando".E quindi?


E quindi un cazzo! Ci sta anche un albero che è stato iniziato ad essere abbattuto, ah se solo qualcuno si fosse degnato di pigliare un sasso appuntito! Che già ci abbiamo il manico! Eh? Eh? A nessuno fischiano le orecchie?


Ah sì, c'è anche la schermata dell'inventario. Come dicevo, abbiamo sto bastone, sembra abbastanza robusto, sì, stronzo, come il manico di un'accetta! Ci proviamo a prendere l'albero a bastonate, ma che peccato! Non cade! Ma siccome Max è obnubilato dalla fregna pensa che deve trovare Jessica.


Altra schermata, Max abbatte due Neanderthal a manrovesci e commenta "Dovevo studiare di più la preistoria" eh sì Max, se lo avessi fatto ora ti staresti chiedendo come cazzo fosse possibile che specie viventi che sono vissute in ere geologiche differenti ora siano tutte assieme in un pinzimonio preistorico! Invece non lo hai fatto e dei robot dal futuro ti hanno ciulato la femmina. E detto tra noi mi meraviglio che Lucasaleggio non gli abbia manomesso lo scooter in modo da lasciarlo intrappolato per sempre nel Mesozoico.

Più tardi.
 

Ah! Ecco l'uovo di cui ci diceva l'uomo travestito da barretta energetica alla noce di cocco! Fantastico. Lo facciamo nostro (l'uovo, non l'uomo) e guardiamo l'inventario. Ora Max ha un braccio al colo perché ha preso un po' di sberle. Molto inquietante il fatto che ai suoi piedi una pietra tombale si faccia sempre più grande man mano che Max perde punti vita.


Portiamo l'uovo al dinosauro e questo con un sorriso beota si fa da parte porgendo la zampona a Max da usare come scala. Chiaro che se non avessi usato il punta e clicca col cavolo che riuscivo a montarci sopra. Ma meno male, la Simulmondo ha avuto questa buona idea. Oddio, non so onestamente quanto sia buona sta idea: già un controllo ibrido tastiera/mouse per un gioco così semplice mi lascia un po' interdetto, e poi molta della sfida di 'sti giochi è quella di fare i salti giusti, così si perde tutto quanto, no?


Al di là del dinosauro, ecco l'equivalente maschio di Carmen Sandiego. "Un detective degli anni '30" lo definisce Max. "Un fratello shamus" dico io.

Un monaco irlandese?
"Jack Stone" si autodefinisce lui. Boh, non so, penso che qui il franchise di Time Runners stia cercando di accumulare tutta la coolness possibile per creare una narrative che faciliti l'engagement da parte del consumer. Isn't it?


Stone è venuto da un'altra dimensione per fermare l'invasione degli Skunk, che si sono autocreati da un bug informatico nel 25esimo secolo. Praticamente nel 25esimo secolo hanno finalmente realizzato la Internet of Things, e siccome va tutto a puttane gli elettrodomestici connessi acquisiscono autocoscienza e diventano gli Skunks. Ancora una volta, Francesco Carlà prevede il futuro. Ora, il dialogo di Jack Stone è veramente incagabile. A parte un'anteprima sul fatto che ci sono altre sentinelle del tempo come lui in giro per la linea temporale, l'uomo con l'impermeabile rosso ci dice che i dinosauri sono ghiotti di fiori gialli. 

Problema

L'ex videogiocatore spende 4.500 lire per un videogioco. I coglioni dell'ex videogiocatore si incrinano di 1/8 ogni volta che il videogioco gli propone un enigma idiota. Siamo al quarto enigma idiota. Considerando che la riparazione del 10% dei coglioni dell'ex videogiocatore costa 250 lire tra voltaren e pasta di fissan, quanto è il costo effettivo del videogioco?


Ehm no, scusate, i problemi così li si faceva alle elementari che nell'autunno del 1993 erano ormai un ricordo lontanissimo. Intanto usiamo il bastone per fare leva sul dente del dinosauro nella caverna vicino al punto di partenza...


...dopodiché andiamo a pigliare il fiore di cui ci aveva parlato Jack Stone, che nel frattempo è comparso e Max può accattarselo. Ahi!


Altro? Ah sì, ora abbiamo il dente tagliente, che facciamo ? Lo usiamo per abbattere l'albero? No, no, lo usiamo per pigliarci la liana che penzola...


...e in effetti è vero, abbiamo pure da legare la lama dell'accetta al manico, no? E dunque ora che abbiamo tutto possiamo andare ad abbattere sto cazzo di albero.


Eh, come si nota che siamo avanti col gioco, no? Due fotogrammi in tutto, quando per l'introduzione, che tutti coloro che comprano il gioco possono vedere, ci si prodiga ad animare tutto molto meglio. Ma oh, 4500 lire, poche pugnette. Anche tu poche pugnette, Max, capito che ti costa fatica ma vuoi superare sto burrone o no? Che cazzo.


E via che lo superiamo. Finalmente, dice lui! Finalmente, gli faccio eco io. Finiteci! dicono da sotto il PC i miei coglioni malmessi.


Altro brontoapatodiplosauro, che siccome ci abbiamo il fiore si mette a brucarlo e ovviamente possiamo usare come scala. Questo mi ricorda un tizio che veniva preso per il culo per il suo collo lunghissimo, le cui iniziali erano J.P. come Jurassic Park, e chiaramente i collegamenti erano estremamente facili. Io sinceramente spero che sto gioco finisca presto perché soltanto l'inerzia e la verve completista mi permettono di non mandare tutto a cagare.


Ah! Una base segreta! Max prende a sberle lo Skunk di guardia per poi dire "Spero di non fare brutti incontri." Suppongo che lo Skunk non sia un brutto incontro. Bello anche come la faccia di Max voglia trasformarsi in teschio man mano che riceve sberle dai robot, e l'effetto che fa è quello della chierica sotto la chioma bionda. Un po' tipo un mio ex collega di diversi lavori fa che aveva i capelli tendenti al lungo e in mezzo a 'sta chioma, un cratere. Era uguale a Steve Howe, lo storico chitarrista degli Yes e degli ASIA, nonché autore dell'indimenticabile sequenza di mandolino in "Innuendo" dei Queen.


Ci addentriamo nella base segreta, "Jessica deve trovarsi in questa base!" pensa Max e intanto inizia ad averci un po' il cosiddetto "durello" o "gli sta andando in canna" per usare espressioni di quei tempi. "Cacchio" pensa lui "Sono qui che viaggio nel tempo fino alla preistoria e faccio fuori robot del 25 secolo a smatafloni, me la darà Jessica a 'sto giro senza scuse tipo sono stanca / non mi vedo bella / non mi sento pronta?" Boh! Intanto osserviamo quanto sia meritevole, nella fiction videoludica, il potere della fregna e veramente, altro che carro di buoi. La potenza di trazione è quella di un Saturno V.


E no, niente Jessica, ma un treppiede con una gemma incastonata che pare uscito da Zak McKracken (ce l'avete presente, no?) Ora, Max non si è portato da casa il telecomando...


...ma in preda al risentimento antisemita generato dall'odio nei confronti di Lucas, Max prende a pugni la stella di Davide alla base del congegno. Con grande senso di "polleggio" uno Skunk che passava di lì per caso, lui sì, fa uso di un telecomando...


...e Max, che dalla pettinatura "Stefano Gallarini" è passato alla pettinatura "River Phoenix" precipita in una botola. Cosa succederà? Chiede il gioco che nel frattempo è tornato alla schermata del titolo, con Lucas, Jessica e il di lei cameltoe. Lo scopriremo nella prossima avventura, tra 15 giorni, stavolta però a 9.000 lire, perché capisco l'offerta di lancio per fidelizzare l'acquirente, ma visto quanto è ripetitivo 'sto gioco penso che Carlà, forte del suo acume finanziario, dubitasse del fatto che la seconda puntata avrebbe venduto 200.000 copie come la prima. E non ci aveva mica torto, direi.

Io fui uno dei 200.000 che acquistarono la prima puntata. La seconda, beh, io non ricordo di averci giocato. Forse un mio amico l'aveva comprata, o forse l'avevo comprata io ma giocata pochissimo, perché ricordo il dischetto che aveva uno pterosauro sull'etichetta al posto del tirannosauro. Non so. Se mai dovessi provare (Iddio me ne scampi!) la seconda puntata, oltre a procurarmi un sospensorio bene imbottito, penso che proverei l'emozione di un gioco mai giocato, a prescindere dal fatto che ci abbia effettivamente giocato o no. Questi buchi di memoria ammetto che mi inquietano un pochino. Basta, è lunedì, è il giorno della doccia e vado a lavarmi. Prossimo gioco!

È merda? Beh, sì. Ne dubitavate? Cioè, è geniale l'idea di marketing, ma come troppo spesso accade per la Simulmondo, il risultato è tirato via ed è sempre la solita minestra. Poi se posso pure aggiungere una roba i colori sono troppo smorti per un gioco per famiglie, anche se la grafica in-game è sempre ottima. Però, per quanto fossimo di bocca buona ai tempi, e 4.500 lire erano un gran bello zuccherino,  tutto questo è insufficiente.
Ci rigiocheresti? Giammai.

8 commenti:

  1. Che idiota del cazzo... analisi di merda e non meriti manco di essere preso in considerazione. I Time Runners sono un capolavoro e tu sei solo un pidocchio ritardato.

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    1. Grazie del commento, anche se trovo un po'esagerato chiamare questo articolo un'analisi. Non mi prendo così sul serio, dai. Ma tu i time runners li avevi presi tutti? È uno di quei casi tipo star trek the next generation che all'inizio era bruttarello ma è cresciuto esponenzialmente sulla lunga distanza?

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    2. Potrebbe essere il Prescelto, e saperci dire quali altri dinosauri erano raffigurati sui successivi dischetti. E quante mila lire scucì per l'opera completa.

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  2. Il gioco che rese improvvisamente i nostri genitori più generosi e comprensivi verso la nostra passione videoludica. Ricordo che mia madre non battè ciglio nell'acquistarmelo, nonostante avessi inscenato una ben studiata recita per ingraziarmela. Alla seconda uscita tutto tornò alla normalità, e il dischetto con lo pterodattilo rimase sullo scaffale. Nessuno saprà mai dirci cosa ci fosse sul terzo...

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    1. Sarebbe molto bello vedere lo sprofondamento delle copie vendute da Time Runners dopo il primo episodio. Boh! Però possiamo sospettare che almeno una persona abbia acquistato i TR fino alla fine, e ha postato qui. Peccato se la sia presa così, Francescone Carlà, che è una persona molto illuminata, ha ringraziato per l'articolo su Simulman a cui ho dato "merda", dimostrando molta sportività. Purtroppo non tutti sono Francesco Carlà.

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  3. Testa di cazzo, figlio di puttana, crepa tu, e tutta la tua cazzo di famiglia di merda! Evviva i Time Runners

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  4. Avevo i primi dieci di questo e ne li ricordo anche con un certo piacere. A un certo punto incontri pure Simulman, in un crossover d'antologia!
    Poi però il prezzo aumentò a mi pare 13000 lire e convincere mia madre all'acquisto divenne molto più difficile.

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    1. A suo tempo non ci arrivai al crossover. Ma sì, erano molto fighi, al tempo, purtroppo le opere simulmondo sono invecchiate maluccio, ahimé.

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