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lunedì 22 ottobre 2018

Sid Meier's Civilization (Seconda Parte)


Totem e tabù!

Scienza!

Meraviglie del mondo!

Zamunda!
...ed ora, la conclusione!

Abbiamo lasciato il regno di Zamunda alle prese con la conquista della prima città, Delhi, la capitale dell'impero dei robot guidati dall'androide Mohandas Karamchad Gandhi, che a causa di un baco di programmazione quando diventa eccessivamente pacifista, allora fa il giro e si trasforma in un pazzo psicopatico dal grilletto facile. Questo l'illuminato re Jaffe Joffer lo ha capito, e si impegna a mantenere Gandhi sempre un po' incazzato in modo da salvare il mondo dal fuoco nucleare.

Occhio per occhio e il mondo diventa cieco, ma le atomiche ci vedono benissimo
Siamo intorno all'Anno Domini, e mentre a Betlemme nasce un bambino che in un universo parallelo cambierà la storia del mondo, in questo mondo, il podestà di Zamunda City Marcellus Joffer, si rende conto che il suo territorio è abbastanza esposto alle invasioni barbariche, e con l'approvazione del re, decide di costruire finalmente qualcosa che non siano dei nuovi coloni.




Le mura cittadine. Nonostante Zamunda fosse la capitale, sotto il regno di Jaffe Joffer tutte le meraviglie vennero costruisce ad Aoleon, perché Jaffe le intendeva come regali all'amata moglie, e perché non voleva che altre bellezze contrastassero col meraviglioso palazzo dei Joffer...


...che con ben mille pezzi d'oro si conferma una civiltà estremamente ricca. Potremmo redistribuire i soldi che facciamo dando tutto alla scienza o sperperando tutto in lusso, ma il fatto è che gli zamundani sono felici così, e quindi chi ci fa fare di cambiare le cose così tanto per? L'immortalità di Jaffe Joffer fa sì che si possa guardare sul lungo periodo, piuttosto che sull'immediato, e ogni riforma estemporanea, di quelle che equivalgono alla pisciata territoriale di un ministro, così da poter dire di aver cambiato le cose alla prossima tornata elettorale, qui non ha alcun senso.

Nel frattempo, Akeem, che non ha nulla da fare, va a farsi un giro tra il popolino alla ricerca di una sposa che lo ami per quello che è, e già che c'è, cerca di rendersi utile alla causa zamundana raccogliendo informazioni sui nemici del Regno.

Umile villico, che mi dice di questo "Gandhi"?
Nel posto dove è più facile reperire dati d'intelligence, ovvero il barbiere, un Akeem in incognito attinge alla saggezza popolare, in modo da avere il polso di quello che dice la gente. La risposta è inequivocabile:

(non c'entra niente, ma ci tengo a dire che io,
il vostro Ex Videogiocatore, odio andare dal barbiere. Magari un giorno ve ne riparlo.)
"Egli è uno straordinario paradosso. Suppongo che, in una certa misura, tutti gli uomini eccezionali lo siano. Per anni mi sono scervellato in questo problema perché, con tutto il suo amore e la sua sollecitudine per i reietti, egli sia tuttavia favorevole ad un sistema che inevitabilmente provoca l'esistenza degli oppressi e li aumenta, perché, con tutta la sua passione per la non-violenza, egli sia favorevole ad una struttura sociale e politica che si basa completamente sulla violenza e sulla coercizione.", dice il coiffeur. Così Akeem fiuta che l'incazzatura di Gandhi sta paradossalmente scendendo, e rischia di nuovo di fare il giro e scatenare la furia. Così, manda il suo fidato attendente Semmi a comunicare al Re via telegrafo (che non è ancora stato inventato, ma ok) quello che si dice tra il popolo.

E già che c'è, se può anche inviarmi un milione di sterline zamundane.
Prontamente i carri da guerra di Zamunda si fiondano sulla città indiana più vicina, in modo da contenere l'ira funesta del Mahatma.


Ma ahimé, la carrozza guidata da Tyrone Joffer, cugino di ottavo grado di Akeem, viene abilmente distrutta dalle falangi indiane, che approfittano di un momento di indecisione da parte di Tyrone.

Tyrone Joffer prima di sferrare il colpo decisivo
Purtroppo, un re guerriero non sempre deve fare il leader: il vero leader si fida dei suoi uomini e sa ben delegare in modo da tenere d'occhio la strategia sul lungo termine. Jaffe questo non può sempre permetterselo e lascia la parte strategica temporaneamente al colonnello Izzi e all'eunuco di corte Oha, in modo da scendere in campo direttamente a sistemare le cose.

E per l'occasione si fa anche ricrescere i capelli.
"A volte mi chiedo", scrive Jaffe nel suo diario "cosa accadrebbe se non fossi immortale. Il popolo di Zamunda si sarebbe svegliato o saremmo stati cancellati dalla storia?" Sulla pericolosità dell'affidarsi a un singolo eroe, per quanto di natura divina e mosso dalle migliori intenzioni, ci avverte Frank Herbert con la saga di Dune, in cui Leto II, il figlio di Paul Atreides (un Paul Atreides che, a differenza di quello visto su questo sito, è riuscito a riprodursi) diventa un essere immortale  ed onnisciente fondendosi con un verme della sabbia, e così facendo impedisce all'umanità di espandersi ulteriormente condannandola alla stagnazione per millenni. In realtà ne ho parlato pure io.


E dunque, per mantenere RoboGandhi mediamente incazzato, le truppe zamundane conquistano facilmente Bangalore. La scenetta animata delle falangi che entrano nella città nemica (e che qui ho skippato rapidamente) mi ricorda un episodio della mia infanzia, quando un grandissimo cazzaro in classe con me, sapendo che uno dei miei più reconditi desideri al tempo era quello di imparare a fare i videogiochi, disse che lui e un altro compagno di classe avevano fatto un videogioco che di grafica aveva 100 (secondo i parametri di giudizio di PC Action). E il suo complice aggiunse, non senza una punta di imbarazzo, "Sì, si vedono i Romani che avanzano". Un altro scettico mi disse che in realtà quello era Civilization, e non lo avevano fatto loro. Poi ci passò Civilization e nessuno parlò più del videogioco che di grafica aveva 100.


RoboGandhi è così incazzato che si è autonominato Faraone, e mostra la sua incazzatura agli Zamunda dicendo "La vostra debole civiltà ci fa ridere. Potremmo evitare di schiacciarla se ci date il segreto della Ruota". Ovviamente Jaffe si pulisce il culo con i consigli degli "ESPERTI DI GEOPOLITICA" e fa l'esatto contrario dell'appeasement appecoronato che gli viene consigliato, e risponde a Gandhi "Noi irridiamo le vostre fiacche minacce". Reazione dell'automa: sorrisone e trattato di pace. This is how you do diplomacy, bitch. Subito il sopravvalutatissimo incapace Ian Bremmer scrive un libro sulla diplomazia jofferiana in cui la geniale conclusione è "A volte va bene, a volte va meno bene. Questa volta è andata bene, ma chissà come andrà la prossima volta?" 

Gli editorialisti italiani reagiscono spellandosi le mani dagli applausi e ammirando la genialità di un eccellente predittore politico che ha correttamente predetto la vittoria del "Remain" al referendum sulla Brexit, nonché le vittorie di Hillary Clinton e di Marine Le Pen alle presidenziali americane e francesi del 2016 e del 2017. (Questo ovviamente è sarcasmo, e Bremmer, come ogni sedicente "ESPERTO DI GEOPOLITICA" è stupido come la merda)


Ma sto divagando. È il 340 dopo Cristo, e Jaffe impara l'importanza del modo di dire "Promoveatur ut amoveatur", promuovere per rimuovere, e siccome non è rimasto particolarmente soddisfatto dell'amministrazione dell'eunuco di corte Oha mentre Jaffe era intento a conquistare Bangalore. In particolare, Oha ha voluto eccessivamente mettere il naso negli affari di corte, quando l'unica cosa che gli era stata chiesta era stata di "Amministrare". Particolarmente sgradita a Jaffe fu l'idea di Oha di introdurre "Sinergie ed efficienze" nella burocrazia di stato, spendendo un sacco di soldi e di energie in uno studio di fattibilità fatto da Deloitte che aveva proposto una costosissima e inefficiente revisione dell'organigramma e dei flussi di processo, mentre chiaramente non aveva capito il semplicissimo contesto del regno: Jaffe decide, gli altri fanno.

Oha, l'eunuco di corte
Nonostante il grande senso di fastidio, l'antica religione sciamanica che Jaffe non ha mai del tutto abbandonato dice che uccidere un eunuco porta molto male, e Jaffe teme che questo annulli la misteriosa longevità che millenni prima acquisì mangiando le carni del padre LaShawn. Per questo, Jaffe fonda la città di Oha e la dona all'eunuco, purché non rompa i coglioni (i suoi sono già fuori uso da mò). Però i consulenti di Deloitte che hanno preparato lo studio di fattibilità vengono rapidamente giustiziati in maniera cruenta, come esempio alla popolazione zamundana.


Ed è anche tempo di fare un bell'upgrade al palazzo reale di Zamunda. I migliori arredatori, carpentieri, imbianchini e architetti del regno si mettono di buona lena per costruire un nuovo ingresso al palazzo, rifacendo interamente la cupola. Tutto questo sotto l'occhio attento della coordinatrice ai lavori, una lontana cugina della regina Aoleon, Laquisha Washington.

Laquisha Washington (è albina).
A Zamunda, gli albini sono ritenuti portafortuna umani, e molte giovani donne, per trovare un marito ricco, cercano di sbiancarsi la pelle come Laquisha, mandando in bestia gli strati più conservatori della società. Quando Zamundan Vanity Fair intervista Laquisha, nel numero speciale di Luglio-Agosto 380, l'intervistatrice le chiede come faccia a mantenersi così in forma. "È tutto merito della dieta - risponde Laquisha - la dieta della cocaina".


Non paga dell'ottimo lavoro fatto, Laquisha subito decide di raddoppiare gli sforzi, rade al suolo la sezione centrale del palazzo appena costruita, e ne costruisce una nuova e più bella. Per tutta la durata del tempo, la piscina per le abluzioni è inagibile e sia Jaffe che Akeem sono incazzati come bestie.


È il 700 Anno Domini e dalla città di Akeem parte lo stesso Akeem alla guida di una carovana di coloni, perché Akeem si è ribellato alla decisione del padre di combinare il suo matrimonio Imani, la figlia del colonnello Izzi. Akeem rifiuta il matrimonio perché ha ormai un migliaio di anni e vuole decidere per sé di trovare una moglie che lo ami per ciò che è, e non per ciò che rappresenta.

E soprattutto perché Imani è una maledetta canara
Terrorizzato dall'idea di passare il resto dei suoi giorni con Imani che gli rompe i coglioni postando su Zamundabook foto di #kanniolini e di #pelosini, Akeem, con la scusa di voler spendere qualche migliaio di anni a sgranare la Regale Pannocchia prima del matrimonio, chiede il permesso al padre di girare un po' il mondo, e magari chissà, costruire qualche strada, o fondare qualche città. "Va bene, figlio mio - risponde Jaffe - basta che non mi rompi i coglioni."


A rompere i coglioni ci pensa qualcuno che non si faceva vivo da un po': Stalin! Quello che gli "ESPERTI DI GEOPOLITICA" chiamano "Strongman" perché oltre a essere stupidi come la merda non hanno neanche le palle di chiamarlo "dittatore" (e manco troppo velatamente lo ammirano perché essendo delle amebe hanno una forma di amore sottomesso nei confronti di tutto ciò che è autoritario) arriva con due legioncine del cazzo e cerca di estorcere a Jaffe 50 miseri pezzi d'oro. 50 pezzi d'oro! Che le casse di Zamunda traboccano. Chiaramente la mossa di un disperato che tentando di implementare una grottesca parodia di socialismo reale, senza uno straccio di competenza e una gran voglia di arricchire se stesso e gli amici, ha sbagliato qualche calcolo e ora si trova con le pezze al culo.

A Jaffe, mentre Stalin, con la sua vocina stridula e dall'alto dei suoi 158 centimetri, strilla isterico, prende una ridarola inarrestabile. Stalin non è soddisfatto, sbuffa con le lacrime agli occhi e dichiara prontamente guerra a Zamunda. Le meretrici del clickbait zamundane si dividono in due: quelli che con più o meno ironia lo ammirano, che fanno articoli lista tipo "10 ragioni per cui Stalin è un cattivo da film di James Bond nella vita reale" e dall'altra parte, quelli che lo dipingono come un mostro. Si formano cosiddetti "think tank" i cui membri hanno titoli ridicoli come "narrative engineer" e le due fazioni hanno in comune lo smodato desiderio di fare soldi senza lavorare davvero.

Jaffe è depresso da tale ignoranza...


...al punto che a Zamunda viene costruita la Grande Biblioteca. Magari qualcuno alzerà il culo dalla sedia e andrà a scoprire che la situazione reale è sempre molto più complessa di quello che la riduce a una zuffa tra eroi senza macchia e senza paura e cattivi da film Disney.

Questo almeno è quello che dice l'ambasciatore democristiano a Zamunda
Battaglia persa in partenza, dice sconsolato Jaffe tra sé e sé guardando i post su ZamundaBook di Imani...


...e per consolarsi crea una nuova ala nel castello, approfittando del fatto che gli organi di informazione zamundani sono tutti concentrati a parlare della "guerra" coi sovietici descrivendola come se fosse una serie TV su netflix.


Arriva l'offensiva sovietica con... due unità di milizie armate di sassi e bastoni e una legione. "Oooh, che paura mi fa Stalin, son qui che tremo" dice Jaffe, per poi annunciare al popolo che Stalin è stato visto in piazza Aspromonte comprando 400.000 rubli di cocaina. Dopodiché lancia una catapulta in faccia alle milizie sovietiche, stimolando una risposta diplomatica da parte di Baffone...


...che come al solito è tutto fumo e niente arrosto. "Non vi distruggiamo se ci rivelate il segreto della Costruzione!" dice Stalin. Con a mano un manuale di conversazione Zamundano-Russo, Jaffe risponde "заткнись, карлик", e subito Stalin, che ha il complesso dell'altezza, si mette a piangere e propone un trattato di pace. Gli "ESPERTI DI GEOPOLITICA" ci restano un po' di merda perché secondo loro l'unica cosa da fare con Stalin era riempirlo di complimenti e ossequi e dargli tutto ciò che vuole perché c'ha le risorse naturali. Idem con Gandhi: è un robot, e siccome è previsto che i robot prendano il lavoro degli uomini, allora bisogna "CAVALCARE L'ONDA DELL'AI". Jaffe prende un "Esperto di geopolitica" a caso e organizza uno spettacolo educativo in cui il suddetto esperto viene ripetutamente sodomizzato da un elefante drogato all'uopo. La folla si diverte e recepisce il messaggio, e cioè "se proprio volete fare i soldi con un lavoro finto, piuttosto che l'opinionista fate il food blogger" che almeno non fate male a nessuno.


Dopo aver ridotto il didietro dell'opinionista a brandelli, l'elefante ha un attacco cardiaco e muore. Il proprietario dell'elefante, il colonnello Izzi, ci rimane molto male. Siccome Jaffe sa essere molto magnanimo con chi lo aiuta, subito deide di compensare il suo ministro della guerra con un bel regalo.

"Un giorno, e non arrivi mai quel giorno,
 ti chiederò di ricambiarmi il servizio, fino ad allora consideralo un regalo."
E così la città di Izzi viene fondata. Il nome dell'elefante era troppo volgare per darlo anche a una città e non ci è pervenuto dai documenti storici del tempo. È il 1280 dopo Cristo.


"Il dispotismo forse non è più adatto al segno dei tempi" - dice un consigliere a Re Jaffe - "magari sarebbe meglio introdurre qualche nuova forma di governo, tipo il feudalesimo, no?" Subito il re di Zamunda si accinge a dare ordine di sguinzagliare un elefante arrapato, quando il consigliere si salva in corner dicendo "Ci arriverebbe una nuova unità militare gratis!" E subito Jaffe si tranquillizza, specie perché è sempre lo zio Sid a spiegare i benefici del feudalesimo con semplici slide in PowerPoint.


Ma di che cosa si occupa Jaffe Joffer nel tempo libero, quando non si fa lavare sul davanti dalle schiave atte all'abluzione? Presto detto, svela un documento del 1300, al glorioso re di Zamunda non dispiace osservare le stelle. C'è chi dice che vista l'indole guerrafondaia di Jaffe, prima o poi finirà per portare la guerra anche tra le stelle.

Quest'ultima l'hanno colta in pochi, temo.
E dunque, l'osservatorio di Copernico viene costruito a Delhi. Come mai nell'ex capitale indiana? Presto detto, la manodopera robot costa meno.

Più tardi.


Oh, finalmente un nuovo impero da annichilire con cui stringere nuovi legami! Si tratta dei Babilonesi di Hammurabi, di cui già parlai al tempo dell'articolo su Street Fighting Man (rileggetelo, è ok). Subito chiediamo al babilonese di annichilire l'esercito robot di Gandhi, ma questo finge di non conoscere il collega indiano. Che stronzo. Ma arriverà anche il suo momento.


Intanto, alla città di Aoleon, in cui nel frattempo sono anche spuntate delle piramidi, doniamo pure la Grande Muraglia. "L'unico monumento al mondo che sia visibile anche dalla Luna, solo per te, moglie mia!" dice Jaffe, ma la Regina continua a non perdonare il troppo tempo che Jaffe spende nella piscina delle abluzioni.


Altro incontro: Ramesse II! L'incontro è fruttuoso, perché il faraone egizio dona a Jaffe il segreto della navigazione. Dopodiché chiede agli Zamunda di cancellare il trattato di pace coi sovietici, che Jaffe rifiuta perché onestamente Stalin gli fa un po' pena ed attualmente è concentrato sull'impedire che RoboGandhi distrugga il pianeta con le atomiche. Insomma, ecco, sticazzi degli egizi, anche perché la mise di Ramesse è un po' copiata dal costume da Cleopatra che hanno le schiave che tutti i giorni lavano Jaffe sul davanti e questa cosa mette il re di Zamunda a disagio.


Si diceva della guerra contro i robot: arriviamo alla sua conclusione finale nel 1565, quando le truppe zamundane conquistano l'ultimo baluardo indiano: Bombay. Curiosando tra le rovine, Jaffe fa uno strano ritrovamento:

Guru Meditation
È Gandhi, o almeno quello che ne rimane. È dunque scampato il grande pericolo che il Robot Mahatma dia di matto e estingua l'intera umanità?


Ebbene sì, il colonnello Izzi ci conferma che re Jaffe ha posto fine alla spada di Damocle che da millenni pende sull'intero pianeta. Bene, dunque. In tutto questo, ci si starà domandando: ma Akeem, che fine ha fatto?

Beh, dopo aver fondato la città che ne porta il nome, Akeem IV Joffer ha sgranato la regale pannocchia in incognito in diverse città, fino a quando non ha scoperto l'esistenza di una nuova, piccola civiltà: si tratta degli Americani. Non ci sarebbe niente di speciale, se non che nell'unica città americana vive Lisa McDowell, una giovane ragazza di classe media, che Akeem sceglie come moglie.

Particolarmente apprezzato fu il sospensorio in corno di rinoceronte indossato da Antonio Caprarica in occasione della diretta RAI del "royal wedding"
A differenza della precedente promessa sposa di Akeem, la principessa consorte Lisa non è ossessionata dal postare su ZamundaBook di come gli animali siano migliori delle persone umane. Però il legame tra il principe di Zamunda e un'americana fa sì che il capotribù americano, con rinnovata fiducia, si presenti a Jaffe.


Abe Lincoln! Che è stato evidentemente consigliato dai suoi "ESPERTI DI GEOPOLITICA" e come prima cosa ha subito regalato 300 pezzi d'oro al regno di Zamunda. I suddetti opinionisti applaudono e chiedono il Nobel per la pace ad Abe, forti anche del fatto che in America non ci sono elefanti.


Intanto, i saggi Zamunda scoprono il segreto dell'Invenzione. Che è un po' come dire che uno ha inventato la Scoperta Scientifica. Jaffe si gratta la testa, anche perché improvvisamente il suo ministro della scienza, che ricordiamo essere il cugino Alfonso Joffer, ha cambiato aspetto e sembra essere stato disegnato da Patrick Nagel. È arrivata l'Era Moderna!


E come prima cosa nell'era moderna, facciamo una rivoluzione. Sul serio? "Sì, l'importante è che io resti al mio posto, poi potete pure ribellarvi, cari sudditi miei". E infatti gli Zamunda fanno la rivoluzione meno cruenta della storia e detronizzano il dispotico Re Jaffe Joffer per mettere al suo posto il nuovo re... il monarca costituzionale Re Jaffe Joffer.


Il consiglio dei ministri, però, cambia. Alfonso Joffer, il colonnello Izzi, e gli inutili ministri degli interni e degli esteri vanno in pensione, e al loro posto arrivano Shakespeare, Cristoforo Colombo, Leonardo da Vinci e Francisco Pizarro. Le migliori menti della Storia al servizio del più grande reame della Storia, ma tanto alla fine decide sempre tutto Jaffe, e loro semplicemente eseguono come se fossero semplici passacarte.

Durante la rivoluzione, Lionel Joseph, un vecchio amico di Akeem conosciuto in America, viene a visitare Zamunda. Questa reunion dona grandissima gioia al principe.

Bobwele bobwele bobwele à!
Tra una cosa e l'altra, Lionel si lascia scappare che Washington, la capitale ed unica città americana, è quasi del tutto sguarnita, e Akeem, casualmente, lo lascia detto al padre...


...il quale prontamente conquista Washington annichilendo la civiltà americana. E Lisa come ha preso la conquista della sua precedente patria? Molto bene, in quel modo ha potuto vendicarsi dell'ex fidanzato Darryl, dando personalmente ordine di distruggere la sua fabbrica di brillantina per capelli.


...e per mantenersi in allenamento, Jaffe conquista anche Sumer, una città babilonese.

Passano alcuni anni.


Gli scienziati zamundani fanno una scoperta fondamentale: la polvere da sparo! Subito Akeem e Jaffe rinnovano i voti nuziali con le rispettive mogli in modo da stupire tutti con i fuochi d'artificio.


La festa è così sfarzosa e l'alcol scorre così abbondante che gli architetti di corte sbagliano stile per creare la nuova ala del castello. Ovviamente Jaffe va su tutte le furie e si sfoga subito...


...conquistando Uruk ai malcapitati babilonesi. Le uniformi sono cambiate, e le falangi sono diventate moschettieri, ma non diciamo a nessuno che Uruk è stata conquistata a suon di catapulta.


Quella che passerà alla storia come la furia ossessivo-compulsiva di re Jaffe, incazzato a morte per l'ala del palazzo che stona così tanto con tutto il resto, non risparmia nemmeno la capitale del regno di Hammurabi. Occhio per occhio, occhio al quadrato, e anche Babilonia ora batte bandiera zamundana. "Fallen fallen fallen, is Babylon the great", canta Demis Roussos alla celebrazione del 5796 compleanno di re Jaffe, e la folla resta scandalizzata perché nello stesso spettacolo, successivamente, viene chiamata Irene Papas a fingere un orgasmo


L'ingegneria navale Zamundana ha intanto raggiunto uno stato di eccellenza tale che viene varata la prima corazzata. Come verrà battezzata, questa corazzata, maestà? "Uhm..." risponde dubbioso Jaffe.


"...corazzata Potëmkin!" risponde dunque Jaffe dopo averci pensato sopra una ventina d'anni. Era una battuta, perché con la corazzata va a bombardare la capitale di Stalin fino a lasciarla completamente sguarnita. Ma non essendo un mezzo anfibio e non potendo caricare unità di terra, la corazzata non conquista la città. Bene così, giusto per ricordare a Baffone che il suo amico Jaffe lo pensa sempre. Che tenero.


Non tutto è rose e fiori, però, ad esempio nella città di Izzi c'è una sollevazione popolare, non si capisce perché: forse il palazzo reale così irregolare, forse perché il colonnello Izzi è uno stronzo, forse perché sono annoiati dalla vita in quanto stanno troppo bene: Jaffe prende in mano la situazione e come prima cosa trasforma centinaia di popolani in intrattenitori musicali...

Inizia così la carriera di Randy Watson
...dopodiché costruisce un enorme colosseo, pagandolo di tasca propria, in cui mostrare al popolo le esecuzioni via sodomizzazione di elefante. I cittadini di Izzi sono così felici che subito si placano...


...e spontaneamente sistemano anche il palazzo. Ma Jaffe, che ha ormai più di 5500 anni, inizia a sentirsi un po' stanchino di tutto questo. "Perché io? Perché devo essere sempre io ad accollarmi le malinconie della gente? Perché devo essere sempre io a rimediare ai loro guai e alle loro ansie?" Jaffe ripensa a quando, ormai nella notte dei tempi, si nutrì delle carni del padre LaShawn appena ucciso, prendendo su di sé il destino di un popolo intero. Ma il popolo è maturo, e può finalmente decidere del suo destino, pensa Jaffe. Per questo dà mandato ai suoi principali scienziati di iniziare un progetto super segreto...


...l'invenzione della Democrazia, il metodo con cui il popolo potrà governarsi da solo, per alzata di mano o qualcosa del genere. "Attenzione, maestà - sussurra Zio Sid durante la sua solita proiezione di slide - La democrazia è bella perché rende ciascuno di noi libero di manifestare le proprie idee. Ma essa smette di esistere, quando ci arroghiamo il diritto d'imporle agli altri, senza che essi le accettino spontaneamente. In tal caso, la nostra libertà diventa una sopraffazione nei loro confronti.  Comunque, il rispetto per le idee altrui non deve vietarci di esprimere le nostre."

"E quindi?" chiede perplesso Jaffe, che non ha capito il discorso.

"Ah niente, semplicemente la democrazia rischia di degenerare rapidamente in oclocrazia, ovvero nel governo della folla inferocita, che chiede cose irrealizzabili e pensa che possano essere realizzate perché le vuole il popolo sovrano, e spesso e volentieri si sfocia nella cosiddetta dittatura della maggioranza, in cui non esiste compromesso e non esiste negoziazione, e le decisioni spesso e volentieri si rivelano una sesquipedale inculata per tutti, e ovviamente nessuno vuole prendersi la responsabilità."

"Meglio così! Se gli Zamunda sono in grado di sopravvivere senza re Jaffe che gli salvi loro il culo a ogni pié sospinto, allora che la civiltà fiorisca, altrimenti, è giusto che si estinguano. Ho tenuto il regno di Zamunda in ostaggio per troppo tempo, è ora che vada in pensione con un po' di soldi da parte, e lasci che il popolo che io ho creato decida per il suo destino. Mi sono rotto i coglioni".

Pochi anni più tardi.


Zamunda diventa la Repubblica Popolare Zamundana, con impostazione strettamente sovietica grazie all'influenza del vicino Stalin. Gli "ESPERTI DI GEOPOLITICA" si stracciano le vesti felici, e come però, esattamente come nella Russia Sovietica Staliniana, il tentativo di implementare il socialismo reale è sabotato dall'avidità, dal clientelismo e dall'incompetenza, e in pochi decenni del Regno di Zamunda non resta che qualche città stato sparsa qua e là, ormai semplicemente l'ombra di quello che era un glorioso passato.

E Jaffe?
Bene, grazie!
La "Jaffe Joffer Foundation" è un'associazione benefica che si pone come scopo l'eliminazione della nefasta influenza degli "ESPERTI DI GEOPOLITICA" sulle decisioni dei leader globali. Buona parte del budget della Fondazione è destinata alla protezione degli elefanti. Aoleon conduce una trasmissione di galateo e lifestyle su tutte le reti televisive del mondo. Akeem è sempre uno spiantato che va male in sociologia, ma nel frattempo ha sviluppato una passione per il golf e si trova al 37esimo posto della classifica mondiale PGA.


La storia giudicherà Jaffe Joffer con un punteggio di civiltà pari al 5%, come quello di Ferdinand Marcos. Diciamo che il fatto che stessi giocando al livello più facile calmiera di molto il punteggio, ma ben sapete anche che del punteggio me ne frega sempre meno di zero.


Passano i secoli, e di Zamunda non restano che rovine. Gli archeologi del futuro trovano prove di una grande e avanzata civiltà. Il ritrovamento più interessante è una tavoletta di pietra con su scritto : "ADDAVENÌ JAFFONE!" Ebbene sì, amici, dopo essersi liberati del despota supremo nel nome della possibilità di controllare il proprio destino mediante la dittatura della maggioranza, l'uomo della strada zamundano auspica il ritorno dell'Uomo Forte che prenda in spalla i suoi problemi e risolva ogni suo guaio, senza alcuno sforzo per l'uomo comune.

Col cazzo!
Oh beh, così fatto è quel grande guazzabuglio del cuore umano. Prossimo gioco!

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È merda? Ovviamente no. Anche non amando il genere strategico, non si può non apprezzare il tentativo di dare un'interpretazione deterministica ai processi della storia umana. No, non è merda. Ma questo già lo sapevate.
Ci rigiocheresti? Anche non volendo, temo che il richiamo di fare un'altra partitina sia troppo forte.

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