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lunedì 6 dicembre 2021

Metti un tigre nel computer! Altered Beast, Robocop, Ninja Gaiden e le loro patetiche versioni handheld

 Oggi è il 6 di Dicembre, e questo vuol dire soltanto una cosa: domani sarà il 7 di Dicembre.

"Se uno lavora molto, si stanca parecchio. Chi lavora poco, viceversa, secondo me, si stanca molto meno."

Ora, cosa voglio dire con tutto questo? Presto detto: per me il 7 Dicembre è un giorno importante, perché quando ero bambino il 7 Dicembre si stava a casa da scuola: era il patrono. "No aspetta, ci hai menato il tarello per più di trecento post sul Vecchio Paese, la rivoltante realtà provinciale, e alla fine salta fuori che sei milanese?" Ebbene no cari amici! Fino a un certo punto il 7 Dicembre è stato anche il santo patrono del V.P., ed è inutile che lo andiate a cercare, a meno che non sappiate come si chiama il V.P. (e se lo scrivete nei commenti ve lo cancello) non c'è scritto da nessuna parte. Ma onestamente, importa sapere qual è il nome del Vecchio Paese? Importa? No! Anzi, è controproducente! Perché il Vecchio Paese è un test di Rorschach, ognuno ci vede il suo e ci si identifica, quando è necessario farlo! Se non vi ci identificate, è molto probabile che non stiate leggendo questo blog, perché io penso, anzi mi auguro, che a furia di aver decostruito le vostre cazzo di bruschette negli occhi non veniate qui per cercare validazione di un passato che oramai non esiste più. Cazzo, lo diceva pure sant'Agostino, che non è il santo patrono del Vecchio Paese! 

Che cosa di nuovo e insolito, o fratelli, patisce ai nostri tempi il genere umano, che non abbiano patito i nostri padri? Anzi possiamo noi affermare di soffrire tanto e tanti guai quali dovettero soffrire loro? Eppure troverai degli uomini che si lamentano dei loro tempi, convinti che solo i tempi passati siano stati belli. Ma si può essere sicuri che se costoro potessero riportarsi all’epoca degli antenati, non mancherebbero di lamentarsi ugualmente. Se, infatti, tu trovi buoni quei tempi che furono, è appunto perché quei tempi non sono più i tuoi.

(Disc. Caillau-Saint-Yves 2, 92; PLS 2, 441-442)

E ancora,

Nel narrare fatti veri del passato, non si estrae già dalla memoria la realtà dei fatti, che sono passati, ma le parole generate dalle loro immagini, quasi orme da essi impresse nel nostro animo mediante i sensi al loro passaggio. Così la mia infanzia, che non è più, è in un tempo passato, che non è più; ma quando la rievoco e ne parlo, vedo la sua immagine nel tempo presente, poiché sussiste ancora nella mia memoria. Se sia analogo anche il caso dei fatti futuri che vengono predetti, se cioè si presentano come già esistenti le immagini di cose ancora inesistenti, confesso, Dio mio, di non saperlo. 

 (Le Confessioni, XI, 18, 23)

Sono certo che Sant'Agostino avrebbe bloggato sui videogiochi antichi molto meglio di me Sono certo che Sant'Agostino avrebbe bloccato sui videogiochi antichi molto meglio di me e se magari il fatto di essere nato nel IV secolo dopo Cristo lo rende un pochino più a disagio con il mezzo di comunicazione videogioco, di Certo sarebbe molto più bravo di me nel far passare il messaggio che sto cercando di farvi passare più o meno dalla fine del 2016.

Seee, contaci che passa

Il passato magari è sempre un bel non luogo in cui potersi rifugiare per nasconderci dal logorio della vita moderna. Ma appunto è quello che è: un non luogo, un posto che non esiste. Detto ciò, il fatto che ci stiamo avvicinando alla quella gran figata del ponte del 7 del 8 Dicembre per me sarà sempre associato a una sensazione di tranquillità e di sicurezza. Di calduccio al cuore, di serena spensieratezza che poche volte potevo permettermi di godere ai tempi delle scuole elementari. Che ci crediate o no, quando ero alla scuola elementare, ogni mattina era veramente un continuo patema d'animo perché non era proprio un ambiente amichevole, quello. Magari adesso posso prendermela con i ragazzi di oggi che sono viziati e vengono cresciuti nella bambagia, perché non hanno quel senso di continuo terrore quando devono partire per la scuola. Pappamolli! Insomma dovrebbero essere più forti dovrebbe essere più "uomini" e meno "scagazzoni" (sto usando le parole che usava mia nonna per motivarmi ogni mattina). Ecco, io mi rendo conto che in media quegli anni non li ho vissuti molto bene.

E quindi il miraggio di 2 giorni di ferie dava una sensazione talmente piacevole che che mi è rimasta. C'ho pensato un po' al fatto che magari ero solo io che avevo questo problema, che magari ero io che ero fino ossessionato dal dover essere perfetto e il nostro maestro delle elementari ci teneva buoni facendoci fare roba difficile e umiliante in maniera quasi teatrale per chi non riusciva a farla.

Apparentemente, non era solo un mio problema: anni dopo ho avuto il coraggio di parlare con altri miei compagni di classe del V.P.  e tutti associano a quel periodo questo grandissimo terrore legato a un senso di crollo incombente. Ecco, ho parlato in passato di come Donald Winnicott parli della "paura del crollo come" come immagine residuale di un crollo che è già avvenuto, è che non è mai stato del tutto elaborato. Per questo, ci troviamo a vivere l'eterna attesa di quel crollo che abbiamo vissuto implicitamente sperando che quando arriva la disgrazia possa essrere il più esplicita possibile, in modo quasi hollywoodiano, così possiamo elaborarla a modino. Sto divagando, eh.

Winnicott che peraltro aveva dei piedi ENORMI

Insomma, quando questa sensazione di eterna tensione, questa spada di Damocle si riposava, ecco che arrivava una sensazione di bello che rimane ancora adesso. Ho delle immagini mentali collegate al fatto che ci potessimo sbracare abbastanza in classe, in quei giorni, giocando un po' di più rispetto alla mezz'ora di ricreazione coi giochi che ci portavamo da casa. E con meno senso di colpa.

In queste immagini mentali, al Vecchio Paese la nebbia d'inverno e il sole che sorge molto tardi rendevano lo scenario molto buio, e il senso di calore era incrementato dalle lampade a incandescenza che illuminavano l'edificio antichissimo che era la nostra scuola, coi soffitti alti 5 metri, i termosifoni che pompavano caldo a tutta randa perché chiaramente tra gli infissi non proprio economici e il soffitto alto rischiavamo di ammazzarsi dal freddo.

Ricordo immagini come il mio migliore amico del tempo che porta in classe una copia di Zzap!, la rivista per i giochi per computer 8 bit (C64 in primis) che in questa sede ho sempre ignorato (e me ne vanto, puttana miseria!). Beh, l'avevo letta e insomma, a parte che i giochi mi sembravano troppo blocchettosi per il mio PCS 86 della Olivetti, e ciononostante uno o due me li sarei accattati volentieri.  Ma con poco interesse, all'epoca non avevo avuto idea dell'impatto del C64 sulla cultura popolare nerd fatta di future prefiche piagnucolanti.

ma chi ti s'incula

E poi c'erano i miei amici che si portavano dietro le figurine degli sgorbions (BRUSCHETTE!) o i "monsters in my pocket" (LAGRIME!) o gli exogini (MAROOO KE RICORDI XD) e tutte queste cazzate disegnate da marketer molto pigri ma consapevoli che qualsiasi cosa avessero defecato nei negozi, corredata del giusto martellamento pubblicitario, sarebbe stata comprata dai nostri genitori senza fare troppo domande. Io e i miei coetanei eravamo iperviziati. E tra le altre cose c'erano i GIG Tiger, che erano videogiochi  elettronici, roba semplice, senza CPU, con reti logiche a NAND che andavano ad accendere segmenti di un rudimentale schermo a cristalli liquidi. Secondo la pubblicità ingannevole ("Fuorviante", direbbe qualcuno) delle riviste, il Tiger doveva essere "La sala giochi nella nostra tasca". Mi esimerò dal postare gli scan dicendo quanto erano merda e però quanti bei ricordi e quanto ci facevamo uccellare dalla GIG e ora che siamo adulti, vaccinati e con il booster non i caschiamo più eh, no nossignore! (Segue articolo su castello di Grayskull comprato su eBay a 300 €) 

Bah. Praticamente la Tiger Electronics che aveva fatto? Aveva comprato la proprietà intellettuale di numerosi coin-op e l'aveva schiaffata su dei cazzilli che ciucciavano pile "Stilo" come se non ci fosse un domani e costavano molto qualcosa a nord delle quarantamila lire, ecco.


(non guardate i commenti al video, vi prego)

Non proprio un investimento da poco, no? Quindi sì, quando penso al 7 dicembre, penso a questi cazzilli elettronici, e temo che sia una roba che ormai mi si è cablata in testa come una rete logica a NAND e dunque la vedo dura da smantellare. Accetto che è parte della mia storia, e quindi ne parlo. Ora che il blog dell'ex videogiocatore sta piano piano iniziando a vedere il traguardo, mi sembra giusto parlare anche di 'sta roba: perché anche questi videogiochi per me sono stati in qualche modo vuoi un po' e tanti e il fatto che siano delle grandissime stronzate come implementazione non può negare il fatto fatto che comunque ci abbia giocato e abbia a lungo scroccato quelli che avevano i miei amici: e sono certo pure di averli invidiati. Di certo lo avevo fatto con Golden Axe, e ve ne ho parlato in questa sede. Ci avete presente? L'amico cazzaro che aveva fatto la conversione dal coin op di Golden Axe sul suo PC grazie al cavo magico del cugino che non viveva in Italia. Fosse stato per me avrei preso quel cavo e avrei fatto il giro di tutte le sala giochi del mare, praticamente avrei scaricato il TOSEC ante litteram. Il MAME arrivò molti anni dopo, e alla fine il mio sogno fu realizzato quando era sceso di gran lunga nella scala delle priorità. 

Visto che comunque non avrei molto da scrivere se mi dedicassi soltanto I'm. Ai giochi elettronici portatili. Mi pare giusto anche prendere in considerazione le conversioni per pc di questi giochi, conversioni su cui avevo anche avuto modo di metterci sopra le mie manacce, per vedere quanto facevano cacare, perché come dice Sant'Agostino se queste cose ci sembrano belle è perché non le stiamo vivendo. Sigla!

Altered Beast

Del titolo di questo gioco mi aveva sempre affascinato il fatto che ci fosse una bestia che alterata, quindi, se seguiamo il significato del dizionario, incazzata. E quindi si menavano le mani con grande veemenza, e dunque che facciamo, diciamo di no? Un po' per quello, un po' per il fatto che era il Gig Tiger che nessun altro della mia classe aveva, me lo feci me lo feci regalare in occasione... boh? Di un bel voto? Non lo so. Il fatto che fossi ricoperto di roba è una cosa di cui mi vergogno di più in assoluto di quel periodo. Però onestamente, un bimbo di 8-10 anni che dice di no a un gioco nuovo è una cosa ben poco credibile. Potrei inventarmici sopra una storia sul fatto che magari io queste cose me le ero sudate, mentre i ragazzi di oggi sono molto più viziati di me perché non devono neanche stare lì a inginocchiarsi per avere sta ciofeca di Altered Beast in versione Gig Tiger, ma con i telefonini e i giochi free-to-play possono avere tutto subito. Bah! Sì, immagino ci sia gente che lo fa, ma a mio avviso non è gente con cui vale la pena chiacchierare. Il fatto è che una delle cose che ho imparato in questi cinque anni e che la malafede è molto più presente nelle persone di quanto non si possa immaginare, e forse uno dei nostri grossi errori e dare per scontata in partenza la buona fede.

In genere si pensa che nei nostri ragionamenti partiamo sempre dalle premesse e arriviamo alle conclusioni, ma la maggior parte delle volte partiamo dalle conclusioni, che non di rado vengono prese per il gusto di metterlo metaforicamente nel culo a chi ci sta sulle palle, e poi distorciamo le premesse e il percorso per giustificare le conclusioni in una maniera più ipocritamente educata che "mi andava di metterlo in culo metaforicamente alle persone che mi stanno sul cazzo".

molto più blando del "tagliarsi le palle per dar fastidio alla moglie", se volete il mio parere

E nonostante il mio atteggiamento critico nei confronti dei social media, penso che la presenza di fogne a cielo aperto come Facebook Twitter e ho quello che c'è adesso non sia tanto la causa di questo atteggiamento collettivo, ma un'ulteriore lente di ingrandimento che ci rende questo distorto processo mentale più chiaro e più visibile. E non nego che anch'io seguo questi percorsi di ragionamento  all'incontrario. Anzi mi ritengo un grandissimo peccatore, in questo campo. Almeno posso dire che rimangiarmi la parola non non mi dà più mal di stomaco come una volta, quando mi rendo di essere caduto nuovamente in questa fallacia. Almeno, e di questo me ne vanto, non ritengo più che il bene supremo sia la coerenza, come dicono certe persone che non hanno tante giustificazioni per il loro ritornare sempre su quei due o tre argomenti in croce che hanno.

Ho divagato, sì, lo so. Perdonatemi.

Sta di fatto che io Altered Beast in formato Gig Tiger ce l'avevo, ed ero molto felice di averlo perché l'avevo visto in sala giochi, e successivamente l'avevo pure molto invidiato quando l'avevo visto sulmegadrive del mio amico M.B., quello la cui madre mi aveva indirettamente diagnosticato una forma di autismo e che faceva l'insegnante (pensateci, quando iscrivete vostro figlio a una scuola pubblica).

Insomma mi è piaciuto un casino. Già il fatto che ci fosse un riferimento alla mitologia greca che mi ha sempre esaltato tantissimo, E poi insomma, cioè sto tizio che tira mazzate e a un certo punto diventa sempre più grosso finché si trasforma in una specie di uomo animale cazzutissimo che spara le bolle come quelli di Street Fighter II! Cosa volere di più? Ci si poteva pure esaltare con la trasformazione degli animali senza essere tacciati di essere dei furry! Quindi benissimo. Avendo Altered Beast, nella classifica della supremazia dei Gig Tiger più fichi della classe, potei pure spostare dalla posizione di supremazia il mio amico cazzaro munito di Golden Axe, che non solo aveva la conversione per PC ottenuta con l'hack del cavo magico. Ma aveva anche il Gig Tiger di Golden Axe, con cui, come già ho detto, aveva spopolato, e io l'avevo cacciato dal podio. Durò poco, perché poco dopo un altro amico si prese un altro giochino ancora più fico per il consenso collettivo, ma non avevo poi rosicato più di tanto, perché quest'altro era più simpatico e anche un po' più sottovalutato, e soprattutto era molto gentile e poco arrogante, quindi  tutto sommato mi mi faceva piacere che sul gradino più alto del Podio e della popolarità ora ci fosse lui. Ma di questo ne parleremo più tardi.

Vediamo un po' 'sta ciofeca, eh!


Eh, ops. La prima cosa che mi sento di dire è che ho tagliato male lo screenshot, perché è più quadrato del solito 4:3 del PC. Peccato! Non ci perdiamo niente, però: di sotto ci viene detto solo il punteggio (che ce ne frega ben poco) e l'animale in cui ci siamo trasformati, che per il primo livello, per chi non lo sapesse, è un lupo. Bah! Resta comunque la solita roba, con uno scrolling fatto da sassetti che si muovono e da un omino che sta fermo nello stesso punto e può pure saltare. Abbiamo tre tasti, il pugno indietro, il pugno avanti, e il calcio in avanti, e basta. In realtà, con eccezioni tipo After Burner o Out Run o Gauntlet (di cui ho già parlato) tutti i Gig Tiger erano praticamente uguali. L'unica cosa che si può apprezzare è come venga utilizzato lo spazio disponibile, che è coperto da immagini fisse che possono essere accese o spente a piacere. E quindi abbiamo che dando un pugno all'indietro al lupo che nello stomaco ci ha una specie di satellite, ci possiamo trasformare (alterare!) nella bestia del primo livello, il lupo! E come le teste di certi creaturi che arrivano con un teschio in mano siano anche le teste vomitate dal mucchio di carne putrescente che costituisce il mostro del primo livello. È un piccolo capolavoro di organizzazione e riutilizzo dello spazio, se vogliamo. No?


E via, secondo livello, quello più weird del gioco, in cui ci trasformiamo in un drago volante e stiamo tutto il tempo a tirare scosse dal nostro corpo come fa Blanka di Street Fighter 2, contro palle dentate che cercano di morderci sul culo. Il mostro di fine livello qui è una specie di pianta che sputa fuori occhi, e per quanto apprezzi il tentativo di variare le cose, beh, il risultato è quello che è, un Gig Tiger, uno spugnettare senza sosta i tasti nella speranza che la rete logica riceva l'input al momento giusto (e cioè prima che un temporizzatore dica che il nemico mi ha colpito) e si va avanti, avanti avanti, fino alla fine, e questo gioco ricordo di averlo finito un paio di volte, e la ricompensa che ricevevo era un "Game Over" né più né meno di quello che subisco adesso, ora che mi è venuto il tunner carpale a forza di pigiare i tasti che influiscono anche con windows e mi fanno tirar fuori menu non voluti. Bah! Che dire? Molto meglio la versione per MegaDrive, per cui sbavavo, ovviamente. E la cosa divertente di tutto questo era che quando pasticciavo con i Gig Tiger come questo, sognavo che pure i giochi mai cacati dal mainstream come quelli che avevo io sul mio PCS 86 avessero l'onore di essere Gig Tiger pure loro. Il sogno, ovviamente, era il Gig Tiger di Rocket Ranger (immagino giusto un distillato delle parti arcade, perché di fare la sequenza di partenza manco morto) per il semplice fatto che ero un bambino che desiderava tanto volare.


Ed eccoci alla conversione per PC. Penso, ma potrei dire una vaccata, che l'avessi trovata ravanando sul disco fisso di Beppe M., il gestore della palestra in cui facevo judo, e potrei persino dire che se l'ho preso, ci ho giocato pochissimo sul computer che avevo anche perché era arrivato nella palestra del Vecchio Paese molto più tardi del 1990, il che significa che molto probabilmente c'erano altre cose che mi interessavano di più, tipo programmi per Windows 3.1/95 o immagini .GIF e PCX di donne vagamente vestite. Oh. C'era mica internet allora.


Non chiedetemi come mai siano comparse le instruzioni, ma devo dire che a questo punto della mia vita un rapido bignami di che tasti premere è sempre utile, da piccolo uno degli sport preferiti nei gio chi copiatimi era quello di premere tutti i tasti uno alla volta (e varie combinazioni) per vedere come fare andare giochi di cui non avevo il manuale. Ora, tavò.


Ah, pure le opzioni, e pure la possibilità di facilitarmi il gioco! Mi sento molto viziato, e anche molto pigro. Volete farmene una colpa? Vaffanculo, vado un secondo in bagno.


Intanto che mi dedico a una minzione d'onore, salta fuori la sorpresona: la conversione è curata dalla USI, che è il nome manco troppo in incognito che prendono per i lavori sporchi di conversione i ragazzi della DSI, Distinctive Software Inc. ovvero i PaZzErElLiH consumatori di sciroppo d'acero che hanno fatto, tra le altre cose, Grand Prix Circuit, The Cycles, Test Drive 2, Stunts, oltre che la conversione di Out Run! Potrei dire una cazzata ma potrebbero essere quelli che sono comparsi più volte sul blog dell'ex videogiocatore! Ah, ma che dico, probabilmente il record ce l'ha la Lucasfilm/arts. Comunque bello questo bassorilievo che ci introduce più o meno la storia...


...perché questo è il massimo che ci possiamo trovare di intro, due occhi spiritati dalle iridi cromaticamente eterogenee che si guardano attorno con sospetto. La pupilla si dilata pure perché molto probabilmente ci siamo drogati. Che cosa vuol dire tutto ciò?


Ah, saperlo! Per fortuna che mi ricordo esattamente come mi aveva spiegato la trama il povero M.B. che non c'è più mentre si autofellaziava (metaforicamente parlando) egagro e fiero della sua console a ben SEDICIBITDIGRAFICAH che si era portato al mare. Praticamente noi siamo un centurione (?) che è morto e Zeus ci resuscita per andare a salvare sua figlia Atena, rapita dal dio dei morti. "Ade?" direte voi. No, i giapponesi hanno una percezione strana della mitologia greca, e il dio dei morti si chiama "Neff". Al di là del nome che si presta a battute che non voglio bruciarmi a questo punto dell'articolo,ci fa ridere il fatto che Atena sia la "damsel in distress" quando in realtà è la dea più tosta di tutti, persino Ares, il dio della guerra, è un coglione cacasotto che si mette a frignare quando Diomede riesce a ferirlo piantandogli una lancia nei dintorni del cotonno


Atena, invece, è fortissima, intelligente, armata fino ai denti e pure disinteressata alla sbunnata (Partenone, il tempio a lei dedicato nella città a lei consacrata, deriva da Παρθένος, che significa "vergine") per il semplice fatto che trova i maschi molto più mammolette pappemolli di lei (e non aveva torto), con l'eccezione dei suoi protetti Ulisse e Diomede, a cui però non la dà perché sono mortali e lei è una dea. Io, per non saper né leggere né scrivere, fossi stato al posto di Paride, la mela della discordia l'avrei data ad Atena anziché a quella stupida sciacquetta di Afrodite, perché al di là del fatto che mi avrebbe reso l'uomo più intelligente del mondo, vuoi mettere avere la protezione della Dea più svegila di tutto l'Olimpo? Gran bazza, amici! Eppure sto gioco del cazzo ce la degenera a scream queen che sta lì a sospirare di essere salvata mentre è prigioniera di Neff. Bah! Sono così scoglionato che prendo a calci un lupo bitesta blu, il quale caca il satellite che mi trasformerà in bestia. Ah no! Di satelliti ce ne vogliono più d'uno! Al primo bonus ci si ingrossano solo i muscoli, e viene da chiedere se si ingrossa pure il muscolo cavernoso a cui noi maschetti rivolgiamo sempre le nostre attenzioni, il che sarebbe un discreto vantaggio al momento di esigere la ricompensa in natura da parte della dea dagli occhi azzurri. Notare che in tutto questo non ho minimamente citato quella cagata dei cavalieri dello zodiaco, perché non l'ho mai visto (e non ne sento il bisogno).


Ah, altro power up, l'affare si ingrossa! Subito il dottor Agricola si informa su come fare una spremuta di questi lupi bitesta blu, e subito Zeman telefona a Zeus dicendo che uno sviluppo muscolare del genere non è naturale. Ma parla così lentamente che il padre degli dei si addormenta.


DAI CAZZO PIGLIALO PIGLIALO! E niente, ci è scappato il pillolone, e subito arriva Neff che ci guarda, e siccome non siamo sufficientemente grossi per lui, ci manda a cagare. Molto sportivo, ma anche molto maleducato, ecco.


E DAI CAZZO SALTA FUORI LUPO ALBINO DI STOCAZ-*urk* No niente, non solo vengo fatto fuori e perdo una vita, ma Neff mi snobba pure. Dai che la prossima volta è quella buona...


...ed infatti, ecco la metamorfosi degna del noto telefilm "Manimal" di cui se non sbaglio ho pure parlato in questa sede (ma non ricordo dove). Lo zoom della faccia del nostro centurione che urlando si tramuta in un lupo mi aveva sempre molto colpito (più sul megadrive che sul gig tiger, dove compare in basso a destra dello schermo, dove non ho fatto lo screenshot - lo so, sono un cazzaro). Ma più che altro perché da lupi siamo meno grossi che prima e soprattutto mi chiedo, ora che non abbiamo più le mutande, il cotonno  ci è diventato retrattile? Sono domande importanti.


Ora che siamo lupi, Neff finalmente si degna di affrontarci, ma prima si trasforma in una specie di pilone di carne putrescente che ci lancia le sue teste. Molto più grande della versione Gig Tiger, ma oh, si fa quel che si può. Fortunatamente, tutto 'sto aspetto abbastanza schifoso nasconde un nemico risibile e in quattro e quattr'otto lo facciamo fuori. Forza lupi, son finiti i tempi cupi! Neff sembra morto, ma attenzione, non è il vero Neff! La sua testa compare da un buco nel terreno e ci frega l'effetto dei power up, che dunque ha un effetto limitato nel tempo, e dovremo rifare al prossimo livello. Questa cosa rende felicissimo Red Ronnie, che dopo essersi autocompiaciuto per ore sul fatto che il power up non funziona e ha sicuramente effetti collaterali, si cala le braghe e si cosparge il perineo di vermicida per cavalli.


Secondo livello, il mondo sotterraneo, ma non prima di aver visto, dalla sfera di cristallo (?) di Zeus, un piccolo flash di Neff che sta molestando Atena mentre canta a squarciagola "IO E LA MIA SIGNORINA STIAMO BENE ASSIEME". Ho fatto la battuta che dovevo fare, sono soddisfatto.


Certo che per essere un gioco serio dall'atmosfera pure molto cupa i nemici sono abbastanza stupidi, eh.  Già le palle viola con la faccia da rana e i denti. Poi i pappagalli-rettili rubati da Golden Axe. E poi, questa nuova incarnazione di Neff che è il sovramenzionato albero dei bulbi oculari, che non nego sia originale, eh, ma fa abbastanza cagare. Immagino che si compensi con la figaggine di noialtri che siamo diventati draghi e possiamo volare. Non facciamo battute sulla politica italiana contemporanea a quando l'articolo è stato scritto, grazie.


E niente, mi sono rotto le palle faccio game over, perché non ricordo esattamente come si fa per far fuori 'sta cosa orrifica che ci ricorda un po' la nota immagine "Lotus Breast" che veniva usata per scioccare la gente mandandoci il link via ICQ. Eh, che memoria che ho tirato fuori eh? Siccome so che siete già lì che avete il "MAROOO KE RICORDI XD" in canna vi punirei mostrandovi la foto in questione, ma questo è un blog per famiglie e non mi va di inventarmi come pensate e incazzarmici: questo lo lascio fare a Uriel Fanelli. Prossimo gioco!

È merda? Sì, fa stracagare, e pure come concetto non riesco a stomacare come sia stata giapponesificata male la mitologia greca. A questo punto mi infastidisce ancora di più il fatto che non abbiano mai fatto né una versione Gig Tiger né una conversione per home computer di Aliens Storm, la cui versione arcade giocai al bar dell'amico Ivano e che era molto più bello di questo. E pure di Golden Axe, tiè, ho bestemmiato.
Ci rigiocheresti? No.

Robocop / Robocop 2

In realtà il Gig Tiger del mio amico che aveva primo posto nella classifica di gradimento era quello tratto da Robocop 2, perché non c'era un Gig Tiger sul primo film, che effettivamente è troppo vecchio e nel 1991 non c'era ancora la venerazione che c'è ora nei confronti di certi "classici", anche perché al tempo erano vecchi solo di 4-5 anni. Devo fare l'affermazione acchiappaclic da "Oh cazzo quanto siamo vecchi?" ora? Bah, leviamoci 'sto dente: Robocop (il film) ha ora l'età che aveva "I dieci comandamenti" quando uscì Robocop. Adesso si suppone che dovrei calarmi i pantaloni e togliermi due costole e cominciare a mungermi da solo con la bocca stando piegato in due, ma questo lo lascio fare a voialtri per esercizio dopo che incollerete quest'affermazione nel gruppo whatsapp degli amici dell'ufficio.

*slurp*


In tutto questo, Robocop 2 (il film) faceva stracagarissimo. No, ci avete presente no? Quello con il bambino che faceva il gangster, la droga "Nuke", Robocop che torna a parlare in maniera meccanica come nel primo episodio prima che si ri-umanizzasse, e il fatto che a scrivere ci sia stato quel vecchio di merda reazionario di Frank Miller, che per carità ha fatto tanti bei fumetti ma per favore per scrivere sceneggiature di film ripassi più tardi, le faremo sapere. L'unica cosa che mi era "piaciuta" era l'inquietantissima sequenza dei primi tentativi di fare un nuovo Robocop con ex poliziotti robotizzati su base volontaria, che poi si suicidavano perché non potevano tollerare l'idea di essere diventati dei ridicoli uomini di latta che si muovono in pessima stop-motion. E anche il supercriminale con l'anello al naso che diventa un robottone enorme non prima di essere stato ridotto ai minimi termini, sotto forma di cervello con spina dorsale e occhi a galleggiare in un vasetto Bormioli, ecco, quello mi inquietava non poco.

Ecco la conversione per PC IBM Compatibile di Robocop 2 non c'è, però una volta che ero stato a casa del mio migliore amico del tempo, sul suo Amstrad uno dei giochi che aveva trovato ravanando tra le collezioni di cugini e amici, era Robocop 1. E ora, 1, 2, non stiamo qui a spaccare il capello in 4, giusto? Robocop è Robocop, e quindi questa era la conversione del GigTiger di Robocop, che cazzo! 


Ah, beh, non saprei proprio dirvi come mai era considerato il top dei top questo gioco elettronico. forse perché c'era uno straccio di intro con la macchina munita di logo della OCP che arrivava sul luogo del misfatto e poi Murphy scendeva con fare baldanzoso? Può darsi. C'è sempre la stessa medesima dinamica del personaggio al primo terzo dello schermo che colpisce avanti, indietro e in salto, alla fine non c'è tanta differenza con Altered Beast, se non che i proiettili sono limitati e talvolta li dobbiamo raccogliere.


Ridendo e scherzando ho pure passato il mostro del primo livello, che è un tizio che guarda alla finestra e va sparato puntando verso l'alto. Nel secondo livello è declassato a nemico semplice, cosa che ci rende la vita un po' più difficile perché dobbiamo pure sparare verso l'alto. In effetti ricordo che era molto difficile 'sto giochino, ma d'altra parte va pure detto che vista la fila interminabile per giocarci, non ci ho mai giocato più di tanto. Però, alla fine, come si fa a dire se è meglio questo o Altered Beast? Non lo so. Sinceramente non lo so. Spesso ci troviamo a riempire i vuoti con la nostra testa e proprio come con il test di Rorschach già menzionato in precedenza in questi giochi ci vedevamo quello che volevamo vederci, e spesso trascendeva la semplicità della rete logica a NAND + Cristalli liquidi. Non so se avete pure notato che in maniera fugace, dopo il decesso di Murphy (di nuovo) compare anche una sbirciata del mio alt-tab. Una chicca.


Vabbè, passiamo alla versione computerizzata. Allora, il Robocop sullo sfondo mentre vanno le high score fa decisamente cacare, ma d'altra parte ricordiamo che questo è una conversione della Ocean, che non spicca per qualità, eh! Successivamente uscirà, da parte della Ocean, pure Robocop 3, sviluppato però dai ragazzi della DID, quelli di TFX e F29 Retaliator, quindi mica cazzi! Un gioco di Robocop con grafica 3D! Mi aveva incuriosito ma per qualche ragione mi rifiutavo anche di desiderarlo, quel gioco. Perché era "squadrato", come già ho detto più volte, e poi perché a me Robocop, come concetto, faceva un po' impressione al tempo. Ero un grande cacasotto. Per questo a Robocop 3 della DID non ci giocherò, non perché ero un cacasotto ma perché non ho mai voluto giocarci.


Ah, la schermata del titolo! Apprezziamo il dithering, ma la scarsità di colori fa pensare che ci troviamo di fronte a un gioco in CGA. In effetti esiste anche un Robocop in CGA, e si dà il caso che non sia una conversione dello stesso gioco, ma un gioco completamente diverso, per quanto dalle dinamiche simili. Non ci credete?

*facepalm*

Ecco, rinvangando nel passato ho riprovato pure questo giochino per controllare se per caso fosse stato questo che il mio amico aveva sull'Amstrad, ma no, conoscendo quanto poco tatto avevo gli avrei detto che faceva cagare, e forse lui stesso si sarebbe vergognato di passarmelo. Di fatto, non me lo passò, ma probabilmente fui io a non volerlo, per il fatto che...


...come ho detto, ero un cacasotto, e la scena in cui Boddicker si diverte a far saltare un pezzo alla volta gli arti di Murphy mi aveva dato veramente fastidio. Ora, per fortuna, mi sembra molto più accettabile dire "Non mi va di guardare una scena violenta perché mi mette a disagio", al di là dei soliti nerd reazionari che associano ai trigger warning la rovina della civiltà. Ma al tempo, certe cose DOVEVANO essere viste ad ogni costo, salvo essere emarginati dal gruppo. Una vita difficile.


Vabbè. Un'altra cosa che mi faceva strano era quando Miguel Ferrer, il bravissimo e compianto cugino di quello del nespresso, andava da un Murphy comatoso in procinto di essere ricostruito e gli diceva "Tu diventerai un grandissimo figlio di puttana". E io mi chiedevo: "perché questa cattiveria?" Perché dovete sapere che c'era un periodo in cui "Figlio di Puttana" era l'insulto più terribile che potessi immaginare. M.B. del mare, quello del megadrive, mi aveva fatto piangere quando ero più piccolo dicendomi questo, e quando mia nonna lo venne a sapere, per temprarmi, iniziò a chiamarmi "figlio di puttana" pure lei. Non scherzo.


Vabbè, basta con le confessioni di sfiga. C'è una rivolta in città, e noi dobbiamo sedarla. Mi raccomando: ordine pubblico totale, proteggere gli innocenti, e far rispettare la legge, (tutto questo salvo che non si tratti di un impiegato della OCP (questo era uno spoiler)).


Vabbè, ecco, e quindi, che dire? È o non è simile al Gig Tiger, questo? I movimenti sono legnosi uguali, non si capisce se e quando veniamo colpiti, in tutto questo non puoi tenerlo neppure nel sottobanco durante una lezione di storia in cui il maestro ci dà lezioni spicce di geopolitica in cui popoli interi parlano come un sol uomo. Cosa che è ridicola ma è la stessa identica weltanschauung di persone molto serie che arraffano un sacco di soldi grazie a quell'invenzione seconda per utilità soltanto a un buco del culo sul gomito, che si chiama "think tank".


Beh, che dire, ragazzi? È o non è simile a Crime Wave? La differenza qui è che non possiamo spostarci in su e in giù, non possiamo accucciarci, e soprattutto non c'è quella superfregna di Brittany Cole.


E niente, devo dire che in tutto questo la grafica non è poi così male. È un uso non criminoso della EGA, se vogliamo fare una parafrasi di una frase utilizzata in precedenza da qualcun altro.


Ed ecco il mostro del primo livello... l'Elemento Droide 209, che era il mostro finale del primo Robocop! C'era l'ED-209 in Robocop 2? Non ne ho idea. Importa? No, non importa, anche perché sparando a caso mentre ci si sta attaccato e mentre l'energia di Murphy cala senza che ce ne accorgiamo, l'ED-209 saluta e passiamo di livello...


...con anche il bonus di 100 punti! Mecojoni. Ma non possiamo godercela troppo a lungo questa gloria perché ci troviamo a dover gestire delle difficoltà nel ghetto. Quando Murphy si guarda intorno, vede i bambini poveri e non solo. E lo sa che non è facile per loro, ma neanche per lui. E ditemi cosa vedete quando li guardate negli occhi, eh?


Scusate. Dicevo che facciamo fuori i soliti malviventi con estremo pregiudizio, anche con vittime collaterali come la tizia che chiede aiuto. Visto come si comportano i sovramilitarizzati poliziotti al di là dell'Atlantico il gioco non è poi così tanta fantascienza, no? Peraltro a proposito del primo film, Wikipedia dice "Preoccupati dal fatto che varie forze di polizia avrebbero obiettato sulla scena del protagonista che getta Clarence Boddicker attraverso la vetrata durante la lettura dei suoi diritti, i produttori organizzarono una proiezione preliminare per un pubblico di agenti di polizia, scoprendo invece che erano entusiasti alla vista dell'eroe che faceva qualcosa che a loro non era permesso." Ecco, insomma, la cosa che mi piace di Verhoeven è che piglia per il culo gli americani in maniera molto sottile, allo stesso tempo ottenendo il plauso da parte degli stessi americani che si esaltano un casino perché questa sottigliezza non la colgono. Ci avete presente Starship Troopers, no? Che film, ragazzi, che gran film.


Il mostro del secondo livello è un camioncino, e io mi sono stufato. Oh beh! Murphy si inginocchia a pregare, e immagino che volendo potremmo trovarci qualche significato pure qui, e io invece controllo che l'integrità delle mie palle sia ancora a un livello accettabile. Chiudiamola qui prima che degeneri. Prossimo gioco!

È merda? Sì, troppo poca carne al fuoco, come ho detto è un Crime Wave senza le sequenze digitalizzate, legnosissimo nei movimenti (ma visto il personaggio ci sta, dai) e quindi non è che possiamo cavarci fuori più di tanto, eh. Sia chiaro, se vi aspettate che giudichi pure il Gig Tiger cascate male, perché proprio non ce la faccio.
Ci rigiocheresti? No.

Ninja (Gaiden)


Io comunque non ho mai capito da cosa venisse la passione per i ninja che ha caratterizzato la fine degli anni 80 e l'inizio degli anni 90. Cioè ok, i ninja sono sboroni, e questo penso che sia fuori da ogni discussione. I ninja sono fichi, vanno in giro a volto coperto con la maschera nera, si nascondono nella notte e uccidono la gente in maniera molto teatrale. Bene: questa immagino sia una concausa della loro popolarità, ma mi chiedo quale sia stato l'innesco che ha fatto sì che fosse il Ninja a diventare un fenomeno di costume globale e non, che ne so, i pirati, tanto per rifarmi a una guerra culturale che imperversava su internet quando internet era un posto molto più ingenuo di adesso.

e come tutte le cose moderatamente divertenti è stato spremuto fino all'osso


Avete presente il proto-meme "ninjas vs. pirates"? Un dibattito che ha infinitamente più senso di qualsiasi merda troviate ogni volta che vi collegate a Twitter, non fosse altro per il fatto che i Ninja sono realmente esistiti, mentre su Twitter la principale attività è quella di inventarsi persone con cui incazzarsi e raccontare al mondo delle storie in cui questi nemici immaginari sono stati schiacciati con la propria logica inoppugnabile, degna di una sceneggiatura di Aaron Sorkin. Ecco, sarebbe un bell'esercizio per chi sa scrivere meglio di me, immaginarsi come sarebbe stata la sceneggiatura di un film di Michael Dudikoff sceneggiato dall'autore di quella fumante cacata di "The West Wing".

Ma temo anche che sarebbe un genere di esercizio che giusto io e qualche altre rincoglionito come me troverebbe intellettualmente stimolante, quindi dimentichiamocelo.

Dicevamo, i ninja! Il ninja è stato un artifizio narrativo di semplice utilizzo che serve ad aumentare la coolness e dunque l'appeal di qualsiasi cosa. Questo chiaramente valeva solo per gli anni nell'intorno del 1990. Avete presente, no? Il fatto che riuscissimo a trovare fiche le Tartarughe Ninja, e le tartarughe erano gli animali più sfigati che si potessero concepire, la dice lunga sulla potenza comunicativa del ninja, come concetto, in quel periodo (soprattutto dal punto di vista del marketing).

poi un giorno mi si spiegherà come mai la tartaruga che avevano tutti era Raffaello (rigorosamente con le pupille disegnate a pennarello perché gli occhi bianchi facevano impressione e non erano coerenti col cartone)



A parte i quattro chelonidi (che peraltro una volta che li avevo visti mentre avevo la varicella mi avevano causato degli incubi terribili) io al concetto di Ninja assocerò sempre la scenetta che ora vi racconto.

Era lunedì. Il lunedì, a scuola, si facevano i temi. Ogni maledettissimo lunedì, quando eravamo alle elementari, noi scrivevamo tutto il giorno un componimento lunghissimo e il nostro maestro si assentava per i cazzi suoi, talvolta chiamando la bidella a guardarci (ma tanto mica si copiano i temi!)

E dunque avevamo i componimenti di attualità, (in un periodo ogni lunedì dovevamo scrivere i nostri pensieri sulla prima Guerra del Golfo) e i temi autobiografici ("Racconta la visita al parco regionale situato nel Comune Vicino in cui abbiamo esaminato gli stronzi di volpe"). Avevamo i componimenti metereologici ("il 21 marzo comincia la primavera", titolo che causa ancora l'orticaria all'amico Ivano) e quando il nostro maestro era scoglionato più del solito avevamo il classico "racconta un tuo sogno" che era un modo per dire "scrivi quel cazzo che ti pare e non rompere i coglioni", ma senza dirlo esplicitamente.

E insomma in uno di questi componimenti a tema onirico, mentre io scrivevo della mia fantasia di essere un pilota di Avro Lancaster, il mio compagno di classe F. detto C. aveva ovviamente sognato di essere un ninja. F. detto C. non era del Vecchio Paese, ma ci si era trasferito in terza elementare. Veniva dalla Cittadina Altolocata Situata Adiacente L'Eccellente Capoluogo Con Hotel e Industrie Oligopolistiche (C.A.S.A.L.E.C.C.H.I.O in breve) e in virtù del suo essere più cittadino di noi era molto più al corrente delle novità che spopolavano tra giovani.

E insomma durante le lunghe ore di questo componimento, da un lato all'altro dell'enorme classe in cui ci trovavamo, mi aveva chiamato e forte del suo carisma era riuscito a farmi passare un bigliettino in cui mi chiedeva come si scrivesse esattamente "Kalashnikov". Io, che ero terrorizzato dal farmi beccare mentre scambiavo bigliettini durante un compito in classe, e non glielo rispedii, ma scrissi "Kalashnikov" su un foglio di malacopia in grande e glielo feci vedere sollevandoglielo. 

L'ex videogiocatore, circa 1991


F. detto C. non riusciva a vedere a quella distanza, e quindi probabilmente lo scrisse con qualche errore di ortografia. Non importa comunque,  Alla fine fu cazziato dal maestro perché aveva riempito il testo di troppe onomatopee. Ma d'altra parte lo capisco: se scrivi un tema d'azione è ovvio che ci devi mettere i suoni che produci mentre stai combattendo per il mondo da trafficanti d'armi russi, no? Non lo so, mi sembra di starmi lamentando troppo dei metodi pedagogici con cui sono stato cresciuto, non trovate? Ma sto divagando.

F detto C., alla fine, vinse la corsa agli armamenti dei Gig Tiger: dopo Golden Axe, dopo Altered Beast, dopo Robocop, alla fine niente poteva battere un Ninja. E quando lui portò a scuola un Gig Tiger chiamato "Ninja", quindi, che si fa? Niente, si accetta la sconfitta, il cappotto, il tre a zero a tavolino. Fortunatamente F. detto C. da questo punto di vista era molto generoso e lo condivideva con tutti. E penso in retrospettiva che anche questo suo spirito di condivisione abbia contribuito alla popolarità di quel gioco (e della persona).

"Ninja" era la conversione di "Ninja Gaiden" della Tecmo, ma la Gig lo aveva distribuito sul mercato italiano solo col nome di "Ninja". Suppongo che "Gaiden", con le sue prime tre lettere, ispirasse pensieri invertiti in noi giovani virgulti. O forse no, volevano semplificare. Chi lo sa! Quello che so è che sfortunatamente, questo gioco emulato non si trova. Una rom c'è in giro per internet, ma sul MAME non funziona, che io sappia. Penso che questo sia dovuto al semplice fatto che non c'è solo lo schermo a cristalli liquidi. Eh no! Incastonata nello schermo c'era anche una lucina LED che ogni tanto si illuminava (non chiedetemi quando). Questa variazione del mezzo di comunicazione , questa primitivissima forma di multimedialità, che ci crediate o no contribuiva pure quella alla coolness del gioco. Però, a distanza di trent'anni, niente emulazione. E allora uno che fa, se lo compra su eBay? Ha! Buona questa! Mi sono ovviamente limitato a cercare qualcuno che su YouTube ci giocava.

Lo so lo so, mi sono lasciato sopraffare dal tavò, ma se proprio devo sbattermi, e credetemi, durante la stesura di questo blog mi sono sbattuto per un sacco di roba, ecco di sbattermi per un Gig Tiger proprio non ce la faccio. Scusatemi.  



Allora, di questo youtuber apprezziamo lo sforzo di aver reso il gioco il più verosimile possibile, si è filmato mentre teneva il gioco in mano e come cornice ci ha incollato sopra il gioco stesso. Un applauso al signor David Steck che si è sacrificato per l'ex videogiocatore! Ora, che dire del gioco? Che al di là del fatto che c'è la lucina (se ho capito bene si accende solo quando c'è un oggetto da raccogliere, ma potrei dire vaccate) e la velocità apparentemente maggiore degli altri giochi, c'è il solito sprite grossettino a un terzo del teleschermo, che colpisce avanti e indietro e saltando, e i nemici arrivano in maniera abbastanza casuale. E per dare l'impressione dello scroling ci sono delle specie di piattaforme che scorrono, e insomma niente di nuovo. Eppure!


Ninja Gaiden per PC, invece, fa stracagare. Lì per lì non lo sapevo, quando lo avevo visto sul computer di Beppe M., il gestore della palestra dove facevo judo lo avevo profondamente desiderato e avevo pure insistito per farmelo passare, ma mia mamma aveva insistito per levarci di torno perché era già tardi (la lezione di judo si faceva alle sei di sera) e perché stare sempre lì a importunare la gente per farmi copiare i dischetti non stava bene. E quindi, pur avendolo visto solo rapidamente sul monitor monocromatico del computer che veniva usato per recepire la strisciata della tessera magnetica della palestra (praticamente, si timbrava il cartellino all'entrata) c'ero rimasto malissimo perché cacchio, era la conversione del Gig Tiger più fico di tutti!

Comunque sì, sono al corrente del fatto che ci fosse pure Shinobi per Gig Tiger, e molto probabilmente era pure meglio, ma oh! Un gioco coi ninja deve avere "Ninja" nel nome, che cazzo!


Il fatto è che di giochi di ninja ce n'erano proprio tanti. C'era The Last Ninja per Commodore 64, che fu pure convertito per PC, ma non aveva la mitica musica in formato SID quindi, che senso aveva? Comunque apparentemente The Last Ninja, a cui non ho mai giocato (COME OSI, EX VIDEOGIOCATORE, CHE INFANZIA INFELICE CHE HAI AVUTO!) pare fosse di una difficoltà atroce, roba che la gente nei commenti dei video lognplay su youtube dice che ha ancora la sindrome da stress post-traumatico legata a quel cazzo di gioco che li bullizzava quando erano piccoli con i suoi controlli ingestibili e il suo essere incasinato. Io di The Last Ninja (del seguito, in realtà) avevo un file .MOD che avevo trovato allegato alla fecale PC Action e che ascoltavo su PC Speaker tramite un programmino chiamato Visual Player, che trovavo affascinante: musica digitalizzata su PC speaker, roba che mi faceva sghignazzare con me stesso per via della mia superiorità informatica sugli amighisti. Ero un grandissimo sfigato.


Poi comincia il gioco e fa veramente stracagare. I controlli sono pessimi, lo scrolling è quello che è, ma non essendo io un redattore delle fecali riviste di settore, questo sarebbe il problema meno importante...


...il fatto è che tiri sberle e non sai se atterrano. Pigi il tasto forsennatamente e forse qualche nemico vola via, e a volter si rompe pure la gabina telefonica. Troppo poco, non ci siamo, non ci siamo per niente.


Andare avanti è una sofferenza, bisogna fare il salto con capriola se si vuole avanzare. Quasi quasi è meglio la dinamica del Gig Tiger, in cui si sta fermi nel primo terzo dello schermo e il pavimento a volte ci scrolla sotto. Non parliamo della piattaforma di sopra, interrotta come se fosse un glitch grafico...


Uno dice "Però guarda che bello, la non linearità, puoi decidere di andare sopra oppure sotto! Giusto?


No, perché se non si eliminano tutti il gioco non scorre avanti e io mi sto riconciliando con le emorroidi. Non dico che questo gioco mi faccia venire le emorroidi, ma quello che posso dire è che il dolore di quando ho le emorroidi mi sembra meno fastidioso, quando gioco a questo gioco. Ma poi magari mi sbaglio e come diceva Sant'Agostino, le emorroidi sono impresse nel passato come memoria, e quindi non esistono più, mentre la sofferenza di 'sto gioco è nel qui e ora e mi fa molto male perché esiste. Poi magari mi verranno le emorroidi un giorno e dirò che Ninja Gaiden per DOS non era così male. Ecco, questo è un grosso baco della condizione umana, no? Penso che sia questo il messaggio di fondo di tutto il blog dell'Ex Videogiocatore, no? Nel bene e nel male, la memoria non è reale, e quindi possiamo distorcerla come ci pare, nel meglio o nel peggio. Sì, ecco un bel messaggio da portarci a casa.


E alla fine, soccombiamo. Non alle ferite, non allo scoglionamento, ma al fatto che 'sto gioco è pure a tempo! Terribile. E ha pure la faccia di tolla di chiedermi se voglio provarci di nuovo. Ha! Bella cazzata, amici! La chiudiamo qui. Prossimo gioco!

È merda? Sì. Senza alcun dubbio, senza redenzione. Anche al netto dell'appeal che possono avere i ninja, come concetto, questo gioco è inequivocabilmente, irrimediabilmente merda. Spiace!  Non ha nemmeno la lucina a LED, che diamine.
Ci rigiocheresti? Manco se mi pagate.

4 commenti:

  1. Hai ricordato il patrono, ma avresti potuto parlare di una qualsiasi altra festa che ci permetteva di stare a casa da scuola, il cosidetto "ponte".
    Non ho mai posseduto un gig tiger anchee se ci ho sbavato molto. Erano l'essenza dei giochi di merda, ottimo modo per spillare soldi a noi bambocci (o meglio ai nostri genitori).
    Un giorno però l'onnipresente cugino di turno mi prestò il suo gig e mi resi conto che facevano schifo, il mio desiderio precipitò sotto i piedi.
    Un amico poi aveva un "simil gig tiger" su un orologio da polso, quelli fichi con la calcolatrice (che cazzo serve una calcolatrice sul polso poi?) e gli lacerai l'anima chiedendogli ogni giorno di scuola se mi faceva giocare. Lui fu incredibilmente paziente ma non mi fece mai provare il "brivido" del suo orologio, tanto che oggi mi chiedo se non fosse stata solo un'illusione.

    Altered beast fu uno dei primi giochi con grafica EGA a cui giocai. Era una conversione "discreta" e si poteva addirittura giocare in due e c'erano i mostri di fine livello. Dai per l'epoca non era cosi male, oggi ovviamente merda.
    Robocop per pc era brutto graficamente, non reggeva minimamente il confronto con la sala giochi che tanto mi piaceva. La mia versione aveva un trainer preinstallato che permetteva di finire il gioco nel giro di una manciata di minuti e ne stuprava anche quel minimo di giocabilità che poteva esserci.

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  2. anche da me girava la stronzata del cavo magico del cuggino che era riuscito a fare il dump degli arcade.
    per quanto riguarda gli handheld, prima del mio pcs86 avevo solo quelli, mi ricordo che se ne trovavano a 20 mila lire, ma erano imitazioni dei gig e Nintendo, un po'scrausi.

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  3. "quella cagata dei cavalieri dello zodiaco, perché non l'ho mai visto"
    e da qui si vede la tua coerenza. non hai mai visto qualcosa e ti permetti di giudicarlo, dall'alto poi di non so cosa.
    comunque, visto che dici che è una cagata, prova a guardarti questo breve pezzetto, poi mi fai sapere tra i vari anime e videogame se trovi qualcosa di vagamente paragonabile:

    https://www.youtube.com/watch?v=xVZ0XvPUURg

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    1. KAZZO FABIO! Non capisco davvero ke dici! Quando ero in Guatemala a combattere per la libertà non ci sarebbe mai venuto in mente di bere il piscio!!! Era ovvio ke faceva skifo! Bastava l'odore!!!! Non dovevamo berne un bikkiere per avere un'opinione informata in materia??! Ok al Babaleche alcune chicas molto sexy lo facevano per poki quetzal, ma io preferivo sforakkiarle con il mio mitra (il kazzo): Ratatatata!!!!

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