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lunedì 11 ottobre 2021

TFX

"Giochi a cui avevo giocato e a cui avrei voluto giocare" è il requisito per essere, ogni lunedì mattina, oggetto di un'articolessa prolissa, autoreferenziale e un po' autocommiserante sul blog dell'Ex Videogiocatore. E poi sono giochi come questo qui di oggi. Ci ho giocato, ma cascasse il mondo se non mi ricordo dove caspita lo avevo reperito. L'articolo su TFX avrei voluto scriverlo da un bel pezzo. Anzi, forse volevo scriverlo ancora dai tempi in cui ai miei articoli mi riferivo chiamandoli "recensioni" (cosa che non sono).

Insomma, non mi ricordavo proprio dove lo avessi trovato e quindi lo rimandavo, e rimandavo, e quindi ora cosa è cambiato? Beh, semplice, ho fatto un lavoro di regressione entrando in uno stato di trance che mi ha fatto riscoprire come mai fossi certo di averci giocato e come mai non ricordavo altro. 

tipo così?

No, in realtà vi sto prendendo per il culo: non ho fatto nessuna regressione, nessun trip acido con flashback incluso. 

Semplicemente avevo visto una fotografia di una versione CD e ho fatto i dovuti collegamenti: questo gioco me lo aveva passato un mio compagno di classe del liceo a cui ero appena approdato, ee ci avevo giocato poco poco perché al tempo il masterizzatore ce lo avevano solo le case di distribuzione e i un retrobottega di Poggioreale, e non di certo un personal computer come il mio. Quindi ci giocai un po' e lo restituii, sospirando e dicendo tra me e me "Cazzarola (un tempo parlavo così) ce l'avessi avuto quando è uscito e quando ancora non tornavo a casa da scuola sentendomi un totale sfigato al punto da non essere in grado di respirare a fondo, me lo sarei divorato, visto che al tempo ancora i simulatori di volo mi piacevano un sacco."

Ma tutto questo per dire che mi sembra giusto continuare a percorrere il periodo di giochi "lenitivi" al malessere dell'adolescenza, e quindi giochiamo finalmente a 'sto cazzo di TFX. 

TFX è l'equivalente del bollettino della vittoria nella guerra tra PC e Amiga. Gente molto più superficiale di me direbbe che è grazie a Doom e soci che il PC ha vinto, ed in genere queste sono persone che imparano due o tre "talking point" alla cazzo e li rigurgitano a ogni pié sospinto per fare bella figura. Date ragione a questa gente e poi ignorateli. No, in realtà TFX rappresenta la vittoria del PC sull'Amiga proprio perché risulta la caduta dell'ultima resistenza contro l'avanzamento dei tempi. Sto parlando della Digital Image Design, quelli di Epic e F-29 Retaliator, quelli che riuscivano a fare magie con i motori 3D sia sul PC (che per il 3D ci era portato) che sulla macchina di casa Commodore (che non ci era portata per niente). E insomma, per un po', proprio grazie a Epic e soci, gli amighisti potevano bearsi dell'illusione di poter competere. E invece, tira che ti tira, pure con il chipset AGA, le espansioni, e tutte le cose, i ragazzi di Runcorn arrivarono a tanto così da gettare la spugna, mentre il resto della Spoon River informatica che era l'Amiga attendeva, attendeva, e ancora attendeva. Accidenti, ricordo gli speciali nei minuscoli trafiletti a cui l'Amiga era relegato, sulla fecale TGM, in cui garantivano che sì, TFX sarebbe arrivato! E io che mi dicevo "TFX? Ma non era quella roba che doveva uscire con il nome di Inferno e che in realtà alla fine Inferno si è chiamato un altro gioco che doveva uscire in contemporanea con il nome originale di Odyssey? Ma non era uscito tipo 4 anni fa?" E infatti era uscito 4 anni prima, perché alla fine su Amiga ci arrivò, ma come allegato a una fecale rivista di settore (CU Amiga) e nel 1997, quando la macchina di casa Commodore era già sepolta da mò. Chiaro che nel 1997 io a tutte queste cose avevo smesso di pensarci perché, appunto ero già al liceo ad autocommiserarmi (e, alternativamente, a ritrovare giochi vecchi di 4 anni con cui lenire le mie sofferenze sociali).

Sigla!


Eh sì amici, questa è la DID! Digital Image Design. Che detta così sembra anche il verbo passato del verbo il tempo passato del verbo fare I Did, io feci. E insomma ho detto feci e questo non promette benissimo, eh eh? Beh si, è un po' stiracchiata.


Ah, l'effetto qui dei crediti mi piace molto. Il fatto che vengano usati font computerizzati scritti su monitor a fosfori verdi di quello che è chiaramente un computer militare, intendo dire. Perché sì, l'idea di questo gioco è che con il fly-by-wire e tutte queste pugnette ipertecnologiche la guerra ormai è una cosa computerizzata, Il confine tra videogioco e il reale oramai è crollato completamente e quindi siamo ci troviamo in quello che Max Headroom chiamava i "20 minuti nel futuro". 


Ah, visto che roba? Titolo del gioco e poi continuano i crediti, sempre con lo stile retrò. Poi che 20 minuti nel futuro si usi sempre un'interfaccia utente che è obsoleta di una trentina d'anni, mi lascia sempre un po' interdetto e con un sorriso sardonico stampato sulla faccia, ma poi insomma sticazzi. Ecco, diciamo che ci sono degli stereotipi di anche dal punto di vista della cosiddetta User Experience dei tic di linguaggio non dissimili dalle figure autoritarie da cui sono stato manipolato, dei "modi di dire" grafici che pur essendo totalmente obsoleti continuiamo a usare senza nemmeno sapere il perché. 

Ecco, se c'è una cosa che vale la pena di leggere di George Orwell, al di là del pluricitato 1984 che ormai è stucchevole come chiunque se ne appropri per fare un po' di vittimismo, è il saggio "La politica e la lingua inglese" che è un una condanna senza riserve di modi di dire, detti popolari adattati, frasi fatte, barocchismi linguistici e cazzate varie per arzigogolare il linguaggio, renderlo più altisonante e "credibile", e allo stesso tempo svuotarlo di contenuti lasciandone solo la forma.

Una cosa che Orwell sottolinea, in tutti i suoi romanzi, 1984 compreso, è che è vero che il linguaggio è un'espressione del pensiero, ma funziona anche all'inverso: il linguaggio modella il nostro pensiero e quindi usando un linguaggio idiota gli stessi pensieri tendono alla lunga diventare idioti. Quindi se non volete fare la figura degli idioti in ufficio iniziato a scrivere mail rompendo tutte le convenzioni linguistiche che ci sono in azienda. Ogni azienda ha delle convenzioni linguistiche usate da chi vuole sembrare meno idiota, convenzioni che creano mostri semantici che fanno schifo al cazzo (un po' brutale? Forse, ma non ho usato eufemismi e arzigogoli di prosa).

Io non parlo del posto in cui sto lavorando adesso ma diverse aziende fa mi ricordo quanto mi faceva incazzare l'uso del del modo di dire "smarcare un tema" che chiunque lo utilizzava a sproposito e io che ero appena arrivato non avevo il coraggio di chiedere "che cazzo vuol dire smarcare un tema?" Porca miseria! Di piuttosto "finire una cosa", "risolvere un problema"! Ecco, "risolvere un problema" è una frase tabù perché la parola "problema" è troppo allarmante per una dirigenza è fatta cacasotto piazzati di che sono terrorizzati dall'idea di prendere decisioni, adesso mi calmo.


Parlando di dirigenza imbelle, ecco qua un estratto della carta delle Nazioni Unite che insomma suppongo che nel 1993 avesse ancora un senso. Diciamo che dopo che emersero i fiaschi in Ruanda e Jugoslavia un bel po' di credibilità andò perduta, ecco, e ora siamo arrivati al punto che nessuno sa più a che cosa serva l'ONU, visto che di certo non vediamo le Nazioni Unite fare nulla per "apportare tramite mezzi pacifici la risoluzione di dispute internazionali". La cosa su cui riflettere è la seguente: che cos'è che ha fatto che ha causato questa perdita di credibilità (e di rilevanza) dell'ONU?

Forse a danneggiare irrimediabilmente per almeno una generazione questa organizzazione sono tutti quelli che ne erano detrattori quando ancora l'ONU rappresentava le fondamenta per la creazione di una stabile architettura di pace internazionale? Intendo dire scoppiati come  i seguitissimi autori evangelici Tim Lahaye e Jerry Jenkins, che hanno scritto una serie di romanzi inguardabili sulla fine del mondo in cui il messaggio di fondo è che l'ONU è l'anticristo? Ha! bella cazzata!

No. Certo che no, è la dirigenza stessa, delle "empty suit" tutte apparenza e comunicazione e paura di fare scelte che possono compromettere la carriera. E zero sostanza. Siamo passati da Dag Hammarskjöld all'evanescente Ban Ki Moon, fino a quella specie di Carneade portoghese che c'è adesso, passando per Kofi Annan, che a parte essere un bawlé per far felice Crevatin, l'unico contributo che ha dato è quello di fornire a Hollywood lo stock character di Morgan Freeman nei panni del saggio in posizioni di potere. Capite che uno può fare il fenomeno e scagliarsi contro le organizzazioni internazionali dicendo che sono l'araldo mondialista del drago a sette teste dell'apocalisse, ma nella pratica combina ben poco, più o meno quanto un segretario generale ONU quando fa una dichiarazione ben soppesata per non offendere nessuno e che quindi nessuno si caga. Tutto questo mentre dirigenti e dirigentucoli mandano tutto a puttane perché l'unica domanda che si fanno prima di prendere qualsiasi decisione è "giova alla mia carriera?"

Ne ho già parlato a proposito di X-Wing: alla fine non è stata la combriccola di quattro sfigati della ribellione a far fuori l'Impero,  ma la stessa corruzione dell'impero stesso: gli infiniti scontri tra i vari feudi dei vari generali dell'esercito imperiale che hanno fatto sì che l'intero l'intero progetto di Palpatine collassasse sulla sotto il peso della sua stessa incapacità. D'altra parte, se l'esercito Imperiale si fa a sconfiggere dagli ewoks la ragione non è che era la ribellione li aveva motivati che da orsetti del cuore sono diventate fortissime macchine da guerra. Ma il fatto è che i soldati dell'impero stati reclutati non per merito ma per andare a soddisfare vari differenti gruppi di interesse, non ultime, famiglie importanti che devono piazzare i cugini più tonti in un lavoro da dipendente statale.

Sto parlando della famiglia Stronzo, ovviamente

Ma sto divagando! Insomma l'ONU in questa ucronia videoludica si è evoluta oltre ai caschi blu e ha pure un'aviazione! Maial (come si dice a Ferrara)! E mica armati con degli aeroplanini di seconda mano eh, qui abbiamo la crema della crema della crema (per il 1993): il prodotto del progetto TFX: Tactical Fighter eXperiment che nella realtà non esiste, ma semplicemente raccoglie la roba più avanzata che c'era all'epoca: l'Eurofighter Typhoon, l'F22 raptor e l'F117 (che a dispetto della linea futuristica è degli anni 80). Tutta roba già a livello di usato sicuro (l'F117 è stato ritirato nel 2008), ora c'è l'F35 e finora è parso una ciofeca ma sono sicuro che bruciandoci abbastanza soldi si riesce a cavarne fuori qualcosa che funziona. Almeno così sarà secondo le dichiarazioni di certi dirigenti pubblici che devono giustificare il gargantuesco budget speso per loro. (Ma in fondo, ricordiamo che ci sono voluti decenni prima che la Soyuz venisse considerata affidabile come la fiat Panda dello spazio da parte dei soliti ватник che sospirano sulla misteriosa anima russa). Insomma non sono mai soddisfatto.  


Via, creiamo un nuovo pilota! Questo secondo alcuni è il seguito di F29 Retaliator, di fatto l'X-29 non è diventato F-29, quindi il Divo Giulio si ripresenta a cavalcare un nuovo eburneo uccello d'acciaio, stavolta di produzione europea, và mò là! "Crediamo nell'avvenire dell'Europa come crediamo nel destino dell'uomo di far progredire ovunque la civiltà" dice Giulio mentre firma i vari carteggi per entrare nella UNAF (United Nation Air Force).


Ah, và come sventola la bandiera! Questo è chiaramente un esercizio di 3D Studio che potremmo trovare in un Crea con il Tuo PC avanzato, ma non credo di essere mai andato oltre la ventesima lezione, e la cosa mi intristisce un po'. Vabbè, tour of dut-vaffanculo, prima bisogna andare a scuola di volo? Ma baciatemi le palle!


Ok, ok, allora siamo lì che entriamo a scuola di volo, che è l'ex base della U.S.Navy di Miramar (California) che ora è diventata la base della scuola di volo delle nazioni unite e si chiama USAF FIGHTER WEAPONS SCHOOL. USAF? Non era UNAF? Non lo so. Forse avevano finito le N da avvitare sul cartello. Chi lo sa!


Ed ecco il capoccia della scuola, occhi socchiusi, fronte perennemente corrugata, ghigno alla Jack Palance, praticamente il mio maestro delle elementari che ci faceva a tutti una gran paura, specie quando si esprimeva a frasi lapidarie. Una volta ci stava spiegando la storia nel modo in cui faceva lui, in cui popoli e classi sociali si parlavano tra loro come un sol uomo con frasi degne di una sceneggiatura di Aaron Sorkin. Insomma, una mia compagna di classe era chiaramente distratta e lui la fulminò chiedendole che cosa avesse spiegato. Lei disse una roba che non c'entrava niente e lui sibilò pieno di odio "F.F. Interrogata in storia.... MALE." Quelli furono attimi di sincero terrore.


Insomma, dopo che siamo stati reclutati dalla scuola di volo si inizia subito con 10 esami di valutazione! Ma come, niente teoria? Niente lunghe e noiose spiegazioni durante le quale incidere cazzi col cutter sul banco e riempire il solco di bianchetto? Sono deluso. 


Siccome questa è la guerra DEL FUTURO, ogni pilota sceglie la dotazione delle armi del proprio aereo tramite un laptop che ognuno di essi ha con sé. Non sono sicuro che sia il processo più snello possibile, mi pare quasi che il dipartimento di informatica dell'ONU si fosse fatto collettivamente una pugnetta di fronte all'ultimo modello di laptop militari e ne avesse comprati in blocco e si trovasse ora con una soluzione in cerca di un problema, e quindi ora un sacco di piloti devono scoglionarsi con un passaggio inutile. Basta! Io dico no! Luddismo al potere!


E infatti ora dobbiamo abbattere un MIG senza missili. Senza missili noi, eh, non il MiG. Ops! Che facimm'? 


Giulio, che nel frattempo ha perso di vista il MiG, tira la levetta dell'eiezione e si lancia di paracadute, sperando che la gobba faccia la dovuta resistenza aerodinamica. Tanto, avevano detto che è tutto simulato quindi i danni economici non dovrebbero essere un granché. In ogni caso, in politica si altera la legge del Lavoisier in quanto molto si crea e nulla si distrugge. Un Eurofighter andato? E che problema c'è? Si stampa denaro e via che si va! 


Infatti il nostro capo non è troppo arrabbiato, a dispetto della faccia che è così per una paresi. Piuttosto, fossimo stati in circostanze reali ci avrebbero catturati i nemici.  "Meglio, così potrò passare il Santo Natale in santa pace" dice Giulio. Ma siccome qui è tutto simulato allora possiamo riprovare, stavolta riempiendo i piloni dell'eurofighter di tante belle suppostine.


Ed eccoci qua, faccia a faccia col Mikoyan Gurevich! la sovraimpressione sul vetro del finestrino ci inquadra il bestio, Giulio giochicchia con la fede al dito...


...e via che parte il siluro! Pem! "Well done - mission complete" ci dice il marquee mentre facciamo fatica a distinguere il MiG o quello che ne resta da questa distanza. Ah, la guerra, la guerra non cambia mai, eccetto quando lo fa. 


Questa cosa dell'aereo/elicottero al tramonto è sempre molto evocativa. Certo, non è la pixel art dell'F29 Ritalin che sembra volare nei pressi della stratosfera, ma è comunque ok. Certo, il fatto che l'aereo inquadrato sia prima un F-16 e poi un F-18 lascia ancora più perplessi, ma suppongo che l'aereo del futuro ha qualità camaleontiche. Un po' come chi lo pilota, vero Andreotti? "Io dico che non esistono soluzioni di sinistra, di destra o di centro, esistono soluzioni che funzionano. Chi ha abbattuto quel MiG? Io, e quindi non credo sia necessario pontificare oltre". Ok, ma ora c'è una cosa che abbiamo sempre odiato dei simulatori di volo: l'attacco a bersagli terrestri. Come la mettiamo?


La mettiamo che c'è pure la nebbia, la cosa non promette benissimo. Ah, ma non abbiamo paura di niente, noialtri. E comunque, nebbia in California? È mai accaduto?


No, beh, C'è questo missile che si chiama AGM e che comunque dovrebbe essere aria terra, AGM - Air Ground Missile, ha senso, no? Proviamo, ma fa un cilecca incredibile. Che fare? Niente, come al solito si va di strafing. Pronto, Andreotti? "No, come sempre, ma la politica è anche l'arte dell'improvvisazione."


Però che bell'effetto il mitragliatore così, eh? Niente sparapiselli ma una pioggia di proiettili e PULL UP - bum. Ops! 


"In circostanze normali saremmo morti - ci dice il solare e sorridente comandante - ma siccome è tutto simulato possiamo riprovare di nuovo". Giulio sorride sommessamente e dà appuntamento tra qualche anno, quando sarà morto il comandante. Intanto riproviamo.


Boh! Io ci provo a missilare: ho pure il lock sul bersaglio, che cosa può andare storto? 


...il fatto che sto sparando su una roba marcata con la croce rossa, ecco cosa può andare storto! Ops! Che roba, signora mia, che roba. Magari eiettandoci possiamo salvare l'onore, ma ne dubito.

Infatti il nostro comandante non è proprio contento, ma la cosa non si nota vista la monoespressione. Non si sa se è perché abbiamo gettato via troppi  aerei o perché abbiamo sparato sulla croce rossa, ma Giulio è troppo preso dal guardare il movimento eccessivamente fluido della bocca del comandante. Non sei il tipo di pilota che vogliamo qui, dice, e ci caccia via a calci nel culo. Oh beh! Veniamo anche sputtanati in prima pagina dall'Herald Tribune, che chiuderà nel 2013 e Giulio lo attende al varco, non dicendo nulla, e serbando tutte queste cose nel suo cuore meditandoci su. La consolazione di tutto questo è che Il Divo è anche presente nel secondo articolo sull'Herald Tribune: la classifica dei 10 uomini più sexy del mondo, il che mi fa pensare che società di spam che inquinano internet tipo Taboola o Outbrain non hanno inventato nulla.


Ah, che due coglioni. Allora decidiamo di diventare noi l'alto comando delle Nazioni Unite, che diamine. Che già Romeo Dallaire aveva perso le staffe quando si era trovato a che fare con la pachidermica burocrazia dell'ONU e praticamente prima di fare un passo qualsiasi doveva aspettare dieci volte quello a cui era abituato nella NATO, soltanto Giulio può gestire questa pressione e controbilanciarla con i requisiti e i vincoli fuori di testa delle procedure delle Nazioni Unite. D'altra parte, il tempo è gentiluomo ma cammina molto lentamente. Andiamo dunque a risolvere il problema yugoslavo, via!


Praticamente, dietro la modalità "UN Commander" c'è il disegnatore di missioni, cosa che in F29 Ritagliator non ci stava, e che è una gradita aggiunta. Decolliamo da Bari, che Giulio già che c'è fa un comizio in cui parla di cime di rapa. Per quanto riguarda gli obiettivi, non ho idea di come andare a cliccare il singolo pixel, sarà una selezione molto lunga...


...ah no! C'è la possibilità di fare lo zoom. Benissimo, benissimo. Andiamo a spargere Democrazia Cristiana un po' di quartier generali militari, così tutti i belligeranti popoli slavi capiranno che la situazione è un po' più complessa e finalmente smetteranno di tirarsi i cuppetielli prendendosi a braccetto come se fossero tutti alti funzionari di Piazza del Gesù.


Abbattiamo pure un ponte (per ricostruirlo, ovviamente) e altri due QG, un aeroporto...


...e una centrale elettrica, che un'esportazione del modello IRI si fa sempre volentieri. Salviamo la missione con un nome di fantasia, e partiamo...


...non prima di aver caricato per bene le supposte, sperando di non fare cilecca. E mò?


E mò non so come partire, però noto con discreto compiacimento che esiste pure qui il virtual cockpit! Capito? Il signor Chris Roberts è pregato di venir qui e fare i gargarismi con le mie palle (metaforicamente, s'intende)! Certo, ci sono meno texture, ma il Gouraud Shading c'è tutto, ma siccome questo gioco non è della Origin la fecale stampa di settore non ha la sua solita polluzione collettiva. Manica di stronzi ipocriti che non sono altro.


Ah ce l'ho fatta! Avevo il freno a mano tirato. Ops! Nessun problema, dalla città che sarebbe una grande Parigi se solo Parigi c'avess' la mèr, facciamo la pista di decollo controvento, guardiamo a destra e a sinistra, estendiamo i flap, aumentiamo di velocità...

i postbruciatori accès'

ma sì pure quelli, crepi l'avarizia!


E via che si decolla con un bell'effetto di animazione. Sono molto soddisfatto di me stesso, per quanto a un certo punto si accenda una spia, ma non sul cruscotto...


...è la spia che segnala la rottura dei miei coglioni. Che fare? Niente, la chiudiamo qui. Ho fatto un po' di reprimende e sono abbastanza esausto, non fosse per il fatto che non ho più il fisico per prenderci la mano con un simulatore di volo. Non ce l'avevo nemmeno quando avevo provato TFX al liceo quell'unico giorno (o forse due) che ce lo avevo avuto. Però è più o meno come me lo ricordo. Bellino eh, ma il problema sono io, non sei tu.


Questa patetica scusa il solare e sorridente comandante non la beve, e infatti ci minaccia di nuovo di corte marziale o cose simili. Pensavo che ora fosse Andreotti il segretario generale dell'ONU, ma evidentemente se il 1992 è stato per lui quando ha fallito il salto al Quirinale, il 1993 è stato quando ha fallito la scalata del Palazzo di Vetro. Ah, beh, come diceva di se stesso Fanfani, Giulio è stato sempre troppo avanti, ed è a questo essere avanti che sono dovute le sue sconfitte politiche. Prossimo gioco!

È merda? No, è un gioco molto pulito, meglio sicuramente di Epic, e più sostanzioso di F-29 Retaliator. Risulta pure che abbia una forma di trama, anche se ammetto che per me è estremamente difficile. Ma forse, lo avessi avuto appena era uscito, chi lo sa! Probabilmente avrei fatto cagare uguale perché ero veramente un incapace. Non ve lo so dire, cari amici, ma non mi sento di dargli merda. È un problema? No, non direi. È dovuto al fatto che mi fa sentire fico perché TFX è il simbolo delle rosicate degli amighisti? No, certo che no. PERÒ SUCATE VOI E I VOSTRI DODICI LIVELLI DI PARALLASSE POOO PO PO PO PO PO POOOO PO 

Ci rigiocheresti? Mah, sì, se fossi sicuro di avere il tempo e l'energia di passare almeno l'addestramento.

9 commenti:

  1. hai insultato l'amiga, aspettati un'orda barbarica di fanatici che ti insulteranno alla morte.

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    1. Finora quello ha solo funzionato con "Time Runners", a cui è vero, ho dato merda, ma mi pareva di averne riconosciuto la parte geniale.

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  2. Non direi che il caro amiga sia stato insultato, nel 93 la macchina aveva già 6 anni e non aveva più nulla da offrire, non si poteva certo chiederle di portare innovazioni a livello grafico. Il 3d ha sancito la fine di tutta un'epoca fatta di snes megadrive, amiga e Sprite livelli di parallasse e cagate varie. Non mi stupisco dei puristi amighisti con le fette di salame sugli occhi. D'altronde nei primi anni 90 i di qualcuno aveva il c64... Non mi stupisco di nulla

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  3. Io ho mollato l'amiga per un pentium un pò tardi, nel 95.
    Prima di allora uno dei pochi giochi che provai per pc era gorilla.bas
    Bè il pc era una bella merda, i giochi giravano soltanto in bassa risoluzione, la svga era ingiocabile e windows 95 faceva schifo.
    Ma dopo il 1200 e la prima scheda acceleratrice avevo finalmente compreso che l'amiga era morto, non potevo continuare a giocare soltanto con gli omini con la palla.
    Dopo questa delusione ho preso come tanti diverse console e il pc l'ho dimenticato per un bel pò anche se mi mancavano i simulatori.
    Soltanto per puntualizzare, l'amiga era stato il meglio, il pc era una merda e ha cominciato da relativamente poco ad essere piu che dignitoso per giocare.

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  4. l'amiga era una bomba che esplose nei primi anni 90: gli sviluppatori fecero miracoli ma con l'hardware del 87 non c'era storia...i PC nuovi di zecca montavano processori molto più potenti e predisposti per elaborazioni 3d. Era una guerra impari che finì in pochissimo tempo. Non so che esperienze tu abbia avuto ma immagino decisamente traumatiche se mi citi gorilla.bas. Le console sono macchine da gioco e devono fare solo quello, mentre non tutti i pc possono essere considerati adatti per giocare (serve hardware adeguato). Se mi parli di comodità, certo la console è inarrivabile in quanto non esistono problemi di configurazioni o cose di questo tipo, che invece sono pane quotidiano per chi ha il pc. Se mi parli di grafica e giocabilità, sono più di vent'anni che il pc offre giochi di ottimo livello.

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