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giovedì 15 aprile 2021

Salviamo lo schermo, ma da che? L'apoteosi dell'informatica inutile

Tanti anni fa, eravamo ancora tutti i giovani e spensierati pseudo informatici. In realtà, quello che facevamo era semplicemente infilare il dischetto di avvio del DOS, accendere il PC, aspettare che partisse il tutto pregando che non comparissero errori inesplicabili, inserire il dischetto del nostro videogioco preferito, scrivere il nome dell'eseguibile e farlo partire. Ma, per la solita storia per cui una tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia, ci credevamo "esperti di computer" (o almeno così ci etichettavano i vecchi bisognosi di una storia di enfant prodige in famiglia).

gli esperti.


In tutto questo, avevamo di fronte a noi senza saperlo uno strumento estremamente dannoso. E non sto parlando dei nocivi travasi di bile causati dagli inevitabili malfunzionamenti del videogioco del giorno sul nostro computer, che in quegli anni diventava irrimediabilmente obsoleto molto rapidamente, sto parlando dello schermo. 


Non ce ne rendevamo sempre conto, ma lo schermo era una roba spaventosa. Era un catafalco radioattivo e pesantissimo. che dentro un tubo di vetro aveva il vuoto pneumatico e una roba che si chiamava "pistola ad elettroni": una roba col nome fantascientifico che sparava, appunto, elettroni contro un sottilissimo strato di roba che veniva chiamata "fosfori". Ma non fòsfori come il fosforo che sta nel pesce e aiuta a ricordare le cose. Erano fosfòri, con l'accento sulla seconda o, ed era una roba tossicissima. Come se non bastasse, girava anche la leggenda che se il nostri monitor a raggi catodici sparati contro i fosfòri fosse caduto o si fosse rotto sarebbe imploso facendo volare in tutte le direzioni possibili delle piccole schegge di vetro taglientissime, e i suddetti fosfòri con l'accento sulla seconda o sarebbero stati sparsi ovunque, avvelenandoci, un po' come il mercurio dei termometri, ma peggio.

Non parliamo poi delle piccole emissioni di raggi-X provocate dai fosfòri (con l'accento sulla seconda o) stimolati dal fascio di elettroni, che ci avrebbero resi tutti quanti sterili, oltre che ovviamente ciechi (ma d'altra parte, è prerogativa delle cose divertenti rendere le persone non vedenti, si sa). 

troppo divertimento

I genitori del mio migliore amico del tempo, che erano sicuramente interessati a diventare nonni, gli comprarono una strana cornice  che reggeva pellicola trasparente stile Cuki: a detta dei venditori, questa cornice con pellicola avrebbe assorbito tutti i raggi X emessi dal monitor, e tramite un filo un po' simile al filo di terra delle radio. avrebbe scaricato tutta la radioattività su un oggetto di metallo a scelta. 

Il mio amico usò, come accumulatore di radiazioni, una statuetta del presepe di piombo (esistevano) ed era terrorizzato dall'idea di toccarla per non sciogliersi come il cattivo di Robocop. Al tempo, complice i guai economici in cui versava la Marvel, la cosa delle radiazioni che ti fanno venire i superpoteri non era proprio di moda.

Tutto questo per dire cosa? Sì, avevamo una potenziale macchina mortale di fronte a noi durante le nostre ore di svago, ma quello che ci premeva di più era evitare che si realizzasse la seconda leggenda metropolitana sui monitor catodici. Sto parlando, ovviamente dei pixel bruciati. La teoria dice più o meno questo: se il raggio di elettroni va sempre a colpire gli stessi punti dello stato di fosfòri (con l'accento sulla seconda o) i suddetti prima o poi si consumano, e lasciano sul monitor un'immagine cosiddetta "fantasma". 

tipo così


Una cosa del genere accade anche con gli schermi al plasma. Ho letto una volta su un forum la storia di un tizio che regalava la sua televisione al plasma, perché il suo compagno di stanza, in sua assenza, gli aveva fatto il simpatico scherzo di tenere per diversi giorni in fermo immagine il fotogramma in fermo immagine di un film porno gay. Risultato: il proprietario della televisione su ogni programma che vedeva aveva come sfondo l'ombra di un uomo che praticava la fellatio a un altro uomo. Abbastanza  una distrazione, al di là dei propri gusti.

Ora, i livelli di malizia descritti in questo scherzo noi al tempo non ce li avevamo, e vista la venerazione che avevamo per quei catorci radioattivi, velenosi e potenzialmente esplosivi non ci sognavamo neanche di "bruciare dei pixel". Per questo esistevano dei programmi che tutti si consigliavano a vicenda di utilizzare per salvare i preziosissimi e pericolosissimi fosfòri (con l'accento sulla seconda o) dei monitor CRT, evitando che che le immagini le immagini fisse che guardavamo rimanessero impresse in eterno sul vetro del nostro schermo. La metafora che mi piace fare in questi casi è quella del tonno: il tonno è un pesce che non ha la vescica di galleggiamento come gli altri pesci, e per questo nuota per tutta la vita senza mai fermarsi, sennò va a fondo e la pressione del mare diventa troppo forte e diventa pronto a farsi tagliare con un grissino.

cazzo ridi


Ora io i monitor catodici, in particolare uno della Olivetti, ne ho avuti e li ho tenuti accesi per tanto tempo, e molto spesso, vista anche la mia cronica carenza di software, ho tenuto delle immagini fisse molto a lungo, e onestamente non mi è mai capitato di avere questo fenomeno di immagini fantasma.  Forse la cosa poteva avere senso con gli gli schemi verdi o ambra  che si usavano durante la preistoria informatica, e posso capirlo. Le schede grafiche erano monocromatiche, lo stato dei pixel poteva essere tutto spento o tutto acceso, e quando tutti i pixel sono accesi allo stesso modo, se uno è un po' sbiadito si nota. Ma quando hai un monitor che è alimentato da una potente scheda grafica VGA che può fare (uuuuh!) 256 colori presi da una palette variabile che ne ha molti di più, diciamo che è molto meno probabile che se qualche pixel si sbiadisse la cosa fosse visibile.

Ciononostante lo screen saver lo mettevamo lo stesso, in particolare con i sistemi come Windows 3.1 e successivamente con Windows 95, non solo erano di serie, ma avevamo la possibilità di mettere qualcosa di pazzerello e di poter personalizzare il nostro personal computer che di personale non aveva assolutamente niente. E quindi, per avere l'illusione di avere una macchina veramente nostra, imbottivamo i nostri magri dischi fissi di queste cagate per farci sentire speciali, e proprio per questo ce li facevamo anche piacere. Sigla!

EXPLOSIV.COM (R. Gresset & C. Hook, 1988)

Il primo salvaschermo con cui ho avuto a che fare era per DOS, ed era incluso nel dischetto allegato alla fecale rivista di settore "PC Action". La cosa interessante è che era chiaramente un riempitivo da poche decine di kilobyte, e nonostante fosse il 1993 quando è uscita la rivista, i pigri ragazzi Xenia avevano messo una versione del 1988, la versione originale, semplice e con un solo tipo di screensaver. Successivamente, EXPLOSIV.COM sarebbe diventata una versione più scrausa del ben noto After Dark, quello coi tostapane volanti che non ho mai cacato al tempo se non, probabilmente, sul computer di qualcun altro. Ci penso chi è e ci torno, forse. Comunque il primo screensaver della mia vita è questo:



Al di là della EGA 640x350, che apprezzo sempre, questo screensaver era, come dire? Decisamente inutile, persino per uno screensaver! Perbacco, una roba del genere per DOS è un TSR, ovvero un programma che resta dormiente occupando la memoria convenzionale, i famosi 640 kilobyte che bisogna farsi bastare e su cui bisogna fare una cresta incredibile tra MEMMAKER.COM e robe simili. Se non capite quello che sto dicendo consideratevi molto fortunati. Di fatto, una roba così era capacissima di rendere inagibili diversi videogiochi, specie se non si era un figo come me che a colpi di LH, DOS=HIGH,UMB e pugnette simili ero riuscito ad avere ben 603 kb liberi! Questa è informatica fine a se stessa, amici! E comunque, tutto questo per dire cosa? Semplice, se si lasciava fermo il pc sul DOS per diversi minuti partiva 'sta roba che era sensibile al tocco di tastiera, ma non al mouse. Questo dal DOS, in modalità testo. E se eri in modalità grafica? AH BOH. Secondo me si impastava ogni cosa.
Non ho mai provato, ma importa? No, direi di no. Andiamo avanti. E no, prima che me lo chiediate, l'ho solo fatto partire per vedere l'animazione, non ho mai osato inquinare i miei kilobyte di memoria convenzionale libera per 'sta stronzata.

Simulazione campo stellare (Microsoft, 1990)

A un certo punto della storia, il popolo ha iniziato a rompersi i coglioni dell'ambiente monotasking e guidato principalmente dalla tastiera. Certo, c'era Norton Commander, che aveva pure lui il suo screensaver (ma suppongo che prima o poi parlerò di Norton Commander in un articolo apposta), c'era DOSSHELL, che non aveva screen saver e c'erano vari ersatz di Windows, che magari uno non ci pensa, ma se certe persone avessero avuto un acume per il business superiore a quello di Bill Gates, ora magari saremmo tutti a usare un derivato di GEM o di Counterpoint. Ma così non è stato e quindi pure ora ci troviamo che quando il computer ci parte, nella maggior parte dei casi c'è la scritta "Windows". Ah beh, che ci possiamo fare. Io con Windows ho un rapporto ambivalente. Devo dire che da un lato dò il benvenuto alla user-friendliness e alla semplicità dell'interfaccia utente. Dall'altra parte l'impressione è che le barriere all'ingresso vengano tolte e ciò costituisca il primo passo verso una nazionalpopolarizzazione dell'informatica che ha avuto effetto collaterale di portare un sacco di imbecilli nel campo. 

Per campo dell'informatica intendo non il campo stellare, eh! Il campo stellare è uno dei screensaver più semplici del mio primo PC con Windows 3.0. Vogliamo vederlo?



Rilassante, devo dire. È un effetto che abbiamo visto in diversi videogiochi e che non sfigurerebbe nel grande schermo/oblò dell' Enterprise di Star Trek. Noi stiamo navigando nello spazio e le stelle ci passano di fianco. Cioè, oddio, sembrano più micrometeoriti bianchi che ti stanno venendo in faccia facendoti buchini nell'astronave. Viene da chiedersi se non sia stata esattamente questa la visuale che l'equipaggio dell'Apollo 11 aveva 2 giorni nel viaggio verso la luna.  Chi lo sa? No, probabilmente non era così, perché il modulo lunare durante il viaggio girava su se stesso per non essere sempre esposto al sole dalla stessa parte. Questo l'ho imparato guardando i documentari di Piero Angela e figlio assieme ai miei figli, che ogni tanto la tv la guardano ma ci limitiamo a vedere Quark, che è rilassante il giusto (non pretendo che imparino, ma almeno vedono dinosauri e astronavi senza le urla dei bambini fatti di ritalin che stanno sui vari disney channel). Sono conscio che prima o poi sarà necessario fargli vedere quelle merde di cartoni animati renderizzati male in 3D che ci sono al giorno d'oggi perché lo richiede la socialità. Per il momento, se i bimbi possono evitare la convenzione sociale per cui Zerocalcare doveva disquisire su quella cagata dei cavalieri dello zodiaco a scuola salvo essere un paria, meglio così.

Vogliamo aumentare il numero di stelle? Ecco qua. 




Con 200 stelle viste allos tesso tempo, persino il mio Windows 3.1 che gira su un 486 DX2 emulato all'interno di PCEm sul mio portatile con AMD Ryzen 5 sembra rallentare.  Ma è bello sentirsi in uno spazio molto meno vuoto di quello che probabilmente è davvero. Cioè, non so chi di voi sia stato nello spazio, ma dubito fortemente che ci siano tutte quelle stelle lì, ecco. Bah! Prossimo. Ma prima, una domanda:

L'hai tenuto sul serio come screensaver attivato?  Beh, forse sì. Sufficientemente semplice e rilassante per goderselo quando si ritornava al computer da una lunga cacata.

Mystify (Microsoft, 1990)


Io non ho idea perché questo screensaver si chiami così. Cosa stiamo mistificando? Qui c'è qualcosa che inganna? Sì, forse. Immagino che ci sia una prospettiva ingannevole o forse non lo so, il fatto che ci siano dei poligoni che girano tra di loro e cambiano nella forma e nel colore (non provateci neanche) ci fa pensare a qualcosa di mistico che sta succedendo? Forse sì, forse no. Quello che mi viene in mente è che "mistico" era il soprannome di un personaggio della cittadina in cui andavo a fare il liceo. Veniva chiamato così perché è una volta si è presentato nudo in chiesa dicendo di essere la reincarnazione di Gesù Cristo. Vero? Falso? Non lo so, questa è una notizia di seconda mano. Che c'entra con questo screensaver? Non ne ho la più pallida idea, però insomma, vediamolo.


 
Beh che devo dire? è molto anni 80. I colori così un po' spenti un po' pastello non sono proprio tipici della decade. Ma d'altra parte Windows 3.0 è uscito nel 1990. E immagino che al tempo i ragazzi della Microsoft dicessero che magari, con il nuovo decennio, era tempo di spegnere un po' i colori al neon. Oppure forse erano così intenti a cercare di scopiazzare lo stile del Macintosh che aveva tutto così molto pulitino, molto precisino, molto tranquillino, molto effeminato (Si può dire?) che pure loro hanno voluto metterci qualcosa di  particolarmente blando.

Poi a ben pensarci il massimo della schizofrenia informatica è quello di tenere Mystify come screensaver e allo stesso tempo come tema dei colori di Windows 3.x il famigerato "Hot Dog Stand". Ve lo ricordate, vero? agevolo?



Mamma mia. Suppongo che sia utile per le persone che daltoniche. Ma per chi ha i coni e bastoncelli nella norma è qualcosa che fa veramente sanguinare le pupille. Ok! Direi che per Mistify abbiamo detto abbastanza. 

L'hai usato seriamente? No, Direi proprio di no. Troppo blando anche allora. E non era nemmeno affascinante come la funzione "disegni" dell' Olivetti PC 128 S presente nel cosiddetto "Disco Welcome". 

Marquee (Microsoft, 1990)

Un bel nome molto affascinante, che sta a significare le scritte esposte fuori dall'ingresso dei cinema per invitare la gente a entrare, che contenevano i film proiettati e magari pure qualche frase a effetto, in questo caso customizzabile e volta a rendere il più personalizzato possibile un PC che di personale non ha proprio niente. L'ho già detto all'inizio, lo so. Ma è questo che voglio ribadire nell'articolo di oggi: il computer è un elettrodomestico a cui ci affezioniamo e su cui proiettiamo il nostro voler essere speciali. Secondo me è una cosa persa in partenza, ed è per questo che classifico questo articolo sotto "informatica masturbatoria", ma oh. È altresì vero che la masturbazione è spesso un'attività divertente (anche se rende ciechi). Ma sto divagando.

Non più di un anno fa un mio collega di ufficio teneva l'equivalente di Windows 10 del Marquee usando come scritta 3D che rimbalzava il suo nome.  Era un po' narcisista il ragazzo. 

A me realtà colpiva che nel 2019 ci fosse ancora qualcuno che utilizzasse screensaver e non spegnesse semplicemente lo schermo, ma il mondo è bello perché è vario. 
 
Sulla fecale rivista di settore PC Action c'era una rubrica chiamata do-it-yourself ed era un corso di programmazione in Turbo Pascal. È stato lì che ho mosso i primi veri passi da programmatore e devo dire che per questo è sarò eternamente grato alla fecale PC Action che solo quell'occasione non è stata per niente fecale. (E venitemi a dire che sono sempre negativo). Ecco: uno degli esercizi, o meglio uno dei listati da ricopiare pari pari sull'IDE di Turbo Pascal 5.5? 

Era un programma in modalità testo che faceva le scritte che scorrono. Una delle frasi che usavo per fare questo effetto e deliziare gli occhi di chi guardava il prodotto del mio talento programmatorio (o meglio del talento di copista di listati) era una frase in latino che scorreva sullo sfondo dello studio di un programma di Gianfranco Funari. Quella frase era la seguente:

MIHI IN ANIMO EST FUTURI TEMPORIS ANUM DIGITO PERFODERE 

Che significa? lo scoprii molti anni dopo. La tratudione è "È mia intenzione mettere un dito nel culo al futuro." Perché? Se vogliamo, ha senso, nel contesto dell'indole molto borgatara e quindi fisiologicamente orientata al passato di Funari.

Capirete anche Dunque che in un blog come questo non posso utilizzare quella frase. Per questo mi limiterò a qualcosa di molto più banale. 




Eh sì, il potere logora chi non ce l'ha. Colorato in magenta, così si rafforza il concetto. Domanda di rito:

L'hai utilizzato a suo tempo? Sì, senza dubbio. Non chiedetemi che cosa avessi scritto, ma sono sicuro di averlo utilizzato. Ho avuto Almeno la decenza di non mettere. la password per sbloccare il lo screen saver nella scritta che scorre sullo screensaver stesso. Voi magari su sta cosa ci ridete sopra, ma apparentemente queste cose negli uffici succedono. Cos'è che dicevo a proposito di Windows che ha fatto entrare nel mondo dell'informatica un sacco di idioti? ecco.

Flying Windows (Microsoft, 1990)


Questo ce l'ho messo nell'elenco. Perché mi fa veramente cagare. Mi ha sempre fatto cagare. Non so perché. È lo stesso concetto del campo stellare Ma con il logo di Windows 3.1 perché Windows 3.0 non non aveva quel logo qui. Che dire? Un'aggiunta, nella nuova versione, completamente inutile. Ma poi, a parte la presenza del campo minato, qualcuno ha idea esattamente di che cosa introduceva Windows 3.1 rispetto Windows 3.0?  


Che merda. Mai usato, ovviamente. Passiamo avanti.

Tafazzi (Marco Cinti, 1996)


Io sono certo che molti miei coetanei siano già dei grandissimi vecchi di merda. Pronti a lanciarsi in strali contro le generazioni successive sempre attaccate a TikTok a fare gli scemi, o, che ne so, che mangiano il detersivo in capsule come sfida su internet.

Il fatto è che quando si è adolescenti non si capisce un benemerito cazzo. Infatti per questo mi sto godendo tantissimo Sinjin e Randy ora che hanno rispettivamente tre anni e mezzo e un anno e mezzo (quasi). Appena entreranno in zona pubertà, poverini, so già che avranno una fisiologica ma comunque tremenda involuzione. Li amerò lo stesso ma già mi sto preparando ai travasi di bile che quell'età comporta.

Perché dico tutto questo? Perché qui grandissimi ipocriti dei miei coetanei che si lanciano in strali pieni di odio eccetera eccetera sono gli stessi che nel 1995 prendevano una bottiglia vuota con essa si martellavano fortissimo i coglioni cantando un coro da stadio sulla melodia di "Gam Gam" il remix dance di una canzone sulla Shoah, una roba così priva di gusto che poteva essere uscita solo da quella palude putrescente che erano gli anni 90.

E questa storia del fatto che la mia generazione che ora fa tanto la tradizionalista si prendeva a bottigliate i coglioni, la so non perché l'ho fatto io (anzi in realtà un po' l'ho fatto pure io) ma per il fatto che nel mio ristretto campione di preadolescenti del 1995 quel numero lo hanno fatto TUTTI. Tranne forse il mio amico Ivano che su ste cose è sempre stato scoglionatissimo dando grande prova di maturità. Bella vez.

Magari qualcuno di voi non hai idea di che cosa io stia parlando. Ma va detto che, vista la l'età media di chi mi legge (o almeno l'età media che posso immaginare dei miei lettori) tutti abbiano capito che sto parlando del personaggio di Tafazzi, inventato da Giacomo Poretti, quello coi baffi più basso del trio comico Aldo Giovanni e Giacomo. 

Che senso aveva? Nessuno, era umorismo nonsense quasi vaudeville, ma l'effetto che aveva avuto era che a scuola da me alle medie ci fossero gruppi di studio su quale fosse il modo migliore per percuotersi la minchia con una bottiglia in PVC senza farsi male. C'era chi suggeriva di imbottirsi le mutande con dei calzini arrotolati, ma secondo me non è una buona idea perché alla fine per quanto attutita dalla morbidezza del calzino,  la bottiglia spingeva comunque con forza contro la nostra sensibilissima sacca marronaia. Io, la soluzione migliore che avevo trovato era il guscio di un uovo di Pasqua fatto cartone rigido che era della giusta misura (quindi molto grande) per poter essere usato come conchiglia in cui tenere dentro il pacco e l'avrebbe perfettamente protetto dai colpi in arrivo. Ecco! Dopo questo coming out di sfiga, Parliamo di questo screensaver l'unico di fattura italiana in tutto l'elenco.


Tafazzi screensaver è un prodotto di tale Marco Cinti di Tivoli. Che ingenuità quei tempi! Il buon Cinti mette persino il suo indirizzo di casa nell' about (ho fatto un rapido controllo su google e pare non vivere più lì nel 2021) del suo prodotto. In più, per qualche ragione, anziché l'obolo in denaro tipico dello shareware, il Cinti chiede delle cartoline... che raffigurano maiali? Beh, grande comunità di intenti tra il buon Marco e l'ex videogiocatore del 1996 che trovava i suini qualcosa di molto divertente.

Detto questo, io non avevo cartoline raffiguranti maiali, ma una volta avevo acquistato in un'edicola del mare una cartolina disegnata da Zap (il vignettista bolognese) che consisteva in una serie di stronzi in diverse varianti. Sì, continuiamo pure a fare coming out di sfiga, benissimo.


Intanto che nella vostra mente siete tutti lì a fare "oh oh oh oh oh oh" e i più hardcore tra voi, di nascosto ai vostri partner, si stanno percuotendo la sacca maronaia con la prima cosa trovata, vi racconto come arrivò sul mio PC: presto detto, mi fu passato dalla mia prof di informatica alle medie. Non che io facessi informatica alle medie, ma c'era una professoressa di educazione tecnica che aveva chiaramente avuto un esaurimento e come tutti i professori che erano reduci da un esaurimento nervoso, è stata messa tra virgolette ai computer. Il che era interessante perché pure il mio professore titolare, il malinconico Carmelo R. non era mai uscito da un burnout (le voci dicevano che fosse depresso per una tragedia personale, ma erano appunto voci). Immagino che quella che si era fatta mettere in aula PC fosse stata più brava a lamentarsi. 

Al di là di queste considerazioni, affidare l'insegnamento dell'informatica, materia fondamentale per l'ingresso nel futuro di in un'Italia che si stava avvicinando al nuovo millennio all'insegna delle famose "3 I", a una persona esaurita, non era proprio una buona idea. E infatti, non è che questa signora (su cui le voci dicevano che venisse a scuola senza mutande, ma erano appunto soltanto voci) insegnasse tanto l'informatica. Non c'era nel programma!

Semplicemente, quando c'era l'opportunità di fare qualcosa al computer (tipo scrivere via e-mail ai corrispondenti francesi) per dare alla didattica una parvenza di multimedialità (parola chiave quella) si andava nell'aula computer ed era sempre festa! Per me. Perché a me quella prof stava simpatica, e poi c'era l'obiettore di coscienza con cui si cazzeggiava una meraviglia. 

Ho già parlato di come mi fu passato Mortal Kombat 1 e SimCity 2000, più altre cose che ancora non ho menzionato. E pure questo screensaver. Nel 96, comunque, Tafazzi era diventato un pochino stantio, e non era più il passaporto per la popolarità che spera che era stato fino a qualche tempo prima. Non che la cosa mi sarebbe particolarmente servita: non è che invitassi poi troppa gente a casa mia a fargli vedere questo screensaver. Io sono certo che avere Tafazzi sullo schermo abbia reso un sacco di persone popolari in ufficio, ma io non ero in ufficio, non ero esposto all'informatica da un punto di vista "sociale", non ancora. Tutto ciò che avveniva di relativo al simulmondo era limitato allo spazio sicuro di quella che era la stanza dove si trovava il computer.

Ultima piccola precisazione: le impostazioni della violenza della bottiglia sui coglioni di Giacomo nel setup non hanno alcun riflesso sull'animazione. Quindi si teneva il livello "AAAARGH!" a prescindere. Magari era una feature incompleta, chi lo sa.

Ma alla fine questo screensaver lo hai mai usato seriamente? Sì, ne sono certo. Anzi, penso che ogni volta che mi alzavo dal computer lo facessi partire manualmente così come a sperare che qualcuno guardasse lo schermo e ridesse dicendomi "quanto è simpatico!". Ma ahimé, nel panopticon di casa ex videogiocatore, al massimo chi veniva a farsi i cazzi miei era mia nonna, la quale, come abbiamo già scritto in questa sede, come reazione ai personaggi di Mai dire Gol aveva fisso "Mo cus'ela sta cazèda lé!"  Che fatica.

Gates does Windows (Robert Gibson, 1993)


Che ci crediate o no, c'è un periodo in cui Bill Gates non era odiato come ora, né preso eccessivamente per il culo come negli anni da Windows 98 in poi.

ma questo tatuaggio/body painting lo si può pigliare per il culo senza problemi.


A Bill Gàtes fondamentalmente gli si riconosceva il fatto di star raggiungendo quello che era l'obiettivo che lui stesso si era dato: un computer in ogni casa (e nel frattempo aveva fatto un paio di soldi). Negli anni recenti abbiamo visto crescere il rapporto computer / famiglia in maniera esponenziale. Ai tempi del mio primo pc IBM compatibile, posso stimare (basandomi sul campione delle famiglie dei miei compagni di classe al ricco V.P.) che le famiglie computermunite fossero intorno all'8-10%.

Ora se consideriamo anche solo i telefoni smartphone, che hanno tutte le stesse funzioni di un personal computer degli anni 90 e anche di più, allora capite che il computer in ogni caso non ce n'è solo uno, ma almeno tre o quattro, e la stima è pure molto conservatrice.

Nel 1993, chi sapeva chi fosse Bill Gates poteva pigliarlo per il culo perché era un grandissimo nerd. I più addentrati nel mondo dell'informatica magari potevano non apprezzare le feroci business practice di Microsoft, che acquisiva senza remore tutti i potenziali rivali creando così defacto un monopolio che ha contribuito alla già menzionata nazionalpopolarizzazione dell'IT, con relativo appiattimento verso il basso della qualità, tirando pure il freno a mano del progresso dal punto di vista del software (tanto c'era l'hardware a compensare).

Dall'altro lato,  andate in una community di utenti qualsiasi cosa open source, e provate a chiedere una domanda abbastanza semplice: la loro spocchia vi fa capire come mai la maggior parte della gente sceglie Windows. Purtroppo è una scelta dicotomica quella tra una comunità di élite e l'inevitabile fisiologica presenza di imbecilli. Io, un tempo, ero a favore della prima. Dopo essere andato a ingegneria, beh, sono senza dubbio disposto ad accettare di imbecilli, anche perché nella comunità editare lista gli imbecilli non scarseggiano affatto, anzi.



Dicevamo: Gates Does Windows, e anche solo sulle varie parole Windows e Gates si possono fare tutti i calembour del mondo e questo screensaver non è un'eccezione. Praticamente quello che succede qui è che lo screensaver ci sporca il vetro del video e a spazzare via le macchie di zozzume arriva un lavavetri che ha l'aspetto del CEO della Microsoft del tempo

Che dire ? Ben fatto tecnicamente senza dubbio, ma troppo blando. Molto più di buon gusto rispetto. Ai successivi video giochini in cui bisogna prendere Gates a torte in faccia, quello sì. Ma non sufficiente a renderlo significativo, però aggiunto in questa raccolta perché me lo ricordavo per via della sua completa significa insignificanza.

E per questo mi è sembrato giusto aggiungerlo, ma se pensate che lo abbia mai usato seriamente, beh, vi sbagliate di grosso. Andiamo avanti.

Hey, Macaroni! (RISoft, 1997)

Secondo i sociologi americani il 1996 è l'anno definito da 4 cose. Andiamo di elenco numerato, ok?

  1. Rules Girls
  2. Soccer Moms
  3. Bob Dole
  4. Macarena

Ora le "Rules Girls" sono le ragazze che seguono pedissequamente un libro chiamato "le regole per trovare marito". Potete immaginare quanto io trovare gradevole questo fenomeno tipicamente americano (e lo dico nella peggiore accezione possibile). Siamo di fronte alla solita discretizzazione e traduzione in pseudocodice  di cose che per la loro natura non possono essere sintetizzate in una serie di "If then else", puttana la miseria. Questa ovviamente era l'opinione dell'ex videogiocatore di adesso: l'ex videogiocatore di della seconda metà degli anni 90 si spaccava la testa a cercare di capire l'algoritmo e creare un modello che lo avrebbe portato alla popolarità (nel senso del coito). Come ho fatto a non diventare un incel Dio solo lo sa. 

Le "Soccer Moms" non sono tanto un fenomeno di costume, quanto semplice un semplice bacino di potenziali voti che gli analisti politici avevano scoperto magicamente nel 1996, e che pareva fossero terreno vergine per andare a raccogliere nuovi voti. Gli analisti politici in questione erano del partito Repubblicano americano, che non era ancora degenerato in una specie di pseudo-culto paranoide come ora, ma che aveva preso già la via del declino da tempo. 
Insomma, la "soccer mom" era la mamma iperattiva che guida una monovolume, che non ha fatto compromessi tra famiglia e carriera e che al sabato pomeriggio porta i figli all'allenamento di calcio perché nel 1996 gli americani stanno ancora cercando di farsi piacere il gioco del calcio. (Erano passati solo due anni da solo mondiale dal loro mondiale, d'altra parte). 

Strettamente legato al fenomeno delle "Soccer Moms" c'è Bob Dole, vecchissimo candidato alla presidenza degli Stati Uniti per il sovramenzionato partito Repubblicano contro Bill Clinton che non era ancora stato oggetto di impeachment per la storia che sappiamo tutti che sappiamo tutti. una curiosità il fatto che su internet sia ancora attivo il sito web della sua campagna elettorale, che potete trovare qui.

E ammetto di non riuscire a trattenere un piccolo sospiro di nostalgia quando vedo che la presenza on-line di una campagna elettorale si limitano un sito statico e non al bulimico riversamento, a getto continuo, di vomito digitale nella cloaca dei social media Io ci provo a dire quanto quanto sia velenoso in Facebook con Twitter. senza scadere nel banale, e mi scontro con gente che dice "ma è solo un mezzo, bisogna saperlo usare". NO VAFFANCULO, RISTUDIATEVI MCLUHAN CAZZO.

E infine, c'è la Macarena, che è un ballo di gruppo abbastanza sciocchino, uno pensava di aver toccato il fondo sentendo in continuazione ovunque la Lambada, ma si sa che toccato il fondo si inizia spesso a scavare, e poi con la Lambada almeno ci si strofinava l'un l'altro. Seconda cosa: io non lo sapevo, ma ho scoperto di recente che Macarena è un nome di donna, ho conosciuto una signora che di nome fa Macarena (è spagnola) e mi chiedo quante volte si è sentita dire "EEEEEH MACARENA" quando si presentava.

Io e i miei amici sfigati, invece, pigliavamo per il culo le ragazze che la macarena la ballavano sulla scontata assonanza tra Macarena e "maccheroni", e l'imbarazzo (al giorno d'oggi si dice cringe) montò ai massimi livelli quando la già menzionata professoressa di tecnica messa nell'aula computer mi passò, oltre a Tafazzi, questa roba qui.


Ecco, immagino che se sei americano e capisci cosa cantano quelli della Rhode Island Soft, magari ridi un casino, io, ecco, ero lì che guardavo questi maccheroni che ballavano con l'occhio a palla con una canzone dal testo incomprensibile sulle note della macarena e mentre la prof rideva come una matta io facevo un ghigno con cui cercavo di farmi sembrare divertito. Molto cringe, senza dubbio.

E quindi, lo hai tenuto? L'ho installato a casa, ho provato a riguardarlo per capire cosa dicessero, ho cercato di capire se ci fosse veramente qualcosa da ridere, assodato che non c'era, disinstallato.

E allora? finita così? Beh, sì, non avete visto quanto ho scritto? Certo che ce ne sono altri di screensaver di cui potrei parlare (me ne vengono in mente un paio almeno) se mi andrà posso fare un'appendice. Ma non aspettatevi che parli del Labirinto 3D di Windows 95, se devo stare male almeno che lo faccia per qualcosa di interattivo, che cavolo.

30 commenti:

  1. "Non è che si rovina la televisione ?"
    La solita frase rompipalle dei genitori quando collegavi computer o console alla tv.
    Senza nemmeno saperlo avevano un pizzico di ragione.
    Però un tubo catodico 4k mi sarebbe piaciuto vederlo solo per un attimo.

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    1. La cosa che più si avvicina è un Sony PVM-4300, un trinitron da 200 chili e 43 pollici, però visto da molto lontano.

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  2. Devo darti una nota di merito perché con la battuta su Bocelli hai dimostrato di non piegarti al politicamente corretto. Comunque devo anche darti una nota di demerito perché non si fa umorismo sui problemi di salute altrui.

    Anonimo

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    1. Ma se ti dicessi che è meta-humor sull'eccessiva diffusione di memi su Bocelli?

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    2. In quel caso dovrei darti una nota di merito per aver colpito nel segno castigando una pratica tanto offensiva quanto nociva, ma avrei anche dovuto darti una nota di demerito per aver contribuito paradossalmente alla popolarità di tali memi.

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    3. In effetti non hai torto. Che faccio, la tolgo?

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  3. Io la lascerei, tanto dubito che Bocelli la veda. Accidenti, questa volta devo dare una nota di demerito a me stesso.

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    1. Beh, apprezzo la tua onestà intellettuale quindi datti pure una nota di merito così siamo tutti con un netto completamente neutro.

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    2. :D giusto, allora una nota di merito per la mia onestà intellettuale.

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    3. f lknbkfkjl sfkuskuds deoiuohtpor !!!

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  4. In tempi più recenti di quelli da te citati, si andava pazzi per lo screensaver dell'acquario...

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    1. Quello dell'acquario lo ricordo anch'io, ma cercando su internet non lo trovo proprio. Ti ricordi il nome?

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  5. Forse hanno copiato l'idea dal "gioco" El-Fish del 93, "una figata" testuali parole del recensore di computer+videogiochi.

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    1. i fecali recensori...ricordo ancora la recensione, sarà stato il 1994, del videogioco di Monopoly per PC sulla fecalissima "Videogame & computer world" (pure il nome è fecale) a cui appiopparono come voto 100% .

      Il solito anonimo amighista

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    2. Le copiose eiaculazioni per El-Fish, che comunque era un esperimento interessante, provenivano principalmente dal fatto che aveva la benedizione di Alexey Pajitnov, quello di Tetris. Poi che ci volesse una ventina di ore su un 386 per fare il rendering di un pesce customizzato da un lato era visto come una roba un po' esagerata, dall'altro "Che figata! Ora sì che lo facciamo sudare bene il nostro processore!" Indovinate qual era la posizione del fecalissimo recensore medio.

      ma il Monopoly per PC era quello per windows 3.1 dei Westwood? perché in quel caso sarebbe l'ennesimo esempio di totale asservimento da parte della fecale stampa di settore nei confronti di certe software house "simpatiche".

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    3. è quasi sicuramente quello dei Westwood, perché su Wikipedia sembra che sia l'unico fatto in quel periodo su PC (che è il 1995, la mia memoria non ha sbagliato di tanto).
      Sulla pagina di Wikipedia inglese asseriscono anche che abbia venduto tantissimo, non c'è proprio giustizia al mondo.

      il solito anonimo amighista

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  6. Il miglior screensaver secondo me era questo qui: https://www.youtube.com/watch?v=roLykFBiudw
    a volte lo facevo partire per puro diletto, come se fosse uno spettacolo autonomo.

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    1. Ah, sì, mi fai pure venire in mente che poi non ho fatto il trip regressivo per capire dove avevo visto After Dark (di cui quello dei topi faceva parte).

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  7. Ma alla fine quella pellicola di cui parli all'inizio serviva a qualcosa oltre che a imbruttire ulteriormente il monitor? Io personalmente non l'ho mai usata e all'epoca non riuscivo a capire come cavolo potesse funzionare. Mi suona tanto come gli occhiali "reset vista" o altre fantasticherie fatte per spillare soldi. Mentre per i pixel "fantasma" a me è capitato di vederli su qualche monitor, ti parlo di roba che è rimasta accesa per anni sulla stessa schermata, però non ti so proprio dire se si trattasse di schede vga o cos'altro. Erano in genere pc usati esclusivamente su un programma che per il 90% del tempo aveva sempre la stessa schermata.

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    1. Pënso che la pellicola fosse principalmente un placebo, come dici tu, un po' come la coccinella che mangiava le radiazioni del cellulare che ti avrebbero fatto cascare l'uccello per terra.

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    2. Quelli che compravano la coccinella sono gli stessi che dicono che il vaccino per il coviddi contiene il 5G, ovviamente.

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    3. sai cosa? Una roba che non ha nulla a che fare con gli screen saver, ma che meriterebbe un approfondimento. Non ho mai capito come mai parecchi vecchi giochi avevano come tasti paer muoversi "Q,A" come su e giu e "O,P" per destra e sinitra e "spazio" per sparare. Una cosa più scomoda no? Perchè non usare le freccette?

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  8. So che la sezione commenti non dovrebbe diventare una raccolta di citazioni varie, ma oso infrangere la regola perché il salvaschermo di Johnny Castaway merita una menzione.

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    1. Ma in realtà hai pienamente ragione, e avevo pure preso gli screenshot di J.C. ma poi su questo post sarebbe diventato eccessivamente lungo quindi farò un'altra volta, tavò permettendo s'intende.

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  9. il peggio e' stato quando ho impostato uno dei salvaschermi di windows e questo si e' bloccato, lasciando un'immagine FISSA sullo schermo per non so quante ore con la stessa immagine.
    non ricordo se mi e' rimasta l'ombra sul monitor ma ho bestemmiato duro per ore e ore: un salvaschermo che ti rovina lo schermo. parlando di windows, normale amministrazione, ma porco cane...
    da quel giorno, solo "blank screen", e piu' avanti, con l'avvento dell'acpi, spegni schermo.

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  10. Ehi, incredibile che dopo più di 25 anni qualcuno si ricordi ancora dello screen saver che mi regalò 15 minuti di celebrità (e un discreto numero di pigcard). Che dire, grazie!

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    1. Grazie a te! Che bello, tutto molto più sincero dell'accozzaglia di palta catodica tipo "Carràmba che sorpresa" o "C'è posta per te". Ma spiega una cosa al pubblico curioso (tra cui me): il settaggio "livello di violenza" non cambiava nulla, no?

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    2. Vado a memoria, mi sembra che con il settaggio "velocità" si impostasse la velocita di movimento del nostro eroe, mentre con l'impostazione "randello" si scegliesse la frequenza delle mazzate... Cavolo, chissà se ritrovo i sorgenti...

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