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lunedì 12 aprile 2021

King's Quest VI - Heir Today, Gone Tomorrow

Eccoci di nuovo cari amici! Sembra esserci nei giochi Sierra una costante, dal mio punto di vista: e cioè il fatto che prima ancora di esperirli dal vivo, me li ero sorbiti sorbiti interamente tramite gli screenshot presenti sulla fecale stampa di settore. Che nello stesso numero proponeva sia la recensione (entusiastica, ma col caveat che la Lucasfilm, al cospetto della quale i fecali recensori erano soliti scannare vitelli grassi di ogni natura) che la soluzione. Come ammazzare in poche pagine la longevità di un prodotto, praticamente.

e vissero tutti felici e contenti [/SPOILER]

La differenza principale tra Space Quest IV (ci avete presente, no? Ho persino spezzato l'articolo in due per manifesta orchite) e King's Quest 6 è che per il gioco di oggi non ci ero mai stato così tanto a "sbavare", per usare un termine caro ai cazzari che imbrattavano la carta patinata delle pubblicazioni Xenia. 
Come mai questa differenza di trattamento? E sì che la grafica era lussureggiante allo stesso modo in entrambi i giochi! Presto detto: non c'erano donne bionde con le tettone di fuori che svettavano sulla copertina di PC Action, a fare da starlette di King's Quest.

E poi c'è anche il fatto che leggendo la soluzione come se fosse un fotoromanzo, il gioco in questione pareva qualcosa di veramente insormontabile.  Il fatto che sostanzialmente si trattasse anche di una storia d'amore declinata come un'ordalia lunghissima, faticosa e piena di eventi avversi, rinforzava anche la mia credenza del tempo per cui la mia fortuna col gentil sesso sarebbe dipesa da fattori esterni, che richiedevano prontezza d'intelletto e di arguzia verbale, nonché di agilità, scioltezza di movimento (l'esatto opposto dell'imbranatisia di cui il mio amico Ivano ed io venivamo accusati dal nostro maestro delle elementari) e forza fisica.

Io, che prima di essere il manzo da esposizione che sono ora, ero stato un flaccidissimo quasi obeso e prima ancora un minuto mingherlino, ero terrorizzato dall'idea che allo scopo di ficcare avrei dovuto cimentarmi in una serie di prove fisiche. 

Eh sì: non so se è capitato anche a voi, ma quando ero piccolo, all'epoca dell'uscita di questo gioco, avevo circa 10 anni ed ero convinto che, per accoppiarsi, anche per gli uomini fosse necessario in qualche modo fare a sberle con qualche altro pretendente. Capito? Uno vede Bambi e pensa che il massimo dei traumi infantili sia la morte della mamma di Bambi, e poi c'è gente come l'ex videogiocatore, che da quel filmaccio trae le conclusioni che per ottenere le grazie della fancuilla amata sia conditio sine qua non il dover incontrarsi con un altro pretendente e di conseguenza stenderlo a cornate. Sarà per questo che poco più avanti la mia signature move sarà quella di prendere a testate la gente. 

spem


Notare anche come in tutto questo il consenso o anche la semplice opinione in proposito da parte della fanciulla ambita sia qualcosa di completamente ininfluente. Tutto questo per dire cosa? Presto detto:se c'è una cosa quasi diseducativa come i proverbi (di cui ho già parlato) quelle sono le favole. È inutile che i Vecchi di Merda facciano le vittime su facebook dicendo che ascoltare le favole violente è stato per loro l'esame di ammissione alla LUSV (Libera Università della Strada e della Vita): le fiabe "classiche" (dove per "classiche" si intende quelle divulgate dalla Disney per farci sopra i soldi) sono una roba obsoleta, edulcorata male dal Mostro di Burbank, che se originariamente servivano a soddisfare la voglia dei ragazzini di raccontare storie macabre, al giorno d'oggi non insegnano un cazzo di niente. Seriamente, qual è il messaggio che prendiamo da una Biancaneve o una Bella Addormentata nel Bosco, a parte "comprate merchandising delle Disney Princesses così pure vostra figlia troverà un principe azzurro che la mantiene"? "Il Bene vince sempre"? Ha! Certo, convinciamoci che noi siamo il bene e sediamoci in poltrona a girarci i pollici aspettando l'inevitabile vittoria, tra un doomscrolling e l'altro! Che cosa potrà mai andare storto?

ops

Ho divagato. Dicevo, le fiabe disneyificate: una merda. Questo ovviamente non sembra aver fermato la melensa Roberta Williams, cofondatrice della Sierra con il marito Ken. Dopo qualche avventura grafico-testuale per Apple II, Robertona ha l'idea del secolo: prendi le favole classiche, mescolale tutte in un bel calderone, fai asciugare per bene cuocendo a fuoco lento, e tira fuori dalla pentola un caldo e fumante stronzo (magari pure lucido) con un'accattivante veste grafica 3D (nel senso che si può passare dietro agli oggetti) in cui ci si allena per le olimpiadi della bestemmia cercando di capire che cazzo frullasse nella testa alla melensa Roberta Williams quando ha scritto il gioco, prima mediante un parser, poi con interfaccia punta e clicca basata su icone.

L'arcaico aggettivo "Melensa" veniva affibbiato alla Robertona da parte della fecale stampa di settore, non senza una certa punta di sessismo involontario, mi verrebbe da dire: una donna che fa i videogiochi? Financo sposata? Questa è la classica mamma Middle American, casalinga, che canta nel coro della chiesa evangelica tutte le domeniche, prepara la torta di mele, sferruzza orribili maglioni che costringe il marito a indossare a Natale, e nel tempo libero dà sfogo al suo escapismo scrivendo fiabe melense in formato interattivo. Quando poi la Robertona, nel 1995, farà Phantasmagoria, un adventure con trombate, scene splatter e un probabile interesse nei confronti del BDSM, la stampa di settore ebbe la deriva moralista: non si fa! Una così brava signora! Salutava sempre! Tutto questo per dire che il redattore medio della fecale stampa di settore è una persona che non ha mai veramente interagito con delle persone reali. Ok, sto esagerando, e lasciatemi fare in questa sede una menzione d'onore ad Andrea Orchesi, una delle pochissime persone serie in mezzo a quei craniolesi autoproclamatisi PaZzErElLiH, che nel numero 47 di TGM recensisce in maniera molto sobria e un po' scoglionata il gioco di oggi, lasciando intuire che si è un po' rotto il cazzo degli adventure. Il voto finale è comunque un generosissimo 93%. Sigla!


Tattaratà din don! Fanfara Sierra (con un Presenta scritto in italiano). Ebbene sì, amici, questa è la versione localizzata in italiano che il vostro Ex Videogiocatore aveva recuperato su una riedizione del noto cd pirata "Dutch Flyer" ribrandizzato con il soprannome di un mio compagno di scuola del liceo.

Pirirpiripiripirpirpirpirpirpirpirpiappppapà! Melenso, veramente melenso. "Heir Today, Gone Tomorrow" è il sottotitolo di questa sesta iterazione, perché a partire dal terzo episodio Robertona Williams si diverte a sottotitolare con dei calembour. Il terzo episodio, che vedeva come protagonista lo stesso personaggio del gioco di oggi, si chiamava "To Heir is Human", che è un gioco di parole su "To Err is human", errare è umano. Oggi il motteggio è su "Here today, gone tomorrow". Insomma, la regola è che si usa la parola Heir - erede, perché nel terzo e nel sesto episodio il protagonista è l'erede al trono della famiglia reale di Daventry, Alexander. Trattasi del figlio del protagonista del primo e del secondo gioco, il cavaliere (e successivamente re) Graham. E questo è tutto quello che ho da dire sul background della trama, perché di ricapitolarvi tutta la melensa storia dei King's Quest, cari amici, tavò.

La presentazione vera e propria, con la grafica  non ci stava nella versione dischetti che ho ripescato qui. Forse era una versione installata in versione "salvaspazio" e cioè senza la grafica dell'intro, che mi sa che un bel po' di megabyte se li mangiava. Chi lo sa! Meglio così, la versione completa dell'intro, per gli scafati nostri occhi di oggi ha i personaggi renderizzati malissimo, e ovviamente nella recensione su TGM l'altrimenti pacato Orchesi si straccia le vesti. Ma in fondo lo capisco, per i tempi immagino fosse una roba incredibile. Agevoliamo screenshot dall'ottimo Oldgamesitalia...

Notare comunque la doverosa parentesi per non adirare gli idoli della Lucasfilm

...I tempi cambiano, e sinceramente di vedere un manichino renderizzato male che si è consumato dalle pugnette per una tizia che ha visto cinque minuti alla fine di King's Quest V non ne ho voglia. Se mi ricordo dopo vi linko il video su youtube, ok?

Alexander è molto triste, e sua madre gli dice "Non essere triste!" e se fosse una persona intelligente la manderebbe a fare in culo. Fortunatamente: A) Alexander è un coglione B) questa è una fiaba quindi sul più bello ecco lo speculum ex machina che fa apparire 

volevo dire Cassima, la ragazza salvata dal re Graham alla fine di King's Quest V. Sull'eroismo del canuto padre Alexander cerca di speculare al fine di ottenere il coito, e 'sta cosa mi fa scendere la catena, come si dice al Vecchio Paese. Ve lo spiego più tardi perché, se mi ricordo.


"Alexander... mi sento così sola, vorrei che fossi qui..." dice Cassima mentre manovra con sapiente agilità un fallo di bachelite. Alexander guarda attonito, e poco dopo chiama sua madre. Cioè questo mentre si sta chiaramente strofinando i pendagli chiama la mamma? Ma io lo capisco che nelle famiglie reali regna l'incesto però dai.


Fortunatamente Alex è un gran nerd quindi oltre a guardare le tette di Cassima nello specchio ha pure visto le stelle nel cielo, e seguendo quelle stelle troverà le misteriose isole verdi. Geniale, lo ammetto con una certa punta di invidia per lo spirito di osservazione. Sfiga vuole però che mentre ci avviciniamo alle Isole Verdi (tre mesi di viaggio, roba che per l'arrapamento Alexander ha sbiancato il mare) la nave di Alex naufraga. E qui comincia l'avventura...


...ma non prima di aver mostrato i crediti, con Robertona Williams assistita da Jane Jensen, che successivamente progetterà Gabriel Knight (probabilmente una delle migliori avventure Sierra, ma io non ci ho giocato) e scriverà un sacco di libri stile Harmony, ma per un pubblico gay. Poi leggo 'Traduzione italiana di Graffiti" e io qui mi sento una chiavica per ragioni che mi vergogno a dire: vi basti sapere che quando Graffiti diventò Milestone e si focalizzò esclusivamente sui giochi di guida, andai a Milano a fare un colloquio e feci una figura di merda.


Orbene, Finalmente un po' di grafica! Alexander si sveglia su una spiaggia sconosciuta. Nello screenshot non si vede ma sotto l'asse di legno ho recuperato l'anello reale. Piliplin! Punto. Ho lo stesso suono quando ricevo una notifica sul mio cellulare. Non è voluto, e il mio cellulare è impostato a silenzioso il 99% del tempo, quindi non aspettatevi di riconoscermi in mezzo alla folla se sentite un rumore estratto da un gioco Sierra.


Certo però che per quanto Alexander sia vestito come Brandon di Kyrandia (ma non c'entrano niente l'uno con l'altro, fa notare la copertina di Kyrandia), il gioco è molto meno colorato del corrispettivo Westwood. Il mare ad esempio è più color verdastro che bl-UHBLBLBLBLB


Ops! Amici, devo ricordarvi del fatto che questo è un gioco Sierra? Un piede sbagliato e si crepa, come in questo caso! D'altra parte le isole verdi sono irraggiungibili perché sono circondate da un mare particolarmente ostico, no?


E stavolta, prima del solito restart/restore/quit, l'ombra di Alexander entra nel regno dell'Oltretomba attraversando la bocca di una conformazione a forma vagamente di teschio. La bocca si apre in verticale, il che le concede un aspetto, se vogliamo, molto vaginale. Cosa che mette a disagio lo stesso Alexander. Si sente disturbato dalla parola stessa, morte. Ok, ricarichiamo.


Ah che meraviglia! Lo sapevate voi che la Leader aveva pure un numero verde 167 con la hotline? Vi immaginate il poveretto emulo dell'allitterativo Paolo Paglianti che da Lunedì a Venerdì rispondeva ai dubbi della gente? Mica come me, che avevo la soluzione nello stesso numero della fecale PC Action in cui c'era la recensione, che avevo imparato a memoria (ma senza sbavare eccessivamente). Ora quello che mi mancava era il gioco. Andiamo al castello và.


Il castello ha dei cani da guardia che sono effettivamente dei cani antropomorfi. Bello. Non possiamo avvelenarli come i cani piranha letali del primo Monkey Island, ma usiamo un approccio più diplomatico. YIFF! No, scusate, gli mostriamo l'anello reale, dopo che ci hanno confermato che queste sono le Isole Verdi e che nessuno li visita più da quando è arrivato Alhazred. Alhazred? Il nome suona un campanello, e al suono del campanello i due cani si mettono a sbavare.


Arriva anche il capo delle guardie, un border collie di nome Saladin. Bellissimo, molto mediorientaleggiante, e a questo punto mi piace pensare che in realtà Cassima sia interpretata dalla nota starlette contrassegnata dalla gimmick "araba", la ex pornostar Mia Kalifa tristemente nota (al di là delle solite cose) per l'ostracismo dopo che ha denunciato la tossicità nell'ambiente di lavoro della pornografia. Beh, sai che scoperta! TUTTI gli ambienti di lavoro in qualche modo sono tossici.


Alhazred è - indovinate un po' - il visir cattivo, con tanto di pizzetto! Purtroppo non si chiama Jaffar, ma solo perché a scrivere i testi del gioco c'è la scrittrice professionista Jane Jensen, e quindi lo ha chiamato come l'autore del Necronomicon secondo Lovecraft. Rassicurantissimo. Comunque Alexander va lì a petto in fuori e con grande cazzimma a dire che il suo papi ha salvato Cassima dalla prigionia dello stregone Mordack in King's Quest V. Ci ho pure giocato al quinto episodio, ma mi sono trovato svuotato dei miei vaffanculi giocandoci e quindi non ci rigiocherò. In ogni caso, Alex se la tira un casino parandosi il culo tramite il sapiens (che non c'è) e dicendo che siccome il matusa ha salvato Cassima allora Alex si sente in dovere di darle un po' di oca. Una volta che ero dai nonni paterni con il mio vecchio venne anche a trovarci una mia coetanea e non ho mai capito se mio padre avesse cercato di fare il combinozzo o meno. Probabilmente no, ma mia mamma non fu contenta perché temeva il cosiddetto "trappolone". A posteriori mi rendo conto che è bello non essere un reale di Daventry. 

In tutto questo Alhazred ha detto ad Alex che sarà lui a impalmare Cassima.

"Vedi testina, nel frattempo che il tuo Alzheimer faceva lo splendido col Mordack, qui al pueblo i matusa di milady sono trapassati e quindi tocca al qui presente sbunnare la princess, che alla guida ci vuole il pilota, al castello ci vuole il re, che la corona va appoggiata sul turbante eh. E adesso cortesemente foera di ball, brillantina Linetti, fai ballare l'occhio sul tic, che son gia le due e urge il descanso, si scende in spiaggia che gli animali son tutti in pensione alle prese con lo spago.

"Vabbè allora vado a fare un giro a vedere le vostre isole" dice Alex.

"Ma la libidine è qui sull'isola della corona amore! Sole whisky e sei in pole position! Vai vai che poi ti raggiungo eh..."

Dopodiché Abdul si gira verso la rampa di scale e urla verso l'alto: "UEH CASSY, hai visto l'animale come è andato via scodinzolando? Dai che vado a fare un giro a cercare los amigos... Oh, mi raccomando Cassy, il panta nell'armadio... dritto eh? See you later!"


Sconsolato, Alex va in giro per la città. Ignoriamo il vecchio di merda che vende lampade (e il prim oche dice "cit." gli rigo la macchina facendo un ghirigori che raffigura Simon the Sorcerer) e andiamo al banco dei pegni...


...e diamo subito in pegno l'unica cosa che ci può salvare la vita, l'anello reale. "DAYUMMM DAT SUM PHAT BLING BLING" dice il negoziante, che è una persona onesta e nonostante Alex sia un ritardato mentale consumato dalle pippe gli dice che non ha niente che potrebbe offrirgli in cambio di gioiello di cotanto valore, quando magari sarebbe bastato offrirgli un fermaporta. Ma si sa, gli enigmi in un gioco Sierra sono abbastanza telefonati, quando non si è impegnati a morire. Ma mi sa che dico così perché in qualche modo mi è rimasta impressa la soluzione sulla fecale PC Action, che ho letto non poche volte.


Di fianco allo strozzino c'è una libreria, in cui non solo ci appropriamo di un libro estremamente noioso, ma il libraio ci attacca una pezza infinita sulle Isole Verdi. YAHWHN, passiamo avanti.


Ok, ok, andiamo a parlare col VdM che mendica fuori. Era come avevate intuito, o meglio, quasi: il vecchio scambia lampade con altre lampade nella speranza di trovarne una munita di genio. È un riferimento alla madre (o la moglie?) di Aladino nella favola originale, che perde così la lampada magica che da il titolo alla storia. Ma non so se siete stati attenti, un genio già c'è in questo gioco, era sullo sfondo del nostro dialogo con Abdul e si riconosceva dall'occhio che brilla.


Anche questo ragazzino che nuota ha l'occhio che brilla, e invita Alexander a tuffars-ops! Alexander affoga (di nuovo) e Abdul telefona al genio chiedendo "ANIMALE, è andato il pirla? Sì? Sì? Very good, Radici! L'ambaradan mi esalta!" 


Ricarichiamo e andiamo a parlare con un marinaio disoccupato che parla uno strano incrocio tra un sardo cossighiano e un marchigiano degno del mio amico "Lu Fricu", quello che in gioventù dava fuoco ai suoi peti e giocava a "Virtual Sex with Jenna Jameson" per concentrarsi meglio sui progettini universitari. "So' pensato 'na cosa toga", soleva dire penetrando col mouse un manichino 3D non dissimile da quello di Alexander nell'introduzione di questo gioco.


Mentre mi cresce un'orchite enorme parlando col marinaio appiedato, si attiva il flag che dice che esiste una mappa magica per teletrasportarsi da un'isola all'altra. Ne approfittiamo anche per ciulare all'amalgama vivente di terronismo (non è nemmeno quello che io chiamo A.C.M.U., accento capitolino-meridionale unificato, quello che parla) la sua zampa di coniglio. 


E in cambio della cartina, Alex dà all'usuraio il suo anello reale. Il losco figuro col cappuccio nero ci sta ovviamente origliando (si vede il brilluccichio dell'occhio? No, ma è comunque evidente) e...


...ci si avvicina. Ci uccide? No, ciula una mentina dal bancone, e poi si teletrasporta dal cumenda. "Alt! Ueh Africa! Come lo spieghiamo il breathalyzer? Avrai mica di nuovo inghiottito la mentos, testina?" Il genio, che non regge l'eucaliptolo racconta tutto a spizzichi e bocconi, che Alex ha un mezzo di trasporto, e Alhazred subito si incazza. "Vigliacca! Non dovevi tradirmi così! Ma scusa  Ma scusami ti sembra possibile una macchina che costa oltre 50 zucche che mi tradisce sul bagnato? Eh fai te! E 'sto pirla che si prende la mappa così senza pensarci! Cambiare car è una scelta di vita, believe me!"

Più tardi.


In ispiaggia recuperiamo pure una moneta che prontamente scambiamo per comprare uno tra cinque quest object, un carillon a forma di usignolo canterino.


Subito Alex va all'incrocio tenendo in mano l'uccello e guarda caso c'è un vero usignolo su un ramo! Suonando il carillon ci guadagnamo la sua fiducia. E dunque? Lo usiamo come piccione viaggiatore per dire a Cassima che siamo qui? Ottima idea, ma il favazzo sul ramo non parla e non abbiamo più la nostra carta d'identità da tenere al dito. Abbiamo però la mappa, che può essere usata solo in vista del mare.


E hop! La consultiamo e possiamo scegliere tra quattro isole, più una convenientemente nascosta dalla nebbia. Andiamo all'isola della bestia, che non è l'anticristo ma è la solita citazione da una fiaba/film Disney uscito in quegli anni.


Ah! Una lampada come quella di Aladino! Presto prendiamola, ignorando il fatto che ci sia una pozzanghera che bolle e fum-ahia. In effetti essere bolliti vivi non è una buona idea. Ricarichiamo.


Paese delle meraviglie isola della meraviglia! C'è un'ostrica che non dorme, niente trichechi né carpentieri ma l'opportunità di usare il libro noioso per farla sbadigliare e ciularle la perla di bocca. Questo enigma verrà brutalmente copiato da un'avventura Lucasfilm/arts. Quale? Fatemi vedere se lo sapete.


Intanto portiamo la perla allo strozzino il quale la vede e fischia. Proprio "Fi-fiuuuu", che secondo mia nonna era un modo infallibile per trovare da far bene con le donne. Fortunatamente non mi sono mai fidato e ho evitato una buona dose di schiaffi e di giustissimi vaffanculi (anche prima che la cosa si venisse chiamata "catcalling" era meritevole di vaffanculi, non fate finta di no). Comunque, la perla è così bella che il nigga ci restituisce l'anello...


...anello che prontamente approntiamo sull'uccello. Nel frattempo un serpente con l'occhio che sbrilluccica ci osserva dall'albero e fugge via. Sottigliezza, il tuo nome è Roberta Williams!

ay caramba

Siccome la vita nel mondo degli adventure è tutto un do ut des, immagino che Cassima dalla torre in cui è rinchiusa ci mandi indietro un presentino, no?


Mutandine di pizzo? No, un nastro per capelli con accluso capello nero. Poco importa, Alex ci si fascia la mano a mò di guanto e [OMISSIS]


Isola della montagna sacra! Uno si aspetta di trovarci Jodorowski che caga uno stronzo d'oro, e invece abbiamo una caletta tipo quelle in cui mia moglie ed io andavamo a infilarci a inculonia di mezzo durante il viaggio di nozze. Una volta ne abbiamo trovata una per caso, fermandoci al bordo di una strada dissestata e scendendo in mezzo ai rovi. Era bellissima e non c'erano rompicoglioni nel raggio di chilometri. Ovviamente non vi dico dove eravamo, ma questa isoletta è circondata da una rupe con delle scritte. Ebbene trattasi della Rupe della Protezione Antipirata, che siccome il manuale in italiano è qualcosa che è andato perduto nelle nebbie dei tempi, questo gioco è completamente non-finibile! Evviva! Oh beh, prendiamo la penna nera e il fiore che puzza di merda, ok?


E di ritorno nell'isola delle bizzarrie forzate, cerchiamo di entrare e arrivano cinque orridi nani deformi che sono specializzati ciascuno in un senso. Nel senso che dei cinque sensi ognuno rappresenta un senso per cercare di capire se ha senso lasciar entrare qualcuno nella stradina a doppio senso sullo sfondo. Ha senso? Non so, ma 'sti nani deformi mi fanno molto senso. Cominciamo dall'olfatto, che inganniamo facendogli annusare il fiore aromatizzato al gusto "Gianni Morandi" (lo so, è una leggenda metropolitana, ma fa ridere).


Dopodiché c'è l'udito (il carillon cinguettante), il gusto (una mentina) il tatto (la zampa di coniglio) e infine la vista, che inganniamo ricoprendoci di inchiostro simpatico. I cinque nani vanno in confusione e tornano a picchiarsi l'un l'altro nel ventre della foresta, mentre noi andiamo...


...a fare in culo. No, che dico, è l'ennesima citazione ad Alice nel Paese delle Meraviglie! L'uso del (cit.) qui è paragonabile a quello di Simon, con il fatto che Simon ha l'aggravante di essere uscito dopo e quindi di essere un (cit.)² .


Però devo dire che il paesaggio della terra degli scacchi è belliss imoe per quanto i colori siano più pastellosi di Kyrandia, la grafica del gioco spacca. Non ho minimamente seguito il dialogo di Alex con le due regine, ma onestamente, importa? Torniamo all'isola della corona, và. 


E sul muro troviamo le pubblicazioni del matrimonio. In genere servono a far sapere a tutto il paesello che tal dei tali e tal dei tal'altri si sposano e se qualcuno è a conoscenza del fatto che uno dei due sposi sia a rischio bigamia, è pregato di portare le prove al prete. Lo sapevate? Il diritto canonico in termini di matrimonio è interessante. Sticazzi: in libreria ora è arrivato un nuovo coglione, che nella versione doppiata ha una voce che per odio è seconda solo a quella del saggio gufo Cedric del prequel di 'sto gioco. Si tratta di Jollo il pagliaccio di corte: ai fini di preservare una certa dignità videoludico-narrativa, lo evitiamo come la merda e andiamo a leggere poesie d'amore, che qui abbiamo una damsel in distress  da intortare.


Com'è come non è, si è staccato un foglio con una poesia d'amore, che subito portiamo a quel ruffiano del favazzo di Cassima. 

Poco dopo.


Evviva! Cassima ha risposto! Avrà postato foto? "Alexander, amico mio". Amico mio? AMICO MIO? MA CAZZO! Attraverso i sette mari per arrivare alla stracazzo di f̷͙̼̹̓r̵͇̕i̸̢̹̙̹͔͚̍̀́̀ͅē̷̳͌̂͑̅ň̶̼͈̗͈̽̀̂̇͠͝d̸̢̜̺̭͓̭̔̈́͝z̵̡̦̩͓͚̻̭̙̉͠o̵̠̤͕̦͖̐͆̚̕n̶̦͔̞̦͔̈́̍͆̂ͅȩ̷̢͇̺͙̰̺̖̻̼̉̐͊͗? MA CAZZO!


 Prossimo gioco.


È merda? Sì. Eh, è bellissimo graficamente, le musiche sono stupende, è scritto bene ed è tradotto molto meglio che negli aborti della CTO di Zola Predosa (Vecchio Paese) ma trattasi comunque di un'avventura della Sierra, a cui sono andato avanti perché, come in Space Quest 4, avevo imparato a memoria. Gli enigmi sono quantomeno ridicoli, il citazionismo è irritante, e il trial and error è una roba estremamente frustrante. Che poi dire che la Robertona non è capace non le rende nemmeno troppa giustizia visto che soffre degli stessi problemi di Space Quest 4, che era stato progettato da Mark Crowe e Scott Murphy. 

Ci rigiocheresti? No, è il genere di gioco che si gode molto di più guardando un longplay su youtube. Che però dura una roba tipo due ore e figuratevi se c'ho tempo di vederlo tutto. A spizzichi e bocconi, forse.

1992? Gioco più bello di sempre? No, e nemmeno secondo la fecale TGM, che come già ho ripetutamente detto, tra Sierra e Lucasarts si sfondava di pippe con la Lucasarts. 

Senti una cosa però... Che c'è ora?

...avevi detto che facevi vedere l'intro fatta bene con il suo problema di uncanny valley. Ah sì, giusto. Non dite che non vi avevo avvisato.


Sì, è invecchiata male. Oh beh.

2 commenti:

  1. La sierra fece tantissime avventure grafiche in pochi anni, ma a me non piacevano proprio per il fatto che si moriva di continuo; inoltre gli enigmi erano insensati a mio avviso. Detto questo giocai e finii unicamente il primo larry e solo perchè c'era figa (a 9 anni la curiosità era tanta e un po' di EGA era sufficiente a giustificare lo sforzo). Space quest 3, non riuscii ad andare oltre qualche schermata. Anni più tardi giocai a larry 5, ma per colpa della copy protection non riuscii ad avanzare più di tanto. Devo aver giocato anche a space quest, non ricordo se questo o uno più recente, ma non mi piacque per nulla. Vidi di striscio anche laura bow. Mancai del tutto rise of the dragon, che mi restò impresso nei ricordi solo per il numero di dischetti schifosamente alto per l'epoca. Infatti non riuscii mai a copiarlo proprio perchè non volevo sprecare così tanti dischi per un gioco solo.

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    1. Attenzione però, Rise of the Dragon è solo pubblicato dalla Sierra, è sviluppato da Dynamix. E se è vero che è facilissimo morire e restare incagliati, è anche vero che gli enigmi, se ricordo bene, ti stimolano meno i vaffanculi.

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