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lunedì 9 novembre 2020

Traffic Department 2192

Si è parlato, in questa sede, di Lara Croft. Abbiamo menzionato, su questi pixel, per quanto rapidamente, il personaggio di Jill of the Jungle. Abbiamo lanciato una reprimenda sui preconcetti che il videogioco ha insinuato a noi maschietti a proposito delle ragazze. Abbiamo persino esplorato le caratteristiche della donna ideale secondo i segaioli del Sol Levante, nonché secondo Ivan Venturi. Insomma, siamo di nuovo qui a parlare di una cosa che è più difficile da fare della maionese con le fruste a mano senza che impazzisca: un personaggio femminile forte e assertivo che possa essere protagonista di un film d'azione senza necessariamente essere la Damsel in Distress né fare sforzi eccessivi per scimmiottare il concentrato di testosterone che è il suo equivalente maschile. Difficile, ma non impossibile, ovviamente. Una Sigourney Weaver su Alien o una Linda Hamilton negli unici due Terminator decenti rendono tutto più fico, mentre nei videogiochi, in cui gli autori spesso e volentieri non hanno mai avuto interazioni con donne vere, la domanda che sorge spontanea è sempre la stessa:

La domanda giusta è "Che cos'è "che cos'è una pugnetta?" "

Avrete anche notato, a proposito di protagoniste donna dei videogiochi, che mi rifiuto sistematicamente di portare a esempio Samus Aran di Metroid. Grazie dell'osservazione!

La ragione è semplice, anzi le due ragioni sono semplici:

A) Metroid è per NES e in questo spazio le console non ci mettono piede per il famoso senso di superiorità di noi videogiocatori PCisti ancora reduci dall'umiliazione da parte degli Amiga

B) si scopriva soltanto alla fine (spoiler!) che Samus era una tizia in bikini dentro un barattolo di latta, probabilmente la waifu del suo disagiatissimo sviluppatore.

fap fap fap

Ecco. E insomma, tutto questo per dire che cosa? Che con tutti i discorsi piuttosto superflui che hanno fatto sui personaggi femminili forti ed emancipati all'interno di un universo orribilmente ginofobo come quello dei nerd reazionari che giocano ai videogiochi, nessuno che porti come esempio positivo Marta Louise Velasquez. "Chi?" Ecco, appunto. Sigla!




16 maggio 2178. Il gioco di oggi si svolgono in un lontano pianeta che si chiama "seche", io l'avevo sempre pronunciato "sécce" alla spagnola, ma a questo punto forse ha più senso pronunciarlo come "sèsch" alla francese. Infatti, in francese vuol dire "secco", e ha senso senso, visto che è un pianeta desertico, e poi, se ricordo bene, gli autori sono dei ragazzi canadesi. Sì, la teniamo.

Insomma, siamo nel futuro in un pianeta desertico lontano dalla Terra, e tutto inizia quando Ric Velasquez del titolare "Traffic Department", sta tornando a casa dopo una lunga ronda di molti mesi. Ora, io trovo un pochino esagerato che dei vigili stiano sulle strade per dei mesi ininterrottamente, ma suppongo che si voglia aumentare la drammaticità.  Anche perché scopriamo che Ric sta tornando a casa dalla sua bambina. Capito dove stiamo andando a parare, no? Come ogni militare o tutore della legge da film che si rispetti, mostrare le foto o anche solo far presente che si ha una famiglia è come firmare la propria condanna a morte. Ragazzi, le basi! Per questo i poliziotti dovrebbero aderire a una specie di celibato ecclesiastico. Se prima di soffocare un nero con un ginocchio dici ai colleghi che ti aspettano moglie e figlio a casa, poi c'è rischio che per non soffocare il sovramenzionato nero ti tiri una coltellata!

Divago. Dunque i vigili urbani del pianeta Seche vanno in giro con i cosiddetti "Hoverskid". Che cosa sono? Boh! Sarà spiegato sicuramente più avanti, non facciamoci troppe domande sin dall'inizio.



Ah ecco qua. Siamo sul pianeta, appunto desertico ed ecco questo aeroplanino che è il sovramenzionato hoverskid, con sopra il sovramenzionato Ric Velasquez.  Bella l'idea di fare comparire i crediti del gioco, mentre Ric sta tornando a casa, molto cinematografico, se al cinema pagassimo per andare a vedere degli sprite non troppo ben definiti. Safari software presenta una produzione di P Squared, P², che mi fa molto ridere perché non posso non pensare a

Ma ciao!
Safari software l'ho già sentita qualche volta sempre con giochi analoghi pubblicati dalla Epic Megagames. Mentre la P² mi sa che si tratta di quella che in termini musicali è chiamata una "One Hit Wonder".



Ecco! Traffic Department 2192. Roll credits! In effetti è proprio così. Principalmente, TD2192 è stato realizzato dai fratelli Pallett-Plowright, sintetizzabili in  P-P, quindi P al quadrato. Spiace per il Maestro, ma nutro una certa simpatia per delle persone che hanno per nome la mia principale sorgente di legname per i miei progettini di falegnameria.

Michael, Il minore dei due fratelli al tempo dell'uscita del gioco ha 13 anni e principalmente ha composto le musiche del gioco, come mai lo menziono? Semplice, questo ragazzetto è diventato famoso come violinista pop con gli pseudonimi di "Owen Pallett" o di "Final Fantasy". Che nome del cazzo per un violinista. Comunque, piaccia o no il nickname, si è pigliato la nomination all'Oscar per la colonna sonora di quel film in cui Joaquin Phoenix con dei baffi da pedofilo si innamora di un computer con una voce da coatta. Mica male no? E poi si dice che i videogiochi non portano da nessuna parte.


Continuano i crediti: "storyline and dialogue" ? Accidenti! Questo gioco pare essere uno sparatutto visto dall'alto, se ci fidiamo di quella che sembra essere una presentazione fatta con il motore del gioco: che dialoghi mai ci saranno? Le aspettative erano bassissime. Io ricordo che questo gioco l'avevo trovato nella compilation tedesca sul cd-rom di giochi shareware della Apogee e della Epic, quello con le descrizioni tradotte dalla lingua di Goethe in un italiano incomprensibile.

Mentirei se dicessi che ricordo che cosa c'era scritto A proposito di Traffic department 2192. Probabilmente mentirei anche se dicessi che ci avevo capito qualcosa leggendone la descrizione sotto l'ombrellone (ricordo ai più smemorati che quella famosa compilation la presi in vacanza quando avrei potuto fare ben altro). Di certo, tra questo gioco qui, Major Stryker, Overkill, Zone 66, Kiloblaster, Solar Winds, l'analogo e confondibile gioco russo Highway Hunter, mi pareva ci fosse un'infinità di sparaspara che parevano tutti fatti con lo stampino: la mia reazione era probabilmente stata qualcosa tipo "mbah".


Anche perché se la trama è questa qui, è di uno scontato che se fossi l'autore me ne vergognerei abbastanza. Ric Velasquez, poliziotto prossimo al pensionamento o alla licenza che sta tornando a casa dall'amata figlioletta, praticamente facevano prima a mettergli un bel bersaglio attaccato al culo con su scritto "ragazzi sparate qui". E alcuni hoverskids nemici non se lo fanno dire due volte. Blam! Un colpo di cannone a ioni e Ric è subito trasformato in poltiglia informe e sbruciacchiata. 

per poi venire immediatamente riciclato perché si sa che i genovesi sono tirchi e non buttano via niente

Tutto questo, ovviamente, mentre la figlia lo guarda dall'hangar e possiamo solo immaginare la piccola Marta Louise Velasquez che dice a se stessa "che lavoro del cazzo quello del vigile urbano! Mai e poi mai entrerò nel Traffic Department!", giusto?


Sì, sono sicuro che sarà così. Nel frattempo è comparso il menù con un gradevole, per quanto fuori tempo già all'epoca, sfondo a quadretti abbastanza in stile "Morositas". Sarò io, ma questi sfondi a quadretti mi ricordano tanto alcune delle mie primissime memorie di quando era all'asilo (circa 1986): la pubblicità delle Morositas aveva sullo sfondo gli stessi quadretti che comparivano sulla cartina di quelle caramelline immangiabili. Però la protagonista della pubblicità era stato uno dei miei primissimi e vaghissimi sogni erotici. Ecco. L'ho detto. Non riguardo la pubblicità su youtube perché so che inevitabilmente ci sarà l'esercito dei falliti che commenteranno "ahhh oggi per colpa del politically correct una pubblicità del genere non la farebbero mai vedere" e mi scenderebbero i coglioni sotto il livello del mare. Bah! Non parliamone più. e vediamo un po' come si auto descrivono i ragazzi della loggia P Squared, ok?
P Squared is proud to present IT'S vaffanculo! It's con l'apostrofo quando è contrazione di "it is"! Se è un possessivo, l'apostrofo non ci vuole! Accidenti. Ma devo dirlo io, che non sono madrelingua inglese? Mannaggia.

Comunque, insomma, a parte gli errori di ortografia che mi mandano in bestia, i P2 sembrano essere focalizzati nel fare giochi di un originalità "mozzafiato". Nuovi concetti per creare giochi mai visti prima! Ambizioso.


L'anno è 2192, 75 anni dopo l'invenzione dell'Hoverskid. Che cos'è? Presto detto, è una specie di macchina volante che viaggia su su cuscino d'aria e che consuma pochissima energia. Molto conveniente. Sul pianeta desertico Seche, l'hoverskid è il mezzo ideale di trasporto. Quando la libertà del pianeta è minacciata dall'armata-culto dei Vultures, gli avvoltoi, l'hoverskid diventa una macchina da guerra magari non gioiosa, ma estremamente funzionale. Ehi un istante, ho detto culto degli avvoltoi? Wow! Intermezzo!


Scusate. Dicevo, l'unica difesa della ggggente comune dagli attacchi dell'armata degli Avvoltoi è... il dipartimento del traffico. I vigili urbani, che sono nati per regolamentare la circolazione degli hoverskid, si sono tramutati una specie di esercito che difende il popolo di Seche. Viene da chiedersi: se i vultures hanno invaso il pianeta Seche prendendone il controllo, chi è che finanzia il dipartimento del traffico che si suppone sia un ente pubblico? Che 'sta guerra peraltro sta andando avanti da 25 anni, praticamente i Vulture hanno stabilito una dittatura sul pianeta eppure hanno lasciato integra una parte dello stato che precedeva la loro venuta? Non sono tanto intelligenti, no. Ma magari vale il "use it or you lose it" menzionato nella canzone di cui sopra che è anche un principio per l'utilizzo del budget nel settore pubblico. Sì, mi piace come idea, la teniamo. Il gioco inizia a Vulthaven, una delle una delle più grandi città di Seche (con l'invasione dei Vulture, priorità massima è stata data a cambiare i nomi alle città).


Prima missione : operazione ricognizione. Sì, ha senso. Le prime missioni sono sempre di ricognizione perché dobbiamo prendere confidenza con i comandi. Era così anche in Wing Commander.



18 Luglio 2192, ci troviamo nell'hangar della polizia municipale di Vulthaven. Oh, che meraviglia! Ma c'è un dialogo in questo gioco. Allora non stavano scherzando. "Press space to scroll through the dialogue, or hit ESC to go to the action" ci suggerisce una riga piccola del gioco. Oh, certo che leggo il dialogo, caspita! Abbiamo un gioco con una storia prolissa e la ignoriamo? Suvvia! Non sarebbe il blog dell'ex videogiocatore. 

Dramatis Personae: Un tizio con la faccia spigolosa che parla da dentro un monitor e una ragazza abbastanza gnocca, per quanto possa esserlo una ragazza disegnata dall'artista di questo gioco.



"Routine assignment, Vel", dice il tizio nello schermo.

"Il mio nome è Velasquez. Chiamami Vel di nuovo e ti strappo via la faccia. Abbastanza prevedibile, no? O siamo di fronte a un caso di omonimia o la figlia di Ric è andata a lavorare nel dipartimento del traffico! Te pareva che le raccomandazioni funzionano pure coi morti? Sospiro.

Il dispatcher a cui evidentemente puzza la vita (o si sente al sicuro dentro lo schermo) chiama Velasquez "Babe". Notiamo subito che Velasquez non solo è assertiva ed emancipata, ma è pure una grandissima stronza con un carattere insopportabile. Bellissimo! Finiamola con 'ste cazzo di mary sue!

La nostra ricognizione consiste nell'andare a distruggere un convoglio di camion dei Vulture, cosa che va in contrasto con la definizione stessa di ricognizione...



...ma nessuno sembra accorgersene perché Velasquez è troppo intenta a  incazzarsi perché le è stato affibbiato un wingman. Velasquez non ama, e sto usando un grosso eufemismo, avere un wingman perché ... boh! Perché è una ribelle? Una che non ci sta? Una che non si uniforma al resto del gregge? Sì, dai, le solite stronzate.



Visto che è la nostra prima missione, il gioco ci spiega un attimo che cosa si suppone che facciamo. Dobbiamo seguire questa specie di lineetta-freccia che ci gira attorno, un po' tipo in Grand Theft Auto (lo so, lo so). Se la freccina che che gira attorno al nostro hoverskid è rossa, allora dobbiamo distruggere l'obiettivo indicato. Se è verde, dobbiamo proteggerlo, se è blu, invece, indica un posto in cui dobbiamo andare. Semplice, no?


Oserei dire semplicistico: con i tasti freccia muoviamo il nostro hoverskid, con il tasto control spariamo e abbattiamo gli hoverskid dei vultures. Come dire... una cazzata! Forse il concetto mai visto prima sventagliato dai ragazzi della loggia P² è che il gioco è vergognosamente facile ma noi dobbiamo prestare attenzione a quello che dicono nei dialoghi, perché la storia è molto complessa ed è quella la parte affascinante. Il resto è solo ancillare (ammetto che volevo usare la parola "ancillare"). Devo dire che per un totale imbranato come me, l'idea è piuttosto intrigante.

In basso a destra vediamo i messaggi con gli obiettivi: distruggi i camion che stanno andando all'uscita sud di Vulthaven!




Andiamo dunque verso la freccetta: il movimento a quattro direzioni (ma si può andare pure in diagonale) col nostro hoverskid che rimbalza contro i muri senza farsi male è una roba che vedresti benissimo implementata in Klik 'n Play.


Ed ecco i camion. Bum! Le esplosioni sono quello che sono. Ma come ho detto qua è la storia che conta, e si sa, è il cervello la zona erogena più grande.



Poco più tardi, una volta fatto fuori il convoglio dei camion, torniamo all'hangar del Traffic Department, ed è fine della missione! Veramente una cazzata, duole dirlo. In realtà non mi duole neanche un po'.


Mission successful! Ne abbiamo ammazzati dieci. La scheda di valutazione delle risorse umane del Traffic Department su Velasquez dice che Marta Louise ha potenziale, e deve concentrarsi sugli obiettivi della missione. Che vuol dire? Abbiamo fatto fuori chi dovevamo far fuori, se non è concentrarsi sugli obiettivi della missione questo! Che cacchio vuol dire?

No, lo so, i capi son devono sempre fare il commento cricito per dare l'impressione di essere utile a qualcosa. Molto degradante. Magari c'entra pure il fatto che Velazquez è una ragazza? Potrebbe essere però conosco abbastanza abbastanza capetti da poter dire che spesso vedo la tendenza inversa, cioè quella di sorvolare sulle critiche costruttive alle donne e fare le cose alle loro spalle perché "poverina, non ci arriva" (doppiamente degradante). E con gli uomini esagerano con le critiche distruttive, perché nel mio campo di lavoro c'è sempre questa specie di competizione inutilmente machista per posto di maschio Alfa: il fatto è che il mondo dell' Information Technology è una merda.



Abbiamo anche un briefing dialogato! Wow.  Il dispatcher chiede com'è andata la missione e Velasquez fa la dura con l'espressione eternamente incazzata.  "Guarda la scatola nera." dice lei tagliuzzandosi un polso e ascoltando i Linkin Park.
"Ma la scatola nera ha un'unità difettosa!" 
"Sei tu quello con l'unità difettosa!" Che poi non si capisce a che unità del povero dispatcher si riferisse Velasquez. E comunque, che c'entra quel poveretto? Si vede che il dispatcher è quel genere di persona che attira gli insulti di tutti in un'organizzazione. Ci sono quelle persone in ogni azienda che comunque le si insulta volentieri perché tanto non ci sono conseguenze, sono buchi neri dell'insulto, un /dev/null dell'ingiuria, praticamente degli ercolinosempreinpiedi fatti di Teflon.



Qualche radiante più tardi (perché Seche la l'unità di misura del tempo è il radiante), Velasquez viene convocata dal comandante del dipartimento, il comandante Satair. Devo dire, proprio un bell'uomo. Mi piace pensare che sotto i baffoni da sparviero ci sia un ghigno coprofago di quelli che ti prendono per il culo vita natural durante. Apprezziamo anche una certa asimmetria nel volto di Satair, a differenza della totale specularità assiale di Sam detto Shotglass e del Comandante Halcyon di Wing Commander.

Satair non è contento del modo di fare di Marta Louise, e la minaccia di mandarla... a pulire i cessi? No, ma sono certo che prima o poi ci arriviamo. La manda ad addestrare i nuovi piloti. È sorprendente che il dipartimento del traffico, a dispetto della presenza dei Vulture da un quarto di secolo su Seche, continui a reclutare nuovi piloti.

Comunque Satair non c'ha mica torto, eh. Insomma, Velasquez può essere la migliore pilota che hanno però se uno è stronzo e stronzo.



Infatti Satair dice "è solo la tua opinione e basta di essere la migliore pilota del dipartimento". È già che c'è le manda a fare un test di valutazione psicologica. E se rifiuta? Verrà spedita nelle miniere di carbone di un pianeta che non verrà mai più nominato. A dispetto del fatto che trovo poco plausibile che il mio superiore possa decidere di mandarmi in miniere di carbone, ma ok, ammetto che il modo diretto e pure un po' brusco di Satair non mi dispiace affatto.

Dove lavoro io, uno potrebbe cagare sulla scrivania del suo capo e sarebbe gentilmente invitato in modo "non-confrontazionale" a dirigere il getto delle sue feci verso i luoghi previsti, magari consigliando un coaching sull'uso corretto delle latrine.

Invece Satair dice le cose chiare e tonde, non si fa scrupoli del fatto che Vel sia non solo donna, ma pure figlia di un morto in servizio del dipartimento del traffico. Un po' ipocrita, se vogliamo, il fatto che Satair si lamenti dell'uso di turpiloquio da parte di Vel e poi dica "Get the R'ox out of here", e R'ox in sechese è un chiaro equivalente di "Fuck". Nessuno è perfetto.



Missione 2: Search and Destroy. Titolo banale, ma le missioni sono 20, per 3 episodi fa un totale di 60 missioni in tutto il gioco, quindi trovare titoli accattivanti non è proprio facile e la fantasia va centellinata.

Più tardi nel nell'ufficio del coordinatore delle operazioni, Velasquez è andata a lamentarsi con una specie di orrido morto vivente, con la pettinatura molto anni 90 con la riga nel mezzo. È un uomo o è una donna in avanzato stato di decomposizione? Certo ha gli occhi che sono veramente inquietanti.



Con la simpatia che la contraddistingue, Marta Louise minaccia il coordinatore Amiel di strappargli l'esofago dal collo in cambio di una missione decente che non sia l'addestramento di nuovi piloti.

Come ho detto fossi stato Satair, magari non avrei mandato Marta Louise ad addestrare i giovani virgulti del dipartimento del traffico, ma immagino contasse la questione di principio.


Certo però che anche Amiel, con una semplice minaccia di morte da parte di una ragazza con la messa in piega impeccabile, entri di soppiatto nell'account di Satair e le assegni la missione segreta diimportanza strategica è piuttosto discutibile. Ma forse, per le giovani reclute, è meglio così.


E via che si parte. Nella seconda missione Velazquez riceve una chiamata da una certa soldatessa semplice chiamata Young che ha bisogno di aiuto. Segnatevi questa scena, perché è l'unica volta nel gioco in cui Vel non è una completa stronza. Stavolta risponde "I will help you If I can..." ed è una rottura del personaggio che fa lievemente cadere la sospensione dell'incredulità, ma dev'essere una fatica notevole essere stronzo 24 ore su 24. E la cosa che mi piace di Vel è che non è la stronza pseudocinica tipo le 4 sfigate di sex and the city, è proprio una psicopatica piena di rabbia e di odio, roba che in tempi di "Bechdel test" 'sto gioco dovrebbe essere sempre menzionato in maniera positivamente, e invece no. Boh! Chiariamoci: Velazquez è stronza ai limiti del macchiettismo, ma trovatemi un altro gioco con un personaggio del genere, anche maschio. Cari ragazzi della P2, chapeau. Alla fine avevate ragione a dire che è diverso da tutto il resto. Anche a 26 anni di distanza.

Più tardi.


La missione è vinta, il dispatcher ci manda subito al rapporto da Satair dicendo che nonostante abbiamo fatto quello che dovevamo fare non è propriamente felice.

Infatti arriva puntualmente la cazziata e anche in questo caso segnatevela bene perché sarà l'unica occasione in tutto quanto il gioco che Velasquez dice "yes...sir".

E stavolta sì che Satair minaccia Marta Louise di mandarla a pulire i cessi! Visto? alla fine il lavacro delle latrine viene sempre fuori.




Intanto, al quartier generale degli avvoltoi, un panzone e un tizio con un casco ridicolo stanno tramando nell'ombra. In realtà, vista la configurazione della schermata del dialogo, sembra che tutti quanti quando parlano stiano tramando nell'ombra, con quello sfondo nero.

Il malvagio ciccione è il colonnello Wolstencroft.che immagino sia il Vulture a cui è stato assegnato Vulthaven. L'altro, immagino sia un pilota di hoverskids. Poco importa, amici, il fatto è - che bello! Marta Louise Velasquez sta iniziando a farsi un nom anche coi malvagi avvoltoj!

Possiamo già prefigurare che gli avvoltoi saranno sconfitti grazie all'azione eroica di Marta Louise mentre il resto del dipartimento del traffico sta lì a infilarsi mattoncini Lego su per il naso? Sì, lo so, non è propriamente originale.

Menziono i mattoncini Lego perché qualche fan di questo gioco (esistono, apparentemente) ha pubblicato su internet istruzioni su come costruire gli hoverskids di TD2192 con dei mattoncini Lego sfusi. Le trovate qui. Certo, se siete di quelle persone che oramai i Lego li considera solo come la versione montabile una volta sola, come un mobile ikea, di un pupazzetto da collezione da mettere in una teca, allora mi spiace per voi: avete disimparato a giocare, checché proviate a convincere voi stessi di essere eterni bambini: siete solo dei vecchi di merda che si comportano da bambini facendo uno spettacolo ributtante.


Il giorno successivo siamo di nuovo nell'hangar, e Marta Louise sta amichevolmente chiacchierando con il dispatcher.

Brutte notizie: il nostro collega Sadler e un suo wingman sono stati fatti fuori. L'altra wingperson, la pilotessa Montgomery è stata abbattuta e va recuperata. Oh, no! Oh, sticazzi! Esclama Marta Louise che a vedere Montgomery spiattellata sull'asfalto le cambierebbe ben poco.

Ma in fondo Martha ha un cuore d'oro. più o meno contrvoglia accetta la missione di andarla a salvare, ma non è finita: gli ordini di Satair sono quelli di prendersi dietro un wingman, un certo Halo.


eh kils vultures and doesn' afraid of anythign

E nemmeno lui va bene. Non prendetela sul personale ragazzi, è solo lei che è una stronza.




Siamo alle solite: missione in cui rimbalziamo per una città fatta peraltro di container piuttosto brutti, e andiamo ad abbattere le astronavine dei vulture che girano in tondo (o meglio, in quadrato), senza particolari "pattern comportamentali".

E in tutto questo comunque Halo non si vede. 

Più tardi .




Fatti fuori i cattivi e salvato il salvabile. Ecco, Halo c'era, ma effettivamente stava andando per i cavoli suoi. Non è propriamente un wingman, insomma, ma oh, come ho detto, qui ci si focalizza sulla storia, che è segregata dal gameplay. Un classicone. Dicevo, fatto il nostro dovere, si ritorna alla base...



E il dispatcher fa i complimenti a Velasquez, la quale reagisce mandandolo affanculo? Dovete capirla, poverina, è un po' nervosetta, perché a quanto pare gli avvoltoi hanno un nuovo tipo di hoverskid. Alla domanda innocente. Su che cosa potrebbe essere questo hoverskid nuovo, Marta dice al dispacciatore di starsene zitto, che è stupido come la merda, e tutte queste belle amenità.

C'è da meravigliarsi che non sia stata ancora battuta da fuoco amico.




Intanto a casa dei Vultures il colonnello Wolstonecroft sta cazzeggiando via Zoom con tutta una serie di altri avvoltoi, tutti quanti caratterizzati dal glamourissimo tatuaggio viola sulla fronte.

Apparentemente, non solo dipartimento del traffico a si è appropriato delle schematiche dei nuovi hoverskids degli Avvoltoi, ma a quanto pare proprio qui a Vulthaven in mezzo ai Vultures sta emergendo una fazione di scissionisti.
In effetti si potrebbe dire si potrebbe notare una certa somiglianza tra il colonnello Wollstonecroft e Genny Savastano. Stai senz pnzier'.


Ma torniamo alla sala del briefing del Traffic department. Satair ha convocato tutta quanta la squadriglia, tra cui persino una minoranza! No, non parlo del tizio di colore davanti, parlo del Selariano dietro. Il quale, essendo un uomo rettile, quando parla sibila moltissimo.

Insomma, di questo scambio interessante sulle nuove astronavi degli avvoltoi tutto quello che ci portiamo a casa è che a Velasquez dà fastidio quando le bisbigliano nell'orecchio, specie se hanno la lingua biforcuta. Non solo è una stronza rompipalle, è pure razzista! Mah.



Oh, una bella novità. Questa è una missione notturna, dobbiamo attivare il visore a infrarossi, ci dice il Dispatcher. Di solito nelle missioni notturne Sater ci manda gli uomini lucertola, ma oggi è un'eccezione: dobbiamo far vedere che il motore di gioco gestisce anche la modalità "visione notturna", quindi faremo un'eccezione e mandiamo avanti Vel. "Smettila di rompere le scatole con questa superfula e scontata esposizione e fammi partire" dice Vel al dispatcher.

"Qual è la parola magica?"

"Morte."

Mi sembra che siamo di fronte a un caso di "trying too hard", no?  Ma il fatto che Vel non risulti propriamente simpatica con la battuta sempre pronta come ci aspetteremmo da un dottor House



La missione notturna Beh che dire esattamente come una missione diurna. Ma tutta sui toni del rosso. E io che credevo che la visione notturna fosse tutta sul nero e il verdino, come il noto porno di Paris Hilton, noto ai connoisseur come "Desert Storm". Che dite skippiamo? Skip!

Più tardi.


"Vado a dormire" dice Vel. "Con chi?" chiede il Dispatcher. Sono proprio carini quei due.

Intanto nell'ufficio di Wolstencroft il nostro ciccione sta dialogando amabilmente con l'amico Moloch. Che con quel nome non può che essere cattivo. A quanto pare il capo degli scissionisti è stato individuato e si chiama Demeter

Moloch ci si mette subito a impedire che Demeter vada a farsi scortare fuori dalla città dal dipartimento del traffico.



Peraltro, per una coincidenza seconda soltanto al fatto che in Guerre Stellari tutte le persone che contano qualcosa sono in qualche modo parenti, quella notte Velasquez sogna - indovinate un po' ? La morte di suo padre Ric.

E svegliandosi ha l'illuminazione : indovinate un po' chi è stato a far fuori Ric? Moloch, ovviamente! Marta si fionda a fargli stalking su Sechebook e il consiglio degli archivi è che Harkon Moloch ora si trova a Vulthaven e il suggerimento è che vada terminato con estremo pregiudizio. Noi ci ridiamo sopra, ma nel giro di cinque ani troverete suggerimenti così su di voi pure sul vostro profilo social.


Il rettiliano, che si chiama Koth, ha la sfiga di interrompere Velazquez mentre sta elucubrando su come vendicarsi del padre con Moloch, e ovviamente si becca delle minacce di violenza, nonché l'ennesima dichiarazione di suprematismo sangue caldo da parte di Velasquez.



Ma Velasquez alla fine si rivela essere come nel noto proverbio "can che abbiaia non morde" al povero Koth non ci fa nulla, anche perché sono convocati da Satair che è riuscito a dare asilo a... Aron Demeter, il vulture scissionista. Beh, era facile da individuare, è l'unico che non aveva il tatuaggio viola a coroncina! Non era del tutto coinvolto, un po' come quel frate a cui piaceva non poco la fregna e San Francesco lo lascia andare dicendogli che in fondo lo sapeva, non gli aveva nemmeno fatto la tonsura.

Salvatore Conte Demeter si presenta subito bene chiamando Vel "tette di zucchero"...


Siccome al dipartimento del traffico le cose funzionano a meraviglia, tre ore (non radianti) dopo, un preziosissimo informatore dal valore strategico fondamentale si riprende da un trauma cranico dovuto a un pugno tiratogli da Vel. Poteva farlo fuori? Certo che sì! Sul pianeta Seche 7 il concetto di protezione testimoni evidentemente è piuttosto labile. E come se non bastasse, Satair si vede che ha una certa simpatia nei confronti di Tettedizucchero, e quindi il compito di scortare Demeter è assegnato a... Tette di zucchero! Che vi posso dire amici?

Sono di quelle cose che forse è meglio non pensarci troppo su! Comunque alla fine Demeter ha avuto Velasquez come "escort", no?



Al briefing dispatcher pernottare a Velazquez che forse, a dispetto del suo essere viscido, Demeter potrebbe essere utile alla causa del dipartimento del traffico: insomma, è la voce della ragione . La risposta di Velasquez: un vaffanculo e commenti razzisti sui rettiliani. Sospiro.

Più tardi.




Ma di questo nostro amore
Così tenero e pulito
Non mi resterebbe altro che un lunghissimo minuto di violenza
E allora ti saluto, bella stronza, eh


Così dice Demeter mentre viene scortato fuori dalla città con una missione semplice semplice. Il dispatcher la butta lì a Velasquez. Velasquez lo manda a fare in culo. Business as usual!

Intanto Wolstencroft e Moloch finalmente si decide a far fuori Vel. Moloch ci ha pure l'hoverskid potenziato quindi via! Cancelliamola dalla storia!

Più tardi.



Ecco Moloch! Con sfoggio del classico galateo dei cattivi, il Vulture promette a Vel di farle fare la fine di papà Rick. Gran parte dello scambio di insulti consiste delle parole K-R-R'oc-R'ox che credo siano un'edulcorazione sechiana di "Fucking Motherfucker" o qualcosa del genere. Sarei abbastanza neutrale nei confronti di questo scambio, ma Moloch conclude il discorso con "We'll see, Velasquez, We'll see." Che è un modo codardissimo per scappare via dalle proprie responsabilità e dal dovere di mantenere ciò che si dice e mi fa venire voglia di ucciderlo malissimo, senza pregiudizi.




Infatti non solo lo uccido senza pregiudizi, ma anche senza accorgermene perché sparando a caso qualcosa esplode fuori dalla mia visuale. E scoppio scooter da i titoli in basso a destra che si trattava di Moloch. Che dite? Io mi sto iniziando a stancare.




E con Velasquez che invita Satair e lo stesso dispatcher a "Mangiarle gli ioni" (slurp!) direi che la chiudo qui. Ho un caratteraccio, eh, ma persino io, che ho diversi punti in comune con Vel, ho dei limiti di sopportazione alla sua attitudine. In ogni caso, per oggi ne abbiamo visto abbastanza. Molto più degli intermezzi che del gioco ma provate a giocarci e ditemi se non è la cosa più sensata da farsi. Prossimo gioco!

È merda? sorprendentemente, ho apprezzato tantissimo la storia e i dialoghi e persino (persino!) la caratterizzazione dei personaggi, il che è incredibile per un gioco fatto da dei ragazzini tra cui un futuro violinista (e infatti pure le musiche, pur essendo MIDI, non sono affatto male). Però il gioco in sé, mamma mia, è una roba di una povertà concettuale da farmi cadere le palle sotto il livello del mare. Persino io che sono un totale imbranato mi sono vergognato a passare le missioni senza il minimo impegno. Anzi, l'impegno serviva per farmi ammazzare! No, ragazzi, non ci siamo. Come storia vagamente interattiva è eccellente. Il gameplay è stramerda. Quindi? Quindi, a un livello di malincuore che non vi dico, applico la regola per cui in dubio pro merda. Nel dubbio, è merda. Però giocateci. O meglio ancora, leggetevi lo script dei dialoghi che trovate qui.

Ci rigiocheresti? No, al massimo rileggo il transcript.

2 commenti:

  1. Un paio di commenti a caso per un gioco a cui in realtà non ho mai giocato.
    * Leggendo solamente il titolo mi sarei aspettato una roba tipo "Transport Tycoon" però futuristico, in cui si deve gestire l'impianto viabilità di una città del 2192. Per qualche strano motivo, quando uno sente "città del futuro" si aspetta sempre qualche megalopoli tentacolare tipo New New York o Trantor, con millemila abitanti tutti ammassati, i sotterranei con gli alligatori antropomorfi ed altre amenità cyberpunk o stile-Futurama. Mai, per dire, una Frattamaggiore 2192. Come te lo immagini il Vecchio Paese nel 2192?
    * La trama in realtà è simpatica, sebbene un po' vista e rivista. O per lo meno sono io ad essere sensibile a questa sorta di western futuristici, i punti di luce di civiltà alla frontiera, contro bande armate in ambienti ostili, ed un mezzo di trasporto futuristico a fare le veci dell'onnipresente mustang. Perchè alla fin fine, proprio come Star Wars che altro non è che un fantasy con i robot e le astronavi, questi scenari post-apocalittici alla Mad Max quello sono, western in salsa differente, storie in cui uomini d'acciaio sconfiggono con la forza delle armi e della propria tenacia ondate e ondate di avversari.
    * Wolstencroft è evidentemente il Barone Harkonnen. Del resto il pianeta stesso urla Arrakis fin dalle prime schermate. Ad un certo punto nelle conversazioni c'è anche un riferimento ad un qualche tipo di "spezia" inebriante.
    * Per qualche motivo, il caschetto di Moloch mi ha ricordato i vari capitani del primo Speedball (e Speedball 2 sì che è un gran gioco - combattimi!).

    Detto questo, condivido la tua analisi: il gioco fa cagare ma l'ambientazione ha del materiale. Mi ricollego ad un mio vecchio commento che ti feci, notando che lascia l'amaro in bocca quando ambientazioni e situazioni suggestive sono corroborate da giocabilità noiose e poco ispirate, mandando nel dimenticatoio giochi che invece meriterebbero più attenzioni.

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    1. In effetti non è molto attraente il nome, no? Comunque la trama che hai visto in questo articolo è soltanto una piccolissima parte di tutto quello che c'è nei tre episodi della versione registrata. Ed è un enorme pastiche di tutta la fantascienza che poteva venire in mente ai ragazzi della pSquared. C'è veramente di tutto, ed è veramente molto complessa. Peccato, veramente, per il modello di gioco estremamente semplicistico.

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