Con tutte le grandi esaltazioni che può avere un bambino di una decina d'anni, quella per i carri armati è stata, oserei dire, quasi trascurabile. E sì, che ne avevo tutte le ragioni per essere un fanatico di panzer e simili. D'altra parte il nonno da cui ho preso metà del mio nome e che non ho mai conosciuto, i carri armati li costruiva e li riparava per lavoro. Il mio padrino del battesimo, il Colonnello, era infatti la sua controparte militare. L'officina in cui lavoravano si occupava, se ricordo bene le cose che mi raccontava e che non ebbi l'accortezza di appuntarmi,della costruzione e della manutenzione di carri armati Leopard 2.
Quindi sulla carta avrei avuto tutte le ragioni per essere esaltato con i carri armati. Ma a parte un giocattolo piuttosto fico che ricordo abbastanza bene il panorama carrarmatistico era abbastanza blando: persino Risiko mi era piuttosto noioso (e sinceramente lo è tuttora). Il giocattolo piuttosto fico era una roba che ben si addiceva al periodaccio a cavallo tra gli 80 e i 90, un carro armato futuristico pieno di optional che premevi un tasto e scattava una molla che lo apriva trasformandolo in una base militare. Un secondo che lo cerco, eh.
E qui si piange, Ex Videogiocatore! Bruschette! |
Sì, credo che se al Vecchio Paese ci fosse ancora tutta la robaccia che mi avevano regalato ora sarei probabilmente milionario rivendendola ai teste di cazzo che cercano di ricostruire un'infanzia facendo una disperata e patetica inversione causa-effetto. "Se ho tutti i giochi che avevo e che sognavo e li metto in una teca per adorarli, sarò bambino per sempre" è il pensiero diffuso. È una tentazione forte, che esorcizzo settimanalmente prendendo i videogiochi che avevo e che sognavo e bollandoli come "merda".