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lunedì 15 aprile 2019

Andiamo al cinema con l'ex videogiocatore - Jurassic Park, Terminator 2 e Hunt for Red October

Al Vecchio Paese il cinema non c'è. Una sala un tempo c'era, negli anni settanta, credo, ma è stata convertita in una specie di auditorium in cui facevano i saggi di danza, o in cui facevamo la festa di Natale (credo una delle prime istanze della mia vita in cui ho indossato una cravatta). Quindi niente cinema al Vecchio Paese, e per vedere qualcosa che non fosse la solita Italia 1 bisognava spingersi fino al Paese Vicino/Rivale, che di cinemi ne aveva ben tre. E in tutto questo mia nonna che mi diceva che la rivalità tra il Vecchio Paese e i vicini derivava dal fatto che al Vecchio Paese avevano i soldi mentre al Paese Vicino/Rivale i soldi li ostentavano soltanto. 

In realtà, al Vecchio Paese la festa d'inverno faceva molto più cagare della festa invernale del Paese Vicino/Rivale
Ma questa paranoia mista a superstizione è una cosa piuttosto tipica del Vecchio Paese, se pensiamo a quello che dissi un po' di tempo fa sulla morìa dei suini causa malocchio e sulla maga Pierina.


Stando alla saggezza popolare del Vecchio Paese, non bisogna mai mostrare la propria abbondanza, le proprie ricchezze, o semplicemente la propria ragione di felicità, perché qualcun altro, con la semplice forza dell'odio, cercherà di portartela via. È triste quando una società ti fa dare ragione a Uriel Fanelli, ma d'altra parte, qui siamo arrivati se una delle principali raccomandazioni che ricevevo da piccolo è "Non raccontare a nessuno i tuoi interessi!". "Ma i miei interessi principali sono i videogiochi!" "INTENDO GLI INTERESSI ECONOMICI, DOVE HAI I SOLDI, QUANTO PRENDI AL MESE, QUESTE COSE QUI". Ed è per questo che il Vecchio Paese è un vero e proprio dormitorio senza alcun fronzolo, perché non vuole che i paesi rivali gli lancino addosso la sfiga. Ok, ora che i due comuni si sono fusi e siamo finalmente entrati nel terzo millennio la cosa si è molto attenuata, ma lo Spirito del Vecchio Paese resta. Cinema? Bah! Investimento inutile! Piuttosto rifacciamo i marciapiedi nella frazione in cui vive il sindaco! Una piscina? (e Dio solo sa quanto mi sarebbe piaciuta, visto che il nuoto era l'unica attività sportiva che facevo senza odiare la vita, al tempo) Ma per favore! Piuttosto facciamo un enorme blocco di appartamenti a ferro di cavallo con un'orrida statua moderna in mezzo, più o meno come il 100% dei paesini della Bassa Padana che danno su una statale!

In realtà l'unico investimento non abitativo di cui ho memoria fatto dal Vecchio Paese nel periodo in cui io ci ho vissuto (e parliamo di 25 anni) è stato un nuovo campo sportivo, con il campo da calcio circondato da una pista da ciclismo e una serie infinita di campi da tennis perché era la fine degli anni 80, i vecchiopaesani avevano un bel po' di soldi da parte e per quanto si fosse contrari a sbandierare gli interessi economici, il tennis era uno status symbol sufficientemente umile che ci si poteva permettere di metterlo in mostra.

Ok, ok, sto divagando! Il fatto è che proprio per il fatto che il Vecchio Paese non aveva cinema, noi giovani di 8-10 anni appiedati dovevamo chiedere ai parenti di portarci al Paese Vicino/Rivale. E nel frattempo ci lustravamo gli occhi sulla rubrica "Il Cineracconto" di TV Sorrisi e Canzoni, che era una vera e propria riduzione stile Reader's Digest del film principale uscito quella settimana. Praticamente consumai il cineracconto di Rocketeer per ovvie ragioni. E ovviamente, c'era sempre la viscida stampa videoludica che tangenzialmente, con tutti gli inguardabili tie-in pesantemente sponsorizzati, ci raccontava dei film com'erano. E dunque oggi tiro fuori tre tie-in cinematografici a caso e ci rigioco. Sigla!

Jurassic Park (1993, Ocean)

Qualche anno prima della dinomania scoppiata in concomitanza con l'adattamento cinematografico del romanzo di Michael Crichton, c'era tra noi giovani imberbi del Vecchio Paese una dinomania ancora più possente: quella dei Dino Riders, una linea di giocattoli fatta davvero bene (e di cui sono sicuro di aver già parlato) che oltre a portare con sé un cartone animato che non ci cagavamo di striscio perché era inguardabile, si tirava dietro una serie infinita di gadget, accessori e merchandising vario. Praticamente il merchandising del merchandising. Nella fattispecie ricordo come in seconda elementare il mio invidiatissimo zainetto era appunto dei Dino-Riders.

Fabrizio Bracconieri non incluso.
Era il 1988, e se Jurassic Park fosse uscito quell'anno, ci saremmo stracciati le vesti. Uscì cinque anni dopo e ci stracciammo le vesti lo stesso. Anzi, andammo a ripescare i dinosauri in cantina sperando che le pile "torcia" che servivano a farli camminare non avessero perso il mortale liquido che c'era dentro, e ricreammo il nostro Jurassic Park casalingo usando i Deynonichus a emulare il Velociraptor cinematografico.

Penne non incluse.
E insomma, tanta era la smania di vedere sto film (andai a vederlo coi miei al Paese Vicino/Rivale e fui il primo della mia compagnia a vederlo) che pure il tie-in sull'opinabile stampa di settore, pur essendo un tie-in della Ocean, sembrava bello. Ed ero lì lì per farmelo acquistare.

Poi un mio amico mi superò in volata e mentre stavo facendo il riscaldamento a Judo, questo tutto tronfio entra nel dojo senza manco l'inchino (e per fortuna che il maestro stava guardando altrove sennò lo avrebbe menato) e mi si mette di fianco nella corsa dicendo tutto tronfio "Ho Jurassic!" e io "Dai! Ma dovevo prenderlo io! Beh, ok, com'è?" "Non lo so, l'ho appena preso e siamo arrivati qui". Il giorno dopo, a scuola gli chiedo subito "Beh? Com'è?" e lui, con voce da narratore di Fantozzi: "Nooon va". E nonostante i miei tentativi, manco andava nel mio, puttana miseria. Nel 1993 i 386 SX iniziavano ad essere belli obsoleti. Poco tempo dopo feci l'upgradone al 486 DX2 (ma senza scheda audio né CD-ROM), e intanto però il mio amico aveva restituito il gioco al negozio. E nel frattempo ero entrato nella fase in cui dei videogiochi me ne fregava di meno, quindi sì, cari amici! Questo è uno di quei giochi che sognavo di avere e che provo ora!


OCEAN! Và che cura dei dettagli, la scritta che lascia intravedere l'Isla Nublar al tramonto. Già sono carichissimo. Chissà che figata, sarà pieno di screenshot del film, magari pure animati?


Beh, intanto c'è il logo, con tutte le licenze al loro posto. Per essere il 1993 aveva anche un'estetica molto bella. Ma l'intro? Sarà fighissima l'intro, no?


Ehm, no, abbiamo solo quest'immagine statica della jeep del Jurassic Park che entra nella zona adibita ai sauri preistorici, ma nient'altro. È pure renderizzata male. E gli alberi? li avete visti gli alberi? E l'illuminazione? Qui non siamo neanche al numero zero di "Crea Con Il Tuo PC" (DeAgostini, che uscì nel periodo in cui dei giochi me ne fregavo abbondantemente). Bah! Sono certo che nel 1993 sarei stato capace di farmi piacere pure quello, ma per ora è tutto deludente.


La schermata di caricamento è però molto ben fatta, con il logo JP che serviva, se ricordo bene, a identificare tutti i prodotti originali (diffidate delle imitazioni!). Che poi, chi ne aveva bisogno dei prodotti originali Jurassic Park? Era il 1993, avevamo undici anni, e il tempo degli zaini che non fossero O'Neill o Invicta era finito da mò. Per i giocattoli, beh, si tiravano fuori dalla cantina i Dino Riders che erano pure più belli! Eravamo già grandi! E già nostalgisti. Vabbè, iniziamo a giocare


Aaaaaah, ma sogno o son desto?
320x184! TRE-E-VENTI-PER-CENTOTTANTA-motherfucking-QUATTRO! Una risoluzione esotica e già sto gioco mi ha preso benissimo! Chiaramente trattasi di conversione da Amiga, ma il fatto che su PC IBM Compatibile sia approdata una deviazione dal solito 320x200 mi scalda abbastanza il cuore.

Beh insomma, la jeep che vedevamo prima si è ribaltata dopo l'attacco del tirannosauro che poi si è magnato l'avvocato che stava cagando, e ora il tizio che muoviamo con visuale a volo d'uccello è il dottor Alan Grant, il protagonista del primo film, che è armato con un fucile multifunzione, che quando non ha proiettili spara una scossa. Proprio come nel film!


Ah che figata, si può anche saltare. Poi quella specie di felce là è una barriera insuperabile e sta cosa mi fa girare abbastanza i maroni. Oh beh! Cerchiamo un altro gradino basso in modo da uscirne...


...eccoci qui. Le piante coi fiori rosa non soltanto sono animate, ma ci fanno pure male, e bisogna sparargli. Ecco, già io non mi ricordo che Grant nel film sparasse alle piante, mi ricordo solo la sua collega/fidanzata/trombamica Ellie Sattler, interpretata da Laura Dern e dalla sua faccia incredibilmente lunga, che stava a pontificare su una pianta estinta da milioni di anni, e Grant le prendeva la testa e gliela girava come avrebbe fatto Steven Seagal* mentre spaccava l'osso del collo a un Viet Cong e le mostrava un brachiosauro vivo e vegeto. In tutto questo ricordo come la Dern apriva la bocca stupefatta e mi sembrava tutto molto innaturale dal punto di vista recitativo. Poi ero giovane e innocente e non associavo a prendere la testa di Laura Dern con la bocca spalancata e girarla con cose più scurrili e quindi non parlerò delle associazioni che tutti voi avrete comunque fatto. Con tutto che Laura Dern non è che sia mai stata sto granché.
 
*Steven Seagal del 1993, s'intende. Quello odierno è un ciccione disagiato che sposa minorenni cinesi come Bobby Solo.


Beh. Usciti dal buco in cui eravamo precipitati, ci fiondiamo in una specie di lampione con anche un piccolo terminale. Magari riusciamo a spegnerlo con un po' di hacking, un po' come facevo io quando riuscivo a spegnere i lampioni sul lungomare tirandogli un pugno. Mi sentivo fighissimo. Ero un coglione.


Ah, ok, non è un lampione ma è il sistema di sensori di movimento dei dinosauri nel parco. In più c'è pure un servizio di messaggeria, tipo il Videotel, che in Francia era diffusissimo e in Italia, ovviamente, non aveva praticamente nessuno. Il solito provincialismo dello Stivale, temo. Ok, vediamo i messaggi...


Tim e Lex si sono persi nel parco e dobbiamo trovarli. Ah sì, vero, ricordo quello che avevo letto nella fecale stampa di settore, che la maggior parte del tempo si stava a cercare sti due 'cinni (bambini nel dialetto del Vecchio Paese) e salvargli il didietro. Nel film erano abbastanza insopportabili, soprattutto Lex (la ragazzina) che strillava come un'aquila e millantava di saper usare Unix con un'interfaccia grafica inutilizzabile. Ma quale bambino nei film non è insopportabile? E soprattutto, esiste davvero qualcuno che trova fsn pratico come visualizzatore dei file?


Intanto che per esercizio state pensando a come rispondermi, usiamo il terminale per aprire la porta di un bunker.


Ora, non so se nella scatola del gioco fossero presenti delle mappe, ma va detto che qui ci si perde come niente ed è un miracolo che sia riuscito a trovare Tim, interpretato da Joseph Mazzello (ah ha ha! ha detto "Mazzello"!! comedy gold!) il bambino cretino che quando un brachiosauro gli scatarra in faccia, dice "Dio ti benedica!" quando sarebbe bastato dire "Salute!" (Bless you! in inglese). Tutto questo per dire che le traduzioni di merda non le faceva solo la CTO di Zola Predosa (in cui penso ci fosse un cinema).


Dopo aver girato attorno a Tim senza che ci cagasse minimamente, il dottor Grant riesce a toccare il pixel magico che convince il bambino a seguirci, mentre un dilofosauro nella sua versione filmica con sputo e barbaglio che diventa un collare ci insidia. Il dilofosauro era veramente spaventoso perché riusciva persino a uccidere il malvagio vicino di casa di Seinfeld nel film, e questa scena spaventava un po' tutti. Personalmente quando Wayne Knight compariva sul computer dicendo "Ah ah ahhh! Non sai la parola magica!" a me la cosa terrorizzava più della scena della sua morte. È stato lì che ho capito di essere sì un grandissimo cacasotto, ma a livelli più psicologico-introspettivi dei miei coetanei. Avevo capito che l'orrore non è un mostro che sputa, ma può saltare fuori da un animo umano apparentemente innocuo.

Molto tempo dopo.


Nel frattempo mi ero perso e avevo girato come un deficiente per un casino di tempo senza accorgermi che Grant poteva sgattaiolare tra due delle sovramenzionate felci impenetrabili. Intanto dei Procompsognathus mi stanno rompendo le palle. Nel libro i "compy" uccidono l'ideatore del Jurassic Park John Hammond, che sempre nel libro è un grandissimo stronzo. In effetti il bonario e un po' rincoglionito vecchietto stile "I denti del mio nonno fanno le bolliscine" che si vede nel film è decisamente poco credibile.


Ecco il bunker! Ma ovviamente dobbiamo fare il giro dell'oca per arrivarci perché c'è un impenetrabile sassetto che ci impedisce di raggiungerlo. E in tutto questo, fedeli alla regola di Hollywood per cui al bambino e al cane non succede mai nulla, Tim è invulnerabile ai compy. Ora che sono un papà mollaccione e ho perso molto del mio cinismo posso capire il perché di questa regola, che da piccolo non capivo: anzi, in una sorta di proiezione masochistica mi avrebbe fatto quasi piacere vedere uno di sti enfant prodige venire mangiato da un raptor. No, in realtà temo che questo godimento per i bambini perfetti della fiction fosse piuttosto una forma di violenza dirottata su chi, con la sua irreale perfezione dovuta al proprio essere bambini (non dimentichiamo che Jurassic Park è un film di Spielberg) riusciva ad attendere perfettamente alle aspettative dei genitori, e di conseguenza ne otteneva l'amore.

Se non trovate niente di strano nella frase in corsivo, andate subito da uno psicologo. Sono serissimo e non vi sto prendendo per il culo. Sistematevi il prima possibile e liberatevi da questo preconcetto che ha fatto danni incalcolabili all'umanità intera. Non esagero, sul serio.


Ma ahimé, voi venite qui perché cercate recensioni di videogiochi e pretesti per imbruschettarvi di fronte alla ricostruzione idealizzata di un'infanzia che Dio solo sa che cosa nasconde. Io cerco di riderci sopra, ma è per lenire il dolore causatomi dal calcio nelle palle tiratomi dalla rivisitazione acritica delle memorie. E in tutto questo niente mi fa più incazzare di chi sbandiera le memorie d'infanzia come un idillio perfetto, in cui ogni cosa era fantastica, e se arrivava una sberla o un umiliazione... "eh! mi sono sviluppato!" No. Non ti sei sviluppato per un cazzo. Se stai come un idiota a far girare catene di sant'antonio su come era bello quando i maestri ci tiravano le sberle e i genitori rincaravano la dose, ti sei sviluppato poco e male.

Parole al vento temo. Bah, entriamo nel bunker. Che c'è dentro? Una cassetta degli attrezzi, ovviamente! Sia chiaro che senza le mappe che ho trovato su internet mi sarei già perso da mo' e avrei mandato tutto afanculo. Con una sola f che da forza al discorso.


Dopo un lungo peregrinare, finalmente atterriamo in un altro buco. Capiamo che è importante perché c'è una cassetta del pronto soccorso! E capiamo che la cassetta degli attrezzi che abbiamo ciulato nel bunker ci serve per entrare nel...


...maledettissimo LIVELLO DELLE FOGNE. Porca merda che fastidio, ma perché, perché, perché bisogna andare sempre nelle fogne in 'sti giochi? Non c'è veramente niente di meglio da fare? Che poi, è un dedalo complicatissimo, ha senso su un'isola dove c'è giusto un complesso e nemmeno tanto abitato (il centro visitatori)? Non ha senso tutto questo, e ancora meno senso hanno i trilobiti assassini e gli pterosauri nani all'interno delle fogne stesse! Ziocanta che fastidio.



E insomma l'obiettivo qui è quello di trovare una cassa a un estremo della rete fognaria, buttarla nelle acque luride e spingerla fino all'altro capo della rete fognaria dove c'è la strillona Lex che per qualche ragione a me ignota è andata a imboscarsi a inculopoli di mezzo. Oh. Io mi sono rotto il cazzo ma proprio tanto, e quindi sapete che c'è? Non menziono neanche (in realtà lo sto facendo ora, ma ok) il fatto che esistono anche delle sezioni in prima persona in 'sto gioco, e a pensare di aggiungere i conati di vomito a 'sta rottura di palle del perdersi in livelli tutti uguali, beh, caro Signor Hammond, dopo attente considerazioni, ho deciso di non avallare il suo parco. Prossimo gioco!

È merda? Sì. Potenzialmente è fighissimo e ammetto che ho anche un certo debole per le prospettive à la Alien Breed / The Chaos Engine / Threat (ve lo ricordate?) Pure la risoluzione esotica è un grande bonus per me, ma il gioco, porca miseria, questa sì che è una bella montagna di merda! 
Ci rigiocheresti? No. Anzi, direi che sono pure contento che il gioco non funzionasse ai tempi sui nostri PC, che vedere un messaggio d'errore è sempre più gratificante che giocare a un gioco di merda.


Terminator 2 - Judgement Day (1991, Ocean)


Allora, immagino sia chiaro più o meno a tutti che io ero un grandissimo cacasotto. In un articolo che non vi siete minimamente calcolati (e me ne dispiaccio) ho raccontato di come il trailer di Terminator 2 mi spaventava tantissimo. Persino la descrizione su "Il Cineracconto" di TV Sorrisi e Canzoni tirava fuori scene che parevano spaventosissime. Se ne deduce che quando, dopo judo, i miei compagni di tentate sberle (andate male) si accerchiano attorno al computer del nostro spacciatore, che esce dal programma per DOS in modalità testo GP.EXE (Gestione Palestre, ma una volta che pasticciai di straforo con quel PC pensavo che fosse un gioco di Formula 1) e ci mostra Terminator 2. E allora insomma uno dei miei compagni di finte sberle si gira e dice "È bellissimo! È il gioco di Terminator! Si vede quando lo fanno..." e io che sono un enorme cacasotto guardo da un'altra parte perché ho paura che compaia il trailer. E se con la coda dell'occhio vedo che il trailer non c'è, allora timidamente guardo lo schermo...


...e vedo questo. Beh! Al tempo non lo sapevo, ma LJN è sinonimo di giochi su licenza fatti di merda. Ma sono sicuro che questa è l'eccezione che conferma la regola, un po' come quando si parla a un uomo alto della cosiddetta regola della "L". Sempre eccezioni. Sempre e solo eccezioni.


AAAAAAAAAAAAH! La Quercia Austriaca con mezza faccia robotizzata, a metà tra Pristine Mint di Lexi-Cross e il cattivo sfigurato di Batman. Il fatto era che l'occhio rosso su sfondo vuoto dello scheletro metallico che stava dentro ai Terminator mi spaventava sul serio. O forse era Arnold che mi metteva a disagio. Magari se al suo posto ci fosse stato il suo grande amico Franco Columbu mi avrebbe messo meno a disagio. Franco aveva l'aria più rassicurante.


Vabbè. La schermata del titolo è molto cinematografica, e sembra che i ragazzi della LJN abbiano fatto i compiti a casa. Fin qui tutto bene, no? No, perché i miei compagni di judo dicevano tutti carichi "è fighissimo, si vede quando lo fanno". Glom.


E in effetti, si vede proprio quando lo fanno, sequenza presa paro paro dal trailer (o è il teaser? Direi che ha più senso parlare del teaser). Ovviamente dovevo stare pure io a guardare, e ovviamente cercavo di incrociare lo sguardo come si fa quando si cerca di vedere uno stereogramma, cioè sfocando tutto.


Altro pezzo di teaser, quando gli montano le braccia. Ora voi pensate che questo appaia subito dopo l'animazione precedente, ma invece no, bisogna sorbirsi di nuovo la schermata del titolo prima di avere 'sta breve animazione che al tempo era una roba spropositatamente fighissima, ma che in realtà era analoga a file .exe con brevi clip di film porno che giravano sulle BBS.


E passiamo alla fase successiva della costruzione: il montaggio dell'endoscheletro. Ma si va avanti con tutto il teaser? No, alla prossima iterazione si ricomincia, era finito lo spazio su disco. Sul serio.Vabbè iniziamo a giocare...


Ok, attendiamo. Credo che questa sia una scena del film in cui il T-800 (che, sorpresona! è buono) va a recuperare Sarah Connor al manicomio sfuggendo al T-1000. Non so. Non vedo il film da un casino (perché sì, alla fine l'ho visto).


Eccoci qua! Un tizio enorme che non somiglia minimamente ad Arnold che si muove imitando passi di quella perversa pratica chiamata SH'BAM verso un tizio che somglia vagamente a Robert Patrick il quale però gli spara.


Sì, questo è un picchiaduro, e praticamente la faccia di Arnold si trasforma in teschio metallico ogni volta che il poliziotto lo spara o gli mena. Intanto ho trovato il tasto di fuoco e riesco a sparare al mio nemico. Bello l'effetto del T-1000 che diventa una pozza di mercurio e si fonde al pavimento, no? Intanto però ho perso...


...e niente, riproviamo. Stavolta esaurisco tutte le pallottole e schivo le pallottole del T-1000, che in questo gioco non disdegna di usare armi da fuoco piuttosto che trasformarsi in una sciabola e trafiggerci.


Ah no niente, rimangio tutto: nel corpo a corpo, il T-1000 ci da testate e pugni allungandosi con la forza del metallo liquido e insomma sticazzi, T-1000 has been terminated. Prossimo livello!


Ma prima, per parafrasare il connettore logico universale usato da Biscardi, un'altra animazione dal film virata a falsi colori in modo da risparmiare sullo spazio su disco! Insomma, che sta succedendo? Apparentemente il T-1000 ha rubato un camion e cerca di tamponare la nostra moto.


Ed ecco il sottogioco successivo, in quella che è una specie rassegna di minigiochi stile Cinemaware, ma che fa molto più cagare della cinemaware. A seconda di dove pigliamo le botte cala l'energia del T-800 o del giovane John Connor, e non ricordo se in questo punto del film Edward Furlong era già caduto vittima della pubertà e aveva dovuto essere ridoppiato e truccato. In ogni caso, un ottimo antidoto alla pubertà è avere la propria faccia parzialmente trasformata in teschio facendo seguito alle sberle prese dal camion dietro di noi...


E niente. Io tutte ste rampe e sti sassi mica me li ricordavo però nel film. Sono a tanto così da rompermi i maroni...


...ma prima di essi si rompe Arnold. T800 has been terminated, la moto diventa una palla di fuoco, e direi che con questo game over possiamo chiuderla qui.


Ah sì, giusto, questo è un arcade e quindi c'è pure la high score con gli sfondi tratti dal film. Notate la mia totale indifferenza? E sì che, per quanto fossi un cacasotto al tempo, c'era una discreta base per farci sopra un gioco nel film. Alla fine, con grande meraviglia dei presenti, io che ero il campione di scrocco di programmi non eseguii DISKCOPY A: B: (sì, quel PC aveva due lettori dischetto). Dissi che non mi piaceva, in realtà avevo paura di cacarmi addosso guardandolo da solo in camera mia, ma alla fine, a quanto pare, l'avevo vista giusta. Vedete che alla fine un senso di base all'universo c'è? Prossimo gioco!

È merda? Sì, è un vile e patetico tentativo di scimmiottare i giochi della Cinemaware, ma oltre a essere ingiocabile come molti tra i peggiori minigiochini della Cinemaware, non ha un'atmosfera decente, ha una grafica appena mediocre, e soprattutto punta tutto sulla proprietà intellettuale di cui è tie-in, e insomma non si salva veramente niente.
Ci rigiocheresti? A questa domanda darò la stessa risposta che diedi quando mi chiesi, vedendolo uscito in edicola per i "Big Games" della Jackson libri, se avessi fatto male a lasciarlo lì. "Ah hah ahah ahha ahaha ma vaffanculo".

The Hunt for Red October (1990, Grandslam)

Del seguito del romanzo da cui è tratto il film da cui è tratto questo videogioco vi ho già parlato: si tratta di Cardinal of the Kremlin e l'articolo a tal proposito già parla di come Jack Ryan sia la fantasia di potenza di Tom Clancy, che avrebbe voluto fare il militare ma proprio tanto tanto che guarda manco ti immagini, e siccome il troppo onanismo lo aveva reso estremamente miope, era stato esentato, ma le fantasie che si faceva sulla guerra e roba simili gli hanno fatto fare un sacco di soldi. Un classico caso di chickenhawk, insomma. Il classico caso di vecchio di merda che guarda la rubrica "Lucignolo" di Studio Aperto, sospira pieno di risentimento e dice "Eh... Qui ci vorrebbe una bella guerra e allora sai che disciplina!" Ovviamente sarebbe una guerra in cui combattono e muoiono gli altri, per preservare uno status quo che piace a lui. Stesso meccanismo radicalizzante che ho dovuto sorbirmi io ogni volta che mi sorbivo le lamentazioni sullo stato del mondo da parte di un manipolo di vecchie di merda. Perché il fabbisogno narcisistico di gente che non ha mai risolto del tutto situazioni familiari aberranti non fa loro accettare che ci sia gente che, una volta che loro moriranno, sopravviverà e li dimenticherà. Ma del videogioco de "Il Re Leone" non ne parlo oggi e non vi meno il torrone con la storia del cerchio della vita, che il blog delle prefiche usa come metafora per meglio capire che avere figli è  bellissimo (vero, ma se ti ci vuole un film Disney per capirlo allora stai fermo lì mentre chiamo i servizi sociali per famiglie multiproblematiche). Io per il cerchio della vita intendo che vecchi di merda che da bambini sono stati trattati di merda dal parentame sentono il bisogno di sfogare il loro odio su ogni cosa (i capri espiatori sono tanti e ben noti) e in particolare sui loro stessi figli ripetendo su di loro la dinamica abusiva, sotto forme diverse. Il tutto perché il tabù sociale del quarto comandamento impedisce loro di accettare l'idea che i loro genitori li hanno trattati di merda. E se accettano l'idea, li devono perdonare in nome di una pietas falsa e pelosa, quando un semplice vaffanculo come veicolo di accettazione delle proprie emozioni risolverebbe così tanto, con così poco. Credo che sia questo il modo in cui la dannata commedia umana procede e si perpetua. Di generazione in generazione, la carovana che va ad ovest attraverso il deserto, nel tempo, fino a... ma guarda un po', ho ricominciato a divagare. Intanto che mi bevo una buona salsapariglia di Sioux City, cominciamo a giocare.


Mentre decido che scheda audio utilizzare, ricordo che il gioco di Caccia a Ottobre Rosso (il film, non il libro) lo prese un mio amico che aveva trovato un posto in cui vendevano giochini "budget" e cioè che non costavano le famigerate 99.999 lire. In quel posto trovò pure Ninja Rabbits (di cui ho già parlato) e sinceramente non mi ricordo dove stesse. Non so. Comunque standard beeper e via che andiamo.


Ah. A ogni partita dobbiamo inserire i tasti da usare, e questo sinceramente non mi lascia una grande impressione, ma non facciamoci travolgere dai pregiudizi. Inizia 'sto gioco o no?


Grandslam presents! Bello, la VGA, i gradienti, diciamo che 'sta gente era felice di avere i suoi 256 colori e voleva usarli il più possibile. Ora, della Grandslam ricordo solo un altro paio di giochi. Uno è un clone di Boulderdash chiamato Legend of Myra, di cui lessi sulla fecale stampa di settore. L'altro è del 1994 e prima o poi lo ripiglio.


Uh, la locandina del film! Con anche il volto ENORME di Sean Connery nei panni di un lituano con accento scozzese. La sapevate la leggenda metropolitana per cui Sean Connery in realtà è alto 50 metri e le locandine dei film sono l'unica istanza in cui l'ex 007 viene ripreso a grandezza naturale, mentre nei film e dal vivo viene usato un complicato sistema di prospettive per farlo apparire ad altezza normale? Ecco, ora lo sapete e potete dire che siete interiormente più ricchi grazie al blog dell'ex videogiocatore. Non c'è di che, stronzi.


Tra i ghiacci dell'artico si fa silenziosamente strada un sommergibile. Ecco, 'sta cosa ricordo che ci si esaltava un casino perché effettivamente la grafica non era mica male.


Krasny Oktyabr! Con anche i sottotitoli per non russofoni. Lo sapevate che oltre a essere l'acciaieria sponsor della Pallacanestro Cantù, l'Ottobre Rosso dà anche il nome a una delle fabbriche di dolciumi più famose della Russia? Beh! Ora lo sapete! Inoltre c'è quella storiella per cui in realtà l'Ottobre Rosso era capitato in Novembre, ma a questo punto se fossimo il blog delle prefiche ci saremmo già dati dei "pignolini della nerchia" o robe simili e quindi si fottano.


Bene! Prima missione: nei panni della fantasia masturbatoria di Clancy, Jack Ryan, dobbiamo zompare sul sottomarino Dallas, con cui andremo incontro all'Ottobre Rosso. Presto però, dice il gioco, stiamo finendo la benzina dell'elicottero! Quale elicottero?


Semplice: l'elicottero da cui Alec Baldwin nei panni di Jack Ryan si era lanciato nel film per entrare nell'USS Dallas a dire al capitano Bart Mancuso che in realtà l'Ottobre Rosso secondo lui stava disertando e che magari si poteva evitare un conflitto nucleare tra le due superpotenze della Guerra Fredda. Ma prima dobbiamo centrare il sottomarino...


...o no? se vedete il film ricorderete che Ryan si gettava in acqua abbastanza vicino all'entrata del sommergibile e veniva ripescato. Come in questo caso. Io però al tempo il film mica l'avevo visto, e quindi...


...e quindi cercavo di centrare il portello, e inevitabilmente Jack Ryan si spiaccicava sul Dallas, perdendo una vita. Ops!


Intanto, passiamo il controllo al Maestro di Vilnius a bordo dell'Ottobre Rosso, che ha preso il controllo del sommergibile dopo aver esagerato con il massaggio shiatsu al collo dell'ufficiale politico dal nome equivoco ed è intenzionato a consegnarsi agli americani in cambio di un po' di fregna.La qual cosa si basa su premesse sbagliate, perché a Vilnius sono arrivati per sbaglio betamax consunti di Gola Profonda, che pensavano tutti essere un documentario su Watergate e invece convinse i puritanissimi sovietici Ramius e soci che le donne americane erano tutte come Linda Lovelace, mentre invece le americane sono in altissima percentuale dei cessi a pedali. Ecco, l'ho detto.


In realtà sono andato un po' a braccio perché non ricordo né il libro né il film. È un problema? No, perché i problemi sono sempre BEN ALTRI, tipo 'sta parte arcade, che è ingestibile. "Eh ecco il solito esagerato", direte voi. No, no...


Tipo, per esempio, l'Ottobre Rosso sfiora delle rocce o dei pezzi di iceberg e non rallenta né si ferma, né rimbalza, a ma perde energia. Già solo questo rende il gioco completamente ingiocabile e fa sì che al tempo non riuscissi andare oltre a pochissimi pixel di questo primo livello...


E in più bisogna sapere un po' cosa succede dopo, perché se avessi preso la strada di sopra, avrei visto che ci sarebbe stato un iceberg contro il quale non c'era speranza. Dunque, siamo a posto? Ovviamente no!


Perché con la coda l'Ottobre Rosso sfiora un pezzo di sfondo del livello, e pur non avendo alcun altro feedback, taac! Il nostro gioiellino della tecnologia sovietica esplode. Mi viene in mente quella cagata che girava via e-mail in cui si parlava della soluzione iperingegnerizzata degli americani per creare una penna che funzionasse in orbita a gravità zero, mentre i russi, praticoni, usarono una matita. Questa sesquipedale cagata figlia di un antiamericanismo di moda che viene mascherato da antimperialismo (come se l'URSS non fosse mai stata imperialista) non teneva conto del fatto che la grafite delle matite era un conduttore elettrico e sarebbe bastata una scintilla per dare fuoco all'atmosfera di ossigeno puro che si respirava nelle prime capsule spaziali (e infatti accadde nell'Apollo 1, quando morirono Grissom, Chaffee e White).

Insomma tutto questo per dire che i vecchi della Casa del Popolo del Vecchio Paese che si esaltavano pensando all'URSS semplicemente tifavano e la pragmatica e spartana tecnologia sovietica era alla mercé della stupidità umana tanto quanto l'odiata tecnologia statunitense.


Con l'energia quasi inesistente infiliamoci sotto un pezzo di roccia che galleggia a metà acqua, non attaccato a nulla e... niente, si esplode di nuovo. So che pensate che stia giocando molto male, ma no, è proprio il gioco che è ingiocabile.


Ma avranno veramente fatto del testing? Si saranno accorti in fase di collaudo che semplicemente non è possibile vincere, o almeno divertirsi un po'? Bah! Era il 1990 e stava per sbarcare in Europa il Super Nintendo, e già i giochi per il precedente NES erano spesso impossibili da battere. Tipo Battletoads, se vogliamo andare agli estremi. Eppure era ritenuto fighissimo per quanto impossibile, e presumo che la Grandslam abbia detto "Anche noi! Anche noi!" E questo è il risultato.


Game Over! Ben fatto, dice il gioco, hai guidato Jack a un high score! Fico, ma io mica stavo guidando Jack, stavo guidando Sean Connery. "Eh, ehm. Beh. Dunque..." mi dice il gioco guardandosi imbarazzato attorno. Direi che se n'è avuto abbastanza. Prossimo gioco!

È merda? Sì! Merdissima, stramerda! Penso che siamo nella top 5 della merda qui almeno, ma ben sapete come mi stia sulle palle fare punteggi o classifiche. Vi basti pensare che questo gioco è veramente merda, e se volete provarlo per vedere quanto è merda fate pure, ma sappiate che vi ho avvisato.
Ci rigiocheresti? Ammetto che sarei pure curioso, un giorno, di vedere come prosegue. Se mai trovassi una cheat potrei farlo ripartire per vedere che altre idee fantastiche hanno avuto i ragazzi Grandslam per catalizzarci i vaffanculi. Per quanto più che idee atte al catalizzarci i vaffanculi direi che sono soluzioni di ripiego causate da una scarsa capacità di programmare. Ma avete capito il senso del discorso, no?

7 commenti:

  1. Dovendo scegliere un gioco, la mia scelta ricadrebbe su Terminator. Che poi è l'unico gioco che ho visto realmente da bambino. Lo ammetto: non mi ha mai fatto impazzire, colpa forse proprio di quell'introduzione che, ebbene sì, faceva impressione anche a me.
    Jurassic Park ha purtroppo quel difetto gravissimo delle mappe..il film di Jurassic Park mi piacque molto, come d'altra parte i giocattoloni dei Dino Raiders. Peraltro mi hai fatto ricordare i prodotti di cartoleria che all'epoca fecero davvero un boom anche dalle mie parti, più degli stessi giocattoli (che costicchiavano molto, a meno che uno volesse prendere quelli di base che però erano bruttini; io avevo uno di quelli, ma anche uno di quelli più "fighi").
    Il gioco di "Caccia ad ottobre rosso" è deprimente...

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    1. Beh, la cosa bella (almeno spero) di sto blog è che non chiedo a nessuno di schierarsi o scegliere. La merda è merda, e non importa se è una pozza di sciolta maleodorante che esce dal pannolino sporcando il body e i pantaloni o un polpettone bello solido che si stacca dal pampers con facilità estrema (lo so, lo so). Tutto questo per dire che Terminator 2 fa stracagarissimo, è impacchettato decentemente ma con l'età mi rendo conto di essere sempre più indifferente ai sottogiochini. I Dino-Riders erano un salasso dal punto di vista economico, e ti dirò che pure quelli piccoli non erano malaccio, anzi devo dire che erano pure molto fedeli a quello che si pensava fossero i dinosauri all'epoca (e che comunque sono rimasti nell'immaginario collettivo). Tant'è che in USA i Dino-Riders sono stati poi rivenduti dallo Smithsonian Museum come modellini realistici, e ahimé nonavevano le armature e i lanciamissili. In ogni caso, ricordo chiaramente che erano molto più belli dei giochi ufficiali di JP. Su Caccia a Ottobre Rosso, è deprimente pensare che certe cose venissero vendute (anche a poche migliaia di lire) ed è imbarazzante, più che deprimente, che certe software house mettessero sul mercato della roba del genere. Ma hai la licenza, i tempi sono stretti, tira fuori qualcosa di vagamente fruibile e siamo a posto. No, hai ragione tu, è deprimente.

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  2. Naturalmente non conosco nessuno dei tre giochi, mentre ho visto i primi due film ma incredibilmente mai Caccia a Ottobre rosso (eresia nr 1).
    Il gioco di Jurassic non so perché, mi ricorda Fallout - il primo - (eresia nr 2) che ho provato a giocare anni fa e a cui ogni tanto penso, ma il problema è che non ci riuscivo proprio. Cioè, mi sembrava ingiocabile (eresia nr 3). Ero io impedita o c'era qualcosa che non andava nel gioco? Era tutto lento, lento, schermate in cui si stava una vita per passare da una parte all'altra, combattimenti lenti lenti lenti. Ecco, se per caso scriverai un pezzo su quel gioco, sappi già che lo leggerò volentieri perché ho questo dubbio che mi attanaglia.

    Nel terzo gioco, la nave tra i ghiacci mi ricorda quei giochi dove piloti una bolla dentro delle caverne e devi star attento a non farla scoppiare, ma mi sembra che questo qui sia davvero troppo ingiocabile. Sarei curiosa però di sapere cosa succede dopo.

    Ah, quindi il sistema di visualizzazione file in JP era vero? Pensa te, credevo fosse una roba apposta per il film. No, decisamente tanto poco pratico quanto parecchio fuffoso.

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    1. Caccia a Ottobre Rosso dovresti vederlo anche solo per la presenza di James Earl Jones (che ha graziato le pagine del blog dell'ex videogiocatore nell'articolo doppio su Civilization).

      Su Jurassic Park non avrei mai trovato una somiglianza con Fallout, ma forse nella tonalità dei colori e nella prospettiva, unita all'ambientazione "selvatica" potrebbe esserci un vago parallelismo. A Fallout ci ho giocato nel mio periodo di sfiga adolescenziale, ed è nella lunga lista di cose da farsi. Ammetto che non ricordo un fico secco di quel gioco, quindi sarà una bella riscoperta. Ma non trattenere il fiato mentre attendi. Penso pure io di non essere andato tanto avanti, ma non sono in grado di dirtelo perché ti giuro che non mi ricordo niente.

      "il gioco della bolla" è Bubble Ghost di cui ho parlato in un articolo non molto apprezzato. La differenza fondamentale è che in Bubble Ghost hai un feedback immediato a quando tocchi un ostacolo: la bolla esplode e il fantasmino si incazza. Qui il sottomarino striscia contro gli ostacoli e va sempre avanti senza alcun attrito o altre avvisaglie se non la barra dell'energia che cala. E 'sta cosa è una roba che fa incazzare a bestia.

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  3. Mi presento: sono uno di quelli che invece aveva acquistato Terminator 2 in edicola per i "Big Games" della Jackson libri. Un gioco di cui mi ero completamente dimenticato, peraltro, mi si è acceso qualcosa dopo aver visto le gif della corsa in moto, ma credo di non essere andato oltre nemmeno io. Niente da aggiungere, quando si trattava del reparto PC la Ocean sfoggiava le licenze e le confezioni più scintillanti: Jurassic Park, T2, Hook... li avresti presi a scatola chiusa ma ovviamente puntavano a quello. Per fortuna eravamo piccoli e i genitori cocciuti, al massimo si limitava il danno spendendoci assai di meno in edicola qualche anno dopo.
    Ricordo perfettamente, invece, che scrissi una lettera ad una delle riviste del settore una volta diventato più grandicello, lamentandomi che tutti i giochi su licenza film/fumetto/cartone venissero sempre affidati a pessime software house. Come risposta non poterono che allargare le braccia, ma fui tutto sommato felice che venne pubblicata.
    E' durissima ma cerco di trattenermi dal commentare ulteriormente i Dino Riders, avevo già ceduto al nostalgismo in qualche altro tuo vecchio articolo!

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    1. "Ciao, io sono Extrasterk e ho ricevuto un'inculata acquistando un videogioco in edicola!"
      "Ciao, Extrasterk!"

      Siamo tutti sulla stessa barca qui. Per un T2 per cui mi bullo di non essermi fatto fregare, c'è una pletora di altra roba reperita dall'edicola del Biondo al Vecchio Paese per cui è entrata in gioco la "fallacia dei costi sommersi". Fa cagare, ma ho speso soldi (non miei, peraltro) e quindi me lo faccio piacere. La Ocean era quasi da denunciare nello spreco di questo bendiddio di proprietà intellettuale.

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  4. t2 era in un blocco di floppy che mi passò un mio compagno di scuola, un divario di qualità così ampio tra il film da cui deriva (che adoro) e questa pila di sterco fumante, non l' ho mai visto...

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