Il personaggio di Bonelli ha scandito generazioni, resistito a mode e cambiamenti, mandato messaggi positivi ed educativi per i ragazzi. Tex, infatti, è un positivo: sta dalla parte dei giusti - non dico dalla parte dei buoni, termine inflazionato, di questi tempi... -, ha coraggio e dignità, è un bianco, ma è anche il capo degli indiani. Leggendo le avventure mi ha sempre colpito la rappresentazione dello spirito di gruppo, il legame con il figlio, con l'indiano, con l'amico Carson. Il messaggio è quello che conta, in tutte le cose: i cartoni animati e i fumetti giapponesi sono pieni di violenza e morti, Tex è pieno di scazzottate e morti, anche, ma è l'avventura, con la maiuscola, è la fantasia che va.
Sergio Cofferati
Tex mette d'accordo tutti, sia i giustizialisti di destra che i pacifisti di sinistra. Vuol dire che la sua ricerca di giustizia e di pace è universale.
Mauro Boselli
Ora, pare che uno dei tormentoni della politica moderna stia diventando sempre più il fatto che destra e sinistra sono categorie sorpassate. Che questo sia vero o falso, viene da chiedere: dove si piazza Tex Willer nella cosiddetta ideologia "fluida" alimentata dalle stronzate raccontate dai cosiddetti esperti di comunicazione social, e che trattano la "gente" come una massa di ritardati mentali pronti a rivoluzionare il loro comportamento e le loro idee grazie a qualche meme "top text/bottom text" con una battuta che non fa ridere scritta in font Impact ?
Non ne sono fiero |
(come se ci fosse bisogno dello scandalo della Cambridge Analytica per capire che Facebook è un'enorme truffa. Bah.)