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lunedì 2 aprile 2018

Scacco ai giochi di (vedi sopra) (quasi) : BattleChess & BattleChess 4000

Evitiamo di commentare sull'ennesimo gioco di parole col (vedi sopra) che ormai sta iniziando a diventare un po' trito, e iniziamo con le conclusioni di questo articolo: così come non credo minimamente che i videogiochi servano a migliorare i riflessi e la coordinazione tra occhio e mano, così non credo che giocare a scacchi ci renda intelligenti. Certo, se si gioca molto a scacchi si diventa particolarmente bravi a giocare a scacchi, ma potrà aiutarci a pianificare in anticipo le mosse da compiere nel Grande Gioco della Vita? Ne dubito fortemente. 
In realtà, a dispetto della rappresentazione della stupida fiction hollywoodiana che ci mostra gli scacchi come metafora di una sfida di intelligenza, probabilmente chi ha fornito l'opinione più provocatoria in materia è il Grande Maestro di scacchi nonché professore di psicologia Reuben Fine, che nel suo libro "La psicologia del giocatore di scacchi", diceva qualcosa del genere:

L'abbondante simbolismo fallico degli scacchi offre una gratificazione fantastica del desiderio omosessuale, in particolare il desiderio di una masturbazione reciproca.

"Dunque, Jean-Luc, questo vuol dire che..."
"...sì, Gandalf, toglimi i pantaloni."

Poi lasciamo stare che Fine era un accanito sostenitore della guarigione dall'omosessualità mediante elettroshock, ma ho ripensato a questa sua frase quando, diversi lavori seri fa, un dirigente appena arrivato che aveva bisogno di amici, entrò nel nostro ufficio dicendo "Chi di voi gioca a scacchi? Tu, ex videogiocatore, giochi a scacchi?" La mia risposta fu "Beh, conosco le regole, e ho giocato un po' a BattleChess..." "BENISSIMO! SEI INVITATO A CASA MIA DOMANI SERA CHE FACCIAMO IL TORNEO! ANZI, TUTTI SIETE INVITATI!" Ci presentammo solo io e il mio capo diretto, lui perché doveva ingraziarsi il dirigente in modo da avere meno rotture di palle possibile, io perché abitavo lì vicino e non avevo scuse, almeno io che non dovevo prendere l'auto o i mezzi.

Finì che in tre non si può tanto giocare a scacchi, e ci trovammo io e il mio capo diretto a giocare uno contro l'altro, mentre il capo supremo ci guardava e commentava. Lo so che voi ora penserete a Fantozzi, io pensavo alla frase di Reuben Fine e, pensando al nostro capo che ci costringeva a GIOCARE A SCACCHI e nel mentre ci GUARDAVA, insomma, non mi sentivo per niente bene. E ora non vi sentite per niente bene nemmeno voi. Sigla!

Battle Chess (1988, Interplay)



Intendiamoci, gli scacchi sono un gioco noioso. La maggior parte delle persone crede veramente che lo scacco sia un gioco perfetto e senza difetti, incapace di creare controversie - un hobby così puro e pulito che che nessun pensiero cattivo potrebbe mai uscire dal tavolo. In verità, la maggior parte di chi gioca a scacchi sul serio, lo fa per la fama e il denaro.

Bobby Fischer - prima e dopo.
La fama e il denaro non sempre giovano alla salute.
Qui non c'è fama e denaro in palio, il motore di gioco non è avanzato come il coevo Chessmaster quindi la gioia per i nerd nell'avere un compagno virtuale di onanismo ben preparato non c'è, quindi come rendiamo gli scacchi più gradevoli? Semplice! Li facciamo animati, e ci mettiamo ben trentacinque animazioni in cui quando un pezzo mangia l'altro, si menano! Geniale! 


E in effetti, geniale lo è proprio, specie se il computer che hai è un PC IBM Compatibile, in cui le animazioni e la grafica sono cose così rare che persino la rappresentazione grafica delle directory con il comando TREE di MS-DOS è già qualcosa per cui esultare. La versione a cui giocherò, per aggiungerci il carico da 11, è quella in VGA. In genere, la versione che girava nel mio circondario, era quella in EGA.

Intanto, in un universo a 16 colori.


Eccola. Passabile comunque, ma tutto sto grigio su grigio è un po' confusionario. Ai tempi ce lo facevamo andare benissimo, eh.

Ma torniamo nel meraviglioso mondo della VGA.


Dando un'occhiata al menu, possiamo vedere un vero e proprio menu a tendina fatto come Iddio comanda, con persino i cherubini a tenerlo! Noi decidiamo di giocare contro il computer, con gli scacchi animati (si può giocare anche con la vista bidimensionale, ma allora qual è il divertimento), al livello più basso. Pronti a cominciare?


Via! Facciamo avanzare il pedone davanti al Re, in quella che viene chiamata tecnicamente una "apertura di Re". Quello scemo del PC risponde copiandomi, io che non so una fava di scacchi la chiamo "la mossa del cacasotto ignavo", apparentemente il nome tecnico è "Apertura di gioco aperto". Non amando la ridondanza, preferisco "la mossa del cacasotto ignavo". È possibile richiedere la ridenominazione alla FIDE?


Proseguiamo muovendo il Cavallo, che qui è rapppresentato come un cavaliere (in inglese, il cavallo si chiama Knight). Il fifone computerizzato risponde muovendo il cavallo alla stessa maniera. 

Più tardi.


Dopo aver avanzato un po' alla cazzo un pedone e un alfiere (qui rappresentato come alto prelato, dal momento che il nome inglese è Bishop) decido di fare la mossa che mi piace di più di tutte, l'Arrocco, ovvero incrocio il re con la torre andando a ingabbiare il sovrano dietro la rocca, che nel gioco si trasforma in una specie de La Cosa dei Fantastici 4 per muoversi. Vabbè, ma quando si combatte? Direte voi.


Incontentabili, oh. Va bene, mandiamo il cavallo a mangiare un pedone...


...e subito scatta un singolar tenzone tra i due pezzi. Il pedone, alto due terzi del cavaliere, prova a respingere con una lancia in legno le spadate dell'avversario, ma una mazzuolata con il piatto della spada sulla crapa del pedoncino lo neutralizza definitivamente. Devo avvicinarmi di brutto allo schermo per capire cosa sta succedendo, perché l'altro pedone copre la visuale. 


Impaurito dal mio gioco offensivo, il vescovo avversario si caca sotto e torna al suo posto...


...e pure il re e la torre avversarie si arroccano. Nel frattempo, non mi accorgo che il mio cavallo è esposto al cavallo nemico...


...che giustamente viene a menarlo. La citazione è ovviamente a "Monty Python and the Holy Grail", la scena in cui Re Artù fa a pezzi il cavaliere nero un arto alla volta, e lui esclama "è solo un graffietto!". Per quel film tutti sembrano stracciarsi le vesti ma che onestamente ho trovato divertente e poco più. Sarà che a suo tempo vidi la versione doppiata in italiano dal Bagaglino (sul serio). Ma anche la versione inglese ha come unico vantaggio quello di non avere la voce di Oreste Lionello e un adattamento di finta satira politica. Il fatto è che il 90% di quelli che dicono di amare i Monty Python in realtà non li capiscono e si atteggiano.


E intanto noi ci vendichiamo del nostro cavallo/cavaliere affettato dall'avversario, e mandiamo il pedone a mangiare il cavallo/cavaliere nemico. Con una bastonata in testa e una nei maroni, ce ne appropriamo rapidamente.


Tocca ai blu (ovvero ai neri), che in risposta alla nostra mossa muovono anche loro il pezzo più potente: la regina, qui disegnata come una fatalona sculettante. Interessante come il pezzo più potente del gioco sia la regina e non il re, no? Cosa direbbe Reuben Fine a proposito? Non ne ho idea.


Intanto, l'alfiere/vescovo avversario viene a menarci un pedone...


...interessante come il bastone pastorale abbia una lama a serramanico., no? Comunque la rissa è piuttosto standard, e il nostro pedone ha la peggio, e il re è sotto scacco, anzi, come dicono nei film, con aria compiaciuta dopo aver lasciato cadere il pezzo, "SCACCO".


Vabbè, dura poco. Muovo "La Cosa" contro il vescovo, e con un paio di pugni sul cucuzzolo il golem fa fuori il prelato. Alla UAAR tutti si masturbano (reciprocamente o no, sta a voi dirlo) davanti a questa scena.


Ammetto che il movimento a "L" del cavallo mi lascia sempre perplesso. Se mio padre, che mi spiegò le regole degli scacchi quando ero molto piccolo, me lo giustificò col fatto che il cavallo trotterella, ora che il cavallo è diventato un soldato appiedato in armatura, come lo giustifichiamo questo suo incedere storto? Non importa, meniamo un pedone...

Poco dopo.


Il re nemico si è fatto avanti di uno per sfuggire al nostro cavallo, e a questo punto la regina gli va appresso, pronta alla battaglia col pedone...


E la regina, la fatalona incantatrice, lavorando di anche e di fianchi fa sparire prima la lancia e poi il pedone stesso mentre tenta la via della fuga. SCACCO. E ora?


E ora automaticamente, la regina mangia il re, tenendo fede alla sua immagine di mangiauomini. Il vecchio rincoglionito si disfa e resta solo la palandrana. E dunque? SCACCO MATTO, cari amici! 


Ebbene sì, ho vinto una partita a scacchi, cosa che non accadeva dai tempi in cui mio papà mi lasciava vincere. Questo significa che sono un uomo intelligente? Ebbene no, amici, non significa un beneamato cazzo. Prossimo gioco!

È merda? Ah, beh, come dire, è un gioco di scacchi. È merda se per voi gli scacchi sono merda, se siete dei fanatici degli scacchi allora il gioco non è abbastanza evoluto, visto che persino l'ex videogiocatore riesce a vincere. Per me è merda, ma ammetto che il fatto che sia stato il primo ad avere i pezzi animati e quindi ho un'opinione polarizzata favorevolmente. Uhm. Astraendomi dal fatto che odio gli scacchi, diciamo che non è merda.
Ci rigiocheresti? No, ma sto per rigiocare a scacchi tra poco.

Battle Chess 4000 (Interplay, 1992)

Squadra che vince non si cambia, si suol dire: oppure si cambia, la si adatta alle nuove tecnologie, ma sostanzialmente non si cambia un beneamato pesce. Dunque? Dunque, nel 1992, la Interplay rifà Battle Chess servendosi del neonato standard SuperVGA, ovvero a risoluzione 640x400 o 640x480 a 256 colori. Sigla!


A differenza della VGA (definita dalla IBM), la SuperVGA non è uno standard strettamente definito. Quanto di più simile ci sia è lo standard definito dalla VESA, una lobby di cui facevano parte produttori di video, schede grafice e altra roba. Non essendo una definizione stretta come la VGA, i primi giochi in alta risoluzione avevano un setup mastodontico con una lista infinita in cui si doveva andare a cercare la propria scheda video. E se non c'era? Si andava a tentativi cercando quelle compatibili. E se non si trovava? Ci si attaccava. Questo era il DOS, questa era la frontiera. Mi manca tutto ciò? Un po', ma non per il fattore nostalgia, quanto per il fatto che la difficoltà era un'ottima barriera all'ingresso che teneva fuori i coglioni, ovvero tutti quelli che anni dopo sono finiti su facebook a dirsi buongiornissimo e a rimpiangere i tempi in cui la tecnologia non era pervasiva. Beh, che problema c'è? Staccatevi, no? Ah non lo fate? Allora non rompete i coglioni.


Battle Chess 4000 è il terzo episodio (il secondo Battle Chess era sugli scacchi cinesi e quindi non se lo è cacato nessuno) della serie, e l'ambientazione si sposta dal medioevo alla fantascienza...


...e come se non bastasse, la grafica è renderizzata in 3D! In ray-tracing! Praticamente i pezzi sembrano fatti in plastica lucida, quel genere di roba che i bambini si infilano in bocca e con cui rischiano di strozzarsi. Cominciamo! 


Cambiamo un po' l'apertura e mandiamo avanti il pedone di fronte alla regina. Che cosa sono i pedoni, comunque? Sembrano dei bruchi con la proboscide. Il nemico mi risponde con un cavallo, che stavolta è una specie di incrocio tra Buck Rogers e Buzz Lightyear di Toy Story. Stavolta sono io che lo scimmiotto, però, mandando avanti il mio cavallo pari al suo. Stavolta il cacasotto sono io. Beh, lo sono sempre stato.


Il gioco stavolta ha una libreria di aperture, e mi risparmia la fatica di cercare un nome per la mossa iniziale. Queen's Indian Defense, che in italiano viene chiamata Difesa Ovest Indiana. Se vi interessa esiste un libro di due gran maestri ungheresi che si chiama "Vincere con la Ovest Indiana". Visto il fastidio che gli ungheresi nutrono per tutto ciò che non è ungherese, uno si aspetterebbe che la difesa indiana gli fosse sorgente di grande fastidio, ma apparentemente così non è. In ogni caso, amici, sticazzi.

Più tardi.


Facciamo un bell'arrocco! Ora i più nerd fra voi si pasticceranno felici vedendo che la torre è un transformer. A voialtri dico semplicemente: "avete sbagliato blog". Io ogni volta che muovo la torre penso a un mio compagno di classe delle medie, napoletano emigrato al Vecchio Paese, che ogni tanto, dal nulla, urlava "TORRRRRRRRRRREEEEEEEEEEEEEEE" e mi faceva molto ridere. 


Vabbè, è tempo di far vedere delle pedine che si menano, no? Pedone contro pedone! Prima gli sirompono le lance, poi si prendono a testate, e infine il mio pedone aspira il pedone nemico con la proboscide per poi tirare come fosse un Lapo qualsiasi la polvere in cui si sono ridotte le due lance, rigurgitando una lancia nuova. Rispetto al primo episodio, qui le animazioni sono discretamente più lunghe.


È anche possibile giocare con la visuale bidimensionale, ma uno non gioca a Battle Chess per vedere questo. Lasciamo perdere. A proposito, avete notato che il 4000 del titolo è scritto in un font che sembra essere il Comic Sans?


Successivamente, il cavallo fa fuori il pedone prendendolo a pistolettate laser. Che vi devo dire? Non sono particolarmente entusiasta. E immagino che nemmeno nel 1992 lo si fosse, perché l'effetto sorpresa del primo Battle Chess, che era di 4 anni precedente, si era già esaurito. Non basta una risoluzione più alta, e di certo non bastano i pezzi fatti come fossero giocattoli. La gente vuol vedere il sangue! E la fregna!


Beh, dubito che si vedranno donne nude qui, ma un po' di violenza tra cavalli eccola qui. Visto che il citazionismo è un vizio che proprio la gente non riesce a togliersi, il duello tra i due Buck Rogers dei poveracci inizia con le spade laser. Poi siccome non si risolve, il cavallo blu estrae la pistola e si sbarazza del rosso. Praticamente copia sia Guerre Stellari che Indiana Jones. Capacissimo che George Lucas abbia chiesto dei soldi per questo.


Mi vendico del mio cavallo mandando un brucopedone a mangiare il cavallo nemico. Prima gli amputiamo una mano, poi gli alziamo il cavallo dei pantaloni di diversi decimetri, avendolo evidentemente castrato. L'unica cosa a favore che posso dire di quest'alta risoluzione è che le pedine qui sono più espressive.


Ora scatta la rissa tra i due alfieri. Volli, sempre volli, fortissimamente volli vedere quest'animazione senza annoiarmi, ma è troppo lunga e non è sufficientemente divertente. Sembra quasi che sia stata progettata da un ragazzino che voleva mettere nel calderone più roba possibile. Ecco, un po' lo capisco questo ragazzino, ma certe smanie in genere passano dopo i 30 anni.


Cavallo contro alfiere! Questa non è male dai. Il vescovo spaziale prima trasforma la spada laser in un candelotto di dinamite, poi la pistola in un candelotto di dinamite, poi il pugno, che chiaramente il nostro Buck Rogers non riesce a buttare via. Dai, un sorriso me lo ha strappato.


Altra citazione: il vescovo miniaturizza la torre, che gli sgattaiola su per il culo per farlo contorcere dal dolore e sbucargli dalla pancia. SBADIGLIO, ragazzi, capisco che siamo nella fantascienza ma inventarsi qualche nuovo cliché fa tanto male?


Vabbè, Torre contro Torre. Ormai sto giocando per mostrare più animazioni possibili, avrete notato, no? Tra i due robottoni parte una corsa agli armamenti che sicuramente qualche nerd ricollegherebbe a qualche episodio di qualche orribile cartone giapponese, e poi, sorpresona! La torre blu fa uscire un bastone a "zanetta" (come si dice al Vecchio Paese) con cui fa lo sgambetto a quella rossa. È un classico esempio di "bait and switch". Ammetto che mi è piaciuto più di quanto pensassi (e intanto ho perso una torre).


Col mio alfiere vado contro la torre, e la magia del vescovo spaziale trasforma tutta la panoplia di armi del robottone in fiori, bolle di sapone e farfalle, mentre il prelato fa una serie di espressioni di noia ostentata. La torre prova a guardare nel suo cannone da braccio per vedere che sia tutto ok, le parte un colpo e resta decapitata. Che vi devo dire? Sarà che mi sto cominciando a rompere i coglioni ma queste animazioni sono decisamente troppo lunghe. TROPPO.


Ma tengo duro finché uno dei due non vincerà. Con la mia regina faccio fuori un pedone, e la fatalona, che sculetta molto meno bene di quella fatta in pixel, lo trasforma in una palla da basket. Pronti allo sbadiglio? Uno, due, tre... YAWHN.


Ah, questo dovrebbe essere interessante! Un "catfight" tra le regine! Peccato che si risolva tutto con una nuvola di polvere in cui volano calci e pugni, e con un vecchissimo trucco "Ehi guarda là!" la regina avversaria decapita la nostra con un pugno. 


Ma ammazzando la nostra regina, la regina nemica si è esposta, e quindi la mia torre si trasforma in un barattolone e la schiaccia. TORRRRREEEEEEEEEEEEEEEEEE. SCACCOOOOOOOOOOO.

Più tardi.


Porto il mio re e il mio alfiere a braccare il re nemico, che oramai non ha più scampo! E dunque?


E dunque SCACCO MATTO. La mia torre rende il re ancora più nano di quel che è, e io ho di nuovo vinto. Ma a che prezzo? Bisogna poter sacrificare le proprie pedine per poter vincere, e le due pedine più importanti che ho sacrificato sono sferiche e risiedono nella mia sacca maronaia. Non ne posso più ragazzi, prossimo gioco!

È merda? Sì, senza alcun dubbio. La grafica, seppur in alta risoluzione, è meno interessante di quella del primo Battle Chess, le animazioni sono troppo lunghe e troppo noiose, e il gioco in sé, beh, sono gli scacchi, che vi aspettate?
Ci rigiocheresti? Ma scordàtevelo.
È uscito nel 1992. È dunque il gioco migliore di sempre? Ma allora non avetete seguito l'articolo. Secondo voi una merda del genere può essere il gioco migliore di sempre?
Oh, queste sono le domande di rito. Vabbè.

1 commento:

  1. Nel contempo buona Pasquetta :)

    Questo gioco lo conosco bene di fama: piaceva molto a un mio amico ai tempi della prima superiore (1997) e ho il vago ricordo di un episodio legato proprio a quella battuta: "Io il cess ce l'ho a casa" o qualcosa del genere.

    Forzatissimo il cercare simboli di natura fallica negli scacchi. Più facile, nel tuo episodio di gioventù, una reminiscenza appunto della famosa scena del biliardo di Fantozzi :D

    Comunque la versione a 6 colori è bellissima lo stesso :P Sa tantissimo di vintagggge! Bruscolino! Bruschetta!

    "Devo avvicinarmi di brutto allo schermo per capire cosa sta succedendo, perché l'altro pedone copre la visuale": in effetti ho fatto fatica anche io a vederlo nel tuo screenshot :D

    Non ho visto il film dei Monty Phyton ma conosco di fama quella scena :D

    Le animazioni più fighe sono il vescovo con il bastone pastorale-lama e la torre, bellissima altroché! La regina invece sembra Shang Tsung di Mortal Kombat che succhia l'anima al re.

    Concordo con la tua recensione, l'originale Battle Chess molto meglio della versione spaziale (sì, il terribile Comics San, che io uso spesso e poi dico, perché ho usato quel fottuto carattere?). Meglio la torre 'cosa' che la torre 'Transformers'. Anche se la cosa dei fantastici 4 è cosa più nerd. Ma io preferisco di gran lunga i Transformers.

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