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lunedì 16 ottobre 2017

Leisure Suit Larry in the Land of the Lounge Lizards (Seconda parte)


Sesso!

Violenza!
Roberta Williams nuda!


Roberta Williams nuda!

Senza dimenticarci di...

...Roberta Williams nuda!

Visto? Mica male la smielata Sierra di giochi adventure sulle fiabe e sui film Disney! La settimana scorsa vi ho detto che nel 1981 fu pubblicata un'avventura testuale chiamata Softporn. Quello che ho dimenticato di dirvi è che l'ambientazione è post-atomica. Nel manuale del gioco, infatti, c'è scritto che la storia è ambientata nel 2020 e il cielo è verde per via delle radiazioni di plutonio. Quando Al Lowe fece il primo remake di Softporn (che è il gioco a cui stiamo giocando) tolse completamente questa ambientazione e infilò una sana dose di umorismo per compensare alla trama pacchianissima.

Dov'eravamo rimasti? Ah sì, la bionda Fawn, irretita dai nostri regali, ha deciso di sposarci, e dopo averle dato 100 dollari per prenotare la cappella in cui maritarsi, ci fiondiamo (in taxi) a celebrare il sacramento del matrimonio. Pensiamoci un attimo su...



Larry è così affamato che per copulare è disposto pure a sposare una perfetta sconosciuta senza preoccuparsi delle conseguenze. Il narratore irride lo squallore dello sposare una tizia conosciuta da un'ora in una cappella, con un ubriacone a celebrare il matrimonio. Ah, beh. Che cosa non si fa per uno scambio di fluidi corporei.


Fawn è organizzatissima, ha già occupato la suite matrimoniale all'hotel del casino, che sta al quarto piano. Quando mi sono sposato io, per poco non avevamo chiesto di andare in una stanza normale perché non avevamo capito che la stanza al primo piano che ci offrivano all'albergo in cui abbiamo fatto il ricevimento era la suite. Questo ci insegna che è sempre meglio fare domande!


Fawn ci attende sul letto a forma di cuore, ma improvvisamente si è raffreddata. Vino! Vuole del vino per entrare nell'umore giusto di una prima notte di nozze. Ci viene il sospetto che una ragazza che sposa il primo tizio che osa ballare con lei e le regala fiori cioccolato e gioielli sia un pochino superficiale.


Fortunatamente ci viene in aiuto la radio, che manda la pubblicità di un servizio di consegna vino a domicilio. Buono a sapersi, ora ci serve un telefono. Che ci crediate o no, nel 1987 i telefonini non erano così diffusi come adesso (e mi metto le mani nei capelli per il fatto che sto a sottolinearvelo). Quindi cerchiamo un telefono fisso.


Il più vicino è la cabina telefonica di fronte al minimarket. Da bravi zerbini telefoniamo e spediamo all'avida stronzetta un po' di vino, sperando che ci si strozzi. O meglio, io spero che ci si strozzi, Larry spera che quel cavolo di vino arrivi A.S.A.P.


Ci fiondiamo di nuovo nella suite, e prontamente lanciamo il comando "Fuck Fawn". Il rettangolone con la censura ricompare rassicurante, mentre da quello che leggiamo possiamo intuire quello che sta succedendo: tutto sembra andare nella direzione sperata, quando a un certo punto Fawn, che ancora non si è spogliata, lega Larry al letto e gli frega il portafoglio. Bella la scritta "Censored" che si deforma a sottolineare il momento grottesco.


E niente ragazzi, siamo rimasti in mutande, legati a un letto, senza soldi, senza la nostra neosposa, basta così, game over? Inizialmente ero tentato di finire qui la recensione, ma ormai ho fatto un trenta bello grosso, meglio fare trentuno e finire il gioco, tanto l'articolo è già spezzato in due. E poi se vi annoiate cazzi vostri, andate a leggere i vostri articolini di merda tipo "10 cose che vi faranno cagare nei calzoni a proposito di Leisure Suit Larry, la numero 7 vi causerà un attacco di sciolta!" Scusate se sono prosaico, ma sta roba non la sopporto proprio, ecco.


Intanto che facevo la reprimenda, Larry ha usato il coltello del barbone (che nascondeva nelle mutande - il coltello, non il barbone) per liberarsi dal laccio, e già che c'è si appropria delle corde. Le corde servono sempre nei giochi adventure.


"Riallacciandoci" all'articolo sulla rivista per soli uomini (o meglio, per uomini soli), usiamo le corde per sporgerci dalla finestra e prendere quella strana cosa grigia che sembra un tubetto di pillole nell'altra finestra. Già che ci siamo sfruttiamo il martello per mancini trovato nella spazzatura di Lefty per rompere il vetro. Beh, guarda che strano! Quello che sembrava un tubetto di pillole è effettivamente un tubetto di pillole! Per di più pillole di "Spanish fly", un potente afrodisiaco!


Torniamo all'hotel del casinò e andiamo fino in cima. Ah! Altra femmina! L'istinto del cucador di Larry ha la meglio sulle ferite emotive causategli da Fawn, e subito ci si fionda sopra. Aiuta anche il fatto che la ragazza...


...ha questo aspetto qui. Mettiamoci nei panni di un giocatore del 1987, che vede per la prima volta una tettona del genere sullo schermo del suo computer. Farei fatica pure ad immaginare la reazione, ora che siamo abituati a tutto sullo schermo del nostro pc. Forse l'unico parallelismo è immaginabile con la realtà virtuale immersiva. O con la bocciofila qui raffigurata che esce dallo schermo come Kelly LeBrock in "La Donna Esplosiva".

Intanto, nel 1991.


Eh ma perbacco. Non capisco come sia possibile un vestito del genere, specialmente per una qualsiasi donna che non sia valletta di Colpo Grosso. Troppo esagerato, troppo. Non mi piace.

Intanto, nel 2013.


La ragazza è una guardia di sicurezza. Ha più senso, ma non troppo. Comunque parlando con l'impiegata dell'albergo scopriamo che si chiama Faith, e ha un modo di fare molto distaccato e professionale. E qui c'è l'unico momento in cui il narratore ha una brutta caduta di stile.


"Sei un uomo di mondo, Larry, forse una sorta di stimolante medico potrebbe aiutare". Ah bene, mancava solo che ci suggerisse di fare scivolare del Roipnol nell'acqua da bere. Non è sportivo. Non è etico. Non è elegante. Mi dissocio, ma il gioco deve andare avanti, e quindi diamo a Faith le pillole di afrodisiaco...


...ebbene! Faith è l'unico personaggio veramente positivo di tutto il gioco. Pensiamoci: Larry è un grandissimo e affamatissimo sfigato che cerca di conquistare le donne comprandole. La prostituta è, ecco, una prostituta. Fawn è una bastardissima mangiasoldi che non si fa scrupoli ad abbandonare il neosposo legato al letto a morire di stenti, per il fatto che non le ha dato abbastanza soldi. Faith, dopo il vile tentativo da parte di Larry di drogarla con degli afrodisiaci, scappa via a sfruttarne l'effetto con il suo fidanzato. Benissimo, brava! Un applauso a Faith (nomen omen)! Larry a questo punto non ha nemmeno la scusa classica del misogino frustrato, ovvero "le donne son tutte sgualdrine" perché abbiamo appena avuto l'esempio contrario. Sono belle storie.

Guardando la console abbandonata dalla popputa brava fidanzata, Larry vede un pulsante nascosto...


...premendolo, si apre una porta dorata. E noi che altro possiamo fare se non andare a curiosare? Tanto, abbiamo qualcosa da perdere? No. E dunque via, nella lussuosissima penthouse dell'albergo, con una pelle d'orso polare a fare da tappeto!


Curiosando nell'armadio della camera da letto troviamo una bambola gonfiabile. Il letto è invitante, Larry bene o male è sempre a secco, e quindi proviamo a darci che ci darci che ci darci col surrogato plasticoso. Non fosse che, mentre siamo lì per uscire dall'armadietto, un chiodo buca la nostra nuova amica, e ripetiamo la scena dell'introduzione, con la bambola che vola via e Larry che la insegue. 

Vabbè, si chiude una porta, si apre un portone! Nella fattispecie, la fanciulla immersa al chiaro di luna nella Jacuzzi sul terrazzo. Che fare?


Oh beh, io mi spoglio e mi ci tuffo, che diamine. Il bello dell'idromassaggio è che mollando delle puzzette in acqua nessuno se ne acccorge. Vabbè, ora che ci siamo sfogati, è ora di dare un'occhiata alla donzella in acqua.


La ragazza è estremamente taciturna. Sorride, ci guarda divertita, ha addosso questo alone di mistero. Manco il nome ci rivela, e l'unica cosa che possiamo fare è guardandola un sacco di volte, alla quinta/sesta volta che la guardiamo, ci accorgiamo del telo dietro di lei su cui è ricamato il nome: "Eve".

Intanto, nel 1991.

Eve stavolta è nera. Mi chiedo se sia dovuto al fatto che si sono sentiti in colpa ad aver fatto diventare nera la prostituta, e quindi si sono sentiti obbligati a cambiare in afroamericana la ragazza obiettivo finale. Oppure in quel periodo Al Lowe aveva una cotta per Whitney Houston. Al tempo era di moda.

Intanto, nel 2013.


Forse è ancora presto per parlare di canoni di bellezza degli anni '10 del ventunesimo secolo quindi non so giudicare quella che è l'obiettivo finale del gioco. Resta comunque una maggiorata, e vabbè. Quello che non mi piace è che in questa nuova versione, Eve si mette a parlare.

Vabbè. Avete capito tutti cosa bisogna fare per copulare con Eve, no? Eva, il frutto proibito, abbiamo una mela, gliela diamo, e lei ce la dà. Non la mela.

Torniamo, per l'ultima volta, nel 1987...


Dopo aver sensualmente smozzicato il frutto, Eve è così arrapata che si concede al primo imbecille che le si è infilato nella jacuzzi. Spoiler alert, ragazzi: non funziona così. In ogni caso, dalla vasca si passa al letto...


...e partono i fuochi d'artificio! Finito! Il gioco si complimenta con noi e ci promette un seguito che verrà lanciato da nientemeno che Ken Williams.


Il corpulento Ken appare sullo schermo a prometterci che arriverà un seguito a cui non è stato ancora dato il nome. Ci consiglia anche di prenderne qualche copia in più, nel caso la Sierra abbia problemi con la copiatura di massa dei dischetti. Quest'ultima cosa è estremamente ironica visto che Larry, dopo una partenza pessima (solo 4000 copie vendute il primo mese) ha iniziato a girare tramite i canali pirata ed è diventato un successone. In realtà questo è il primo gioco commerciale di cui si hanno le prove che sia stato piratato in massa. Prima di tutto perché sono stati acquistati più copie del libro degli indizi ufficiale che copie del gioco. E poi perché la versione piratata aveva un virus, che mise K.O. il sistema di gestione finanze del governo olandese e austriaco. È storia anche questa.

È merda? Eh, ci ho pensato a lungo. Il gioco ha tutte le carte in regola per esere merda, ma alla fine, a prescindere dall'opinione che ci si può fare su un gioco che ha come obiettivo quello di far trombare un povero nerd, non lo è. E a salvare il gioco dalla zona marrone è il fatto che il gioco stesso non si prenda sul serio, e il modo con cui si prende in giro è privo di arzigogoli. Un piccolo capolavoro di umorismo fatto nel modo giusto. Io non sono Daniele Luttazzi e quindi non vi ammorberò con la "semiotica del joke" e le altre supercazzole che tirò fuori quando fu accusato di aver copiato. Ma quello che so è che riuscire a fare ridere col cattivo gusto è difficilissimo, e il Larry originale lo fa  bene. Il remake del 1991, invece, non lo fa bene. Cerca di migliorare una cosa già buona e come accade nel 99% dei casi, la peggiora. Il remake del 2013 è meno peggio del precedente, ma secondo me ottiene un risultato mediocre. Io qui comunque sto parlando dell'originale e quindi lasciate che ve lo dica: non è merda.
Ci rigiocheresti? Il fatto che il gioco sia breve mi fa pensare che in un momento di noia totale, potrei rigiocarci.

5 commenti:

  1. Non sei tipo che ama queste cose, ma devo farlo: hai fatto una recensione come al solito divertente e arguta, ma soprattutto hai saputo restituire al meglio lo spirito di questo gioco. La tua valutazione finale è sacrosanta e la condivido in pieno. Ora dovrò dimenticarmi in fretta del contenuto di questa recensione e riattivare il dos box per (ri) giocare a Larry :)

    Comunque io preferisco le ragazza del gioco nella loro versione originaria. Quelle del '91 son sempre le peggiori invece!

    ps poi se vi annoiate cazzi vostri, andate a leggere i vostri articolini di merda tipo "10 cose che vi faranno cagare nei calzoni a proposito di Leisure Suit Larry, la numero 7 vi causerà un attacco di sciolta!" Scusate se sono prosaico, ma sta roba non la sopporto proprio, ecco.

    Sacrosanto anche questo giudizio!

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    1. Beh, grazie. Di base non sono refrattario ai complimenti, quello che mi fa scendere i maroni sono le lodi sperticate che sanno tanto di "È un bel direttore! Un santo!" che spesso vedo in certi blog nostalgisti in cui la lingua italiana viene storpiata in maniera grottesca.

      Sono d'accordo che la grafica del 91, dalle ragazze alle ambientazioni vere e proprie, è la peggiore delle tre versioni. Dà veramente l'idea di cercare troppo l'effetto speciale. Non so. Della versione del 2013 apprezzo il tentativo di espandere la trama ma dal punto di vista dello stile grafico è troppo "browser game". Meglio il primo insomma, e non è per nostalgismo quanto per la semplice regola del "più si rimescola, più fa puzza".

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  2. Mi ha fatto piacere seguire fino alla fine questo giochino che trovai nel computer di mio zio scapolone in Germania (oltre alle prime riviste "softporn" su cui posai gli occhi, sempre nascoste in camera sua). Ricordo che oltre a essere totalmente impossibilitato a giocare, dato che testo e comandi erano in tedesco, la grafica era in bianco e nero! Ma riuscii a intuire che si trattava di qualcosa di zozzo e da allora m'era sempre rimasto il dubbio di quali tesori avrei potuto scoprire (ben tre primi piani di donne pixellose in 16 colori -o in bianco e nero-, wow!).

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    1. Incredibile comunque il livello di resilienza dell'arrapamento in mancanza di materia prima, eh? Lungi da me fare il vecchio che ha ridotto le pagine di postalmarket a test di Rorschach e che lamenta che i giovani hanno tutto quello che vogliono senza fatica, eh. Però è veramente emblematico dei punti a cui si spinga la fantasia umana.

      Ma veramente esisteva LSL1 in tedesco? Dev'essere una roba rarissima.

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  3. In tema di nostalgia e antinostalgia segnalo questa acuta recensione di Shamus Young al gioco e ai suoi remake:

    https://www.shamusyoung.com/twentysidedtale/?p=34307

    In particolare, questo estratto sembra riecheggiare la tua “regola delle capre”

    > It was kind of funny to have a game make a fuss over how “sexy” a lady was when she had the same number of pixels as old 16-bit Mario. But once they started looking like actual pin-up girls, that dimension of the humor was lost. It gradually felt less like a joke about a guy who wants to hook up with sexy ladies and more a vehicle for actually looking at sexy ladies.

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